martedì 16 aprile 2013

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CHE VORREMMO

Milena-Gabanelli-e-Stefano-Rodotàdi Giangiuseppe Gattuso - Giorgio Napolitano si appresta a traslocare. Sono stati anni lunghi e con un finale imprevisto e impensabile.
Ha iniziato il 15 maggio 2006 come undicesimo Presidente della Repubblica e primo Capo dello Stato membro del Partito Comunista Italiano. Una carriera corposa alle spalle che lo ha visto presidente della Camera, ministro dell'Interno e senatore a vita. Ci lascia, con le relazioni dei dieci saggi a futura memoria, dopo avere tentato invano di incaricare Pierluigi Bersani Presidente del Consiglio. Da giovedì 18 aprile si vota per il suo successore. I grandi elettori sono in tutto 1007: 630 deputati, 315 senatori, 4 senatori a vita e 58 delegati delle regioni.
Ad oggi l’unico candidato ufficiale è Milena Gabanelli, la famosa giornalista di Report. È stata votata on line dagli iscritti al Movimento 5 Stelle al 31 dicembre 2012, su una precedente rosa di 9 nomi. Il decimo era Beppe Grillo che si è autoescluso. Al secondo posto si è classificato Gino Strada e al terzo Stefano Rodotà.
Gino StradaUna fortissima novità che può piacere o meno. Ma, intanto, il Movimento 5 Stelle continua nella sua impresa titanica di volere cambiare il sistema. Avremo un candidato alla presidenza della repubblica indicato direttamente dai cittadini. Diverse decine di migliaia hanno espresso la loro preferenza indicando personaggi che rappresentano con la loro storia pezzi importanti della società italiana.
Si potrà dire che non hanno votato in tantissimi, che questo metodo non è ancora sicuro, e che tutto è sottoposto alla regia di chi ha in mano gli strumenti tecnologici, e via dicendo. Ma intanto tutto questo è una realtà, e, riteniamo, debba essere rilevato. Come va apprezzata l’autoesclusione di Grillo. Troppo facile attaccarlo e, da persona intelligente, ha evitato qualsiasi strumentalizzazione.
Vedremo come reagiranno in aula tutti gli altri partiti che non hanno ancora proposto un nome e si avvitano in contorsioni politiche acrobatiche. Adesso hanno possibilità di scelta. Il M5S in buona sostanza propone una rosa di nomi. Gabanelli, Strada, Rodotà. Nomi al di sopra di ogni sospetto. Una forte sfida sul piano del cambiamento e del rinnovamento. Un momento fondamentale per il futuro di questo nostro Paese. Tutto il resto è storia vecchia. E già visto.
Ma come si muoverà il prossimo Presidente della Repubblica? Continuerà sulla scia del suo predecessore che ha trasformato, in maniera sempre più evidente il ruolo quasi notarile, previsto dalla Costituzione, in una figura che nei fatti ha il sapore di una Repubblica semi presidenziale? In fondo, forse, è quello che servirebbe al Paese.
Una guida autorevole, con un alto senso delle istituzioni e della giustizia, di indubbia moralità, capace di gesti forti ma anche umili. Libero da qualsiasi condizionamento e in sintonia con i sentimenti più veri degli italiani. Sensibile alle esigenze di chi ha più bisogno e difensore di ogni singolo cittadino, italiano di nascita e di adozione, dei tanti cittadini del mondo che vivono e lavorano con grande dignità in questo nostro Paese.
Insomma, un Presidente di cui andare fieri. Capace di indicare la strada e di farla rispettare. Autorevole e tollerante. Un Presidente che abbia la forza di riavvicinare la gente alla Politica e riportare il Parlamento, e quindi il popolo italiano, alla sua centralità. E che imponga con la sua influenza il definitivo cambiamento di questo sistema partitocratico di cui nessuno sente più la necessità.
Giangiuseppe-Gattuso  Giangiuseppe Gattuso
  16 aprile 2013





38 commenti:

  1. Famosa?! Al massimo, popolare... Perché, poi, non lasciamo Strada a far ciò che fa, molto bene? E Rodotà alle sue clientele e perspicaci quisquilie? Sono proprio gli italiani più rappresentativi, su 60m.ni? Io - tanto x esserci - faccio un nome: Vito Mancuso. Può competere con la Gabanelli? x chi non lo conoscesse (da Wikipedia):
    Vito Mancuso (Carate Brianza, 9 dicembre 1962) è un teologo italiano.

    Dal 2013 è docente di "Storia delle Dottrine Teologiche" presso l'Università degli Studi di Padova. È stato docente di teologia presso la Facoltà di filosofia dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano dal 2004 al 2011. Dal 2009 è editorialista de La Repubblica.

    Nato il 9 dicembre 1962 a Carate Brianza da genitori siciliani, è dottore in teologia sistematica. Dei tre gradi accademici del corso teologico, ha conseguito il Baccellierato presso la Facoltà teologica dell'Italia settentrionale di Milano, la licenza presso la Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale San Tommaso d'Aquino di Napoli, il dottorato a Roma presso la Pontificia Università Lateranense.
    Dopo il liceo classico statale a Desio (Milano), ha iniziato lo studio della teologia nel Seminario arcivescovile di Milano (sede di Saronno per il biennio filosofico e sede di Venegono Inferiore per il triennio teologico). Al termine del quinquennio è stato ordinato prete dal cardinale Carlo Maria Martini nel Duomo di Milano, il 7 giugno 1986, all'età di 23 anni. A distanza di un anno, ha chiesto di essere dispensato dall'attività pastorale e di dedicarsi solo allo studio della teologia.

    Dietro indicazione del cardinal Martini ha vissuto due anni a Napoli presso il teologo Bruno Forte (attuale arcivescovo di Chieti - Vasto e presidente della Commissione Episcopale per la Dottrina della Fede della Cei), conseguendo in quella città il secondo grado accademico. Ha quindi iniziato a lavorare in editoria (Edizioni Piemme, Arnoldo Mondadori Editore, Edizioni San Paolo, ancora Mondadori) proseguendo nel frattempo lo studio della teologia per il terzo e conclusivo grado accademico, il dottorato, conseguito nel 1996 con il punteggio di 90/90 summa cum laude, discutendo una tesi dal titolo La salvezza della storia. La filosofia di Hegel come teologia, primo relatore Piero Coda, difesa il 29 febbraio 1996, e pubblicata nell'aprile dello stesso anno col titolo Hegel teologo e l'imperdonabile assenza del Principe di questo mondo.

    Ricevuta la dispensa papale dal celibato, si è sposato nella parrocchia milanese di Santa Maria del Suffragio con Jadranka Korlat, ingegnere civile. Dal matrimonio sono nati Stefano, nel 1995, e Caterina, nel 1999. Da marzo 2013 è docente di "Storia delle dottrine Teologiche" presso l'Università degli Studi di Padova.

