venerdì 8 gennaio 2016

Tornano le liste di proscrizione antiebraiche

liste e campi concentramentodi Nino Pepe - L’occasione per scrivere le riflessioni che seguono è una lista di persone in qualche modo legate allo Stato di Israele

o perchè ebrei o perchè simpatizzanti o difensori di Israele, stilata da un certo Sauro Trombini il quale nel suo profilo facebook ha bloccato tremila e più persone, esattamente quelle della lista, che appunto altri non è che una vera e propria LISTA DI PROSCRIZIONE.
Due parole sull’autore di questa lista. Sauro Trombini è un amico dell’attivista Samantha Comizzoli. In realtà non sappiamo in quale altro modo presentarlo perché non siamo in grado di desumere il suo ruolo attivo all’interno della società.

Erri-De-Luca-2Tutto quello che sappiamo è che si tratta di un uomo che ogni tanto perde la calma su facebook e MINACCIA DI MORTE qualcuno, come lo scrittore Erri de Luca, reo di essersi schierato in passato a difesa di Israele e di non aver quindi aderito alle istanze dei filopalestinesi, molto diffusi nell’ambiente della sinistra radicale e dei No Tav di cui pure Erri De Luca fa parte. Un “traditore” insomma. (fonte: L’Informale).

Samantha Comizzoli è un’attivista anti israeliana a tutto tondo, autrice di un documentario intitolato “Israele – Il cancro”; una che il 17 agosto scorso postò sulla sua pagina Facebook: «Agli israeliani ci sarebbe da sparargli solo per questo». Una frase che ha dato molto da pensare anche perché pochi mesi prima, ad aprile, scrisse: «Avete mai pensato di tirare una bomba? Di reagire in qualche modo al mostro?», e ancora: «Mi auguro che Israele sprofondi nel nucleo della terra e che quindi l’inferno torni da dove è venuto, all’inferno».
Ecco con chi abbiamo da fare.

Boicotta IsraeleLa lista ha origine nella pagina Facebook di Sauro Trombini,un personaggio già noto per aver pubblicato in precedenza una lista di nomi, poi rimossa dalla direzione di Facebook. Ora ci riprova in maniera ancora più massiccia con una nuova lista di proscrizione ancora più vasta che comprende tra i 3.000 e i 4.000 nomi (ma aumenta) tra i quali anche alcuni minorenni. Il sistema è sotto certi aspetti innovativo. Il personaggio pubblica una lista di nomi che lui ritiene essere “nazi-sionisti” e per questo da lui bloccati, gente che spesso non ha nulla a che vedere con la dura guerra mediatica tra filo-israeliani e odiatori ma che magari ha commentato un post o è iscritto a qualche pagina vicina a Israele. Perché “innovativa”? Perché il sistema è molto subdolo in quanto non si presenta come una lista di proscrizione ma semplicemente come una lista di nomi bloccati da mostrare agli amici come se fosse un invito a mettere alla berlina tali nomi in quanto “nazi-sionisti”, ebrei o amici degli ebrei.

In questa lista c’è anche il nome di un amico del nostro blog, ANGELO MALACH LEONE RUBINO, cui va la nostra solidarietà e l’invito a non preoccuparsi più di tanto.
Leggi razzialiAl di la della legalità o meno della lista di proscrizione (saranno la Polizia e la Magistratura a fare chiarezza su questo punto) è questo sistema DA LEGGI RAZZIALI che rievoca vecchi sistemi nazisti che disturba. Mettere alla berlina delle persone per le loro idee o per la loro religione è senza dubbio un atto NAZISTA vietato non solo dalle leggi italiane ma anche da quelle internazionali. Come lo è paragonare chi non la pensa come te a qualcosa di disumano (paragonarlo a una bestia), un sistema già usato in precedenza proprio dai nazisti.
Il mio pensiero naturalmente va alle liste di proscrizione anti ebraiche stilate dai Nazisti cui seguì quell’orrore infinito noto col nome di “OLOCAUSTO”.
Insomma, sembra che la storia non ci abbia insegnato niente.
L’antisemitismo in Europa è aumentato del 40 per cento nel 2014, con il risultato di spingere un crescente numero di ebrei a interrogarsi sul proprio futuro nel Vecchio Continente.

Moshe-Kantor-President-European-Jewish-CongressLe cifre sono eloquenti: nell’anno 2014 vi sono stati 766 «episodi di violenza» rispetto ai 554 del 2013 e di conseguenza «molte strade d’Europa sono divenute il teatro di una caccia all’ebreo» ha affermato Moshe Kantor, presidente del Congresso ebraico europeo, illustrando i risultati di un’indagine da cui emerge che «alcuni ebrei sono oggi obbligati a non frequentare le loro istituzioni e sinagoghe per motivi di sicurezza». «Sono questi i motivi che li spingono ad abbandonare l’Europa - ha aggiunto - perché molti hanno paura perfino di camminare per strada e si ritirano dietro alte mura e fili spinati. Questa è la nuova realtà della vita ebraica in Europa». In particolare, ad essere aumentati sono gli «atti violenti, con armi o meno, come incendi e vandalismo». Vi sono stati 68 atti «violenti con armi» contro gli ebrei e loro proprietà nel 2014, inclusi gli attacchi al Museo ebraico di Bruxelles, la sinagoga di Copenhagen e il supermarket HyperCacher di Parigi, raddoppiando il dato rispetto al 2013.
Dina PoratGli episodi di «violenza senza armi» sono stati invece 101. Per effetto di questi attacchi 306 persone sono state in qualche maniera colpite, con un balzo in avanti del 66 per cento, mentre gli attacchi contro le sinagoghe sono stati 114 ovvero un aumento del 70 per cento. Gli incendi dolosi sono triplicati. «L’atmosfera in Europa è cambiata - ha spiegato Dina Porat, direttore del Kantor Center - e di conseguenza un crescente numero di ebrei europei si chiede che futuro hanno, come singoli e come Comunità, nei Paesi dove sono nati e risiedono».
L’antisemitismo in Europa è in crescita costante dagli anni Ottanta ed ha avuto una forte accelerazione a seguito della Seconda Intifada e dei conflitti militari Israele-Hamas combattuti nel 2009 e nel 2014. Gran parte degli attacchi contro gli ebrei europei avvengono da parte di gruppi o singoli ostili ad Israele. Il rapporto del Kantor Center è stato pubblicato alla vigilia di Yom Ha-Shoà, il giorno in cui Israele ricorda i sei milioni di ebrei trucidati dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale.

radio islam (1)Nel sito di Radio Islam, di recente è stata pubblicata una lista di ebrei influenti in Italia, anche questa una vera lista di proscrizione, dove figurano tanti giornalisti e persone famose.
Il giudice delle indagini preliminari di Roma Vilma Passamonti, su richiesta della locale Procura, ha disposto il 31 dicembre scorso l’ordine di sequestro preventivo del sito web www.radioislam.org e sulla versione italiana www.abbc.net, per propaganda all’odio razziale. La misura è stata eseguita dalla polizia postale il 5 gennaio.

