martedì 23 luglio 2013

Una bambina è una bambina

Francesco Gallo Mazzeodi Francesco Gallo Mazzeo - Una bambina viene presa da casa sua, in compagnia della mamma, portata in un campo di identificazione e poi timbro dopo timbro, scartoffia dopo scartoffia, funzionari, dirigenti, giudici, messa su un aereo privato da Ciampino e spedita nel Kazakistan, a fare da ostaggio o chissà di che altro.
Dobbiamo fare gigantografia di questa bambina e appenderla dappertutto affinché non sia perduta la sua traccia nei nostri cuori e nelle nostre menti e i nostri diplomatici la adottino, insieme alla madre, perché esse ci appartengono, come i nostri due marò e non possiamo permettere a nessuno di trattare il nostro paese, l’Italia, come una repubblichetta delle banane e noi italiani come solenni rimbambiti e codardi.
Alma Shalabayeva e la figlia AluaScriverò di questa bambina ogni volta che scriverò, di qualsiasi cosa e spero che il presidente Letta, che mi sembra un buon patriota, insieme al Presidente Napolitano, facciano quello che si deve fare, a cominciare dall’esaminare tutte le posizioni dei funzionari kazachi in Italia, per vedere se ancora essi meritano di stare fra i colli romani o non meritino di tornare nella steppa d’origine. Una bambina, tutte le bambine, tutti i bambini, devono stare al centro della nostra concezione millenaria della civiltà: devono andare a scuola, devono essere curati, accuditi e preservati da atti di violenza e di ostilità nei confronti di chiunque, genitori inclusi.
Chiediamo perdono a questa bambina e alla sua mamma, per non averle protette, io personalmente, come cittadino, come uomo di cultura, lo chiedo e mettiamoci in moto perché chi ha sbagliato, burocrate di ogni ordine e grado, deve pagare e perdere l’onore e il lauto stipendio e se ci sono responsabilità politiche e ci sono, se ne prenda atto, anche se non subito, per non fare il gioco di sfascisti e barbe finte, ma in un bel rimpasto autunnale. Comunque vogliamo essere rassicurati sul fatto che il nostro sia veramente un paese indipendente, autorevole membro di Ue, di Nato, di G8, ma dobbiamo porci il problema delle classi dirigenti e del loro modo di selezionarle.
Giorgio La PiraPalmriro TogliattiQuesto è un grande paese, ma non per destino divino, ma perché nel dopo guerra ha avuto giganti come De Gasperi, Togliatti, Saragat, La Malfa, Nenni, Malagodi, Covelli, Almirante, che in Donato Menichellalotta tra di loro, hanno avuto sempre l’’Italia come riferimento e non la famiglia e i parenti. Sindaci come La Pira, Dozza, dirigenti come Menichella e Carli, banchieri come Cuccia, che mi onoro di avere conosciuto personalmente e di averlo molte volte accompagnato personalmente nel tragitto tra Piazza Cinque Giornate e la sede di Medio Banca, parlando della nostra sicilianità e apprendendo io più cose dio quante ne abbia apprese da libri e giornali.
“Don” Benedetto Croce, don Milani, don Giussani, professor Bobbio, scrittore Sciascia, tornate con noi e indicateci la strada, per fare quello che non sappiamo fare, per toglierci tutti i pesi che abbiamo addosso e che non ci fanno volare e neanche camminare. Eppure, dobbiamo guicciardinianamente fondarci su noi stessi e magari scoprire che possiamo essere, liberi e forti.
Francesco Gallo Mazzeo
23 luglio 2013




35 commenti:

  1. L'etica e la moralità hanno contraddistinto i personaggi Italiani citati dal Prof. Gallo, personaggi che hanno abiurato gli interessi personali, vivendo la loro vita politica nell'esclusivo interesse dell'Italia e del suo popolo.
    E' vero, dovrebbero tornare tra noi per insegnare ai nostri politici attuali a discernere tra quello che riconduce agli interessi di pochi piuttosto che agli interessi di molti, per dare un segnale chiaro e forte di un'Italia che merita rispetto sia dal punto di vista nazionale che internazionale.

