martedì 2 agosto 2011

Governo Siciliano

di Giangiuseppe Gattuso - Finalmente abbiamo capito che il governo regionale è "tecnico", nel senso che i partiti che lo sostengono hanno inventato la formula perfetta (parole di Carmelo Briguglio di Fli).
Per stare fuori ufficialmente, ma, facendo finta di guardare da un'altra parte, comandare da dentro. I cosiddetti tecnici, sono più politici dei politici. Ma va bene la finzione. Un governo politico insieme al PD, sottolinea il rappresentante di Fli, sarebbe impensabile. Non si può fare un'alleanza tra forze che hanno vinto e forze che hanno perso.  

Ma va? E come si è arrivati ad una così profonda riflessione politico filosofica sui principi fondamentali della democrazia? E come può essere possibile, in un sistema politico moderno, che il partito che ha perso solennemente si ritrovi in piena e sostanziale maggioranza di governo? Ce lo chiediamo da tempo e se lo chiedono anche le forze politiche dentro e fuori dall'ARS e, anche, tanti elettori e dirigenti del PD. Un giorno si e l'altro pure, infatti, viene invocato un referendum sull'appoggio a Lombardo.  
E il PD che fa? Aspetta fiducioso, tanto sa che meglio di così non può andare. Ha vinto, perdendo, le elezioni regionali con un numero di deputati sproporzionato, rispetto alla reale forza rappresentata, grazie ai meccanismi perversi di una strana legge elettorale. Che ha pure determinato l'uscita di scena dal Parlamento siciliano dell'intera sinistra politica. La loro candidata a presidente contro Lombardo, la senatrice Anna Finocchiaro, già l'indomani era seduta nel suo bel seggio parlamentare alla faccia dei siciliani. Ma tutto questo è affar loro. 

Sarebbe, invece, più dignitoso un governo politico con la partecipazione "ufficiale" di uomini del PD per dare quella svolta determinante di cui tanto si parla. I vertici del partito sanno bene che, al momento del voto, il loro gruppo parlamentare subirà un brusco ridimensionamento, e tanto vale affrontare le elezioni avendo svolto un ruolo di governo per farsi giudicare sui fatti compiuti. In tutto questo, i problemi della nostra isola non sono diminuiti. 

Le famiglie risentono le conseguenze di una crisi economica globale grave ma che qui riveste connotazioni ancora più dure. Le opportunità di lavoro sono, sostanzialmente, inesistenti. La produzione agricola e industriale è ai minimi termini. I servizi ai cittadini insoddisfacenti. E poi la formazione professionale, con il triste bagaglio di anni di mala gestione che adesso ha costretto centinaia e centinaia di famiglie in una gravissima situazione economica al limite della sopravvivenza. 

Mentre i fondi europei per gli investimenti sono fermi, non si riesce a spenderli e andranno restituiti!!! E il Presidente Raffaele Lombardo, continua con la sua tenace freddezza, e la sua corazza di gomma, che tutto respinge, la sua (in)azione, mentre regna l’immobilità degli altri. Insomma la situazione non è affatto rosea. Solo tragica. ...Continua.
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