mercoledì 18 luglio 2018

Vergogna: Di Maio assume Segretaria Particolare

Di-Maio-assume-la-sua-amica-960x576di Maurizio Alesi - Alessandro Sallusti, la penna più affilata del west, questo simpatico eroe, a libro paga della famiglia Berlusconi, ha messo in atto l’ennesimo ridicolo scoop sulle magagne del M5S.
Oggi è in edicola con una notiziona da far tremare i polsi al governo. Meno male che esiste una stampa libera e democratica, come “Il Giornale” sempre in prima linea contro le porcherie dei pentastellati.

La Voce di Arcore, ha appena scoperto che Di Maio si è permesso di nominare una segretaria particolare per il suo ministero, senza chiedergli il parere. La notizia è naturalmente degna di stare in prima pagina, non è di quelle che riguardano il condannato, sempre nascosta in dodicesima in taglio basso.

Il divertente Sallusti non può tollerare che si possa nominare una persona incensurata, giovane, laureata in economia, priva di conflitti di interessi, appartenente ad una famiglia che ha denunciato i propri usurai e che ha già sulle spalle un tirocinio presso la Camera dei Deputati. Assia Montanino classe 1992, che si è distinta per la gestione di situazioni complesse di segreteria, secondo “Il Giornale” non ha i requisiti per organizzare e dirigere la segreteria del ministro Di Maio.

assia-montaninpLa Montanino, come sottolinea acutamente l’articolista, ha la grave colpa di essere nativa nella stessa zona geografica del vice presidente del Consiglio e, dunque, inadeguata a ricoprire il ruolo. Il povero Sallusti, per mano del suo fido Pasquale Napolitano, accusa con sdegno Di Maio di “aver piazzato gente fidata nei ruoli strategici della struttura ministeriale”.

Come dargli torto. Considerata la delicatezza del ruolo di segretario particolare, il ministro del Lavoro avrebbe dovuto scegliere una persona di cui non si fida, meglio se un avversario politico, magari segnalata da Berlusconi o da Renzi in modo da poter dormire tranquillo e non fare arrabbiare Sallusti. L’audace ventriloquo che si sforza di sembrare un giornalista, durante i bei tempi delle cene eleganti si è sempre guardato bene dal criticare i personaggi squallidi, subrette, veline ed escort di cui si circondava il suo datore di lavoro che bivaccavano tra Palazzo Chigi, Palazzo Grazioli ed Arcore.

Non ha mai avuto niente da ridire sulle igieniste dentali nominate al Consiglio regionale della Lombardia (pagate dai contribuenti). Per Sallusti le olgettine stipendiate da B. che avevano il telefono personale di B. erano delle statiste, altro che sprovvedute come Assia Montanino. I fedelissimi e i nominati da Renzi, dal canto loro, si sono distinti per la loro propensione all'autodistruzione infatti, da bravi e qualificati collaboratori del rottamatore, con le loro consulenze e le loro collaborazioni nei vari ministeri, hanno accelerato il processo di decomposizione del PD e dei loro governi.

Oggi il problema diventa una giovane e preparata donna, scelta sulla base di un rapporto fiduciario, dovrà curare l’agenda di Di Maio, organizzare incontri, coadiuvarlo nell'attività quotidiana. Tuttavia l’attacco di Sallusti, ripreso anche dall'immancabile “la Repubblica”, si concentra sulla mancata esperienza in ruoli apicali, come se gestire la segreteria politica di un ministro fosse equivalente a fare il segretario generale di Palazzo Chigi.

SallustiInsomma la solita macchina del fango, il solito giornalismo spazzatura che proviene da un quotidiano il cui direttore è stato definito dai giudici di Cassazione, nella sentenza n. 41249 che ha confermato la condanna al carcere di Alessandro Sallusti: “persona con spiccata capacità a delinquere dimostrata da tanti precedenti e dalla gravita della campagna intimidatoria e diffamatoria” condotta nei confronti di un giudice.

