giovedì 20 settembre 2012

REGIONE LAZIO. L’ESEMPIO DI UNA POLITICA MALATA

Renata Polverini Potremmo iniziare col dire: ma questa gente vive in Italia? Ha coscienza di ciò che accade da qualche anno alle famiglie, ai giovani, ai lavoratori, ai pensionati ridotti alla fame, a quello spaccato di società ormai sempre più in difficoltà che frequenta le mense della Caritas?
E ai lavoratori licenziati e abbandonati da tutti, ivi compreso lo Stato? Domande senza risposte.
La politica, questa politica malata, patologica, non può dare le risposte che servono. E non può neanche risolverlo il problema, perché, per citare un personaggio di un certo “spessore”, «Non si può risolvere un problema utilizzando lo stesso pensiero che l'ha generato» (Albert Einstein). E infatti, questa classe politica, questi uomini, e donne (molto meno per la verità, e non solo in numero in assoluto), non “possono” fare ciò che servirebbe. La loro auto eliminazione da ogni consesso politico del Paese. Andrebbero spazzati via così da rigenerare il sistema compromesso.
Non ci stupiamo di nulla. C’è quasi una inconsapevole “abitudine” nel sentire e leggere queste indecenze. In fondo di che parliamo. Feste, festa_02_672-458_resizecene, automobili, conti correnti, bonifici (109 a se stesso, nel caso dell’ex capogruppo del Pdl Fiorito), rimborsi, consulenze. Insomma “bella vita”! La gestione del potere, in ogni sua espressione, per utilizzare le possibilità offerte da leggi e regolamenti. Da finanziamenti previsti per la cosiddetta Politica, per informare la gente. Per mantenerne il contatto, per attivare forme di partecipazione, per consentire agli elettori di essere cittadini consapevoli e partecipi. No. Niente di tutto questo, ma l’abuso, invece, delle istituzioni e delle risorse di tutti. Anche di quelli di cui parlavamo prima, dei bisognosi, delle famiglie in difficoltà.
PorcelliniMa ciò che desta turbamento, scalpore e indignazione, riguarda l’atteggiamento dei partiti, il Pdl in testa e non solo. Il partito di casa Berlusconi che ha fatto le barricate per far dimettere Lombardo in Sicilia, e che ha difeso Formigoni in Lombardia, e l’ex ministro Claudio Scajola per il regalo a sorpresa della casa “vista Colosseo”. E ha linciato Piero Marrazzo, in fondo, per fatti strettamente privati; così come è stato attaccato da tutti e costretto alle dimissioni, anche di fronte ad accuse fragili, Ottaviano Del Turco, Presidente della regione Abruzzo.
E adesso, però, ci si preoccupa delle conseguenze “elettorali” se il presidente della regione Lazio, Renata Polverini, dovesse insistere con la minaccia di dimissioni, definite “una inutile sceneggiata” da Sergio Rizzo, sul Corriere della Sera di oggi 20 settembre 2012. Tutto lo stato maggiore del Pdl in agitazione, incontri serrati, preoccupazione, tensione tra gli ex AN e i puri e duri ex Forza Italia. Ma con il Silvio nazionale pronto a gettare acqua sul fuoco per riunificare le anime, resistere, e prepararsi alla battaglia finale della primavera prossima.
Si perché proprio in questi giorni gli istituti di rilevazione danno il Pdl in recupero con oltre il 22% di consensi (che strano Paese l’Italia e gli italiani…). Ha risorpassato il M5S che in piena estate era dato al 20%! (come si fa, poi, a mettere a confronto un partito come il Pdl con un movimento fondato sull’attività volontaria, senza alcun finanziamento pubblico, senza alcuna postazione di potere e senza organi di stampa a favore, resta un mistero).
Per concludere non possiamo che sperare. Sperare in un supplemento di coscienza dei cittadini e nell'indignazione. Che possa scardinare questo sistema, che possa dare voce alla gente di buona volontà, che possa ridare fiducia e accrescere l’interesse dei giovani verso la cosa pubblica. Perché il loro contributo, la loro forza, restano fondamentali per il futuro del Paese. Quando lo capiranno.

