venerdì 26 aprile 2019

IO CERTI TERRONI PROPRIO NON LI CAPISCO!

di Giovanni Caianiello - Io i terroni che pensano a Salvini proprio non li capisco. A parte il razzismo contro i meridionali, che ha da sempre vantato e ora temporaneamente accantonato,
per ragioni di consenso, mi chiedo se chi inneggia al leader lombardo da Giussano, sa spiegare finora cosa ha fatto per il Paese. Posto che otto procedimenti su dieci, i più importanti per i cittadini non sono targati Lega, ma 5 Stelle!

Tanti dalla memoria bipede da cortile, sembrano aver dimenticato che la “nuova speranza”, Capitan Salvini, sta in politica da prima ancora di Berlusconi e con il quale ha condiviso ogni porcata ai danni del paese e dei cittadini. La Lega, il partito più vecchio oggi in parlamento, proprio come tutti gli altri partiti è, come i fatti dimostrano, sempre più cerniera tra le lobby del malaffare e parti dello Stato. Ne è prova, la famosa “manina”, che di nascosto, anche nell’attuale governo, ha tentato più volte di inserire nei provvedimenti, commi è sottocommi, in favore delle lobby degli amici degli amici, che finanziano le sue campagne elettorali. Tentativi comunque falliti, perché scoperta per tempo, con le mani nella marmellata, dalla compagine pentastellata.

Lontani i tempi di Roma ladrona e della intransigenza con chi “sbagliava”. Adesso è tempo di garantismo, proprio come il Pd e Forza Italia. Colpa dei tanti guai giudiziari, troppi.

Personalmente, ho sempre considerato il “garantismo”, una assicurazione salva poltrona, per continuare a giustificare incarichi e posizioni ad oltranza. Rappresentare i cittadini, dovrebbe essere sinonimo di moralità e responsabilità, di gran lunga superiori a quelli di altri, e non un privilegio, che consente di attendere il responso dei processi per dimettersi o essere dimesso. È il caso di ricordare, che Poliziotti, Carabinieri e componenti delle Forze Armate, di ogni ordine e grado, se indagati, vengono immediatamente sospesi dal servizio ed in caso di condanna, anche licenziati, persino senza assegni. Dunque, non si capisce perché i politici debbano godere di una diversa condizione. Chi sono costoro, per sentirsi al di sopra della moralità, riparandosi dietro l'indegno paravento del cosiddetto “garantismo”? Chi sono per sentirsi unti dal Signore ed esenti dalla moralità?

Ma si sa, con la forza della propaganda, ci vuole poco per essere diversamente colpevoli. E il grande capitano di lungo corso, in tema di propaganda, non ha niente da invidiare a nessuno, neppure a quelli del Pd, né all'alleato Silvio da Cesano Boscone.

I guai giudiziari però, sono sempre in agguato, ma lui sa come fare politica, almeno quella parlata, così tenta il salvacondotto per il suo Sottosegretario Siri, l'amico di Arata, da barattare con il “decreto Roma”, e per fare capire meglio il concetto, a chi deve capire, lo chiama persino “Salva Raggi”, facendo finta di ignorare che gli italiani, in fondo, non sono poi tanto cretini. Infatti, lo capiscono pure i bambini, che in quel provvedimento, il governo non ci mette nemmeno un euro e non salva la Sindaca, ma i cittadini, non solo romani, dal momento che oltre ad annullare gli effetti del “Salva Roma”, fatto da Berlusconi e votato anche dalla stessa Lega, che regalava 500.000 euro l’anno alle banche per ripagare il debito del Campidoglio dall’epoca Alemanno, consiste nella semplice rinegoziazione degli interessi bancari sul debito pregresso, cosa che consente di risparmiare a tutti ben 2,5 miliardi di euro. Misura forse troppo intelligente, perché potessero pensarla quelli intelligenti di prima, Salvini compreso.

Mi viene da pensare, che se la Raggi è incapace e incompetente, fosse anche intelligente, al comune di Roma oltre ad avere una extraterrestre, questa arriverebbe come minimo arrivata dalle Pleadi.

