venerdì 14 giugno 2019

L’Italia può stare tranquilla con questo ministro dell’Interno?

di Maurizio alesi - Sull'inquietante vicenda Arata-Siri-Nicastri-Messina Denaro, Salvini non dice una parola. E, anzi, si mostra irritato di fronte alle domande dei giornalisti che vorrebbero strappargli un giudizio, un impegno a fare pulizia nel suo partito. Che ormai incarna tutto il peggio della prima Repubblica.

In Sicilia come in tante realtà nazionali, la formazione delle liste salviniane è stata il trionfo dei riciclati, dei politici chiacchierati, degli impresentabili che, quando proprio non potevano andare in lista per problemi giudiziari o la troppa esposizione, si sono prodigati a fare i galoppini portando i loro voti naturalmente ai peggiori tra i candidati. La Lega al sud sa di marcio e ricorda i metodi e lo stile della peggiore Democrazia Cristiana.

Lo ha detto bene anche Di Battista: “Salvini non ha preso solo i voti a F.I.” E tralasciando gli scandali e le corruttele dell’epoca Bossi e Belsito neppure l’era Salvini sembra distinguersi per moralità ed etica politica. Non si contano più gli scandali in casa del Carroccio gestione Cazzaro verde. A partire dai 49 milioni utilizzati per le spese private dal Gruppo parlamentare leghista, che era quello precedente ma Salvini, rinunciando alla costituzione di parte civile nel processo, si caricò la sua parte di complicità salvando i suoi. Solo per citare i fatti più recenti spicca il caso del sottosegretario Siri (già condannato per bancarotta fraudolenta) e accusato di aver preso una tangente da 30 mila euro per presentare un emendamento ad personam connesso al mini-eolico in favore di Paolo Arata socio occulto di Nicastri, oggi in galera col figlio e vari dirigenti regionali siciliani. Va ricordato che quell’emendamento volto a favorire la società di Nicastri non fu mai approvato grazie al M5S che lo bloccò più di una volta. E ancora il caso Rixi condannato a 3 anni e 4 mesi in primo grado e costretto a ritirarsi dal governo (ma solo perché incompatibile secondo il contratto gialloverde). Poi il sindaco di Legnano Fratus agli arresti anche lui con l’accusa di corruzione, turbativa d’asta e corruzione elettorale il quale dopo essersi dimesso ha ritirato le dimissioni mantenendo la carica e ricevendo la benedizione e il sostegno del Capitano.

Oggi Garavaglia è in attesa di sentenza da parte della Procura della Corte dei Conti della Lombardia per danno erariale legato alla vendita di un palazzo sotto costo e acquistato 13 milioni in più. Secondo l’accusa Garavaglia s’intestò l’operazione pur essendo privo della competenza per materia quando era nella giunta lombarda. Guardando quello che succede in casa leghista e gli sviluppi giudiziari questo articolo è soggetto ad ulteriori aggiornamenti, ma per ora fermiamoci qui.

Di fronte a tanti episodi di mala politica e di intrecci affaristico-mafiosi Salvini fa spallucce e se la cava con le solite stupide battutine. Sembra sottovalutare la puzza di mafia che esala da alcuni rapporti tra i suoi fedelissimi e il mondo del super latitante Messina Denaro. Non ci sarebbe bisogno di attendere le sentenze in casi così gravi in cui basterebbe solo il contatto diretto o indiretto con Cosa nostra, per prendere posizione. Invece il sedicente paladino dell’antimafia chiacchierona, anziché rivoltare sottosopra il suo partito, cacciare gli indegni, ripulire le istituzioni, attacca la magistratura “ad orologeria”.

Proprio come Berlusconi a cui è legato culturalmente e politicamente incarnandone lo stile. La cosa più grave e preoccupante è che questo trasformista e spacciatore di nuovismo fa anche il ministro dell’Interno, colui che dovrebbe combattere la criminalità organizzata. Tace di fronte ai gravi sospetti di inquinamento mafioso in casa sua e poi fa il buffone facendosi riprendere mentre fa il bagno in piscina della villa sequestrata alla mafia. Non gliene frega niente di sapere da dove arrivano tutti questi consensi, soprattutto al sud, acchiappando voti dal vecchio ceto politico in disarmo, ma che non ha mai mollato certi legami.

E che dire delle bugie del Capitano sul conto di Arata: “l’ho incontrato una sola volta in occasione di un convegno”. Un ministro dell’Interno che mente agli italiani meriterebbe di andare a casa e togliere il disturbo, dopo aver accertato che Arata non era un passante occasionale ma era stato nominato consulente per l’energia della Lega (in nome della quale parlava in quel convegno), nonché collettore elettorale per il sud. Ma soprattutto socio occulto di Vito Nicastri finanziatore di Matteo Messina Denaro. Giorgetti si è prodigato di portare il figliolo Federico a Palazzo Chigi rivendicandone la scelta.

