Benvenuti nello spettacolo tragicomico dei leader europei: i clown che non sanno di esserlo.
Il festival delle fake
Partiamo dai droni russi in Polonia: un attacco così segreto che l’unico a crederci è stato chi l’ha pensato e messo in atto. In compenso sui media vince la versione con perle da cabaret: “I russi hanno usato i droni per dimostrare che possono colpire Varsavia!”. Certo, perché se c’è una cosa che Mosca ama fare in piena tensione internazionale è attaccare Varsavia… con i droni tenuti insieme dallo scotch, che però colpiti dai missili dei caccia che essendo fatti di indistruttibile polistirolo non si polverizzano, ma si adagiano integri dolcemente su pollai e stalle.
Poi arriva la saga del GPS di Ursula. La Commissione europea dichiara subito che l’aereo della Presidente è rimasto bloccato un’ora nei cieli bulgari per colpa di un sabotaggio russo. Mannaggia a Flightradar che però registra un segnale perfetto dal decollo all’atterraggio e che Ursula non ha subito un attacco hacker: si era solo un po’ persa come quelli che seguono Google Maps e finiscono in una mulattiera.
Però ci pensano i bombardieri russi fantasma a mettere le carte in chiaro sui piani di Putin.
Un giorno hanno violato lo spazio aereo danese, il giorno dopo quello britannico. E, niente, anche questa volta, persino i rispettivi ministeri della Difesa, che nessuno si è preoccupato di avvisare prima di sostenere il contrario, hanno dovuto dire: “Guardate che volavano in acque internazionali”. Però i media occidentali che ne sanno di più, lo hanno raccontato per filo e per segno: “sfida tra i cieli”. Mancava solo Top Gun con la colonna sonora Take my breath away di sottofondo.
Figurarsi mancare il capolavoro spielberghiano con il video del Ministero ucraino che mostra elicotteri russi abbattuti, che però non ci è voluto molto a scoprire che si trattava di uno spezzone tratto da un videogioco. Almeno, stavolta, i morti virtuali non hanno protestato.
Naturalmente non potevano mancare le indesiderate inopportune profezie dell’oracolo, anch’esso non avvisato per tempo sulla verità dei fatti.
I servizi segreti italiani, un po’ distratti, hanno improvvisamente affermato che secondo le loro indagini “Mosca non intende attaccare la NATO e che anche se lo volesse non potrebbe farlo”.
Apriti cielo: non si può rovinare una sceneggiatura con una frase di gratuito buonsenso! Per fortuna ci hanno pensato i colleghi tedeschi a rimettere le cose a posto, profetizzando che la Russia attaccherà entro la fine del decennio. Non specificano l’anno, in stile profetico di Testimoni di Geova della fine sempre imminente da centocinquanta anni, che però non arriva mai. Così se a qualcuno scappa un razzo da segnalazione, possono sempre dire “ve l’avevamo detto”.
Nel frattempo su qualche “foglio” che neppure arriva in edicola, non poteva mancare la minchiata del secolo: Putin pronto a colpire addirittura con Hamas!
“Jet russi sopra l’Estonia!” e “La Russia responsabile persino dell’eclissi lunare!”. Aspettiamo con ansia la prossima: la Russia che ruba i parcheggi in centro a Milano.
Lo shopping compulsivo
Ed ecco la tavola apparecchiata per il momento preferito dalle lobby: la sfilata dello shopping militare. Crosetto piange dicendo che “siamo allo sbando militare” e la Meloni apre Amazon Difesa e ordina:
350 veicoli Lynx,
200 carri Panther,
24 Eurofighter,
25 F-35,
fregate, radar, navi anfibie etc,
Totale: oltre 112 miliardi di spesa. Un Black Friday che manco all’Outlet di Serravalle.
E intanto, per sembrare seri, dicono che è “per la sicurezza nazionale”. In realtà sembra la lista nozze di un esercito che sogna di diventare influencer su TikTok.
Per fortuna che ci sono i nostri eroi. Il ministro Tajani, con zelo e scrupolo ci ha tenuto a “raccomandarsi” con Israele per gli italiani della flottiglia umanitaria a Gaza. Gli altri possono andare a fondo. Non un negoziato: si è raccomandato! Come alla motorizzazione, quando cerchi di farti passare la patente.
Ursula, invece, continua ad aggirarsi con il GPS in mano che la porta a fare giri a vuoto afflitta da sindrome di abbandono, per non sentirsi smarrita annuncia nuove spese militari, come la massaia al supermercato che compra 10 confezioni di detersivo “perché non si sa mai”.
E tutti gli altri leader europei, nel frattempo, trascinano i cittadini verso la guerra mentre loro si strusciano sulle poltrone di pelle umana, destinando quella dei cittadini alle palle dei cannoni sul campo, alimentando la propaganda da barzelletta, che vede Albano nel frattempo diventato “putiniano” perché cantava in Russia e domani chissà, Pupo colpevole col suo “Su di noi”. Al posto di Pupo comincerei a preoccuparmi la sua "su di noi... nemmeno una nuvola".
Però resta la verità incrollabile del cinema che si salva a prescindere con La vita è bella che ha vinto l’Oscar grazie alla liberazione di Auschwitz, attribuita agli americani anziché ai russi. Ma l’arte è arte e non si discute. Alla fine, la gente comune ride e si rassegna senza pensieri con la saggezza siciliana, futtitinni.