Intorno alla stella Siri, ruotano pianeti. Uno di questi si chiama Arata e l'altro Nicastri, con tanto di satelliti notissimi nell’ambito degli osservatori togati. Infatti, dalle le indagini in corso, a carico del leghista Siri e intercettazioni, viene fuori che Arata, finanziatore del carroccio ed amico di Siri, ma anche socio di Nicastri, attualmente detenuto per un procedimento penale, per concorso esterno in associazione mafiosa e favoreggiamento nella latitanza del boss Messina Denaro, ha anche contatti diretti con lo stesso Salvini. Tant'è, che nel 2017 lo aveva voluto tra gli autori del programma dal Carroccio al quale la Lega, aveva affidato la stesura del programma di governo sull’ambiente. Successivamente, fu sempre lo stesso Salvini ad accreditarlo alla presidenza dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Nomina stoppata, guarda caso, da Di Maio, che forse aveva mangiato la foglia, di come funzionavano le cose dalla parti Milano e non solo. Se poi a questo si aggiunge l’assunzione del figlio Paolo Arata a Palazzo Chigi dal sottosegretario della Lega Giorgetti, con chiamata diretta, qualche altro dubbio viene.

Ma si sa, il popolo è volubile e pure strano, visto che sbucano nuovi leghisti persino a Palermo e Lampedusa. Anche i masochisti hanno diritto di godimento.

Giovanni Caianiello
26 Aprile 2019 

25 commenti:

  1. Michele Principato Trosso26 aprile 2019 alle ore 13:53

    .... direi coglioni senza speranza.

    RispondiElimina
  2. La cosa più grave è che, a chi è avvezzo alle dinamiche delle mafie, non può sfuggire che con PD e Berlusca in difficoltà le stesse hanno spudoratamente puntato sulla Lega. Salderanno e accellereranno le infiltrazioni al nord, "cementificate" dallo stesso "Lega...nte". Purtroppo, al sud, estirpare clientelismo e fritture di pesce non è cosa degli umani.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Antonio De Luca ...non è clientelismo o mafia, o cose difficili..... è ignoranza pura, analfabetismo e chiusura mentale...e non c'è niente di peggio....popolo suddito ,servo e cosa inutile...

      Elimina
    2. Marianna, un vero peccato. Anche perché appena ci allontaniamo dalla nostra realtà riusciamo a fare grandi cose. Ci condanniamo da soli ad essere un popolo di serie B.

      Elimina
    3. Antonio De Luca, ...bravo!

      Elimina
    4. Condivido ogni passaggio del buon articolo di Giovanni. Ma proprio per questo confesso che la convivenza con la Lega, con la quale non avremmo mai potuto immaginare di governare insieme, mi provoca un certo senso di smarrimento. Mi domando se sia conciliabile la difesa di questo governo, con tutte le contraddizioni che vive al proprio interno. Ormai Lega e 5S sono due nemici dichiarati (e non solo a causa della prossimità elettorale), tenuti insieme dall’esile filo di un contratto, ormai ingiallito ed esautorato dall’incalzare degli eventi che non avevamo messo in conto. In realtà siamo in presenza di due governi ben distinti. La Lega difende le cose realizzate su propria iniziativa (poche), e il M5S rivendica i provvedimenti a sua firma (tanti). Per il resto è guerra su tutto. Non mi ero ancora ripreso dal voto sulla Diciotti, che esplode il caso Siri-Arata-Nicastri-Messina Denaro. E poi il caso Giorgetti che assume i figli di chi è vicino alla mafia. Mi inquieta la difesa di Salvini e dei suoi nei confronti di gente molto opaca. Come facciamo a stare con loro, noi che abbiamo cacciato De Vito dopo 5 minuti dall’arresto e abbiamo fatto della questione morale una norma di vita. Mi chiedo se vale di più quello che potremo (forse) fare ancora insieme a costoro, o far esplodere tutte le contraddizioni tra due visioni opposte di fare politica costi quel che costi. Una politica che abbiamo il dovere di cancellare dal nostro Paese rivendicando il nostro esempio, profuso in tanti anni di militanza prima, e di governo dopo.

      Elimina
    5. Maurizio, evidentemente i tuoi referenti politici al momento non la pensano come te e continuano ostinatamente a cercare di governare. Diciamo che stanno dimostrando una certa pragmaticità che era anche difficile da prevedere. Non so se si tratta di non voler mollare la poltrona o di provare a portare a casa più risultati possibili, anche quelli per i quali ci vuole più tempo. Io non credo che l'eventuale caduta anticipata possa portare benefici e consensi al M5S. Ne porterebbe altri a Salvini. La percezione è che la spinta iniziale , durata circa 10 anni, si sia esaurita e che il Movimento sia in caduta libera. Allora converrebbe, a mio parere, rimanere il massimo possibile al governo, nel tentativo di lasciare un segno profondo nel paese e poi prepararsi ad un periodo di rifondazione del movimento

      Elimina
    6. Nino Pepe So che molti pensano che rimanere al governo sia per il M5S il male minore. Chi pensa questo fa una scelta semplicemente elettorale, e quindi di convenienza, pensando che se si va a casa si rafforza ancora di più Salvini. Io credo che Salvini si rafforzerà in ogni caso perché è il suo momento. La su ascesa è indipendente dalla presenza del M5S. Salvini crescerà sia dentro che fuori dal governo. L’alternativa per il M5S è marcare le differenze e presentarsi alle prossime elezioni senza compromessi e con la schiena dritta.

