martedì 9 febbraio 2016

DOVE VA LA POLITICA IN QUESTO PAESE?

Copertina dove fva la politicadi Franco Luce - Egregio Direttore seguo con tanto interesse “PoliticaPrima”, apprezzo le tante libere espressioni nei commenti, ed anche le “velate” appartenenze politiche.
Il 2015 è ormai alle nostre spalle e stiamo vivendo la terza fase di una crisi che sembra accanirsi sempre con maggiore aggressività.

Berlusconi con Myrta MerlinoSuperata l’era del centro destra berlusconiano, poi quello dei tecnocrati, ora viviamo quella del centrosinistra. Cosa dovremmo aspettarci dall’anno 2016? È difficile dirlo, anche perché al momento non sono del tutto chiari i nuovi scenari, e non sono neanche identificabili coloro che dovrebbero essere i promotori di un nuovo soggetto politico. Assistiamo a continui dibattiti su proposte e finalità, sui contenuti di progetti, ma, restano ben al di sotto delle necessità, mentre lo scontro politico divaga su aspetti tattici secondari.

Come osservatore, non vedo ancora emergere proposte efficaci per poter risolvere una crisi di portata storica che coinvolge milioni di donne e di uomini, che chiedono con chiarezza risposte intellegibili e concrete di fronte all’incertezza della vita e al degrado dell’ambiente. Il rischio ricorrente in questa condizione è di una ulteriore frammentazione, con il timore che nasca una ulteriore formazione politica minoritaria, che complica il corso reale delle cose.

Alessandro Di Battista M5SCaro direttore, secondo una mia personale opinione, avrei visto con favore, l’ingresso del M5S nella maggioranza, avrebbe dato, in questi due ultimi anni, più slancio all'azione di governo. Non basta un’opera di demolizione esterna. Il senso e la funzione delle attuali forze politiche, movimenti o partiti, si definiscono solo se si è in grado di indicare una via d’uscita dalla crisi, e di organizzare su questa via un movimento di lotta politica, sociale e culturale.

Si chiede di continuo il ricorso alle urne, come se le elezioni fossero la “panacea” di tutti i mali, sono certamente un aspetto fondamentale, ma solo un aspetto. Il governo del paese, non è il fine da raggiungere comunque e con ogni mezzo, bensì un mezzo per realizzare determinati fini di avanzamento sociale e civile. Dunque, un preliminare per costruire un’alternativa alla crisi, è definire il carattere che va oltre la portata della crisi. Se su questo punto non si fa chiarezza è difficile compiere qualche passo in avanti, incidendo sui rapporti di forza che caratterizzano il nostro tempo.
È un’analisi che non possiamo bypassare se intendiamo intravedere una via d’uscita e i modi di percorrerla. C’è l’imprescindibile necessità per coloro che si propongono di governarci, di analizzare il capitale finanziario complessivo in tutti i suoi aspetti, è proprio in questo dominio che si identifica la crisi. Tutti i grandi economisti concordano nell’affermare che questa non è una “normale” crisi ciclica o temporanea e neanche da ritenersi una crisi soltanto finanziaria, bancaria, e quindi del debito pubblico, potremmo anche abbassare il livello della disoccupazione, ma resta soltanto un rimedio con qualche palliativo.
Matteo-Renzi-okQuesta è una crisi di sistema, in parole povere, una crisi che investe un’intera civiltà, quella che probabilmente viene definita con un termine poco appropriato: la crisi del capitalismo. Ma non vorrei fermarmi all’analisi del termine, perché la parola "capitalismo" evoca cattivi pensieri che è bene cancellare dal senso comune, come ricchezza e povertà, classi sociali, lotta di classe. Però lontani da queste considerazioni, si vede riemergere in tutta la sua violenza e brutalità questo capitale dove si distingue con chiarezza, colui che domina e colui che viene dominato, chi fa la storia del mondo e chi la subisce.
Purtroppo questa è la condizione del mondo e dell’Europa di oggi, con le diversità derivanti dalla storia e dalla cultura di ciascun Paese. Ma con una comune motivazione di fondo, determinata dalla ricerca del massimo profitto da parte di una minoranza, che si impadronisce dei frutti del lavoro sociale e della ricerca scientifica e tecnologica. Qui sta la radice più profonda della nostra crisi di sistema.
De_revolutionibus_orbium_coelestiumCome opinionista e come cittadino mi sarei aspettato una “De revolutionibus orbium coelestium” della politica di questo Paese, ma ancora una volta la speranza lascia il posto ad una profonda delusione. Se non viene a svilupparsi un’autentica forza di cambiamento o tarda ancora per decenni, quello che ci attende è un ulteriore degrado dell’economia e del tessuto sociale, seguito da rivolte popolari dagli esiti imprevedibili.

Franco Luce aprile 15Franco Luce
Stornarella (FG)
09 Febbraio 2016








44 commenti:

  1. Caro Franco, il m5s ha migliaia di proposte e tutte fattibili e risolutive. Ti invito ad informarti meglio. Basta andare sul blog e digitare l'argomento e la proposta desiderata. Per quanto riguarda fare coalizioni....ti faccio una domanda. "Ma se la tua donna delle pulizie ti deruba di tutti i tuoi gioielli e denari, che fai? la licenzi? e se decidessi di darle una seconda opportunità e anche questa volta ti derubasse dei tuoi argenti...la continueresti a tenere? e se dopo l'ennesima possibilità tu ricevessi lo stesso trattamento....che faresti?". Ecco, il m5s non si allea a questi ladri corrotti e mafiosi! L'hanno promesso agli elettori e, come sempre, hanno mantenuto e stanno mantenendo la promessa. Conosci quel vecchio detto: "dimmi con chi vai e ti dirò chi sei"........ecco. Informati bene sulle proposte del Movimento e se avrai qualche perplessità io, per te, sono sempre disponibile. Un saluto caro ciao

