Il tempo è passato veloce, troppo in fretta, senza la consapevolezza necessaria, che quando l’acquisisci è ormai tardi. Vorresti fermarlo, rallentarlo, cercare di bloccare i giorni, le ore, i momenti felici. E a mano a mano ti rendi conto che, al netto delle malattie, è il bene più prezioso che hai avuto, la ricchezza vera che ci è stata distribuita indistintamente ed equamente. Non ci sono disuguaglianze, non ci sono differenze, non ci sono imbrogli. Il tempo è uguale per tutti. È uguale per i poveri, per i ricchi, per i buoni, per i cattivi, è uguale a tutte le latitudini e a ogni angolo del nostro pianeta. Ma parecchie volte non ce ne rendiamo conto, non riusciamo ad apprezzare interamente questo tesoro che ci è stato donato. Spesso lo sprechiamo. Buttiamo via ore e ore, giorni interi, mesi, forse anni in cose e faccende inutili che ci sembrano fondamentali e non lo sono.
Affrontiamo invece situazioni importanti con superficialità, senza il giusto impegno, con il risultato di bruciare ancora tempo. Quel tempo che ci manca quando incontriamo qualcuno, conoscenti, colleghi di lavoro, compagni di scuola e vorremmo restare a parlare, a ricordare momenti, fatti e situazioni che ci hanno fatto crescere, gioie e dolori profondi. Ci manca tempo per andare a trovare un parente, un amico che non esce di casa, un amico lontano. Ci affanniamo per trovare la soluzione a problemi che problemi non sono, per il solo fatto che se non si possono risolvere non rappresentano un problema. Sembra un gioco di parole ma non lo è.
E quando arriva il giorno del compleanno, la torta, le candeline con quel numero che certifica inesorabilmente quanto tempo è trascorso scattano le riflessioni e i pensieri. Potevo fare di più, potevo fare meglio, potevo cambiare, potevo? Nella mente rimbalzano mille interrogativi, rimpianti, pentimenti, sentimenti contrastanti, paure e nostalgie. Ricordiamo chi ci è stato vicino, chi ci ha amato, chi ci ha voluto bene ed è andato via. E quei vuoti diventano sempre più grandi e sempre più incolmabili, ci si guarda intorno, si spazia nel tempo, si fanno elenchi di nomi con infinita tristezza.
Una corsa la vita, una corsa continua per arrivare a qualcosa, per ottenere di più, per migliorare ciò che è già sufficiente, per raggiungere un altro obiettivo ancora. È così, è la vita, è lo spirito che ci anima e che ci fa andare sempre avanti, dalla giovinezza alla maturità e alla vecchiaia, anche quando potremmo e dovremmo fermarci.
Ecco, di fronte a tutti questi anni trascorsi, possiamo e dobbiamo sperare di vivere al meglio il futuro che ci attende, con la consapevolezza, questa volta sì, che sarà molto più breve del periodo trascorso. Facendo tesoro delle esperienze e apprezzando le gioie che la vita può ancora darci. Le amicizie rimaste, gli affetti, la famiglia, figli e nipoti. L’eredità che lasciamo è rappresentato da tutto quello che abbiamo costruito e che continuerà dopo di noi, insieme a ciò che avremo lasciato nei cuori di chi ci ha conosciuto.
Auguri ai festeggiati come me e grazie a tutti
Affrontiamo invece situazioni importanti con superficialità, senza il giusto impegno, con il risultato di bruciare ancora tempo. Quel tempo che ci manca quando incontriamo qualcuno, conoscenti, colleghi di lavoro, compagni di scuola e vorremmo restare a parlare, a ricordare momenti, fatti e situazioni che ci hanno fatto crescere, gioie e dolori profondi. Ci manca tempo per andare a trovare un parente, un amico che non esce di casa, un amico lontano. Ci affanniamo per trovare la soluzione a problemi che problemi non sono, per il solo fatto che se non si possono risolvere non rappresentano un problema. Sembra un gioco di parole ma non lo è.
E quando arriva il giorno del compleanno, la torta, le candeline con quel numero che certifica inesorabilmente quanto tempo è trascorso scattano le riflessioni e i pensieri. Potevo fare di più, potevo fare meglio, potevo cambiare, potevo? Nella mente rimbalzano mille interrogativi, rimpianti, pentimenti, sentimenti contrastanti, paure e nostalgie. Ricordiamo chi ci è stato vicino, chi ci ha amato, chi ci ha voluto bene ed è andato via. E quei vuoti diventano sempre più grandi e sempre più incolmabili, ci si guarda intorno, si spazia nel tempo, si fanno elenchi di nomi con infinita tristezza.