Ma stupisce ancora di più la reazione del cittadino comune, e degli antigrillini (quelli acefali) che, come i topi del pifferaio di Hamelin, sono attratti e rapiti dalle note di chi li manovra. Costoro si spingono ancora oltre gli stessi inutili argomenti e le illazioni pubblicate sulla stampa. Nei loro commenti social si leggono osservazioni deliranti privi di analisi critica e improntati, come spesso accade, sul pregiudizio e l’odio preconcetto.

Io non ho certo la pretesa di stimolare una piccola pausa di riflessione in quanti odiano il movimento per partito preso. Tuttavia nutro la speranza che qualcuno, intellettualmente onesto in grado di distinguere una notizia vera da una volgare propaganda, possa riflettere sul grado di accanimento e sul livello di una campagna denigratoria a tutto campo che, verosimilmente, accompagnerà l’intera legislatura.

Ai nostalgici del vecchio regime e a chi lacrima ancora per essere rimasto orfano del renzusconismo, invece, dedicherò una preghierina affinché torni in loro la serenità che gli è stata tolta dagli elettori.

Maurizio Alesi
18 Luglio 2018

32 commenti:

  1. È guerra senza esclusione di colpi. Il vecchio regime è duro a morire.

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    1. È duro a morire perché ha tutto da perdere...

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  2. Io non so se chi fa questi deliranti attacchi ha mai avuto a che fare con la pubblica amministrazione e con le strutture di vertice. Parlo di sindaci, assessori, ministri e compagnia cantando. E mi chiedo se, prima del M5S al governo si era mai sentito parlare di segretari, di capi di gabinetto e dei loro stipendi. È la dimostrazione della mala fede che c'è in giro. Il ruolo di segretario particolare e le norme che ne regolano l'esistenza, ivi compreso il compenso sono dettate da norme di legge che prevedono l'assoluta autonomia di chi fa la nomina, che per ovvie ragioni è, e non potrebbe essere diversamente, di carattere fiduciario. Insomma stiamo parlando di una indegna speculazione politica che dovrebbe fare arrossire chi ha un pizzico di onestà intellettuale.

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  3. Ma che scemenza dice questo signore, ogni assessore regionale ha un segretario particolare immaginiamo un ministro. Il segretario particola non deve essere un necessariamente un dipendente pubblico, anzi quasi mai lo è. Il segretario particolare è la persona più vicina al ministro e quindi di massima fiducia. SALLUSTI ho è in malafede, o ignora cose che un praticante giornalista conosce. Bene farebbe ad informarsi per evitare di squalificarsi professionalmente.

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  4. Forse era abituato a Berlusconi del quale le persone di fiducia erano Mangano e Dell'Utri.

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    1. Sallusti è semplicemente un verme

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  5. L'ennesima penna intinta nel fango. Lui svolge il lavoro per il quale è stato assunto dal cigno di Arcore, quello condannato a raccontare barzellette a Cesano Boscone. Ma ciò che sconcerta è l'ottuso antagonismo di tanti commenti acefali, la cui consistenza non sa andare oltre la denigrazione dell'avversario ed incapaci di motivare il proprio sfogo. Mi chiedo, qual è la differenza tra loro ed un Sallusti qualsiasi?

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  6. Il problema non è solo Sallusti, ma tutto il web che riporta la notizia come se Di Maio per questo grande misfatto fosse diventato disonesto più dei suoi predecessori.

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  7. La colpa è vostra avete mandato in rete false notizie,la sorella della Boldrini la cugina di Renzi ecc ecc,questa è vera quindi beccatevi le proteste.Io sostengo che una 26 anni è inesperta un curriculum vuoto,poi contestiamo Boeri 18 pagine di curriculum, grande economista.