      Elimina
  3. Il popolo bue, nemico di ogni democrazia, è volubile, corto di memoria e soprattutto disinformato! E' un attimo manipolare le menti di questi soggetti, menti che albergano nella pancia più che nella testa!

    RispondiElimina
  4. Non capisco dove sta la novità ...il meridione e in particolar modo la Sicilia hanno puntato sempre sugli ultimi arrivati ed la Lega di Salvini che è il partito più vecchio viene vista come la novità del momento, questo è successo raramente e quasi mai per i partiti di origine comunicata

    RispondiElimina
  5. Condivido ogni passaggio del buon articolo di Giovanni. Ma proprio per questo confesso che la convivenza con la Lega, con la quale non avremmo mai potuto immaginare di governare insieme, mi provoca un certo senso di smarrimento. Mi domando se sia conciliabile la difesa di questo governo, con tutte le contraddizioni che vive al proprio interno. Ormai Lega e 5S sono due nemici dichiarati (e non solo a causa della prossimità elettorale), tenuti insieme dall’esile filo di un contratto, ormai ingiallito ed esautorato dall’incalzare degli eventi che non avevamo messo in conto. In realtà siamo in presenza di due governi ben distinti. La Lega difende le cose realizzate su propria iniziativa (poche), e il M5S rivendica i provvedimenti a sua firma (tanti). Per il resto è guerra su tutto. Non mi ero ancora ripreso dal voto sulla Diciotti, che esplode il caso Siri-Arata-Nicastri-Messina Denaro. E poi il caso Giorgetti che assume i figli di chi è vicino alla mafia. Mi inquieta la difesa di Salvini e dei suoi nei confronti di gente molto opaca. Come facciamo a stare con loro, noi che abbiamo cacciato De Vito dopo 5 minuti dall’arresto e abbiamo fatto della questione morale una norma di vita. Mi chiedo se vale di più quello che potremo (forse) fare ancora insieme a costoro, o far esplodere tutte le contraddizioni tra due visioni opposte di fare politica costi quel che costi. Una politica che abbiamo il dovere di cancellare dal nostro Paese rivendicando l’esempio, profuso in tanti anni di militanza prima, e di governo dopo.

    RispondiElimina
  6. Ciò che ho letto in un altro post non fa una grinza... “da terroni a coglioni il passo è brevissimo” ��

    RispondiElimina
  7. Parlava della sorella di Cucchi con termini tipo "la sorella di Cucchi mi fa schifo". E questa è la merda meno puzzolente che gli è uscita da quel merdificio di bocca che ha!

    RispondiElimina
  8. Secondo me questo individuo e peggio di Renzi e di Berlusconi e tutti messi assieme.

    RispondiElimina
  9. Beh....abbiamo assistito ad un " en plein " dei 5 stelle a marzo alle politiche: precedentemente ad un en plein di Berlusconi, un quasi en plein di Renzi.....se ne deduce che l'elettorato siculo è instabile, lieve, pronto ad alzarsi in volo per seguire il probabile vincitore. pronto a farsi illudere e ad essere deluso di volta in volta....c'est la vie!.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Maria Luisa Cosentino26 aprile 2019 alle ore 20:07

      Francesco Caso, è vero che siamo intrisi di fatalismo, ma aspettare che la provvidenza ci arrivi dalla lega.......non trovo parole adeguate!!!!

      Elimina
  10. L'elettorato siciliano ne ha piene le .... scatole dei continui tradimenti da parte dei partiti che li hanno governati, portandoli ogni anno di più alla fame e questo per chi non capisce il perchè, è il vero motivo per cui si continua a cambiare e guarda caso, tutte le altre regioni seguono quello che avviene in Sicilia nelle varie tornate elettorali! Non cerchiamo carri in cui salire, ma governi seri che sappiano far crescere la nostra terra abbandonata a se stessa, dove ancora gente ultracinquantenni sono costretti ad emigrare per poter sopravvivere, mentre facciamo a gara per accogliere e mantenere immigrati che non possiamo mantenere!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Maria Luisa Cosentino26 aprile 2019 alle ore 20:11

      E dove l'avremmo trovato questa serietà?

