domenica 24 gennaio 2016

BABELE TRA DIO, ODIO E PETROLIO!

Babele tra Dio Odio e petroliodi Giuseppe Vullo – Una babele incomprensibile attanaglia la mente degli uomini... “Gott Mit Uns” (nazisti)... “Il Partito di Dio” (hezbollah) Sunniti e Sciiti, odio e petrolio, il diavolo e l’oro nero!

Petrolio e IsisIl petrolio da 100 dollari è crollato a 27 per eccesso di offerta! Gli sciiti odiano i sunniti e tutti e due odiano i giudeo-cristiani. La Russia odia la Turchia, ma combatte seriamente lo stato islamico e sostiene Assad assieme all'Iran. Quest'ultimo con la fine delle sanzioni, inonderà il mercato di petrolio e questo è un brutto colpo per l’Arabia Saudita. Ma Israele ha paura della bomba iraniana! anche per il Califfato e i jihadisti sunniti, i cui maggiori nemici, oltre ai curdi, sono proprio gli sciiti militanti: dalla repubblica islamica degli ayatollah agli Hezbollah libanesi, dal regime alauita di Damasco di Assad ai ribelli Houti dello Yemen.

In apparenza un'intesa per mettere sotto controllo il nucleare iraniano dovrebbe tranquillizzare i rivali sunniti del Golfo e lo stato ebraico, in realtà questo accordo, sempre che si faccia, rilancia l’Iran, alleggerito dalle sanzioni, nel grande gioco internazionale, scegliere nel conflitto tra sciiti e sunniti all'origine dell’attuale destabilizzazione mediorientale. Per gli occidentali è come stare tra Scilla e Cariddi, navigare pericolosamente tra un gorgo e uno scoglio: da una parte l’Iran, che dalla rivoluzione islamica del 1979 di Khomeini ha rappresentato per tre decenni la roccaforte anti-occidentale dello sciismo; dall’altra l’Arabia Saudita, custode di Mecca e Medina, il più oscurantista dei Paesi arabi, bastione del wahabismo, versione retrograda e ultra conservatrice dell’Islam. Insomma siamo stretti tra due integralismi, con la differenza che quello iraniano oggi è nemico dei nemici dell’Occidente, cioè del Califfato e dei jihadisti, la cui ideologia, affine all’Islam ultraortodosso saudita, è un’utopia reazionaria contraria a ogni versione moderata e riformista della religione del Profeta.

per_IsraeleMa il rebus è assai complicato da sciogliere proprio per gli interessi occidentali. L’Arabia Saudita e le petromonarchie del Golfo sono tra i maggiori investitori in Europa, rappresentano i ricchi clienti delle nostre industrie di armi e sono da sempre strategici fornitori di petrolio. I rapporti politici con il Golfo sono ambigui fin dagli anni ’80, quando Stati Uniti ed Europa appoggiarono l’attacco iracheno di Saddam all’Iran: quel primo conflitto nel Golfo, durato otto anni con un milione di morti, fu l’apertura in grande stile della guerra tra sciiti e sunniti. Allora l’Occidente e gli americani decisero di non scegliere: si vendevano armi agli iracheni ma anche all’Iran. Dal conflitto, per la teoria del “doppio contenimento”, non dovevano uscire né vinti né vincitori. Questo “equilibrio”, come si vede molto precario, manovrato dall’Occidente e dagli Stati Uniti, è stato rotto dall’invasione americana dell’Iraq del 2003 che ha consegnato il Paese alla maggioranza sciita esautorando i sunniti.