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    1. Sig. Boschetti, da non Grillino, siete la vergogna di questo paese. L'Italia non ha mai avuto una classe politica così squalificata come quella rappresentata da gente come Berlusconi e Renzi. Ho fatto politica fin da quando ero giovane, ho conosciuto La Malfa e Spadolini. La sua risposta mi fa stare male. Lei sa meglio di me quante vere porcherie sono state coperte a Renzi, che per cinque anni ha dettato pure gli articoli di giornali e i servizi televisivi. Quando governava Renzi tutti i telegiornali iniziavano con il leccaggio a Renzi. Ci spiegavano pure che lo stronzo che cacava era profumato. Ci dicevano che era come re Mida e ogni cosa che toccava diventava oro, e non ci dicevano che i poveri, sotto il suo governo, sono aumentati di 1.750. 000. Ora i telegiornali cominciano parlando male di Salvini e Di Maio. Questa nazione non merita la democrazia non merita una informazione libera, perché ha troppi padroni. Oggi consiglierei a Di Maio che se vogliono lavorare tranquillamente debbono appropriarsi della Rai, come ha fatto Renzi e stringere i coglioni a Mediaset e ai signori di La7, perché questa gentaglia non merita di essere trattata come in una democrazia dove l'informazione è il potere che controlla correttamente la politica. Oggi i giornalisti sono i lecca culo di un potere politico venduto ai padroni e ad un liberalismo scellerato e senza etica. VERGOGNATEVI

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    2. Boschetti su quali basi affermi che quella idiozia sulla Boldrini sia opera della macchina mediatica pentastellata? Hai notizie migliori delle mie su chi possa essere stato il primo a buttare in rete una cazzata di tale entità e di tale banalità da non essere mai arrivata a me in quanto notizia ma sempre in quanto bufala? E ti assicuro che almeno sette/ottocento dei miei contatti sono pentastellati. Chiaramente non ho prove a proposito, come non ne hai tu, ma non escluderei che possa essere una fake news nata per essere tale e soprattutto per danneggiare il M5S. Al di là di qualche trasversale idiota che possa essere caduto nella trappola, a chi torna utile questa cazzata? Direi alla Boldrini e tutto l'indotto antigrillino. Ti consiglierei di meditare su questo cosa.
      Sulla ragazza mi limito a dirti, a parte i tuoi pregiudizi e la tua frustrazione che ti generano, mi spieghi perché il curriculum di Conte non andava bene perché troppo pompato, mentre quello della ragazza non va bene perché. troppo scarno?
      Mediterei anche su questa tuo approccio alle queste vicende, a mio parere, entrambe. indotte. Quantomeno per comprendere quanto tu stesso sia parte integrante di queste fake news e di questi propagatori di odio.
      P.S.Non ti sfugga questo dettaglio. Paradossalmente, entrambe le notizie, una chiaramente falsa, l'altra fondata su un fatto assolutamente vero, ma "non notizia", svolgono entrambe la stessa funzione, alimentare i tuoi pregiudizi e renderti incapace di fare una vera analisi sul tuo avversario/contraltare politico, trasformandoti in uno dei tanti inconsapevoli haters della rete. Ti saluto.

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    3. Infatti, la madre di tutti i mali italiani si chiama proprio Informazione. Finché avremo una stampa al soldo dei rispettivi padroni o dei poteri economici, non saremo un Paese normale.

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  8. La credibilità di Sallusti è pari alla verginità di una prostituta.

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  9. Caro Giovanni Caianiello se tra i simpatizzanti di questo 'scoop' c'è ancora chi crede nella bufala del volo di stato di Salvini di domenica scorsa tra l'altro già smentita ufficialmente, di cosa vogliamo più stupirci?

