martedì 21 aprile 2015

L’Islam. La sua eterogeneità e la nostra sicurezza

Mappa islam

di Marcello Morelli - Sul piano religioso i musulmani sono fra i più osservanti (alcuni spontaneamente, altri per una questione di

immagine di fronte alla loro comunità) ma come in tutte le religioni ci sono credenti strettamente osservanti, credenti praticanti, credenti per educazione e tradizione, per arrivare agli atei (lo era anche un musulmano della redazione di Charlie Hebdo ucciso dai terroristi islamici).

Alle peculiarità nell’ambito della società civile si aggiungono le divisioni del mondo islamico le cui principali correnti, Sunniti e Sciiti, sono  a loro volta frazionate in correnti scismatiche quali i wahabiti, gli hashemiti, gli alawiti, i drusi, yazidi, etc. per un totale di 22 sette. Un mondo che pertanto appare tutt’altro che omogeneo e spesso in dura contrapposizione.

donna-musulmana2Ritornando alla società islamica, quella con cui ci confrontiamo quotidianamente anche in Italia, per avere la corretta percezione del comportamento di un musulmano, non sempre padre-padrone come nei casi di tragica violenza in famiglia riportati dai media e purtroppo reali, egli va osservato nel privato, nella sua abitazione, in particolare fra le classi medio-alte, dove spesso non viene disdegnato l'acool e i comportamenti sono "occidentali" sia nel parlare sia nell'abbigliamento. Non è raro, inoltre, vedere donne musulmane velate, specie se provenienti dall'Arabia saudita o dai paesi del Golfo, che, giunte negli aeroporti europei e perfino in quello di Beirut, ne escono in versione "occidentale".

Ovviamente di fronte ai 1,7 miliardi di musulmani queste sono eccezioni ma sono comunque indicative della complessità ed eterogeneità del mondo islamico.
A rafforzare la tesi di questo composito scenario vi è il recente intervento dell’ex-generale e attuale Presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi che, rivolgendosi agli ulema dell’università al-Azhar (principale centro religioso dell’islam sunnita), li ha esortati a lottare “contro la falsa ideologia che danneggia l’immagine dell’islam e dei musulmani e distrugge la nazione islamica”, nonché a dar vita a un discorso religioso in armonia con l’epoca attuale”.

AL SISI PRESIDENTE EGITTOLe parole di al-Sisi rivestono una particolare rilevanza ove si consideri che grazie al suo deciso intervento, con il pieno appoggio delle Forze Armate, ha sottratto l’Egitto, pedina fondamentale per contrastare l’integralismo islamico in Medio oriente e Nord Africa, al controllo dei fondamentalisti Fratelli Musulmani. Pertanto non possono essere collocate nel contesto del principio coranico della “dissimulazione” (detta  Taqiyya - Sura 3-28) secondo il quale in sostanza viene prescritto ai musulmani di dire quello che gli “infedeli” vogliono sentirsi dire finché l’islam non sarà tanto forte da sopraffarli.

Donna 2Diverso è il panorama che caratterizza i musulmani che giungono clandestinamente in Italia (per la verità in gran parte gratuitamente traghettati dalla nostra Marina Militare). Provengono da paesi a larghissima maggioranza islamica, africani, asiatici e arabi, e appartengono a classi umili ove il rispetto per gli obblighi religiosi è molto più sentito e spesso si traduce in una rigida applicazione delle prescrizioni coraniche. La motivazione che li spinge a raggiungere l'Italia e quindi l'Europa è prettamente di carattere economico, fatte salve esigue minoranze cui viene riconosciuto il diritto di asilo perché provenienti da zone di guerra e per motivi politici, etnici o religiosi.

Musulmani a MilanoCon i primi dobbiamo confrontarci, li abbiamo in casa (170mila giunti nel solo 2014 e circa 20mila nei primi mesi del 2015), in prevalenza non ne conosciamo la vera identità, non si può escludere ed è anzi molto probabile che fra di essi vi siano jihadisti pronti a “entrare in sonno”, disposti a rispondere alla chiamata di uno dei vari gruppi estremisti islamici (più propriamente definibili terroristi) e a passare all’azione nel nome di Allah. Ma la massa di clandestini inizialmente non contagiati dal fondamentalismo islamico sono da ritenere immuni da questo virus?
I fattori che impongono una costante attenzione sull’intera comunità islamica presente in Italia sono individuabili essenzialmente nella difficoltà di inserimento nella nostra società, sia sul piano economico sia per le diverse tradizioni e culture, in primo luogo l’aspetto religioso, e nel rischio della loro radicalizzazione connesso alla frequentazione delle moschee e più in generale ai contatti con membri della comunità dediti al proselitismo.