Hollande-e-Putin-per-coalizione-anti-Isis-600x337Tutto quello che vediamo oggi è una lotta tra chi vuole conservare le posizioni raggiunte, gli sciiti, e le potenze sunnite che cercano una rivincita frammentando l’Iraq e tentando di abbattere in Siria Bashar Assad. Il califfato e i jihadisti sono funzionali alla strategia sunnita che ha come obiettivo sconfiggere l’Iran e tenere lontani da casa propria estremisti che contestano le monarchie arabe. Anche per questi motivi la coalizione internazionale anti-Isis per le potenze sunnite è una fiction. Perchè mai dovrebbero bombardare i jihadisti nemici dell’Iran? Casomai li aiutano, in Iraq, in Siria, in Yemen, tutti campi di battaglia di una guerra per procura in corso da anni. Se ne libereranno, se ci riescono, più tardi.

islam-will-dominate-the-worldL’espansione del Califfato è stata resa possibile dagli errori dell’occidente, con l’invasione Usa dell’Iraq e la disgregazione, sull’onda delle primavere arabe, di stati come la Siria, accompagnata da quella di Yemen e Libia. Oggi restano quattro sole potenze regionali: Turchia, Iran, Israele e Arabia Saudita e di queste soltanto l’ultima è araba. Ognuna ha i suoi obiettivi. La Persia dominare il Golfo, la Turchia espandere la sua influenza nel Nord della Siria e dell'Iraq, l’Arabia Saudita mantenere la leadership religiosa e ideologica del mondo musulmano, Israele garantirsi a ogni costo la sopravvivenza. Gli Stati Uniti, che non hanno più bisogno del petrolio mediorientale, hanno deciso di “guidare da dietro” questa transizione, mentre Mosca tiene le posizioni soprattutto in Siria e Putin minaccia la Turchia sunnita.

Quanto all’Europa oggi appare come una fragile utopia politica barcollante. L'Europa è solo un cliente degli Stati del Golfo: non li influenza più né politicamente, né culturalmente, anzi ne è influenzata sotto il profilo economico ma anche politico.

isis-stati-uniti4-620x372Conclusione di questo mio excursus, storico-religioso-economico-politico. Ci sono tanti musulmani che sognano il ripristino dello stato islamico con il suo braccio armato… i violenti terroristi dell'Isis. Tutto quello di terribile che ci ha mostrato questo fantomatico stato è di avere una essenza malefica, oscurantista e distruttiva apocalittica del peggiore "nazifascismo ". Hitler e i suoi gerarchi con la soluzione finale liquidarono 6 milioni di Ebrei e provocarono 50 milioni di morti nella Seconda Guerra Mondiale! Il califfo ha un progetto terribile, annientare 2 miliardi di cristiani. Perciò sarebbe cosa buona e giusta che tutti i paesi civili si unissero e combattessero efficacemente questi barbari dell'Isis! Senza una vera alleanza tra anglosassoni, Russia ed Europa… questa lotta sarà totalmente inefficace!

Vullo-PinoGiuseppe Vullo
24 Gennaio 2016

22 commenti:

  1. Dottor Vullo nel suo magnifico articolo lei ha toccato tutti punti della situazione del tutti contro tutti per riuscire ad avere la supremazia delle proprie idee e dei propri interessi. Poi, ancora con maestria, ha commentato il suo stesso articolo.
    Io mi limito solo a toccare uno dei punti da lei citato: l’attacco a l’Irak. Uno dei più grandi errori del governo americano di allora e di quello inglese. Saddam era alle corde, aveva accettato tutte le condizioni imposte dagli americani. Non potendo fare altro si sono inventata “ la pistola fumante “ del possesso di armi per la distruzione di massa. Come ha detto lei, da questo sono nati la quasi totalità dei conflitti attuali.

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  2. L'articolo del dott. Vullo descrive benissimo la situazione estremamente complessa della Regione medio-orientale dove i vari gruppi etnici sono in competizione per la supremazia. Concordo sull'ambiguità americana ed europea nella gestione dei rapporti con Iraq, Iran, Arabia Saudita e Israele. Tanti dei problemi che abbiamo oggi dipendono da questo. L'attacco americano all'Iraq di Saddam é stato un errore clamoroso che ha innescato una polveriera. Noi occidentali abbiamo la presunzione di esportare la nostra democrazia a popoli che hanno una cultura molto diversa dalla nostra. Negli anni non si è mai voluta risolvere la questione palestinese, sempre per motivi economici perché è più utile mantenere i rapporti con il ricco stato di Israele che riconoscere il diritto dei palestinesi ad uno stato autonomo. Tanti sono i motivi che conducono all'IS. Sicuramente in Occidente si è sottovalutato questo problema; soltanto da poco ci stiamo accorgendo che abbiamo il terrore in mezzo a noi.Sarà opportuno cercare una collaborazione internazionale per contenere i rischi e i danni

