venerdì 6 novembre 2015

Quando le tragedie non fanno più notizia

testate tgdi Mario Botteon - Tutte le mattine, appena mi alzo, prima di fare colazione, accendo il televisore per sentire le ultime notizie della notte.

Migranti croceE ho notato una cosa che fa rabbrividire. Tutti i giorni muoiono in mare donne, bambini, e umanità varia, mentre tentano di scappare da condizioni di vita bestiali che ci sono nei loro paesi. Ebbene, i TG ormai danno queste notizie di "routine", come fossero dei "fuori sacco", cioè, come fossero quelle meno importanti, per questo vengono date per ultime.

Quelle che i giornali riporterebbero in un trafiletto in quarta o quinta pagina, come quando (obbligati dalla legge sulla stampa) devono smentire una loro notizia fasulla data qualche giorno prima. Tutte le mattine sto attento, e la "notiziola" arriva sempre, inesorabile.

Migranti mortiIn quel momento penso ai miei nipotini, ai miei famigliari, a tutti gli esseri umani che potrebbero morire scappando da condizioni inumane e mi viene un magone grosso così. Sono troppo sensibile? Ma no, non è vero, caso mai sono una persona che cerca di capire una realtà che si presenta ogni giorno di più in modo drammatico, senza nessuna soluzione pacifica, se non quella della guerra, della fame, degli stenti di cui tanta povera gente deve purtroppo vivere.

disuguaglianza-ricchezza-povertaNello stesso tempo penso alle immense ricchezze concentrate in poche mani. E penso che queste ricchezze potrebbero lenire, se non del tutto, le sofferenze di tanta povera gente sparse nel mondo.

Penso che i possessori di tanta fortuna, potrebbero continuare lo stesso a vivere benissimo, con le agiatezze e il lusso a cui sono abituati se solo una parte delle loro grandi disponibilità economiche fossero ridistribuite in modo equo sul pianeta. E sono sicuro sarebbero pure più felici.

PDcerchio_ø10.epsÈ un discorso ingenuo? È un ragionamento da "comunista" che è contro la libertà di sfruttare e di arricchirsi a spese dei più deboli?

Pensatela come volete, ma a me le "mille" e ostentate residenze di Berlusconi, con villa e vulcano incorporato, non mi fanno invidia, ma di fronte a tanta miseria, mi danno fastidio. E le ricchezze improvvise e, per certi versi, equivoche, ancor di più.

silvio-berlusconiParlo dell’opulenza esagerata di Berlusconi perché notoriamente ce l'ho con questo personaggio politicamente infame. Ma lui come paradigma di tante altre ricchezze di nostri concittadini, di Americani, Russi, Cinesi, e di tutto il resto del mondo.

papa-francesco-favelas-17-770x512Io riconosco che ci sono delle persone che si sono arricchite partendo dal "nulla", e queste non possono certo regalare ciò che hanno fatto con tanto sacrificio, ma possono, certo, contribuire molto di più. Mentre coloro che si sono arricchiti sfruttando, rubando, imbrogliando e con metodi da lestofanti dovrebbero, invece, restituire il maltolto.

E perché no, anche le multinazionali e le grandi imprese, andrebbero un po’ spogliati, magari applicando le "regole" (non del comunismo arcaico) ma del Vangelo millenario, che così mirabilmente illustra in ogni occasione Papa Francesco.

Mario BotteonMario Botteon
Conegliano (TV)
06 Novembre 2015

14 commenti:

  1. ECCO PERCHE' QUESTO MONDO E' IN MANO AGLI IMBROGLIONI
    <<"Il padrone lodò quell'amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce».">>
    (Dal Vangelo secondo Luca)

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  2. Ormai abbiamo una certezza assoluta ..che leggendo un giornale non leggiamo la Verita' .leggiamo solo una verita' dettata dai padroni del giornale stesso la manipoiazione in Italia e' gigantesca comprese alcune televisioni :E' un continuo lavaggio del cervello .con il berlusconismo e con il renzismo e' tutto piu' chiaro ed evidente ..

