giovedì 13 dicembre 2012

Silvio Berlusconi in "paso doble".

Sorridentedi Fausta Fabri - Che sta pensando veramente il cavaliere? Si candida o non si candida alla Presidenza del Consiglio? Fino ad oggi la sua posizione, più o meno, è questa: se Monti è pronto a guidare le forze del fronte moderato, lui fa un passo indietro; diversamente, fa un passo avanti.
Ma di quale Monti parla? Non è lo stesso Monti che gli addossa la colpa della situazione in cui siamo caduti, lo stesso Monti di quell' IMU così criticata dal Berlusca?
È difficile rintracciare il percorso logico di un imprenditore della politica abituato a perdere tutte le sue facce pur di arrivare all'obiettivo.
Intanto ricatta la Lega: la Lombardia in cambio dell' appoggio alla sua prossima candidatura; se non lo avrà, la penale da pagare, per il vecchio alleato, sarà la perdita del Piemonte e del Veneto.
Non c'è "Sant'Uffizio" che l'assolva!
E ancora, attacca l'Europa dichiarandosi europeista allo stesso tempo.
Quale Europa sta cercando? In verità al "giullare" del vecchio continente, non è rimasto nessuno oltre confine, su cui contare.
E in Italia il suo prestigio è al minimo storico!
Nell'ultima comparsa in TV è stato accolto dagli applausi fiacchi di un pubblico poco espansivo, al quale ha prontamente suggerito, con un gesto delle mani, di alzarsi in piedi per far salire l’indice di gradimento.
Giorgia-Meloni-Large-1024x644-e1353618408149La Meloni e Crosetto, delusi per le primarie ormai andate in fumo, e preoccupati della candidatura del patron, mantengono il punto: domenica 16 il gruppo dei dissidenti si incontrerà a Roma.
Il PDL ci aveva provato davvero a fare le primarie… al più presto: probabilmente per prendere il capo alla sprovvista e non dargli il tempo di intervenire, cosa che poi invece lui ha fatto annullando tutto.
Ingenuità? O ci si voleva liberare sul serio del Berlusca?
Quale destino gli avevano preparato? Mettersi in fila per concorrere, o farsi da parte accontentandosi di un posto marginale?
Ma come hanno potuto pensare di farla franca?
Così, a impresa fallita, i più sono silenziosamente rientrati “nella casa del padre”.
Nel contempo, Casini invoca Monti come candidato della neo formazione,... rinforzata, centrista.
Monti un pensierino per la guida del governo ce l'ha sicuramente, ma più per una nuova "chiamata"... ovviamente, ad elezioni avvenute; o, forse, "si risparmia" in vista della non improbabile poltrona alla presidenza della Repubblica.
BersaniIntanto il "buon uomo" di Bettola, l'unico col cervello a posto tra i molti confusi, il Pierluigi nazionale, avvia le primarie parlamentari e va avanti per prepararsi a governare un paese che gli deve molto, e che sicuramente gli riconoscerà tutti i suoi meriti e le sue fatiche.
Le ultime primarie del centro sinistra sono state innanzitutto una decisione "tutta sua", assolutamente coraggiosa, che non solo ha dato vita ad una massiccia partecipazione popolare riguardo le scelte delle candidature, ma che è servita pure - cosa non da poco - a risolvere, in maniera indolore, i conflitti interni presenti in quel momento nel PD; dialettiche a volte aspre, che, diversamente, avrebbero potuto sfociare in mari meno tranquilli.
Beppe GrilloAnche i grillini hanno fatto le loro primarie, assolutamente on line, sotto l’occhio vigile del Beppe che controllava lo scorrere digitale del voto di massa; censurando e sottolineando qua e là con la matita rossa, in verità un po’ spuntata, di un capo che di problemi comincia ad averne parecchi. Ne vedremo delle belle!
Bisogna dire che le ultime primarie del centro sinistra hanno provocato parecchi terremoti all’interno della complessa macchina politica in generale; portando allo scoperto contraddizioni, diffidenze, nuove formazioni non ancora chiare, ma che, quasi sicuramente, la faranno “da padrone” nel futuro politico dell’ Italia.
Non si può più tornare indietro, la volontà di partecipazione popolare alla vita della politica è diventata un bene primario, l’esigenza della gente a scegliere in un ambito più democratico i propri rappresentanti è assolutamente legittima: oltre gli steccati dei vari uffici di presidenza, dei vertici di ogni colore, degli interessi di parte, favori e scambi personali.
E ciò non può che essere un bene per un paese scosso da riforme pesanti, da debiti incontrollabili, dallo spread che continua a salire senza freni.
Un paese che ha bisogno di ritrovarsi, innanzitutto, in una democrazia basata sul merito, attenta al debole, e che ridia al popolo quel ruolo che gli spetta per diritto e dignità.