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  2. Provo veramente vergogna per quanto accaduto, abbiamo perso ogni dignità residua in nome o per conto di qualche manciata di danaro messa in tasca di non so chi, anzi immagino di chi, ma è solo un mio preconcetto.
    Spero che la mamma e la bambina possano uscire vive dalla prigione in cui le abbiamo spedite.
    Se dovessero farcela , allora stiano ben attente a non rimettere piede in Italia dove tutto accade e riaccade.
    Per quanto riguarda il nostro '' GOVERNO'', ogni commento è superfluo.

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  3. L'affare Kazako dimostra ancora una volta come la Farnesina sia un ministero che non conta più nulla, e da molto tempo ormai.Le figuracce sui casi Battisti, Marò, Shalbayeva, il pasticcio della guerra in Libia, dimostrano come il ministero degli Esteri sia organizzato male e gestito peggio, sempre scavalcato da altri poteri.
    Dice Sergio Romano, editorialista del Corriere della Sera ed ex ambasciatore:
    "I rapporti internazionali non passano più direttamente e soltanto dal ministero degli Esteri", il mondo è cambiato. Ciascuna istituzione del nostro paese ha una sua, autonoma, proiezione internazionale. Basti pensare al caso banale delle riunioni interministeriali europee, tra i ministri dell'Economia, dello Sviluppo, della Difesa. Persino le regioni hanno una loro politica estera. I ministeri sono abituati ad agire in proprio, e la Farnesina non ce la fa a tenere insieme le file di tutto. Abbiamo un sistema istituzionale complessivamente inadeguato".

    Di fronte a queste considerazioni, non ci si può meravigliare di niente, nemmeno di una bambina prelevata da casa sua insieme alla mamma e spedita nel Kazakistan.
    Questo governo dovrà rispondere anche di questo, ma in questi tempi grigi, anzi bui, a chi?

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  4. Purtroppo nessuno può tornare dalla morte e nessun tempo può tornare. Quello che può e deve rimanere è l'esempio, che deve guidare a comportamenti onorevoli, dignitosi e morali, oltre che politici.FGM

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  5. Caro Volpe, teniamocelo questo governo e speriamo che possa fare quello che ha detto di voler fare. Non è facile. La verità è che le catene di comando anche a livello ministeriale sono arrugginite o rotte. Speriamo che questo brutto evento venga utilizzato per dire che non comandano quelli che hanno vinto un concorso, ma quelli che vengono eletti dal popolo.FGM

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  6. Caro Pepe, l'affare della bambina e della madre che non abbiamo saputo tutelare, resterà come macchia nella nostra storia.Dobbiamo aprire un dibattito nel paese sulla governabilità, in primis sulla presidenza del consiglio dei ministri, che non può più rimanere tale ma deve diventare un cancellierato alla tedesca.FGM

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  7. Sono d'accordissimo.
    Osservo comunque che proposte analoghe ventilate tempo fa dal centrodestra, o per meglio dire, da Berlusconi, sono state considerate irricevibili, inaccettabili ed eversive. Da chi? Bohhhh, vallo a sapere!!!

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    1. Le maggioranze quando sono tali, lo devono sapere e comportarsi come tali, non come vocianti asserragliati dentro un fortino. E poi bisogna tenere in mente che, per governare, oltre che forza, bisogna evere anche prestigio, capacità, egemonia. Il cavaliere si faccia un esame di coscienza su come ha reclutato il suo personale politico, incolto e incapace.FGM

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  8. Vengo a sapere...
    Coincidenze: l’impresa ferroviaria spagnola Talgo ha appena vinto un appalto in Kazakhstan per 482 mln € e poco dopo i giudici di Madrid, dopo un primo rifiuto, hanno estradato il kazako Alexander Pavlov, ex capo della sicurezza ricercato per terrorismo, appropriazione indebita e truffa…
    Pavlov, giunto in Spagna da Londra nello scorso dicembre e proveniente da Londra, era ricercato per terrorismo, appropriazione indebita e truffa. Aveva anche chiesto asilo politico, richiesta che è stata respinta. Quattro mesi fa, gli 007 spagnoli avevano accertato che gli attentati di cui era accusato Pavlov non erano neanche stati commessi e che quindi men che meno un suo coinvolgimento poteva essere confermato.
    Adesso è stato estradato e subito la stampa spagnola ha evidenziato come le relazioni bilaterali, interessi economici in primis, possano in qualche modo aver giocato un peso. Infatti L'impresa ferroviaria Talgo, come già detto, ha appena vinto un appalto per la consegna di ventuno treni per un valore di 482 milioni euro. In ottobre il premier Rajoy sarà proprio ad Astana per incontrare Nazarbayev.
    Insomma, tutto il mondo è paese, non solo l'Italia.
    Se verrò a sapere dell'altro, sarò ben lieto di riferire.