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    1. Cara Stefania, da te mi aspettavo un altro commento, da politico e non da “tifoso”. Credo di non aver bisogno di ulteriori prese di coscienza, nel momento in cui avverto la necessità di esprimere una mia libera opinione sulla grave crisi che stiamo vivendo in quest’ultimo decennio. La corruzione, il malgoverno e tutte le altre negatività, da te espresse, ammetto che ci siano, se fossimo in grado di eliminarle tutte, non risolveremmo la crisi, io sono convinto che è fallito tutto ciò che ruota intorno al capitalismo, ed al liberismo sfrenato. Quasi sempre si produce per distruggere, non per essere consumati, questo lo vado scrivendo da 10 anni, sui giornali che chiedono la mia collaborazione. Possiamo applicare tutte le ristrettezze che vogliamo, ma la crisi resterà sempre là ad osservarci, se non si rinnova la società ed il modo di concepire la stessa statualità Stefania, io non ho mai letto ne giornali di partito e ne blog unidirezionali, parlo solo ed esclusivamente di ciò che è in grado di esprimere il mio cervello pur minuscolo che sia. Ho fatto politica attiva dal 1961, avevo davvero i pantaloni corti e nei miei 29 anni di vita amministrativa ho coniugato solo il verbo “dare” e mai “avere”, rifiutando non il 50% ma al 100% di qualsiasi indennità di carica, basta collegarsi non al blog, ma al sito del mio comune (www.comune.stornarella.fg). Tuttavia voglio evitare ogni sterile polemica, però intendo ribadire il mio concetto del tutto personale nel constatare che non vedo a tuttora nessuna forza politica in grado di poter risollevare il nostro Paese da questa crisi di sistema. Non appartengo a nessun partito, pertanto libero da qualsiasi influenza partitica o di movimento, però nei miei 44 anni di attività politica credo di essere in grado di esprimere una libera opinione. Tuttavia, cara Stefania, non hai letto bene il mio articolo, secondo la mia modesta opinione, e la ribadisco, io avrei valutato positivamente una partecipazione del movimento nell’azione di governo. Il ladro o il disonesto per poterlo smascherare, devi tenerlo accanto. Sappi che nessuna forza politica in Italia avrà mai il suffragio del 51% per poter imporre i suoi principi nella sua totalità, infine, ci sarà sempre chi non condividerà in toto. Abbiamo l’esempio di Gesù che fu crocifisso al posto di Barabba.

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  2. Gentile Signora, mi rivolgo a lei, dato che mi sembra ben inserita nel movimento, lo avevo chiesto al direttore ma non ne ha fatto nulla.
    Io vorrei fare il deputato del M5s, posso dimostrare di essere una persona onesta e perbene, a differenza di altri io lo farei a titolo totalmente gratuito, non vorrei rimborsi di nessun tipo, vivrei a Roma, mi basta la mia pensione.
    Aggiungo di non essere una persona di cultura, anzi sono piuttosto ignorante, non avrei problemi a votare qualsiasi cosa mi venisse chiesta da Gianrobrto, insomma con me si risparmierebbero tanti soldi pubblici.
    Il direttore ha in suo possesso tutti i miei dati, nel caso potessero esserle utili.
    N.B.se la mia offerta non venisse valutata e non dovessi avere risposta, allora rimarrò sulle mie attuali posizioni.

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    1. Signor Sergio ma basta informarsi però....! Per entrare nel m5s ci vogliono determinati requisiti. Li cerchi e li confronti con i suoi. Il blog è aperto a tutti. Un saluto.

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  3. Signora Sardisco. Secondo me a ottobre Renzi perderà il Referendum. (sempre se voi pentastellati volete veramente che ciò avvenga). A questo punto nella primavera del 2017 si andrebbe a votare con la nuova legge elettorale; l'ITALICUM per la Camera , col vecchio sistema peril Senato. I sondaggi vi accreditano la vittoria al ballottagio sia con il PD sia col Centro destra. Quindi vittoria sicura. Alla Camera, grazie al vituperato ITALICUM, il M5S non avrebbe promema per attuare il suo pregramma. Al Senato di certo il M5S non avrà la maggioranza per governare. A questo punto le possibilità saranno 2: o il M5S si contamina con qualcuno dei vecchi partiti o si tornerà all'ingovrnabilità.

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    1. Michele grazie per aver reso più chiaro un passo del mio servizio. Io affermavo proprio questo, tra le forze politiche occorrono dialoghi e compromessi, come ho dovuto ribadire... nessuno mai avrà la vittoria con il 51%, altrimenti si va incontro ad una dittatura. Gli annunci del M5S sono tutti condivisibili, purtroppo non saranno mai applicabili, non perchè li rifiutiamo, manca la possibilità di applicarli

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    2. https://www.youtube.com/watch?v=O2TWPZneiRA

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  4. Non ci sarà nessuna rivoluzione copernicana.Il M5S ha sbagliato a non accettare il confronto, a suo tempo, sugli OTTO PUNTI proposti da Bersani. Se avesse accettato il confronto ci sarebbe stato o un accordo, o un disaccordo, sul MERITO DEL PROGRAMMA DI GOVERNO, e si sarebbero tirate le somme, dando le corrispettive valutazioni e prendendo le conseguenti decisioni. La chiusura al confronto di merito ha impedito aprioristicamente e pregiudizialmente, l'avvio di un processo di cambiamento della politica del paese con l'apporto riformatore del M5S. Il partito di Bersani era pronto ad accettare tutte le proposte, sostitutive o integrative degli OTTO PUNTI, che il M5S avrebbe fatto.In sostanza, il cambiamento della geografia elettorale non si è tradotto nel cambiamento della geografia politica. Questa occasione mancata sta alla base dei guai successivi dell'Italia, e spiega il perchè, oggi, ci troviamo il Governo Renzi, che molti criticano, senza alcun effetto concreto delle critiche.Per la prospettiva si aprono scenari incerti ed ogni previsione fatta adesso è destinata ad essere contraddetta dai fatti. Navighiamo a vista.

