giovedì 29 dicembre 2016

Intervista a un cantante miracolato: "Ringrazio il Cielo di essere ancora vivo"

Musica bellissima paradisodi Teresa Fabiola Calabria - Siamo riusciti nell'ardua impresa di intervistare un miracolato, un sopravvissuto: uno dei pochi cantanti usciti indenni da questo 2016, almeno fino ad ora. Il ragazzo - poco più che ventenne - che ha provato ad imporsi praticamente presso tutti i talent show esistenti in Italia, ha barattato la propria intervista col giuramento da parte nostra di mantenere segreta la sua identità, con la motivazione che "se finora la morte ha ignorato la mia esistenza, se leggesse il mio vero nome chissà cosa potrebbe succedere!".

amici-675-675x275L'artista, che per comodità chiameremo Orazio, ci ha ospitato nella sua cameretta, interamente tappezzata di locandine dei vari talent show a cui ha partecipato, sotto le quali ha posto un lumino a mo di ringraziamento per lo scampato pericolo. Quando gliene chiediamo infatti la ragione, Orazio ci dice: "Grazie al fatto di non essere mai passato in nessun talent e di non essere diventato famoso, sono riuscito a rimanere in vita fino ad oggi. I lumini quindi sono il minimo che io potessi fare. Lassù qualcuno mi ama".

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E' una ben strana reazione, la sua. Solitamente infatti i suoi coetanei accendono i lumini per passarli, i provini.
"Certo, perché non c'è mai stata una simile carneficina! Tutti i cantanti più amati e famosi stanno cadendo come le foglie degli alberi, uno via l'altro. Ti credo che uno come me sia contento di essere un perfetto sconosciuto!"
E magari i suoi genitori sognavano per lei un futuro diverso?
"Beh in effetti si. Mi hanno convinto prima ad iscrivermi al liceo Classico, poi dopo il diploma mi hanno spinto a provare Giurisprudenza anche se attualmente mi sono preso un anno sabbatico. Si, perché il microfono mi ha sempre chiamato con forza e io non ho mai saputo resistere al suo ammaliante richiamo. Almeno fino ad oggi. Sto pensando infatti di cambiare mestiere, il rischio è troppo alto".

E che professione vorrebbe svolgere?

"Sto pensando di buttarmi in politica".
Beh in effetti con gli studi giurisprudenziali ci starebbe bene. Servire il Paese poi è un obiettivo nobile.
napolitano_amato"Noo, ma mica per quello anzi! L'università la scarterei immediatamente casomai mi riuscisse di intraprendere la carriera politica! Perché mi guarda così? Non lo sa che nell'attuale governo Gentiloni molti ministri non hanno la laurea? Pensi poi ad alcuni politici che definire anziani è un eufemismo: Napolitano, Amato, Cicchitto, Berlusconi solo per citarne alcuni. Questi signori hanno un posto fisso, lo stipendio garantito ogni mese e stanno invecchiando. E chi se la passa meglio di loro? Farò il politico, decisamente!"

cossiga-andreottiMa non starà esagerando? Inoltre guardi che la morte prima o poi tocca a tutti, non c'è mica una categoria immune. Le faccio un paio di nomi di politici: Cossiga ed Andreotti, entrambi deceduti

"[Attimi di silenzio imbarazzato] Beh si ma vede entrambi sono morti di vecchiaia. Andreotti poi, che tutti per decenni hanno sperato cantasse, sono rimasti delusi. La verità è che cantare uccide! Dovrebbero vendere i microfoni con questa scritta, come per le sigarette!"

Dunque non c'è nessuna speranza che lei possa ripensarci?
"Assolutamente no. Vede io voglio invecchiare, voglio morire nel mio letto circondato dai figli e dai nipoti"
Le ricordo che attualmente gli anziani non se la passano bene, anzi: tra Caritas e pensioni da fame...
"E' colpa loro: non sono diventati parlamentari, altrimenti ora non saprebbero dove buttarli i soldi".

Teresa Fabiola CalabriaTeresa Fabiola Calabria
29 Dicembre 2016

11 commenti:

  1. Se cantare uccide , lavorare , invece , cosa fa ?
    L'Italia si è connotata e distinta per le attività leggere , per le attività sovrastrutturali , avremmo detto un tempo , o tout court , per le attività inutili . Non ritengo che essere un cantante o un politico siano delle attività .... leggere , anzi , sono fior di professioni , se le si esercitano nel senso piu compiuto del termine , anche dure , se vogliamo , difficili per poterne conseguire il successo ed i conseguenti benefici , non solo economici , tra l'altro , quando li hai conseguiti , neanche te ne accorgi , perchè la mente soazia altrove . È una distrorsione della professioni che le rende leggere , di facile propaganda e di effimero successo . Una tipologia tutta italiana .

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  2. Che dire? Bell'articolo! Rende bene l'idea in poche righe. Vera o inventata, l'intervista, non ha importanza. Conta la sua semplice, efficace,visione ironica delle cose incredibili che accadono nella nostra vita sociale e nella malapolitica.

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  3. Buongiorno e' vero in paradiso c è la musica più bella

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  4. In fondo, il personaggio raccontato nell'articolo rispecchia pienamente il cittadino tipo di questo paese, che sogna il successo personale, ma mantiene i piedi per terra. Tra il sogno e la realtà, alla fine sceglie sempre la concretezza. E, cosa c'è più sicuro della carriera politica? Come sempre, anche oggi rimane l'unico vero e sicuro impiego a tempo indeterminato.

