giovedì 13 novembre 2014

La Cometa ‘Italiana’ e le contraddizioni politiche

SIlvio-Renzi-cometa
di Mario Botteon - Gli scienziati Italiani sono riusciti a coprogettare un "macchinario" che in 10 anni di viaggio è finalmente "atterato"
su una cometa. Da lì trasmetterà dei dati che saranno utili all'Umanità.
Fabiola GianottiL’italiana Fabiola Gianotti, che annunciò nel 2012 la scoperta del bosone di Higgs, è diventata il direttore generale del Cern di Ginevra.
Nella storia del più importante centro al mondo per lo studio della fisica, non era mai successo che una donna, per di più una Italiana, arrivasse così in alto.
Molti giovani cervelli Italiani emigrano all'estero perché in Italia non hanno nessun futuro. Queste riflessioni mi sono venute prima di dormire ieri sera.
content_small_Rosetta_How_Philae_lands_on_the_comet_1280Di più. Ho pensato a queste GRANDI notizie, nello stesso tempo che riflettevo sul nuovo accordo dei due Cetti La Qualunque, che sono impegnati ad assicurarsi il potere per i prossimi vent'anni.
Sono collegate tra loro queste notizie? Credo proprio di si!
Infatti, mentre da un lato si dimostra quanta ricchezza di preparazione, di cultura e progettualità, c'è nel nostro Paese, dall'altra parte, si palesano le furberie di omuncoli politici che sono altrettanto abili... ad imbrogliare la gente.
twitt renziProvate a pensare quanta potenzialità di sviluppo potrebbe avere il nostro Paese, se fosse finanziata la ricerca in tutti i campi, l'innovazione e lo sviluppo delle aziende impegnate in questi settori.
Provate a pensare a quanti posti di lavoro per giovani, che ora se ne vanno in tutto il mondo, potrebbero essere creati con i "frutti" che darebbe la ricerca. Come finanziare tutto ciò? Ma eliminando, o ridimensionando di molto, i ricchi compensi, a tutti coloro che paghiamo con ricchi stipendi e ricche rendite vitalizie, solo per dei danni che stanno facendo, o che hanno già fatto, sgovernando impuniti il nostro Paese.
Di contro, noi abbiamo un vecchio, riempito di botulino per apparire giovane, ed un giovane, che vorrebbe rivivere la vita del vecchio, che fanno accordi scandalosi, che rovineranno definitivamente l'Italia.
Perché sostengo questo? Semplice: Nessuna delle parti politiche in causa, guidate dai due satrapi di cui sopra, hanno ancora detto nulla, e comunque non a sufficienza, ne su quanto succede di positivo per una donna Italiana che assume un ruolo decisivo nella ricerca nel mondo, e nemmeno sui giovani che se ne vanno via, delusi dalle mancate prospettive promesse dai due politici falsi.
Alluvione ItaliaDi più. Questi non dicono nulla nemmeno di fronte alla catastrofe in atto derivante da una alluvione da "giudizio universale".
Sono troppo impegnati a sgovernare il Paese per dirci qualche cosa sulla cementificazione del Paese, e sulla trasformazione del territorio subìto dalla violenza di una speculazione che non ha mai fine, e che sono causa di tutto ciò. Su tutto questo vige la regola del SILENZIO. Tanto i morti non parlano.
P.S.: Ricordate la promessa di Berlusconi nell'ultima disperata campagna elettorale per le elezioni politiche? Oltre all'abolizione dell'Imu, aveva persino promesso un condono, o meglio la regolarizzazione di tutte le costruzioni abusive, anche di quelle fatte sulle spiagge del sud. Non lo ricordate? In una precedente campagna elettorale aveva perfino detto che è legittimo non pagare le tasse. Se volete fornisco la documentazione.
Mario BotteonMario Botteon
13 Novembre 2014












20 commenti:

  1. Purtroppo i due omuncoli di Saragattiana memoria, o i due Cetti la qualunque hanno un consenso, messi insieme, (la differenza politica è ridotta al lumicino) del 55% degli italiani che vanno a votare. Grillo come alternativa fa paura quando dice ai giornalisti che se vince lui "devono andare a elemosinare un posto di lavoro qualsiasi". ( conferenza stampa al Parlamento Europeo). Alla Lega interessa solo il nord. Quindi chissà per quanto tempo dobbiamo ancora sopportarli.