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    1. Sig. Salvatore, condivido in toto il suo chiarissimo commento, in sintesi è quanto volevo spiegare nel mio servizio, parlando del M5S. Ho sempre sostenuto la politica del dialogo e del confronto, d'altronde è l'unica base sulla quale poggia l'esercizio della democrazia parlamentare. Non è un mia invenzione, ma il lungo percorso della politica, ci viene tramandata dall'antica filosofia greca, attraverso la nobile arte della retorica.
      veniva espressa

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  5. Il direttore ha messo tre foto, Renzi presidente del consiglio e segretario del PD Berlusconi ex presidente e capo di forza italia, doveva mettere quella di Casaleggio per i 5 stelle, invece continua a propinarci foto di persone sconosciute, anche se bei ragazzi.

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    2. Non sembra che lei segua la politica però... I deputati del m5s sono molto famosi perchè si fanno in quattro. Davvero non conosce Di Maio? vice presidente alla camera? (tanto per citare uno degli "sconosciuti")

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    3. Di Maio lo conosco, cioè so collegare l'immagine al npme.
      Quello della foto non so chi sia, perchè non c'è scritto sotto?

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  6. Le parole del Prof.Luce rivelano una veritàsacrosanta.Che ci attendano, se non si cambuia mentalità, tempi duri è pressochè inevitabile.Tutto sta agli elettori sui quali, leggendo certi interventi presuntuosi, ignoranti di storia, di cultura politica, di cultura sociale, addirittura di cukltura conomica, quella spicciola, non certo quella dei grandi economisti i tempi che verranno saranno senza dubbio faticosi. Auguriamoci che la gente si renda conto che l'epoca dei grandi politici è finita per dar luogo all'epoca degli "statisti" (?) improvvisati, assurti ai posdti di comando in grazia dei favori resi e da rendere a certe categorie sociali che da sempre hanno sfruttato la miseria, il bisogno, la malattia, l'ignoranza per tener schiavi i cittadini e i paese ove allignano.E' lontano l'insegnamento di Voltaire ed è lontana la Rivoluzione Francese, l'unica vera rivoluzione che ha dato dignità all'uomo come indidivuio e come componente dei popoli e purtroppo le masse, quelle che liberarono la Bastiglia e proclamarono il nuyovo ordine sociale sono finite nell'ignoranza dei propri diritti e dei propri doveri. Quando una stato, pressochè in rovina e con le casse vuote perchè depredate dalla classe dirigente, perde tempo, per esempio, a far manifestaziioni di piazza ridicole e assurde per opporsi alle "unioni civili", che oltretutto sono giustificate da un o "status" ormai consiolidato visto che di matrimoni se ne celebrano pochi, e non ci si preoccupa invece di tutelare i diritti acquisiti di uno stato sociale cdhe stava diventabndo moderno e dinamico ed è stato distrutto dagli egoismi di pochi con la complicità di un governo ambiguo "letteralmenre imposto" contro ogni ragionevole valutazione della volontà popolare che ci si aspetta? Ci si aspetta che il "popolo" rinsavisca, capisca che deve essere, di fronte al surpruso di pochi, massa omogenea di opposizione. I singoli cittadini la smettano di pretendere di essere i favoriti individualmente, qui si tratta del bene di tutti ed il bene di tutti è il crisma basilare della vera libertà e della vera democrazia.Ci pensino i cittadini, ci pensino seriamente.

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    1. Sono assolutamente d'accordo Gentile, bisogna smetterla di pensare ai propri interessi e favori e pensare ad una società malata che ha bisogno di ripartire con servizi adeguati e non affidati ai privati, e con una politica di risanamento economico che restituisca dignità ai cittadini!

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  7. Il sindaco di Bagheria abita in una casa costruita abusivamente.
    Sarebbe un bell'esempio se domani lui stesso firmi una ordinanza di demolizione.
    Poi faccia lo stesso con quelle dei suoi assessori, altrimenti di cosa parliamo?

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    1. VIDEO 1 https://t.co/f0oIR3CRgy
      VIDEO 2 https://t.co/9vEqqsA2xZ https://t.co/yJAxAijHST

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  8. Mi dispiace essere in dissenso con Franco Luce quando sostiene che l’ingresso del M5S nella maggioranza, avrebbe dato più slancio all’azione di governo. Questo governo non ha bisogno di uno slancio. Ha bisogno proprio di cambiare rotta, di un’altra politica, di un altro modo di concepire la cosa pubblica. Non si può chiedere ai grillini di mescolarsi con chi rappresenta un mondo completamente diverso dal suo. Significherebbe sedersi allo stesso banchetto e godere delle stesse spartizioni di cui godono i vari Verdini, i cuffariani, gli alfaniani e lo scarto berlusconiano che gravita intorno al cerchio magico di Renzi. Significa entrare a far parte del meraviglioso partito della nazione che tutti accoglie, purchè si faccia ciò che vuole il padrone di casa. I grillini si possono contestare quanto si vuole ma certamente non gli fa difetto la coerenza che hanno sempre dimostrato nelle loro scelte politiche. A loro non si può chiedere di dare man forte a chi sta ai suoi antipodi. In quanto al solito ritornello che non vi siano alternative possibili, è bene ricordare che il movimento di grillo è la seconda forza in parlamento, ad una incollatura dal PD. Come si fa a dire che non c’è possibilità di ricambio all’attuale maggioranza? Basta che si faccia un accordo con i dissidenti PD fuoriusciti, con Sel ed ecco pronta l’alternativa. Ognuno ritenga pure che questo sia il miglior governo possibile ma, per favore, non si dica che siamo costretti ad impiccarci con quello che ci passa il convento.

