di Giovanni Caianiello - Negli ultimi anni, il Superbonus 110% è stato al centro di un intenso scontro politico, accompagnato da critiche feroci sicuramente incomprensibili alla luce dei numeri che a differenza delle parole, parlano chiaro: ha portato enormi benefici economici, sociali e ambientali.
Ma la sua efficacia non è solo una questione di numeri, bensì di risultati concreti che hanno trasformato il panorama edilizio, industriale e sociale dell’Italia.
I dati che parlano da soli.
Grazie al Superbonus, sono stati ristrutturati 447.000 edifici in tutta Italia, tra abitazioni private, edifici pubblici, negozi e scuole, contribuendo al miglioramento dell'efficienza energetica e al risparmio di energia per milioni di italiani. (Fonte: ENEA, Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile).
Il Superbonus ha innescato 107,6 miliardi di euro in investimenti e creato una forte spinta notevole nel settore edilizio e le filiere ad esso collegate. ( Ministero dell’Economia e delle Finanze - MEF).
Lo Stato ha distribuito 115,4 miliardi di euro in detrazioni fiscali, che sono state restituite ai cittadini che hanno effettuato lavori di ristrutturazione energetica. (Ministero dell’Economia e delle Finanze - MEF).
Ha permesso all’Italia di risparmiare annualmente 49,5 TWh ( 49 milioni di watt-ora di energia, riducendo il consumo e migliorando l’efficienza energetica degli edifici. (Fonte: ENEA).
Tra il 2021 e il 2024, il risparmio energetico cumulato raggiunto grazie agli interventi di ristrutturazione è pari a 2,48 Mtep, ( corrispondente all’emergia prodotta da circa tre milioni di tonnellate di petrolio), coprendo l'85% del target fissato dal PNIEC 2024. (Dati Ministero della Transizione Ecologica e ENEA).
Con il Superbonus, sono stati installati impianti fotovoltaici che producono 1,7 milioni di MWh di energia solare all’anno. ( Report Ministero dell’Economia e delle Finanze - MEF).
Mentre con il programma Ecobonus sono stati avviati investimenti per 6,29 miliardi di euro, contribuendo ulteriormente a migliorare l’efficienza energetica. ( Dati: Agenzia delle Entrate).
Benefici Sociali per le Famiglie e la Comunità
Oltre ai risultati economici e ambientali, il Superbonus ha avuto un impatto diretto sulla vita quotidiana delle famiglie italiane e sulla qualità della vita. I benefici sociali, purtroppo, sono spesso sottovalutati nelle discussioni politiche, ma sono essenziali per comprendere appieno l’importanza di questa misura:
Miglioramento della sicurezza degli edifici
Le ristrutturazioni non solo hanno migliorato l’efficienza energetica, ma hanno anche reso gli edifici più sicuri, riducendo il rischio di danni in caso di eventi sismici. In un paese come l’Italia, soggetto a terremoti, questa è una componente fondamentale: molti interventi hanno incluso il consolidamento strutturale, che ha migliorato la resistenza degli edifici.
Miglioramento del comfort abitativo
L’efficienza energetica ha portato anche a un miglioramento del comfort abitativo. Case più isolate termicamente e con impianti di riscaldamento e raffreddamento più efficienti hanno significato bollette più basse, ma anche ambienti più sani e vivibili. Famiglie con case più confortevoli, con temperature interne stabili e un minore impatto delle intemperie esterne, hanno visto migliorare notevolmente la loro qualità della vita.
Sostegno alle famiglie con risparmi sulle bollette
Con un risparmio energetico significativo, molte famiglie italiane hanno potuto ridurre i costi delle bollette energetiche. In un periodo di crescita dei prezzi dell’energia, questo è stato un sollievo importante, permettendo a molte famiglie di spendere meno per riscaldamento, raffreddamento e consumo elettrico.
Opportunità per le imprese locali e crescita dell’occupazione
Il Superbonus ha avuto anche un impatto positivo sulle piccole e medie imprese, in particolare quelle locali. L’incremento della domanda di servizi di ristrutturazione ha portato alla crescita di piccole imprese edili, artigiane e di installatori, generando nuovi posti di lavoro. Le stime parlano di decine di migliaia di posti di lavoro creati, soprattutto in settori ad alta specializzazione come l’installazione di impianti fotovoltaici e la ristrutturazione energetica.