    Opere:
    Hegel teologo e l'imperdonabile assenza del principe di questo mondo, Casale Monferrato, Piemme, 1996.
    Dio e l'angelo dell'abisso, ovvero la visione cristiana del mondo, prefazione di Mario Luzi, Roma, Città Nuova Editrice, 1997.
    Il dolore innocente. L'handicap, la natura e Dio, prefazione di Edoardo Boncinelli, Milano, Mondadori, 2002.
    Per amore. Rifondazione della fede, Milano, Mondadori, 2005.
    L'anima e il suo destino, prefazione di Carlo Maria Martini, Milano, Raffaello Cortina, 2007.
    Disputa su Dio e dintorni, con Corrado Augias, Milano, Mondadori, 2009.
    La vita autentica, Raffaello Cortina, 2009
    Io e Dio. Una guida dei perplessi, Garzanti, 2011.
    Obbedienza e libertà, Fazi editore, 2012.
    Conversazioni con Carlo Maria Martini insieme ad Eugenio Scalfari, Fazi editore, 2012.
    Il caso o la speranza.Un dibattito senza diplomazia insieme ad Paolo Flores D'Arcais, Garzanti, 2013.
    Audiolibri [modifica]

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  2. Le riflessioni di Giangiuseppe Gattuso manifestano, come del resto è sua consuetudine, grande sensibilità nel recepire le novità che si materializzano nella vita politica e sociale del nostro Paese.
    Anch'io, come Gianni, penso ultimamente che, piaccia o non piaccia, il M5S rappresenta una fortissima novità del panorama e delle logiche politiche. Va attenzionato con freddezza culturale, senza lasciarsi prendere eccessivamente dal proprio personale e diverso credo.
    Grillo ha portato dentro le istituzioni, e meno male che è stato così, la protesta e l'insofferenza di oltre 8 mln. di persone, nonchè la loro voglia di un cambiamento reale ed immediato della rappresentanza e del governo politico. Per questo dobbiamo sicuramente ringraziarlo, perchè altrimenti figuriamoci che sbocchi diversi avrebbe potuto avere questo malcontento, e poi perchè è davvero uno scossone forte di cui, francamente, avevamo tutti bisogno.
    Altresì, è evidente che oggi, a poche ore dall'elezione del nuovo Capo dello Stato e a pochi giorni dalla ripresa delle consultazioni per la formazione del nuovo governo, anche M5S, insieme a tutti gli altri partiti, deve essere più morbido e pragmatico. E credo che da oggi Grillo sia più dialogante e disponibile ad un accordo con il PD (insieme sarebbero una buona e solida maggioranza assoluta).
    Ciò detto, credo Grillo, in effetti, ha lanciato un messaggio chiaro: è disponibile a votare un Presidente di area PD, al quale propone Rodotà o Prodi.
    Mi sembra che M5S comincia a fare sul serio, e questo mi piace.

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  3. Stavo per scrivere della miopia politica di Grillo, quando è arrivata con serietà e senza ironia "LA PROPOSTA CHE BERSANI NON PUO' RIFIUTARE". Allora la proposta è: SE IL PD vota "Rodotà" uomo spendibile per la sinistra, cinquestelle potrebbe appoggiare un governo Bersani, il famoso governo del cambiamento! Ma se il segretario del PD dovesse indicare il participio passato "Amato", il cassiere di Craxi insieme a Berlusconi, l'uomo della casta per tutte le stagioni, con 31 mila euro al mese di pensione pubblica, "topolino" che nottetempo ci prelevò i soldi dal conto corrente, ed io in quel momento avevo ricevuto il versamento dei soldi del mutuo, doppia beffa. Se Bersani fa "l'inciucio con berlusconi e amato" per me è morto! Amato e Berlusconi, un orrore, un suicidio per il PD e la consacrazione definitiva di Grillo. Pertanto sono totalmente d'accordo con Gattuso e Nevone che lo spiraglio del cambiamento si è aperto. Bersani abbia il coraggio di percorrere la strada indicata da 5 stelle, altrimenti avrebbe il marchio dell'infamia di un governicchio di casta, il contrario del cambiamento. BERSANI DEVE DECIDERE DI CHE MORTE MORIRE...CON INFAMIA O CON DIGNITA'? A DOMANI LA RISPOSTA DEFINITIVA...

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    1. Caro Pino,mi pare che la tua gioia sulla proposta di Grillo a Bersani poggi più sui tuoi desideri che sulla realtà.
      E infatti ecco oggi cosa leggo sull'argomento:
      "Sulla scelta di un nome per il Quirinale non si assisterà a nessuno idillio amoroso con il Partito Democratico. Il motivo è chiaro: per il comico genovese "questo signore ci ha chiesto solo il voto per un governo Bersani per farsi i cazzi suoi".
      Un post sul blog di Grillo critica le opzioni in campo, da D'alema ("principe dell'inciucio") ad Amato, "l’ex tesoriere di Craxi". I candidati che piacciono al centrodestra, per Grillo sarebbero un modo per "occupare anche il Quirinale", dopo "l'occupazione del Tribunale di Milano" da parte dei parlamentari del Pdl.
      Le parole di Grillo non lasciano spazio a interpretazioni. La bocciatura di Pierluigi Bersani è totale: "È il suicidio della Repubblica di cui lui e solo lui sarà il responsabile". Un settennato dei candidati proposti dagli altri partiti porterebbe "l’Italia alla dissoluzione non solo economica, ma anche come Stato unitario".
      Per scegliere i suoi candidati, il centrosinistra "ha consultato (e sta consultando) solo Berlusconi" per un "ruotino di scorta o un presidente dell'inciucio dell'ultimo momento"....

      Io dico che la fretta ha spesso tradito chi scrive su questo blog, come in questo caso. Io credo che prima di scrivere bisognerebbe far decantare le notizie per il tempo necessario a capire se si tratta di cose vere oppure di bufale o di situazioni da vagliare e da approfondire. Un altro esempio recente l'abbiamo in questo blog, cioè l'articolo di Ales su Crocetta e l'articolo 37, che, vista le reali esigue conseguenze del riconoscimento, da parte del governo, dell'articolo 37 dello statuto siciliano. forse sarebbe stato più opportuno fosse stato scritto magari con qualche giorno di ritardo, ma sicuramente con maggior cognizione di causa.
      Sull'argomento Grillo-Bersani attendiamo sviluppi, ma, almeno da parte mia, senza troppe aspettative.

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  4. gli articoli di Giangiuseppe sono sempre stimolanti alla riflessione e colgono , con acutezza , la realtà che si muove e le novità che si affacciano .
    Premetto che non ho nessuna stima personale il il grillo ululante , ma non posso chiudere gli occhi di fronte alle novità vere provocate da duo ,( Grillo-Casaleggio) da una parte , e da Renzi, ( altro personaggio controverso ) dell'altra. Detto ciò ,devo constatare che i personaggi sopra citati,hanno provocato più novità in pochi mesi che tutti gli altri in numerosi anni a cominciare dalla necessità di farla finita con i privilegi e con un eccessivo numero di parlamentari ( parlo di privilegi e non di giusto riconoscimento di un adeguato guadagno ) .
    A questo punto non posso che auspicare che il presidente sia autorevole , a prescindere della sua attuale posizione :
    Chi avrebbe potuto immaginare che Napolitano , eletto da una sola parte e proveniente da un partito . sarebbe divenuto un presidente riconosciuto da tutti ( cittadini e politici ) come il vero garante dell'unità nazionale e della COSTITUZIONE .
    Da ciò che ho detto ne deriva che un personaggio autorevole può essere trovato sia dentro che fuori il cerchio stretto dei nomi che si sono fatti , ma senza tattiche e scambi di qualunque sorta .

