martedì 1 marzo 2016

Sul carro del vincitore non si sale, ma lo si spinge

Renzi Salvinidi Franco Luce - Caro direttore, sarà una terribile frenesia la mia, che ho ripetuto spesso su questo blog, di avvertire una sensazione di decadimento politico sempre più profondo.
Un orizzonte incerto e nebuloso che lascia pochi spiragli a positivi cambiamenti. Una situazione resa più grave dalla mancanza di una forza politica garante di un serio cambiamento al sistema Italia.

D'Alema RenziGli anni vissuti in politica mi suggeriscono, purtroppo, che sono tante le componenti che entrano in gioco, oltre a quelle conosciute.  Per esempio, come agiranno un domani i poteri esterni, ad iniziare dalla massoneria e i “gestori” o i “padroni “ della pubblica finanza? Possiamo solo affidarci alle nostre più o meno scarse capacità predittive, per cercare di capire quale potrebbe essere la prossima tegola che ci cadrà addosso, sperando che non sia quella mortale.

Verdini e BerlusconiUna considerazione da farsi anche nel caso dell’attuale governo la cui tenuta, soprattutto per interventi “esterni”, non è per niente certa per i mesi a venire, nonostante i Verdini di turno che corrono in soccorso.
C’è chi affida la successione ancora al “Rottamatore”, chi sul rivoluzionario Grillo e chi confida in un’affermazione del leghista Salvini. Beh… valutando le strategie portate avanti dai vari supporter politici sembra di assistere alla proiezione di un film di Sergio Leone: IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO. Naturalmente il primo degli attributi viene assegnato al soggetto preferito, lasciando gli altri due alla parte avversaria… ”le vecchie e laide lasserei altrui”… avrebbe detto Cecco Angiolieri. Però una precisazione, è necessaria farla, c’è una situazione che ci obbliga a non sentenziare semplici previsioni ma, come si dice in gergo, restare con i piedi per terra.
Dopo Renzi non possiamo aspettarci la fine del film di Sergio Leone, ma un film dell’orrore di Dario Argento. La situazione politica non è affatto tranquilla, si respira un’aria pesante di ingovernabilità con tre forze in campo che si contrappongono senza esclusione di colpi, e poco potrà fare il responso delle urne. Un principio è certo: la tenuta del governo non è per niente scontata. Perciò, quale sarà la prossima partita che ci troveremo davanti?

MogheriniNel PD si affacceranno all’orizzonte sepolcri imbiancati e i ciclici fantasmi come D’Alema, Enrico Letta, Ignazio Visco, o magari la Mogherini che sta immagazzinando le varie discipline che impartisce la Troika europea.
Se questo governo ”non eletto”, come viene giudicato da più parti, è stato progettato all’esterno può essere fatto cadere solo dall’esterno e potrebbe essere sostituito da un terzo governo non eletto antipopolare e servo dell’Europa.

GrilloA questo punto, il popolo degli elettori, come si giocherà la carta penta stellata? E’ davvero tanto difficile fare una esatta previsione, anche se abbastanza probabile, in quanto quotati commentatori politici sono certi che il M5S non è che l’emanazione mascherata di quell’establishment euro atlantico. Qui si determina il ruolo che può giocare o meno il soggetto attualmente dato dai sondaggi in seconda posizione in quanto a consensi elettorali,  riprende a intercettare indignazione, ma resta vincolato al suo netto rifiuto di qualsivoglia ipotesi di alleanza. Una valutazione del tutto soggettiva, vedeva di “buon occhio” un’entrata del M5S nel governo, ma Grillo ha imposto ai suoi: “Sul carro non si sale… io però aggiungo: MA LO SI DEVE SPINGERE!

Ultima considerazione, se prevale il criterio che premia le coalizioni, aumentano immediatamente le chances di quella peggiore Destra data per spacciata dopo le impallinature che parevano aver messo fuori gioco il suo capo/federatore Silvio Berlusconi. Non possono essere ignorate le avvisaglie dell’ennesima resurrezione della destra verificatesi nel Comune di Venezia e nella Regione Liguria.
Due contesti alternativi vincenti che inglobano il Salvini senza consentirgli di afferrare la leadership, ma di incassare vantaggi attraverso un diretto coinvolgimento nella spartizione dei posti negli organigrammi. Matteo Salvini, da vero politicante sa benissimo che la sua crescita elettorale non andrà mai oltre il 15%, anche continuando a cavalcare i temi sciovinistico razzisti che danno sicurezza a xenofobi e benpensanti.

Franco Luce aprile 2015Franco Luce
Stornarella (FG)
01 Marzo 2016


53 commenti:

  1. Michele Maniscalco1 marzo 2016 alle ore 22:16

    Se si andasse a votare nella prossima primavera in seguito alla, per ma probabile, sconfitta di Renzi al referendum di ottobre la situazione di partenza sarebbe la seguente: PD, M5S e coalizione di destra si contenderebbero il ballottaggio. La cosa peggiore sarebbe un ballottaggio tra coalizione di destra e PD renziano. (Non escludendo che in caso di ritiro di Renzi dalla politica, come da lui promesso in caso di sconfitta al referendum le cose dentro il PD potrebbero cambiare). In caso di ballottaggio tra M5S con uno degli altri 2 i pentastellati avrebbero serie probabilità di vincerlo. La legge elettorale darebbe a loro una maggioranza solida e assoluta alla Camera. Ma poiché per il Senato si andrebbe a votare con la vecchia legge dovrebbero contaminarsi e cercare alleanze. Lo faranno? E se ricevessero la stessa risposta che hanno dato loro a Bersani?

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    1. Bravo caro Michele, capisco nelle tue parole che nutri i miei stessi dubbi, guardando i tanti punti interrogativi che hai usato. Grazie per aver interpetrato la mia seria riflessione sull'attuale situazione politica che NESSUNO fa nulla per poterla migliorare. Come hai fatto giustamente notare la nuova legge elettorale con la fantomatica eliminazione del Senato ha aggiunto qualche difficoltà a quelli già esistenti. Certamente le situazioni che si presenteranno sono quelle da te descritte.

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  2. Articolo molto interessante per l’argomento trattato, anche se non mi sento di condividerne in pieno un paio di affermazioni. Che ci siano dei commentatori a definire il M5S sia una emanazione mascherata di quell’establishment euro atlantico, questo non significa che lo sia davvero. Infatti, il suo programma e proposte di leggi presentate ed ad oggi sostenute, viaggiano nella direzione diametralmente opposta, sia anti europea, sia anti governance americana. Inoltre, mancato sostegno dei media tv e giornali notoriamente indirizzati proprio quell’establishment euro atlantico, che ha voluto gli ultimi governi di questo paese non sembra affatto stare dalla sua parte, anzi. Per quanto attiene il mancato ingresso dei 5S nel governo, è noto a tutti il fatto che questi non sano mai stati invitati a farne parte, come è altrettanto noto, che la distanza che li divide dai partiti tradizionali è il determinata dall’evidente immersione di questi nel diffuso malaffare e sistema lobbystico mafioso. In questo non mi sento di dare loro torto. La credibilità di una forza politica parte anche da questo. Quanto a spingere il carro, credo che anche i maggiori sforzi possano restare vani se chi lo guida, scalcia e rigetta ogni iniziativa.