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    1. Un appalto ferroviario non vale, mai, una vita. Che tutto il mondo sia paese, non fa altro che rattristarmi ulteriormente.FGM

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  9. Calogero Dolcimascolo24 luglio 2013 alle ore 16:07

    Quando un paese vive in un sistema oligarchico, come di fatto si ritrova oggi il nostro paese, non dobbiamo meravigliarci di nulla; tutto è possibile!
    Non sono i funzionari kazachi che hanno sbagliato in questa triste vicenda ma principalmente i nostri politici nell’avere affrontato, come sempre, le questioni di politica estera come una discussione da caffè che si fa nei bar dei nostri paesini.
    Un paese civile e democratico avrebbe affrontato la questione con le dovute precauzioni del caso!
    Mi dispiace davvero che qualcuno sugli immigrati ivi compresi i falsi rifugiati politici tempo fa, in questo blog, mi ha preso per fascista e poi quando nel nostro paese ci sono veri rifugiati politici si mettono in atto iniziative tempistiche di polizia per riportarli nei paesi di provenienza senza alcuna tutela umanitaria.
    Caro professore, lasci perdere i De Gasperi, Togliatti, Saragat, La Malfa, Nenni, Malagodi, Covelli, Almirante perché si rivolterebbero dalla tomba se vedessero oggi l’Italia che hanno sognato essere governata da uomini indecenti..

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  10. Se lasciamo stare i De Gasperi,i Togliatti e via dicendo, allora non sappiamo a quale storia fare riferimento; si porebbero citare Mazzini, Garibaldi o i grandi del Rinascimento, ma con quale risultato? Dobbiamo leggere più storia, più sociologia, conoscere più geopolitica, perchè altrimenti non ci restano che i politici nani che ci restano e che non riusciamo a rimuovere se con con barzellette tipo i grillini.FGM

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  11. Vedo che la questione della bambina kazaka e della madre non appassiona in quanto tale, ma in quanto anti qualcosa... anti Letta, anti Alfano, anti Bonino.E la cosa mi rattrista troppo, che in parlar palermitano è molto più di molto e di moltissimo. Molti dicono, con accento saccente e aria di circostanza:"abbiamo ben altri problemi" e questa non mi sembra nuova e subito cambiano discorso, salvando o affossando, a seconda delle tendenze, Letta, alfano e la Bonino, accusata da alcuni, che non l'hanno mai sostenuta,"che non è più quella di prima": ma prima quando?! Intanto Niscemi è in rivolta anti Muos, anti Letta e anti Crocetta: raba da piangere, come se Letta e Crocetta fossero due cospiratori e due nemici. Stiamo perdendo il senso del limite, all'insegna dell'immobilismo o della confusione mentale tipo No Tav. Cerchiamo piuttosto di firmare i referendum per cui Marco Pannella è in sciopero della fame e della sete. FGM

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  12. Sul Muos tutti i lettori del blog sanno come la penso, e penso pure che il MUOS si farà, anche se è inutile perchè il terrorismo non va combattuto com la tecnologia ma con un lavoro di intelligence e cercando di capire e di eliminare le ragioni del suo esistere.Il fatto che faccia male alla popolazione è una balla di proporzioni bibliche. Tutti quelli che lo affermano dicono una cosa non vera, non dimostrata di fronte a tante dimostrazioni scientifiche e di fronte agli altri MUOS che ci dicono come le onde elettromagnetiche a bassa frequenza non siano pericolose per la popolazione.
    Poi ognuno ha le sue idee e se le tiene.
    I digiuni di Pannella.
    Mi dispiace, ma questa pratica, a mio modesto parere, ha stancato. Tutti raccolgono firme per referendum su qualsiasi argomento, ma nessuno fa lo sciopero della fame.
    Ormai si sa come vanno queste cose. Pannella tira la corda, il ricatto arriva alle stelle, il presidente Napolitano interviene, ancora qualche altra moina e Pannella interrompe il digiuno, prima quello della sete, il più urgente, e poi, alla chetichella, quello della fame.
    Ripeto, gli altri non fanno questo tipo di protesta, e nonostante ciò i referendum si celebrano ugualmente. Come mai?

