lunedì 17 febbraio 2014

ASPETTANDO IL GOVERNO DI MATTEO RENZI

Renzi Matteo Presdiente del Consiglio incaricatodi Catone - Nell’attesa del nuovo governo a guida Renzi, è utile evidenziare alcuni passaggi. Le forzature democratiche e le non poche contraddizioni.

Tanto per ristabilire alcune verità che fanno sempre bene ed evitano strabismi anche in chi non dovrebbe averne.

Il governo salvifico di Mario Monti, voluto da Napolitano con una ‘manovra’ ben illustrata da Alan Friedman nel suo oramai famoso Giorgio Napolitano consultazioni crisi Lettalibro “Ammazziamo il Gattopardo”, traghettò l’Italia alle elezioni del 24 e 25 febbraio 2013. Non ci fu un vincitore, e l’infruttuoso, ancorché generoso, tentativo di Bersani, convinse i vertici dei due partiti maggiori, Il 20 marzo, a ‘rieleggere’ Giorgio Napolitano. Che con un discorso applaudito da quasi tutti, si distinsero i grillini, avviò le ‘larghe intese’. Dal 28 aprile 2013, giorno del giuramento di Enrico Letta alle sue dimissioni, è passato il tempo di una gravidanza. Dall’otto dicembre 2013, elezione di Renzi alla Segreteria del PD, sono passati due mesi.

Renzi e LettaUn periodo brevissimo nel quale si è consumata una tragicommedia. Dichiarazioni a sostegno del governo un giorno si e uno no, per poi finire con l’hashtag: “#enricostaisereno, nessuno vuole prendere il tuo posto”. Sappiamo com’è finita. Siamo scandalizzati per questo? Non più di tanto. Rileviamo, però, una sorta di deriva etica che certo non fa bene alla Politica e alla democrazia. E ci sarà, forse, tempo e modo per rimediare.

Ma, probabilmente, il fine è ben più importante e nobile. E l’Italia ne avrà giovamento. Lo diciamo con lo spirito di chi vuole crederci, nonostante l'azzardo. Quando ancora non si conoscono le linee programmatiche e l’agenda di governo prevede una riforma al mese. La prima, quella elettorale da concludersi entro febbraio 2014. Una puntata secca. Per poi passare al lavoro, entro marzo, alla pubblica amministrazione, entro aprile, e al fisco entro maggio. Insomma, un percorso a tappe forzate, un impegno enorme, una prospettiva che lascia intravedere grandi risultati.

Alfano al Marriott copiaMa, sempre per avere un quadro ancora più chiaro, riportiamo le parole di Angelino Alfano, pronunciate all’incontro del Nuovo Centro Destra (NCD), il suo partito, il 15 e 16 febbraio scorso all’hotel Marriott di Roma:

"Nell'ultimo ventennio hanno governato metà e metà centro destra e centro sinistra. A conclusione del ventennio governano insieme centro destra e centro sinistra. Ora immaginate la campagna elettorale di Grillo: ci ha provato il centro destra per 10 anni a cambiare l'Italia e non c'è riuscito, ci ha provato il centro sinistra a cambiare l'Italia e non c'è riuscito, ci hanno provato insieme e hanno fallito. Ecco la nostra grande responsabilità. Non regalare al Paese una campagna elettorale durante la quale Grillo possa dire non c’è più chance se non il M5S, questa per noi è una grande responsabilità”.

Alessandro-Di-Battista M5SSono parole chiare, sincere, che danno una chiave di lettura diversa e molto più prosaica della vicenda. E, in fondo, umanamente molto comprensibile. C’è stata da parte del “segretario fiorentino”, e non solo, una presa di coscienza sulle reali possibilità di ‘salire’ a Palazzo Chigi dopo un passaggio elettorale rischiosissimo. La legislatura, in fondo, è appena all’inizio e quattro anni di governo possono davvero cambiare l’Italia. Senza tralasciare la pura ‘gestione’ che investe la galassia delle nomine di enti e società di prossima scadenza. La straordinaria ambizione, inoltre, insieme a tanta voglia di dimostrare le sue capacità fanno la differenza.

Giuseppe CivatiPer confermarlo basterebbe iniziare con piccole ma significative decisioni. Una per tutte la prendiamo dalle proposte del programma di Pippo Civati per la campagna delle primarie dell’otto dicembre proprio contro Renzi. È rimasto l’unico oppositore, e, riteniamo, un bene prezioso per la democrazia. La remunerazione degli alti funzionari che Civati intitola “Non più in alto del Quirinale”. Una misura dal valore simbolico e concreto in termini di spesa pubblica: nessun funzionario statale può guadagnare più del 90% del Presidente della Repubblica. Incluso il primo presidente della Corte di Cassazione, a cui molte delle remunerazioni della pubblica amministrazione sono legate. Imporre tale il limite, anche cumulando diversi incarichi, garantisce chiarezza e un controllo della spesa. Non si tratta di una riforma in grado di risolvere il problema della spesa pubblica ma rappresenta un punto di partenza importante. I risparmi ottenuti possono essere immediatamente utilizzabili a favore dei lavoratori con i redditi più bassi.