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    1. Ad essere sincero, caro Giovanni, non ci credo neanche io all'esistenza di questo fantomatico establishment esterno al nostro Stato, ho voluto soltanto citarlo per mettere in evidenza come quotati commentatori cercano di rendere ancora più irrespirabile l'ambiente politico italiano. Non so, caro Michele se coloro che utilizzano il carro scalciano per evitare che qualcuno riesca a mettere su qualche piede. Ecco qui cercherei di appurare quale potrebbe essere la verità e da che parte sta. Lo ripeterò alla nausea che non sono assolutamente renziano,ma sono stato sempre favorevolissimo a vedere al governo, seppure insieme ad altre forze politiche, il M5S. Possibile che in altre Nazioni ci riescono e noi non siamo in grado di dialogare? Noi siamo abituati a portare avanti una politica da da "curva sud" evitando qualsivoglia volontà di dialogo e compromesso. D'altronde, caro Michele qualche volta prendiamoci anche noi elettori un buona fetta di colpa, evitiamo di fermarci ad una sterile critica, se questi che ci governano sono dei corrotti e ed incapaci, purtroppo è il "prodotto" del nostro voto.

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    2. A dir la verità, sono sufo di queste teorie cospirazioniste anti M5S, sempre lo stesso , noioso ritornello,Casaleggio mano allungata di NWO, di poteri forti ect, non se ne può proprio più!
      Grazie della vostra presa di posizione!

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    3. Quali sono le proposte di legge del M5s?

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    4. Le proposte che ritengo molto interessanti: Limitazione a due legislature, no alla presenza di indagati e condannati in parlamento, ma anche l conversione alle energie rinnovabili, già queste sono un pacco notevole, e, direi,almeno degne di sincera discussione. Anche importante l'opposizione contro privatizzazione di beni pubblici (acqua , sanità, mezzi pubblici). Srano che dia così tanto fastidio alla fu sinistra.

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  3. Cara signora Laura, eventualmente Lei segue poco il blog del direttore Giangiuseppe Gattuso e non ha capito il senso de mio servizio. Ho espresso innanzi tutto un'opinione del tutto personale sulla intricata situazione politica italiana, siamo in presenza di di un'evidente situazione di ingovernabilità che può essere risolta soltanto attraverso un serio dialogo e confronto tra i contendenti. Inoltre dovrebbero interessarsi di porgere più attenzione a ciò che potrebbe unire e non a ciò che irrimediabilmente divide. Nei tanti commenti questo principio, l'ho spiegato in tutte le salse, non ci illudiamo che si possa governare con la politica spicciola del "togliti tu che mi devo mettere io". Il titolo del servizio dovrebbe essere molto emblematico per chi mastica un po di politica. E' facile esortare i propri adepti con eufemismi molto appariscenti ma privi di significato : NOI NON SALIAMO SUL CARRO DEL VINCITORE..... fin qui non fa una grinza,ma il CARRO BISOGNA SPINGERLO ...se vogliamo andare avanti. In sintesi avrei preferito che la nuova forza politica emergente pentastellata doveva entrare nel governo, se avesse voluto demolire il PD non fermarsi a dire sempre no. Così posso rispondere alla Sua domanda.... e allora? Risposta: Smettiamola con la politica dello scontro e non diamo all'estero l'immagine di una Nazione che si fa governare da ladri e da imbecilli. Scusa errori on omissioni.

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  4. Scusi Franco Luce, ma le risulta forse che i pentastellati siano mai stati invitati ad entrare nel governo Bersani o in quello di altri?

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    1. Assolutamente d'accordo non li volevano al governo per niente volevano solamente i loro votanti 9 milioni ..per il resto zero assoluto !

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    2. Giovanni, come si possono fare progetti comuni ovvero fare inviti di partecipazione al governo del paese, quando si mette a priori una pregiudiziale NESSUN DIALOGO e NESSUNA ALLEANZA? Credo che lo streaming Bersani - Lombardi e Crimi lo abbia visto tutta l'Italia e l'ilarità a cui fu sottoposto l'interlocutore. Un atteggiamento, a dir poco non condivisibile, tanto è vero che non tanto tempo fa la signora Lombardi ha chiesto pubblicamente scusa all'on. Bersani. Perchè vogliamo ignorare un atteggiamento ostile verso tutti dei grillini? Aggiungo come pugliese, dopo la vittoria politica il Governatore Emiliano, ha teso la mano al M5S offrendo loro 3 assessorati, ricevendo in cambio un secco rifiuto. Ma, a prescindere di queste considerazioni, forse opinabili, è noto tutti che il disegno del binomio Grillo-Casaleggio è quello di azzerare tutte le forze politiche e poter governare in piena autonomia. Forse sono stato infelice nell'esternare il mio punto di vista, ma la mia esperienza maturata nella politica attiva, mi suggerisce che senza dialoghi e compromessi non si va da nessuna parte, perchè ci sarà sempre una stragrande percentuale di popolo che osteggerà e metterà a dura prova ogni iniziativa politica.

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  5. Carissimo Franco, con te è sempre piacevole discutere e ragionare di politica. L’unico rilievo che sento di dover fare alla tua tesi è constatare che ti ostini, ancora una volta, a sostenere la percorribilità di una partecipazione dei 5stelle ad un governo diretto dal PD. Qualunque giudizio si possa avere nei confronti dei pentastellati, bisogna prendere atto di un fatto incontrovertibile: il movimento che fa capo a Grillo è nato ed esiste solo ed in quanto si pone in totale antitesi con l’attuale sistema dei partiti. Loro ritengono sia contro natura una coalizione tra forze che non hanno un programma comune, una idea condivisa della moralità e dell’etica politica, del concetto di rappresentanza dei cittadini. Basta leggere il loro programma per rendersi conto che stanno agli antipodi. Accusare i grillini dicendo che si rifiutano di appoggiare questo o quel governo, è un’operazione scorretta poiché per i 5 stelle vorrebbe dire rinnegare i propositi per i quali hanno chiesto i voti agli italiani. Si può essere d’accordo o in disaccordo con questa tesi, ma è quello che hanno detto e fatto, fin dalla loro nascita. Capisco che la coerenza in politica è un’entità sconosciuta, ma per loro è un valore. Se avranno i voti per governare vedremo cosa saranno capaci di fare, altrimenti continueranno a stare all’opposizione. Si accomodino i Renzi, i Verdini, i Salvini. A loro nessuno contesterà di non volere fare accordi, sono degli specialisti. Con loro avremo chi sale sul carro e chi lo spinge, tutti insieme appassionatamente. Ma con quali risultati credo che non vi siano dubbi.