CATONE
20 settembre 2012



17 commenti:

  1. Crediamo sempre di aver toccato il fondo , e poi invece smentiti , ancora piu' giu' , sempre piu' giu'.
    Pero' siamo abituati , non ci stupiamo piu' di tanto , non ci indigniamo piu' di tanto , non protestiamo piu' di tanto.

    Sento la gente dire di essere schifata , ma non piu' di tanto , tutti o quasi trincerati dietro valutazioni qualunquiste e demoralizzanti , una su tutte la piu' ricorrente e' quella di liquidare la faccenda con un generico e scoraggiante '' Sunnu tutti i stissi ''.
    Vorrei a volte , sempre piu' raramente per la verita', interloquire con costoro e tentare di convincerli che non i politici nello specifico , ma gli uomini in generale non sono tutti uguali .
    E' comodo sostenere che nulla e' modificabile o migliorabile per trovare un'alibi al proprio disimpegno .
    Se realmente pensiamo che la porcilaia Italia sia davvero quello che meritiamo o quello che non potra' essere in nessun modo cambiato in quanto cambiando l'ordine dei maiali il prodotto non cambia , bene , allora smettiamo anche noi di scrivere e di leggere , smettiamo di cercarci e di confrontarci , spegniamo tutto e basta.
    Come si puo' sopportare e tacere sentendo le dichiarazioni di Berlusconi , che sostiene lui e tutta la PDL devono far quadrato attorno ai loro uomini, si chiamino essi Polverini o formigoni o Scajola o Milanese o in altri mille modi?
    Comunque saro' chiaro , almeno cosi' mi sfogo ,a mio avviso la causa dello stato di assoluto decadimento morale di tutto il paese , ha un responsabile di assoluta maggioranza ed ha un nome ed un cognome , si chiama Silvio Berlusconi e vent'anni di berlusconismo che ha ammorbato ed infettatto tutto e tutti , anche chi non e' stato un suo fan o un suo complice.

    RispondiElimina
  2. Caro Sergio sono d'accordo con quello che dici su Berlusconi l'entrata in campo di questo equivoco personaggio ha portato sempre più in basso l'asticella del degrado morale. Ricordiamoci che questo menestrello meneghino si è arricchito in una sola generazione con metodi molto dubbi. Da animatore sulle navi a proprietario televisivo(concessione dell'etere del compare Craxi) con programmi spazzatura e degradanti per la morale, es. colpo grosso, dreivin, grande fratello, che hanno dato un colpo mortale all'educazione televisiva dei nostri giovani. Uomo equivoco amico e datore di lavoro di mafiosi, dalla magistratura più o meno certificati. Io credo che se andreotti è belzebù, lui sia lucifero in persona. Per quanto riguarda la regione lazio e lombardia e sicilia e le province basta scherzare, si trovi un mezzo per abolire sia l'una che l'altra. D'altronde con l'unione politica dell'europa( prima o poi si farà) 6 sei livelli di malgoverno sono più che mai insopportabili. Perciò votiamo per quelli che tutto ciò vogliono abolire. In questo momento con una certa forza popolare, vedo solo "cinquestelle". Ora mi vado a vedere piazza pulita, che questo titolo sia di buon'auspicio!