Paolo Mieli-la-lista-degli-ebrei-su-radio-islam-pericolosaNella lista compaiono i nomi di “ebrei influenti” in Italia, di imprenditori, intellettuali, giornalisti e anche una serie di documenti riguardanti il “potere ebraico in Italia”. A tal proposito, il giornalista Paolo Mieli, inserito nella lista ha detto in un’intervista:
La lista degli ebrei è pericolosa: stiamo sottovalutando l’antisemitismo dilagante”. “Credo che la lista di Radio Islam unisca, a un vecchio elenco di giornalisti ebrei, altri nomi che hanno un unico punto di contatto: aver difeso, anche una sola volta, lo stato di Israele». «Sono tutti obiettivi perché la lista è insieme antisemita e anti-israeliana”.

annafrankIn conclusione, dobbiamo riflettere su questa involuzione del pensiero antiebraico che ci riporta al clima di ottant’anni fa, quello che fu di preparazione all’OLOCAUSTO, una delle più grandi vergogne dell’umanità.

Nino Pepe FotoNino Pepe
08 gennaio 2015

69 commenti:

  1. Sono credente...l'unico pensiero che mi sgorga dal cuore,dopo aver letto questo raccapricciante articolo è: Mio Dio fa che quell'orrore non si ripeta MAI PIU'...E soprattutto uomini facciamo in modo che non si repeta MAI PIU'....

    RispondiElimina
  2. Grazie a Nino Pepe per avere posto il problema in termini obiettivi e per avere lanciato, attraverso il suo articolo, un allarme che è da tempo nell'aria.Io sottoscrivo questo articolo in tutti i suoi contenuti, documentali e analitici. Mi discosto soltanto nelle conclusioni. Non penso che si possa tornare il clima di 80 anni fa. Troppe cose sono accadute, tante cose sono diverse da allora.Mi preoccupa,invece,il nuovo humus che si sta formando ed espandendo, della disinformazione sistematica e della manipolazione programmata delle coscienze ad opera dai poteri forti che detengono i mezzi di informazione e comunicazione di massa livello mondiale, finalizzata ad una forma di dominio che non ha precedenti nella storia umana.Dobbiamo alzare le difese e contrattaccare su questo fronte, se ne siamo capaci. A partire dalla ripresa e sviluppo del pensiero critico, in assenza del quale,prendono piede e si sviluppano le nuove dittature.

    RispondiElimina
  3. Finalmente un articolo di Nino Pepe e di quello pesante ! Si caro Nino hai ragione ! E' iniziata la caccia agli Ebrei ed ai cristiani, questo è un progetto dello stato islamico foraggiato dall'arabia saudita...e altri per eliminare fisicamente un miliardo e mezzo di persone infedeli. Persino il presidente dell'egitto ha detto che sono dei pazzi. Naturalmente ci sono molti filo palestinesi, anche di sinistra, che pensano di togliere di mezzo israele, la parte più debole dei nemici per i musulmani, cosi tornerebbe, loro pensano, la pace buttando a mare gli ebrei. Poi toccherebbe ai cristiani ed agli infedeli in generale, anche gli atei. Questa è la cultura islamica totalizzante , aberrante e violenta ed incompatibile con la nostra cultura democratica, liberale, illuministica e tollerante. Il fatto è che musulmani ed islamisti li accogliamo nelle nostre case e loro sputano nei nostri piatti dove mangiano, aggrediscono le nostre donne...Vedi colonia, stoccarda e monaco. Io volevo infatti scrivere un articolo sulle donne di Colonia...perchè è una vergogna avere in casa nostra questi musulmani fitusi, che vengono a toccare derubare e palpeggiare le nostre donne. chiedete alle donne tedesche che ne pensano ! Si chiudano le frontiere a questi ingrati e mascalzoni con cultura medievale !

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Pino, il tuo commento aggiunge consistenza al mio articolo; sono d'accordo con te e spero che questo rigurgito di oscurantismo medievale, di violenza aberrante e disumana di cui sta facendo mostra l'ISIS finisca al più presto con una risposta adeguata ed efficace del mondo intero.

      Elimina
  4. hanno rubato la vita a un popolo anche loro

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Angelo Malach Leone Rubino8 gennaio 2016 alle ore 14:01

      Ecco la prima alla riscossa! Bianca ma di che cosa parli? Vai a studiare te prego. E poi intervieni.

      Elimina
    2. adesso non ho tempo, ma vi dimostrerò, cifre alla mano, che questa è una falsità

      Elimina
    3. prenditi una vista di quel che resta della Palestina, poi fai un giretto nelle foto (poche) degli arsenali israeliani, atomiche comprese, e dimostrami "cifre alla mano", per favore!!!
      prego di notare che io non parlo di "ebrei", ma di israeliani, che è tutta un'altra cosa!

      Elimina
    4. Cifre all mano? Erano 650.000 nel 48 e si chiamavano arabi, oggi sono quasi 10 milion e hanno preso il nostro nome cioe' palestinesi. Gli arsenali israeliani? Dimostra tu se Israele li ha mai usati nonostante tutte le guerre e il terrorismo di cui e' oggetto. Dimostra tu, Bianca, quante volte i "palestinesi" hanno accettto di avere uno stato accanto a Israele. Dimostra tu se, ricoperti di miliardi, hanno creato una propria economia, hanno inventato una propria lingua nazionale, hanno il modo per sopravvivere da soli come nazione.

      Elimina
    5. Bianca non parla di ebrei ma di israeliani e.... chi sono israeliani che vivono in Israele se non ebrei? E' lo stato ebraico! ma forse tu ignorante non sai che ci sono israeliani musulmani e israeliani cristiani ! vuoi fare I co? penso che hai una faccia tosta ad aprire bocca suIsraele, quando non sai mamnco dove sia!

      Elimina
    6. Cerchiamo di rispondere in maniera civile e senza usare toni offensivi

      Elimina
    7. Gentile anonimo, in questo blog c'è ampia libertà d'espressione e non c'è nemmeno il controllo preventivo dei commenti. Ma poichè non c'è alcun motivo per utilizzare la forma anonima, la invito a scrivere con il suo riverito nome e cognome.

      Elimina
    8. Gentile Gattuso, l'anonimo di cui sopra sono io e me ne scuso ma ero al cellulare e non ricordavo l'indirizzo del mio FB perciò per essere pubblicata ho dovuto ricorrere all'anonimato ed è la primissima volta che accade nei miei 20 anni di internet, chi mi conosce lo sa. Infatti ho avvisato subito Nino Pepe. Inoltre la Debora qui sopra non sono io che mi firmo sempre anche col cognome: Deborah Fait

      Elimina
    9. e nemmeno il secondo anonimo sionista sono io. Adesso sono al pc perciò ogni mio messaggio sarà debitamente firmato con nome e cognome. Saluti!