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  3. Bravo Pino, hai fatto una buona analisi della situazione dell'umanità di oggi.
    Tutti contro tutti e tutto.
    Una confusione di ruoli, di interessi e di valori rende l'attualità quasi incomprensibile.
    Credo che le religioni e le fedi in tutto questo ci entrino poco o niente.
    L'Europa dei secoli passati è stata la causa di tutti i mali del pianeta, miliardi di morti e infinite guerre.
    Oggi l'Europa può e deve essere la soluzione e non il problema.
    Purytoppo le cose vanno lentamente e non sempre nella giusta direzione.
    I populisti ''PELOSI''trovano terreno fertile,la memoria si perde, e rischiamo di ripercorrere e di rivivere quello che i nostri padri ed i nostri nonni hanno vissuto.
    Si sparge odio e si fomentano rancori e divisioni, non si riesce a trovare un punto sintesi e di equilibrio, solo demagogia da quattro soldi e slogan sempre più stupidi.
    Io comunque continuo a sperare, e non certo per la mia persona, ma per le generazioni che verrano, faccio la mia piccola parte, e vedo il bicchiere mezzo pieno.

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    1. Faccio i complimenti a Giuseppe Vullo, per aver trattato questo argomento, che è anche uno di quelli che più mi stanno a cuore,avendo personalmente operato in quelle aree, già durante la guerra del Golfo del 1991, nell'operazione "Desert Storm". Vorrei però, commentare fatti più recenti, dove è l'influenza degli Usa a determinare ogni evento ed indirizzo politico strategico dei tutta quell'area. Dove lo stesso esercito del califfato, come oggi appare chiaro, è una loro creatura alimentata e sostenuta dai suoi principali alleati Sauditi, oltre che dalla Turchia e Quatar. Sono, infatti, sempre più pressanti le interpellanze ed accuse dei senatori americani al governo per aver creato e sostenuto l'Isis. Personalmente, credo però che il vero pericolo per il medio oriente e per l'occidente, non risieda nel Califfato, bensì nei prossimi scenari che si stanno profilando, proprio in Arabia Saudita. Il calo del prezzo del greggio e la necessità di tenere comunque alte le entrate, sta determinando l'ingresso sul mercato azionario con relativa quotazione in Borsa, della riserva di petrolio più grande del pianeta, quella araba appunto, che potrebbe cambiare padroni,spostando automaticamente gli scenari economici politici e strategici in altre aree del mondo. Questo determinerebbe di fatto, l'isolamento politico e militare di Israele, che fino ad oggi, rimane il cane da guardia degli americani sul medio oriente. Americani, che avendo perso però interesse su quelle aree, potrebbero lasciare lo stato ebraico al suo destino, con scenari inimmaginabili, ma non impossibili, considerato che gli Usa, non sono nuovi a seguire esclusivamente i propri interessi, dando il ben servito ad alleati divenuti scomodi. Spero che questo non avvenga mai e che si sappiano percorrere strade alternative per tempo, poiché se così non dovesse essere, la terza guerra mondiale, troverebbe la via spianata.