    RispondiElimina
  3. Tutto uno schifo, indistintamente:
    mai più consenso per un sistema così malinquente e malintenzionato.
    http://www.ilcittadinox.com/blog/regione-lazio-da-marrazzo-a-fiorito-dal-pd-al-pdl-e-tutto-uno-schifo.html

    Gustavo Gesualdo
    alias
    Il Cittadino X

    RispondiElimina
  4. Mi sorprende come persone colte, intelligenti e di grandi capacità come Sergio Volpe e Giuseppe Vullo nel commentare l'articolo di Catone non abbiano sapèuto trovare di meglio che attribuire tutto il male dell'Italia al Cavaliere, senza nemmeno provare a fare qualche riflessione più approfondita.
    Certo, è molto facile avere il colpevole sempre a portata di mano, sempre pronto, buono per tutti gli usi.
    Io comunque proverò a fare qualche riflessione.
    Lo scandalo del giorno stavolta riguarda la regione Lazio, ma se pensiamo agli scandali della sanità pugliese, a quello che sta covando sotto la cenere in Lombardia, mi pare che la misura sia colma, che il vaso stia traboccando e che stiano venendo fuori schifezze tali da provocare ulteriore nausea negli elettori che in tal modo si allontaneranno sempre più dalla politica.
    Il vero problema non è il malgoverno che gestisce questa o quella Regione, ma l'esistenza stessa di questi Enti ormai ridotti a centri di spesa senza copntrollo, di gestione "allegra" delle finanze pubbliche, di ruberie e soprusi
    di cui nessuno risponde perchè non si arriva mai ai responsabili.
    Si dovrebbero abolire, ma non si può, infatti sono macchine elefantiache, con una pletora di organi la cui unica attività è quella di succhiare denaro senza fornire un minimo di corrispettivo in servizi degni di nota.
    I bilanci regionali, come sappiamo, sono assorbiti per il 70% (dicasi settanta per cento) dalla sanità i cui costi
    esagerati e ingiustificabili sono il segno di sprechi e ruberie assolutamente inaccettabili.
    La Regione Lazio in questi giorni è subissata dalle polemiche derivanti da quello che man mano si va scoprendo, cioè l'uso di fondi pubblici per vizi privati, ma alla voce "salute" presenta passivi mostruosi accumulati negli ultimi venti anni, anche qui senza responsabili, infatti di questi buchi nessuno risponde, perchè nemmeno si cercano i responsabili, coloro che hanno buttato i soldi dalla finestra.
    Io mi chiedo come sia possibile che non vengano perseguiti i politici che. negli ultimi venti anni, si sono avvicendati a governare questa regione.
    Le amministrazioni hanno divorato ingenti capitali pubblici (i nostri soldi) e nessuno si prende la briga di indagare, di controllare.
    Ovvio, le procure hanno ben altro da fare, devono occuparsi del bunga bunga, o di presunte trattative stato mafia, tema
    sempre popolare e gratificante per chi conduce le indagini.
    C'è un dato che ci dimostra come la politica si comporta, superando abbondantemente i limiti della decenza: ogni seggio regionale costa ai cittadini italiani la bellezza di 743 mila euro all'anno, una vera follia.
    Le regioni sono enti marci, da abolire o almeno da BONIFICARE in massa, cacciando tutti gli indegni.
    Una volta per disinfestare un'area dagli insetti si usava spargere il DDT, ecco, ci vorrebbe qualcosa del genere per i politici che hanno tradito il loro mandato rubando il denaro pubblico.
    La verità è che l'occasione fa l'uomo ladro, e mai verità ha trovato applicazione più esatta e puntuale nel comportamento dei nostri politici.
    Riporto una frase di Gustavo Gesualdo, il cittadino X :
    "Se la casta politica sprecava e rubava il danaro pubblico nella regione Lazio, sia sotto il governo del PD che sotto il governo del PDL, allora dobbiamo anche domandarci come mai la casta burocratica che pure è lì, in quel palazzo, quotidianamente a contatto con le carte ed i documenti che provano il ladrocinio politico, ecco, dovremmo proprio chiederci come mai nessun burocrate abbia mai denunziato le malversazioni, pur evidenti?"

    La domanda è posta. Credete voi che qualcuno avrà una risposta palusibile a questa domanda?
    A me pare molto difficile.