      Elimina
    10. Grazie molte per la gentilezza e buona PoliticaPrima

      Elimina
    11. risposta a Bianca Decio, per capire come Israele ruba la vita ai palestinesi.
      Aprendo questo link si comprende la sofferenza dei palestinesi i quali vengono alll'hôtel Hilton d'Eilat (Israel) per soffrire al prezzo di 500 € a notte, accolti e coccolati dai cattivi israeliani.
      Oh come soffrono!

      https://www.facebook.com/photo.php?fbid=962345147182077&set=a.920667944683131.1073741827.100002198025574&type=3&theater

      Elimina
  5. VENTI VERITA' STORICHE CHE NON PIACERANNO A TUTTI, MA LA VERITA' NON SEMPRE PIACE.
    1 - Israele diviene una nazione nel 1312 prima di Cristo, duemila anni prima dell’apparizione dell’islam
    2 - I rifugiati arabi hanno cominciato a identificarsi come facenti parte di una popolo palestinese nel 1967, 20 anni dopo l’istituzione del moderno stato di Israele.
    3 - Dopo la conquista ebrea del 1271 prima della nostra era, gli ebrei hanno continuato ad esercitare la loro autorità su questa terra per mille anni, con una presenza continua negli altri 3.300 anni.
    4 - L’unica dominazione araba dopo la conquista del 636 della nostra era è durata solo 22 anni.
    5 - Durante questi 3.300 anni e oltre Gerusalemme non è mai stata la capitale di alcuna entità araba o musulmana, e così anche quando i Giordani hanno occupato Gerusalemme, non si sono mai sognati di farne la loro capitale e mai vi si sono recati i dirigenti arabi.
    6 - Gerusalemme è menzionata oltre 700 volte nell’Antico testamento. Gerusalemme non è menzionata una sola volta nel Corano.
    7 - Il re Davide ha fondato la città di Gerusalemme. Maometto non vi si è mai recato.
    8 - Gli ebrei pregano con la faccia rivolta verso Gerusalemme. I musulmani pregano con le loro schiene rivolte a Gerusalemme.
    9 - Nel 1948 i rifugiati arabi furono incoraggiati a lasciare Israele dai dirigenti arabi che promisero di ripulire le terre dagli ebrei. Il 68% della popolazione abbandonò la terra senza aver mai visto un soldato israeliano.
    10 - I rifugiati ebrei furono costretti ad abbandonare i paesi arabi in ragione della brutalità araba, delle persecuzioni e dei pogrom.
    11 - Il numero di rifugiati arabi che abbandonarono Israele nel 1948 è stimato circa sui 630.000. Il numero degli ebrei rifugiati dai paesi arabi è stimato all’incirca sulla stessa cifra.
    12 - I rifugiati arabi non vennero INTENZIONALMENTE assorbiti e integrati dai paesi arabi in cui erano fuggiti, a dispetto della vastità del territorio arabo. Di tutti i 100 milioni di rifugiati della seconda Guerra Mondiale è il solo gruppo di rifugiati al mondo che non è mai stato assorbito o integrato nei paesi del loro stesso popolo. I rifugiati ebrei furono tutti assorbiti dallo stato di Israele, un paese poco più grande dello stato del New Jersey
    13 - Gli arabi sono rappresentati da otto nazioni distinte, senza contare i palestinesi. C’è una sola nazione ebraica. Gli arabi hanno iniziato le cinque guerre e le hanno perse. Israele si è difeso ogni volta e ha vinto.
    14 - La carta dell’OLP chiama alla distruzione di Israele. Israele ha dato ai Palestinesi la quasi totalità della riva sinistra (del Giordano) e un’autorità sotto l’autorità palestinese che ha rifornito di armi.
    15 - Sotto la dominazione giordana i siti religiosi ebraici sono stai profanati e agli ebrei è stato impedito l’accesso ai loro luoghi di preghiera. Sotto l’autorità d’Israele tutti i luoghi musulmani e cristiani sono stati preservati e resi accessibili ai loro fedeli.
    16 - Delle 175 risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle nazioni Unite votate prima del 1990, 97 erano contro Israele.
    17 - Delle 690 risoluzioni dell’assemblea generale delle nazioni Unite votate prima del 1990, 429 erano contro Israele.
    18 - Le nazioni Unite sono rimaste mute mentre 58 sinagoghe venivano distrutte a Gerusalemme da parte dei giordani dal 1948 al 1967.
    19 - Le Nazioni Unite sono rimaste mute mentre i giordani profanavano sistematicamente l’antico cimitero ebreo del Monte degli olivi fra il 1948 e il 1967.
    20. Le nazioni unite sono rimaste mute mentre i giordani applicavano una politica di apartheid impedendo agli ebrei di visitare il monte del tempio e il Muro occidentale (Kotel) fra il 1948 e il 1967.
    L'autore di questo scritto è il giornalista
    PAOLO GUZZANTI

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ti sei dimenticato il punto 21, secondo la bibbia i tre fratelli si sistemarono nel mondo e Israele era toccato ai neri, insieme all'Africa e altre parti limitrofe, da sempre oggetto di contesa
      gli Africani quindi sono arrivati primi, ridatela a loro

      Elimina
    2. Ma come da fastidio alla signora Bianca Decio che Israele sia il Paese degli ebrei.Si rassegni però, siamo qui per restare.

      Elimina
    3. MariaLuisa Casarotti8 gennaio 2016 alle ore 16:32

      Questo autore citato da Pepe mi dice poco; di norma cita solo le cose che "convengono" e tace le altre. AD ESEMPIO le ingiunzioni ONU IGNORATE da Israele sistematicamente ......SAPETE QUANTE SONO STATE???? Be', forse sarebbe bene conoscerle, una volta per tutte, o no? DUNQUE L'ONU che cosa è? Una bella farsetta, un giochetto? Un teatrino? TUTTE E TRE LE COSE assieme? PARE DI Sì .... E parlo di cose degli ultimi tempi ,.... non del 1300 o della preistoria ...(cose che oggi come oggi contano poco o nulla e "giustificano" poco ciò che capita laggiù). Il risultato si manifesta solo ora...ma "lievita" da molto. La storia non ha MAI insegnato nulla .....e in molti casi dice ben poco, di norma è condizionata da chi la scrive, sovente è solo un elenco di fatti. Poi ognuno ha il diritto di interpretarla come vuole, fino a prova contraria. lù

      Elimina
    4. L'ONU con la sua continua e aprioristica avversione nei confronti di Israele non è credibile, è falsa come una banconota da 12 euro. Come non è credibile l'Europa che etichetta i prodotti realizzati da Israele nei cosiddetti territori occupati come NON israeliani, mentre se ne fotte e non etichetta i prodotti dal Sahara occidentale [occupato dal Marocco] o di Cipro settentrionale [occupato dalla Turchia]
      ddue pesi e due misure.
      Per il resto, di questo commento non si capisce niente.