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  5. Caspita! Scusate, mi è scappato! Né, al momento, saprei sostituire questa rozza esclamazione con termine degno di tanto giocattolo: di pari forza.
    Vito Mancuso! A parte l’amicizia che mi lega a questo fertile autore del pensiero contemporaneo, “inzuccherata” dalle mille sentite cose, tutte belle, che potrei dire di lui, amabile ospite dei nostri incontri filosofici e teologici, marca Augusto Cavadi, ritengo che proporre il suo nome sia, a dir poco, geniale!
    Rappresentativo della buona cultura italiana, con una formazione umana arricchita di alterne esperienze, con riconoscimenti tutti “summo plausu”, incarichi alti da parte del mondo della cultura, anche di oltre confine, siciliano doc, il che non guasta, potrebbe essere, con dignità di Patria, “l’asola” dei tanti conflitti, interni, esterni, e di ogni altro ordine, che si scateneranno già all’alba di domani.
    Pur se, aggiungo, noto un certo torpore, alla fine poco interesse rispetto alla partita in corso; voglio dire manca quel vero “conflitto” di squadre, cui siamo abituati in altre occasioni elettorali: si aspetta il governo!
    L’unico scatenato, Silvio Berlusconi, che continua a fare conti e sconti, pur di arrivare a salvare la pelle dalla mannaia della Boccassini.
    Ad ora, oltre questa illuminata proposta di Salvo Geraci, restano in campo, degni del compito da assumere, i tre nomi riportati dal nostro direttore: Gabanelli, Strada, Rodotà.
    Gli altri (Prodi incluso): tanto per accomodare, per ricucire parti lese, per i soliti accordi, e via in pace!
    Il governo, il governo! Questo il grido di dolore delle forze in campo!
    Se Bersani farà qualche "salto di qualità", a riguardo, per quanto lo possa amare, perderà tutta la mia stima.
    Molti i fermenti, molte le novità!
    L'articolo di oggi è una descrizione netta, un'analisi precisa, sapientemente riportate, come sempre, nello stile elegante dell'autore, del tramonto per termini di natura di re Giorgio, e dell'avvio di un tempo che, per quanto esemplare resti la figura del re, sta andando da tutt'altra parte.
    Grillini al centro del mondo che verrà!
    Figure, dell'esatologia antica, ormai comparse sulla scena del mondo: forti di coerenza e capaci di mosse spiazzanti, unici in grado di porre fine alle vecchie logiche; di quelle che ammorbano ancora il clima politico: un "obitorio" di esperimenti, di accanimenti terapeutici, pezzi da museo, tenuti in vita dalla maschera dell'ossigeno, all'antica!
    "Una fortissima novità che può piacere o meno", scrive Giangiuseppe Gattuso, riferendosi ai nuovi titani a 5 stelle, e soprattutto riguardo le loro proposte per la presidenza. Nate, guarda un po', dalle scelte dirette di un cospicuo numero di cittadini.
    Come opporvisi? Quali le argomentazioni?
    Questa la parte più curiosa delle future vicende politiche.
    Staremo a vedere!
    Però, Mancuso.....!

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    1. Scusa Fausta, posso farti tre domande?
      1) Cosa intendi per esatologia?, fra i miei ricordi scolastici non compare questa parola.
      2) A chi ti riferisci quando parli di "titani a 5 stelle"?, perchè a me più che titani sembrano tanti "pischelli", per dirla con Fiorello, oppure per usare un termine ittico, mi sembrano pesciolini da brodo più che delfini o balene.
      Ultima domanda: Quale sarebbe, per te, il salto di qualità che Bersani dovrebbe fare, anche per mantenere la tua stima?
      Grazie per la cortese attenzione!!!

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    2. Grazie, accortissimo amico: è saltata la s, ovvio, ESCATOLOGIA. A forza di usarla nelle predicazioni in chiesa (ho un po' la fissa), ne vado perdendo i pezzi. Ora vedrai che ti compare!
      I titani a 5 Stelle, per restare in argomento "escatologico", in questo mio parlacchiare sono i nuovi cavalieri dell'Apocalisse, quelli che metteranno fine all'oppressione del presente impero romano. Per la costruzione della nuova Gerusalemme, dove giustizia e pace si baceranno.
      Il "già e non ancora". Il loro nome è: grillini! Profeti iniziatori.
      Mi rendo conto della semplicità, tra il leggero e il faceto, della mia risposta.....Anche per scherzare un po'. Tanto s'era capita!
      Per la terza, ultima graditissima domanda: Bersani, per conservare la mia fiducia, non deve più pettinare i capelli alle bambole di D'Alema, di Amato, di Prodi, di Renzi, di Bindi, di Finocchiaro, di Monti...et company, e decidersi ad appoggiare più apertamente, caschi Sansone con tutti i Filistei, questi cavalieri a 5 stelle, per dare inizio alla rivoluzione "annunciata dai profeti".
      Personalmente, il nuovo galileo, a voler escludere Mancuso, sul cui nome va la mia preferenza in assoluto, lo vedo in Rodotà.
      I tempi biblici, d'altra parte, sono lunghi. L'importante è cominciare, e qualcuno con un po' di coraggio (qui, il Bersi)deve pur fare il passo più forte.
      La sentenza a Dio!
      Un abbraccio caro. Grazie!

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    3. 1)Mon dieu! Volevo dire: è saltata la "c"!
      2) Ovvio che la parola "titani", qui, sia stata presa in prestito dal mondo greco. Meglio precisare....non si sa mai....
      Sarò perdonata, magari prima che faccia buio?

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    4. Fausta, è da cinquanta giorni che Bersani tenta l'alleanza con i 5 stelle, oppure non te ne sei accorta?
      L'Apocalisse sarebbe ben poca cosa con i pischelli come cavalieri"! ahahah

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    5. Non me lo offendere, Bersani è stato allievo di mio marito.....A parte questo, che per me non è poco (debolezza da capire), è vero ha sempre avuto un cuore comunista. Pischelli nel senso di Elsa Morante, di Pasolini, o proprio pischelli senza pietà?! Mi pare che sei per la seconda, insomma pescetti da mettere in pentola.
      Addio cabala, addio rivoluzione!
      Ti voglio bene!