Fausta Fabri
13 dicembre 2012

6 commenti:

  1. Non ci si può allontanare un momento e tutto cambia!
    Così, oggi, si potrebbe parlare di un Silvio Berlusconi in passo doble....con caschè!
    In verità c'è poco da scherzare, né c'è da stare tranquilli di fronte all'interferenza così pesante dell'Europa nei confronti del nostro paese, stato nazionale libero e indipendente.... oltre che repubblicano.
    Berlusconi ha fatto una serie di sciocchezze, fidando su un carisma e una forza....ormai al tramonto.
    Il suo attacco, a mo' d'ariete, con l'invio del gregario Angelino a super Mario per dargli forfait, gli è costato caro.
    Tra l'altro, ha reso più morbida, all'Europa della Merkel, la proposta di Monti per la guida del prossimo governo italiano.
    Un auto gool? Sicuramente!
    Non parliamo, poi, delle sue dichiarazioni in TV di ieri sera...!
    Una recitazione impacciata, accompagnata dal sottofondo del "dies irae" tragicomico, e mal cantato, dei suoi fedelissimi!
    Umiliato nella maniera più pesante: con stile!
    Monti viene da famiglia e da scuole dove si imparano disciplina ed eleganza allo stesso tempo, dove si sanno misurare e trattenere emozioni, e, di volta in volta, si studiano sapientemente le mosse più opportune, ..... non solo per giocare a scacchi.
    Dove si conta, prima di muoversi!
    Il Berlusca, da sprovveduto lancia in resta, si è trovato in trappola!
    Di là, dall'altra parte della scena politica nazionale, amato dal suo popolo, dignitoso nella sua eleganza da signore "d'istinto", il "buon uomo" di Bettola, Pierluigi Bersani.
    Accusa il colpo con serenità. Severo e controllato, rilascia dichiarazioni ben pensate, come sempre, e fa proposte di giusto peso.
    Sogna una vittoria difficile da conseguire, ma non impossibile; prospetta così, a buoni risultati ottenuti, un'apertura verso il centro.
    Equilibrio e pazienza!
    Con lui l'Europa può stare tranquilla: ci crede fortemente, e sa leggere nella storia vera, quella fatta di speranze, ma anche di necessità.
    Primarie a tutti i costi, che, sole, possono ridare voce al popolo, moderando "i danni" di una legge elettorale iniqua: porcellum, o bordellum, non importa!

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    1. Sono molto d'accordo con quanto dice la gentile collega. Infatti non c'è il tempo di fare un commento,che devi andarti a vedere l'ultimo TG, per vedere le ultime novità e sopratutto se il Berlusca ha cambiato ancora idea.
      In effetti, a parte Berlusconi, quello che è successo a Berlino (mi pare, se non sbaglio, la riunione del PPE si è tenuta a Berlino) sia di una gravità estrema. Che gli stati europei si permettano e si arroghino il diritto di imporci pure chi deve essere candidato a premier, questo non lo possiamo consentire.
      Così come non possiamo stare dietro agli umori del prof. Monti, e dobbiamo aspettare dopo Natale che si decida a sciogliere la riserva per dirci se si candiderà o no per la premiership.
      Io credo che abbia fatto bene D'Alema a dire, nell'intervista al Corriere della Sera, che sarebbe immorale la discesa in campo di Monti contro Bersani, dopo che questi ha sostenuto con lealtà il suo governo, sopportando i notevoli sacrifici imposti, ed ora vedere magari lo stesso Berlusconi appoggiare il prof. Monti dopo avergli tolto la fiducia. Ne vedremo ancora delle belle!