      Elimina
  6. La questione fra israeliani e palestinesi ha sempre rappresentato motivo di forte instabilità in quell'area geografica. I fatti parlano: gli Israeliani con il passar del tempo hanno sottratto sempre maggiori territori ai palestinesi i quali fra l'altro vivono in condizioni di povertà. Avendo visitato la Palestina ho visto con i miei occhi file di palestinesi che venivano perquisiti perché attraversavano il muro per andare a lavorare; ho visto soldati israeliani girare per le strade con il mitra mentre accompagnavano piccole scolaresche in gita scolastica. Israele ricca e armata impone le sue leggi e la sua prepotenza. La soluzione giusta sarebbe due popoli e due stati indipendenti, ma Israele si guarda bene dal riconoscere lo Stato Palestinese. Nei vari articoli ho letto un'intolleranza intensa verso l'islam e verso i mussulmani in Europa. Si parte da una posizione sbagliata: guai a confondere terrorismo e religione o a fare il confronto fra le religioni. Ho letto fra le righe una rabbia che non condivido. I problemi vanno affrontati con lucidità, senza odio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti lucidità, cosa che forse le manca un po'.I territori di cui parla non sono palestinesi ma sono voluti dai palestinesi. Nel 48 gli arabi (era così che si chiamavano gli abitanti della zona, i palestinesi erano gli ebrei qui residenti)avrebbero potuto avere un paese accanto a Israele e anche bello grande ma lo hanno rifiutato perchè l'obiettivo era la distruzione di Israele come promesso dalla Lega Araba che con 5 eserciti invase il Paese per eliminarlo. Gli ebrei si difesero anche se pochi e con poche armi e vinsero. Se non fosse accaduto sarebbero stati ammazzati tutti. Giudea e Samaria erano terre ebraiche destinate a Israele già durante la conferenza di Sanremo nel 1920. Il popolo palestinese è stato inventato, e lo dicono loro stessi( prima si chiamavano arabi/siriani), con il solo scopo di contrastare Israele e riuscire a distruggerlo. Ha visto Check point e soldati? Io ho visto terroristi far saltare autobus colmi di persone innocenti, ho visto saltare ristoranti e pizzerie, ho visto bambini completamente bruciati. A noi non piace morire perciò ci difendiamo. Due popoli, due stati è impossibile perchè i palestinesi non vogliono riconoscere il diritto di Israele a vivere. Lo dice sempre Abu Mazen, Israele è la nostra palestina! Spiacenti, Israele è casa nostra se loro sono incapaci, nonostante i miliardi con cui sono innondati, di creare un'economia per costruire uno stato non è colpa nostra.La verità è che non volgiono uno stato accanto a Israele, vgliono tutto Israele.

      Elimina
    2. Quando gli ebrei, dopo la tragedia dell'olocausto sono confluiti in Palestina avendo giustamente diritto ad una terra e uno Stato, avrebbero dovuto stabilire rapporti di rispetto con il popolo locale. Al contrario hanno intrapreso una politica espansionistica che non si è ancora conclusa; infatti c'è in progetto l'abbattimento delle abitazioni palestinesi in un'area di Gerussalemme per fare posto a nuovi insediamenti israeliani. Con questa politica prepotente i problemi non si risolveranno mai. Da ogni casa abbattuta può nascere un terrorista

      Elimina
    3. Beh, mi pare che quando gli israeliani se ne sono andati da Gaza hanno abbandonato i loro insediamenti. Hanno lasciato 30.000 serre dove venivano coltivati fiori e frutta, tramite le quali i palestinesi avrebbero potuto porre le basi per una loto economia e prosperità. Loro in 15 giorni hanno distrutto tutto quanto e grazie à OLP e HAMAS hanno trasformato quella terra in un deposito di armi, acquistate e costruite con i miliardi piovuti dal mondo occidentale, e in una base logistica per attaccare Israele. Perciò è meglio smetterla di parlare di insediamenti, è un discorso che non funziona.

      Elimina
  7. Risposte
    1. Esattamente...due popoli, due nazioni che hanno entrambe il diritto all'esistenza...no al razzismo di oni genere, contro gli ebrei e contro i palesinesi....vorrei soltanto capire a chi giova questa continua ed infinita lotta tra popoli, e non esiste...io c'ero prima, tu sei venuto dopo....l'esistenza è di tutti...se si comprendesse questo semplice fatto...!!!

      Elimina
  8. ...il fatto è che oggi come oggi, a non voler capire sono i più forti. Quelli che hanno il coltello dalla parte del manico... Quelli che reclamano l'intera Palestina oggi (Israele) e non accettano due Stati nella stessa Regione. Quelli che si sono reclusi in casa, elevando un muro che sembra quello di Berlino...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lei dice delle cose inesatte. A non volere due Stati sono gli Arabi che vogliono solo cancellare Israele dalle carte geografiche. Non c'è da parte araba nessuna disponibilità a convivere con gli Israeliani. Mentri gli Israeliani accettano di convivere con gli Arabi ed oggi un quarto della popolazione di Israele è composta da Arabi. Il muro è stato eretto solo per impedire ai terroristi di compiere attentati in Israele. E forse un giorno ci sarà un muro , anche se non me lo auguro, lungo tutta l'Europa.

      Elimina
    2. Giuseppe Nonno bit Fazzina8 gennaio 2016 alle ore 16:18

      ... i Palestinesi che combattono contro gli invasori della Palestina si chiamano terroristi, ... gli Italiani che combattevano contro gli occupanti tedeschi si chiamavano partigiani, ma qual'è la differenza?

      Elimina
    3. Enorme. Mi spiace che lei non capisca la differenza.

      Elimina
    4. Pino Granata, salvo il fatto che gli abitanti della Palestina c'erano da prima e dopo la diaspora ebraica e che lo Stato di Israele fu imposto dagli inglesi e dagli americani nel 1948 per creare una enclave diversa che tenesse a bada appunto gli arabi, i quali giornalmente, si vedono portar via la loro terra, dove sono nati e vissuti da sempre per far spazio agli insediamenti israeliani.....questa è almeno la storia dello Stato di Israele.....poi magari sarà anche diversa secondo i punti di vista!

      Elimina
    5. Giuseppe Nonno bit Fazzina8 gennaio 2016 alle ore 16:45

      Caro Pino Granata, la tua risposta ..."Enorme. Mi spiace che lei non capisca la differenza." ... non dice nulla, se ci fosse una differenza l'avresti scritta ... ma non sai che scrivere ...

      Elimina
    6. Dire dei partigiani che sono uguali agli assassini di Fiumicino o di Monaco è vomitevole.

      Elimina
    7. Anche lei è inesatto. Oggi come oggi, i Palestinesi sanno che nella realtà non è possibile cacciare Israele dalla Palestina. Per questo hanno accettato la "Risoluzione ONU" dei due Stati autonomi. Israele non solo rifiuta di rientrare nei territori occupati (risol. ONU: 55% dei territori a Israele e il 45% ai Palestinesi). Ma accetta la presenza Palestinese soltanto in veste di "Regione Autonoma". Ma sempre sotto il Governo Israeliano. Questo per i Palestinesi e' inaccettabile. Prima o poi l'ONU sarà costretta a far valere le ormai troppe Risoluzioni mai ottemperate dal Governo Israeliano. Vedremo poi le reazioni di Israele......

      Elimina
    8. Sbagliato , Mario Cecchini, non più tardi di ieri Abu Mazen ha detto che "In nessun caso riconoscerà Israele e che tutta Gerusalemme sarà la capitale della palestina". Inoltre ha mai sentito parlare di terrorismo palestinese? Vi vedo male informati.

      Elimina
  9. quel video è israeliano. Loro fanno altro: preparano libri di testo in cui gli ebrei sono scimmie e maiali, insegnano ai loro bambini che da grandi devono ammazzare gli ebrei e infatti è questo che succede. Il loro grido di battaglia è Itbach al Yahud, sgozza l'ebreo. Quanto la muro lo abbiamo fatto per evitare i kamikaze che facevano stragi , infatti è servito. Forse sarebbe il caso che guardaste i muri europei. Poprio ieri la democratica Svezia ha chiuso il ponte di comunicazione con la Danimarca per non fare entrare i migranti. Guardate in casa vostra invece di giudicare cose che non potete capire.