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  6. Calogero Dolcimascolo17 aprile 2013 alle ore 11:15

    Siamo alla vigilia della votazione per l’elezione del capo dello Stato e da oggi parte l’ufficialità della candidata del M5S, Milena Gabanelli. Berlusconi in piazza a Bari ha tuonato contro il prof. Romano Prodi dicendo «Pronti ad andare all’estero» ed il demolitore Matteo Renzi ha messo in soffitta i nomi di Anna Finocchiaro e Franco Marini.
    Mi sembra che il maggiore partito, il PD, si è mosso sino ad oggi con molta cautela perché la posta in gioco è molto alta; c’è la credibilità internazionale dell’Italia e dall’altra la novità che l’uscente Giorgio Napoletano, nell’interesse di dare una guida autorevole alla guida al paese, ha inaugurato in questo settennato una nuova stagione istituzionale, quasi semi-presidenziale, colmando il vuoto politico dei partiti che da decenni hanno perso credibilità.
    La prassi precedente ad eccezione dell’elezione di Cossiga e Ciampi ha visto impegnati i grande elettori per numerose votazioni e quasi alla fine veniva eletto qualcuno di cui non si era parlato all’inizio.
    Rispondo al sig. Nevone che non sempre poteri occulti come la massoneria sono determinanti.
    Nessuno potrebbe dire che il grande Sandro Pertini sia stato eletto grazie a direttive extraparlamentari.
    Lo stesso potrei dire di Oscar Luigi Scalfaro ed altri ancora.
    Secondo il mio parere la nomina del capo dello Stato non può essere vincolata con le sorti del futuro governo per diversi fattori.
    In particolare la figura del Presidente della Repubblica è per forza di cose quella figura che all’indomani dovrà sganciarsi dalle logiche politiche di appartenenza ed essere il padre guida di una Nazione che sta rischiando la deriva.
    Oggi nelle prime file di partenza a mio parere il PD ha due nomi da spendere: Romano Prodi e Giuliano Amato.
    Romano Prodi: una personalità di rango internazionale, due volte premier, presidente della Commissione europea da dove certo non ha fatto guerra al Berlusconi premier, inviato Onu, non gradito da alcuni esponenti del PD per la sua indipendenza e autorevolezza, anche se piace a Matteo Renzi e non escluderei che dalla quarta votazione potrebbero arrivare i voti dei grillini.
    In alternativa nel PD si potrebbe puntare al suicidio sul nome di Giuliano Amato per un accordo al ribasso col Cavaliere per un eventuale accordo ad un Governo di transizione giusto il tempo necessario per le riforme.
    Mi auguro che i grillini tra Prodi e Amato preferiscano il primo perché altrimenti se non va bene la loro candidata Milena Gabanelli potrebbero mettere in pista Adriano Celentano.

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  7. Intanto vorrei rispondere a Calogero Dolcemascolo. Proprio Pertini è uno dei Presidenti appoggiato dalla massoneria. A tal proposito vi sono diversi saggi di eccellenti autori sui poteri forti ed occulti in Italia che hanno riportato queste rivelazioni. Mi astengo dal riportarli per non tediare con citazioni che, comunque, su eventuale richiesta, posso fornire. Aggiungo, giusto per curiosità, che si racconta proprio della circolazione tra grandi elettori in aula di bigliettini di invito a confermare il voto per il grande Sandro tra parlamentari "affiliati". Riguardo a Scalfaro, lo scritto anch'io che è uno dei pochissimi a non fare parte dei "grandi fratelli".
    Riguardo alla girandola di nomi candidabili, mi sovviene che gli addetti ai lavori si dice che quasi sempre il Presidente si sceglie all'ultimo minuto, dopo lunghe ed estenuanti trattative. Questa volta le trattative sono straordinariamente complesse, ma soprattutto "inquinate" dalla contemporanea necessità di trovare una maggioranza di governo ancora da eleggere e difficile da coagulare in un parlamento che è una "maionese impazzita" e nel quale è presente, per la prima volta, un fortissimo inedito movimento civile di antipolitica che nel paese, più che tra i seggi istituzionali amputati da una legge elettorale "incostituzionale" (parole di Gallo, Presidente della Corte Costituzionale).
    Venendo, comunque, al disegno dell'identikit del nuovo probabile Presidente, dico che in tempi come questi di dilagante antipolitica, se la politica vuole recuperare slancio e credibilità, meglio ancora primato, allora dovrebbe eleggere un politico di lungo corso tra quelli che attualmente sono presenti alla Camera e/o al Senato. Eleggere , invece, una persona al di fuori del Parlamento sarebbe comunque un ennesimo fallimento della politica , e dunque, delle istituzioni. Vorrebbe dire, infatti, la conferma che tra gli eletti del popolo non c'è nessuna personalità degna di alta considerazione. Non lo credo, e non lo accetterei.
    Dopo il forte cambiamento delle nuove assemblee, certo di nomi ce ne sono pochissimi. In quota area PD, anche se non mi entusiasma molto, vedo la Bindi. Ritengo che, se nelle prime tre votazioni si fallisse l'elezione, la Bindi potrebbe essere il nome a sorpresa con grandi chances: sarebbe un politico di lungo e importante corso, e in più sarebbe una donna , dunque si avrebbe l'inedita parità nelle prime 4 cariche istituzionali (2 donne (Boldrini e Bindi , e 2 uomini Grasso e Bersani?).

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  8. La funzione del capo dello stato credo sia quella più complessa e delicata che esista.
    Parlarne in termini di sconclusionati nuovismi mi sembra veramente infantile se non ridicolo.
    Come è possibile ragionare su questo in maniera cosi disinvolta, io veramente stento a comprenderlo.
    Il presidente deve sapere assicurare l'equilibrio perfetto tra i poteri dello stato, rappresentare il custode della costituzione ed essere un riferimento altissimo all'interno ed all'esterno dei nostri confini.
    Dovremmo preoccuparci e dovrebbero preoccuparsi della capacità o meno del futuro presidente di assolvere al ruolo.
    Non è serio lanciare e proporre una serie di nomi , solo perchè famosi e magari simpatici.
    Non mi interesserebbe in alcun modo se il chirurgo che dovesse intervenire su di me o su un mio caro, fosse donna oppure uomo, e neppure la sua eventuale fede religiosa e meno ancora le sue qualità telegeniche,vorrei solo fosse all'altezza del compito.
    L'esperienza,la storia individuale,le tenzioni morali non sono fardelli di cui liberarci in nome di un nuovismo fine a se stesso.
    Non cambierei mai l' arredamento della casa che ha accompagnato la vita mia e di chi mi ha preceduto con uno stock di mobili ikea, all'ikea potrei comprare forse gli elettrodomestici e le cucine componibili.

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    1. Adesso ti vedo e ti riconosco, volpe spesso sfuggente e celata dal muro di gomma di un'ironia che tranciava ogni tentativo di ragionare.
      Sono contento di condividere parola per parola il tuo scritto, e mi auguro che la cosa possa ripetersi tante altre volte. E' proprio quello l'argomento principe, cioè l'assicurare l'equilibrio perfetto tra i poteri dello stato, ecc.
      Io non mi immischio in previsioni o in aspettative proprio perché non vedo tra tutti i nomi di cui si parla il personaggio in grado di assicurare detto equilibrio. Magari il presidente che verrà si dimostrerà all'altezza della situazione e in tal caso sarò felice della scelta operata. Speriamo.

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  9. Come ha detto ieri qualcuno, il Presidente della Repubblica, il garante delle istituzioni, la più alta carica dello Stato, resta in carica per sette anni. Le "mode" populiste e i movimenti di lotta non strutturati e alimentati dalla protesta sono effimeri e non si può affidare a loro e alle strambe proposte, una scelta così importante. Condivido in toto il pensiero di Sergio Volpe. Il prossimo Presidente dovrà avere caratteristiche ben diverse da quelle possedute dai nomi emersi da un voto online discutibile e che coinvolge solo poche migliaia di persone. Senza nulla togliere alla professionalità e all'impegno sociale dei nomi emersi dal suddetto referendum da internauti, spero prevalga il buon senso, che sino ad ora pare perduto inesorabilmente.