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  5. I politici sono servi delle loro stesse ambizioni distorte. Finché governare sarà un mestiere a tempo indeterminato, l'obbiettivo sarà mantenere la poltrona a qualsiasi costo. Il Movimento 5 stelle ha proposto che il lavoro dei politici rispetti 2 mandati e poi si torni alla vita cosiddetta "reale"! Questo incentiverebbe di sicuro a migliorare le condizioni di quest'ultima! Ma...ovviamente la proposta non è piaciuta ai ricchi poltronai mangia-caviale!

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  6. Una piacevole ironia quella di Teresa Fabiola Calabria. Fare parte dell'aristocrazia parlamentare e indubbiamente remunerativa. Lì si viene estromessi solo si canta; sì, perché tutti i membri della casta hanno un udito moto sensibile e percepiscono subito le stecche o le stonature. Essere onesti e preparati non e un requisito condizionante; è importante solo seguire la corrente, che scorre in un "sistema" di forre ben architettato. Certo, l' intervistato ha capito in tempo tutto questo e ringrazia il cielo per non essere stato scelto nei talent show, ma è bene renderlo edotto della grande difficoltà che incontrerebbe se fosse ancora provvisto di un briciolo di coscienza morale e di onesta. Vada subito da uno psichiatra e si faccia fare un lavaggio di cervello, cosi da diventare completamente impuro.

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  7. Divertente ed amaro questa immaginaria intervista, amara poiché in questo ultimo anno sono scomparse persone eccellenti non solo cantanti confermando che anno bisesto è anno funesto.
    Divertente perche un pizzico d'ironia non guasta mai anche nell'amaro che pervade l'animo di chi crede che la politica sia altro e non una poltrona da accaparrarsi per il proprio interesse personale.
    Amarezza per gli esempi sbagliati che si danno ai giovani, che per fortuna non recepiscono tutti, molti di loro costretti a lasciarlo questo paese che non dà loro prospettive.
    Amarezza e un sorriso divertito solo un pò, nel leggere questo articolo, abbiamo provato col nostro NO ad invertire la tendenza è si è visto come è finita.
    Sono davvero indignata da tutto questo ma cosa possiamo fare? Cosa?
    Una rivoluzione?

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  8. Intervista divertente. Per quanto riguarda l’età di alcuni politici non mi scandalizza. La lunga esperienza maturata, se usata per una buona politica, può essere un vantaggio. Sono i privilegi che nel corso degli ultimi 50 anni, vecchi e giovani si sono dati trovo scandalosi. Essere giovani e fare politica non sempre è sinonimo di capacità e rettezza.

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  9. Scorrevole e divertente oltre che intrigante...dice tante verità con ironia!La scuola ha perso il suo valore di riscatto sociale e la politica è diventata un ufficio di collocamento.Seguivo oggi la diretta dell'intervista a Gentiloni.Ha detto che per il Sud è stato fatto molto...mah! Ho i miei dubbi visto che i giovani sono costretti ad andare via, i negozi che chiudono sono in aumento e l'Istat parla di 6,5 milioni di persone che sognano un lavoro.Parliamo di Almaviva? Parliamo dei docenti costretti a lasciare il proprio territorio con mobilità FORZATA?Ma si erano mai viste simili cose? E dire che siamo anche VECCHI, immessi in ruolo con un TRUCCO, una specie di Truffa per toglierci dalle scatole e resuscitare le graduatorie con nuovi ingenui. I vecchi siamo buttati alle ortiche con buona pace di tutti i ministri raccontaballe ( laurea mai conseguita della Fedeli che poi ha chiesto scusa)...Di fronte a questa situazione cosa volete che pensi un adolescente oggi? Forse che la scuola serva a migliorare la qualità della vita? Ma no ...meglio dedicarsi ad altro che tanto la vita è 1 sola per tutti ed in fondo in fondo è meglio godersela finchè si può.

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  10. Un grazie a Teresa Fabiola Calabria. Chiudere l'anno con ironia, anche se amara, fa bene alla salute. A cosa serve una laurea quando si è costretti ad andare all'estero e, rischiare di perdere la vita in un attentato!? Per fare il politico la laurea non è indispensabile, una professione sicura e possibilmente a tempo indeterminato. Invecchiare sui banchi delle Camere parlamentari ed essere strapagati per quello che non si fa è il massimo delle aspirazioni. Auguriamoci che il 2017 sia l'inizio del rilancio della politica attuando una drastica eliminazione dei tanti privilegi parlamentari e di richiesta di produttività. E chissà, vedere nobilitare la politica con il ritorno di sani ideali!? Sperare è legittimo come è indispensabile il contributo di tutti.

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  11. Ironia a tutto spiano per un cittadino che sa farsi bene i conti.cantare non giova,studiare è una perdita di tempo.L'unica via resta la politica.Ci sta Razzi,l'apoteosi dell'ignoranza,ci stanno quelli che non sanno fare niente.Cicciolina è stata parlamentare,ccantanti attori pure e allora....Io ho sbagliato tutto e pure per le mie figlie ho sbagliato.A parte l'amarezza,dobbiamo credere in un mondo migliore o non ci resta che un non senso!

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