    RispondiElimina
  10. A come si è svolta la storia occorrono due Stati per Palestinesi ed Ebrei. I musulmani invece di fare kasini anche tra di loro potrebbero irrigare i diserta dove far vivere centinaia di milioni di Esseri Umani indipendentemente dalle loro religioni; i soldi per una simile opera li hanno, i nostri soldi coi quali compriamo il loro petrolio invece di servirci in modo intensivo dell'energia solare e delle altre energie pulite non rischiose anche per motivi ecologici. Anni fa un importante ayatollah politico disse che quando l'Islam avrà la bomba atomica dovrà distruggere Israele; e pazienza se distruggendo Israele, esigua striscia di Terra, moriranno anche i Palestinesi, i Musulmani con cittadinanza israeliana e con le radiazioni buona parte dei Musulmani dei Paesi vicini, ma si sa: chi muore per la guerra "santa" va in Paradiso.........! Giovanni Paolo II definì gli Ebrei nostri Fratelli Maggiori. Ed io aggiungo non solo per motivi religiosi; tanti premi Nobel sono stati assegnati ad Ebrei. La maggior parte dei Nobel USA è stata attribuita a cittadini USA di origine e religione ebraica.

    RispondiElimina
  11. Si può esprimere il proprio pensiero rispettando quello degli altri, anche se diametralmente opposto?... io ci sono abituato sin da bambino! Convivo tutti i giorni con uomini di religione diversa, di razza diversa e di diversa formazione culturale, essi sono distributori di sorrisi, ma soprattutto sono tolleranti. Nessuno è perfetto, amano il loro prossimo senza mai giudicare, i loro figli frequentano la stessa scuola e giocano assieme negli stessi spazi dividendosi le loro merende e i loro trastulli.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' quello che succede in Israele, Mario Scamardo, qui vivono insieme a noi 1.600.000 arabi con gli stessi diritti di ebrei, drusi, circassi, cristiani. Abbiamo arabi alla Corte Suprema,negli ospedali, nelle università. Purtroppo i "palestinesi" vogliono il contrario: eliminare Israele e rendere i territori judenrein. Senza ebrei. Cosa faresti tu? ti lasceresti ammazzare?

      Elimina
    2. per nulla! Israele deve difendersi, deve reagire pesantemente alle intolleranze, ha diritto ad una patria ha diritto a vivere in pace. Io mi riferivo anche alle piccole intolleranze disseminate negli interventi che ho letto.

      Elimina
  12. In Europa non è aumentato solo l'antisemistismo, è aumentato il RAZZISMO....
    Inutile girarci intorno....
    Non capiscono che è la storia che si ripete, che la stessa non ha insegnato nulla....
    Sarebbe opportuno qualcuno riportasse i veri valori di unità, convivenza pacifica tra gli uomini.

    RispondiElimina
  13. Non sapevo di questa lista di proscrizione. Ringrazio Pepe per la documentata relazione che non può che turbare i comuni sentimenti di pace e di solidarietà. Sentire parlare, ai nostri giorni, di settarismo e di minacce di morte per chi esprime posizioni diverse, sembra inverosimile. Ma purtroppo, come ci informa Pepe, i numeri dell'intolleranza sono in crescita e fanno registrare percentuali davvero preoccupanti.

    RispondiElimina
  14. "dobbiamo riflettere su questa involuzione del pensiero antiebraico che ci riporta al clima di ottant’anni fa, quello che fu di preparazione all’OLOCAUSTO, una delle più grandi vergogne dell’umanità." Questa la conclusione dell'arti di Pepe.

    Secondo me questa conclusione è allarmistica. Siamo lontani da quel clima e dai personaggi che lo hanno creato 80 anni fa.
    Ma chi è questo Suro Trombini che ci deve fare preoccupare con la sua "lista di proscrizioni" di ritornare al clima nazista dell' olocausto? Un Signor nessuno. Con buona pace di Paolo Mieli dissento dalla pericolosità di "quella lista". Purtroppo, singole persone distribuite in tutta Europa che seminano odio contro gli ebrei ce ne sono tanti, ma fintantoché non ci saranno partiti politici pronte a raccogliere le loro idee e il loro odio il pericolo di tornare al clima di 80 anni fa non esiste.

    Al momento attuale vedo molto più probabile partiti politici, sia in Italia che in altri Stati europei portare avanti un campagna contro tutti gli arabi molto pericoloso perché seguito, in alcuni casi da masse popolari.

    RispondiElimina
  15. Francesca Bertini, l' antisemitismo in Europa e' incomprensibile dal momento che gli ebrei hanno fatto solo del bene ai paesi di cui erano cittadini. In cambio hanmo ricevuto il massacro. Che motivo avete di continuare ad odiarci?

    RispondiElimina
  16. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  17. Calogero Dolcimascolo8 gennaio 2016 alle ore 21:45

    I confini dell’attuale Stato di Israele corrisponde allo stato della Iudaea! E’ stato l’imperatore Adriano nel 135 dopo Cristo a cambiare la denominazione in Syria Palaestina includendo anche altre entità amministrative: Samaria, Galilaea, Philistaea e Perea. I Romani hanno cercato di cancellare non solo il tempio di Salamone ma anche le denominazione del governatorato a seguito delle guerre giudaiche anche molto dopo la morte di Gesù ( all’incirca 70 d.C).
    Da allora gli ebrei sono stati un popolo disperso e senza patria.
    Si deve aspettare il 1948 per fare ritornare gli Ebrei nel loro territorio grazie a Stalin perché quest’ultimo aveva una riconoscenza nei confronti del capo dei servizi segreti russi che era un ebreo polacco ed anche per contrappore l’egemonia Britannica e Francese nell’area medio-orientale.
    L’impegno di aiutare gli ebrei a costituire una patria in Palestina venne mantenuto nel 1947. Durante una seduta dell’Assemblea Generale dell’Onu, il 14 maggio 1947, il rappresentante dell’Unione Sovietica, Andreij Gromyko, pronunciò un discorso storico davanti all’Assemblea generale ricordando le sofferenze degli ebrei:
    «il popolo ebraico ha sopportato durante l’ultima guerra sciagure e sofferenze eccezionali. Queste sciagure e sofferenze possono dichiarate, senza esagerare, indescrivibili. E’ difficile esprimerle con colonne di cifre astratte, che indichino il numero di perdite di vite umane inflitte al popolo ebraico dagli occupanti fascisti. Nei territori nei quali si è esteso il dominio hitleriano, gli ebrei sono stati quasi completamente sterminati. Il numero totale degli ebrei assassinati dai carnefici fascisti è di circa sei milioni. Solamente un milione e mezzo circa di ebrei sono sopravvissuti alla guerra nell’Europa occidentale. Ma queste cifre, che indicano le perdite inflitte al popolo ebraico dagli aggressori fascisti, non sono affatto sufficienti a dare conto della difficile situazione in cui si è trovato un gran numero di ebrei dopo la guerra.
    Un enorme quantità di ebrei in Europa sopravvissuto alla guerra si è trovato senza patria, senza tetto e senza mezzi di sussistenza. Centinaia di migliaia di ebrei vagano i differenti paesi europei alla ricerca di un asilo. La gran parte di loro si trova nei campi per displaced persons e continua a subire pesanti privazioni. Queste privazioni sono già state segnalate in particolare dal rappresentante dell’Agenzia Ebraica, che abbiamo ascoltato nella prima commissione […] sottolineando che dobbiamo preoccuparci dei bisogni della popolazione ebraica che si trova senza tetto e senza mezzi di sussistenza, la delegazione sovietica ritiene di dover attirare l’attenzione dell’assemblea generale su un fatto importante: l’esperienza del passato, e soprattutto quella della Seconda Guerra Mondiale, ha provato che nessun paese dell’Europa Occidentale è stato in grado di accordare al popolo ebraico l’aiuto necessario alla difesa dei suoi diritti e la protezione della sua stessa esistenza, che gli hitleriani e i loro alleati mettevano in pericolo. E’ un fatto doloroso, ma bisogna purtroppo prenderne atto, così come bisogna prendere atto di tutti i fatti. Che nessun paese dell’Europa occidentale sia stato in grado di assicurare la difesa dei diritti elementari del popolo ebraico od i proteggerlo dalle violenze scatenate dai carnefici fascisti, spiega l’aspirazione degli ebrei a creare un proprio stato. Sarebbe ingiusto non tenere conto di questo fatto e rifiutare al popolo ebraico il diritto a realizzare simili aspirazioni. Non si può giustificare il rifiuto di questo diritto al popolo ebraico, se si tiene conto di tutto ciò che esso ha sofferto nel corso della Seconda Guerra Mondiale».
    I palestinesi oggi sono dei terroristi in una terra che non gli appartiene.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bentornato Calogero, anche se solo con un commento, ma molto importante e che mette in evidenza una cosa che tutti quelli che odiano Israele sembrano avere dimenticato. Le sofferenze infinite di un popolo senza patria e da tutti rifiutato e che comunque ha diritto al suo stato e alla sua patria.