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    1. Caro Pepe, il digiuno di Pannella è una cosa seria e non una moina.Senza Pannella in questo paese, tutto sarebbe tetro e goffo, giocato dalla convergenza di opposti clericalismi. Di Giorgio Napolitano non possiamo dire che bene e meno male che ha accettato di essere rieletto. Sul Muos siamo d'accordo, non nuoce alla salute, ma serve, serve, serve, lo dico tre volte, alla nostra sicurezza. I moduli x i "referenda" sono disponibili, da firmare, nella segreteria comunale, di ciascun comune.Grazie, sempre per la sua vivace e amichevole attenzione.FGM

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  13. E' fin troppo evidente, secondo me, che se uno Stato si dà un governo "delle larghe intese" per poi non riuscire a fare nessun passo avanti, sia pure pur piccolo, sul fronte della crisi, e per di più si fa prendere " a ceffoni" in casa sua da oscuri agenti segreti di uno Stato straniero incivile e antidemocratico, e allora c'è ben poco da insistere: cambiamo governo ed alleanza politica, con ministri e programmi di ben più largo spessore.

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    1. Le larghe intese si fanno in tutti i paesi democratici, in cui le necessità le richiedono. La stortura burocratica del nostro stato è figlia di quella parte della costituzione che non ha previsto un capo del governo, ma un semplice presidente del consiglio e ha polverizzato ogni possibilità decisionale, favorendo sacche burocratiche e di potere che devono essere smantellate: non sarà facile, ma se non riescono le larghe intese, non riesce nessuno.FGM

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    2. E' proprio questo il problema, caro professore. Il governo delle larghe intese non riuscito finora, purtroppo, a fare il benchè minimo passetto in avanti. Eppure i fatidici 100 giorni, intanto, sono già passati.

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    3. Caro Nevone, ad ogni governo che si presenta, diamo subito il benservito.Così non si conclude mai niente. Un altro governo non ci sarà e rischiamo di non avere neanche la guida sicura di Napolitano e la saggezza di Emanuele Macaluso al suo fianco, diamo fiducia e tempo. Io sono un "terzista" vero, ma appunto per questo mi sento impegnato senza pregiudizi e senza inimicizie. Ho sentito ieri sera un'intervista di Furio Colomb,o sulla bambina kazaka e sua madre,da Radio Radicale, replicata nel pomeriggio verso le 17, gliela consiglio.FGM
      ps. Vedo con dispiacere che il numero degli interlocutori si assottiglia e mi dispiace

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  14. Se ho ben capito il senso di tutti gli interventi anti-governo-delle-larghe-intese di Pasquale , l'"affaire" kazako è solo l'ultimo (non solo cronologicamente parlando) dei motivi per cui questo governo deve andare a casa. Viceversa, non c'è un solo motivo per cui debba rimanere i carica.
    Se ho ben capito.
    Ma il governo, tutto sommato, è poca cosa rispetto al fatto che tutte le grandi città e regioni sono governate dalla sinistra.
    Leggo sulla stampa odierna "Blitz a Novara dove il patron dell'Esselunga aspetta da anni di aprire un superstore. Impegnate venti persone, irregolarità zero"
    Bernardo Caprotti, il patron e creatore di ESSELUNGA, per il fatto di non avere la tessera del PD e di essere in concorrenza con le COOP ammanicate da sempre col PCI, PDS, DS, PD, ha aspettato otto anni per i permessi necessari a iniziare la costruzione di un nuovo superstore (7.000 metri quadrati) a Novara, in corso Vercelli. I lavori sono cominciati il 19 novembre 2012; il taglio del nastro è previsto entro il 2014. Aprire il cantiere di un supermercato nell'Italia di oggi è una sfida e un gesto di fiducia: si investe, si crea lavoro, si prevede un rilancio dei consumi, si guarda al futuro con la certezza che le cose cambieranno.
    Ed ecco, un mese fa, alle 9 del mattino del 26 giugno, si materializza un controllo terrificante, roba da non credere. Lo schieramento di forze fa presumere sospetti di ogni nefandezza sul cantiere: quattro funzionari Inail, due dell'Azienda sanitaria locale, altrettanti della Direzione provinciale del Lavoro, altri due dell'Inps, una coppia di carabinieri, un'altra di poliziotti, tre finanzieri e tre guardie forestali. Totale 20 ispettori per passare ai raggi «X» i 30 lavoratori all'opera nel cantiere edile. Il controllo è durato 8 ore, dalle 9 alle 17, l'intera giornata lavorativa. Ognuno dei 30 lavoratori è stato impegnato per due ore.
    Al termine, IRREGOLARITA' ZERO.
    A questo punto la domanda sorge spontanea: quando mai i cantieri delle COOP hanno subito simili trattamenti? Se Bernardo Caprotti avesse avuto la tessera del PCI, PDS, DS, PD voi pensate che il suo cantiere sarebbe stato oggetto di tutte queste amorevoli attenzioni?
    Questa è mafia bella e buona, mafia avallata dalla sinistra che governa tutte le città d'Italia; questa è mafia odiosa da sopportare, è una cosa intollerabile che le istituzioni si pieghino al volere delle COOP le quali non vogliono una concorrenza non allineata politicamente.