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    2. Sergio tu hai una visione pessimistica della vita...io sono peggio ! Si è cosi, hai riassunto benissimo la filosofia del mondo, e che io esprimo chiaramente in questo articolo, " tutti contro tutti " ! Dalle cose futili come l'abbonamento TV...alla riforma costituzionale...RENZI-BOSCHI, c'è sempre una dietrologia...pensa un pò caro Sergio, mi sono messo a leggere e studiare, anche la fisica ! Mettere d'accordo la teoria della relatività di Einstein con la meccanica quantistica...ti giuro è una cosa planetaria ! Quindi noi che siamo piccoli granellini che non vediamo ad un palmo del nostro naso...che vogliamo tutto ed il contrario di tutto...perciò come dice la fisica, 2 forze uguali e contarrie si annullano, pertanto è meglio se stiamo fermi...come faceva Andreotti insomma ! Invece uno come Renzi che smuove l'acqua dallo stagno, insieme a 5 stelle che vogliono eliminare le certezze della casta e le incrostazioni della classe dominante...mettono in dubbio le nostre certezze...perciò stiamo fermi...aspettando che ci passi il cadavere del nemico davanti casa, salvo che fra poco il cadavere che galleggerà davanti casa, sarà il nostro !

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    3. Giovanni penso che tu essendo un militare saprai fare e spiegare meglio di me in questo campo ! Io sono solo un teorico...se vuoi un intellettuale onnivoro, infatti leggo di tutto, dalla medicina, filosofia, politica, poesia, storia, fisica, religione, veganismo etc. cmq grazie di avermi letto.

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    4. Caro Giuseppe, è sempre un piacere leggerla. Sull'argomento ho scritto qualche articolo e non sarebbe utile ripetermi, oltretutto lei, è stato molto chiaro ed esauriente sulla attuale situazione, mentre io mi sono avventurato in scenari futuri che spero possano essere scongiurati.

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  4. Questa volta condivido pienamente analisi e conclusione dell'articolo di Vullo.

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  5. Un articolo molto importante quello del Signor Giuseppe Vullo che merita una attenta analisi, cosa che non sono in grado di fare, non essendo un competente di politica internazionale! Per quanto mi riguarda, posso solo dire che la questione é sempre la stessa e cioè quella della supremazia di un popolo su un altro popolo. La storia ce lo insegna, però, questa ultima é una storia criminale e pazza. Pertanto, tutti coloro che forniscono le armi a questi fanatici che non hanno rispetto alcuno della loro vita cosa volete che conti la vita degli altri!? Ed ecco che sono da temere e da non sottovalutare basta pensare se uno di questi, riuscirebbe ad entrare in uno stadio e durante una partita di calcio si faccia saltare in aria cosa combinerebbe. Riflettano dunque tutti coloro che alimentano le file di questo pazzo terrorismo, ma poi per far cosa?
    Costoro sono forse eterni? Nessuno gli fa capire che prima o poi moriranno pure loro. Certo il mio discorso non è facile, però mi piacerebbe che si sviluppasse una frase “Respice post te. Hominem te memento". (Guarda dietro a te. Ricordati che sei un uomo)”.

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  6. Bellissimo articolo assai impegnativo i miei complimenti! La descrizione di questa "guerra mondiale" non poteva essere spiegata meglio.

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    1. Grazie mille a Stefania Sardisco.

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  7. Un quadro fosco quello descritto da Pino che rispecchia molto la realtà. C'è un pericolo evidente rappresentato da questi esaltati pericolosi dell'Isis che però hanno avuto nel tempo diversi alleati. E finora non c'è stata una precisa volontà di risolvere definitivamente un problema che per le grandi potenze del mondo sarebbe poco più di un gioco. Ma tutto questo, comunque, non c'entra nulla con la povertà, le disuguaglianze spaventose, il terrore che spinge milioni di esseri umani a fuggire. E nei confronti dei quali tutti noi facciamo poco, pochissimo. Anche le stragi di bambini, ormai, vengono relegate tra le notizie altre. C'è, invece, la preoccupazione ad alzare muri, bloccare in ogni modo gli ingressi, al punto di mettere in forse l'unica vera essenza dell'Europa e cioè il trattato di Scenghen. E tutto questo per salvaguardare i nostri piccoli grandi privilegi, le opulenze vergognose, gli sprechi indicibili. Con la giustificazione che arrivano i terroristi per tagliarci le gole.