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    1. Caro Maurizio, dispiace anche a me essere interpetrato in un senso che rifiuto a priori.La mia lunga militanza politica mi ha sempre dimostrato che nella realtà l'unica strada percorribile è quella del confronto e del dialogo. Non è mai successo nella storia del mondo che una sola formazione politica ha potuto cambiare radicalmente le sorti di un Paese, se non con una dittatura e mai con una democrazia partecipata. La politica è fatta di compromessi, perchè le menti pensanti sono tante, ed è necessario rispettare anche le idee degli altri, imporre le proprie non è più democrazia. L'errore che commettiamo è quello di portare il discorso,sulla corruttela politica, chiaramente per porsi dal lato della ragione. Maurizio qui, non solo Franco Luce, ma nessuno al mondo può darti torto, il problema è di altra natura, io sono e sarò sempre convinto che nessuno ha in tasca la soluzione definitiva. Il delinquente si scopre solo se ti metti a fianco e lo controlli, come dice la Sardisco puoi restare contaminato, allora si può affermare che nessuno è immune dal malaffare. E' semplice fare tutt'erbe un fascio considerando tutti sullo stesso livello di disonestà ed altri tutti illibati angioletti. Così, caro Maurizio non si va da nessuna parte, la politica a volte crea condizioni che soltanto il diretto confronto può risolvere. Se è valida e facilmente applicabile la tua teoria del "tutti ladri" da una parte e "tutti galantuomini" dall'altra, il problema è presto risolto. Ricordato, caro amico mio, che nessuno riuscirà mai a raggiungere quel 51% che da la possibilità di fare quanto si vorrebbe. In Sicilia, Berlusconi con il "Tatarellum" vinse in 61 collegi su 61, praticamente al 100% e poi i risultati sono noti a tutti. Probabilmente, ripeto probabilmente potremo stroncare la corruzione ed il malaffare solo se un giorno saremo governati dagli angeli.

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    2. Scusa Franco, io concordo con te infatti ho parlato di altre maggioranze possibili non di un nuovo uomo al comando.

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    3. Non si può non essere d'accordo col Dr.Alesi.
      Non c'è alcuna possibilità di accordo con l'attuale governo e l'attuale maggioranza. Questa gente va estromessa definitivamente dalle istituzioni e con essa non è possibile alcuna intesa.
      In breve ho si cambia totalmente sistema alla di governo o purtroppo fino a che si accorderà un mignolo di fiducia all'attuale si può star sicuri che si continuerà a tornare indietro facendo gli interessi di chi l'ha imposta e la mantiene in vita!

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    4. Maurizio Alesi, se ben ricordo il Presidente Napolitano (suo malgrado), diede un mandato "esplorativo" a Luigi Bersani, per la formazione di un nuovo Governo. E' vero che col giudizio del poi.... Ma devi anche ammettere che quella fu l'unica occasione che si presentò al M5S, per il "Battesimo del fuoco". C'era una Persona indiscutibilmente onesta, che chiedeva alla Grilletia Rampante, la disponibilità di collaborare con lui per dare una svolta al Paese. Ma a Beppe Grillo interessava tutto il pacco. O tutto o niente! Tant'è che alla consultazione col Presidente incaricato, ci ha mandato due persone "ottuse", quali sono Lombardi e Crimi. Inoltre ha voluto che tutto fosse trasmesso in "streaming". Come dire a priori: NO GRAZIE! Quello fu un errore. Soltanto per questo il M5S, merita di rimanere in salamoia ancora per un bel po' di tempo... La purezza (soggettiva) in Politica e' una chimera, perché dentro ogni grillino c'è un uomo in carne ed ossa. Infatti la Politica del Movimento, si sta perdendo nei meandri della ricerca di dubbi scontrini illegali, per sotterrare l'Avversario. Mentre all'interno del Movimento vi sono ancora problemi insoluti sulla provenienza ideologica di qualcono, pronto a stracciarsi le vesti davanti a Corrado Augias, vetero Comunista, mentre si tolkerano ancora simpatie nei confronti degli amici di Casa Pound.... E' vero, l'Italia e' messa molto male. Ma non sarà la "purezza adamantina" a risolvere i problemi atavici del Paese. La Politica vive in una casa di vetro e tirare sassi di rischiano errori imperfonabili. Il Paese si salva si con l'onestà, ma anche con l'umiltà di ammettere che lo si deve fare insieme ad altre Persone che guarda caso, da sempre perseguono gli stessi Ideali, ma seguendo strade diverse... Dire che in Italia c'è tutto di marcio, risulta poi un falso storico....

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    5. Carissimo Mario, tu ricordi benissimo come ricordo anch'io quel momento. Siccome il colloquio è stato visto da tutti gli italiani ed è ancora disponibile in rete, basterebbe andare a rivederselo per rendersi conto di come andarono realmente le cose. In realtà al M5s non si presentò nessuna occasione per “il battesimo di fuoco”. Le cose andarono in maniera molto diversa e, in particolare, Bersani voleva semplicemente i voti dei grillini per il varo del suo governo. Un governo già bello e confezionato al Nazareno, con una squadra di ministri, un programma stabilito da lui e dai generali PD. Questa è la verità storica. Come ho già avuto modo di scrivere in altra sede, quando si cerca un accordo con altre forze politiche non è pensabile farlo senza concordare i punti programmatici, la squadra di governo, le regole etiche e morali da seguire. Bersani, era alla ricerca di un sostegno alla cieca su un esecutivo a senso unico, su cui i grillini non avevano scritto neppure un rigo. Il PD avrebbe voluto far mettere il cappello ai 5stelle su un governo a loro del tutto estraneo, per imbavagliarli e legare il loro destino a quello del nazareno. Per quanto una forza giovane, i neo parlamentari non sono caduti nella trappola e hanno opportunamente declinato l’invito. Così come hanno fatto con Renzi e come continueranno a fare fino a quando non saranno presi in considerazione, legittimamente, i loro programmi. Mi sembra un ragionamento sensato, che vale per i 5stelle come per qualunque altra forza chiamata alla condivisione di un esecutivo.