Le Istituzioni, a partire dalle amministrazioni locali, e l’apparato di sicurezza (Forze dell’Ordine e Intelligence) non sembrano avere avuto finora la piena consapevolezza della incombente minaccia e solo dopo i fatti di Parigi si è avuta notizia dell’avvenuta iscrizione da parte della Procura di Roma di venti musulmani nel registro degli indagati per reati connessi al terrorismo. Improvviso risveglio della magistratura? Sono in stato di fermo? In arresto? Se ne conosce l’attuale domicilio? Verosimilmente solo nomi scritti su un registro ma loro sono uccel di bosco! Prendiamone atto, non possiamo considerare terroristi 1,7 miliardi di musulmani ma nei recenti eventi tutti i terroristi erano musulmani.
In Italia la sicurezza non è garantita!

Marcello MorelliMarcello Morelli
21 Aprile 2015

25 commenti:

  1. Ammiro la puntualità nel descrivere le divisioni degli islamici ai quali abbiamo dato esempi non edificanti come cristiani e come occidentali nel dividerci e farci la guerra fra le numerosissime fazioni che ci auto definiamo cristiani ( mai dimenticare riforma e contro riforma ne la sacra inquisizione ,) solo dopo il concilio vaticano II si cominciò a parlare di ecumenismo che ci ha permesso di superare tante asperità , soprattutto nei confronti dei nostri fratelli maggiori (ebrei ) .
    Detto questo ritengo che sia opportuno che anche i fedeli del corano escano escano dall'ideologismo intossicato per arrivare ad una sintesi umanizzante , perché , tutti dobbiamo capire che tutte le religioni , se non si basano sulla tolleranza , amore, misericordia , sono destinati ad una guerra fraticida auto distruttiva .
    Solo partendo da questo bisogno di umanità possiamo sconfiggere i radicalismi , che si insinuano in tutte le parti , e far nascere un nuovo umanesimo mondiale .

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    1. Per il mondo islamico la divisione è strettamente attuale e non è ipotizzabile la ricomposizione. Sunniti e sciiti, due mondi inconciliabili.

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  2. L’Italia è fatta, ora facciamo gli italiani.
    L’Euro è fatto, ora facciamo gli europei.
    L’immigrazione è fatta, ora integriamo gli immigrati.
    Queste sono le formule dell’ingegneria sociale applicata dalla politica ai popoli.
    Ma le cose non funzionano così. L’integrazione e l’assimilazione non avvengono, nel mondo reale, se non per casi individuali. E il multiculturalismo causa guai, non arricchimento.
    Le differenze di mentalità e comportamento, con tutti loro problemi, sono rimaste, anzi sono peggiorate, dalle unificazioni come pure dalle immissioni di popoli diversi. Ciò si nota anche su scala italiana, nella quale esse hanno prodotto e mantengono, anzi ampliano, differenze pure dei sistemi economici.
    In questo paese già diviso in due, Nord e Sud, l’affaristica politica dell’accoglienza di massa finanziata con le tasse dei cittadini sta costruendo una gigantesca bomba, che aspetta solo l’arrivo della guerra santa o di un crollo economico per esplodere.
    Gli appartenenti a una data cultura, se non hanno una formazione antropologica, implicitamente pensano che la mente (la sensibilità, il comportamento, le reazioni…) di tutti gli uomini, anche di quelli che vengono da altre culture, fondamentalmente sia come la loro.
    Non sanno che esistono diversità tali da rendere assurdo o controproducente il trattamento per l’accoglienza e l’integrazione.
    Non sanno che molte popolazioni non hanno un’etica interiorizzata, cioè non hanno la coscienza morale, e rispettano le regole solo in quanto queste sono imposte da una costante vigilanza e minaccia esercitata da una struttura tribale.
    I vari gruppi etnici di immigrati formano comunità (dai cinesi ai sikh agli islamici), essi mantengono e tendono spesso a rafforzare le loro rispettive mentalità-identità, non già ad assimilarsi. Imparano ad adattarsi, ad apparire integrati senza esserlo (da qui le sorprese degli integrati che, d’un botto, fanno la strage). Per sviluppare negli immigrati nati in Occidente una psiche capace della suddetta interiorizzazione, bisognerebbe poter separare i bambini dalle loro famiglie, cosa pure non fattibile.
    Multiculturalismo, integrazione o assimilazione degli immigrati da altre culture, sono falliti. Non riescono, nemmeno alla seconda e terza generazione, che sono quelle col più altro tasso di devianza. Lo dimostrano nel modo più radicale e definitivo le differenze, soprattutto i deficit, che permangono negli statunitensi di origine africana, sebbene siano nati e cresciuti in America, come spiega gli attentati che sono stati compiuti nei vari paesi del mondo: erano tutte persone insediate in quei luoghi e, alcuni, figli di immigrati.