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    1. Oggi l'Europa può e deve essere la soluzione e non il problema.Cosi' scrive un commentatore....Io dico che siamo lontanissimi dall'idea di uno stato unito d'Europa,SOLO cosi' potremmo essere una forza....e invece ci troviamo con una Europa frammentata,con una Europa che bada soltanto all'aspetto finanziario,un Europa che richiama la Grecia (pure!)per la gestione degli immigrati....Una brutta Europa questa...e pretendiamo di combattere l'Isis unendoci agli altri?,quando non siamo capaci di amalgamare gli stati Europei con una medesimo fisco,con medesime misure sociali ecc.ecc. La vedo dura!!

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  8. Il dott. Vullo si è superato. Se sono riuscito a capire io come sono messe le cose in medio oriente, significa che il mio amico Vullo ha spiegato, ciò che mi risultava difficile. in modo molto semplice ed approffondito. Non lo dico con ironia, della questione sunniti, maroniti, mussulmani in genere, e fazioni varie, non ci ho mai capito molto. Vullo ha scritto un articolo che dovrebbe essere letto anche da alcuni ministri degli esteri, nonchè della difesa. Infatti, io penso che molti politici non conoscano la situazione così bene come è stata descritta da Vullo.
    Complimenti caro amico, mi darò da fare perchè questo tuo scritto lo leggano più persone possibili...... sopratutto quelli che pensano. Un saluto.

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    1. Caro Mario tu ti sei superato in generosità nei miei confronti. un abbraccio.

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  9. E' indubbio che gli USA influenzino l'attuale situazione mediorientale, ma a renderla ingarbugliata ed irrisolvibile sono gli stessi islamici. La lotta fra sciti e sunniti è la causa principale della crisi. Crisi che ha generato 28 milioni di morti negli ultimi 70 anni. La guerra con l'Iraq non fu un'iniziativa americana ma dell'ONU dopo che Saddam Hussein invase il Kuwait. E' meglio non dimenticarlo. E non furono certo gli Stati Uniti a provocare la sanguinosa guerra Iraq-Iran ma l'odio ancestrale che c'è tra sciti e sunniti.

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  10. Concordo. Serve una coalizione internazionale perché il male isis cresce ora dopo ora e rischiamo di essere davvero impreparati dinanzi alle continue strategie attuate per colpire l'Occidente.

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  11. Giuseppe Vullo ha fotografato una realtà ineccepibile. Mi piace che in ultimo abbia menzionato l'importanza della Granbretagna per una "tregua".

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  12. Giuseppe Vullo ha scritto un articolo estremamente efficace, preciso, lucido che descrive mirabilmente, un terribile spaccato della nostra storia contemporanea... che definire torre di Babele è più che motivato. Non voglio cadere nella retorica né tantomeno inoltrarmi nella storia e nelle cause che provocano un così barbaro comportamento... (non mi sono molto interessata, in passato, alla loro storia, per cui ammetto la mia scarsa informazione. Emerge, chiaramente, comunque la loro efferata crudeltà nel perpetrare degli atti, criminosi, efferati, inaccettabili dalla società civile, parandosi dietro delle leggi assurde in nome di un dio, reinventato ad hoc da loro, a loro uso e consumo, sanguinario e crudele che maaaii, possa esistere. Tutte le religioni inneggiano all'amore, alla tolleranza, soltanto questi pazzi, esaltati ne sovvortono il senso... Cosa aggiungere se non che siamo nell'era di una nuova Babele e che solo GRANDI UOMINI DI BUONA VOLONTÀ, POSSONO PORRE UN FRENO ...O PORTARLI ALLA RAGIONE! .... ma mi pare utopistico ....