    E allora, A ME L'ITALIA GOVERNATA DA UNA SINISTRA INGIUSTA E PREVARICATRICE NON PIACE, PRECHE' IN QUESTA ITALIA CI SONO SEMPRE DUE PESI E DUE MISURE.

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  15. Conosco Caprotti, da molti anni, in quanto raffinato collezionista d'arte e solidarizzo con le sue battaglie antiburocratiche, anche se la questione mi sembra molto molto più vasta. Non è dialettica, confusa e farneticante, di destra e di sinistra, è una questione di cultura in senso lato, anti burocratica e modernizzante, che da noi è sempre mancata, al nord e al sud, per cui a governi diversi ha corrisposto lo stesso tran tran. Il problema non è Caprotti o Coop, bensì Caprotti e Coop, in libera concorrenza.Allora la questione è quella del pluralismo, delle regole certe, della libertà imprenditoriale. C'è qualcuno, tra le forze politiche, industriali, sindacali, che può lanciare la prima pietra?... E allora sbracciamoci tutti, tiriamo fuori le idee e organizziamoci. Cari amici, leali polemisti e gentiluomini, avete notizia di politici, nazionali e locali, eletti e non eletti, che dibattono questi problemi? Io no!FGM

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  16. La questione “Bernardo Caprotti” mi ha incuriosito molto. Ho letto il suo libro Falce e Carrello sullo strapotere delle coop in Italia. Uno spaccato di questa nostra società. Fatta di lobby e caste ben protette da un sistema politico che ormai conosciamo bene. Su PoliticaPrima abbiamo pubblicato - Falce e carrello. Medioevo prossimo venturo – (clicca per leggere l’articolo) , il 7 ottobre 2011, in occasione della sentenza del tribunale di Milano del settembre 2011 che aveva ordinato la distruzione del libro su richiesta delle coop. Poi però, vista l’enormità della sentenza, la prima sezione della Corte d'Appello ha ordinato la sospensione dell' esecutività della sentenza di primo grado. Ma resta tutta intera la questione posta dal buon Nino Pepe. E da qualsiasi parte la si osservi la prospettiva non cambia. Questo Paese andrebbe rifondato.

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  17. E' vero caro Gattuso, gli opposti clericalismi hanno fatto molto male a questo paese, ma proporre una via nuova è quello che ci vuole, invece spesso si cerca l'applauso della propria curva,dando del riformista al primo che capita e in Italia essere riformisti è come essere molto malati.Ebbene, anche quando ero organico al pci, molti anni fa, ero riformista, figuriamoci ora,senza dc e pci, che non credo nei messia da strapazzo e nei polulisti vocianti! Cordialità!FGM