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  2. Insomma, ancora non si è capito che i ragionieri devono tornare a lavorare e preparare tutti i conti relativamente ai pagamenti degli statali e politici e relative pensioni. I diritti acquisiti vadano a farsi fottere! La paga massima deve essere di 5000 euro netti per i dirigenti di qualsiasi tipo compreso gli onorevoli e le pensioni in atto erogate non devono superare i 5000 euro. Chi sconfina questa soglia dovrà rientrare entro questi parametri e vedremo, così, quanti soldini restano nelle casse dello Stato.

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  3. Cinquemila laureati, di quelli con i voti più alti, che non si perdono una lezione e finiscono in tempo gli esami, di quelli bravi, insomma, se ne vanno ogni anno dall’Italia con un contratto di lavoro già firmato in mano.
    Poi, un giorno, ascoltiamo che: una sonda italiana è riuscita ad atterrare su di una Cometa…..Allora, non abbiamo solo cervelli in fuga…. E’ italiana la scienziata che ha scoperto il “bosone di Higgs”, la particella di Dio, l’origine (?) della vita….
    Nello stesso tempo, un’alta domanda sorge: possibile che un Paese, che ancora e nonostante tutto è ancora uno della maggiori potenze industriali, non sia capace di trovare una classe politica degna di se?
    Possibile si affidi, sempre e comunque, al primo imbonitore che passa? Mai stanchi di promesse che, anche ad uno poco preparato, dovrebbero apparire del tutto fuori senso..?
    Abbiamo avuto, da quando ne ho memoria, politici che: IL CONDONO, FINANZIARIO, EDILIZIO, NON IMPORTA, MA IL CONDONO. LA PANACEA DI TUTTI I MALI, INFATTI STIAMO ASSISTENDO ALLA DISTRUZIONE DEL NOSTRO Paese, ci stiamo sgretolando, in tutti i sensi.
    Foto come quella nell’articolo, riferita alla alluvione del 2011 a Vernazza (5Terre), casualmente il mio paese.è emblematica della situazione Italiana. Stiamo scivolando a mare.
    Tornare ad occuparci della salvaguardia del territorio, e smettere di gettare denari nella storia del “ponte sullo stretto”, potrebbe evitare il replicarsi di questi disastri. e, basta cementificar, pe favore, basta.

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  4. Il paradosso italiano: l'Italia ha tanti problemi ma una sola causa...la classe politica, la classe politica è il vero problema e causa al contempo di tutti i mali italiani...eppure il popolo italiano non sa ribellarsi e continua a mantenere questi "sanguisughe"...

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  5. La politica e la scienza hanno litigato da un pezzo, e ognuna ha preso la propria strada, per questo io non penso si possano fare parallelismi.

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    1. Si che si possono fare dei "parallelismi". Caro Mancuso, se la politica sapesse, o volesse sapere, quanto può rendere indirettamente, e perchè no, anche direttamente, sul piano economico la scienza, forse sarebbe presa in maggior considerazione. Io comunque desidero sottolineare che l'investimento nella ricerca, in tutti i campi, sarebbe un investimento che rende all'Italia, e di conseguenza si potrebbero pagare meno tasse ed avere più occupati. E' solo la mia opinione.