    RispondiElimina
  5. Sono sincero: se in questo BLOG non ci fosse gente come Nino Pepe ci sarebbe "il pensiero unico". E' di tutta evidenza che io e S. Volpe siamo espressione "SINISTRORSA", mentre N. Pepe e su posizioni "DESTRORSE". Tuttavia entrambi, sebbene da versanti contrapposti, esprimiamo una critica feroce, corrosiva e spietata, sulla situazione politica da fine impero. Però caro Nino se io ho un velo o una benda rossa sugli occhi, tanto da non vedere la degenrazione degli ex pci, anche tu hai una fetta di prosciutto o una benda bianca o azzurra(pdl) da non vedere la differenza che passa tra "BERSANI e BERLUSCONI". Mentre il primo è veramente un segretario di partito, tanto da subire la concorrenza democratica(primarie) del giovane rottamatore "RENZI"...il secondo è padrone del PDL, infatti il mio compaesano Alfano che è segretario per finta del PDL, è più assimilabile a segretario e portaborse del padrone. Un vero segretario si sarebbe dimesso dopo che al suo esordio parlò di "partito degli onesti", dopo che 3 mesi fa chiese le dimissioni della "MINETTI" e la Minetti è sempre la. Alla regione lazio ha fatto dimettere il capogruppo PDL? Ma li è il padrone che è intervenuto. Poichè Berlusconi ha iniziato la 5 o 6 discesa in campo (il nuovo che avanza) le dimissioni della Polverini sono state bloccate ed ha iniziato la solita presa per "il cul" con l'abolizione dell'IMU salvo poi addebbitarci il controvalore sul debito pubblico. Tanto paga pantalone!!

    RispondiElimina
  6. amico Pepe .
    Mai detto e mai attegiatomi a persona colta , anzi piu' invecchio e piu' mi sento ignorante e piccolo .
    Detto cio' io non ho affatto sostenuto che mister ''B'' sia il responsabile unico del disastro morale e culturale dell'Italia .
    Ho detto che lui e' stato in questi vent'anni l'azionista di maggioranza della vita italiana , ne ha condizionato le scelte gli usi ed i costumi .
    Pero' forse hai ragione nel sostenere che infondo lui la sua parte l'ha fatta e magari bene .
    E' stato leale e coerente con i suoi mondi di riferimento , ha difeso gli interessi e le posizioni di chi e' stato suo sostenitore o suo complice , tant'e' che da questo punto di vista lui i suoi obiettivi credo li abbia raggiunti tutti o quasi .
    Poi, che il mondo che lo circonda in un verso o nell'altro abbia avuto ed abbia la propria parte di colpe non c'e' dubbio .
    Io per primo mi sento molto colpevole per avergli creduto all'inizio , per essermi fatto ingannare, di averlo sostenuto e ancor di piu' per aver convinto tanta brava gente a fare lo stesso .
    E comunque , questa e' la mia opinione , sempre pronto a cambiarla come mi accade spessissimo , non sono un uomo di fede e quindi per me niente e' scontato o definitivo.

    RispondiElimina
  7. Sono tutti uguali è una affermazione,non una giustificazione. Il finaziamento pubblico ai partiti o rimborso elettorale, mi sembra, somigli molto a una tangente legalizzata solo che a pagarla siamo tutti noi con le nostre tasse con l'aggravante che pur pagandola non otteniamo nessun beneficio.
    Il colpevole di tutto questo è anche Berlusconi ma non dimentichiamo tutti gli altri. Chi va a ricoprire un carica pubblica, dopo aver predicato che si sacrifica per il bene comune, si sacrifica solo per riempirsi le tasche con ogni mezzo consentito o meno.
    Non si salva nessuno, almeno sino ad oggi. Da quando è nata la repubblica (primo broglio elettorale della nostra storia) si sono avvicendati tutti e tutti hanno mangiato.
    Mi chiedo perchè finanziare i partiti o meglio rimborsarli per le spese elettorali o per mantenere i gruppi politici? Qualcuno ha chiesto loro di fondare un partito o un movimento e di presentarsi alle elezioni? Chi ha voglia di farlo lo faccia ma a proprie spese, tanto se eletti con le loro indennità hai voglia di sopravvivere sia personalmente che come partito.
    Quanto ancora dobbiamo pagare senza reagire?
    Dobbiamo essere noi a denunciare alla magistratura tutto questo? L'obbligatorietà della azione,che è a discrezione del magistrato, potrebbe rimettere ordine e pulizia senza sconti per nessuno e senza denunce.
    Forse una class action ci consentirebbe di fare giustizia e di essere risarciti.
    Meditate gente, meditate.