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    1. Michele Maniscalco2 marzo 2016 alle ore 08:11

      Una domanda a Maurizio Alesi. Sa si andasse a votare senza la riforma del Senato voluta da Renzi i grillini, pur avendo molte probabilità di vincere le elezioni, difficilmente otterrebero anche la maggioranza assoluta al Senato. In questo caso a chi chiederebbero i voti per ottenere la fiducia in tutte due le camere? a Nessuno? o chiederebbero di andare di nuovo al voto?

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    2. Ripeto, secondo il modo di pensare dei 5stelle non è importante stare a fare i conti con il pallottoliere per vedere dove sia possibile raccattare i voti per governare. La legge elettorale verrà modificata in modo da rendere complicata la loro vittoria. Basta prevedere il premio alle coalizioni piuttosto che alle liste. Se i grillini non avranno i numeri continueranno a fare opposizione. Anche dall’opposizione si può essere utili per cambiare questa politica ridotta solo a business pronta ad allearsi anche con il diavolo, non per il bene del Paese ma per gestire affari e privilegi. C’è chi ritiene che sia meglio fare una seria ed inflessibile opposizione, piuttosto che passare in maggioranza rinunciando alla propria identità. In democrazia anche l’opposizione è importante ed è bene che ci sia. Se i 5stelle andranno al potere è bene che ci vadano nella trasparenza e nella chiarezza delle posizioni. Altrimenti tanto vale tenerci questo governo Renzi-Verdini.

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    3. Credo che ormai non ci siano dubbi i grillini sono in Parlamento da tre anni e sono veramente l'UNICA FORZA DI OPPOSIZIONE .E BASTA ..credo questo abbia sconvolto la vecchia politica che ci inciuciava e governava ...

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    4. Caro Maurizio, apprezzo e condivido la tua opinione, circa l’utilità dell’azione svolta da una opposizione seria e combattiva in una società fondata sulla democrazia. D'altronde, questa esperienza l’abbiamo vissuta negli anni '70, quando forze politiche come il PCI, poteva vincere le elezioni ed andare al governo, ma preferì appiattirsi su una funzione di opposizione. Certo, caro Maurizio, è giusto andare al governo con una logica diversa, come si dice in gergo, in edizione riveduta e corretta, ma occorre del tempo per attuarlo nella sua interezza. Purtroppo la crisi continua a mietere il mondo del lavoro e nello stesso tempo sta demolendo la nostra economia.

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    6. Scusa Franco, io non sono d'accordo che il PCI preferì appiattirsi sul ruolo di opposizione. Il problema è che allora la sinistra aveva qualcosa da dire e un programma alternativo alla DC di allora. Siccome a quei tempi la maggioranza e l’opposizione erano ben distinguibili e non sovrapponibili, il PCI di Berlinguer non poteva che stare all’opposizione. Al governo c’erano già ben 5 partiti (il famoso ed eterno pentapartito). I valori fondanti del Pci di allora erano incompatibili con quei governi e, quindi, preferì restare all’opposizione come avviene in tutte le democrazie evolute. Oggi siamo in un’altra era politica nella quale, se Verdini e il nuovo centrodestra governano con il PD, nessuno alza un sopracciglio per lo stupore. La logica di stare tutti insieme appassionatamente, procura solo guasti, collusioni e limitazione della democrazia. In questo Paese c’è bisogno invece di una sana e robusta opposizione, non di aggiungere altri posti a tavola.

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  6. Pathos,affezione o se vogliamo malattia.
    Anti-patia, affezione o malattia, contro qualcuno, assolutamente immotivata e non sostenuta da nulla.
    Quindi chi soffre di queste affezioni ha un piccolo o grande motivo di preoccupazione.
    Tutti ne siamo affetti nessuno escluso, chi in maniera lieve, chi in maniera grave.
    Nessuno in questo blog, ne soffre in maniera lieve, io per primo.
    La politica di cui questo blog si ''occupa'', è però un altra cosa, anzi potrebbe e dovrebbe essere la cura.
    Cosa voglio o vorrei dire?
    Francamente non lo so neppure io, ma ho come l'impressione che siamo un pò tutti fuori strada.

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    1. Caro Sergio essere fuori strada o meno è difficilissimo valutarlo quando ad osservare non sono gli occhi ma un altro organo, o addirittura altri organi. Questo blog mi piace tantissimo perchè ognuno ha la libertà di dire la sua, secondo una logica soggettiva ovvero con una opinione personale. Il solo motivo, caro Sergio che Giaggiuseppe Gattuso mi da la possibilità di dialogare con te, per me è già una grande conquista, proprio perchè io credo moltissimo nel confronto e nel dialogo. IO andavo spesso a sentire le lezioni di "Filosofia del Diritto", all'università di Bari, di Aldo Moro, e lui come maggiore assertore della politica del dialogo affermava: "Il dialogo arricchisce comunque...nel senso che qualcosa di noi reste negli altri e qualcosa di altri resta in noi". Io caro Sergio, sono convinto che i risultati peggiori in politica sono frutti di una dura contrapposizione di idee.

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  7. Il governo, questo governo, di nominati è frutto di inciuci di palazzo e non certo di scelte degli italiani.
    Nel 2011 il professor Monti fu nominato da Napolitano e Napolitano, a sua volta, è stato eletto dalle camere riunite elette da nessuno. A mio avviso una vera e propria imposizione che puzza piu di dittatura che di democrazia. Ricordo bene "don Berlusconi" (in primis) impettito e sorridente stringere la mano del professore gonfio di fiducia e orgoglio! lui come tutti gli altri. Il M5S non è mai stato invitato a salire sul cosiddetto carro. Bersani, all'epoca, aveva solo 2 possibilità alle elezioni. O si alleava con Grillo o con Berlusconi (che per altro era suo alleato già nel governo Monti). Infatti berlusconi avrebbe voluto tornare ad allearsi ma Bersani disse che non voleva perchè aveva paura degli elettori......... Così, all'improvviso, aprì al M5S che però non voleva votare la fiducia a chi lo aveva definito fascista, antidemocratico, 5° colonna di Berlusconi, populista, autoritario, indecente, maschilista e autocrate da strapazzo...., e che mò chiedeva a Grillo di salvarlo promettendo di fare in fretta e furia quello che i partiti non avevano mai voluto fare in 20 anni! Eppure erano ben 6 anni che Grillo tentava di dialogare col centro sinistra (cominciò nel 2007 quando lanciò le primarie one line! poi consegnò a Palazzo Chigi le sue proposte a Prodi -energie rinnovabili, wi-fi gratis, rifiuti e cemento zero...Ma Prodi quel giorno sorrise, chiuse gli occhi e si addormentò...ma questo è un altro discorso). D'improvviso poi, guarda caso, Grillo diventa prezioso! D'Alema lo definì l'interlocutore prezioso e Vendola auspicò una discussione feconda! In sostanza, perchè se no mi dilungo troppo, non è mai esistita una proposta di governo pd 5s! Bersani andò dal M5S con la lista dei Ministri pronta, tutti ministri del pd e 2/3 di sel E il programma gia scritto! l'ha messo sul tavolo ai 5stelle (che avevano preso piu voti di lui!) e gli ha detto: "Bene,mi fate da stampella? mi date la fiducia ad un governo MIO con un programma MIO? Ovviamente gli hanno risposto che se voleva fare un governo con loro, ovviamente, il programma lo decidiamo insieme! i ministri li decidiamo insieme e il premier non può essere ne uno di noi ne uno di voi ma dev'essere uno che sta a fare da ponte tra i due partiti!. PER QUESTO è naufragata la proposta Bersani! perchè la proposta Bersani NON era la proposta di un governo con Grillo! Fu proprio Bersani, qualche mese dopo, a dire testuali parole "io fare un governo con Grillo???? fossi matto! io volevo fare il NOSTRO governo con loro che lo appoggiavano "gratis"! Chiarito questo punto (ormai piu vecchio di matusalemme pfffffffff!!!) per il resto del commento, e per stringere questo mio lungo intervento, condivido in pieno cio che ha scritto Giovanni Caianiello. Spero di essere stata chiara.....su sto argomento, una volta per tutte. Si, Franco, all'orizzonte ci sono nuvole minacciose! molto minacciose sono d'accordo con te.