Così finisce la commedia: leader comici di provincia che si credono statisti applaudono all’America che applaude soddisfatta dietro le quinte, l’Europa continua a recitare la parte del suo cabaret militare con i biglietti che però paghiamo noi.
Giovanni Caianiello
21 settembre 2025
Per fortuna che ci sono i nostri eroi. Il ministro Tajani, con zelo e scrupolo ci ha tenuto a “raccomandarsi” con Israele per gli italiani della flottiglia umanitaria a Gaza. Gli altri possono andare a fondo. Non un negoziato: si è raccomandato! Come alla motorizzazione, quando cerchi di farti passare la patente.
Ursula, invece, continua ad aggirarsi con il GPS in mano che la porta a fare giri a vuoto afflitta da sindrome di abbandono, per non sentirsi smarrita annuncia nuove spese militari, come la massaia al supermercato che compra 10 confezioni di detersivo “perché non si sa mai”.
E tutti gli altri leader europei, nel frattempo, trascinano i cittadini verso la guerra mentre loro si strusciano sulle poltrone di pelle umana, destinando quella dei cittadini alle palle dei cannoni sul campo, alimentando la propaganda da barzelletta, che vede Albano nel frattempo diventato “putiniano” perché cantava in Russia e domani chissà, Pupo colpevole col suo “Su di noi”. Al posto di Pupo comincerei a preoccuparmi la sua "su di noi... nemmeno una nuvola".
Però resta la verità incrollabile del cinema che si salva a prescindere con La vita è bella che ha vinto l’Oscar grazie alla liberazione di Auschwitz, attribuita agli americani anziché ai russi. Ma l’arte è arte e non si discute. Alla fine, la gente comune ride e si rassegna senza pensieri con la saggezza siciliana, futtitinni.
Così finisce la commedia: leader comici di provincia che si credono statisti applaudono all’America che applaude soddisfatta dietro le quinte, l’Europa continua a recitare la parte del suo cabaret militare con i biglietti che però paghiamo noi.
Giovanni Caianiello
21 settembre 2025
Una cosa vera c'è. La Russia vuole la guerra.
RispondiEliminaSi fra un po' vedremmo asini volare!!!
RispondiEliminaCon le sanzioni che avete messo alla Russia ora i russi sono rimasti senza uova perciò fate attenzione a chi ha pollai!
RispondiElimina👍😁
EliminaGuardate che facce , dicono tutto
RispondiEliminaDue deficienti pagliacci falsi bugiardi schifosi incompetenti peggio delle capre cervelli a vuoto a perdere
RispondiEliminaIl mondo occidentale vive, almeno dal 1870, secondi i canoni di una economia antagonistica. Nell’ultimo dopoguerra il grande antagonista era l’ex Unione Sovietica e la guerra fredda fu sufficiente per mantenere intatta una certa, fiorente, economia di guerra. Oggi gli equilibri stanno cambiando e in confronto tra Occidente ed il blocco Russo-Indiano-Cinese non regge più. USA ed alleati rischierebbero di essere spazzati via dalla loro leadership planetaria. Non resta che spezzare il giogo prima che sia troppo tardi, meglio aver a che fare con il nemico di sempre, almeno lo conoscono, almeno sanno di che pasta è fatto, con buona pace dei cinesi cui consegnerebbero il mondo su un piatto d’argento. E Putin questo lo ha capito e non cadrà nella trappola, almeno sino a quando le nuove alleanze di cui é parte non si saranno debitamente consolidate!
RispondiEliminaDovrebbero fare cadere questi due , che stanno rovinando tutte le Nazioni ,con loro due che hanno cominciato la guerra ,per fare morire i popoli ,
RispondiEliminaMa Zelenski quante bugie deve dire ancora ???
RispondiEliminaPutin con questi pagliacci ci gioca
RispondiEliminaL’ironia e la satira sono state, sin dall’antichità, lo strumento per criticare il potere. Questa volta l’obiettivo è centrato in pieno
RispondiEliminaUno dei principi, il più importante, fondatori dell’Europa è il motto “Mai più guerre”. Un obiettivo fallito ma non per colpa della Comunità Europea. L’Europa ha fatto poco per evitare i conflitti e quasi nulla per eliminare le diseguaglianze fra i cittadini della comunità. Gli Stati membri che avrebbero dovuto cedere un po' di sovranità hanno invocato più sovranismo con il risultato di accentuare gli egoismi indebolendo la coesione sociale. I comportamenti criminali di Netanyahu e di Putin hanno accentuato la crisi di solidarietà, già precaria, della Comunità. Poi è arrivato Trump che sta destabilizzando l’America e tutto il mondo. Avrebbe dovuto, a suo dire, bloccare tutti i focolai di guerra. Invece sono stati ampliati con l’aggravante della guerra economica a colpi di dazi. Netanyahu sta completando la distruzione di Gaza e il genocidio dei palestinesi, Putin ha intensificato gli attacchi contro l’Ucraina con il preciso intento di allargare l’impero russo. In questo quadro destabilizzante emerge la debolezza dell’Europa causata dalle divisioni: gli errori non sono pochi. Anche gli Organismi Internazionali di Controllo hanno perso credibilità dimostrando la loro inutilità. Ma Netanyahu e Putin fino a che punto sono credibili e dove ci porterà la loro azione criminale con il disimpegno egoista e complice dell’inquilino della Casa Bianca? Questo è il vero dilemma!
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