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  6. L'articolo di Betteon è ineccepibile. Ma questo è un paese che non ha più un ideale e nessuno vuole, come si dice, rimboccarsi le maniche. Puo solo inorgoglirmi la circostanza ce il direttore del irnsia una donna. Ma come tale non posso sottacere che stiamo perdendo fior di cervelli che migrano nei paesi stranieri senza avere la certezza di essere accettati per quello che valgono. La situazione sta sfuggendo anche dalle mani di chi vorrebbe aiutarli economicamente, perché la crisi ormai esplodera'come le bombe d'acqua che si aggiungono alle "armi" esplosive. Ma la responsabilità degli anziani, me compresa, è enorme perche' non abbiamo saputo valorizzare il territorio ne' tantomeno formare una coscienza solidaristicamente unitaria. A cio hanno dato un grosso contributo i sociologi e psicologi che, considerate esaurite le risorse finanziarie del paese da oltre trenta anni predicano la deregulation e l'invenzione del lavoro per i giovani, mantenendo in servizio gli anziani. Una politica di sfascio che ha facilitato le ruberie, l'annientamento delle piccole imprese commerciali, artigiane e rurali che, nel bene e nel male erano comunque uno sbocco anche per i gjovani. Aggiu giamo che si è fatta una politica fiscale che ha incentivato l'espatrio di capitali e l'evasione. E oggi si inventano il ritorno alle case chiuse o altre "aperture" che niente hanno a che fare con la democrazia e con il rispetto umano. Per una donna che eccelle, mille quote rosa si buttano sul marciapiede.
    IL "premier" aveva invitato a partecipare al governo e ora? Ora fa il dittatore perché l'Italia non esiste più è divisa in quattro esattamente quanto sono i punti cardinali. Le sentenze ultime sono il sintomo del predominio del potere "" economico

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  7. Non si smentisce Mario Botteon. E proprio non li sopporta i due "Cetti". Lo dice chiaramente, lo urla quasi. Senza peli sulla lingua. E mi piace tanto per questo.
    L'accostamento con il personaggio, ormai famosissimo, di Antonio Albanese che ha fatto sganasciare dalle risate tutta Italia, è meraviglioso. Solo Crozza fa di meglio.
    Per il resto, che dire. Viviamo in una bolla mediatica che ci sommerge e nel quale Silvio e Matteo (molto di più il secondo), sguazzano quotidianamente. Il giovane scout, sostanzialmente il padrone dell’Italia, evita scientificamente la realtà. Fateci caso. Non è mai nei luoghi della sofferenza, dove avvengono disastri, dove c’è disagio estremo, dove si piange per la disperazione.
    Intanto gira, propone, impone, e anche twitta. Ma, molto più utilmente per lui, stringe accordi. Conferma il patto. Concorda con Silvio come fare per gestire senza tanti problemi il Paese, e impupare le leggi che servono, a cominciare da quella elettorale, per andare alle elezioni nominando buona parte dei parlamentari, e senza troppi patemi d’animo per l’esito del voto. Meglio di così. È bravo lui. Molto più di Berlusconi.

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  8. Caro Mario questi due dei quali metti la foto non si sa più chi è il peggio. Uno bugiardo e l’altro pure, non hanno tempo di occuparsi di ciò che succede veramente nel nostro paese, troppo imbevuti di se stessi. Uno per mantenere la poltrona presa illegittimamente, l’altro per non affondare del tutto e mantenere le poltrone dei suoi. I due fanno coppia e direi che prendono per i fondelli il popolo italiano. Ce ne dobbiamo liberare di uno e dell’altro, direi malefici tutti e due. Io vedo solo uno che parla per il bene del popolo, SALVINI.

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  9. Cara sig.ra Francesca, è meglio per noi se non facciamo nomi. Non servono parole ma fatti. Tutti i presidenti, e sono tanti anzi tantissimi, vivono su programmi disattesi lo stesso giorno in cui prendono la poltrona. Oggi il volemose bene non funzjona, stanno uccidendo gli anziani e i poveri senza vergogna e i giovani scappano. Sarebbe meglio una dittatura dichiarata? Non lo so, ma temo tanto di tornare a generali eletti da noi.

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  10. Ehi, Signora Francesca, ma cosa dice. Salvini? Ma non è lo stesso Salvini che ai tempi del regno di "cetto la qualunque", aveva i suoi ministri che governavano? Non è quello che condivideva la "soluzione dei problemi dell'Italia" con lo spostamento dei ministeri a Monza? (ricorda questa pagliacciata?) Non è quello che sosteneva Bossi e i suoi figli? Uno dei quali si è "laureato" in Albania? Non è quello la cui moglie è stata assunta dalla Regione Lombardia con un lauto stipendio? Non è forse quello che per prendere facilmente dei voti, esaspera dei giusti risentimenti della gente contro i rom, gli immigrati, e vuole uscire dall'euro senza dirci come finirebbe?
    Potrei continuare citando le ruberie di alcuni uomini della lega, ma la finisco qui, dicendole semplicemente: NO! Signora non è possibile mettere "la volpe a guardia del pollaio", politicamente s'intende.
    Signora Anna Bolena, lasci stare i generali "eletti" da noi, questi hanno sempre fatto danni, anche quando hanno fatto le guerre, si figuri se gli facciamo fare i politici.
    No, no, il problema è solo nostro. Siccome non possiamo cambiare la politica, cerchiamo, ognuno per la sua parte, di cambiare gli uomini che fanno politica. Se ce ne daranno la possibilità, eleggiamo delle persone che conosciamo, purchè siano oneste.