      Elimina
    2. Calogero Dolcimascolo9 gennaio 2016 alle ore 13:41

      Grazie Nino! E' un dovere da parte mia intervenire in un argomento molto delicato come quello Sionista che ha pagato un prezzo nella storia senza precedenti. Quando si racconta la verità è sempre storia contemporanea (Benedeto Croce)

      Elimina
  18. Quando Albert Einstein, ebreo, fu costretto ad emigrare negli USA a causa delle nefande leggi razziali naziste, nel compilare il questionario con i suoi dati anagrafici alla voce razza scrisse: UMANA.

    RispondiElimina
  19. L'aspetto che più mi colpisce nell'articolo di Nino Pepe è che a distanza di 70 anni anziché riflettere sull'Olocausto e dire mai più, dobbiamo assistere ad episodi involutivi che ci portano indietro come se nulla di vergognoso, contro l'umanità, fosse accaduto. Non giustificherò mai l'intifada che semina vittime innocenti fra israeliani e palestinesi. A parte gli errori dei due popoli che si contendono i territori, va denunciata l'inefficienza e l'indifferenza della comunità internazionale che non è capace, o manca la volontà, di attuare una politica di pace e ordine mondiale il cui elemento fondamentale consista nel riconoscere i popoli, all'interno di questi le minoranze razziali, e le relative nazioni. Uno Stato si fonda sull'esistenza del popolo, del territorio e dell'autonomo governo. Lo Stato di Israele ha il diritto alla sua sicurezza e, i Palestinesi hanno il diritto alla loro libera Nazione. La definitiva risoluzione della questione territoriale dei due popoli potrebbe rappresentare una spinta a porre fine ai vari focolai di guerra sparsi nel mondo. Quanta povera gente fugge dalle loro case per evitare le persecuzioni razziali e i ciechi integralismi religiosi che seminano morte! Completa assenza diplomatica dei vari governi, anzi gli egoismi suggeriscono di alzare barricate per evitare la così detta invasione dei profughi che cercano accoglienza. La vergogna della mattanza umana si allarga a macchia d'olio. L'odio, il razzismo e l'intolleranza aumentano in modo preoccupante. Una sola voce richiama tutti a riconoscere i diritti dell'umanità che soffre, Papa Francesco. Per concepire un mondo diverso dove tutti i cittadini abbiano pari dignità mi vengono in mente due articoli attinenti all'argomento pubblicati su questo blog. Il primo di Filippo Ales dal titolo: " Cittadini italiani o cittadini del mondo ? " pubblicato il 16 ottobre 2015. Dell'articolo cito un passaggio significativo: < I cittadini possono registrarsi in qualunque regione della terra decidendo di stabilire la propria residenza. Da oggi i cittadini italiani possono chiamarsi "cittadini del mondo" . Non sarebbe questo un modo per arrivare alla vera globalizzazione? > Ovviamente questa aspirazione condivisibile richiede la concezione di una politica la cui centralità è rappresentata dai diritti di eguaglianza dei cittadini. Un'altro articolo che rafforza il concetto di eguaglianza è quello scritto da Gisa Siniscalchi il 24 ottobre 2015 dal titolo: " Cittadinanza. No ai confini alle barriere alle bandiere " L'articolo affronta la questione dell'integrazione in particolare con la necessità del riconoscimento della cittadinanza, per i figli degli stranieri, in base alla nascita "ius soli". L'incipit dell'articolo mette in risalto una frase del giornalista scrittore, attivista e pacifista Vittorio Arrigoni: < Io non credo nei confini, nelle barriere, nelle bandiere: Credo che apparteniamo tutti, indipendentemente dalle latitudine, alla stessa famiglia, che è la famiglia umana. > L'articolo che mi ha conquistato per la sensibilità dell'autrice lo ritengo un contributo interessante all'argomento. Ringrazio Nino Pepe per l'argomento che, al di là delle valutazioni individuali, ci porta a riflettere sul fenomeno nazista che persiste. Concludo inviando un caloroso abbraccio di solidarietà ad Angelo Malach Leone Rubino.

    RispondiElimina
  20. Avevo 18 anni quando iniziava la guerra dei 6 giorni arabo l'israeliana. Nel mio paese molti andavano in chiesa a pregare per la triste sorte d'Israele: tutti i Paesi arabi viciniori contro un piccolo fazzoletto di terra, la terra di Giacobbe. Israele vinse e non ci sarebbe stato più il genocidio paventato e testimoniato dal l'atavico odio arabo. I susseguenti fatti storici li conosciamo: la guerra del Kippur, i trattati, gli accordi, fino ad arrivare ad Oslo nel 1993. L'odio intanto aleggia ancora e non credo che si sopira': i Paesi arabi l'hanno fomentato insieme alle guerre, spinti dai loro precipui interessi ed ambizioni, trascurando le vere esigenze degli arabi palestinesi: quegli stessi palestinesi, non potrò' mai dimenticarlo, che hanno festeggiato con brande gioia la distruzione delle torri gemelle...tutti fuori, uomini, donne, bambini, anziani...fuori dalle case a danzare, inneggiare e sparare. Finiamola dunque con quest'ipocrisia e questo falso bonismo verso popoli che, per mandato diviso, vivono solo per odiare ed ammazzare. Io grido il diritto d'Israele ad esistere, il diritto degli ebrei ad avere una patria ed a vivere sicuri e protetti da leggi internazionali e dalla solidarietà di tutti gli uomini giusti. Ho parlato o scritto in nome di un cuore e di una mente profondamente atea, libera ed indomita.

