martedì 10 dicembre 2019

I FINTI SOVRANISTI CHE REGALANO LA SOVRANITÀ DEL PAESE ALL'EUROPA DELLE BANCHE

di Giovanni Caianiello - Se è vero, che gli animali hanno una memoria episodica di circa ventisette secondi e poi dimenticano. Gli uomini invece, vanno oltre le quarantotto ore, poi tendono a sostituire i fatti sgradevoli con una realtà illusoria in grado di generare benessere.

In altre parole: “deficienza artificiale”.

Tradotto in politica: sincera ignoranza e coscienziosa stupidità.

Si spiegherebbe così, la penuria di memoria nell'elettore medio e la divinizzazione di quelli, che prima avevano giustamente riposto nell'indifferenziata.

Infatti, senza dover essere per forza degli elefanti, notoriamente dotati di grande memoria, basterebbe appena un minimo di buona volontà per ricordare ciò, che hanno combinato quelli di prima, che ora sono di nuovo quelli di oggi.

Per esempio i Trattati europei, che hanno messo il cappio al collo degli italiani, sono stati votati e proprio voluti da quelli che oggi acclamano come salvatori della Patria. Ma pochissimi elettori e votanti dei gazebo se lo ricordano. Effetto criceto.

Il Trattato di Lisbona (la Carta Europea, fatta passare sotto il nome di trattato, perché era già stato bocciato come COSTITUZIONE EUROPEA, dai referendum in Europa), fu ratificato in Italia nel 1992, grazie al voto favorevole della Lega, che in prossimità del colpo di Stato finanziario ai danni del nostro paese, votò tranquillamente anche il Trattato di Maastricht, artefice della radicale cessione di sovranità nazionale, alla finanza speculativa che guida l’Europa delle banche. E, votò assieme a tutti gli altri maggiori partiti da destra a sinistra. Unici a combattere strenuamente contro i criminali trattati furono i solo due estremi: Il Movimento Sociale Italiano e Rifondazione Comunista. Chissà perché! Forse perché erano gli unici ancora nazionalisti rimasti sulla piazza.

L’euro, frutto di quel trattato, fortemente sponsorizzato da Romano Prodi e dal suo governo, altro uomo già al servizio della banca speculativa americana Goldman Sacs e dell’Europa stessa, sostituì la lira il primo gennaio 2002, con al timone il governo Berlusconi, che combinazione, appoggiato sempre dalla Lega. Altro che anti euro!

Nel 2003, la Lega, tanto per coerenza, almeno allora, votò anche il trattato di Nizza, per l’estensione dell’adesione di nuove nazioni. Loro che si professavano indipendentisti padani.

Poi, con l’inciucio segreto dell’altro capolavoro della politica italiana e fervente fautore del Nuovo Ordine Mondiale, Giorgio Napolitano, arriva il governo Monti, l’uomo della provvidenza. Sotto le picconate dello spread innescato dai soliti noti, cade il governo Berlusconi, perché considerato poco affidabile dall’establishment. Al suo posto Mario Monti, l'avevano già deciso e programmato mesi prima. Identico curriculum e provenienza di Romano Prodi e membro del direttivo del famigerato Bilderberg, della Trilateral Commission, fondata dai Rockefeller, ma anche anche Aspen. Proprio come l’altro super “esperto” Mario Draghi, quello della svendita del paese alle multinazionali e banche d’oltreoceano, che oggi, Matteo Salvini, vedrebbe bene Presidente della Repubblica italiana!

Ma non finisce qui, i finti sovranisti per caso della Lega, si sono poi anche affrettati a votare a favore dello scellerato pareggio di bilancio in Costituzione, nel nome del liberismo più sfrenato, che impedisce persino ai virtuosi sindaci di spendere quanto risparmiano. Con Giorgetti numero due della Lega, principale fautore di questa legge.

A dar man forte al governo Monti, dopo di quello Berlusconi, Giorgia Meloni, che oltre a votare i trattati anti italiani, votò convintamente anche la fiducia al governo Monti e alla legge Fornero, che ghigliottinava le pensioni di migliaia di cittadini, assieme a Crosetto, La Russa, Foti, Beccalossi, che avrebbero poi contribuito a fondare Fratelli d’Italia. Mentre durante la votazione per l’introduzione del M.E.S. alla Camera, era talmente interessata al trattato, che non andò neppure a votare. Infatti risulta assente ed oggi si straccia le vesti, o almeno fa finta per mera propaganda politica.

Oggi, questi stessi personaggi, con la bava alla bocca, accusano le istituzioni, governo, ministri e persino il Presidente del Consiglio, di volere il MES che proprio loro votarono, tant'è che diventò legge, grazie alla loro indifferenza. A questi campioni di coerenza, dovremmo chiedere perché non lo avete combattuto allora?

Quando, hanno organizzato gazebo, manifestazioni di piazza, cortei e proteste nelle aule della Camera e Senato contro questi trattati, capestro per il paese ed i suoi cittadini? Mai.

Erano troppo impegnati a votarli. Ipocrisia lampante.