    RispondiElimina
  8. AMEN

    Il blog è come una famiglia allargata. Perciò oggi mi scuserete per il turpiloquio.
    Catone ci ha provocati. Ma Catone deve essere una di quelle anime belle come poche ne sono rimaste.
    Un ingenuo, o - al meglio - una persona genuina. Troppo genuina!
    Io, da buon italiano, da buon siciliano, da buon palermitano, mi chiedo: perché mai Fiorini non avrebbe dovuto rubare?!
    Ma cos'era? Un coglione? Egli, infatti, sapeva perfettamente che, probabilmente, non sarebbe mai stato scoperto, che probabilmente in ogni eventualità avrebbe trovato le complicità necessarie per occultare tutto, e, che, infine, il rischio peggiore, nell'eventualità che tutto fosse venuto alla luce, sarebbe stato che succedesse quello che è accaduto... infatti: cos'è accaduto? Un cazzo di nulla!
    A vederlo lì, assistito dal suo avvocato azzeccagarbugli, da Vespa, in quella poltroncina inadeguata a contenere il suo grasso untuoso, sembra proprio una vittima, lo sguardo dolorante di chi è costretto a fare il soggetto sacrificale.
    Lui non c'entra niente. E, se c'entra, allora c’entrano anche gli altri! E poi c'entrano i controllori che non si sono accorti di nulla. E, infine, c’entrano tutte le pecore, che, qualsiasi cosa succeda, belano un po', poi abbassano la testa e ricominciano a brucare un'erba sempre più insufficiente, sempre più asfittica, in una melma sempre più mefitica.
    Queste pecore, sembra sostenere Fiorini, vogliono essere derubate!
    Anzi: quanto più non si tratta di centinaia di migliaia, o di milioni (come nei buoni tempi antichi), ma piuttosto di miliardi o “strabilioni” (scusate il neologismo), tanto più le pecore (cioè noi) sono colpite dalla sindrome di Stoccolma, quella in virtù della quale il torturato è portato a solidarizzare con il suo torturatore. Del resto non è parte della nostra cultura latina il sostenere che, se uno ruba un pane o una mela è un cretino, ma che se si tratta di miliardi, allora è uno "dritto"?!
    Vero. L'occasione fa l'uomo ladro. E quale migliore occasione poteva trovare Fiorini se non quella di un popolo imbelle che aspetta solo di essere fottuto, e che quasi anzi se ne compiace?
    Caspita... cerchiamo di essere comprensivi. Forse anche noi l'avremmo fatto. Forse chiunque avrebbe fatto.
    E, certamente, chiunque altro lo farà ancora di più... infatti, viste le reazioni a ciò che è avvenuto (e cioè chiacchiere inutili), il gioco vale la candela.
    Al peggio si corre il rischio di una settimana di prigione, di un mese dei servizi sociali, di tre mesi agli arresti domiciliari magari in una villa dorata, e poi: una vita in piscine piene di dobloni, tra ostriche, donne e champagne.
    Suvvia, siamo comprensivi... chi non lo farebbe ai danni di un popolo di pecore che non alza la testa dalla sua erba sempre più rancida neanche se qualcuno si avvicina con una roncola per mozzare, a ciascuna di esse, la testa?
    Non credo che nella storia ci sia traccia di un periodo come questo... di un paese di Bengodi per chi sceglie il malaffare... di soggetti (lasciatemi passare l'ultima volgarità) cornuti contenti... infatti, nell'accezione comune, il cornuto va commiserato, poiché non è colpevole, ma il cornuto contento va disprezzato poiché lecca la mano di chi lo umilia.
    Forse sono stato un po' forte, ma è ciò che ci meritiamo, credo.
    E credo anche che non siamo ancora al punto più basso; che ne vedremo altre, e di peggiori! Tanto, credetemi, ormai non reagiremmo di fronte ad alcunché... davvero!