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  10. La penosa fine delle opposizioni

    "Fallito il boicottaggio preventivo, Pd e Forza Italia persistono nello starnazzare contro il Movimento 5 Stelle impegnato a governare. La loro è una opposizione isterica e sguaiata. Urla e sputi ad ogni sospiro. Una caciara politicamente sterile. Quello che Pd e Forza Italia sembrano non capire è che il Movimento 5 Stelle ha stravinto le elezioni ed è al potere non perché li ha insultati quando governavano loro. Ma perché ha proposto un valido progetto politico alternativo. Un progetto fatto di idee nuove, di valori, di uomini, di pratiche che i cittadini hanno capito e poi premiato votandolo in massa. Quando il Movimento era all’opposizione, l’ha fatta seriamente e anche duramente. Sono volati anche insulti – tutti sacrosanti e meritati peraltro – ma dietro c’era sostanza politica. Solo con gli insulti e senza una proposta politica seria, il Movimento sarebbe ancora seduto tra i banchi dell’opposizione a gridare con qualche cartello in mano. Ma forse, sotto sotto, Pd e Forza Italia si rendono conto che strillare a vanvera come casalinghe depresse non serve a nulla, si rendono conto che dovrebbero piuttosto lavorare per rinnovarsi dalle fondamenta e partorire una nuova proposta politica, il problema è che non sanno da che parte iniziare, non ne sono capaci. I reduci dello tsunami del 4 marzo, sono i dirigenti forzapiddini piazzati dai vecchi boss nei collegi migliori, sono la crème de la crème del vecchio regime, sono i responsabili principali del fallimento politico di Pd e Forza Italia. E sono quindi tutti impregnati fino al collo delle vecchie logiche padronali, dei paraocchi ideologici e burocratici, delle correnti e delle servitù e di tutte quelle depravazioni partitocratiche che li contraddistinguono. Tali politicanti potranno al massimo cambiare qualche simbolo o slogan o il nome di qualche cartello elettorale. Ma la loro sostanza politica rimarrà sempre la stessa. Per loro la politica è quella, non ne conoscono un’altra, non ne concepiscono un’altra. E come successo a decine di partitini e di boss scomparsi nel passato, invece che rinnovarsi, sono destinati a continuare a spaccarsi in mille pezzetti e bande che litigano sul nulla, fino a scomparire. Del resto, se fossero stati in grado di cambiare, lo avrebbero già fatto da tempo. Se avessero avuto idee valide alternative, le avrebbero già concretizzate da tempo. Sono anni ormai che il consenso di Pd e Forza Italia è in picchiata e che accumulano sconfitte, sono anni ormai che i loro boss sono politicamente bruciati, sono anni che il paese va da una parte e loro dall’altra, eppure Pd e Forza Italia non hanno mai cambiato nemmeno di una virgola. Solo trucco e parrucco. Affondando nel nulla. Oggi i reduci forzapiddini starnazzano furiosi dai banchi delle opposizioni. Ma le loro urla e i loro sputi non sono in realtà contro il Movimento 5 Stelle, sono contro quel cambiamento che loro sono stati incapaci di comprendere e di incarnare. Quel cambiamento che li sta sommergendo condannandoli ad una penosa fine."
    Tommaso Merlo

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    1. Impegnato a governare? Interessante. Non ce n'eravamo accorti. Ma se lo dice lei.

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  11. C'è chi faceva fare carriera a Nicole Minetti per le sue "grandissime doti" di statista in regione Lombardia, e chi sceglie persone con un curriculum e una formazione eccellente, onesta e che sa fare il lavoro per cui viene pagata, che poi il servo del mafionano di Arcore, Sallusti il più ignorante del panorama mainstream, un sasso è più colto di Sallusti, insieme a lui c'è Severgnini che "scrive" ogni tanto sul FT o NYT delle fake news eclatanti e che non ha mai indovinato un analisi politica con i suoi "discorsi" senza ne e ne coda (basta vedere le imitazioni di Crozza per capire chi dei due è quello vero), e infine un trio ignorante si chiude con il British spendaccione CAPRArica, sfanculato dalla Rai per la sua sobrietà nelle spese come inviato in Inghilterra quei tempi e quando appare nei talk dice delle puttanate che molti credono lo faccia apposta, credetemi è veramente IGNORANTE quest'ultimo.

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  12. È semplicemente un verme
    Fu condannato e arrestato per diffamazione. Ma napoletame concesse la grazia.
    Bene D'Alema in diretta a dirgli "lei è un miserabile".