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    1. Stefania, amica mia, ti leggo sempre con tanto piacere e non nascondo che apprezzo moltissimo la commovente difesa del tuo senso di intendere la politica. Ti assicuro che non mi sgomenta leggere sino all'ultima parola i tuoi lunghi e corposi commenti... li leggo sempre fino all'ultima parola. Stefania la mia è soltanto una legittima opinione, in cui metto in risalto la drammatica situazione di assoluta ingovernabilità italiana. Non espongo idee pro o contro alcuna forza politica, ma soltanto un desiderio del tutto soggettivo mettendo in reale condizione il “Movimento” di dimostrare che la politica può e deve essere cambiata. E’ vero ciò che affermi, in quel video streaming, Bersani chiese uno sforzo di responsabilità, attraverso un atto di fiducia, che gli sarebbe stata tolta se avesse mancata un’intesa di programma. La Lombardi in quell’incontro, fu molto sgarbata, e non tanto tempo fa ha chiesto scusa all’on. Bersani. Io cara Stefania non ho mai temuto il contatto con gente di malaffare, anzi ho avuto una preziosa opportunità di smascherare chi della politica ne intende fare uno strumento per i propri interessi, oltre a far prevalere le mie idee. Una forza politica che si regge su un sostanzioso consenso elettorale, non può limitarsi al solo ruolo di opposizione, presentando una miriade di emendamenti o peggio un duro ostruzionismo. Tutto ciò in previsione che un governo cada, contando su un ipotetico largo consenso da far prevalere soltanto l’espressione Casaleggio-Grillo. La mia esperienza mi dice che ci sarà sempre e comunque un parte sempre maggioritaria che non condivide. Stefania… amica mia, ho fatto politica per 40 anni, credimi è davvero tanto, ma tanto difficile!!! Trovare una compagine di persone che la pensano tutti allo stesso modo!!! Io, come la stragrande maggioranza degli italiani, non osservo nulla di incoraggiante all’orizzonte, confido solo in un valido dialogo ed un serio senso di responsabilità. L’era dei personalismi: di Berlusconi, di Monti, di Letta, ed infine di Renzi, ormai li abbiamo valutati abbastanza nella loro falsità e caducità. Solo questo è il senso del mio servizio.


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  8. Franco Luce tenta di fare una previsione politica sulle dinamiche politiche del prossimo futuro. E pone, giustamente, il problema della visione manichea della politica italiana. Che ci vede tutti contro tutti senza alcuna, pur auspicabile, possibilità di collaborazione tra le forze politiche in nome dell’interesse generale. È vero, c’è una costante guerra armata che non può generare cose buone. Insomma, manca una visione complessiva dei problemi che dovrebbero spingere forze politiche elettoralmente avverse a istaurare rapporti di sinergica condivisone su temi importanti e oggettivamente non discutibili. Per citarne qualcuno: Diritti civili, povertà, equità, disoccupazione, giustizia, immigrazione e tutto ciò che comporta, e altro ancora.
    Poi ci sono i temi cosiddetti “etici”. Argomenti divisivi per antonomasia. E mi riferisco, tema d’attualità, alle adozioni da parte degli omosessuali. Perché per quanto riguarda, per esempio, l’adozione del configlio, inizialmente previsto nella ormai famosa Cirinnà, non credo ci possano essere principi etici che tengano. E, infatti, in parlamento c’era e c’è una teorica maggioranza trasversale.
    Che fare allora. Di collaborazione fattiva tra le forze politiche, tranne rari casi precisi e assolutamente di carattere generale e oggettivi, non c’è speranza. Andremo avanti così, per come abbiamo visto finora. Ognuno ha le sue opinioni e se le tiene ben strette, anche sbagliate. L’attuale maggioranza di governo andrà avanti finché potrà, tenuto conto di come si è formata e delle oggettive difficoltà derivanti dai risultati elettorali del 2013 frutto della legge elettorale dichiarata incostituzionale. Il governo, per un verso o per l’altro, c’è ed è in grado di operare. I punti di vista, anche quando si tratta di dati oggettivi, sono sempre influenzati dalle appartenenze e dalle difese d’ufficio. Ma potremo giudicare soltanto alla fine sulla base dei risultati più o meno veritieri, come capita sempre.
    Personalmente auspico un clima meno velenoso, se non collaborativo. Sarebbe un modo per raggiungere, forse, qualche traguardo in più. E, infine, quando si voterà con la nuova legge, con tutti i limiti che vogliano addossarle, dovremmo ottenere dei risultati chiari per legittimare, una volta per tutte, un governo indicato dal popolo sovrano.

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    1. Io mi incazzo con il mio amico Gianni perchè è una persona che non pensa mai cazzate e non ha pensieri disonesti.
      Poi invece oltre ai pensieri e a volte parole, c'è quel che scrive, e sa benissimo di scrivere cazzate.
      Mah...forse avrà i suoi motivi, e certamente saranno apprezzabili, ma io non li conosco.

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    2. Mi perdoni signor Volpe se mi permetto di rispondere a questo suo commento pubblico e in negativo nei confronti di una persona che gode della mia stima e del mio rispetto essendoseli guadagnati con correttezza ed autorevolezza..., ma come al solito lo trovo completamente privo di contenuti. Chi legge non può che rimanere basito se non dal fatto che renda pubblico un suo pensiero col suo amico che mi pare confidenziale....almeno dalle parole che usa per esprimere qualcosa di inconcreto. A questo punto chiunque potrebbe commentare pubblicamente che lei è una persona intelligente ma che agisce da ignorante ottuso senza spiegarne le ragioni. Mah....forse anche lei avrà i suoi motivi e io non li conosco ma certamente non ritengo apprezzabile un commento di critica pesante praticamente...gratuita. Scusi il pensiero ma sà, il blog è pubblico e...volente o nolente ho letto il suo commento.