Per concludere. Il Governo Renzi, nonostante tutto, può essere una opportunità da non sciupare. Ed è una cambiale firmata che i cittadini italiani porteranno all’incasso quando tutto sarà compiuto. E, come dice Alfano, è una grande responsabilità per la campagna elettorale che comunque arriverà.

Catone-il-CensoreCatone il Censore
17 febbraio 2014

4 commenti:

  1. Poiché abbiamo capito che il soldato Renzian si trova impantanato e insabbiato in normandia con fuoco di sbarramento dei nemici. Venga soccorso chi ha a cuore la sua sorte e da chi deve restituire qualcosa alla crescita ed all'equità ed alla giustizia sociale. Quindi Napolitano e Monti che hanno spennato per bene i cittadini con il governo dei bocconiani, intervengano adesso mandando Passera al ministero del tesoro con la patrimoniale da 85 miliardi che avevano promesso in cambio delle pensioni. Risarciscano i giovani, gli esodati, le PMI, ed i poveri che loro hanno creato.

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  2. Non c'è mai stato in Italia un tempo così favorevole alle riforme, di qualsiasi tipo esse siano, basta che si riformi qualcosa. Sono talmente tante le cose che in Italia vanno male che la parola "RIFORMA" ha acquisito un significato scaramantico, quasi magico.
    Matteo Renzi si trova ad ereditare un cumulo così grande di danni procurati dai governi precedenti che qualsiasi cosa farà rischia di diventare un toccasana per questo disastrato paese.
    A volte mi ricorda un personaggio dei fumetti, Gastone, il cugino fortunato dello sfigato Paperino.
    Tutti i media, giornali, televisioni, radio, social network hanno già i peana pronti, lustrati, messi a nuovo per magnificare i cambiamenti in meglio operati dal prossimo governo Renzi, anzi da Renzi in persona, perchè i ministri non conteranno un tubo.
    Questa situazione di attesa ha scatenato ansie frenetiche anche nel nostro blog. Non si vede l'ora che Renzi finalmente si assida sul trono. Renzi fai presto, Renzi non perdere tempo!!! Mi sovviene del Barbiere di Siviglia, Figaro quà, Figaro là, Figaro come il factotum della città, anzi della Nazione.
    Beh, io non faccio parte di questo coro, a me Renzi preoccupa tanto; a me preoccupa che questo governo, ancora prima di nascere, sia tirato per la giacca da tutte le parti, mi preoccupa che De Benedetti stia tramando nell'ombra per suggerirei ministri con proposte che non si possono rifiutare; mi preoccupa che dalle parole che escono dalla bocca di Renzi non si riesce a capire niente di niente, perchè queste parole dopo 24 ore sono già scadute.
    Tutti, dal più autorevole dei giornalisti all'ultimo commentatore di piccole entità come il nostro blog, hanno i loro suggerimenti da dare, i loro desideri più segreti da consegnare come promemoria al futuro premier,le loro idee su come risolvere i problemi dell'Italia. Le comari del futuro governo si stanno scatenando.
    Io spero soltanto. che questo governo non sia peggio dei precedenti, perchè la discesa verso il punto di non ritorno è molto più facile della risalita di una china pericolosissima, la più pericolosa che la nostra repubblica sta affrontando fin dai temi della sua fondazione.
    Stasera ho sentito Alfano che per stare al governo pretende la stessa maggioranza che ha sostenuto Letta.
    Allora mi chiedo: se sono sempre gli stessi a menare il torrone, come pensiamo di potere uscire fuori dalla melma in cui ci troviamo? Come si può dare fiducia a chi ha dato pessima prova di sè? Basta un nuovo premier circondato dagli stessi del passato governo ad operare i cambiamenti radicali che occorrono al nostro Paese per uscire fuori dalla crisi e per incamminarsi verso un periodo, non dico di prosperità, ma almeno di tranquillità?
    Permettetemi di dubitare.

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  3. Renzi mandi affanculo alfano e schifani faccia il governo con berlusconi e basta cosi.

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  4. Non condivido assolutamente tutte le stroncature che sta subendo in questo momento Matteo Renzi per il solo fatto di aver parlato a braccio e di non aver citato il presidente Napolitano. Ma questi signori opinion leader, non si chiedono perché ci siamo dovuti rivolgere ad un giovane presidente del consiglio, magari inesperto, e che non ha l'età per essere eletto in senato. Inoltre i signori opinion-leader non si chiedono perché abbiamo un partito come 5 stelle al 25 per cento, ma in sicilia al 33 per cento e che sicuramente vincerà le elezioni europee. Un senato del nulla, l'unica e l'ultima cosa positiva che può fare prima di andare affanc...a casa e quella di dare la fiducia al giovane Renzi ed al suo governo di buona volontà.

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