E i sindacati, sempre zelanti, rimasti muti, ciechi e sordi dov'erano i loro scioperi contro queste catastrofi che si abbattevano sul paese e mentre si votava anche la fine dell’art. 18 dello statuto dei lavoratori?

È questo il sistema che piace all’Europa, quello della finanza, delle banche e dei mercati, avallato e votato dagli stessi partiti e personaggi, che oggi si professano difensori del popolo.

Grazie, elettori senza memoria e senza futuro.

Giovanni Caianiello
10 Dicembre 2019

11 commenti:

  1. Francamente mi sono stancato di questa inutile diatriba tra sovranisti, europeisti, transazionali e intercontinentali. Se vogliamo stare con i pieni per terra dobbiamo constatare che ormai in questa Europa ci siamo e sarà molto difficile non rimanerci. Persino la Lega, ultimo baluardo sovranista, non ne parla più e Salvini è addirittura costretto a smentire Borghi e Bagnai (gli unici rimasti) che ogni tanto si fanno prendere dalla foga dell’antieuro. L’orientamento, quasi unanime, è quello di cambiare lo status quo correggendo e rinnovando lo spirito con cui Altiero Spinelli pensò l’unione europea. Così come mi sono stancato di sentire recriminare sugli errori del passato ad opera dei governi precedenti e delle posizioni altrui. Bisogna mettersi in testa che da oltre un anno e mezzo al governo ci sono i 5S con PD, LeU e IV. E’ da questo governo che la gente si attende le risposte ai loro problemi e serve poco avere la memoria corta o lunga sui misfatti del passato. Lo sappiamo cosa sono stati gli anni di Berlusconi, Renzi, Monti e compagnia cantando ma questo non basta ad ottenere la fiducia della gente solo per il fatto di essere venuti dopo (infatti la stima verso Palazzo Chigi è in discesa). La fiducia va conquistata giorno per giorno con i provvedimenti che servono al Paese. Altrimenti non ci si può stupire se la gente perde la memoria e torna al passato. Cosa dovrebbe fare. L’alternativa sarebbe non votare più né per i primi né per i secondi arrivati rimanendo a casa, o a scendere in piazza con le sardine.

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    1. Quando si governa, innanzitutto bisogna avere i piedi per terra, poi si devono fare i conti con fare i conti con quello che c'è e in base al budget stabilire le priorità. M5S e Lega sono partiti in quarta con programmi cervellotici e impossibili da realizzare, col risultato che adesso, col governo giallorosso si sta approntando una manovra che fa acqua da tutte le parti. Ovviamente la gente sente e percepisce soltanto i dolori delle tasche vuote. E quando le persone sentono dire che la maggior parte del RDC va agli stranieri , che il governo ha aumentato da 21 a 45 euro il budget per ogni immigrato e che a Milano il 75% delle case viene dato agli stranieri, e che il primo pensiero del PD è quello dello jus soli, capirete bene che questo governo viene percepito come nemico e anti italiano. Il M5S, in mezzo a questo marasma non ha una guida credibile e si sta facendo inguaiare in un mare di problemi che non riesce a gestire. La conseguenza della perdita di consenso è sotto gli occhi di tutti. Il rimedio? Penso che non ce ne sia.

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    2. Maurizio, "...la Lega, ultimo baluardo sovranista...", non si può sentire. E' questione di fatti e credibilità.

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    3. Non sento altri parlare di sovranismo e antisovranismo. In ogni caso mi sembra un argomento lontanissimo dai problemi concreti e quotidiani della gente. Una sorta di arma di distrazione di massa

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  2. Il commissario scelto da conte è Gentiloni, quello che diceva che dobbiamo cedere sovranità a un'Europa unita e democratica.

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  3. Il MES non si può votare... è un cappio mortale contro i risparmiatori italiani. E i suoi membri si eleggono fra loro e godono dell'immunità e vanno incontro ai debiti degli Stati riducendoli sul lastrico. La Grecia docet. Ci sono delle condizioni ai prestiti... che gli stati abbiano I conti in ordine. E perché gli stati che hanno i conti in ordine dovrebbero rivolgersi al MES e se non hanno i conti in ordine devono sottostare ad impegni troppo gravosi, col rischio che vadano in malora i risparmi degli italiani che hanno investito in titoli di Stato.

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    1. Leggo i suoi commenti,non so se Lei abbia o meno terminato la scuola dell'obbligo, cmq si intende di MES

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  4. L'antisovranismo... è il concetto trappola che sostiene l'ipersovranismo di Bruxelles

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  5. M.E.S.? NON M.E.S.? I politici ed i sindacati smettano di scassare i cabasisi agli italiani e riducano il CATASTROFICO debito pubblico!
    Per ridurlo ci sono soluzioni DECENTI e soluzioni OSCENE!

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    1. Armando Pupella, gli italiani, con tutta la buona volontà ed impegno, non hanno alcuna possibilità di ridurre il debito pubblico del paese, come non può nessun altro paese, fino a quando sarà l'euro a gestirne l'economia. E' tecnicamente e matematicamente impossibile.

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  6. GENTILONI l'ha scelto il PD

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