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    3. Gentilissima signora, le spiego e mi spiego.
      Il direttore continua a scrivere di una possibilità o di una opportunità di poter fare in futuro, o di aver potuto fare in passato, qualcosa di positivo o comunque qualcosa insieme ai 5s.
      Non ci sarebbe niente di male se ciò che scrive lo ritenesse possibile o almeno auspicabile.
      Il punto è, che questo il direttore non lo pensa proprio.
      Ma questo a lei e a tanti come lei dispiacerebbe tanto, il direttore essendo un gentiluomo non darebbe mai un dispiacere ad una signora.
      Io invece, essendo molto poco gentiluomo scrivo quel che penso.
      Sto solo attento ad evitare querele .

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    4. Dopo queste affermazioni mi permetto di mettere in dubbio la profonda conoscenza che lei sbandiera nei confronti del direttore. Da quel che lo conosco io non ho mai letto commenti del sig Gattuso fatti per compiacere qualcun altro. E glielo posso garantire perchè io e lui siamo stati in disaccordo piu di una volta e questo non gli ha mai impedito di dirmi la sua........onestamente non so di che parla. Ma non importa, non diamo peso a cio che non ne ha...i problemi sono già tanti. Saluti.

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    5. Michele Maniscalco2 marzo 2016 alle ore 18:48

      Scrive Sergio Volpe.

      "Non ci sarebbe niente di male se ciò che scrive lo ritenesse possibile o almeno auspicabile.
      Il punto è, che questo il direttore non lo pensa proprio".

      Gentile Signor Volpe, Io e tanti altri commentatori ci atteniamo a quanto Giangiuseppe scrive nei suoi articoli e nei suoi commenti. Fino a quando non avremo le prove che pensa diversamente di quanto scrive continueremo a credergli.

      Naturalmente anch'io scrivo delle cose che vorrei si avverassero, ma penso che non si avvereranno. Diverso sarebbe il mio giudizio, per quel poco che vale, se sapessi che una persona scriverebbe in un certo modo solo per apparire e poi nel suo intimo auspica che non si realizzino.

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    6. Egr. Sergio Volpe ciò che scrivi, (spero di poter beneficiare del tu), contro il direttore Gattuso, resto profondamente allibito!! Probabilmente ti riferisci all’interpretazione che ha voluto assegnare al mio servizio. Probabilmente, anzi sono certo che non ha capito o si è rifiutato di capire il senso del mio servizio. Sono felice che vedi con smisurato ottimismo la situazione attuale della politica italiana. Noto anche una tua totale disaffezione ad un dialogo serio e costruttivo tra i vari contendenti della classe politica. Io ho voluto esprimere solo due concetti fondamentali o desiderio se preferisci questo termine: 1)- vedere i penta stellati all’opera, mettendo in pratica i loro disegni politici; 2)- La mia convinzione maniacale che la buona politica può essere espressa solo con il dialogo ed il confronto.
      In politica, nessuno può fregiarsi di possedere il monopolio della certezza e della verità. Mi spiace davvero, caro Sergio delle parole poco urbane adottate per dipingere il direttore Gattuso, secondo una tua logica, legittima ma non comprensibile, aggiungo, non penso che possa essere giustificata da una grande amicizia, al limite sono espressioni da essere utilizzate in forma strettamente privata. Mi auguro che le mie parole non siano ritenute offensive o “crimen maiestatis”.

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    7. Egregio Direttore, mi scuso se non ho preso visione della tua interpetrazione che puntualmente hai fatto arrivare al mio servizio, mi sono perso certamente tra i tanti commenti diversificati dalle opinioni personali che compaiono su POLITICAPRIMA. Devo ammettere, per onestà intellettuale, dell’impegno da te profuso per mettere a nudo la nostra dialettica spesso di difficile comprensione. Un compito, il tuo, portato avanti con parsimonia di giudizi, ma con dovizia di dati. Ho apprezzato tantissimo la tua formulazione nel rendere più esplicito il mio concetto e di come i mass media molto spesso di parte, interpetrano l’intricata politica italiana. Ho ripetuto sino alla nausea che nessuno può ritenersi depositario della verità assoluta o di determinate situazioni, da essere in grado di formulare giudizî incontrovertibili. C’è anche chi è convinto di possedere una soluzione risolutiva per una buona politica attraverso un’opposizione radicale di vero e falso, bene e male, senza offrire alternative né ammettere sfumature che possono cambiare in meglio un loro principio. Ritengo che sia errato ritenere a priori di essere dalla parte del giusto e del vero. Come hai fatto rilevare tu, caro Direttore, fino ad ora siamo andati avanti cosi, ed i risultati sono quelli che teniamo sotto i nostri occhi. Questo era il senso del mio servizio, nel momento in cui esorto ad abbandonare quella visione manichea e personalistica di cui fai cenno ,per avviarsi sul sentiero del dialogo e del confronto.

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  9. Mi sento di rispondere come Laura Franza. Quanado ero giovane sognavo, mi sentivo immortale, avrei potuto spendere tempo a disposizione per il raggiungimento di un ideale.. ora mi accorgo che il tempo è sempre meno, non posso aspettare "la gallina domani", voglio l'uovo, subito, immediatamente. Sono rancorosa ed egoista. Una volta mi è stato detto : "Ma ai tuoi figli, al loro futuro, non pensi?" Per quel che posso fare io sono in cima ai miei pensieri, ma se i Prominenten mi sparigliano le carte in tavola, se mi mettono mano al conto corrente, se decidono di andare al potere senza elezioni dirette, io non ci posso fare nulla. Triste, misera ma sincera!

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  10. E invece il governo attuale per chi lavora dato che ha creato uno spartiacque netto tra che già sta bene di suo e chi non arriva a fine mese...i mass media fanno il gioco renziano... quante domande Vespa doveva fare a Verdini e invece è finita a tarallucci e vino...e poi, chi sono i 5S? Se ne parla, anzi sparla in ogni momento e rappresentano l'unica spina nel fianco di questi inetti e incapaci che in politica esteta sono lo Zerbino d'europa e di altri stati...i Marò docent... e il fatto delle immigrazioni non sanno gestirle...meglio sembrare solidali...e poi chi l'ha detto che siano europeisti e per l'euro...è precisamente il contrario...ieri a Ballarò DI Battista ha sbaragliato tutti e ha fugato ogni dubbio...

