giovedì 5 giugno 2025

ERA PROPRIO QUESTO CHE GLI ELETTORI E SOSTENITORI A OLTRANZA DELLA MELONI SI ASPETTAVANO?

di Giovanni Caianiello - A dire il vero, avevo avuto anch’io delle iniziali attenzioni verso il governo Meloni. Soprattutto per le denunce e propositi della sua campagna elettorale. Molti dei quali avevo anche apprezzato per le aspettative che creavano.
Ma ad oggi, dopo tre anni, appaiono doverose una seria considerazione sul suo operato:

In quale punto del programma elettorale la Meloni aveva annunciato:
  1. Che avrebbe prelevato soldi dai nostri stipendi e pensioni per pagare quelli degli ucraini al posto del governo di Zelensky?
  2. Che la Meloni avrebbe tagliato fondi alla sanità, alla scuola, al sociale per comprare armi da mandare in Ucraina e non solo?
  3. In quale punto del suo programma è scritto, che avrebbe mandato bombe e altri armamenti al governo israeliano per far massacrare e sterminare il popolo palestinese?
  4. Dove aveva scritto che avrebbe tagliato i fondi per gli asili nido e persino quelli per la prevenzione dei tumori al seno?
E dove sono finite invece le promesse che aveva annunciato per anni e poi urbi et orbi per farsi eleggere? Eccole:
  1. Lotta all'immigrazione con blocco navale. Mai attuato, mentre gli sbarchi sono aumentati e raddoppiati: 273.000 ad oggi. Ha però allestito un hotspot a Shëngjin, nel nord dell'Albania, per l'identificazione e lo screening sanitario dei migranti, spendendo un miliardo di euro per ospitare temporaneamente nel 2025 appena 40. L'unico ad esserne felice è il premier albanese, che sentitamente ringrazia.
  2. Accise sui carburanti. La Meloni ci aveva persino fatto uno spot-sceneggiata per prendere in giro chi non le aveva abolite. Ad oggi, non solo non le ha cancellate: le ha addirittura aumentate.
  3. Tassa sugli extraprofitti delle banche, annunciata come misura su 40 miliardi, rivendicata nella sua "rubrica social". Ha persino varato la norma: "Le banche pagheranno!" Poi, la clamorosa marcia indietro. Le banche infatti, non pagheranno nemmeno un centesimo.
  4. Superbonus 110%. Inizialmente lo ha definito "una misura lodevole" e promesso un aumento dei fondi, poi demolito, ma solo dopo che molti nel governo, lei compresa, ne avevano pienamente usufruito.
  5. Abolizione della legge Fornero, con l’introduzione della quota 101 per andare in pensione. Nulla di fatto. Non solo è ancora viva e vegeta, ma ne ha addirittura aumentata la quota a 103, con l’età pensionabile salita a 67 anni e nove mesi ! Altro che abolizione!
  6. Flat tax. Scomparsa dai radar.
  7. Cancellazioni delle Regioni. La Meloni le definiva "fabbriche di poltrone e malaffare". Una volta al governo: " Il governo, come voi sapete, vuole favorirne l'attuazione". Ha fatto esattamente l’opposto promuovendo l’autonomia differenziata.
  8. Trivellazioni. Prima considerate dannose per l’ambiente e favorevoli solo a grandi lobby, poi improvvisamente sbloccate con la concessione di nuovi permessi.
  9. Aumento delle pensioni minime. Questa l’ha mantenuta: aumento in busta di 1,80 euro.
La lista potrebbe continuare a lungo. Ma ciò che preoccupa maggiormente è la totale sottomissione ai governi americani. Prima con le politiche espansionistiche di Joe Biden. Per un suo bacio in testa, ha demolito decenni di credibilità diplomatica italiana, un tempo terzo interlocutore nei processi di pace. Oggi, volta gabbana, attestandosi sulle politiche opposte di Trump e contemporaneamente su quelle degli inutili, frustrati, ma pericolosi leader guerrafondai europei. Un fulgido esempio di coerenza.

Esattamente come per l’affermazione di essere madre e cristiana, mentre alimenta massacri di donne e bambini fornendo armamenti italiani per ammazzarli. Domanda legittima: con quale criterio si possono ancora sostenere incoerenze e giravolte di questo genere, soprattutto quando la fotografia del Paese scattata dall’ISTAT è assolutamente desolante:
  • Un Paese che si frammenta e si impoverisce ogni giorno di più.
  • Famiglie sempre meno numerose: il 36,5% sono formate da una sola persona e il 28% da genitori soli con figli.
  • Matrimoni in crollo e separazioni in aumento.
  • Solo 370.000 nascite nel 2024, a fronte di 650.000 decessi.
Un degrado demografico che ha una sola grande causa, soprattutto nel ceto medio-basso: non si mettono al mondo figli perché le condizioni economiche e di precarietà non lo consentono. Le difficoltà economiche e la povertà sono in costante aumento, soprattutto nella classe media. Oggi anche chi lavora è povero:
  • Un quarto della popolazione, con picchi del 40% al Sud, ha visto calare gli stipendi di oltre il 10%.
  • Il 23% dei cosiddetti “occupati” ha redditi bassissimi, anche inferiori a 600 euro mensili.
Nonostante dati trionfalisti, di un governo in perenne propaganda da campagna elettorale, la realtà, è molto diversa. Preoccupante come non mai è il dato sulla salute: più di una persona su dieci rinuncia a curarsi o a sottoporsi a visite specialistiche, per i costi elevati o per le lunghe attese. Molti non acquistano più nemmeno i farmaci prescritti e indispensabili per la salute, a causa del costo dei ticket.

In un Paese in tale stato di abbandono sociale ed economico, la priorità più importante per il governo è quella di esigere soldi prelevati direttamente dalle tasche dei cittadini, togliendoli alla sanità, al lavoro, ai servizi essenziali per finanziare armamenti da inviare ad altri Paesi?
E, così mentre l’Italia annega nella fame e precariato, la Signora Meloni a colloquio con il bombominkia Macron, ha continuato imperterrita ad assicurare armi all’Ucraina!

È davvero questo il governo che gli elettori della Meloni si aspettavano?

Giovanni Caianiello

05 giugno 2025

2 commenti:

  1. Vergogna a te e chi ti ha votato

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  2. Andate a votare perché è proprio per questo che ci troviamo sta signora!!!

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