Crescita del settore edilizio e industriale
Il Superbonus ha stimolato l'industria delle costruzioni, che ha visto una forte ripresa dei cantieri, e ha portato a un ampliamento della produzione di materiali ecologici, impianti fotovoltaici e soluzioni tecnologiche per l’efficienza energetica. A sua volta, questo ha avuto un impatto sull’intero apparato industriale, spingendo anche l'innovazione tecnologica e la ricerca in ambito green.
Nuove competenze e formazione
Per rispondere alla crescente domanda di lavori di ristrutturazione, molte scuole professionali e enti di formazione hanno intensificato i corsi e i programmi per formare nuovi professionisti nel settore dell’edilizia sostenibile e dell’efficienza energetica. Questo ha contribuito alla crescita delle competenze nel settore, creando una forza lavoro più qualificata e pronta ad affrontare le sfide della transizione ecologica.
Superbonus e l’impatto sul PIL
L’impatto positivo del Superbonus sull’economia è stato evidente non solo sul piano della crescita del settore edilizio, ma anche sull’intero PIL del Paese. Il Superbonus, insieme ad altri incentivi, ha contribuito a un incremento del PIL che nel 2021 e 2022 ha visto una crescita tra il 6,7 e 7%, mai avuto nella storia del paese. Le assunzioni nel settore edile e la spinta alla produzione industriale hanno generato un effetto moltiplicatore che ha coinvolto anche settori come il commercio, la logistica e la produzione di materiali da costruzione. (Fonte: ISTAT, Ministero dell’Economia e delle Finanze).
Superbonus e PNRR: Una misura strategica e sostenibile
Il Superbonus non ha solo beneficiato l’economia e l’ambiente, ma è stato anche sostenibile dal punto di vista delle finanze pubbliche. La maggior parte dei fondi necessari per finanziare la misura sono stati ottenuti tramite il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), che ha fornito risorse a fondo perduto per sostenere la transizione ecologica e la modernizzazione energetica. ( Commissione Europea, Ministero dell’Economia e delle Finanze).
Il ritorno per lo Stato: Rientro delle risorse
Sebbene lo Stato abbia distribuito 115,4 miliardi di euro in detrazioni fiscali, una parte significativa di questi fondi è già rientrata, grazie agli effetti moltiplicatori sull’economia. Si stima che per ogni euro speso, circa 0,7-0,8 euro siano già stati recuperati sotto forma di entrate fiscali. (Fonte: ENEA, Ministero dell’Economia e delle Finanze).
Nel lungo periodo, l’efficienza energetica e la crescita economica garantiranno il recupero della parte delle risorse investite.
Conclusioni: Un investimento che ha cambiato il Paese
Il Superbonus 110% non è stato quindi, un “buco” nelle casse dello Stato, come viene maldestramente raccontato da una parte della politica e personaggi di governo, che pure ne hanno usufruito di persona a mani basse per case, ville e palazzi, e che da una parte lo critica e dall’altra continua a rinnovarlo, ma solo per regioni amministrate dagli amici di partito.
In sintesi, è stato un investimento che ha trasformato il settore edilizio, creato posti di lavoro, migliorato la qualità della vita delle famiglie e contribuito alla sostenibilità ambientale. I numeri vanno oltre le parole e gli intrighi: parlano chiaro.


E hanno avuto sostegno da parte di tutti i partiti politici da destra a sinistra!!! Ma qualcuno ha la memoria corta e falsa!!!!
RispondiEliminaTutti lo hanno voluto per poi rinnegarlo. Comunque gli effetti del Superbonus sono stati positivi per l'aumento dell'occupazione, la riqualificazione immobiliare e ambientale, ma negativi per le finanze pubbliche per i costi molto superiori alle stime e l'aumento dei prezzi dei materiali. Purtroppo solo una piccola percentuale di edifici è stata riqualificata. Sono mancati i controlli per evitare abusi e frodi ai danni delle finanze pubbliche. Possiamo affermare ch'è prevalso il detto: "Fatta la legge, trovato l'inganno".
RispondiEliminaCome quasi tutti i provvedimenti varati dai governi 5Stelle dovevano essere abbattuti. A prescindere se buoni o meno. Così come il Reddito di Cittadinanza, una misura sociale di civiltà esistente in molte nazioni europee e che avrebbe dovuto essere, semmai, migliorato e reso più efficace in tutte le sue sfaccettature. E il superbonus non poteva avere sorte diversa pur essendo stato gestito dal governo Conte per soli sei mesi, all'inizio della sua applicazione. Peccato. Purtroppo in Italia non si riesce a gestire un provvedimento a prescindere da chi lo proprone e non si riesce a cogliere il significato anche quando lo scopo è quello di garantire e aiutare i cittadini. Un limite del nostro paese.
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