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  9. E' sempre stimolante leggere gli interventi su PoliticaPrima Innanzitutto il dibattito non trascende mai, e in secondo luogo, si scopre che il confronto può, diversamente da come sta avvenendo tra le forze politiche, essere un confronto leale, vero e costruttivo.
    L'articolo di Franco Luce, pone una questione molto seria per la governabilità di questo Paese. E lo fa in un momento in cui i politici attuali non riscuotono consenso dai Cittadini che governano. Stefania Sardisco, sola, sostanzialmente dice nò, non è vero che non si possa governare questo Paese, infatti il M5S ha delle proposte (tutte attuabili) per uscire dalla sfiducia generalizzata di cui "gode" il governo. Non è bello lasciare da sola una signora, ma cara Stefania, devo dirti in tutta sincerità, che pur tifando per il M5S, penso che nemmeno questi CITTADINI abbiano il potere taumaturgico per risolveri i tanti e gravi problemi dell'Italia.
    Anch'io, come altri, penso che nessun partito riuscirà a raggiungere il 51% dei consensi per governare. Se così sarà, penso che anche i pentastellati, prima o poi, dovranno allearsi con qualcuno.
    E questo sarà sicuramente (in caso di vittoria) il maggiore dei problemi per il M5S.
    Di più. A suo tempo chiesi di poter aderire al movimento. Non mi fu nemmeno risposto.
    Dopo ho capito che accettare uno come me, che ha fatto politica attiva per 50 anni, era una contraddizione rispetto ai principi del movimento.
    Non ho mai fatto il Parlamentare, ne il Consigliere Regiole, ho fatto il consigliere comunale della mia città per molti anni. E' una colpa? O è un merito? Io l'ho fatto per spirito di servizio, sempre all'opposizione, e non ho mai rubato nulla a nessuno.

    Nella mia città (anche gli avversari) dicono che sono una persona onesta, non solo, ma che mi sono dato molto da fare per il mio Paese. Ho avuto pure l'onore di ricevere il cavalierato al merito della Repubblica, dal Presidente Ciampi, per tutto il volontariato che ho fatto, perchè allora non son degno di entrare nel M5S?
    Ecco, io non ne faccio un problema, anzi, credo che la non risposta che non ho ricevuta, mi abbia fatto anche gioco. Ma sono queste le cose sbagliate del movimento. Voglio dire, che se c'è tra gli attuali politici, o tra coloro che vogliono dare una mano al movimento,delle persone perbene, il rifiutarli a priori, non è indice di democrazia, e tanto meno di dialogo. Pur simpatizzando, ma non solo per questo, è ciò che non mi convince del tutto del M5S.
    Certo se paragonato ad altri partiti..... non c'è confronto, ma se vuole davvero diventare una forza di governo, il M5S dovrà cambiare alcune regole. Per quanto riguarda il resto degli argomenti toccati da Franco Luce, credo di poter dre che in Italia, se non ci sarà una rivoluzione culturale, probabilmente ci ritroveremo ancora quì a discutere dello stesso argomento per molti anni ancora.

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    1. AHHH lei ha fatto il consigliere comunale. Quindi era in un partito.
      Ma lo sa che questo è gravissimo?

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    2. Mario, la tua pacatezza è degna di lode. Se dovrei dare un giudizio a quanto da te spiegato in termini molto semplici, devo ammettere che viaggiamo sulla stessa lunghezza d'onda, per quanto riguarda il M5S. A dire il vero il mio servizio spaziava su un scenario molto più ampio, toccando il vero nervo scoperto della politica non solo italiana, ma dell'intera Europa. Tuttavia, volendo riferirci soltanto al nostro Paese, sono convinto di poter affermare che fino a quando si scava un solco sempre più profondo tra le varie forze politiche, raccoglieremo soltanto miseri risultati e scarso rispetto dagli altri stati della UE. Stiamo ponendo all'Europa un'immagine di una nazione debole e frammentata politicamente. Questo è il danno maggiore dopo quello della corruttela politica: la fotografia di un Stato debole e dilaniato da una lotta di potere. L'Italia come paese di frontiera sta mettendo la sua faccia in prima persona per quanto concerne l'immigrazione, ma l'Europa se ne frega altamente delle nostre necessità, se siamo noi i primi a dire che i soldi della comunità vanno spesi male. Almeno in questo campo dovremmo mostrare più unità nazionale, mentre si fa esattamente il contrario. Forse sono uscito fuori tema, ma a volte la politica è anche questa.

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    3. Caro Franco, capisco bene che a tua riflessione si concentra su problemi Europei e di conseguenza mondiali. Ma io ho preferito scrivere delle cose di casa nostra, e del movimento 5S in particolare, perchè mi pare che le "galline che starnazzano nel cortile", rispecchino bene i politici, Italiani in primo luogo, ma per gli egoismi dimostrati, anche quelli Europei, che non saranno (ne lo vogliono) in grado di affrontare i problemi che ben affronti tu. Tu hai citato la rivoluzione francese, io mi sono limitato ad una rivoluzione culturale. Ma sinceramente, con la politica attuale, a tutti i livelli, ti pare che ci siano le premesse per un cambiamento culturale, prima che politico, per affrontare e risolvere i problemi della comunità mondiale? Per me no. Anzi penso che il caos generale si acuirà sempre più, e sfoccerà in una lotta (guerra?) di tutti contro tutti. A meno che non risorgano ancora i fascismi ed i comunismi (siamo sulla buona strada), allora a quel punto, sappiamo tutti cosa succederà.