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  13. VIS PACEM ? - Vuoi la Pace ? Manda il petrolio a......quel paese o, almeno, importane e bruciane di
    meno. In diversi Paesi, produttori di petrolio e dove passano oleodotti, c'è più KASINO del necessario con armi comprate con i nostri soldi con i quali acquistiamo il sanguinante, puzzolente, inquinante petrolio che, pare, provochi, assieme al carbone, effetto serra con surriscaldamento del Pianeta e disastrosi sconvolgimenti climatici. Nel dubbio, adottare il criterio di precauzione: alt al petrolio, o consumarne meno. Uso intensivo dell'energia solare e delle altre energie pulite non rischiose, ma senza deturpare l'ambiente. Centrali solari e, se non fossimo tartassati per finanziare spropositati privilegi e poltrone superflue nel Parlamento Nazionale e dall'Etna alle Alpi, potremmo installare migliaia di km quadrati di pannelli fotovoltaici sui tetti delle nostre case e sui capannoni agricoli e industriali. Il futuro si trova nel passato, nel cosiddetto "buio" Medio Evo con San Francesco: Fratello Sole, Sorella Acqua. E, grazie all'elettrolisi, con Sorella Acqua e Sorella Elettricità, si ricava Fratello Idrogeno pulito per i motori , la cui energia elettrica, per produrlo, si puo' ottenere dalle energie rinnovabili pulite. Il nostro Premio Nobel, Carlo Rubbia, 16 anni fa disse che con l'energia solare si può soddisfare tutto il fabbisogno energetico italiano senza inquinante petrolio e senza rischio nucleare.

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  14. Signor Vullo
    Buongiorno Complimenti Bellissimo articolo che rispecchia molto sia l’attuale situazione che il pensiero dei singoli attori Mi per solo di far notare che questa situazione e figlia della caduta dello Shah e del ritorno sulla scena mondiale del Khomeini, che portò poi all’inizio della sanguinosa guerra che fra alti e bassi non ha mai più smesso d’insanguinare quell’area . Lei si augura che tutti i paesi civili si unissero per combattere l’ISIS mi permetta di avere purtroppo tanti dubbi su questa visione comune del problema Per ragioni diverse USA UE e Russia hanno visioni diverse della soluzione

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  15. Caro direttore, per un amante della storia ci sarebbe da stendere un lungo servizio su questo periodo di storia contemporanea. Un servizio certamente condivisibile in toto, in quanto rispecchia l'esatta analisi dell'attuale situazione geopolitica mondiale, già ampiamente trattata dai maggiori mass-media ed opinionisti della politica mondiale. Esatta anche l'analisi delle cause che hanno determinata l'attuale precarietà della convivenza civile tra i popoli, ad opera delle maggiori potenze occidentali, con a capo gli USA tutti protesi a portare avanti una politica ambigua ed opportunistica. Il subdolo mezzo usato per giustificare guerre o semplici interventi armati, era la famigerata “esportazione delle democrazia”. Ho sempre espresso la mia opinione, senza alcun ritegno e senza coinvolgimento alcuno, il netto rifiuto ad una eventuale “necessità” di esportare la democrazia. La cosiddette democrazia rappresentativa, a mia ragion veduta, diventa un pericoloso strumento ideologico per nascondere la vera natura vorace di un mondo capitalistico. NON CONDIVIDO ASSOLUTAMENTE LA CHIUSURA DEL SERVIZIO, SEMBRA L’ESATTO CONTRARIO DI QUANTO AFFERMATO IN PRECEDENZA. L’AUTORE METTE IN EVIDENZA LE CAUSE CHE HANNO CONTRIBUITO A ROMPERE UN EQUILIBRIO ESISTENTE GIA’ ABBASTANZA PRECARIO, ESORTANDO QUESTI STESSI STATI A COALIZZARSI CONTRO CHI E’ STATO OGGETTO DI QUESTI SPORCHI GIOCHI DELL’OCCIDENTE. LO RILEGGO ANCORA UNA VOLTA…….(“Allora l’Occidente e gli americani decisero di non scegliere: si vendevano armi agli iracheni ma anche all’Iran. Dal conflitto, per la teoria del “doppio contenimento”, non dovevano uscire né vinti né vincitori. Questo “equilibrio”, come si vede molto precario, manovrato dall’Occidente e dagli Stati Uniti, è stato rotto dall’invasione americana dell’Iraq del 2003 che ha consegnato il Paese alla maggioranza sciita esautorando i sunniti.

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