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    1. Signora Carmen, fino a quando noi italiani non la smettiamo di fare asserzioni del tutto gratuiti, la politica seguirà sempre la stessa direzione. Se i mass media erano renziani, lei non si sarebbe espressa con queste parole che ritengo condivisibili. Se non la smettiamo di ridurre argomenti politici e semplice tifo calcistico, staremo sempre peggio. Non capisco perchè ci lamentiamo tanto, se chi ci governa è il frutto delle nostre scelte. Qualche volta prendiamoci anche noi una bella porzione di responsabilità, è ora di dire basta di avere sempre ragione. Io apprezzerò Di Battista quando lo avrò visto all'opera... gli annunci come pure qualche buon gesto è insufficiente a valutare una persona.Sesso ci facciamo ingannare dalla bella presenza, da sorrisi accattivanti, ma la politica è tutta un'altra cosa, richiede impegno, sacrifici, e può essere valutata a distanza di tempo. Quanti di noi sono ammaliati dal bel 32 denti di Berlusconi? Lui era il nuovo, lui era il non politico, lui era il verginello venuto dall'impresa non dal partito e poi abbiamo dovuto constatare i danni che ancora oggi stiamo pagando. Carissima Carmen la politica se fatta bene è un'arte e appassiona, ma a distanza di anni dobbiamo abbiamo dovuto assistere al suo totale fallimento, dovuto agli uomini ed al denaro. Forse non ci siamo ancora accorti che il capitalismo sfrenato è fallito e non siamo più i grado di andare al passo con il suo evolversi veloce. Possibile che non ci accorgiamo che abbiamo perso anche il senso di Patria o di Nazione? I nostri imprenditori pur di accumulare ricchezza preferiscono andare a produrre all'estero fregandosene dei nostri giovani disoccupati. Non basta solo accontentarci di critiche, seppure costruttive per pensare di poter risolvere i gravi problemi che attanagliano la nostra economia. Noi stiamo inseguendo degli schemi ormai superati anzi fantasmi che non esistono più. Qui deve lavorare la politica....se ci riesce, e può essere raggiunto qualche risultato solo con un responsabile confronto.

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    2. P.S. Mi scuso per qualche errore di battitura.

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  11. una discussione al quanto complessa e ben argomentata, però il m5s non è una forza creata da oltre oceano, anzi sembra agli antipodi. si vedrà in caso una vittoria?

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  12. L'unica possibilità di cambiamento può venire dal M5S. In quanto a corruzione stiamo malissimo e sul carro non si sale. La coerenza dei 5S potrebbe dare i frutti sperati in quanto solo loro di certo non fanno parte del sistema. Qualsiasi altro partito o raggruppamento non porterebbe alcuna ventata di vero cambiamento e di salubrità. Quella volta ho criticato negativamente l'atteggiamento altero e saccente dei 5S nei confronti di Bersani, ma poi ho capito che salire sul carro del vincitore, quando sai che la maggior parte dei guidatori puzza di alcool e coca, non sarebbe stato affatto salutare e spingerlo non sarebbe giovato a nessuno. Oggi però le cose potrebbero cambiare e c'è una Sinistra nel PD e fuori che, aiutata da tutti i delusi di questo governo, potrebbe spingere il carro e fare il tentativo per salirci. Vorrei vedere questo Paese governato da persone oneste e capaci in nome della Libertà e della Giustizia Sociale.

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  13. Allora io la penso cosi' Il Movimento Cinque stelle e' l'unica alternativa agli altri partiti storici ormai travolti dal malaffare e dalla corruzione, i pentastellati hanno dimostrato una grande unica coerenza , il loro valori sono i migliori onesta' a 360 gradi . due mandati , rettitudine morale difesa delle classi piu' deboli , nel territorio ci sono eccome .l'arrogante Renzi se non si porta una bella scorta verrebbe LINCIATO tranquillamente ..allora vedremo il primo vero test ..cioe' ROMA MAFIA CAPITALE POI MILANO E TORINO la capitale e d altre due importanti citta' solo allora si potra' capire se i grillini saranno votati per una volta sara' il popolo a dire la sua ..finalmente !

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  14. Caro Direttore Gattuso, ho letto ed apprezzo molto il suo commento, pacato e come sempre equilibrato ed attinente. Apprezzo anche il suo desiderio di un clima meno velenoso e più collaborativo fra le parti politiche, ma temo che questo sia difficilmente attuabile, considerato la distanza che esiste, non tanto fra la cosiddetta destra o sinistra, che conseguono obiettivi ed ideologie ormai simili, ma con la seconda forza politica: il M5S. L'errore di Bersani di non capire l'importanza dei nuovi arrivati in parlamento e di non averli voluti nel suo governo, ha generato una distanza oggi insormontabile fra loro. Distanza acuita dall'inevitabile ruolo di paladini della giustizia che hanno assunto, giustificato dalla corruzione, collusione e reati tali da coprire buona parte il codice penale, da parte degli uomini e donne del sistema messo in piedi nel PD, negli altri partiti e dagli stessi uomini di governo, inquisiti anche loro a vario titolo. Mi chiedo, in questo clima così esasperato, come è possibile aspirare in un avvicinamento fra le parti? Ma soprattutto che credibilità pretende di avere questa classe politica e chi irragionevolmente si ostina a sostenerla? Ciò detto, credo che non si possa che sperare al più presto in una prossima tornata elettorale, capace di legittimare con il voto popolare nuovi parlamentari ed un nuovo governo, non colluso con la finanza, le banche e multinazionali, che stanno soffocando questo paese.

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  15. Comunque, utilizzo questo mio ultimo commento su politica prima per salutare tutti gli articolisti ed i commentatori del blog.
    Mi spiace e non poco, però a differenza di prima, oggi scrivere e leggere su questo blog, nuoce gravemente alla mia salute, e non posso permetterlo.
    Ho assistito ed anche combattuto la metamorfosi che ha avuto POLITICAPRIMA, da quello che era a quello che.
    Lo avverto come un bivacco di qualunquismo e neofascismo di risulta.
    Se tornassi indietro su quello che ho scritto, sarei un vero pagliaccio.

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    1. Caro Sergio Volpe, la prego di ripensare ai suoi propositi di abbandonare il campo. La sua voce, per quanto in forte e deciso dissenso con la maggioranza dei frequentatori del blog, la ritengo molto utile, importante e foriera di spunti utili e salutari per il dibattito che scorre su questo blog. Continui a “battagliare” col suo solito stile deciso, inflessibile e provocatorio. Farà bene a tutti noi che dobbiamo sempre fare i conti con le nostre convinzioni, e vivere col beneficio del dubbio. Ovviamente (mi permetta affettuosamente di dirglielo) la cosa deve valere anche per lei. La prego a nome della comunità, della quale è uno dei fondatori, di continuare a tenere alta la sua tensione morale e politica e, se è possibile, renda ancora più vivaci i suoi interventi. Ma non dia la resa, il dissenso non va mai soffocato.