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  3. La minaccia maggiore per l'Italia non sono i musulmani, durante la guerra in Croazia tanti si rifugiarono in Italia e non si è mai sentito che abbiano agito con intolleranza verso di noi. Il pericolo maggiore italiano e di altre nazioni che sono in crisi economica, è il liberalismo che arricchisce se stesso a scapito di tanti che lavorano in condizioni disumane o non lavorano per niente perché l'economia è in stallo da anni. Quindi in sintesi se i migranti musulmani si asservono ai terroristi è perché non hanno alternative. Dirò di più, si ignora o si fa finta di ignorare che dell'Isis ci sono ogni genere di persone che niente hanno a che fare con l'islam ma si associano a costoro perché questi offrono vantaggi economici notevoli. Quindi è la povertà e la miseria la causa di questo nuovo terrorismo che non si ferma davanti a niente e a nessuno perché i loro componenti non sono mai stati ascoltati nel loro grido di bisogno!

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    1. Mi permetto di osservare che non vi è traccia di adesione all'ISIS e agli altri gruppi jihadisti da parte di non musulmani. Il collante è l'Islam o, se più gradita, la sua interpretazione più o meno radicale.

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    2. Questa è la verità

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  4. Illustre colonnello vedo con favore i suoi interventi per l'alfabetizzazione islamica dei frequentatori di questo blog, compreso me, per la maggior parte disinformati ed ignoranti, degli usi e costumi e prescrizioni religiose, inerenti principalmente le 3 religioni monoteistiche, dette anche abramitiche, o religioni del libro. Nella fattispecie parliamo, andando in ordine cronologico...1) ebraismo 2) Cristianesimo 3) islamismo. Tutte e 3 hanno una peculiarità...infatti si ritengono delle religioni salvifiche...ovvero l'uomo si salva osservando, adorando ed accettando la legge del dio del libro...per gli ebrei Jhavè, per i cristiani Gesù Cristo, per i musulmani, Allah. Naturalmente posso portare il mio contributo, all'ingrosso e cioè senza fariseismi ovvero senza pretendere di spaccare il capello in quattro ! Lo farò a piccole dosi a causa di una discreta invalidità all'arto superiore dx. Tuttavia essendo il sottoscritto ignorante come la maggior dei Cristiani riguardo ai pilastri della religione islamica, mi sono curato di intraprendere, se non lo studio, almeno la lettura del "corano ", commentato da Mgdi Cristiano Allam. Avendo ella iniziato una lezioncina proficua, per i neofiti dell'islam, ritengo ciò da lei fatto con una visione militare, per poter distinguere le farie fazioni religiose l'un contro l'altre armante e potersi percio districarsi sul campo, in questo Kaos, tribale e religioso. Tra le varie sette o fazioni, chiamiamoli cosi, per semplicità didattica, lei correttamente è partito dalle due parrocchie più grosse ovvero "i sunniti e gli sciiti". Poi ha enumerato le sottospecie di sette, circa 22, non mi sembra che lei abbia citato, le più pericolose..." i salafiti ed i taleban". Ma un altro aspetto di cui bisogna parlare e che queste religioni moneteiste tutte nate da popoli di pastori del deserto, sono delle teocrazie. "Teo" dal Greco dio e crazia, potere...teocrazia da contrapporre a democrazia, il primo dove il potere è esercitato direttamente da dio o dalla casta sacerdotale ed il secondo dove il potere è esercitato dal popolo.Naturalmente c'è una bella differenza fra le tre teocrazie...infatti le prime due anche se nate tutte e due in Israele o terra santa, presto sono venute a contatto con l'impero romano (oggi compleanno 21 aprile 753 A C ) e con gli eredi occidentali che grazie alla scienza, la tecnica, all'illminismo, alla rivoluzione francese, ed al perenne scontro tra impero e papato, si è addivenuto ad un compromesso sviluppando , come le ho accennato in un commento precedente...il concetto di "libero stato in libera chiesa ". Quindi lo stato ha le sue istituzioni laiche indipendenti e la chiesa ha le sue istituzioni, parimenti indipendenti. La stessa cosa non avviene nell'islam, dove per la maggior parte la "sharia, la prescrizione coranica cioe religiosa, coincide con lo stato. Insomma non c'è un netto confine tra stato e chiesa come in occidente. Mi fermo per ora qui...mi riservo eventualmente di intervenire successivamente.