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    4. Mario, ormai credo di aver saputo interpetrare il tuo senso di intendere l'attuale momento politico ed il grande rischio che si corre, continuando su questa strada. Probabilmente con nil mio servizio, sono andato al di là del nostro cortile di dialettica e confronto, ma è la stessa situazione che ti porta senza volerlo. Purtroppo con questa Unione Europea, a torto o a ragione, abbiamo legato il nostro destino politico a quello degli altri Stati. Come finirà, sarà certamente la storia futura a poterla raccontare, il dubbio che mi assale che forse lo sappiamo, ma facciamo finta di non conoscerla. Comunque, grazie Mario, grazie per avermi letto e per aver condiviso, sebbene in parte il senso del mio servizio.

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  10. Ha detto bene, occorre che il m5s si allei e passi in maggioranza.
    Mi stupisce, scritto da lei, che come patners lei abbia individuato chi con 5 stelle non ha proprio niente a che vedere.
    L'alleanza naturale, nei fatti non a chiacchiere, è quella con il partito di Salvini.
    Le loro collocazioni in europa mi sembrano compatibili, cero i 5 stelle sono più a destra ma di poco.
    Sull'euro e sull'Europa hanno posizioni identiche, sui migranti idem, lo stesso su immigrati ed immigrazione.
    Visti i nostri buoni rapporti, posso farle una domanda? se mi risponde poi la faccio.

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    1. Sergio non so lei a chi intende rivolgere la domanda non ha fatto alcun nome

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  11. Giuseppe Nonno bit Fazzina10 febbraio 2016 alle ore 20:06

    ... con tutto il rispetto dovuto ... scrivere ..." guardavo positivamente un ingresso del M5S nel governo" ... stride un po' con ciò che rappresenta o vuole rappresentare il Movimento Cinquestelle.

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  12. Tutti i Santi all'altare maggiore, è proprio il caso di dirlo. Ho fatto bene io a ritirarmi dalla politica in tempi non sospetti, sicuramente prima di quel momento drammatico in cui dovette decidere u zu Turiddu tanto caro a Cocò. Il quale, trovandosi per sua scelta tra l'incudine e il martello, fece in tempo a schivare la matellata e non permise che gliela desse generosamente il fabbro-ferraio. Il destino - disse - è mio e me lo scafazzoi ... salvo a ritrarsi un minuto prima...

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  13. Questa discussione e' oltremodo interessante...io ho cercato di dare fiducia al movimento e certo grazie ad esso sono.uscite tante 'rogne'...tanti 'panni sporchi' ...ma faccio questa osservazione..nelle ultime elezioni (nazionali non europee) ero ad un soffio dal votarli.
    Poi il leader ha iniziato a spararle pesanti.. (una per tutte la peste rossa che ha distrutto il paese) io da elettrice di sinistra da sempre mi sono sentita quindi paragonata ad un 'untore' ...e si...alla fine ho cambiato idea votando qualcuno più vicino a me per ideali...e non mi sono pentita...il pasticcio Prodi poi...affossato dai suoi che confidavano nel celodurismo dei 5s...e hanno avuto ragione hanno eletto uno che (mi si perdoni la mancanza di rispetto) e' praticamente un ectoplasma...e.poi altre cose....non ultima la 'libertà' di coscienza di democristiana tradizione sulle unioni civili...insomma ...credo che manchi ancora qualcosa....da qua alle prossime elezioni spero in un salto di qualità....

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  14. È tutta colpa di Grillo, sempre! Siete abituati a vedere partiti che per andare al governo e avere un paio di ministeri fanno i voltagabbana, gestiscono briciole di potere e non rispondono agli elettori e al
    Programma elettorale! Io come tanti, ho votato il
    Mov5s semplicemente per protesta! E pur avendo sempre votato Pd, perché delusa dallo schifo fatto dal Pd insieme a Berlusconi nel governo Monti!
    E il cambiamento sarebbe significato fare da sgabello al Pd o al PdL? Avrei cambiato
    Partito per questo?
    Il governo Renzi ha la maggioranza e se, invece di occuparsi del senato, della scuola e delle unioni civili per 3 mesi, avesse iniziato una politica economica seria e per la gente abbassando le tasse e dando un minimo reddito ai dieci milioni di poveri, la colpa è di Grillo?
    Quando si parla di politica si guarda ai fatti e non alle utopie ed a i se!

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  15. ''QUANDO SI PARLA DI POLITICA SI GUARDA ai FATTI NON ALLE UTOPIE''
    I sogni, gli ideali, i pensieri, le speranze, tutte queste cose lasciamoli agli altri, ai bambini, noi siamo grandi, adulti, anzi vecchi.

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  16. Franco Luce, nel suo articolo, descrive la situazione politica del momento. Se ciascuno di noi analizza l'attuale realtà politica senza preconcetti non può non condividere l'analisi espressa nell'articolo. All'inizio di questa legislatura ero convinto che la nascita di un governo Bersani con l'appoggio esterno del M5S avrebbe modificato radicalmente il modo di governare questo paese. Evito di descrivere gli effetti sul cambiamento politico che avrebbe generato un simile accordo per non ripetere quanto scritto da Salvatore Mancuso nel suo commento che condivo. Per ricordare gli otto punti proposti da Bersani basta leggere l'articolo di Filippo Ales " GOVERNO. GLI OTTO PUNTI DI BERSANI " pubblicato il 23 marzo 2013. So già la reazione di alcuni commenti su questa ipotesi, purtroppo, mai nata la cui mancata realizzazione è causa della situazione negativa attuale. In questo momento ci troviamo ad un bivio e, il confronto politico, inquinato da una perenne campagna elettorale, è basato sulla rivendicazione del primato dell'onestà e sulla reciproca delegittimazione dell'avversario. In alcuni commenti, su questo blog, per contrastare idee non condivisibili si utilizzano anche parole offensive. Questo modo di agire, oltre ad emulare il comportamento della forza politica per la quale si simpatizza, dimostra la mancanza di critica oggettiva. Il concetto che domina: il mio partito o movimento è onesto e lo sono anch'io che gli do il voto, gli altri soggetti politici e votanti non lo sono. Con questo pensiero dominante diventa difficile, fra le forze politiche, fare una seria analisi della crisi di sistema e dei valori che affliggono la nostra società. Il risultato del referendum costituzionale, stando ai sondaggi che girano, sarà confermato dal 64% degli elettori che andranno a votare e segnerà una vittoria per l'attuale governo e quindi la legislatura si chiuderà con la sua fine naturale. Finito il confronto elettorale per le amministrative ed il referendum pensate che si possa continuare a navigare in un mare di tempesta! NO, tutte le forze politiche e la società intera devono incominciare a ragionare seriamente per trovare le soluzioni per uscire da questa crisi globale. Un primo banco di prova è il DDL Cirinnà la cui integrale approvazione segnerebbe un passo importante di maturità politica. Da questa esperienza può nascere la consapevolezza che una forza politica, pur maggioritaria, da sola non riuscirebbe a far uscire il paese dall'attuale crisi. Alle prossime elezioni, con l'attuale sistema elettorale, la forza politica da sola o coalizzata che otterrà la maggioranza, se si conferma la bassa affluenza ai seggi, rappresenterà il 25% della popolazione. Per governare bene è indispensabile un ampia coalizione. Un confronto più serio e responsabile fra il M5S e il PD potrebbe dar vita ad un governo più forte e rappresentativo. E' indispensabile far presto.