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    2. Calogero Dolcimascolo2 marzo 2016 alle ore 18:54

      Caro Sergio il tuo atteggiamento sembra che abbia una forte allergia al M5S dimenticando che il partito cui fai riferimento -il Pd- sul DDL Cirinnà il PD ha elemosinato i voti dei senatori cinquestelle prima del matrimonio con Verdini. Quindi se fai una analisi obiettiva il PD di Renzi ha fatto quadrato con le geometrie variabili come ai tempi di Ciriaco De Mita con la DC quando Giulio Andreotti rispose che al quadrato di De Mita mancava un lato.

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    3. Carissimo Sergio Volpe, ad essere sincero gradirei una risposta da parte tua, naturalmente oltre ad una mia formale richiesta di "ritornare sui tuoi passi". POLITICAPRIMA, che il direttore Gattuso ha voluto mettere a disposizione del libero pensiero, dovrebbe avere come fine ultimo il confronto tra le tante diversità di vedute. Capisco la tua “stizza” e ti assicuro che la condivido, è fisiologico che ognuno di noi cerca di proteggere gelosamente le proprie idee e di farle prevalere sulle altre. Non mi sento di escludere, nemmeno su me stesso che su alcuni punti si possa cambiare idea ed apparire falso o addirittura pusillanime. Apprezzo per questo il normale corso del legittimo confronto, spesso produce anche unità di intenti evitando di “viaggiare” in ordine sparso. D'altronde la politica viene da molto lontano, che tu sai,da quella Grecia antica maestra di cultura e di “polis” che traeva la sua forza dall’arte della retorica. Preferirei continuare a dialogare ancora con te e nello stesso tempo aspettare una tua risposta.

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    4. Signor Volpe non ci dia questa delusione! è normale che nel confrontarsi ci siano dei disaccordi! Se sono stata sgarbata e l'ho offesa le chiedo scusa e le garantisco che non si ripeterà ma la prego, resti! Siamo tutti utili e io credo che chiunque può essere in qualche modo maestro! nessuno escluso. Da lei si possono imparare cose che da altri non si potrebbe. Non sto facendo la solfa della sdolcinata, mi creda. Dico solo quello che penso come sempre. Mi auguro che lei cambi idea e di ritrovarla nei prossimi articoli. Buona serata...

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    5. Sono veramente impressionato dal cambiamento della sigra Stefania Sardisco, all'inizio invettive e insulti per tutti in quanto donna 5 stelle arrabbiata. Poi dolcemente e teneramente, donna in politica con responsabilità, prudenza e saggezza fino al punto da perorare il ritorno del sarcasmo di Sergio Volpe, uomo spigoloso, ma retto, uomo con le sue certezze immutabili, soprattutto contro i grillini...ma molti grillini sono maturati, sono la coscienza critica del popolo sofferente ed hanno perciò la mia simpatia, salvo quando offendono le istituzioni, come certi commenti irricevibili. L'appello di Stefania l'ex giovane grillina ormai donna matura in politica e cosi forte da poter richiamare il suo avversario Sergio Volpe ! Mi associo pure io...Sergio tornaaaa sta casa aspetta a teeee...tornaaaa ! Cari lettori cosa sarebbe questo blog senza il sarcasmo , irridente e corrosivo di sergio Volpe. Una pietanza insipida senza sale. L'unico oppositore del pensiero unico del tutti contro Renzi, l'unico e l'ultimo giapponese a tenere alto il giglio fiorentino, in questo blog ! Sergio non puoi declinare l'invito di una signora come Stefania Sardisco...anzi propongo al comune amico direttore Gianni Gattuso... di dichiarare i tuoi futuri commenti sarcastici e corrosivi...letteratura politica protetta ! Aspetto i tuoi commenti e le tue polemiche...altrimenti tutto sarà noia !

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    6. Michele Maniscalco3 marzo 2016 alle ore 21:06

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  16. Inizio con una preliminare valutazione che collima con quella di Franco Luce, la possibile entrata del M5S nel governo. E' evidente che nella fase attuale è praticamente impossibile ma, all'inizio della legislatura una collaborazione fra il M5S e il PD, allora di Bersani, avrebbe segnato l'inizio di una nuova fase politica. Bersani avrà fatto degli errori, ma la mancato collaborazione impedita dalla volontà di Grillo ha mortificato i parlamentari del movimento e scontentati molti elettori. Detto ciò, sono convinto che il M5S non è emanazione di forze oscure ma un fenomeno tutto italiano che nasce dalla contestazione popolare verso una politica sorda ai bisogni elementari della società. In alcuni momenti, collaborando con il PD, il M5S si è dimostrato determinante per superare la stasi parlamentare. Purtroppo, salvo alcuni casi, su temi molto delicati non si registra una fattiva collaborazione delle forze politiche, ognuno va per conto proprio e non mancano contrasti nella maggioranza. Sono talmente preoccupato della situazione attuale della politica da far fatica ad ipotizzare una previsione per il futuro. Il futuro, purtroppo, non è dietro l'angolo, con questo governo si arriverà alla fine della legislatura. Renzi, con il suo narcisismo, non ha alcuna intenzione di mollare il potere. Agisce con la vecchia mentalità democristiana della politica dei due forni, oggi con l'appoggio di Verdini domani con quello di altri. Occorre tenere presente che, alla fine della legislatura, tutti i senatori e gran parte dei deputati non saranno rieletti. Poiché lor signori tengono famiglia impediranno la caduta del governo per arrivare alla fine della legislatura. Qualcuno è convinto che al referendum costituzionale non sarà confermata la riforma, può darsi. A quel punto, prima di arrivare al voto, con la scusa di rivedere la legge elettorale per il Senato sarà modificata anche quella per la Camera. Renzi troverà la maggioranza per varare una legge elettorale che gli garantisca la vittoria. Ovviamente non mi manca quel poco di lucidità per riconoscere che il mio ragionamento rasenta la fantapolitica. E' tutto da vedere!

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    1. Carissimo Lorenzo leggo con infinito interesse il tuo commento, pacato ma dichiaratamente confacente all'attuale situazione politica italiana. Noto una perfetta assonanza con il vero significato del mio servizio, in quanto profondamente convinto della particolare situazione politica italiana. Certamente nutro la tua stessa considerazione, che attualmente è quasi impossibile creare quel cambiamento che si cercava in quell'incontro fatto da Bersani e M5S. Probabilmente avremmo avuto uno scenario diverso da questo, e non nascondo la perplessità su un esito già collazionato. La mia opinione che il ricorso alle urne non darà certamente i risultati sperati, i tre contendenti se decideranno di darsi battaglia ad oltranza, i risultati cercati saranno scarsissimi. Grazie del commento.