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    1. Non credo, da quanto leggo, che il mio modesto scritto aggiunga molto alle sue conoscenze.Mi sono limitato ad esaminare le ricadute dell'estremismo islamico per la nostra sicurezza partendo dalle profonde divisioni che vi sono nel suo ambito. Nessuna ambizione storico-teologica, non è il mio mestiere. Quanto ai Talebani (dal persiano Taleb - studenti coranici) mi permetto di osservare che a mio parere è improprio definirli una setta dell'Islam. Estremisti sunniti (maggioritari) e sciiti (largamente minortari) che si collocano nel contesto della peculiare situazione afghana. Grazie per il suo contributo alle mie conoscenze.

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  5. Ho letto l'articolo e ancora una volta rimango senza parole. Non volevo credere che ci fosse tanta fame di sangue e di oro ancora oggi. Ma gli ultimi fatti del Mediterraneo mi hanno convinto che le bestie siano più umane degli uomini. Sono senza parole e non so mantenere la freddezza necessaria ad un commento obiettivo. Niente di nuovo dirai. Forse è vero ma per me è inconcepibile che se i pesci non sono graditi siano buttati in mare in pasto agli sciacalli che credo siano ben più di 22.

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  6. Ebbene leggendo questo articolo... sono ancora più convinta che gli sbarchi devono finire per la nostra sicurezza. Che facciano come vogliono a casa loro ma che ci rimangano e non vengano a casa nostra. Di aiuti ne hanno avuti e anche al prezzo di vite umane come suore che si sono fatte uccidere, frati e preti. E poi c’è Medici senza frontiere un’organizzazione che fa un lavoro meraviglioso. Ma loro vogliono venire in Italia credendo sia il paese delle meraviglie. Credo, invece, che debbano essere rimandati nei loro paesi per il bene di tutti. E non dimentichiamo che dobbiamo liberarci da questo governo che ci sta distruggendo.

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  7. "In Italia la sicurezza non è garantita" . Affermazione che avverto essere vera, come è vero che la sicurezza non è garantita in nessun paese dell'occidente preso di mira dall'Isis. Tutto l'occidente deve unirsi, senza aspettare altro tempo, per fronteggiare la mancanza di sicurezza. Lo farà?

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  8. No, credo che l'Occidente capitalista non lo farà. Ci sono troppi interessi petroliferi, e non solo petroliferi, che fanno in modo che ci siano troppi paesi che chiedono gli occhi di fronte al terrorismo Nazi-islamico. Interessante poi che Marcello Morelli arrivi alle stesse conclusione alle quali è arrivato un parlamentare americano repubblicano: non è vero che tutti i musulmani siano terroristi, ma è anche vero che tutti gli attentati terroristici siano stati fatti da musulmani. Certo che quella musulmana è una società ancorata ad una religione superata e con gravi pecche e non da nessun segno di un benché minimo rinnovamento. Anzi...