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    1. Caro Lorenzo non ho alcuna difficoltà a confessare che leggere un commento come il tuo, significa parlare di politica seria, non di tifo sportivo. Sei stato lucidissimo nel tuo commento e può essere spiegato con un solo concetto: ONESTA' INTELLETTUALE. A prescindere la mia idea politica, ma la mia lunga militanza, mi obbliga ad accettare l'invito di chi ti porge la mano per percorrere insieme un tratto di strada. Perchè evitare il confronto ed ogni tipo di dialogo a prescindere? E' la stessa cosa di chi si rifiuta di amare, sapendo che un giorno dovrà morire. La politica è fatta di piccoli passi ma di continui contatti. Andavo spesso ad ascoltare Aldo Moro all'università di Bari, dove insegnava " Filosofia del Diritto". Diceva testualmente: "Nel dialogo qualcosa di noi trasmettiamo agli altri e nello stesso tempo qualcosa dell'altro resta dentro di noi, è un danno, privarsene, per la società in cui decidiamo di vivere".

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  17. Effettivamente nel panorama politico attuale non si vedono personaggi di particolare spessore; anche la politica riflette il vuoto culturale e di valori di questi nostri tempi. Stiamo vivendo un 'epoca attraversata da tanti grandi problemi che stanno modificando l'aspetto sociale del nostro vivere. La profonda crisi economica che non sembra stia per risolversi dimostra chiaramente la crisi di un modello di società : il capitalismo sfrenato in cui siamo precipitati in questi ultimi decenni. La corsa al consumo si è fermata mandando in crisi tutto il sistema. Quando la finanza speculativa é entrata nelle nostre case dissolvendo in un attimo i risparmi di una vita si è capito chiaramente che così non si può andare avanti. Occorre recuperare un sano rapporto con le persone e le cose. Rivedere il nostro modo di vivere basato sulle frivolezze e sull'esteriorita'; riappropriarci di un codice morale di comportamento che valga per tutti, dalla politica alla comune vita sociale. Ripensare ad una giusta ridistribuzione del benessere. Solo così potremo esprimere una classe politica dignitosa e all'altezza della situazione.

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  18. Condivido tutto quanto sostenuto, però esprimo il mio dubbio circa la collaborazione del movimento 5 stelle perché finché sarà totalmente diretto e pilotato dal duo Grillo-Casaleggio non credo si avrà qualcosa di buono. Spero di essere smentita dagli avvenimenti futuri; fino ad oggi i fatti dimostrano quanto da me sostenuto.

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    1. Cara Antonella, credo che non si possa andare oltre la specularità del tuo commento, le tue parole possono certamente essere sovrapposte alle mie. Hai saputo descrivere le mie impressioni sull'attuale momento politico ed il gravissimo rischio che è dietro l'angolo. Per dovere di cronaca ed onestà intellettuale, devo ringraziarti innanzitutto per la profonda sensibilità dimostrata. Se devo esserti sincero, anch'io scorgo serie difficoltà in un ipotetico ingresso del M5S nel governo. Mi rendo conto.... è come voler mescolare due elementi chimici con la stessa carica ionica, sicuramente si respingerebbero. Però sono un grande amatore della fisica e della matematica, due atomi di idrogeno H si respingono, ma con uno stratagemma possono combinarsi tra loro e formare H3 il deuterio, in grado di sprigionare un'energia di proporzioni spaventose. Grazie Antonella, alla prossima.