    ESSE.GI.

    RispondiElimina
  9. Mi sa tanto che Salvo abbia centrato e descritto, come meglio non si potrebbe, la situazione. La cosa che colpisce di più, nella riflessione del nostro presidente, è la raffigurazione delle pecore, che, qualsiasi cosa succeda, belano un po', poi abbassano la testa e ricominciano a brucare.
    La verità fa male, e dobbiamo ringraziare chi ce la rappresenta.
    Agli amici con i quali mi piace cavillare amichevolmente e soltanto amichevolmente, dico che oltre ad indignarsi perchè il cavaliere assieme tutto il PDL fa quadrato attorno ai loro uomini, si chiamino essi Polverini o Formigoni o altro, dovrebbero altrettanto indignarsi sul fatto che Penati sia ancora al suo posto a intascare mensilmente il suo solito superstipendio, senza che le procure si degnino di fare il loro dovere.
    Ma si sa, le procure hanno altro da fare, e poi Penati è un amico, è uno di sinistra, suvvia, non può essere un delinquente.
    Io comunque non penso di avere il prosciutto negli occhi, e mi dispiace che, per il mio NON essere di sinistra abbia dato l'impressione di difendere persone indifendibili.
    Se proprio devo dirla tutta, da uomo NON di sinistra ho ricevuto troppe delusioni da questa politica malata. Confesso che sto cercando di approfondire qualcosa di alternativo.

    RispondiElimina
  10. Due piccole precisazioni.
    1) Il nostro presidente parlando di Fiorini evidentemente si riferiva a Fiorito.
    2) La trasmissione televisiva Colpo Grosso non è da imputarsi alle televisioni di Berlusconi. Pur non essendo il massimo della finezza, le televisioni generaliste di Mediaset non si sono spinte ad ospitare Colpo Grosso.
    Questo programma parecchio volgare, nella provincia di Palermo credo fosse ospitato e diffuso da TGS, se la memoria non mi inganna.

    RispondiElimina
  11. Due parole all'amico Sergio Volpe.
    Ammiro la tua umiltà quando affermi che con l'avanzare dell'età ritieni di essere ignorante e piccolo, ma non sono d'accordo con te, infatti, i tuoi interventi nelle riunioni cui abbiamo partecipato e anche nel blog, per me sono sempre tra i più interessanti e fonte di riflessioni, per cui se ho parlato di te come persona colta, intelligente e dalle grandi capacità, l'ho fatto a ragion veduta. E poi hai la passione politica, cosa che non è di tutti, neanche nella nostra piccola comunità.

    RispondiElimina
  12. Mi scuso con l'amico Pepe e ritiro subito il prosciutto. Diciamo che abbiamo una visione leggermente divergente a causa di uno strabismo che a seconda della propria formazione, può andare verso sx o verso dx. Anchio sto cercando alternative. Vorrei ripristinare il mio sax contralto, se il fiato me l'ho permetterà. CMQ la colpa è di catone e delle sue provocazioni. Meglio dedicarsi alla musica dove è diffcile impigliarsi in questioni ideologiche.