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  9. Signor Colonnello Morelli, Io non ho la cultura e la preparazione per commentare tutto il suo articolo. Ma da ex emigrato posso commentare la parte che riguarda l'integrazione e la religione di apparteneza. Nel lontano 1960 sono arrivato in Sizzera con il solo biglietto ferroviario di andata. nessun contrato preventivo. La Brown Boveri di Baden mi ha assunto e poi si è interessata a farmi avere un visto della dogana dove risultava che la mia entrata in Svizzera era avvenuta dopo l'assunzione. Fino alla fine degli anni '50 non assumevano meridionali perchè privi di specializzazione. Negli anni '60 la carenza di mano d'opera li ha costrettii ad assumeri anche noi siciliani, considerati i peggiori d'Italia perchè senza cultura, arretrati di mentalità e con scarso o zero senso civico. In quegli anni la fabbrica ha fatto costruire numerosi alloggi per gli stranieri ("Gast arbeiter, lavoratori ospiti). In una sola grande costruzione c'erano persone di 72 nazionatà diverse e di diverse religioni. La maggior parte di esse erano Italiani,turchi e Jugoslavi. Mai accaduti fatti spiacevoli di rilievo. Gli stranieri in tutta la svizzera eravamo quasi 1 milione cioè circa il 20% della popolazione Svizzera. Anche li c'è stato un tipo come Matteo Salvini che ha proposto e fatto attuare un referendum per mandare via 600mila stranieri. E' stato respinto con larga maggioranza. Per la pri generazione non si puo dire che c'è stata l'integrazione, ma una convivenza pacifica. La seconda generazione di tutti gli immigrati si è perfettamente integrata, compresa quella Musulmana. I padri siciliani non sopportavano che le figlie andassero a convivere senza essere sposate. Comunque si son dovuti adeguare. Io sono entrato, come tutti i siciliani, con grande voglia di lavorare, ma senza nessuna preparazione. La fabbrica, attraverso scuole interne, mi ha specializzato fino ad essere capo operaio in una fabbrica di turbine. Conclusione: la convivenza prima e l'integrazione poi è possibile.

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    1. Il problema non è accogliere, è quanti ne possiamo accogliere. Stabiliamo una cifra realistica che possa essere compatibile con le possibilità dell'Italia in termini di alloggi, di welfare e di occupazione: altri 100mila, 200mila, 500mila? Una volta stabilito il tetto su basi ragionevoli cosa faremo? Continueremo ad accogliere o saremo costretti a bloccare gli arrivi? Non sarò buonista, forse egoista, ma non credo che si debba aspettare quel momento, sarebbe meglio affrontare ora il problema con sano realismo. Siamo già al limite e le reazioni dei sindaci del Nord e del Sud lo dimostrano.

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  10. C'è anche da dire che si dovrebbe smettere di dire che è musulmano chiunque nasca in un paese dove l'unica religione è l'Islam. Si trovano arruolati di forza senza poter scegliere.

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  11. Marcello Morelli,parla con grande competenza e non posso che complimentarmi con lui perchè suscita veramente l'interesse di chi lo legge.Certo che se Maometto,morendo, fosse stato più chiaro sulla successione forse oggi il mondo musulamano sarebbe meno diviso!!!Ma anche noi cristiani,non siamo da meno.Protestanti,scisma anglicano e poi Evangelelisti,Metodisti ecc.....Ma accettiamo tranquillamente tutti,tranne le sette Ed è vero che a certi eccessi in nome di Dio,ci siamo arrivati anche noi!!.La fissazione della guerra Santa,gli arabi l'hanno sempre avuta.In Sicilia abbiamo avuto la dominazione araba,ma nessuna costrizione alla conversione.Arrivati i Normanni che,sciaguratamente,distrussero tutto ciò che avevano lasciato gli arabi ,per costruire le chiese cristiane chiamarono maestranze arabe!!!!In Spagna tutti possiamo ammirare la grandezza dei loro monumenti.Mi sembra che attualmente,tutto sia peggiorato e la guerra Santa,non è diffusione religiosa,ma annientamento del mondo occidentale!!GliJiadisti dell'ISIS,ci terrorizzano con filmati rituali di una violenza inaudita,seminando terrore(Io inviterei la stampa di darne notizia senza visualizzarli)Il nostro articolista ci mette in evidenza i pericoli che vengono sia dai musulmani trapiantati e sia dai nuovi arrivi. Tra tanta brava gente gli integralisti ci sono !0 disgraziati buttati a mare ,perchè cristiani,da altri disgraziati musulmani Questo fa riflettere e molto!!!Io però aggiungerei il pericolo di tanti giovani,nati e cresciuti nei vari stati che non resistono al richiamo ISIS Non era inglese l assasino dell'americano ?Tanti cene sono e non riesco a capire il perchè!In ultimo,manchiamo di difese e di una politica internazionale che si prenda carico del problema,invece di peggiorarlo magari vendendo armi ai terroristi.Parliamo anche dei tanti arabi che non accettano la violenza e respingono,l'integralismo. Li vorrei vedere sfilare ad ogni atto terroristico,per ribadire la loro estraneità all'orrore!!!Ringrazio ancora il nostro competente Marcello Morelli ,militare e militante nel Blog

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    1. Grazie a Lei Signora Bignardelli. Il Suo commento aggiunge argomenti alla discussione.