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  19. Nell’intervento di Franco Luce c’è un punto passato quasi inosservato.
    Franco scrive: “Questa è una crisi di sistema, in parole povere, una crisi che investe un’intera civiltà, quella che probabilmente viene definita con un termine poco appropriato: la crisi del capitalismo.”
    Scusate, ma di fronte a cotanta affermazione tutto il resto …è noia!
    Condivido l’affermazione di Franco. Lo ripeto da molto prima che iniziasse la crisi che abbiamo cominciato a vivere dal 2008. In quella frase sostituirei “capitalismo” con “sistema consumistico-produttivo”.
    Siamo nel post-capitalismo segnato dalla iperfinanziarizzazione dell’economia.
    Il sistema capitalistico è entrato in crisi all’alba degli anni 70 del secolo scorso. Possiamo assumere come inizio della crisi la fine della convertibilità del dollaro in oro.
    Da quel momento la finanza, da ausilio del capitale, è diventata la dominatrice del sistema.
    La crescita è stata ottenuta con il ricorso all’indebitamento. Il sistema economico non riesce più a produrre ricchezza: il monte dei debiti supera il monte della ricchezza prodotta. Abbiamo una capacità produttiva di gran lunga superiore alla richiesta. Bisogna allora sollecitare la richiesta, ovvero il consumo, per non far crollare il sistema produttivo. E intanto c’è chi muore di fame perché il cibo è insufficiente e in più, a causa della forte urbanizzazione della popolazione, si spreca una quota rilevante della ricchezza alimentare.
    Se tutto il mondo consumasse come fa l’Occidente, non basterebbero le risorse.
    L’idea della crescita all’infinito è una folle ubriacatura.
    Non può esistere la crescita all’infinito perché le risorse non sono infinite.
    Poiché produrre in casa costava troppo, abbiamo spostato in paesi emergenti una bella quota di produzione. Siamo adesso consumatori, senza avere il vantaggio di essere produttori (il vantaggio era l’occupazione).
    I capitali viaggiano e vanno dove trovano maggiori possibilità di produrre profitti e così abbiamo slegato il capitale dal territorio che l’aveva prodotto.
    Abbiamo perso la funzione sociale del capitale ed è rimasta la finanza.
    I Paesi emergenti producono, esportano, aumentano i propri consumi interni, ma siamo ben lontani dai nostri livelli di consumo. Il sistema in questi Paesi funziona finché regge il “sogno americano in salsa cinese”: rimboccati le maniche e qualcosa succederà.
    La cosa funziona finché la crescita del 7-10% annuo fa intravedere a masse di migranti la possibilità di un futuro migliore dell’oggi.
    Se i tassi di crescita scendono, allora i governi devono intervenire per evitare che esplodano le tensioni sociali. Così, il 6-7% di crescita cinese corrisponde al nostro 0%. Sotto quella soglia minima, crolla il sogno americano che sostiene i milioni di disperati sorridenti.
    E i debiti non diminuiscono mai. Quindi, la finanza non serve più per dare carburante e mettere in moto un circolo virtuoso. Il mondo si comporta come quel poveraccio che fa debiti per pagare debiti.
    Il tema è complesso, ma fa impressione vedere non si affronta il nodo delle questioni.
    Pensate alle mosse della BCE; necessarie per dare tempo ai governi di allestire delle risposte. Se le risposte non ci saranno, e ancora non si vedono, quando la BCE finirà di pompare milioni di euro… ci troveremo tutti più poveri, se non avremo fatto delle riforme strutturali in grado di portarci fuori dal tunnel.
    Intanto, ho arredato in modo confortevole il tunnel.
    Se non usciamo dalle trappole della crescita all’infinito e del PIL… non ci sarà uscita dal tunnel.
    Il quadro è ulteriormente complicato dal fatto che il nostro fallimentare modello economico ha avuto così successo che tutti vogliono vivere secondo il nostro sistema: consuma e sii felice.
    Così la pressione migratoria ha subito e subirà forti spinte, anche per effetto dei disastri creati nel mondo dalle nostre plurisecolari politiche predatorie.
    Vi sembra “normale” un mondo che non gioisce del calo del petrolio?
    L’elaborazione culturale e politica mi sembra tutta molto debole.

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  20. Caro Sergio, hai fatto bene a mettere in rilievo il punto focale del mio servizio, per quanto riguarda la cosiddetta "crisi di sistema" che in ultima analisi è la causa determinante della lunga serie di fallimenti della politica economica nel nostro Paese. Verissimo Sergio, come te sono sempre più convinto che un capitalismo sfrenato, porta alla sistematica crisi dei consumi e come fisiologica conseguenza una economia stagnante. La tua analisi la condivido in pieno, la crisi ha inizio dagli albori degli anni '70, e precisamente dal 1973, quando i paesi arabi con l'OPEC stabilirono unilateralmente il prezzo dell'energia. Gli unici a beneficiarne, furono gli USA che con l'utilizzo della loro moneta immisero nel mercato mondiale un enorme fiume di petrodollari.Credo che tutti noi ricordiamo quella famosa crisi petrolifera aggravata dai precedenti movimenti dei sessantottini. I risultati furono due: aumento del costo del lavoro e aumento del costo energetico. A tal proposito, su "Politicaprima" il direttore Gattuso, gentilmente il 12 gennaio 2014 pubblicò un mio servizio in cui spiegavo, secondo una mia opinione, l'inizio di un lento ma incessante decadimento dell'economia italiana. Negli anni '80 i vari governi che si succedettero usarono il trucchetto della svalutazione della lira nel famoso "Serpente monetario". Ci fu qualche lieve spiraglio positivo che favorì l'esportazione dei nostri prodotti, ma durò fino a quando gli altri Stati capirono il giochetto e restammo di nuovo spiazzati. Ora non ci resta che invertire una tendenza che ci trascina certamente in uno stato di crisi ancora più grave. Non è il mio forte fare del catastrofismo, mi sono permesso di pronunciare quell'ipotesi di un governo che impegni più forze politiche, perchè la vedo l'unica strada percorribile. In questa grave situazione di ristrettezza economica e sociale occorre l'aiuto di tutti, non un continuo stato di duro scontro politico. Nessuna delle formazioni politiche esistenti, prende in seria considerazione che sono tutti utili,e nessuno da solo può ritenersi indispensabile. La guerra ad oltranza ha come risultato certo un lento e continuo declino.

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    1. Sono d'accordo, Franco.
      Ma perché le forze politiche trovino le ragioni dell'unire le forze serve che abbiano consapevolezza della gravità della situazione.
      Qui invece l'unità nazionale e i governi di emergenza sono soluzioni per i miopi interessi di parte.

      È il sistema economico che ormai è in crisi irrimediabile.

      In questa situazione, mettere insieme tutte le intelligenze e le capacità, puntare a una unione politica europea dovrebbero essere le priorità politiche per agire sui fronti dove nessuno è autosufficiente.

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