    RispondiElimina
  21. Non si tratta di essere pro e contro qualcuno. Non e' gara a chi conta piu' morti. Occorre lavorare per eliminare gli estremismi. Da entrambe le parti. Se si da un'occhiata ai territori in cui attualmente vengono costretti i Palestinesi hai gia' l'idea del confinamento che ricorda i ghetti e le famose riserve che furono destinate ai nativi americani.....dall'altro lato e' aberrante pensare ad un popolo in costante guerra. Personalmente vado col pensiero a tanti ragazzi e ragazze costretti ad indossare la divisa, mentre vorrebbero solo studiare e vivere i loro anni piu' belli lontani dai picchetti e dai fili spinati. Semmai mi chiedo: possibile che la comunita' internazionale non sia riuscita , chiedo scusa non voglia, trovare una soluzione diversa e rispettosa dell'autonomia e dignita' di ciascuno?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma di quali estremismi parliamo? Difendersi da chi ti vuole cancellare dalla carta geografica è estremismo. Difendersi da chi ti lancia migliaia di razzi nel tuo territorio è estremismo? difendersi da chi vigliaccamente ti accoltella alla schiena è estremismo? Quest'incapacità di capire che il nazislamismo è come il nazismo se non peggio, è sconvolgente.

      Elimina
  22. Non sono per niente filo Israeliana, perche' sono sempre dalla parte dei piu' deboli. Non nutro odio per loro, quindi non auguro loro morte e distruzione. Disprezzo solamente il loro modo di essere nei riguardi della Palestina. Non posso lodare chi con uno degli eserciti piu' attrezzati del mondo, attacca un popolo disarmato, bombardando e seminando distruzione. E si arroga il coraggio di occupare sempre piu' territorio appartenente a l suddetto popolo. Potrei continuare con le accuse, sono tanti i misfatti di Israele nei confronti della Palestina, mi fermo qui perche' i fatti sono piu' che conosciuti e chi a a cuore la giustizia non puo' che essere dalla parte di un popolo che non ha uno stato suo e nemmeno scuole per i suoi bambini.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hanno le scuole, altrochè se le hanno. Ma sai cosa insegnano a questi bimbi? A come si uccidono gli ebrei, a convincerli appena diventano più grandicelli a prendere un'arma qualsiasi e ad uccidere gli ebrei, e se poi malauguratamente quei cattivoni anzichè farsi uccidere li uccidono a loro volta, poco male perchè così diventano dei martiri di Allah. Belle queste scuole, tutte pagate dai soldi europei e quindi anche dai nostri soldi. Ma per favore!

      Elimina
  23. Te lo dico io quali sono i misfatti di Israele nei confronti dei palestinesi di Gaza.
    1)Quello di fornire loro gratis energie elettrica, acqua potabile e benzina.
    2) Quello di curare i feriti e i malati nelle proprie strutture ospedaliere ben sapendo che quelli non hanno soldi e non potranno pagare queste cure.
    3) Quando gli israeliani se ne sono andati da Gaza quello di aver lasciato ai palestinesi ben 30.000 serre che producevano fiori e frutti alla grande, e che dopo quindici giorni i palestinesi hanno distrutto totalmente, invece di farle fruttare economicamente.
    4) Quello di dare lavoro nelle aziende israeliane a tutti i palestinesi che hanno voglia di lavorare.
    Questi sono i èrincipali misfatti di Israele nei confronti dei palestinesi di Gaza.

    RispondiElimina
  24. Io sono perché i due popoli vivano in pace sulla posizione di alcuni intellettuali ebraici e che quindi non possono essere tacciati di antisemitismo , riconoscendo la sofferenza dei due popoli inferta dal fanatismo di entrambi gli schieramenti .
    da entrambi le parti ci sono ragioni e torti , per cui è auspicabile che i fanatici siano isolati ed inizi una era di pace per entrambi i popoli nel rispetto reciproco

    RispondiElimina
  25. Il silenzio di Nino Pepe si è finito e l’apertura con il suo articolo è veramente rumorosa!Leggo i commenti e mi viene difficile commentare!Commenti di tutti i tipi, alcuni persino un po’ rabbiosi. Sicuramente, questo seminatore di odio, dovrebbe essere trattato come un terrorista. E’ giusto parlare di antisemitismo e di antiisraelismo.Il primo è odio diretto contro singoli ebrei o comunità e contro la loro proprietà e i loro luoghi di culto. L’altro è più contro gli ebrei israeliani, accusati di avere occupato territori ai palestinesi. I due aspetti si possono fondere ma non sono uguali (Almeno io la vedo così).Quando l’olocausto portò gli ebrei in Israele,io penso che poteva nascere una buona convivenza e con buon profitto per entrambi E’ nato l’odio più profondo e alimentato ad arte. Gli ebrei coltivavano il deserto e i palestinesi avrebbero potuto prendere da loro tanto di buono. Onestamente non credevo che il fenomeno descritto da Pepe fosse così diffuso. Per me il pericolo per gli ebrei restava la Germania dove il nazismo cova sotto la cenere da sempre. Ho letto pure, (che schifezza) che la Schoah, è stata esagerata ad arte dagli israeliani, per giustificare l’occupazione di terre palestinesi. MAH!Io sono siciliana e voglio ricordare Federico II “Stupor Mundi" Lui ebbe molta stima degli ebrei e seppe mettere a profitto le loro, indubbie doti commerciali e organizzative. Federico II non solo favorì il loro sviluppo ma si prodigò per diffondere il loro patrimonio culturale e spirituale. Voglio concludere con una domanda provocatoria.”Se avessimo avuto al governo ebrei,con tutte le doti riconosciute da Federico II,la nostra ripresa economica e politica avrebbe avuto ben altri sviluppi?Grazie Nino Pepe per il tuo ottimo articolo ma chi scruscio hai fatto!

    RispondiElimina
  26. Non ho capito a chi o cosa ti riferisci quando parli di seminatore di odio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Scusami Nino della poca chiarezza,mi riferivo a Sauro Trombini, alla sua pagina facebook e alla sua lista di proscrizione.

      Elimina
  27. Che dire, sovviene non tanto la paura che ritornino vecchi fantasmi del passato (ammesso che se ne siano mai definitivamente andati)...ma un detto latino che recita, grossomodo così: la madre degli stolti è sempre incinta.....