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  12. questo scritto, rappresenta bene il mio pensiero, riguardo l'Islam...

    Scienza e Islam: minacce fondamentaliste alla ricerca scientifica
    Faouzia Farida Charfi
    Nel contesto odierno, dominato da un Islam politico che sta sviluppando una nuova retorica in fatto di scienza, una retorica segnata dall’islamizzazione del sapere e dal rifiuto della razionalità, è possibile attuare una simile rivoluzione scientifica? Prima di illustrare vari aspetti di questa nuova retorica dell’Islam, vorrei fornirvi alcune informazioni che hanno rappresentato un motivo di preoccupazione per le università tunisine dopo la rivoluzione del gennaio 2011, in particolare per la Facoltà di Teologia dell’Università di al-Zaytuna. Si tratta di un’istituzione che è stata modernizzata vent’anni fa con l’introduzione di corsi di lingue antiche, lingue straniere moderne ed ebraico (abbiamo infatti un patrimonio comune nella regione mediterranea).

    Ci sono donne che tengono, in particolare, corsi di teologia, psicologia e antropologia. Vorrei parlarvi della situazione di tre colleghe di questa facoltà di teologia. Hayet Akoubi, professoressa di teologia, è stata sostanzialmente estromessa dall’università perché insegnava senza indossare il velo e perché offriva una lettura più aperta dell’Islam. Al momento non insegna la materia in cui è specializzata, ma dà lezioni di lingua araba all’Institut de Presse. Il secondo collega è Abdelkader Naffati. Poiché insegnava il sufismo, i suoi corsi non erano accettati dagli studenti salafiti. Alla fine il collega ha lasciato la facoltà e ha iniziato a collaborare a progetti scientifici nei Paesi del Golfo. La terza collega, Iqbal Gharbi, è uno dei professori di grado più elevato nella Facoltà di Teologia a seguito della riforma dell’istruzione; è la prima donna a insegnare psicologia all’interno di quella facoltà. Reputa importante modernizzare e razionalizzare l’insegnamento della religione e coltivare cittadini moderni, anziché islamisti. Attualmente Iqbal Gharbi si è presa un periodo sabbatico perché i suoi studenti non accettavano che insegnasse psicologia in quella facoltà, convinti com’erano che “insegnare psicologia in quest’istituzione [equivalesse] a mettere demoni nei cuori del fedeli. Per gli studenti di teologia, ‘psicologia’ significa Freud, e quindi ateismo, e quindi libertà sessuale”. Ad aprile 2012, tuttavia, un predicatore e leader del partito islamista Hizb al-Tahrir è stato invitato a tenere una lezione nell’aula magna della facoltà che porta il nome di Ibn Khaldun (uno dei precursori della sociologia moderna). Questo predicatore gode del favore del Califfato, “il solo sistema politico accettabile all’interno del mondo islamico”.

    Ho citato alcuni fatti che riguardano il mondo universitario in Tunisia, un Paese che sin dalla sua indipendenza è caratterizzato da un livello di modernità straordinario per il mondo arabo e da un codice del personale pubblico che promuove l’emancipazione femminile. Sin da quando è diventato un Paese indipendente, la Tunisia ha optato per un’istruzione moderna che pone l’accento sulla scienza e la ricerca scientifica.

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  13. Possibile che siano così assetati di sangue? Possibile che con quei barconi arrivino terroristi pronti ad entrare in azione in nome di Allah? Secondo il mio punto di vista no, chi arriva con quelle carcasse scassate sono dei poveri disperati che si trovano a dover scegliere se morire, quasi sicuramente, nella loro terra, o cercare, con un po’ di fortuna, di arrivare in Europa e avere la possibilità di avere un pezzo di pane. Ricordiamoci che, chi riesce a raggiungere la costa arriva stremato al limite delle loro forze mezzi nudi (anche in inverno), spesso buttati in mare al largo e devono raggiungere la riva a nuoto.
    Ora ditemi voi se un terrorista ha intenzione di rischiare la vita, senza avere raggiunto il suo obiettivo, in questo modo assurdo e disumano, (sono fanatici al punto di farsi saltare in aria per raggiungere il loro scopo).
    C'è da dire poi che queste persone non hanno intenzione di rimanere in Italia, ma, per loro, è solo il passaggio per l'Europa. L'Europa DEVE intervenire e aiutarci a risolvere questi arrivi non può lasciarci da soli ad arginare questo problema.