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  18. Egregio prof. Francesco Gallo Mazzeo,
    condivido perfettamente quanto lei scrive, e sull’analisi politica così come per la leggera stoccata che ella dà per i problemi che affliggono il nostro blog. Le dico spassionatamente che riconosco in lei una apertura mentale che ci fa vedere le cose con molta obiettività, pur avendo come è logico che sia, le proprie idee. Lei sottolineava che c’è poco interesse e sono pochi gli interlocutori o commentatori che dir si voglia, che intervengono nel blog.
    Caro professore, ho letto attentamente i suoi commenti ai singoli interventi che apprezzo molto, e che spero tutti adottino come stile, ma a parte i complimenti che lei fa a qualcuno per la vivacità, o per il modo di esprimersi (che a me sembrano per la verità molto generosi…), mi parrebbe opportuno invece che lei ci desse qualche consiglio utile per una ripartenza con maggiore interesse e con più obiettività. Perché penso che il lettore abituale si stanchi a leggere sempre le stesse cose che noi scriviamo. Non pensa forse che, nei commentatori del blog, ci sia una ripetitività nelle argomentazioni che fanno stancare anche i più assidui frequentatori?. Oppure che in maggior parte, noi sembriamo avere applicati dei paraocchi che ci fanno vedere il bene solo in quella parte politica che vogliamo rappresentare? Ho letto per curiosità nei commenti al suo articolo ben sei o sette interventi dello stesso personaggio che sono pro-Berlusconi, quando proprio in questo suo articolo Berlusconi non c’entrava quasi nulla, altri quattro o cinque che parlano sempre di crisi di governo, come panacea di tutti i mali italiani, mentre sono davvero pochi quelli più cauti e riflessivi.
    Nel ringraziarla intanto per il tempo che mi avrà dedicato e con l’augurio di poterla rileggere presto, distintamente, la prego gradire i migliori saluti.
    Filippo Ales

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    1. Caro Ales, una certa stanchezza c'è ed è inutile negarla. Troppa ripetizione? troppo parlarsi addosso? Troppo politichese? Secondo me, tutte queste cose insieme! Dobbiamo diventare più colti, più riflessivi, più tematici, nello scrivere, nel porre domande, nel discutere le risposte. Occuparsi di tutto e come occuparsi di niente e quindi bisogna restringere le note generaliste, retrosceniste e orientarsi su Palermo e le tre aree metropolitane, sul governo della regione, sulle forze imprenditoriali, su quelle sociali, sulle nuove povertà. Senza chiudere gli occhi sulle grandi tragedie nazionali, come quella del rapimento di bambina kazaka e madre, anzi aprendoli di più ma senza saccenteria vociante, con attenta informazione.Dobbiamo diminuire il tasso di emotività di curve contrapposte, per diventare dialoganti, attenti, propositivi. Senza diventare un giornale o un partito, ma un grande circolo di cultura, di etica e di moralità, senza "culturismo",senza eticismo, senza moralismo. Una domanda: che fine hanno fatto i politici e gli amministratori che abbiamo votato?FGM

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  19. In questo blog ci mancava proprio uno che rimproverasse il prof. Mazzeo per aver fatto i complimenti a qualcuno per la vivacità dei suoi interventi e per il suo modo di esprimersi.
    Caro Ales, se hai qualcosa da dire su di me, perchè non ti rivolgi direttamente a me anzichè parlare alla nuora perchè suocera intenda?
    E perchè dici cose non vere, che al mio paese si chiamano falsità?
    Siccome l'unico che in questo blog fa degli interventi a favore di Berlusconi sono io, sono costretto a smentirti, infatti i miei commenti a questo articolo del prof. Mazzeo, in totale, compreso quest'ultimo, sono soltanto sei, nei quali tranne un accenno in un brevissimo commento di quattro righe, non ho mai parlato di Berlusconi, avendo affrontato soltanto questi argomenti : l'affare kazako, l’impresa ferroviaria spagnola che aveva vinto un appalto in Kazakhstan, il MUOS, il digiuno di Pannella e l'ESSELUNGA di Caprotti.
    Quindi come fai ad affermare che a questo articolo del prof. io abbia fatto sei o sette interventi pro Berlusconi?
    Un'altra cosa ancora: fammi il piacere di non chiamarmi più "personaggio" e cerca di essere rispettoso con chi non la pensa come te.
    E infine non penso che il prof. Mazzeo abbia bisogno di un tutor quando decide di fare un commento o un complimento a qualcuno per la sua , poniamo, vivacità.