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  17. Michele Maniscalco2 marzo 2016 alle ore 17:35

    Condivido l'appello di Maurizio Alesi. Sergio Volpe, per favore, non smetta di commentare in questo blog. Perché secondo me i motivi per cui i commenti stanno diventando a senso unico sono 2. Il primo è il fanatismo di alcuni commentatori che pretendono di essere i depositari della verità assoluta. Il secondo sta nel fatto che pur essendo, il blog, aperto a tutti non è frequentato dai molti che la pensano diversamente dai grillini e anche sulla politica attuata dal Governo Renzi.

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  18. Divide et impera
    L'un contro l'altri armati

    Due diversi modi di leggere una realtà in cui senza esserne consapevoli abbiamo quasi seppellito il Parlamento.

    La situazione politica è molto ingarbugliata.

    Pendono su tutto due importanti verdetti:
    - la Corte Costituzionale sulla nuova legge elettorale;
    - gli elettori sulla riforma costituzionale.

    In base ai due attesi verdetti le cose possono evolvere in molte direzioni.

    Alla incertezza derivante da questi due verdetti si aggiunge una quasi certezza: da molti anni chi rappresenta l'istituzione Presidenza della Repubblica sembra più funzionale al gioco partitico che alla funzione di garante della Costituzione.
    Lo ha dimostrato il pessimo Ciampi in occasione della approvazione del porcellum e non solo.
    Lo ha dimostrato Napolitano in più occasioni e mi limito a ricordarne una: la pessima gestione della crisi di governo del 2008; Napolitano si dimenticò l'esistenza dell'art 88 della Costituzione.
    L'attuale Presidente della Repubblica sembra determinato a seguire le orme dei precedenti.

    Nel caso tutto fili liscio secondo i desidetara di Renzi, non mi preoccuperei del tema coalizioni perché il problema non c'è.

    Nulla impedisce ai partiti di presentarsi insieme sotto la stessa bandiera e nel caso dopo il voto dare vita in Parlamento a distinti gruppi parlamentari. Nessuna norma lo vieta. E niente potrà impedire i cambi di maggioranza se il partito vincente si dovesse sfaldare.
    Si può verificare una situazione simile a quella del 1924 perché coloro che sono nell'interesse della Nazione avvinghiati alla poltrona sanno benissimo che chi non farà parte del partito vincente non conterà una mazza.
    Nel 24 vinse la Lista della Nazione che includeva anche tanti moderati, liberali, popolari e notabili tutti in ansia per la Nazione...
    Il gioco delle alleanze non è ancora iniziato.

    Un'ultima considerazione.
    Sempre nel caso in cui tutto avvenga come desidera Renzi, il voto per la prima volta assumerà un significato nuovo.
    Non si voterà più nei fatti per rinnovare la Camera ma per decidere quale partito dovrà governare.
    Questa logica è il contrario di una democrazia rappresentativa di tipo parlamentare.
    Dal voto uscirà con certezza assoluta una forza politica che avrà i numeri per controllare esecutivo e legislativo. Un unicum nel mondo dei sistemi parlamentari di ispirazione liberale.
    È alla radice esclusa la necessità di parlamentare.
    Questa peculiarità offre per la prima volta un potere immenso agli astensionisti cronici, ai disfattisti e qualunquisti. Costoro, se comprenderanno il potere che hanno, potranno effettivamente mandare a casa tanti... se solo si convinceranno che una forza politica è "diversa" da tutte le altre.
    Gli astensionisti potranno non astenendosi determinare un risultato al momento non valutato perché ancora pochi hanno compreso il valore del prossimo voto.

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  19. antonella albertini3 marzo 2016 alle ore 15:40

    Non dimentichiamo mai che la classe politica che popola il nostro Parlamento é perfettamente frutto dei tempi e delle nostre scelte. É facile lamentarsi quando si delega tutto, quando non si partecipa attivamente alla vita politica, quando si preferisce non andare a votare. La politica é fatica e contrapposizione delle idee. Qualcuno ha scritto che vorrebbe collaborazione fra le varie forze politiche. Partiti diversi esistono proprio perché si danno soluzioni diverse ai vari problemi. Per me é importante che dalle elezioni escano una maggioranza certa e un programma definito. Il governo Renzi, che è legittimo, perché pur non essendo uscito dalle urne é conseguente a scelte legittime del Presidente della Repubblica, sta governando con decisione, sta affrontando i numerosi problemi che abbiamo, sta facendo riforme. Sta facendo ciò che un governo deve fare: governare. Piaccia o no é così. Dirò di più : se ripenso ai tantissimi condizionamenti da sinistra subiti dal governo Prodi, soprattutto da Rifondazione di Bertinotti, guardo con piacere al decisionismo di Renzi, il quale va dritto per la sua strada assumendosi la responsabilità del suo operato. Oggi questo governo é ciò che di meglio si può avere. Abbiamo visto Berlusconi all'opera per venti anni e ne stiamo ancora subendo le conseguenze deleterie. Molti del blog ripongono tanta fiducia nel movimento 5stelle: ad oggi non ci sono elementi certi per poter riporre in loro la fiducia, perché hanno sempre evitato di scegliere. Non hanno mai saputo e voluto essere determinanti in nessuna questione. Irresponsabili ed inutili.

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  20. No, Antonella.
    Il parlamento è il frutto delle scelte fatte dai partiti. Noi siamo parzialmente responsabili solo della consistenza numerica di ogni partito.
    Solo di questo.

    Il Parlamento è composto da persone scelte quasi sempre in modo opaco dai partiti e non votate dagli elettori che hanno solo dato il proprio voto al partito e non al candidato.

    Non sono gli italiani che hanno delegato tutto, sono i Partiti che hanno usurpato la sovranità popolare detronizzando il popolo per occupare le Istituzioni e l'intera società.

    Sono sempre i Partiti che hanno indotto nausea e vomito negli elettori tradendo tutti i mandati politici ricevuti persino con i referendum.
    Hanno indotto l'astensione; tanto a loro non interessa quante persone votano perché le poltrone se le spartiscono tutte anche se vota solo l'1% degli elettori.

    Oggi i Partiti rischiano di essere fatti fuori dal sistema che hanno creato e dalla forte astensione che hanno determinato con il loro qualunquismo di stampo camorrista. Il problema è che noi rischiamo più di loro perché oggi la Repubblica è scalabile anche da una capomafia.
    Pensateci.

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    1. antonella albertini5 marzo 2016 alle ore 06:43

      Per i motivi che tu dici dobbiamo prendere parte della politica, impegnarci in prima persona per dare vita al cambiamento

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    2. Ovvio, Antonella, ma sempre più difficile.

      Da un lato perché quasi nessuno si rende conto che serve un cambiamento di sistema e pone questo in cima alle priorità; mi riferisco alla necessità di affermare nuove regole per la trasparenza, la democrazia e la partecipazione nella vita dei partiti e nei processi decisionali.

      Dall'alto perché non c'è più la capacità di lottare per singoli obiettivi, come ai tempi delle battaglie promosse dai Radicali, così tutto diventa un improduttivo essere ciascuno contro tutti.

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