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  10. Si può, naturalmente, polemizzare quanto si vuole sulle così dette "Quirinarie"volute dal Movimento 5 Stelle, alle quali anch'io ho partecipato votando per Gino Strada,non si può, tuttavia ridicolizzarle assumendo un atteggiamento di aristocratica e saccente sufficienza.
    Guardiamo ai risultati.Vengono fuori nomi di personalità tutti fuori dal "Sistema".Nomi inattacabili. Degni di rispetto, in grado, tutti, di imprimere una svolta ed una rottura in rapporto ad una situazione politico istituzionale in stallo,ed aggrovigliata su se stessa.
    Fa la differenza votare per un Guiliano Amato, per un Massimo d'Alema, invece di Milena Gabanelli, o Stefano Rodotà, no?
    una differenza che avrebbe, se suffragata dal voto, immediati riflessi sulla formazione del governo del paese.
    Sento dire da molti che bisogna farla finita con Berlusconi e col "berlusconismo".
    Come non essere d'accordo.
    Me, rifletteteci, dal berlusconismo si può mai uscire fuori con un Giuliano Amato presidente della Repubblica?
    Oppure con un Massimo D'Alema che insieme al primo, se eletti, sarebbero anche presidenti del Consiglio Superiore della Magistratura?E cosa credete che la cosa non farebbe piacere a Berlusconi?
    Stia attento Bersani, stia attento a non lasciarsi andare ad accordi che di fatto, altro che Grillo, ridarebbero ancora più fiato a Berlusconi.
    E poi, non lascerei scivolare la proposta di Grillo, il quale sostanzialmente invita il PD, ed il suo altezzoso segretario, prima a votare la Gabanelli, oppure, forse Rodotà, e poi a discutere.
    Si potrebbe aprire una linea di dialogo più che costruttivo, non credete?

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  11. Certi ragionamenti presuppongono delle premesse che andrebbero approfondite.
    Ad esempio, qual'è la cosa più importante di cui ha estremo e immediato bisogno il nostro Paese?
    Si potrebbero dare tante risposte, tutte con un fondo o magari due di verità e di plausibilità.
    Potremmo dire che l'Italia abbia bisogno di un governo stabile che affronti le riforme, oppure di una ripartenza dell'economia e della crescita perchè da troppo tempo il PIL è fermo, anzi va all'indietro; potremmo dire che in Italia le piccole e medie imprese, perno e spina dorsale della nostra economia, debbano essere aiutate economicamente e fiscalmente perchè crescano e superino al più presto questa crisi che morde e che fa male; potremmo dire come l'Italia abbia bisogno di fare investimenti per ricerca e sviluppo o magari per il restauro e la valorizzazione dell'immenso tesoro artistico e archeologico onde ricominciare ad essere di nuovo la meta principale dei turisti di tutto il mondo; potremmo dire come ci sia bisogno assoluto di riqualificare la nostra scuola e le nostre Università che versano in condizioni quasi pietose e nelle classifiche mondiali sono cadute molto in basso; ancora si potrebbero dire tante altre cose sui bisogni principali dell'Italia. E invece sapete qual'è la cosa che sta in cima alla hit parade delle necessità italiane? : "Bisogna farla finita con Berlusconi e col berlusconismo".
    Come non essere d'accordo?, dice Ettore Carcione nel suo commento?
    E infatti, il problema maggiore che si pone nell'elezione del Presidente della Repubblica è se il futuro presidente potrà essere utile o meno a fare uscire l'Italia dal berlusconismo.
    ECCO SVELATO IL MAGGIORE E PIU' IMPELLENTE PROBLEMA DA RISOLVERE PER IL NOSTRO GRANDE PAESE: sbarazzarci di Berlusconi e del berlusconismo, sicuri che poi ci sarà un periodo di pace, giustizia sociale, prosperità e benessere, insomma una nuova età dell'oro.

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  12. Calogero Dolcimascolo17 aprile 2013 alle ore 17:38

    Voglio rispondere a Pepe perché non si può negare che il Berlusconismo nella politica italiana è stata una anomalia negativa e se qualcuno oggi non lo vede come la persona meno adatta per convergere per qualche candidato al Colle ha tutte le sue ragioni.
    Un persona come il Cavaliere che ha trattato gli italiani come i suoi servi di Arcore e che ha impegnato il Parlamento Italiano a discutere ed approvare leggi ad personam ( legge Cirami, lodo Alfano etc) è da dimenticare come statista, forse meglio ricordarlo per le sue pupe parlamentari e non.
    Bersani se vuole salvare il paese non essendoci un centro-destra credibile non ha altre soluzioni; l’unica che resta e quella di evitare larghe intese che verrebbero intese come un inciucio ed andare da solo muro contro muro perché il paese rischia vero la deriva.
    In cinque anni abbiamo perso 8 punti del PIL di cui un punto negli ultimi mesi di inizio anno.
    Al Cavaliere in questi anni non gli ha interessato le sorti del paese ma esclusivamente i sui interessi e le sue vicende giudiziarie.

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    1. Queste considerazioni in Italia hanno la metà dei consensi e sono basate su dei mantra che vengono ripetuti in continuazione, a prescindere dalla loro rispondenza alla realtà. Ormai potremmo stilare una tabella di questi mantra. Come ci sono le tavole dei comandamenti e le tavole pitagoriche ci sono le tavole su Berlusconi.
      Con le leggi ad personam certamente berlusconi ci ha provato, ma io ti chiedo: se qualcuno ti punta una pistola alla testa, tu cerchi di difenderti oppure resti in attesa del colpo? Mi pare che, piaccia o non piaccia, debba essere questa la prospettiva da cui guardare il rapporto tra Berlusconi e la magistratura.
      Intanto vorrei sapere una volta per tutte quante sono le leggi ad personam che sono andate in porto come voleva chi le ha proposte. Mi pare che siano state tutte cancellate dalla corte costituzionali. Ci sono state leggi fiscali provvisorie che adesso non sono più attuali, come quelle sui condoni, ma se sono così deleterie mi vuoi spiegare come mai Prodi e tanti altri ne abbiano poi personalmente approfittato senza ritegno? Se la legge non è buona non se ne deve usufruire, altrimenti non ci si può lamentare.
      Comunque, io ho detto esattamewnte questo, che il problema principale per l'Italia non è la crisi, o il PIL che continua a calare, o le imprese che chiudono, o il lavoro che manca, ecc. ecc., NOOOOO, il problema è Berlusconi, no la crisi, no il PIL che continua a scendere, e tu l'hai indirettamente confermato col ripetere soltanto dei mantra.
      La verità è un'altra, che al popolo italiano non glie ne importa niente delle vicende private di Berlusconi e nemmeno del conflitto d'interessi, tanto è vero che continuano a votarlo, e se si andasse a votare adesso, con moltissima probabilità gli darebbero ancora la maggioranza. Nè ha senso continuare a dire che gli elettori di Berlusconi sono dei cretini, oppure gente che si è fatta abbindolare, perchè non è così. Il popolo non è mai cretino, e chi la pensa così è un antidemocratico.
      Attendo una risposta sulle leggi ad personam.