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  14. L'analisi è condivisibile in larga parte. Mi permetto di dissentire, invece, in relazione alla asserita "sparuta minoranza" di musulmani che potrebbero ambire a protezione internazionale o sussidiaria. Come è noto, le condizioni di eleggibilità non si limitano solo al pericolo di persecuzione individuale, ma, pur dando luogo ad una protezione "meno intensa", ma anche a contesti di persecuzione generalizzata, di guerra civile, o di conflitti tribali. Praticamente tutta l'Africa subsahariana. Che in larga maggioranza è musulmana.

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  15. Da agosto 2013 ad agosto 2014 sono sbarcate oltre 100.000 persone sulle coste italiane. Oltre 30.000 di esse hanno richiesto qualche tipo di protezione internazionale, a poco più di 3.000 è stato dato l’asilo politico. (rapporto del ministero dell'Interno). In sostanze il 10% dei richiedenti e il 3% del totale degli arrivi. Credo che tale percentuale se non infima si possa almeno considerare estremamente modesta..

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  16. I Jihadisti sono convinti di essere dei perfetti musulmani, il problema è che usano la religione come strumento per dividere il mondo in buoni e cattivi, i buoni sono coloro che praticano la religione salafita, gli altri sono tutti impuri, per cui il compito che Dio assegna loro è di eliminare gli impuri che inquinano la società! Ora dico se esamino bene il loro pensiero come si può stare tranquilli ....Solo provando a fare una passeggiata nel cuore del nostro centro storico ogni volto, ogni odore mi riporta a questo mondo. L'altro giorno, ho letto un articolo scritto da un repper Mehdi Akkari, in arte Dj Costa, che raccontava come un suo fraterno amico, Youssuf, in apparenza un ragazzo tranquillo, solare, un ragazzo a cui piaceva la musica i concerti aveva subito un lavaggio del cervello e si era trasformato in un terrorista.
    Questo ragazzo potrebbe essere anche " L'amico " dei nosti figli, come siamo tutelati?
    Penso alle parole giustamente riportate nell'articolo " In Italia la sicurezza non è garantita! Con questo non voglio identificare nell'arabo il nemico perchè in mezzo a loro c'è brava gente e io ho molto rispetto per le culture e le tradizioni di altri popoli, ma vorrei che anche loro che generosamente ospitati da noi osservassero in pieno le nostre regole, come del resto ha fatto mio nonno e (penso molti altri) anche Lui partiva, per lunghi viaggi, con una nave per il Venezuela,( e certamente non doveva essere da Crociera ) sfidando anche le avversità, per andare a vendere ghiaccio! Ma sempre rispettoso !!

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  17. Alla soglia della guerra civile-Stavo seguendo la tv ove tantissimi pensatori hanno detto e dicono ognuno la propria opinione con la massima democrazia che caratterizza ormai i dibattiti a cui siamo abituati. L'argomento di questi giorni naturalmente è il fenomeno degli sbarchi clandestini. Ognuno si prodiga a dare soluzioni che pur interessanti sono, secondo me, irrilevanti per poter porre fine a tale "business". Nessuno che ha fatto riferimento all’esercito inteso non come soccorritore di questi sventurati ma come difensore dei nostri confini. Aboliamo i confini e non se ne parla più. Aboliamo gli stati. Le razze le religioni e non se ne parla più. Ma se vogliamo mantenere ciò che è antico si perde nella storia dei tempi dobbiamo difendere ognuno e chi tenta di invaderlo deve essere cacciato via e respinto nel proprio stato anche con la forza. Nessuno che accenna al fatto che l’esercito deve sparare come si faceva una volta.

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  18. Da pessimista realista quale sono vedo all'orizzonte lo scontro di civiltà. L'occidente non capisce con chi si trova ad avere a che fare.

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  19. Asia Lucia Cricchio esprime una preoccupazione che io condivido in pieno. Leggendo il corano ed il "califfato del terrore...perchè lo stato islamico minaccia l'occidente" ? Li si capisce tutto...ovvero che bisogna purificare la terra...cioè eliminare gli infedeli...conversione o decapitazione come avevo scritto nel settembre 2014, o come avevo scritto in parigi sottomessa non vale una messa, il 7 gennaio 2014.

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