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  3. E sì, ci si abitua a tutto!
    Ogni cosa perde il suo reale valore nel bene e nel male, i significati delle cose si confondono dietro le immagini sempre più sbiadite di eventi che si susseguono nell'indifferenza generale, più o meno recepite tutte uguali.
    Fatti di violenza, rapine, assoluzioni facili nei tribunali di persone che dovrebbero restare in carcere a vita, una politica docile ad ogni possibile cambiamento a seconda della convenienza, destra-sinistra non fa più differenza.
    Anche la guerra, vedere città distrutte scivola nella noia di un “tanto io che ci posso fare”! E' lontana da casa mia.
    A vedere tutto ciò, e in primo piano le belle facce di pasciuti signori che continuano ad accumulare ricchezze, uomini di chiesa compresi, l'interesse si indebolisce, e quel che è peggio si ha difficoltà a rintracciare il senso della propria vita....e a crederci ancora
    Onestà, coerenza, impegno diventano parole in perdita di significato, sembrano quasi ridicole...per degli ingenuotti.
    Si dubita di tutto e di tutti. 
    Che ci faccio qua! Di chi fidarsi?!
    Se poi ti ribelli e lasci il tuo partito, o prendi le distanze a buon motivo dalla tua chiesa, o da un'associazione di cui facevi parte perché ti accorgi che lucrava, o soltanto ti allontani da un semplice gruppo di amici che all'improvviso cambiano rotta perché sei diventata scomoda con tutte domande che fai, ti ritrovi isolato.
    Viene il dubbio che forse si sia sbagliata ogni cosa nella vita; dovevamo essere più furbi, curarci meno degli altri, pensare al nostro ristrettissimo privato e godercela senza tanti scrupoli.
    Poi, a guardare il cielo, a sentire il profumo dell'aria, a intenerirsi per un fiore che sboccia nonostante tutto, si vanno ritrovando le coordinate per ricominciare a credere.

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    1. Bellissimo articolo con il quale concordo pienamente !!

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    2. Ogni volta che restiamo zitti e giriamo il capo dall’altra parte nelle piccole angherie quotidiane siamo complici anche di quelle più grandi. E lo facciamo tutti i giorni. Non possiamo continuare a sdegnarci da seduti comodamente sul divano. Credo nell’effetto del sassolino e del cerchio nell’acqua, anche a rischio isolamento.

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  4. Cara Fausta, il suo intervento è molto bello. Il suo finale di speranza per credere ancora, è BELLISSIMO. Grazie e complimenti.

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  5. Se uscissimo dall'Europa io festeggerei. Non ha portato nulla di buono se non dettare leggi in casa altrui, raddoppiare il costo della vita e annientare quel po' di umanità che c'era. Per quanto riguarda la vittoria della destra mi fa piacere questo conferma il fallimento, su tutto i fronti della sinistra. Sono per l'accoglienza ma gestita bene ed equamente. Tutti meritiamo pace ed una vita dignitosa

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  6. Siamo saturi di sfiducia, verso la politica,verso i media, ormai addirittura verso il nostro vicino di casa, assuefatti ad un modo di concepire la vita senza aspettative, lo siamo un pò tutti.
    Sarò ingenua, ma io voglio continuare a nutrirmi di speranza, voglio credere che le nuove generazioni sapranno aprire nuove strade, di onestà, di voglia di fare, di mettere in gioco il loro entusiasmo, è il loro futuro e spero che vogliano costruirlo su basi diverse, dal pressapochismo che la mia e quella prima della mia hanno attuato, in fondo è un pò, anche più di un pò colpa nostra se sono esistite ed esistono persone come Berlusconi e simili,abbiamo dato mano libera alla loro ascesa, e così come nel mondo intero, anche in Italia la ricchezza è in mano di pochi, alcuni anche con misteriose ricchezze partite da chissà dove..e così come nel mondo, anche in Italia, se non avverrà una reale ridistribuzione della ricchezza, i poveri diverranno sempre più poveri e una pur minima eguaglianza non si otterrà mai.
    Voglio crederci, e continuare a farlo, spero tanto nei giovani, che non sono tutti indifferenti, anzi.

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    1. I giovani hanno bisogno di esempi da parte dei più grandi, per superare la loro indifferenza, che sembra ormai irreversibile, nei confronti della politica. Sono anni che gli viene propinato un modello di classe dirigente, fondato sul perseguimento degli interessi personali, sull'accumulo della ricchezza, sulla corruzione e l'assenza di ogni principio etico e morale. Con tutta la buona volontà, da parte dei nostri giovani, non credo che troveranno grandi stimoli a migliorare la nostra società. Ci affidiamo alla divina provvidenza.