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    2. Calogero Dolcimascolo18 aprile 2013 alle ore 08:54

      Nessun politico nella sptia della Repubblica ha osato tanto per i propri interessi al contrario del Monarca di Arcore, non sempre le leggi ad personam riguardavano salvagenti per salvarsi dalla Magistratura Ordinaria ma soprattutto ci sono stati provvedimenti normativi per incrementare le proprie ricchezze.
      Sig. Pepe a seguire l’elenco di tutte le leggi ad personam del Cavaliere che hanno impegnato e distratto i due rami del Palamento invece di affrontare problematiche riguardanti tutti i cittadini i Italiani:
      1. Decreto Biondi (1994).
      2. Legge Tremonti (1994).
      3. Legge Maccanico (1997).
      4. D’Alema salva-Rete4 (1999).
      5. Gip-Gup (1999).
      6. Rogatorie (2001).
      7. Falso in bilancio (2002).
      8. Mandato di cattura europeo (2001).
      9. Il governo sposta il giudice (2001).
      10. Cirami (2002). I
      11. Lodo Maccanico-Schifani (2003).
      12. Ex Cirielli (2005).
      13. Condono fiscale (2002)..
      14. Condono per i coimputati (2003).
      15. Pecorella (2006).
      16. Frattini (2002).
      17.Gasparri-1(2003).
      18. Berlusconi salva-Rete4 (2003).
      19. Gasparri-2 (2004).
      20. Decoder di Stato (2004).
      21. Salva-decoder (2003).
      22. Salva-Milan (2002).
      24. Tassa di successione (2001).
      26. Plusvalenze esentasse (2003).
      27. Villa abusiva con condono (2004).
      28. Ad Mediolanum (2005).
      29. Ad Mondadori-1 (2005).
      30. Ad Mondadori-2 (2005).
      31. Indulto (2006).
      32. Lodo Alfano (2008).
      33. Più Iva per Sky (2008).
      34. Meno spot per Sky (2009).
      35. Più azioni proprie (2009)..
      36. Ad listam (2010).
      37. Illegittimo impedimento (2010).
      Per sapere i dettagli dei contenuti normativi sono a sua disposizione.

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    3. E' impressionante quello che scrive Dolcimascolo. La lunga fedina penale di un delinquente. La ciliegina sulla torta è che oggi avremo colazione-pranzo e cena: PD e segretario "marinato".

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    4. Sig. Dolcimascolo mi faresti la cortesia di inviarmi a baronaccio1@gmail.com tutto questo papello, oppure indicarmi la fonte o le fonti? Per altro non capisco nemmeno titoli come più azioni proprie, ad listam, illegittimo impedimento. A proposito di televisioni, hai dimenticato il referendum sulle stesse vinto da Berlusconi mi pare intorno al 1995.
      Poi dobbiamo calcolare il danno economico che tutte queste leggi ad personam hanno procurato ai contribuenti e paragonarlo a quello che i governi di Prodi e il governo Monti hanno estorto agli italiani.

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    5. CONTRORDINE: Ho trovato la fonte. Sei andato a fare il copia incolla da Marco Travaglio.
      Buono quello, te lo raccomando, anche lui ha fatto le vacanze con un suo amico mafioso che gli ha pagato vitto e alloggio in hotel te lo raccomando proprio.

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    6. MI SONO LETTO IL PAPELLO TRAVAGLIESCO.
      Se proprio vogliamo andare dietro a Travaglio, occorre fare una scrematura.
      Cominciamo col dire che nel 1995 Berlusconi ha vinto un referendum sulle televisioni e secondo questo risultato la Fininvest poteva sempre avere tre televisioni.
      Le seguenti leggi non hanno avuto effetti pratici perchè NON sono mai entrate in vigore:
      DECRETO BIONDI mai entrato in vigore.
      LEGGE CIRAMI 2002 non ha prodotto alcun effetto.
      LEGGE PECORELLA 2006 Mai entrata in vigore
      LEGGE GASPARRI - 1 DEL 2003 , mai entrata in vigore.
      LODO ALFANO, mai entrato in vigore
      LEGGE AD LISTAM mai entrata in vigore,
      LEGGE LEGITTIMO IMPEDIMENTO 2010 mai entrata in vigore.
      LODO MACCANICO -SCHIFANI, legge annullata dopo sei mesi dall'entrata in vigore.
      TUTTE LE LEGGI SALVA RETE 4 non avrebbero avuto ragion d'essere se si fosse rispettato il referendum del 1995.
      LEGGE FRATTINI 2002: Per questa legge Berlusconi è costretto a lasciare la presidenza del Milan, allora perchè definirla ad personam?
      LEGGI FISCALI, condoni, successione ecc. sono leggi di cui ne hanno approfittato senza ritegno anche tutti quelli che le avevano avversate, a cominciare da Prodi. Tipico atteggiamento di quelli che "chiagneno e fottono".

      Comunque, dalla scrematura restano pur sempre alcune leggi che hanno prodotto degli affetti, alcuni su Berlusconi e sulle sue aziende, mentre di altre hanno usufruito tanti cittadini italiani.
      morale: Berlusconi non ha l'esclusiva della produzione dei mali italiani, ci sono tante altre cause che hanno prodotto i problemi e le gravi necessità in cui versa il nostro Paese.

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    7. E PER FAVORE BASTA CON QUESTO STUCCHEVOLE ARGOMENTO, TANTO IO CONTINUERO' A PENSARLA A MODO MIO NE' VOI CAMBIERETE LE VOSTRE OPINIONI SULL'ARGOMENTO, PER CUI...TEMPO PERSO.

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  13. Siamo ad una vigilia storica, forse la più importante dal dopo guerra ad oggi, una di quelle vigilie vissute da tutti gli italiani con il fiato sospeso. Siamo alla vigilia della votazione che dovrà eleggere il sostituto del “re Giorgio” come amabilmente viene chiamato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, uomo di alte qualità umane e politiche, conosciuto e stimato in Italia ed all’estero.
    Mai vigilia è stata così travagliata e così attesa, per tutta una serie di motivazioni e di circostanze che si accavallano l’un l’altra. Siamo a 50 giorni dalle elezioni politiche che rappresentano, una svolta nella nostra storia, perché l’esito del voto è stato, per molti versi inaspettato, ed ancora non ci ha consentito di dare un governo al paese.
    Siamo in un momento in cui l’Italia si trova in una grave recessione, a causa di un ventennio di gestione allegra delle finanze pubbliche, gestito in gran parte da Silvio Berlusconi, ed ora le aziende chiudono le loro attività a ritmo impressionante, dove manca il lavoro, la disoccupazione ha superato i livelli di guardia e i nostri giovani vanno a cercare il lavoro all’estero.
    E’ logico quindi che la mancanza di governo in questo momento, associato all’uscita di scena del Presidente che era riuscito a farsi amare dagli italiani, crea in tutti uno stato d’ansia. Dicevamo che manca un governo e la situazione politica, volente o no, si intreccia con l’elezione del nuovo Capo dello Stato, ed una condiziona l’altra.
    Stasera, perciò, si scopriranno gli altarini e sapremo quale personalità dovranno votare i grandi elettori, soprattutto i democratici che rappresentano la maggioranza dei votanti.
    Di sicuro sappiamo già chi voteranno i grillini che hanno fatto sul web le loro quirinalarie, e dall’esito di alcune migliaia di voti espressi dai cittadini iscritti al M5S, è emerso per primo il nome della giornalista televisiva Milena Gabanelli, bravissima nel giornalismo d’inchiesta, temuta appunto per le sue inchieste documentate, che si è attirate però anche parecchie querele, poi sono stati eletti Gino Strada e Stefano Rodotà al secondo e terzo posto.
    Grillo pensa di sparigliare i giochi dal quarto scrutinio facendo votare i suoi per Rodotà, in modo da mettere in difficoltà i democratici con un candidato che, pur essendo fuori dalla loro rosa, è ben visto da buona parte dei loro grandi elettori.
    Il PdL attende una rosa di nomi dal PD per cui stasera si scopriranno le carte e sapremo le proposte che farà il PD e pare che fra i nomi ci siano Amato, Cassese, Prodi, D’Alema, oltre un aut sider, che sarà tirato fuori dal cappello di Bersani, all’ultimo minuto.
    Tra questi ci saranno sicuramente nomi graditi al centro destra in modo da eleggere un presidente entro i primi tre scrutini dove sarà necessaria la maggioranza qualificata dei due terzi, poi dal quarto in poi occorrerà solamente la maggioranza assoluta.
    Il nuovo Presidente della Repubblica avrà l’arduo compito di affidare l’incarico di formare un nuovo governo; lo affiderebbe a Bersani e si farebbe un governo di larghe intese se tutto filerà liscio, se il Presidente verrà eletto invece fuori dalla rosa, e cioè votato da una parte dei ds e dei m5s, allora il governo avrà altre caratteristiche e si dovrà ricominciare d’accapo.
    Che Dio ce la mandi buona! E a proposito di nomi, visto che quando gioca la nazionale tutti diventiamo tecnici, e così in questi momenti tutti facciamo dei nomi per il Capo dello Stato, anche io mi vorrei cimentare: che ne pensate del prof. Sergio Mattarella, autore del cosiddetto “mattarellum?