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  2. calogero dolcimascolo14 dicembre 2012 alle ore 12:36

    Per capire lo stato confusionale e lo smarrimento in cui versa il PDL mi è bastato qualche giorno fa vedere i lavori parlamentari alla Camera dei Deputati per l’approvazione del decreto legge sviluppo che il Governo Monti ha blindato ponendo la fiducia.
    Per il PDL ha preso la parola l’On.le Deborah Bergamini il quale a nome del Gruppo ha dichiarato l’astensione sulla questione di fiducia esponendo argomentazioni contro il provvedimento e il Governo Monti come se in questi anni fossero stati all’opposizione.
    Successivamente il deputato del Pdl Giuliano Cazzola ha annunciato il suo voto favorevole alla fiducia. «Dico ai miei colleghi: attenti che può arrivare un contrordine e se muta il quadro politico anche la situazione».
    Tuttavia il provvedimento è stato approvato con 261 voti favorevoli, 55 contrari e 131 astenuti.
    A prescindere dell’intervento dei leader politici europei Holland- Merkel e del PPE sulla questione dell’eventuale ritorno dell’On.le Berlusconi il quadro politico italiano si appresta a una irresistibile mutazione e al PDL non resta nemmeno la chance di arruolare il suo avversario Monti tra le sue file, sempre che questo sia così ingenuo di guidare uno schieramento PDL-Lega Nord.

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  3. Non c'è dubbio. Ancora oggi è arduo avventurarsi sulla benchè minima previsione di sviluppo delle manovre politiche, figuriamoci del loro esito finale. Tutto cambia , e non di poco, nell'arco della medesima giornata.
    Possiamo comunque avvicinarci al nocciolo della questione.
    Berlusconi, uscendo dal suo ritiro di Arcore, credendo di poter riprendere le redini del centrodestra italiano e di riportarlo al governo in realtà ha schiarito le nubi sul futuro governo.
    La sua stoltezza nel non capire che è fuori gioco definitivamente (perchè inaffidabile in Italia e imperesentabile all'estero) ha spianato la strada all'inarrestabile e stravincente candidatura di Monti. L'unica vittoria di Silvio è quella di avere fatto fuori la candidatura Bersani del PD.
    Tutti e due (Berlusconi e Bersani) per lo stesso motivo (avere appoggiato e stimato il governo Monti) non possono candidarsi contro lo stesso Monti (ritenuto universalmente il Salvatore della patria) di cui, fra l'altro, spacchetterebbero la politica di rigore ritenuta ancora inevitabile. Berlusconi, infatti, toglierebbe IMU ed altre tasse. Bersani toglierebbe le riforme sul alvor (art. 18 e quant'altro).
    Pertanto, mettiamoci il cuore in pace e, ripeto, turiamoci il naso: "per Palazzo Chigi,vota e fai votare Mario Monti. L'unico vero PPE originale e garantito).

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  4. È una sceneggiata. Siamo veramente arrivati al capolinea. Anche l'intervento "europeo" in favore di Monti è un fatto che non ha eguali dal dopoguerra ad oggi. Con tutto il bene e l'apprezzamento per il professore non è pensabile, non è giusto, e, oserei dire, è immorale che Mario Monti si candidi contro l'unico candidato a Presidente del Consiglio, leggittimato da milioni di italiani con le primarie, e che lo ha sostenuto a prezzo di pesanti sacrifici per tutta la durata del suo governo. No. Sarebbe veramente una carognata che non si può permettere. Speriamo bene.

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  5. Io non lo so come finirà. So che la situazione è pesantissima e che non se ne può più. So che la povertà avanza e le famiglie sono al disastro, ma non si muove nulla. I partiti dovrebbero avere il coraggio di sostenere un governo di salute pubblica per uscire dalle emergenze. Un governo fatto di gente di buona volontà e anche senza professori e tecnici che spesso pensano alla loro situazione e quelli come loro. Ma invece, forse, finirà diversamente

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