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    1. Ecco le parole giuste: "eleggiamo chi conosciamo..." Questo il punto! Sono anni che predico che i candidati vanno scelti tra la gente e dalla gente attraverso le "primarie" fissate per legge. Ma chi ascolta? E poi con quale legge elettorale? L'Italicum? Andiamo...

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  11. Sig Botteon
    Buongiorno questa volta non posso che concordare con lei su tutto il suo commento Non mi meraviglia quello che dice, in Italia meritocrazia e capacita’ non hanno mai avuto grande successo salvo in grandi ambiti internazionali In politica poi e’ assolutamente bandita da sempre, per quanto mi riguarda
    Le ho gia’ detto che sono troppo liberista per accettare uno stato come il ns
    Grazie del suo commento e alla prossima
    Eugenio Magrini

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  12. Con i "se" e con i "ma" la storia non si fa, caro Botteon.

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  13. Complimenti alla tecnologia italiana ed europea per la missione della sonda spaziale Rosetta. L'esplorazione dello spazio mi affascina. Curioso, per natura, mi pongo tanti perché su diversi argomenti. Mi piacerebbe sapere come si sia formato l'Universo dopo l'incipit del Padreterno. La teoria, oggi accreditata, del bing bang, per primo la enincio' il sacerdote cattolico belga, astronomo e fisico, Georges Edouard Lemaitre (Charleroi 1894 - Lovanio 1966) col nome di "Teoria dell'atomo primitivo". È stato accertato che le galassie si espandono. Si espandono in uno spazio vuoto infinito gia' esistente? O formano lo spazio ove espandersi e dove, prima della loro espansione non c'era nulla, né spazio ne' materia. Razionalmente non riesco a concepire cosa possa essere il nulla assoluto: ne' spazio, ne' materia, né energia, come doveva, forse, essere prima della nascita dell'Universo. O degli Universi, se ne esistono altri. Un'idea approssimativa virtuale dell'infinito la possono dare i numeri che sono infiniti. Un grande scienziato, scherzando, avanzò qualche dubbio sull'infinita' dell'Universo: "Due cose al mondo sono infinite: l'Universo e l'Imbecillita' umana; ma sulla prima ho qualche dubbio" (Albert Einstein).