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  7. Parole che non possiamo che condividere:
    La misericordia non è una virtù propria dell'uomo comune. Sono così numerosi i poveri e i perseguitati, che scappano in cerca di una possibilità di sopravvivenza in Occidente, e tra loro tante le vittime, che la notizia di un'immane ecatombe ci sta rendendo sgomenti e coriacei nell'incapacità di intervenire in modo organico. Crescono anzi i movimenti politici che hanno in odio quello che i populisti chiamano invasione.
    Si spera soltanto che non prevalga la paura del nostro fratello che cerca rifugio, ma preoccupa non poco il comportamento di leader politici che soffiano sul fuoco e sull'ostilità per una così vasta parte dell'umanità, colpevole solo di essersi trovata nel luogo sbagliato e di sfuggire alla guerra e alla fame.

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  8. Mario Botteon, come sempre, ci dona le sue riflessioni che meritano attenzione. È vero, i TG e i quotidiani seguono l’onda e raramente escono fuori dal mainstream. E quindi ciò che faceva notizia solo qualche giorno fa adesso è qualcosa di cui è meglio non parlare. I morti non fanno più impressione e, anche per quelle, c’è una considerazione molto diversa a seconda di chi muore e anche dove. Per esempio non abbiamo visto strapparsi i capelli a nessuno per i 224 dell’incidente aereo in Egitto. Erano russi e anche i bambini lo erano. È diverso.
    E poi l’opulenza estrema e la povertà. Una questione apertissima sulla quale non ci sono interventi seri da nessuna parte. C’è sempre tantissima gente che patisce la fame e vive nell’indigenza a fronte di sprechi, sfarzi e lusso da fare schifo. Ecco perché c’è bisogno di maggiore solidarietà e consapevolezza. Qualcosa che spinga tutti a frenare gli egoismi e a guardare intorno verso chi ha bisogno e non ha voce e forze per gridarlo.

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  9. Lucia Vittoria Di Marco6 novembre 2015 alle ore 20:47

    Che Guevara aveva intuito una cosa: sola l'alleanza fra credenti e comunisti avrebbe favorito la nascita di un mondo fondato sulla giustizia.
    Senza una autentica redistribuzione della ricchezza e senza la possibilità di stampare denaro eliminando la BCE non abbiamo nessuna speranza

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  10. Le sofferenze degli altri ci colpiscono perche' ci ricordano le nostre, ma presto li dimentichiamo come dimentichiamo gl'insegnamenti della Storia; come dimentichiamo i genocidi e le angherie perpetrati dai satrapi di tutti i tempi nei confronti di intere popolazioni. Popoli che sono a costretti a fuggire per non perire: esodi infiniti che ci ricordano quelli biblici. Guerre forsennate dichiarate per soddisfare gl'interessi e l'ingordigia dei potenti, in cui i popoli, gl'indifesi, gl'inermi vengono falcidiati senza pietà'. Gli uomini seguono gl'istinti ferini di cui sono pregni i suoi geni. La speranza, ultima dea, ci sostiene in questo lungo e difficile cammino che si chiama vita: perche' anche in una landa deserta, in un dirupo pietroso può' nascere un fior di mimosa, nasce sempre, ollezzoso e gagliardo, a recitare la vita, la bellezza e l'amore.

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  11. MariaLuisa Casarotti8 novembre 2015 alle ore 16:49

    Oggi ho letto le opinioni del Muccino 1 che dagli USA pontifica a vanvera senza conoscere la realtà italiana del dopoguerra, come fanno molto, specie certi AMERICANI CHE CREDONO DI AVER CAPITO TUTTO di noi e non hanno capito un cazzo. Sulla mia bacheca ho scritto: “Commento a caldo sul commento che Muccino 1 ha fatto su PP Pasolini: "Se Muccino non conosceva per nulla le reali condizioni in cui viveva l'Italia quando PP fece quei film... forse avrebbe dovuto informarsi meglio. E' giusto l'esatto contrario, mio caro, PPP ha fatto capire a tutti delle cose mai tentate, concorrendo ad elevare la cultura corrente. Ma forse lui non era ancora nato o non se ne è reso conto. Che quel tipo di film piaccia o no, dipende dai suoi gusti e dalla sua cultura. Sta di fatto che i suoi film non produrranno mai le mille emozioni e la profonda PIETAS che si vive in quei film STRACCIONI e durissimi che hanno messo a nudo le nostre coscienze ...e non poco. La cultura è una cosa complicata e seria, anche e soprattutto quella italiana. Dal momento che ora è negli USA da più di 10 anni..: continui pure a fare l'amerikano coi suoi brodini tiepidi... in fondo ..... Contento lui! Sai quanto siamo contenti noi.

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