lunedì 16 aprile 2012

A VOLTE LE ASINCRONIE SONO MINIME


di Giuseppe Bianca - A volte le asincronie sono minime, lievi e beffarde. I momenti in cui la vita ci fa mancare un appuntamento transitano con differenze trascurabili, eppure decisive.
La candidatura di Massimo Costa, nata dalla società civile rivendicata troppo frettolosamente dal movimento di Raffaele Lombardo, ed abbracciata poi, dal Grande Sud e dal PDL, ha reso le cose degne di un aut aut inevitabile.

Il terzo Polo ha dovuto mettere in campo Alessandro Aricò. Eppure a Roma i laboratori neanche un mese dopo diversificano la loro attività. ABC significa Alfano, Bersani e Casini, ve la ricordate la C del CAF ? , di chi fu sottosegretario agli esteri di Andreotti a quasi trent’anni, lui si più piccolo di Costa.

E se la notizia giudiziaria delle disavventure del Governatore fosse transitata più in qua o più in là? Non c’è controprova d’accordo tranne per il fatto che, questa voglia di chiarezza o meglio questa necessità di contrapposizione rischia solo di penalizzare la parte già più debole. Ma noi da un pezzo non siamo più tifosi, abbiamo il dovere delle scelte.

Lo stesso che avrebbe dovuto avvertire Raffaele Lombardo che in questi anni di presidenza ha solo pensato ad indebolire in ogni modo Palermo e la sua classe dirigente. Bravo lui e dietro la lavagna chi lo ha lasciato fare. Adesso, per fortuna, la parola passa agli elettori, che non sono gli stessi di sempre. Sono solo più stanchi, avviliti ed impauriti.

Secondo i maligni ad esempio la candidatura di Orlando nasce dal presupposto alquanto perfido, di evitare una vittoria a primo turno di Ferrandelli, eroe del nuovo, o prossimo futuro errore, il tempo è galantuomo e ce lo potrà dire.
E Palermo? Spera solo che sia vero che “più scuro di mezzanotte non possa fare”.

Giuseppe Bianca
16 aprile 2012

3 commenti:

  1. Al peggio non c'è mai fine, più scuro di mezzanotte non può fare, più in basso di così non c'è dove arrivare...etc etc. E invece abbiamo dovuto constatare, spesso, che non è affatto così. E Palermo è l'emblema di tutto questo. Cambierà? Riuscirà a risalire la china? I palermitani tireranno fuori l'orgoglio e la passione civile? Faranno fuori (metaforicamente) i responsabili di questo disastro epocale? È una speranza. Non ci resta che sperare e ognuno nel nostro piccolo agire di conseguenza. E chissà...

    RispondiElimina
  2. Orlando candidandosi sa comunque di avere creato tensioni e perso consensi, quindi io ritengo (a prescindere dalle valutazioni politiche) che la sua sia una scelta coraggiosa almeno a livello personale.
    La valutazione politica è invece che con il governo (e la politica) Monti molte cose si stanno rimescolando, ricordiamoci che IDV è all'opposizione mentre il PD è al governo sia in regione che a Roma: questo non ha un valore politico? quindi che Ferrandelli sia il nuovo o meno, poco importa perchè una città di 1 milione di abitanti non si governa con un uomo solo, quindi devo necessariamente vedere chi sostiene Ferrandelli, e questo è il PD, e poi c'è Vizzini (fino a ieri con Cammarata), tangentista reo-confesso ed inquisito per mafia. A me basta questo per dire che la candidatura di Orlando (che è all'opposizione) ha importanti valutazioni politiche legittime.

    RispondiElimina
  3. Ho avuto oggi tra le mani una busta con dentro un pieghevole di un candidato al consiglio comunale .
    Fatto di per se' anomalo , solitamente mi vengono dati , retti da uno o piu' elastichini non meno di 500 gr. di fac-simili , a volte anche di piu' , vi assicuro un vero prob. in tema di smaltimento , ma sapete che non si possono rifiutare , si rischia di essere accusati di poco impegno .

    Ma visto che questa volta ne avevo ricevuto uno solo e per giunta in busta , ho inforcato gli occhiali e ho cominciato a leggere il pieghevole .

    Devo dire che sia in termini di forma e sia in termini di contenuti era del tutto evidente che ero davanti ad una offerta politica di grande qualita' e di grande tensione morale .
    Non avrei esitato un attimo a dire '' CUSA' CUCIUSCRISSI'',
    ma conosco il candidato e so bene che quello che ha scritto e' espressione autentica del suo sentire e del suo sapere , quindi nessun alibi per me per eventualmente non votarlo .
    la lista a cui appartiene per me non significa nulla , una lista vale l'altra ,quindi neppure la lista un buon alibi per non votarlo.

    Insomma un piano perfetto per farsi votare dal sottoscritto , mi son detto '' mi ha fregato non posso non votarlo '', poi
    improvvisamente ''L'ALIBI'' , in fondo al pieghevole ,leggo l'indicazione di voto per il sindaco .....

    RispondiElimina