lunedì 26 maggio 2025

RIVOLTA MORALE CONTRO UN ATTO DI INCIVILTÀ

di Torquato Cardilli - In democrazia i politici dovrebbero dare il buon esempio, ma il popolo si è talmente abituato ad assistere alle loro più oscene nefandezze che non fa più caso al pericolo che corre la democrazia.
Il Governo, a cominciare dalla Presidente Meloni, a dispetto della pantomima di contrizione di fronte al Papa, non ha ritenuto di alzarsi in segno di rispetto verso i 20.000 bambini massacrati a Gaza da Israele, né di condannarne la politica stragista; vari ministri si sono dimostrati non solo inefficienti, ma inclini ad azioni già condannate o ancora sotto esame della Magistratura. Il mondo intero è sconvolto dalla pericolosità di un uomo amorale e umorale, uno zotico coatto come Trump, che offende e minaccia, che adotta misure daziarie cervellotiche, infischiandosene delle conseguenze politiche ed economiche per i cittadini.

I nostri prodi governanti che parlano sempre di patria, con stampa e media in costante adorazione al seguito, non osano avanzare una critica allo Stato guida che fa e disfa, non osano condannare con fatti concreti lo sterminio del popolo Gazawi, non osano avanzare una proposta di politica estera che svegli l'Europa. In altre parole Meloni silente, ubbidiente trumpiana, li ha cloroformizzati tutti. Spesso i partiti versano lacrime di coccodrillo ogni volta che la partecipazione degli elettori si dimostra impietosamente scarsa, e le elezioni comunali in corso ne sono un’ulteriore dimostrazione, ma non fanno nulla per coinvolgere il cittadino.

Ma come si fa a pretendere correttezza e vero amor di patria da un governo che a parole si richiama ai valori nazionali, ma che boicotta l'esercizio del voto democratico? La nostra Costituzione fissa in modo inequivocabile le norme di condotta obbligatorie per i politici che prestano giuramento sulla costituzione.

All’articolo 54 c’è una disposizione che non ammette deroghe o interpretazioni di comodo: tutti i cittadini sono tenuti al rispetto della costituzione e le leggi, ma chi è investito di funzioni pubbliche ha un onere in più, cioè deve adempierle con disciplina e onore. Bene, in tema elettorale c’è un’altra disposizione che fa riferimento al dovere civico cui deve attenersi ogni cittadino. Rileggiamo l’art. 48 "Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico." Ripeto dovere civico.

Ed allora come si fa a non giudicare incivile l'atteggiamento del Presidente del Senato (quello che definisce i militari tedeschi caduti a via Rasella una banda di musicanti pensionati) che incita pubblicamente all'astensione in occasione dei referendum?

La Russa, invitando all'astensionismo in violazione della Costituzione, induce l‘intero Governo (Meloni, Salvini e altri si sono già espressi per l’astensione) a qualificarsi come spergiuro e fa pressione sui cittadini perché violino il dovere civico. A questa strafottente iattanza si può rispondere solo con la rivolta morale.

Torquato Cardilli
26 maggio 2025

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