Una corsa la vita, una corsa continua per arrivare a qualcosa, per ottenere di più, per migliorare ciò che è già sufficiente, per raggiungere un altro obiettivo ancora. È così, è la vita, è lo spirito che ci anima e che ci fa andare sempre avanti, dalla giovinezza alla maturità e alla vecchiaia, anche quando potremmo e dovremmo fermarci.
Ecco, di fronte a tutti questi anni trascorsi, possiamo e dobbiamo sperare di vivere al meglio il futuro che ci attende, con la consapevolezza, questa volta sì, che sarà molto più breve del periodo trascorso. Facendo tesoro delle esperienze e apprezzando le gioie che la vita può ancora darci. Le amicizie rimaste, gli affetti, la famiglia, figli e nipoti. L’eredità che lasciamo è rappresentato da tutto quello che abbiamo costruito e che continuerà dopo di noi, insieme a ciò che avremo lasciato nei cuori di chi ci ha conosciuto.
Auguri ai festeggiati come me e grazie a tutti
GLI ANNI PASSATI
RispondiEliminaSono volati
gli anni passati
che sembravano immensi,
hanno messo le ali
e se ne sono andati,
improvvisamente.
Quegli anni
che sembravano immensi
sono scomparsi,
sono diventati niente.
(14-gennaio-2025)
salvatore r. mancuso
Io negli anni settanta pensavo all'anno 2000 come ad una cosa lontana, un traguardo remoto. Improvvisamente mi sono ritrovato nel 2025. Dove si o gli ultimi 50 anni? Dove sono? Mi mancano...
RispondiEliminaL'anonimo del precedente e anche di questo commento sono io, Nino Pepe, e non capisco perché il sistema non mi riconosce. Ma si, chi se ne frega. TANTISSIMI CARI AUGURI AMICO GIANGIUSEPPE ❤️
RispondiEliminaNel rinnovarti i migliori auguri vorrei dirti che il miglior modo per vivere bene e serenamente il nostro tempo, quello che abbiamo alle spalle e quello che ci rimane, è non badare alla nostra età. Spesso condiziona i nostri comportamenti
RispondiEliminaÈ da tempo che non scrivo nel tuo blog ma stavolta non posso farne a meno
RispondiEliminaperché leggendoti mi hai commossa, tu scrivi e hai sempre scritto con passione ma, "il tempo è uguale per tutti senza disuguaglianze" mi ha fatto fermare a riflettere perché è lì il senso della vita. Ancora Auguri Giangiuseppe persona straordinaria e di gran cuore.
E ' da tempo che non scrivo nel tuo blog ma stavolta non posso farne a meno
Eliminaperché leggendoti mi hai commossa, tu scrivi e hai sempre scritto con passione ma, "il tempo è uguale per tutti senza disuguaglianze" mi ha fatto fermare a riflettere perché è lì il senso della vita. Ancora Auguri Giangiuseppe persona straordinaria e di gran cuore.
Un abbraccio Itria
Giangiuseppe non mi fa scrivere il nome sono Itria Gallo
RispondiEliminaGiangiuseppe, bella e commovente riflessione. Grazie? ❤️ Monsignor Paglia, presentando il suo libro 'Destinati alla vita', ha detto: "La vecchiaia, l’età anziana, è tempo da spendere per se stessi e per gli altri, per trasmettere l’esperienza di una vita vissuta e ancora lontana dal venire conclusa. È un tempo prezioso. Per noi stessi e per metterci a disposizione delle famiglie, dei nipoti, o anche della società. Non è un’età di scarto. Forse noi stessi anziani lo pensiamo, qualche volta, ma è un’idea da contrastare. È un’età nuova e va riempita di attività e di riflessione. È il tempo degli anziani!" In questo mese ho compiuto 80 anni e il giorno del tuo compleanno il mio secondo nipote, Loris, 10 anni. 70 anni di differenza fra nonno e nipote. I nipoti sono tre e rappresentano la mia seconda giovinezza. Loro sono il mio primo impegno e dopo le passioni per la musica, la lettura e la politica. Ogni tanto faccio un tuffo nel passato, ma la realtà dei miei nipoti e della famiglia mi proietta nel futuro. Nel rinnovarti gli auguri per i tuoi 70 anni, ti invio un affettuoso abbraccio. ❤️
RispondiEliminaMolto sensate le riflessioni di Giangiuseppe, ma la madre di tutte le domande è: qual è il senso della vita. Perchè ci impegniamo tanto nel raggiungere i nostri obiettivi, ci sottoponiamo ad estenuanti sacrifici, impariamo tante cose e facciamo esperienze inseguendo un modello di vita ideale che ci faccia stare bene. I 70 anni di Giangiuseppe sembrano tanti ma rappresentano un miliardesimo di secondo al cospetto dell'universo. Stiamo su questa terra per un tempo più breve di un flash e non abbiamo ancora capito che senso ha la nostra presenza nel mondo.
RispondiEliminaAugurissimi di vero cuore!
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