    RispondiElimina
  13. Pino, se vuoi ti procuro il libretto di sax contralto della banda di marineo e vieni a suonare in banda con noi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si magari! Ma avrei bisogno lezioni dall'inizio. Dovrei smettere anche di fumare. Sono tanti anni che ho abbandonato tutto. Nella vita siamo costretti a perseguire cose spiacevoli ed abbandonare quelle che ti curano lo spirito. Mio padre suonava il clarinetto piccolo in mi bemolle nella banda di favara. Io forse avrei seguito lo stesso cammino...ma poi ci siamo trasferiti a palermo. Come tu sai palermo non ha mai avuto una banda. Da ragazzino sognavo anche di frequentare il conservatorio di palermo ma le condizioni economiche etc.etc.

      Elimina
  14. Oggi, nel telegiornale di SKY il giornalista Antonio Padellaro, direttore del fatto quotidiano, ci fa sapere che la regione Lazio ha un debito nei confronti di centinaia di imprese di circa settecento miliardi di euro e che pertanto, non potendo pagare tale somma, le imprese creditrici sono tutte a pericolo chiusura.
    Questa cifra mostruosa e incredibile mi ha spinto a fare qualche controllo e ho trovato un articolo di Emma Bonino sul sole 24 ore, nel quale viene spiegato che il debito della regione Lazio è di dieci miliardi.
    Ma anche così, si tratta di un debito dalle enormi dimensioni.

    Io non sono un fanatico di Padellaro, anche perchè a me non piacciono le persone che non ridono. Famosa è la frase del compositore Chopin secondo cui una persona che non ride mai non è una persona seria.
    Ma quì si tratta di fare del terrorismo giornalistico, di propalare bufale pazzesche. A
    proposito di bufale, in questo campo quelli del fatto quotidiano sono maestri e mi piacerebbe riportarne alcune clamorose, ma andrei fuori tema.
    Comunque, il debito di dieci miliardi della regione Lazio è una cosa che invoca controlli severi e rigorosi, perchè si tratta di un debito che pesa sul presente e peserà sul futuro della Regione Lazio per almeno trent'anni.
    Questo debito per più del 70& è maturato inad una sanità in balia di persone senza scrupoli che lucrano sulla pelle dei malati.
    Uno schifo autentico.

    RispondiElimina
  15. Quindi, caro Pepe, se ho capito bene, per i debiti della regione Lazio passiamo da 700 miliardi da pagare alle imprese (fonte Antonio Padellaro), a 10 (fonte Emma Bonino). Insomma differenze enormi! Ma, come dici bene, sempre cifre colossali che gravano su tutti. Riusciremo a sopravvivere? Il buon Monti va dicendo che nel 2013 l'Italia comincerà ad uscire dal tunnel con un pil in rialzo dello zero virgola! Mah... , io non so se ridere o piangere. Ascoltando certi economisti parlare del Giappone, per esempio, che ha un debito pubblico doppio di quello italiano, non si capisce perchè l'Italia è a rischio bancarotta. Riguardo la produzione industriale, invece, facendo l'esempio della Germania, vengono smentite tutte le certezze riguardo al costo del lavoro e quindi alle difficoltà delle industrie per essere competitive. Tutto falso perchè dicono che la Germania, avendo salari sensibilmente superiori a quelli italiani, riesce a competere con la Cina! Semplicemente perchè produce tecnologia e prodotti di qualità. E l'Italia non sa farlo?

    RispondiElimina
  16. Le feste in maschera alla regione lazio, onorevoli travestiti da porci Fiorito per dare tale immagine non cia bisogno di travestirsi. Su FB e vestito da superpuork. uno ha definito porcile la reg. lazio. La santanchè ha definito fiorito maiale.la polverini nel porcilecome la chiamate. Il sistema elettorale si chiama porcellum. La parola porco è la più fraquente per il politico. E per la politica? Sarà troia? insomma siamo in mano ai porci. finanziati dagli asini e pecoroni. A quando i forconi? A proposito continueremo a finanziare il porcile ed i porci siciliani? Invece del governatore ci vuole un porcaro?

    RispondiElimina