    RispondiElimina
  28. ...se si vuole parlare di Israele, sionismo etc., partire da un paio di squilibrati a cui si dà soverchia importanza non mi pare un approccio stimolante

    RispondiElimina
  29. E' demoralizzante conoscere una realtà come quella descritta ottimamente da Nino Pepe. L'olocausto non ha insegnato nulla? E' difficile per me "capire" che ci siano ancora delle persone che manifestano idee come quelle di quel tale autore di quegli scritti antiIsraele che ha citato Pepe.
    Bisogna che finalmente la società degli uomini, riconosca che gli esseri umani sono tutti uguali, indipendentemente dal loro credo religioso, politico, o dal colore della pelle.
    E necessario altresì, che a tutti sia dato il diritto di vivere la propria vita senza imposizioni di sorta. Sono regole del buon vivere civile che vanno osservate da tutti. Mi rendo benissimo conto che sono anche regole "ingenue" e "buoniste", sinceramente non me ne sono venute in mente altre. Forse nemmeno esistono.

    RispondiElimina
  30. A proposito di "liste di proscrizione" ho tentato di piazzare un commento, ho dovuto scrivere alla cieca, perché non potevo vedere mio testo.... ma, ti dico il contenuto: Non é solo una problematica di antisemitismo ma di sempre nuovi ismi ed anti ismi , anch'io sono ostacolato da liste di "gente da evitare" per il mio impegno ecologico, ormai, siamo in pieno oscurantismono medioevale.

    RispondiElimina
  31. Ho letto tutti i commenti su questo articolo, nei quali , seppur contrastanti fra loro, tutti sembrano avere una parte di ragione. Un po' proprio come succede in quei territori dove entrambe le parti hanno una dose di ragione e di torto allo stesso tempo. Spesso la discussione si ferma da una parte, al concetto di antisemitismo in cui si inquadrano tutti quelli che avversano la politica israeliana, con il costante ricorso alla memoria dell'olocausto che gli ebrei sono stati costretti a subire. Dall'altra, l'immagine dei palestinesi terroristi che avversano lo stato "invasore" israeliano. Sarebbe utile però, fare una riflessione su ben altre ragioni, anche al di là della pretesa palestinese di cancellare lo stato di Israele da quei territori e quella israeliana di voler dirimere ogni contesa ricorrendo costantemente alla forza soverchiante di cui dispone. Ciò che entrambe le parti e tutti dovrebbero comprendere e che, ricorsi storici a parte, entrambe le realtà sono ormai legittimate e consolidate dalla loro storia in quei territori e non vi è altra soluzione che un reciproco riconoscimento di questo, tra l'altro, più volte già tentato in passato. Al popolo israeliano, va riconosciuto da parte dei paesi arabi, il sacrosanto diritto di esistere, così come Israele deve farlo con i palestinesi, senza se e senza ma, anche restituendo pienamente parte dei territori impropriamente occupati. Oggi, come in questi commenti, si discute sopratutto di ebrei e definendo genericamente chiunque contesti l'atteggiamento israeliano come un antisemita se non addirittura nazista, non cogliendo le differenze fra ebraismo e sionismo. Il popolo israeliano non è composto solo ebrei, intesi come appartenenti ad una religione o etnia sionista, ma anche di etnia araba e di religione cristiana, che hanno fra loro anche comuni interessi di salvaguardia di quello stato. quindi sarebbe ora che si smettesse di parlare di "guerra", tra ebrei ed antisemiti, almeno in quei territori e si chiamassero le cose con il vero nome di contesa tra israeliani e palestinesi. Continuando a perseverare nel parallelismo automatico: israeliano uguale ebreo ed il non condividere la politica governativa d'Israele e uguale ad essere è un errore storico, gravissimo e pericolosissimo, spesso voluto, ma che porta con se, inneschi che possono davvero sfociare in vere e proprie ingiustificate manifestazioni e posizioni antisemite non solo in Europa ma anche in altre parti del mondo, che potrebbero richiamare periodi molto bui della storia umana.

    RispondiElimina
  32. Credo tuttavia, che fra non molto tempo, in tanti potrebbero trovarsi a rivalutare le posizioni di Isreale e quella dei palestinesi. A capire finalmente, che il vero problema che tanti non comprendono, offuscati dal bianco o dal nero a prescindere, non è tanto la permanenza o il diritto di esistere dei due contendenti in quei territori, ma una corretta ed equa distribuzione degli stessi. Oggi, Israele ha la possibilità di fare la voce grossa e pretendere più di quanto dovrebbe, grazie alla sua soverchiante potenza militare, economica e sopratutto politico-strategica, alla quale, si oppone l'impotenza di chi fatica persino a vedersi riconosciuto pure come uno stato sovrano, con eclatanti gesti estremi terroristici,in un tira e molla infinito. Ma i tempi potrebbero apportare cambiamenti radicali in quello scacchiere. Il Papa ha riconosciuto, da poco lo stato di Palestina e la situazione in medio oriente sembra evolvere rapidamente. Ci sono forti cambiamenti in atto, che se dovessero volgere dalla parte sbagliata, lo stato di Israele, potrebbe fra non molto trovarsi priva della protezione americana. I Sauditi, che posseggono la riserva più importante al mondo di petrolio, pari all'intero PIL degli Usa di almeno cinque anni, con il forte calo del prezzo del greggio, hanno deciso di quotare in borsa le proprie aziende petrolifere. Ciò significa che i nuovi probabili proprietari di quelle riserve potrebbero spostare gli interessi economici e di conseguenza strategici anche americani su altre aree,che per questo, potrebbero dare ad Israele, che fino ad adesso è stato il loro guardiano sul medio oriente, il ben servito. Personalmente, tremo solo al pensiero, per quello che ne potrebbe derivare. La domanda è, se ciò avvenisse, saremmo in grado di prevederne le estreme conseguenze?

    RispondiElimina
  33. Credo tuttavia, che fra non molto tempo, in tanti potrebbero trovarsi a rivalutare le posizioni di Isreale e quella dei palestinesi. A capire finalmente, che il vero problema che tanti non comprendono, offuscati dal bianco o dal nero a prescindere, non è tanto la permanenza o il diritto di esistere dei due contendenti in quei territori, ma una corretta ed equa distribuzione degli stessi. Oggi, Israele ha la possibilità di fare la voce grossa e pretendere più di quanto dovrebbe, grazie alla sua soverchiante potenza militare, economica e sopratutto politico-strategica, alla quale, si oppone l'impotenza di chi fatica persino a vedersi riconosciuto pure come uno stato sovrano, con eclatanti gesti estremi terroristici,in un tira e molla infinito. Ma i tempi potrebbero apportare cambiamenti radicali in quello scacchiere. Il Papa ha riconosciuto, da poco lo stato di Palestina e la situazione in medio oriente sembra evolvere rapidamente. Ci sono forti cambiamenti in atto, che se dovessero volgere dalla parte sbagliata, lo stato di Israele, potrebbe fra non molto trovarsi priva della protezione americana. I Sauditi, che posseggono la riserva più importante al mondo di petrolio, pari all'intero PIL degli Usa di almeno cinque anni, con il forte calo del prezzo del greggio, hanno deciso di quotare in borsa le proprie aziende petrolifere. Ciò significa che i nuovi probabili proprietari di quelle riserve potrebbero spostare gli interessi economici e di conseguenza strategici anche americani su altre aree,che per questo, potrebbero dare ad Israele, che fino ad adesso è stato il loro guardiano sul medio oriente, il ben servito. Personalmente, tremo solo al pensiero, per quello che ne potrebbe derivare. La domanda è, se ciò avvenisse, saremmo in grado di prevederne le estreme conseguenze?

    RispondiElimina