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  13. Questi ruoli sono di estrema fiducia, si nominano solo persone di cui ti fidi. Poi per fare la segretaria non bisogna essere “tecnici” a differenza di altri che al ministero delle infrastrutture prendevano ragionieri e avvocati o al ministero della salute geometri e agronomi e ecc ecc

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    1. Lo sanno bene caro Santino, ma per loro il problema è confondere le acque e accreditare l’idea che in politica siamo tutti uguali. Moriranno con questo desiderio

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  14. Silvana Jacksy Ferrara19 luglio 2018 alle ore 09:49

    A Sallusti non piacciono le persone perbene abituato com'è col suo padrone un delinquente naturale come dicono le sentenze, è destinato anche lui alla morte giornalistica visto le stupidaggini che dice finirà come L'Unità testata fallita per falso giornalismo‼️

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  15. Un pio desiderio, assistere alla morte giornalistica di Sallusti.
    E però un desiderio poco democratico.
    A,me non piace il pensiero unico, per cui non vedo l'utilità che porta al dibattito democratico la morte di un quotidiano o il venir meno di una voce che magari non piace ma che è indice di democrazia. Detto questo, l'unità è morta per insipienza politica, perché i lettori non ne hanno più voluto sapere di spenderci quel che centesimo per leggere le campagne sbagliate e le sciocchezze politiche del giornale di un partito che non esisteva più.

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  16. Nino, l’informazione è democratica quando si esprimono punti di vista diversi. È questo va benissimo. Quando si scrive solo per ingraziarsi i propri padroni dai quali si viene pagati, arrivando a pubblicare notizie false e fuorvianti, quello non ha nulla a che fare con la democrazia. Per quanto mi riguarda, questi mercenari possono anche chiedere la redazione. Nessuno li rimpiangerà.

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  17. Silvana Jacksy Ferrara19 luglio 2018 alle ore 09:57

    Nino, questa non è democrazia ma mero giornalismo di assecondare chi voleva far lavare i cessi al movimento, il padrone comanda e per non perdere la poltrona il lecchino fa testate giornalistiche fuorvianti.

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  18. Il problema è uno solo, i giornalisti non fanno informazione ma politica attiva

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  19. Sulle notizie false e fuorvianti non ti ho mai visto protestare contro le cazzate che quotidianamente vengono proposte, ad esempio, da Repubblica, giornale che non si può proprio leggere per il tono anti 5 stelle veramente esagerato (Detto da me, uno che non è mai stato tenero col M5S). È nemmeno ti ho visto intervenire sulle falsità pubblicate nel Fatto Quotidiano di cui possiedo un vasto campionario, raccolto dal grande Giampaolo Pansa.

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  20. Che schifo questi sono peggio degli altri. Iragazzi laureati sono in mezzo alla strada e questo porco si prende la segretaria a milioni.

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  21. La Meritocrazia scandalizza..... ma dove sono finite le belle raccomandazioni di una volta???

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  22. Vergognatevi voi grillini che ci avete fracassato le palle con Renzi e Boschi ed adesso giustificate Il bibitaro che favorisce l'amica.

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  23. Maria Luisa Cosentino19 luglio 2018 alle ore 17:26

    Ma scherzate o dite sul serio? Credito a Sallustio? Ma se è il padre del metodo Boffo, se scrive solo "sotto dettatura o ispirazione!!!!! che ripubblicate le sue "scoperte"?

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  24. Sarò contenta quando vedrò in galera persone come queste. e dicevano di essere oneste.

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  25. Che un ministro abbia il potere discrezionale di scegliere, a capo della segreteria del suo dicastero, una persona di fiducia è una regola che affonda nella notte dei tempi. È talmente normale che il caso sollevato da certa stampa non merita di essere amplificato. Pescare nella stampa spazzatura ha sempre un secondo fine: per difendere o giustificare si approfitta per spargere fango in tutte le direzioni. Tutti dovremmo rammentare il famoso proverbio derivante dalla Bibbia: “Chi semina vento raccoglie tempesta”.

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