Un’inchiesta, quella su Arata-Nicastri, che coinvolge il più pericoloso latitante di mafia collegato a un suo uomo senza che Salvini ne avverta il pericolo e suoni l’allarme per il rischio inquinamento dentro il suo partito. Il presidente dell’antimafia Morra ha convocato Salvini dal mese di dicembre 2018 per chiedergli spiegazioni ma il Capitano non ha avuto tempo. Vedremo se andrà e cosa avrà da dire agli italiani.

Ma possiamo davvero fidarci di un ministro come Salvini che pensa solo ai suoi comizi, ai selfie e ai video sui tetti del Viminale mentre caccia i gabbiani, per imbonire gli italiani. Come si dice a Napoli adda passà 'a nuttata e verrà prima o poi il tempo della ragione e allora, non ci sarà più spazio per i cazzari soli al comando.

Maurizio Alesi
14 Giugno 2019

25 commenti:

  1. Io personalmente non mi sono mai fidata di Salvini e dei leghisti...gente che fa solo "scena"....ma poi si rivela ...peggiore di quella piddina!!!!!!

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  2. Il fatto è che di cazzari sono uno dopo l'altro e non diamo il voto alle persone per bene e glielo darò al primo cazzaro del giorno

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    1. ...ma se questi Barabba hanno messo in croce Gesù, Dio sulla terra .....

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  3. Caro Giangiuseppe e se attaccassero Di Maio?

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  4. Carissimo Claudio, la domanda non ha ragione d'esistere. Per il semplice motivo che PoliticaPrima non è un organo di partito, nessun partito. E non è nemmeno un blog del M5S. Pertanto, se dovesse arrivare un articolo contro Luigi Di Maio, ovviamente scritto sulla base di notizie con una qualche fondatezza non esisterei un attimo a pubblicarlo. Senza se e senza ma.

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    1. bisogna pensarci. Abbiamo studiato per imparare a riflettere. Non possiamo imitare certa gente che...spara a zero. Io non me la sento, indipendentemente chi sia il bersaglio.

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  5. La natura non fa salti e dai "metodi e lo stile della peggiore Democrazia Cristiana" non è passato abbastanza tempo per cui le cose siano radicalmente cambiate: il corpo elettorale e gli interessi politico-affaristici del territorio hanno bisogno di molto più tempo perché possa intervenire un cambiamento significativo, in termini di inversione di rotta.

    I sintomi di un'esigenza di cambiamento maturata in una parte della popolazione si sono visti con l'affermazione del M5S, un movimento politico talmente nuovo da non poter avere connivenze con il passato e che, proprio per questo, attira le critiche di tutti e, sorprendentemente, anche della Lega con cui governa.

    Il fatto che tutti lo critichino induce a pensare che rappresenti un corpo estraneo in un "Sistema" collaudato a durare nel tempo e che, in qualche modo, vede minacciate le regole non scritte che lo governano.

    La Lega rappresenta oggi la punta di diamante su cui il "Sistema" fa affidamento per eludere il cambiamento; Salvini è solo una maschera che recita il suo ruolo; ci mette la faccia, visto che ce l'ha dura, ma né lui né altri è interessato al cambiamento...sarebbe come se i tacchini chiedessero di anticipare il Natale.

    Conviene prendere coscienza di questa situazione e continuare a operare per il cambiamento nella consapevolezza che ci vuole tempo sia perché ....la natura non fa salti e sia perché la delusione è sempre la figlia dell'illusione

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  6. Assolutamente no. L'unico modo per arginarlo era rinforzare i 5 Stelle e farlo tornare in minoranza ma sento che tanti, pur deplorando QUESTO Pd, hanno deciso di votarlo ... non con il cuore ma con la testa... Mi sembra che il risultato si commenti da solo.

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    1. Con la testa non direi proprio,che se ci avessero ragionato....

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  7. Isabella Maria Pecoraro14 giugno 2019 alle ore 12:30

    Salvini sul tetto del ministero (finalmente ci è andato) viene "attaccato" dai gabbiani che lo scambiano per elemento fecale..mentre cerca di farsi un selfie..e...se la prende con Virginia Raggi..che non elimina la spazzatura a Roma....
    Il problema è che i gabbiani cercavano di stare con un loro simile...sempre intento a fare voli.. pindarici ...e siccome non gli riesce di parlare agli uccelli come San Francesco... attacca "la più potente nemica" Virginia Raggi..che non si è munita di divisa dell' Ama e di scopa e paletta per ripulire Roma personalmente come vorrebbe fare lui al suo posto

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  8. Tranquillissimi. Meglio..., che con i massoni ed ipocriti 5 stellini.