      Elimina
  11. Il sud è stato sempre prono al politico che promette mari e monti, autonomia vi dice niente?

    RispondiElimina
  12. Sono pienamente d'accordo che Salvini e' molto peggio di Renzi e Berlusconi ,e purtroppo lo votano anche nel meridione d'Italia , e questo e' veramente grave ..molto grave

    RispondiElimina
  13. Ho potuto costatare che il fenomeno lega Salvini non riguarda solo la Sicilia ma tutto il meridione. Ci sono liste della lega ovunque e tutti tentano di salire sul carro dei probabili vincitori. I buoi davanti e gli asini dietro.

    RispondiElimina
  14. Riconsciamo anche i meriti della deputata regionale dei 5 Stelle, Valentina Palmieri, grazie alla quale, è venuto alla luce l'affare Arata/Siri. Le sue interrogazioni, hanno impedito la costruzione del progetto "Biometano Gallitello, ad opera della societa Solgesta di Arata a Calatafimi e dato vita all'inchiesta in corso. A suscitare le perplessità della Palmieri anche il collegamento con Sottosegretario Siri, già condannato per bancarotta fraudolenta.

    RispondiElimina
  15. Sono passati 53 da quando ho lasciato la Sicilia e nulla è cambiato. Tutto è rimasto immobile con la tendenza al peggioramento. Il popolo siciliano non è stato mai capace di darsi un valido governo regionale, forse è più esatto dire che non ha voluto. Per mantenere privilegi e clientelismi, la maggioranza dei siciliani ha sempre votato i soliti padrini politici anche quando transitavano da uno schieramento all’altro. Alle ultime elezioni regionali hanno avuto la possibilità di ribaltare la situazione con il candidato del M5S: hanno preferito mantenere inalterata la situazione. Il cappotto del M5S alle politiche generali non è stato un ripensamento ma il volere affermare la solita politica assistenziale da parte del governo centrale. Prima si era verificato con il famoso cappotto berlusconiano. Con quali conseguenze per tutto il Paese?! Ora, all’orizzonte, si profila un terzo cappotto. Preoccupante? Si! Però addossare tutta la colpa ai terroni è una operazione maldestra. I terroni come tutti gli altri votano ma le alleanze e le scelte politiche vengono fatte dai partiti. Quando due partiti molto diversi, per diritto e dovere, assumono il compito di governare assieme devono rispettare le elementari regole della collegialità (art. 95 della Costituzione). Invece, cosa è successo? Troppo spazio ad un solo ministro, in perenne campagna elettorale, che è andato oltre le sue competenze oltraggiando i suoi colleghi e il capo del governo. Quando lo si poteva fermare dimostrando all’opinione pubblica che nessuno è al di sopra della legge è prevalsa la ragion di Stato. Lui, Salvini, ha vinto grazie al M5S. Il Movimento, in difficoltà per la perdita dei consensi, sta cercando di recuperare con il caso Siri. Vista la rigidità e l’arroganza della Lega, tutto dipenderà dalla decisone del Presidente del Consiglio. Comunque vada, il danno è stato fatto!

    RispondiElimina
  16. Nino Pepe So che molti pensano che rimanere al governo sia per il M5S il male minore. Chi pensa questo fa una scelta semplicemente elettorale, e quindi di convenienza, pensando che se si va a casa si rafforza ancora di più Salvini. Io credo che Salvini si rafforzerà in ogni caso perché è il suo momento. La su ascesa è indipendente dalla presenza del M5S. Salvini crescerà sia dentro che fuori dal governo. L’alternativa per il M5S è marcare le differenze e presentarsi alle prossime elezioni senza compromessi e con la schiena dritta.

    RispondiElimina
  17. Sig. Alesi, il5 stelle hanno il merito di avere portato Salvini vicino al 40%, Salvini questo lo sa ed in qualche modo qualcuno o forse tanti li salverà garantendo loro una poltrona in futuro. Poi il volere fare paragoni tra un partito come la lega pieno di amministratori capaci e con le idee chiare all'armata Brancaleone dei 5 stelle è assurdo. Dopo le europee l'italia sarà il paese più di ultradestra del continente. Sarà bene? sarò male? vedremo…. ma i 5 stelle spariranno presto, hanno esaurito la loro funzione.

    RispondiElimina