venerdì 30 maggio 2014

RENZI e GRILLO o GRILLO e RENZI… due facce della stessa medaglia

Renzi Grillodi Giacomo Alfano - Ogni passaggio storico va contestualizzato, il dopo è sempre frutto del prima e dei soggetti che lo interpretano... il passaggio dalla prima alla seconda Repubblica è avvenuto per fatti drammatici.
Si c'era MANI PULITE ma sicuramente hanno influito tantissimo le STRAGI ...la seconda Repubblica c'è stata, l'abbiamo vissuta e come dicevo è nata da fatti drammatici e subito è partita con l'inganno ...non con l'obiettivo di ricostruire un paese ma con l'obiettivo di distruggere l'avversario e così si sono avuti un susseguirsi di colpi e contraccolpi accompagnati da elementi poco chiari.
Una vittoria certa che stava nella normalità delle cose fu azzoppata dall'unto del signore che riuscì a mettere assieme nazionalisti e separatisti e addirittura nello stesso tempo facendoli competere tra di loro in una parte del paese al grido di un insensato anticomunismo.
Simboli partitiIn quel momento a mio avviso vennero fatti più di un errore, la parte degli eredi della Democrazia Cristiana che guardava a sinistra si volle misurare per vedere quanto da sola valeva e fu un flop e così fece anche Segni che aveva contribuito notevolmente nel cambiamento.
L'MSI di Fini si fece fagocitare da chi sicuramente era addirittura una destra meno democratica della loro, era una destra fatta d'interessi (interessi personali) e questi interessi purtroppo ci hanno accompagnato sino ad oggi.
Simboli partitiL'MSI se avesse scelto un'altra strada avrebbe avuto il tempo per andare verso la sua evoluzione naturale democratica in un partito di destra moderna e avrebbe conquistato a pieno titolo la posizione di alternativa alla sinistra in una posizione di chiarezza.
A questo colpo di mano di Berlusconi susseguirono i contraccolpi, in parte dovuti alla poca limpidezza dell'ascesa imprenditoriale dell'imprenditore Berlusconi (legalmente vulnerabile) e in parte dovuti alle strategie di D'Alema di controbattere con le stesse armi (mettendo assieme delle cose che assieme stendavano a stare).
Ecco questo quadro di poca chiarezza ci ha accompagnato in questi vent'anni e quando c'è poca chiarezza il sistema diventa debole e vulnerabile e gli interessi poco leciti fanno breccia nel corpo sano dello stato.
Per certi versi una altro fatto drammatico come la crisi mondiale dovuta a speculazioni finanziarie e alla globalizzazione ci hanno portato l'intransigenza goliardica di Grillo e la determinazione di un leader come Renzi, questi sembra che ci stiano dando un'altra Italia ...un'Italia meno ricattabile e vulnerabile ...sarà vero? Auguriamoci di si!!!
Giacomo AlfanoGiacomo Alfano
30 maggio 2014

PS: Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo interessante articolo di Giacomo Alfano. Benvenuto su PoliticaPrima e buon lavoro. ***
Breve biografia. Giacomo Alfano nasce il 16 Giugno del 1949 a Bisacquino (PA) da una famiglia contadina. Negli anni sessanta per motivi di studio si trasferisce a Palermo dove frequenta l’Istituto d’Arte con Magistero, nel 1968 giovanissimo consegue l’abilitazione all’insegnamento del disegno. Nei primi anni settanta, adempiuti gli obblighi militari tra Caserta e Persano (SA), emigra a Milano; dove, cambiando indirizzo rispetto agli studi fatti e alle sue aspettative, inizia la sua attività lavorativa nel settore metalmeccanico. Nel 1979 torna in Sicilia, dove risiede a Capaci (PA) sino a Novembre del 2000, mese in cui smesso di lavorare si trasferisce in Veneto a Noventa Padovana (PD) dove attualmente vive ed opera. In questo peregrinare non ha mai abbandonato l’interesse per l’arte, prevalentemente si è dedicato alla pittura, intervallandola con la mania di fotografare con la penna, tra poesia e prosa, analisi di fatti, persone e cose che si sono affollati nella sua mente. Negli anni 80 e 90 ha partecipato a concorsi di pittura e di poesia ottenendo lusinghieri consensi, ha presentato le sue opere in collettive e mostre personali a Palermo, Agrigento, Milano, Castelvetrano, Firenze, Gangi, Balestrate, Bisacquino ...! Gli scritti? ...risiedono ancora nel cassetto!!!








4 commenti:

  1. Corsi e ricorsi della storia. Ogni cambiamento è il frutto di fatti traumatici che determinano nuovi percorsi. E così, sia Berlusconi, sia Grillo e lo stesso Renzi sono il frutto di qualcosa che, anche grazie alla potenza dei mezzi di persuasione di massa, hanno indicato ai cittadini strade nuove. Non sempre, però, queste nuove strade si sono dimostrate migliori delle precedenti. Il popolo è spesso preda facile di chi ha la capacità di investire nel consenso.

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  2. cittadina consapevole1 giugno 2014 alle ore 09:37

    Tra i due onesti, il terzo delinquente non gode. Ma tanti Italiani si chiedono come mai non sia in galera e giudici timorosi lo facciano continuare con la buffonata degli anziani. Mandate in galera Berlusconi. Poi disinfestate Arcore covo di delinquenti e prostitute.

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  3. Renzi avrà molto da fare per mantenere anche solo una parte di ciò che ha promesso. Intanto dello scadenzario ufficializzato in pompa magna al momento del suo insediamento è stato rispettato pochissimo, ma incombeva la campagna elettorale che lo ha impegnato tantissimo e come altri prima di lui ha fatto lo stesso. Adesso non ha nessun alibi e dovrà concordare con il suo amico affettuoso come andare avanti. Vedremo.

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  4. Un saluto affettuoso all'autore dell'articolo.
    Brevemente, direi che Grillo e Renzi non sono le due facce della stessa medaglia. Sono due medaglie diverse.
    Grillo è la faccia di una medaglia che sul retro ha la faccia oscura di un progetto di un gruppo di persone che hanno tentato un qualcosa rimasto indecifgrabile, e tale rimarrà.
    Renzi, invece, è la faccia chiara di una medaglia che sul retro ha il primo partito politico italiano che, benchè rissoso per iperdemocraticità interna, agisce alla luce del sole, viene da lontano e guarda lontano.
    Sono agli antipodi l'uno all'altro.

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