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  14. Ho molto rispetto per quegli elettori che, anche in occasione della recente competizione elettorale hanno ritenuto in piena libertà di coscienza di votare altro rispetto a quello che ho votato,o non votato io.
    Anzi, rispetto le persone, tutte, per quello che sono, per chi "liberamente" ha espresso la sua opinione.
    Ed è sui termini "Libero" e "Liberamente" che vorrei, pacatamente, riflettere.
    Siete sicuri che il "nostro" sia davvero un voto libero?
    Siete così sicuri che, sempre e dappertutto,lo sia?
    Ci si riempie la bocca della parola DEMOCRAZIA.
    La viviamo veramente?
    Una DEMOCRAZIA degna di questo nome postula la presenza di alcuni presupposti.
    Il primo:la PARTECIPAZIONE, e non solo nei momenti elettorali.
    Secondo:una INFORMAZIONE davvero libera e non condizionata da niente e nessuno.
    Terzo:soggetti politici che, a cominciare dalla selezione e dai comportamenti dei loro gruppi dirigenti, siano in grado di favorirla al massimo quella partecipazione.
    Quarto, ed è il punto più importante, il voto per essere libero non deve essere condizionato,dal più grande e drammatico dei condizionamenti:il BISOGNO.
    Su di esso sono fiorite e si sono sviluppate, ed ancora ci sono, eccome, le clientele, i potentati, le gerarchie oppressive.
    Per tornare alla questione Berlusconi.
    Io certamente non ne ho l'ossessione.
    Chi mi conosce sa che ho sempre rimproverato alla Sinistra, e non solo, di camparci di rendita, rinunciando di fatto per anni a far politica.
    Quindi non sono in alcun modo sospettabile di faziosità.
    Tuttavia, detto questo, ma come si fa a non vedere che "il berlusconismo" come filosofia e prassi dell'effimero ha ammorbato le coscienze di tanti italiani?
    Come non dire, onestamente, che il cavaliere ha fatto di tutto, e tanti, sinistra compresa, gliel'hanno permesso per salvaguardare i suoi interessi?
    Senza polemica.

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  15. Il berlusconismo ha ammorbato le coscienza di tanti italiani. Parliamone. Vorrei capire quali sono i segni di questo ammorbamento. Forse gli italiani sono più delinquenti di quanto lo fossero prima dell'avvento di Berlusconi?, forse adesso ci sono più prostitute? Forse gli italiani guardano le televisioni commerciali invece di farsi addottrinare dalla televisione pubblica? Come mai il culto dell'effimero viene addebitato a Berlusconi? Se così fosse, come mai qualche secolo fa Lorenzo il Magnifico diceva : "Chi vuol esser lieto sia / del doman non v'è certezza"? E come mai qualche millennio fa il poeta Orazio diceva: "Carpe diem", che non significa esattamente una carpa al giorno, ma ben altro?
    Insomma, come si fa ad affermare certe cose senza fornire uno straccio di dimostrazione pratica o teorica che sia, quando la storia ci dimostra esattamente la falsità di queste affermazioni? Le affermazioni sul berlusconismo che avrebbe ammorbato le coscienze di tanti italiani sono cose mai dimostrate, perchè sono indimostrabili e quindi sono delle sciocchezze. Piuttosto, permettetemi di esprimere qualche pensiero in merito.
    Bisogna saper valutare le conseguenze più immediatamente nocive di una mentalità generale particolarmente deteriorata che ci affligge intellettualmente e ci rovina economicamente, quella dell'ideologia del mercato. L'uso integralistico di questa ideologia ha condotto le nostre Società contemporanee a ritrovare un vecchio principio che i Sofisti greci avevano già elevato a legge suprema due millenni e mezzo fa: che l’importante non è la Verità ma la Persuasione.
    Alla luce di questi principi ci vediamo additare spessissimo come esempi da imitare tutti coloro che godono al momento di un certo successo, senza considerare se esso sia durevole o effimero, costruito sulla sabbia o sulla roccia, realmente vantaggioso o gravido di controindicazioni mortali, possibile o impossibile per noi. Posso capire come Berlusconi faccia parte di quelli che godono di un certo successo, ma additare in lui l'ammorbastore delle coscienze è una cosa sciocca, superficiale e proveniente da qualche pseudointelligenza di sinistra che così spera di deresponsabilizzare i veri colpevoli.
    E’ anche vero che tanti, a volte anche Berlusconi, usano più la persuasione che la verità, ma in questo lui è in buona compagnia, perché ancora non ho visto un politico, dal più grande al più piccolo che abbia l’abitudine di coltivare e dire la verità. Sono tutti bugiardi e imbroglioni. Solo se si capisce e si accetta questo, non ho difficoltà a metterci anche Berlusconi.

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  16. Calogero Dolcimascolo18 aprile 2013 alle ore 09:56

    Leggo dalla stampa odierna, a prescindere dalla osservazioni della medesima. che nella tarda mattina odierna la montagna si appresta a partorire il topolino.
    Il nuovo Presidente della Repubblica a seguito delle intense trattative fra PD e PDL converge sull’ex sindacalista sig. Franco Marini, recentemente bocciato alle ultime elezioni politiche del 24 febbraio.
    Eleggere Romano Prodi sarebbe significato fare saltare l’intesa fra PD e PDl e quindi di conseguenza rischiare di far saltare la legislatura.
    Alla fine il PD ha preferito che il prossimo capo dello Stato lo indicasse Berlusconi riabilitando quest’ultimo nella scena politica Italiana anzichè queste altre due vie che potevano essere le seguenti:
    1) Candidare autonomamente il prof. Romano Prodi. da sempre alternativo al Berlusconismo e figura di alto prestigio sia internazionale che morale per quanto gia detto in precedenti commenti andando muro contro muro con il PDL;
    2) In subordine alla candidatura di Prodi il sig. Grillo con il suo M5S ha messo su un piatto d’argento al PD, partito con maggiore numero di elettori quasi 500, una figura di notevole caratura, sia giuridica e di esperienza parlamentare il prof. Stefano Rodotà, appartenente in passato alla sinistra parlamentare.
    Con la predetta candidatura il PD avrebbe non solo aperto le porte al M5S con un eventuale appoggio esterno al futuro governo con la formula della non sfiducia ma avrebbe dimostrato a tutto il paese che il futuro inquilino del Quirinale avrebbe avuto le mani libere dai partiti politici e sarebbe stato un vero garante della Costituzione fuori dai giochi al ribasso e un vero garante dell’equilibrio dei poteri.

