Ciò detto, questa maggioranza di palermitani di cui parlo è un estratto perfetto di sottocultura che ci tramandiamo dal periodo post bellico e che continua a proliferare nella nostra città, interessata solo ai valori del guadagno facile, ottenuto cioè senza faticare, della raccomandazione anche solo per saltare una fila in qualsiasi ufficio pubblico o privato, del muoversi con l'auto senza alcun rispetto della segnaletica, soprattutto in tema di parcheggi. Questa maggioranza che magari tiene la propria abitazione, anche se modesta, pulita e brillante come un bicchiere di cristallo, spesso fino all'ossessione, è la stessa che fuori butta di tutto per strada, cartacce, cicche, bottigliette, lattine e tovaglioli, tutto per terra, nei marciapiedi, nei cigli della strada. Questa maggioranza è la stessa che pur di non cambiare le cose, o non va a votare, oppure persegue da decenni e decenni la logica del clientelismo, della corruttela e del voto di scambio.
Questa maggioranza è quella che pensa che Cosa Nostra, tutto sommato, è innocua per il cittadino medio, perchè tanto colpisce interessi che sono lontani da ciò che può influire ne proprio orticello familiare. Questa maggioranza, tuttavia, sorprendentemente, è la stessa che se visita Parigi, Berlino, Monaco di Baviera, Varsavia, Edimburgo, Zurigo, Vienna, Oslo, ma anche Modena, Bologna, Milano, Firenze, Treviso o Padova, non butta per terra nemmeno una cicca di sigaretta, perchè maliziosamente sa che NON SI FA.... FUORI!!... Ma da noi, a Palermo, tutto è consentito, perchè gli amministratori della città, come quelli della Regione, sono nella maggioranza anche essi palermitani e dunque, come può un politico palermitano essere diverso geneticamente, e nel comportamento sociale e civico, da un qualsiasi altro cittadino palermitano? Il ricambio generazionale potrebbe dare risultati a lungo, lunghissimo termine.
Ma a breve non vedo alcun miglioramento delle cose all'orizzonte, perchè pur potendolo fare la nostra classe politica non sa copiare i modi di gestire le città come fanno in altre realtà, a meno che a gestire la città non dovessero insediarsi politici e tecnici giapponesi, tedeschi, friulani, svedesi, e austriaci. Ecco, forse, in questo caso potremmo accelerare i tempi... ma allo stato c'è tanta, tantissima strada ancora da fare. Credetemi.
Condivido pienamente la descrizione ed il giudizio sullo stato delle cose : Palermo non può cambiare, é sempre se stessa, chiunque vada a governarla.
RispondiEliminaÈ molto triste ammetterlo ma è proprio così. Ma forse ancora peggio. Tra l'altro le cose che non vanno sono molte di più di quelle citate dall'autore. Ma la speranza è l'ultima a morire e chissà che qualcosa di diverso possa nascere per i i miei figli e i miei nipoti.
RispondiEliminaNon è mai cambiato nulla
RispondiEliminae non cambierà mai nulla.
Finché tollereremo i cannavazzi Palermo rimarrà tale. E ' anche molto semplicemente una questione di maleducazione e mafiosita' un problema pedagogico e un problema morale insieme.
RispondiEliminaQuando gli elettori si sveglieranno!
RispondiEliminaÈ triste ammetterlo: Palermo è così come la descrive Salvo Castellese. Non possiamo non sperare in un cambiamento. Lo dobbiamo! Lo meritano Palermo, i bravi cittadini che vi abitano e noi emigrati che la portiamo nel cuore descrivendo le sue naturali bellezze ai nostri figli e nipoti. Però, purtroppo, il cambiamento dipende da una radicale trasformazione culturale. Il cammino è lungo e difficile.
RispondiEliminaSì votano sempre gli stessi personaggi politici non cambia nulla sia destra che sinistra non c'è la volontà di cambiare
RispondiEliminaGaetano Carollo cosa c'è da cambiare? se non la migrazione illegale del conferimento dei rifiuti... alcuni zozzoni aggirano la differenziata conferendo nelle zone dove ancora ci sono i cassonetti con ciò aumentando la mole dei rifiuti che poi si accumulano al di fuori dei contenitori. Sono solo poveri indegni e ignoranti con potere di voto.
EliminaNon cambierà mai nulla se prima non si educano i cittadini inizia da la’ dopo tutto il resto
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