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  9. Diciamolo con chiarezza. Molti commentatori, che poi sono quelli che vanno anche alle urne, chiacchiericciano senza avere una reale coscienza dei fatti, affidandosi unicamente alle simpatie personali, spesso instillate dai media di sistema. Il più delle volte, si leggono commenti come dal barbiere o da parcheggiatori e raramente realmente consapevoli.
    Questo spiega perché, il politico più vecchio del paese è visto come nuovo di zecca e come quello che fa, quando non fa una beata mazza, mentre quelli che fanno realmente, non se li fila nessuno.
    Proprio come quelli che per decenni sono stati in combutta con banchieri, magistrati, prenditori e malavitosi fortemente sostenuti da un elettorato ignorante ed oggi commemorano Berlinguer, senza alcun pudore.

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  10. Sino a quando c'è il M5S ed il Presidente Conte, direi di si.

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  11. Invece con Di Maio, e l’idea che il Movimento 5 Stelle ha di questo Paese, si può stare tranquilli?

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  12. Salvini la domanda e' "ci si puo' fidare di Salvini?La risposta e' forte e chiara almeno per me ,,NOOOOOOOOOOOOO!!!Assolutamente NOOO..ma per carita' sara' il nome che port FUORI QUESTI PERSONAGGI ricordiamo tutti il Cazzaro DOC cioe' Matteo Renzi ..sara' questo il fondo che abbiamo toccato in Italia ? Questo contratto ormai ..vacilla il voto sui soldi a Radio Radicale parla chiarissimo LA LEGA ha votato a favore ..e allora ? Che si fa? Ormai le politiche che hanno rafforzato La Lega dimostrano perfettamente che il CAMBIAMENTO quello intimo degli Italiani e' lontanissimo ora e' lui l'astro nascente il salvatore della Patria ..siamo alle solite vecchie considerazioni ..gli italiani amano l'uomo solo spavaldo ricorda Mussolini .cosi come concetto ed ora il Contratto ..mah ..che fine fara' Conte si sta stancando ..del continuo litigare ..siamo alla fine .il solito a da passa' a nuttata ..chissa' ..ai posteri l'ardua sentenza !!

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  13. Troppe parole, pochi fatti concreti, le idee sono condivisibili, ma campate in aria, ma gli italiani hanno bisogno di sceneggiate virtuali, non guardano la sostanza.....

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  14. Ma certo e vedrai quando sarà acclamato premier......!

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  15. No, non può stare tranquilla, ma c'è la soluzione.
    1. Per cambiare ministro deve cadere il governo.
    2. Bisogna avvertire Di Maio che lui è al governo.
    3. Per fare cadere il governo, Di Maio deve togliere la fiducia.

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    1. C'è un punto 4. Che Salvini si tolga dalle balle con la sua Lega autonomamente. Io non sto tranquillo lo stesso, e chi se ne frega dell'art. 94.

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  16. Sig Alesi il ministro degli interni anche per la carica che ricopre ed il potere che ha, oltre la sua personale natura, è una persona pericolosa, forse più di quanto immagina. Sia prudente, vede come il sig Gattuo usa pollice ed indice nel trattare la materia.

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    1. Perfido quanto possa essere, non credo proprio che Salvini si interessi di ciò che scrive sul suo conto un modestissimo cittadino come il sottoscritto. In ogni caso a me non interessa nulla della sua pericolosità; la voglia e la passione di esternare il mio pensiero è più forte di qualunque carica e di qualunque potere possa incarnare il ministro dell'Interno che io detesto.

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  17. Tolgono striscioni e telefonini se non graditi, quindi si occupano di tutti anche di lei e di me.

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    1. Si occuperanno anche di me, ma non potranno mai contare su un mio atteggiamento passivo.

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  18. L’Italia può stare tranquilla con questo ministro dell’Interno? Possiamo gridare NO! È un grido che si perderà ai quattro venti perché il consenso popolare è dalla sua parte e aumenta di giorno in giorno. Siamo difronte ad un personaggio convinto che a chi è eletto gli è permesso tutto e di più. Non ha rispetto per nessuno. Le regole per lui non valgono ma ha la pretesa di dettare le sue agli altri senza tener conto dei vincoli costituzionali. Lo si poteva, doveva essere fermato, fermare con il caso Diciotti! L’autorizzazione a procedere gli avrebbe fatto capire che anche gli eletti sono tenuti al rispetto della legge, ad essere giudicati al pari di un comune cittadino. La preoccupazione dell’incertezza di quel processo avrebbe frenato la sua boria. È prevalsa la ragion di Stato e, purtroppo, continua a prevalere. Il discorso di Maurizio Alesi non fa una piega. Però chi da spazio o lascia soli al comando i cazzari?! Per essere più chiari: il M5S, partito di maggioranza relativa, non ha nessuna colpa del persistere di questa situazione?! Sei elettori su dieci hanno espresso parere negativo. E, per cortesia, smettiamola di offendere l’intelligenza degli elettori. Il Capitano, malgrado la convocazione del presidente della Commissione antimafia, rimarrà al timone fino a quando non sarà rotto il sodalizio che tiene su questo governo. Chi lo romperà?!

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