    In alternativa Bersani ha preferito ancora un volta l’inciucio con il Cavaliere per salvare la legislatura ma salverà il suo partito?

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    1. Mi trovo totalmente d'accordo con Dolcimascolo.

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  17. Supponiamo che il presidente della repubblica,la formazione del nuovo governo, o una scelta economica o politica dovessimo o potessimo prenderla all'interno del nostro blog,che in piccolo,è abbastanza rappresentativo
    della situazione generale.
    Mi sembra quasi ovvio, che non potremmo farlo,ben sapendo che in gioco ci sono le nostre stesse vite e quelle dei nostri cari.
    Dico questo perchè mi sorprende il fatto che guardando quello che accade mostriamo stupore e sdegno,e non prendiamo invece atto che invece siamo davanti ad uno specchio, e quello che ci appare sono le nostre immagini.
    Berlusconi piaccia o no,è la nostra immagine,cosi come grillo e bersani e tutto il resto.
    Allora cosa può aiutarci?
    Io ho una mia risposta,non ironica, per rassicurare Nino Pepe,spero nella crisi economica, spero che una secchiata d'acqua gelata possa farci uscire da questo limbo politico-morale in cui siamo piombati.
    Nulla di nuovo ovviamente, il fondo va toccato e vissuto davvero se si vuole risalire.
    Guerre, catastrofi naturali,rivoluzioni sanguionose e poi si ricomincia,grandi selezioni naturali e grandi banchi di prova per nuove classi dirigenti a tutti i livelli.
    Siamo allo stato un'italia mediocre in tutte le sue componenti,e quello che abbiamo e ciò che meritiamo.

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  18. Fra un paio di ore, al momento del pranzo, conosceremo l'esito della prima votazione.
    Sapremo se la pietanza preparata dai cuochi Bersani e Berlusconi sarà stata gradita da almeno i 2/3 della Assemblea dei Grandi Elettori.
    Già da ieri sera, 181 elettori PD l'hanno giudicata indigeribile. In TV e nelle radio quasi all'unanimità Marini non piace, non vine ritenuto, per i motivi più diversi, inadeguato al ruolo, o quanto meno non della caratura adeguata.
    Quando un leader, o una classe dirigente, di un partito non riesce a percepire il cambiamento reale e, soprattutto, non riesce a stare al passo, anzi in anticipo, con il ritmo delle nuove cose della politica, o addirittura non crede che si tratti di cambiamenti non effimeri e non trattabili, e pertanto li ritiene eludibili, allora quello è il momento di cambiare urgentemente leader.
    Ma se invece, come sta accadendo con Bersani, un partito non riesce a liberarsi del proprio capo che lo ha portato allo sbando, allora sono guai per quel partito e per il paese.
    Spero, e credo, che al mancata nomina di Marini sarà finalmente la fine della carriera politica di Bersani, almeno come leader, perchè il massimo che sa fare è il gregario.

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  19. E ora che l'inciucio tra bersani e berlusconi è stato impallinato? Un sussulto di onestà e dignità verso gli italiani. Bersani o si dimette, o può ancora redimersi indicando un presidente con non faccia gli interessi di berlusconi, per il bene comune e per il popolo...ci sono solo 2 nomi che il PD può spendere e sono: RODOTA' o PRODI. Stop. Dopo magari Bersani può fare un governo di minoranza varando tutte le leggi che non piacciono all'uomo delle nebbie a cominciare dall'ineleggibilità, conflitto d'interessi etc. etc. Viva la rivoluzione democratica a 5 stelle ed il partito tresversale degli onesti !!

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  20. sbagliare è umano perseverare è diabolico ... caro BERSANI , come ti ho sostenuto , ora ti chiedo di fare due passi indietro , non puoi continuare a spaccare il partito per un miserabile accordo con il condannato ed indagato di molti reati tra cui quello di corruzione di deputati per fare cadere Prodi

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  21. Calogero Dolcimascolo18 aprile 2013 alle ore 15:34

    Bersani dopo aver votato, abbraccia Alfano e poi parlano per qualche minuto, avranno almeno capito che sono finiti sotto le mira dei franchi tiratori che sono trasversali al PD e PDL?
    Bersani ha una grande occasione, che sprecarla sarebbe un suicidio per il PD, puntare sulla candidatura del prof. Stefano Rodotà, candidato di Beppe Grillo con il suo M5S, che ha ottenuto un risultato sorprendente, andando oltre le previsioni.
    Puntare su Rodotà significherebbe, alla luce dei risultati che Marini non è gradito, e per il PD potrebbe aprirsi la strada di un Governo di minoranza basato sulla non sfiducia mettendo alla prova il M5S sull’eventuale appoggio esterno.
    Sarebbe un’occasione storica per la politica Italiana nel mettere fuori gioco chi in questi venti anni ha fatto un uso personale della politica. Non sono bastate le sacrosante parole di Indro Montanelli pe rcapire il Cavaliere o
    dobbiamo aspettare che ce lo dicono gli extraterrestri.

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  22. Calogero Dolcimascolo18 aprile 2013 alle ore 16:04

    Onorevole Marini esamini bene il risultato della prima votazione e per il bene del paese si faccia da parte. Lei non è all'altezza del compito che sarebbe chiamato a svolgere. Sarebbe responsabile dell'inciucio Bersani-Berlusconi. Sarà sicuramente una persona per bene, ragion per cui lasci questa corsa al Quirinale, per il bene del Paese, al prof. Stefano Rodotà.

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  23. Bersani non ha vinto le elezioni.
    Non è riuscito a formare un governo.
    Adesso non è riuscito a far eleggere Presidente della Repubblica l'uomo che aveva patteggiato con Berlusconi.
    Ma cos'altro deve accadere perchè Bersani si convinca che ha sbagliato tutto, e si faccia da parte subito lasciando il PD libero d trovare una nuova governance interna più dignitosa e grintosa?
    E' un pugile suonato. E' diventato un caso umano pietoso.
    Che peccato, perchè senz'altro è una persona seria ed onesta. Il suo problema insormontabile è che è sempre stato un funzionario di partito, insomma un gregario. Dunque troppo poco per eleggerlo leader.
    Il fallimento di Bersani è anche e soprattutto il fallimento di D'Alema che lo ha sponsorizzato.
    Quindi, penso che anche D'Alema si è fregato con Bersani.
    Avanti altri Dirigenti. Il PD ne ha in quantità.Ma subito però.

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