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    1. Caro Pepe, il bello dell'agorà è quello del potersi fondere e confondere, il brutto dell'agorà è il rischiare di fondersi e confondersi. Come dire che dobbiamo partire dalle forze che abbiamo e da quello che sappiamo: Non possiamo fare altro! Abbiamo tentato delle aperture, ma non hanno funzionato, con Crocetta, con Ferrandelli, con Vizzini, con altri...Prendiamone atto. Purtroppo quelli del centro destra non esistono proprio. Alcuni di noi si sono stancati... l'importante è non cadere in deriva e in attesa.Io non ho chiusure con nessuno e ringrazio di cuore quelli che interloquiscono con le mie opinioni. Con amicizia. FGM

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  20. Telegramma a Gian Giuseppe Gattuso:" Egregio Gian Giuseppe mi sembra utile utilizzare questi giorni di agosto, prima del ferragosto, per un incontro che faccia nascere un'associazione culturale che, a partire dal prox autunno faccia un'attività di studio,di dibattito, di proposta, che può avere voce in questo blog, ma che in esso non si può riconoscere, per l'apertura che deve essere consentita a tutti in maniera libera:ASSOCIAZIONE/BLOG. Non partitello politico e non giornaletto.FGM

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  21. Vista l'accoglienza "trionfale" della mia proposta di un incontro per la costituzione di una Associazione Culturale, non posso fare altro che ritirarla.FGM

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    1. Illustre professore mi dispiace per la gelida accoglienza che è stato riservata alla sua proposta, sarà il caldo agostano... per costituire una associazione culturale. Io personalmente, nonostante i miei evidenti limiti intellettuali, politici e soprattutto la mia inveterata pigrizia, le do la mia moderatamente entusiastica adesione. Ma suppongo che ella si aspetti adesioni da persone con più alta caratura rispetto alla mia modestissima persona. CMQ la ringrazio lei è la nostra punta di diamante, lo dico con affetto e senza ruffianeria.

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  22. La proposta del prof. non ha avuto accoglienza semplicemente perchè è stata fatta a commento di un articolo di quasi tre settimane fa, che è già stato letto e commentato abbastanza. Nel blog 18 giorni sono un'eternità. La prova? Io ho dato una risposta molto piccata a Filippo Ales su un suo commento, e lui non mi ha risposto, non credo per scelta, conoscendone la puntigliosità ma perchè
    non ha proprio letto il mio commento. Caro prof., la sua proposta merita la prima pagina nel blog. Scriva un articolo, magari in formato ridotto, e vedrà che la sua proposta susciterà un bel dibattito.

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  23. Ringrazio i carissimi Vullo e Pepe, anche per gli apprezzamenti personali. Ho una certa ritrosia a scrivere testi, con frequenza che non sia quella dettata dall'avere qualche cosa da dire, mentre mi piace dialogare, perchè dei monologhi non riesco a farne niente.Bisogna ascoltare, sapere ascoltare, vedere, sapere vedere e considerare la diversità di opinioni come una ricchezza preziosa e non come un fastidio. Comunque, ai primi di settembre scriverò un contributo monografico sull'esigenza di formare uno stato maggiore associativo, anche perchè non si può predicare lo stare insieme e praticare il monachesimo.Della saccenteria politicistica e generalistica, posso dire che va bene come sfogo ma non serve a niente. Da questo la mia proposta che, se Gramsci non si offende, potrei definire gramsciana.FGM

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  24. Se non fosse per Adriano Sofri, per Furio Colombo e per qualche sporadico articolo di "Repubblica", il velo di silenzio sarebbe diventato un macigno tombale.Mi riferisco alla signora Schelabayeva e sua figlia, indecentemente portate via dal nostro paese. Vedo in tutto ciò un triste profilo di sotto cultura e mi dispiace molto. Leggo lamentele dappertutto, paladini delle cause più sballate e infantili, ma niente sui referendum promossi da Marco Pannella, che daranno un pò più di libertà a tutti.FGM

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  25. Mi sento lontano...molto lontano. Si grida troppo, si suppone troppo, si danno lezioni a tutti... al capo dello stato, alla cassazione,... ma niente sui referendum per la giustizia giusta, già proposti in passato, che Berlusconi ostacolò, invitando gli italiani ad andare al mare. A questa destra non ho niente da chiedere, perchè non ha niente da dare. Alla sinistra voglio dire che la legalità senza diritti veri di cittadinanza, non è niente. Se saltano anche questi referendum , che non sono panacea, ma sono importanti, per continuare a pensare i verbi al futuro, non resterà che beccarsi come i polli, di Renzo dei Promessi Sposi.FGM

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