sabato 4 ottobre 2025

GOVERNO ITALIANO ARREMBA SE STESSO

di Giovanni Caianiello - “Prego, salite pure a bordo e sequestrateci”-
Nel teatro tragicomico della politica internazionale, l’Italia ha deciso di interpretare un ruolo inedito: quello del paese che autorizza potenze straniere a sequestrare il proprio territorio sovrano, arrestare i propri cittadini e pure ringraziare dopo. Sì, avete letto bene. Siamo riusciti nell’impresa titanica di trasformare un atto di pirateria internazionale in un’azione “coordinata” con tanto di benestare tricolore.

Secondo quanto è emerso dalle dichiarazioni pubbliche di ministri italiani, il governo Meloni non solo non ha condannato l’arrembaggio israeliano alle imbarcazioni della Freedom Flotilla tra le quali c'erano imbarcazioni italiane (che, va ricordato sono territorio italiano), ma pare persino collaborato attivamente sottobanco con i pirati.
Tradotto: si sono messi d’accordo per farle fermare con la forza, idranti e bombe sonore, sequestrare, abbordare, arrembare, rapire e infine rispedire gli occupanti a casa col cartellino rosso in tasca e chi se ne frega se quelle barche erano in acque internazionali, dove nessuno nemmeno col Photoshop poteva vantare alcuna giurisdizione.

Il tutto in barba al diritto internazionale della navigazione, improvvisamente trasformato in cartina oleata per sardelle, valido solo per repubbliche delle banane: attaccare navi civili, pacifiche, in acque internazionali equivale non è più un atto di pirateria, ma una meritevole azione da libro cuore, Per questo bisogna aggiornate le definizioni: di pirateria in “cooperazione internazionale”, il sequestro “azione concertata”, e la violazione della sovranità nazionale… in partenariato strategico con diritto di umiliazione."

Immaginate la scena: Israele decide di sequestrare delle barche, tra le quali quelle italiane in mezzo al mare. Il nostro governo che fa? Invece di alzare la voce e protestare, alza il telefono… per coordinare rampini, cime e l’arrembaggio!

Il ministro degli esteri italiano, colto in fallo, tra un balbettio e l'altro, messo all'angolo come un pugile suonato, alla fine candidamente ammette che l'aggressore alla Flottiglia, è stata si illegale, però alle volte le leggi si possono violare, ma solo se ti chiami Netanyahu e sei intoccabile, con tanto di certificazione di ricercato internazionale dalla Corte di Giustizia dell'AIA per crimini contro l'umanità. E, scusate se è poco!

E poi si offendono se qualcuno osa parlare di "complicità attiva". Infatti... è solo patriottismo subcontractor!
Intanto, nei talk show del consenso, fior fior di anguille che sembrano persino dei commentatori risalgono da una trasmissione all'altra in tv per partorire perle al posto di uova a giustificazione dell’ingiustificabile.

C’è persino chi tira fuori l’antiterrorismo, chi recita il rosario della “sicurezza nazionale” e chi, in pieno delirio distopico, riesce a trasformare gli attivisti pacifisti in potenziali minacce alla stabilità mondiale. E, sti cazz...!
Tutto purché i beoni a casa tra un sushi e una birretta continuino a bersi il solito cocktail indigesto di ignoranza, propaganda e ottuso tifo ultras.

Perché alla fine ciò che conta è trasformare la realtà in fiction, dove, anche se gli attori recitano da cani, vanno applauditi a spellamano, mentre chi le mani le se le tiene in tasca, è antisemita e nemico della pace. Specie a chiamarla indegnità istituzionale o tradimento, pensando che qualcuno lassù, provi vergogna. Già… Vergogna?

What is shame? Direbbe il basset hound Droppy. Perché per provare vergogna serve almeno un briciolo di dignità nazionale. E quella, ormai è andata "a fondo" proprio come le barche ed è bastato solo con un colpo… di telefono.

Giovanni Caianiello

04 ottobre 2025

1 commento:

  1. Dice bene l'autore, per provare vergogna serve un briciolo di dignità nazionale. Incredibilmente il governo e i suoi accoliti hanno cercato in ogni modo di sminuire la grandezza e il significato della flottiglia con interventi e servizi giornalistici a dir poco indegni. E non sono bastate le imponenti manifestazioni sprse in tutta Italia e in Europa di milioni di cittadini non catalogabili ma liberi. La pervicacia volontà di difendere il loro operato ha superato ogni limite a difesa di un governo come quello israeliano che calpesta quotidianamente diritti civili, diritto internazionale e umanità. Speriamo che la voce dei cittadini proveniente dalle strade e dalle piazze possa spingere questi politicanti a cambiare registro.

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