lunedì 7 ottobre 2013

A volte essere in minoranza è un privilegio

ARS - 5 dic. 2012 elezione del Presidente Ardizzonedi Giuseppe Bianca - Anche se non c’entra Gandhi, è decisamente il caso dei super burocrati della Sicilia, i cui maxi compensi, o continuano a lievitare,
o si stabilizzano su tetti alti e soprattutto, fuori dalla possibilità di comprensione della maggioranza della gente comune. La corda tesa del conflitto sociale, rischia però di spezzarsi. Con il paradosso che la casta dei super burocrati, rischia di sopravvivere a quella dei politici, quanto meno in termini di super reddito .
E se l’ARAN nella gestione della crisi finanziaria che ha interessato tutte le principali economie negli ultimi anni, ha varato provvedimenti restrittivi in tema di pubblico impiego e di dirigenza pubblica dovendo riequilibrare i conti dello Stato, non tutte le regioni, gli enti e le strutture amministrative sono ancora a prova di Decreto Monti.
Interno ARSUno di questi casi riguarda in particolare l’ARS, l’Assemblea Regionale Siciliana, dove, i numeri che si leggono in questi giorni sui reportage pubblicati, nascono, all’interno di un privilegio consolidato nel tempo ed avallato dalla legge siciliana, secondo un preciso discriminante.
Esiste infatti una prassi di adeguamento del trattamento economico, a fare la differenza all’ARS. In poche parole, mentre la maggior parte dei contratti di lavoro, prevedono gli aumenti tabellari che hanno valore biennale, i cui aumenti progressivi sono stabiliti in base all'inflazione attesa (programmata), come da CCLN, gli aumenti periodici di anzianità, la voce della retribuzione che scatta automaticamente al raggiungimento dell’anzianità di lavoro prevista, elementi fissi ed elementi variabili, all’ARS la dirigenza, e l’intero personale, all’incirca più di trecento persone seguono un altro tipo di meccanismo.
Come è noto, la Camera dei Deputati ed il Senato della Repubblica dispongono di proprio personale, che ha modalità di reclutamento, di inquadramento, di progressione nella carriera, completamente diverse rispetto al personale dello Stato del comparto dei Ministeri; allo stesso modo, dal 1947, l’Assemblea regione siciliana si è dotata di un proprio apparato burocratico servente, distinto dall’Amministrazione della Regione siciliana.
Il trattamento giuridico ed economico di questo apparato burocratico dell’ARS è equiparato a quello dei dipendenti del Senato della Repubblica, ai corrispondenti livelli di qualifica e di anzianità. In ciò consiste il cosiddetto “parametro con il Senato”.
Senato fiducia a LettaCosì come il trattamento economico dei deputati regionali è equiparato a quello dei senatori, i dipendenti dell’ARS percepiscono la stessa retribuzione dei dipendenti del Senato della Repubblica, ai corrispondenti livelli di qualifica e di anzianità.
Le fasce stipendiali variano pertanto di punti percentuali rapportati all’imponibile del singolo contratto. Quindi non un aumento in singoli euro, ma in interi punti percentuali, stabiliti di volta in volta.
Fatta salva dunque l’autonomia regolamentare ed organizzativa dell’ARS, e con tutto il rispetto per le spese di funzionamento, fino a quando la classe politica non interverrà con legge a modificare questa situazione, le cose non cambieranno.
Giuseppe Bianca  Giuseppe Bianca
  06 ottobre 2013







5 commenti:

  1. Che minoranza. E che privilegi. Giuseppe Bianca affronta una questione spinosa oggi più che mai d'attualità. I privilegi di una minoranza di dipendenti pubblici, quelli dell’Assemblea Regionale Siciliana, che gridano vendetta. Un affronto nei confronti di tanti, troppi, cittadini che non riescono a mandare avanti la famiglia. Dei disoccupati e di quei lavoratori in nero schiavizzati per pochi euro al mese. Tutta colpa di una classe politica connivente, sorda, lontana dalla realtà, protesa alla salvaguardia degli interessi personali. E, quindi, bisognosa dell'appoggio della classe burocratica padrona dei segreti e dei meccanismi legislativi, che possono consentire di fare o non fare qualcosa. Un sistema che si autoprotegge alla faccia di tutto e di tutti.

    RispondiElimina
  2. Sono d'accordissimo, questi ''Nuovi'' privilegi dei dipendenti ARS sono una vergogna.
    Sinceramente non so se questi vantaggi li abbiano sempre avuti o meno, ma se come mi sembra di capire sono di nuova istituzione, allora la colpa è di Crocetta e del PD, certo tendo ad escludere che Presidenti e parlamenti regionali del passato abbiano potuto fare cose del genere.

    RispondiElimina
  3. I privilegi di cui parla l'autore sono antichi. E per questo ancora più vergognosi. Perché la politica e i cittadini elettori hanno consentito tutto ciò. Oggi, più che mai, questa situazione risulta intollerabile

    RispondiElimina
  4. occorre la rivoluzione ha ragione grillo

    RispondiElimina
  5. Adesso tutto il parlamento è per l'amnistia e l'indulto. Lo vuole Napolitano, le carceri scoppiano e non si può continuare così. E se ci rientra anche Silvio Berlusconi tanto meglio. L'Italia non ne può più!!!!!

    RispondiElimina