lunedì 8 aprile 2019

È GIUSTO ATTENDERE PRIMA DI GIUDICARE...

di Fiorello Bonsanti - Con tutto il rispetto per chi la pensa diversamente, mi permetto di sottolineare alcuni punti sulla situazione politica determinatasi con le elezioni di un anno fa.
In particolare sulle polemiche e i pesanti attacchi che quotidianamente vengono rivolti agli attuali governanti colpevoli di tutto. E per questo chiedo a chi lo fa: ma non vi sembra un po' prematuro avventurarsi in accuse e idee che ancora non hanno corpo? Il 2018 è andato avanti col Documento di Economia e Finanza del 2017, quindi del governo Gentiloni senza che questo governo abbia potuto determinare alcunché. Col DEF 2018, invece, si potranno raccogliere gli esiti delle misure introdotte che si applicheranno durante tutto il 2019, iniziato da 3 mesi.

I governi che si sono susseguiti, hanno portato la Nazione allo stato in cui è, nel corso di almeno due decenni abbondanti, quasi tre! Non vi viene in mente che per cambiare un Paese come l’Italia occorra tempo, certamente un po' di più di qualche mese? E che per produrre effetti tangibili ogni nuova norma ha bisogno, oltre che di tempo, di entrare a regime?

Si tratta di intervenire per modificare, scardinare tutte quelle "funzionalità" della vecchia politica che si sono dimostrate fallaci e fallimentari e incardinarne delle nuove, provarle, aggiustarle e farle funzionare! Forse, magari, l'avventurarsi in pindarici voli, per giunta distruttivi, potrebbe, quanto meno, essere rimandato a tempi migliori, o, diciamo, più congrui.

Sarà pure come dite voi amanti del vecchio sistema, non dico di no: io non credo, ma non mi azzardo a prevedere, né infauste novelle, né, tampoco mirabolanti migliorie a breve termine.

Anche perché, vedete, quello che hanno fatto i governi precedenti, lo hanno fatto, praticamente, senza opposizione.

Il governo attuale ha contro tutto e tutti: domestici o esteri che siano, e, per non farci mancare niente, magari, qualche idea è arrivata anche d'oltre oceano. Eppure, questi ragazzi, così diversi tra loro, vanno avanti e partoriscono idee decreti che in gran parte, devono ancora essere messi in condizioni operative per dimostrare il loro effetti.

Se si avesse il buon gusto, diciamo così, di attendere un qualche risultato, anche negativo, si potrebbe disquisire su qualcosa di concreto, non vi pare? Sentire le trasmissioni di aggiornamento, di opinione, quelle chiamate, con l'orrido appellativo di talk show, che vengono contrabbandate come trasmissioni illuminanti, esplicative, dotte di politica e di costume (...) è veramente deprimente.

Se si eccettua qualche partecipante che parla in modo pensante e non logorroicamente insipiente, per il resto si sentono soltanto frasi ed opinioni "imbeccate" da coloro che auspicano il ritorno ai tempi di bengodi e di prebende!

Signori, io ho un'età che mi autorizzerebbe a fregarmene un po' di queste pagliacciate che si vedono e si sentono in giro, ma come ben sa chi mi conosce, il mio motto è "Dio, Patria, Famiglia" e per questo, piccolo che sono, cerco di dare il mio contributo di onestà e di impegno in quello che considero onesto e pulito: due sostantivi di cui pare esserne smarrita ogni traccia e deserto il significato.

Sempre nel rispetto delle vostre idee, ringrazio del tempo che vorrete dedicare alla lettura di questa mia riflessione.

Fiorello Bonsanti
08 Aprile 2019

7 commenti:

  1. Caro Fiorello, sei stato chiarissimo e correttissimo, ma non c'è più sordo di chi non vuol sentire.

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  2. In genere, evito di sorridere leggendo commenti di persone che quotidianamente, con grande volontà ed abnegazione, si impegnano molto nel tenersi informati. Del resto i giornali,sopratutto quelli "oni", quelli degni di fede divina, li scrivono apposta per loro e solo per loro, dal momento che gli altri non li leggono e dove, per la loro gioia, spiegavano il meraviglioso mondo di mezzo, nel quale andava tutto benissimo, almeno fino al quattro marzo 2018, poi sono arrivate la cavallette ed il cinque stesso, avevano già distrutto quanto di buono avevano fatto i loro precedessori. Ed a dirlo è persino Mentana su La7 ed il Tg5, quindi, allora è vero! E' ora che il Signore, dall'alto dei cieli, intervenga al più presto, per mettere fine alle piaghe e liberare il popolo eletto di Giorgio Napolitano, Zanda e Zingaretti, ma anche un pò di San Silvio da Cesano Boscone. I nuovi faraoni, avevano promesso, ma il 5 Marzo non hanno mantenute tutte le loro promesse, quindi dal 6 dovevano già andare a casa. A niente sono valsi i moniti, le prediche e le provezie di sventura, levate da destra a sinistra ed ancora oggi predicate da quelli bravi, capaci e competenti, che con forza, dal Vangelo secondo Matteo prima ed ora di Nicola, lo annunciano urbi et orbi. Ma niente da fare, questi non mollano!

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  3. Giusto, il primo anno è a carico del governo precedente. Però bisognerebbe dirlo a Conte che vedeva un 2019 bellissimo e perciò faceva propaganda a Gentiloni.

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  4. Francesco Lovecchio9 aprile 2019 alle ore 23:16

    non è così. Quando si parla di lotta all'Europa, di decreti dignità, di complotti dei mercati, di RdC e altre spese improduttive che non fanno altro che peggiorare la già precaria situazione delle finanze pubbliche, l'effetto è immediato. E' immediato sugli spread, sulle aspettative delle imprese per fare investimenti, sulle aspettative dei consumatori su come e quando comprarsi il frigorifero o tenere tutto fermo sotto il materasso. L'effetto si è visto, appunto con gli spread e la flessione del PIL, nonostante le previsioni di boom del non-di-destra-non-di-sinistra Di Maio, e dei "questo lo dice lei" di Castelli, solo per citarne alcuni.

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  5. I numeri non sono opinabili! Non dobbiamo parlare di idee più o meno rispettabili ma delle procedure e relativi passaggi parlamentari della questione finanziaria. La Legge di Bilancio 2018 fu presentata e approvata nei termini previsti. Il Documento di Economia e Finanza approvato, nel mese di aprile 2018, dal precedente Governo è stato aggiornato, nel mese di giugno, da quello attuale. Nel documento aggiornato vengono buttate le basi per una Legge di Bilancio rivoluzionaria per il 2019. Incomincia un braccio di ferro fra Governo italiano e Commissione Europea. Sappiamo come è andata: la Legge di Bilancio è stata approvata in zona Cesarini, a scatola chiusa e senza dibattito. Troppa carne sul fuoco! Di Maio, per primo, ha ammesso di essere preoccupato per la spesa fuori della “Quota 100”. Ora il def 2019 mostra la realtà dei numeri: è il documento della verità. Non si può promettere quello che non può essere concesso. Tria ha parlato chiaro: “flat tax subito vuol dire aumento dell’iva”. Aggiungo che la “flat tax” stona anche con i principi costituzionali di proporzionalità e progressività impositiva. È normale che per vedere i risultati occorre il tempo dovuto e se i cittadini devono attendere, chi governa deve avere la saggezza di andare cauto con le promesse e programmare a medio e a lungo termine: la legislatura è ancora lunga. Invece i due partner-concorrenti vogliono tutto e subito. Il loro sguardo non attraversa tutto il percorso della legislatura ma si ferma alla barriera delle elezioni europee: dopo cosa accadrà?! È vero che questo Governo è attaccato pesantemente da più parti ma i pericoli non vengono dal suo interno: troppi conflitti, troppe diversità. Procedere e ottenere risultati, dipende solo ed esclusivamente dal Governo e dalle forze politiche che lo sostengono! Gli altri argomenti sanno di propaganda e di alibi!

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  6. Governo di incapaci e burattini

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  7. Pienamente daccordo, diamo un pò di tempo prima di giudicare. Dopo pochi mesi si diceva che la sindaca Raggi fosse un sisastro, assolutamente sbagliat. Adesso dopo tre anni si può dire con obbiettività che che la sindaca ha messo su la peggiore amministrazione dai tempi dell'unità d'italia.

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