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  14. Ho letto con attenzione l'articolo di Mario Botteon, ha messo in evidenza una grande realtà, quella che io definisco ”la grande anomalia italiana”. Non ritengo esagerato ritenerla tale, gli italiani presi singolarmente sanno pensare più degli e pertanto hanno il dono del maggior uso del cervello e della propria intelligenza. Sono anche i primi al mondo nella cosiddetta “arte di arrangiarsi”, poi come società, non per colpa loro, si sciolgono come neve al sole. Il problema di fondo, a mia ragion veduta, affiora quando l’Italia non avverte la necessità di sentirsi una nazione, anzi sono convinto che dopo “l’unificazione” non si è mai sentita una nazione, bensì uno Stato. Questo è, a mio parere il motivo fondamentale che ci rende fragili ed inferiore agli altri stati, pur provvisti di enormi facoltà intellettive. I nostri governanti, spesso ondeggiano tra un maniacale “narcisismo” (vedasi l’uomo di Arcore) e il mondo degli affari. Se non è insito in chi ci governa il concetto di nazione, non ci sarà nemmeno la ferrea volontà di tutelare e difendere le “mura” del proprio Stato. Ora addirittura è sparito dal lessico anche il nobile concetto di Patria. Difendere le proprie peculiarità doveva essere un dovere imprescindibile per uno Stato moderno che intende sentirsi una nazione e quindi uniti per un processo di sviluppo comune e solidale. Manca totalmente l’orgoglio di sentirsi “Italiani”, e di credere in qualcosa dove deporre le proprie aspettative per lottare e dare un senso alla propria vita. Questo procedere in “ordine sparso” non alberga solo nei nostri governanti, ma anche nella classe imprenditoriale, che trova nella globalizzazione il pretesto per evitare la ricerca e poter migliorare le proprie capacità di competitività. Chi ha dimenticato dove finivano i contributi statali alla Fiat? Soldi che si perdevano in mille rivoli di investimenti che non avevano nulla a che vedere con la produzione, ma per acquisto di testate di quotidiani, assicurazioni e capitalizzazioni in altre società. Ora vige da parte di molte imprese il sistema del “mordi e fuggi”, si produce in Italia ma con sedi amministrative all’estero, sfruttando i sistemi più sofisticati che la legislazione moderna li offre. In tutto questo coacervo di furbizie e ruberie, chi potrà difendere l’intelligenza di questi poveri ragazzi che avevano immaginato di darsi un lavoro ed una dignità? Nessuno. La situazione è destinata a peggiorare, non per pessimismo di chi scrive, ma per quel “tarlo maligno” che rode la nostra società posto a difesa di uno sfrenato narcisismo e tutela degli interessi. Che fare ? Credere nella sola statalità , ovvero nel concetto di nazione? In sintesi siamo nel pieno di una grave " crisi di sistema", che riproduce in copia quella che viene etichettata come “la grande anomalia italiana”, forse più grave della stessa crisi che ci attanaglia, aggiunta alle convulsioni politiche presenti. Il problema resta con quali armi possiamo progettare la nostra rinascita?

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  15. Articolo nell'articolo,il tuo commento Franco- condivido perfettamente ciò che hai espresso- Non siamo una nazione e non tuteliamo i nostri patrimoni,Preda di una classe di politicanti che da troppo tempo sopportiamo. Abbiamo sbagliato anche noi cittadini e non soltanto a votare,a non protestare a continuare a non protestare.Lo sbaglio che considero peggiore è quello di esserci svenduti per avere favori a politici corrotti. Non tutti certo ,ma i tantissimi onesti che hanno fatto?Conseguenza una società malata che ci riporta a tanti fatti di cronaca. La fine di valori ci ha fatto perdere di vista il valore più importante,quello dei nostri figli sani,sapienti e pronti per dare il loro contributo. Li abbiamo seguiti,preparati e poi abbiamo consegnato un bel biglietto d'aereo.Immigrato e ben accolto questo cervello italiano !!!Lavorerà e produrrà per altri!Che spreco che grida le uniche fonti d'investimento ce li giochiamo così!!L'articole di Mario Botteon,ha accresciuto così tanto la mia rabbia e l'accosto alla sua!!L'Italia non è una Nazione Franco e non c'è patria da difendere Hai ragione!!!

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  16. Certo che va encomiata e ringraziata la persona che tanto lustro ha portato all'Italia con un incarico di prestigio internazionale. Parlare dei due postulanti della politica italiana mi causa un rigurgito di tale disgusto che vorrei non poter pensare al loro modo iniquo di governare il paese. Mi sembrano insieme due personaggi che ritengo l'emblema della furbizia e dell'imbroglio che sono il gatto e la volpe del racconto Pinocchio. Certo nessuno dei due rappresenta il popolo italiano a cui questi signori stanno rendendo la vita più che difficile. Incapaci incompetenti ed arraffoni, l'unica cosa che sono capaci di fare è una riforma elettorale che porterà a una scelta obbligata e a governare indisturbati senza che nessuno si possa opporre al raggiungimento dei loro obiettivi. Sono quanto di peggio ci possa essere al timone del nostro paese.

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  17. ma che fine ha fatto il signor Botteon.

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    1. Gentile Perin, il signor Botteon ha qualche problema di carattere personale che non gli permette di essere presente su PoliticaPrima. Noi lo aspettiamo al più presto facendogli gli auguri per tutto.

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