lunedì 13 gennaio 2014

Più Antimafia a scuola per la cultura della legalità

12 gennaio Palermo manifestazione antimafiadi Mariapia Labita - Entrare al Cinema Golden Palermo, dove si è parlato di Mafia e AntiMafia, è stato davvero complicato!
Sono stata costretta a provarci per ben due volte consecutive tanta era la ressa. La fila di persone traboccava all'ingresso della manifestazione di domenica 12 gennaio 2014 organizzata da “Il Fatto Quotidiano” sul tema: "A che punto sono la Mafia e l’Antimafia". Il servizio di sorveglianza e per la sicurezza giustamente tentava di lasciare libere le vie di fuga ... (devo dire che ci sono riusciti davvero perfettamente).
Infine circa alle ore 19 sono riuscita a entrare!
Nino Di MatteoTutto quel che ho sentito è stato estremamente interessante, principalmente le parole di Scarpinato che ci ha regalato un Panorama davvero completo a partire da Portella della Ginestra, per passare per le Stragi dove è stato sparso tanto Sangue fino ai nostri giorni, al Papello e Riina.
Mi ha colpito la frequenza con cui si è sentita pronunciare la parola Verità... Sì, certo, è necessario conoscere come sono andate veramente le cose, la famosa Trattativa…
Mentre ascoltavo i vari passaggi mi tornava in mente la SCUOLA! La Scuola Statale dove tutti noi precari lavoriamo! Le ore di lezione e il troppo poco tempo che si dedica a parlare di Legalità.
Sì: ”Dobbiamo fare più AntiMafia dentro le scuole, anche in quelle primarie, coltivando nei nostri alunni quel senso dell’Onestà e dell’amore per la Trasparenza e per la Verità di cui ha tanto bisogno il nostro Paese.”
Noi insegnanti ce la potremmo fare se solamente ne avessimo il tempo! C’è da chiedersi come mai proprio qui al Sud si è operato meticolosamente per demolire l’Unica Istituzione Capace di Eliminare dalle Radici la Mafia..!
Marco TravaglioSolo la CONOSCENZA ci può rendere CONSAPEVOLI e metterci nelle condizioni di SCEGLIERE se stare dalla parte GIUSTA e ONESTA oppure dalla parte CORROTTA e DISONESTA!
Ho insegnato nelle Carceri palermitane per un periodo di 4 anni e là ho imparato che “parecchi alunni” sono convinti di non aver fatto nulla di male perché, in molti casi, si sono attenuti a rimanere su quella SOTTILE Linea di Confine che separa l’Onestà dalla Disonestà, come se questo bastasse a non cadere nelle SPIRE della Mafia.
Ma la Mafia TI ALLETTA con cose INTERESSANTI e poi ti chiede SEMPRE qualcosa in cambio, magari inizia con delle piccole richieste e via via è sempre un crescendo...
Per questo ritengo che la diffusione della SCUOLA nelle CARCERI sia la Condizione necessaria e urgente per iniziare una Lotta contro la Mafia a SUPPORTO del LAVORO che i nostri Magistrati svolgono nel nostro Paese.
Mariapia LabitaMariapia Labita
13 gennaio 2014









4 commenti:

  1. Ottima l'iniziativa del Fatto Quotidiano. Fa ben sperare la folla presente. Speriamo che l'auspicio dell'autrice dell'articolo si possa avverare.

    RispondiElimina
  2. Bellissime queste parole scritte da Mariapia: - Solo la CONOSCENZA ci può rendere CONSAPEVOLI e metterci nelle condizioni di SCEGLIERE se stare dalla parte GIUSTA e ONESTA oppure dalla parte CORROTTA e DISONESTA! -
    Ed è verissimo che la scuola ha un ruolo fondamentale che per troppo tempo non è stato adeguatamente valorizzato. La cultura della legalità deve essere il pane quotidiano per tutti gli alunni delle nostre scuole perchè solo così sarà possibile debellare questa grave malattia sociale. L'impegno e la lotta delle forze dell'ordine e dei magistrati non può bastare.

    RispondiElimina
  3. Mafia e Scuola, un bel tema ma anche un bel problema.
    La coscienza del bambino si forma nei primissimi anni di vita; addirittura il 90% delle conoscenze basilari che servono per districarsi nelle varie situazioni della vita viene immagazzinato dal bambino nel primo anno di vita. Io sono rimasto colpito dalla reazione di una bambina dell’età di un anno e mezzo in seguito alla caduta di un oggetto posto in un tavolinetto accanto al televisore. La bimba, pensando di essere stata lei a provocare la caduta di quell’oggetto secondo lei prezioso, e temendo chissà quali rimproveri da parte della mamma, cominciò a piangere a dirotto e andò ad abbracciare, anzi ad avvinghiarsi a una gamba della mamma sperando di evitare il rimprovero.
    Tutto ciò per dire che la scuola, se vuole fare qualcosa per l’educazione alla legalità e quindi, di riflesso, al rifiuto della mafia e della criminalità, ha pochissimo tempo per incidere nell’animo degli scolari, non deve perdere tempo, deve iniziare dalle elementari, perché poi è già troppo tardi.
    E’ la nostra scuola attrezzata per tutto ciò? Sicuramente no! E allora occorre che a partire dal Ministero per l’istruzione fino alle più umili e sperdute scuole elementari di questo paese si faccia qualcosa, e anche urgentemente, per instillare nei nostri ragazzi l’idea e l’amore per la legalità e per la solidarietà, ben sapendo che ogni anno perso nella realizzazione di questo proposito è una generazione di ragazzi perduta.

    RispondiElimina
  4. Mafia..... sono cambiali a vita per chi li firma, hai sempre una scadenza da rispettare e se ne salti una ti ritrovi.......o meglio dire non ti trovano più.Cosa insegnare ai nostri figli???? o parlare della mafia a scuola come una materia aggiunta????.Forse noi stessi non sappiamo cosa la mafia ha trasmesso ai nostri genitori ancora di più ai nostri antenati , si è radicata nel nostro DNA senza volerlo .Sin dai tempi dell' uomo preistorico la prima forma di mafia fu qundo costruì la clava simbolo di potere di forza .Oggi non c'è più la clava ma è rimasto il simbolo.... forza potere che ha generato paura ,sottomissione .Che dire ai nostri ragazzi combattere un potere oscuro con tanti tentacoli come una grossa piovra ,, che l' omertà ogni giorno la nutre dandole smpre più potere!!!!

    RispondiElimina