martedì 28 maggio 2019

DAL NAZARENO AL PATTO DEL VETRIOLO DEL M5S. COSA HANNO IN COMUNE?... IL SUICIDIO

di Michele Ginevra - Molti di quelli che oggi dicono che dopo le elezioni del 2018 non c’era alternativa per il M5S al fare il governo con la Lega, dimenticano le condizioni politiche e il clima di allora: il temuto governo Cottarelli era già morto prima di nascere perché TUTTI i partiti avevano detto che non avrebbero votato la fiducia, non erano mica scemi!

Inoltre lo stesso patto del Nazareno, per cui era stata concepita quest’orrenda legge elettorale, era fallito in partenza perché non c'erano i numeri in Parlamento, poiché PD e FI erano crollati ai minimi storici. Le uniche maggioranze possibili erano PD-M5S, impossibile solo a pensarlo perché il PD era (ed è ancora) fortemente renziano, e M5S-Lega, per me scellerato, specie dopo i comizi e le interviste di Di Battista in campagna elettorale, che non mancava occasione per accusare di fantapolitica i giornalisti che gli prospettavano tale ipotesi, a tal punto che per lui lo slogan divenne: “MAI CON LA LEGA!”.

Il centrodestra unito, premeva su Mattarella per avere l'incarico di formare il governo pur sapendo che era minoranza, perché Berlusconi pensava di poter “attirare” a sé qualche parlamentare 5 stelle. Ma avrebbe fallito miseramente perché tra i parlamentari 5 stelle c'era molta euforia e nessuno si sarebbe sognato di passare a FI; per cui un mandato a Salvini (cosa che Di Maio avrebbe dovuto lasciar fare) avrebbe bruciato il leader leghista in un batter d'occhio. A quel punto il M5S, ragionevolmente, avrebbe potuto chiedere a Mattarella di tentare un governo di minoranza, non sarebbe stata la prima volta né in Italia né in Europa: occorreva comunque provarci dopo aver preso tutti quei voti. 

Un governo monocolore che avrebbe chiesto la fiducia in Parlamento per fare le cose urgenti per la povertà (RDC, pensione di cittadinanza, salario minimo, decreto dignità, e quota 100) con quelle forze politiche disponibili a votare questi provvedimenti. Possibilmente si sarebbe potuto tentare di fare anche una nuova legge elettorale a doppio turno alla francese per garantire la governabilità. In quel clima d’ingovernabilità tale proposta avrebbe potuto avere qualche possibilità di successo anche con l'aiuto di Mattarella. Dopo eventualmente tornare alle urne, oppure anche prima se i partiti avessero impedito di far partire il governo di minoranza; ma a questo punto il M5S sarebbe tornato a chiedere il voto da una posizione di forza, con il vento in poppa e soprattutto dopo aver mostrato di averci comunque provato in tutti i modi, ma senza svendere la sua identità e la sua proverbiale coerenza.

La nuova tornata elettorale, con PD e FI quasi spariti e comunque sfiduciati dalla gente, sarebbe stata una specie di ballottaggio tra Lega e 5 Stelle, dal quale però i 5 Stelle sarebbero partiti da una posizione di forza, che permetteva loro di far convergere su di sé tutti i voti di sinistra, mentre la Lega avrebbe svuotato ancor più FI e FdI. Era una partita che si poteva vincere benissimo, in fondo occorreva arrivare al 40% per avere la maggioranza assoluta del Parlamento e loro partivano già da un bel 33% e soprattutto forti della fiducia della gente per la coerenza dimostrata. È ben nota la forza del M5S nei ballottaggi, li ha vinti quasi tutti.

Questa era la situazione politica di quel momento.

Ma purtroppo è andata in un altro modo e si è preferito il “patto del vetriolo” con la Lega, che allora definii un suicidio politico per i 5 stelle, e ora, come avevo previsto, purtroppo per loro ne stanno pagando le conseguenze.

Questa naturalmente è un'analisi del tutto personale. Poi ognuno si può accontentare anche di continuare a fare il subordinato di Salvini... liberissimi di farlo.

Michele Ginevra
28 Maggio 2019

10 commenti:

  1. Ragionamento razionale, logico e obiettivo. Purtroppo il M5S non hanno saputo resistere alle sirene del potere, inteso nell’accezione più istituzionale.

    RispondiElimina
  2. Salvini è stato più bravo.
    Ha recitato bene per il suo pubblico.

    RispondiElimina
  3. Michele Ginevra fa un ragionamento molto condivisibile e lo fa con una certa amarezza. Purtroppo la storia non si fa con i se e con i ma. Le situazioni contingenti vanno affrontate al momento e a volte si sbaglia credendo di fare bene. Forse sarebbe stato meglio andare di nuovo al voto allora. Ma, ne sono certo, Mattarella non lo avrebbe permesso o avrebbe tentato qualsiasi altra carta oltre Cottarelli e il suo zaino.
    Io resto dell'avviso che la maggiore responsabilità risiede in un quel partito che ha voluto ritirarsi sull'Aventino a mangiare pop corn. Un errore politico enorme, grave, che ha contribuito a determinare questo esito elettorale

    RispondiElimina
  4. Mi sembra evidente che i cattocomunisti con il portafoglio a destra dopo aver annientato la sinistra si apprestano a fare lo stesso con il m5*

    RispondiElimina
  5. Salvini è stato abilissimo, non bravo, solo furbo. Comunque, il mondo è dei furbi, non degli onesti.

    RispondiElimina
  6. C'è una enorme differenza che si è cercato sempre di nascondere, Renzi ha fatto il patto del Nazareno con Berlusconi per fare le Riforme, Di Maio ha fatto un contratto con Salvini per governare ...penso che se il M5S avesse appoggiato quelle Riforme in questa legislatura avrebbe governato da solo come sempre aveva sperato e non credo che ci saranno altre occasioni per fare quelle Riforme.

    RispondiElimina
  7. Il pd il governo con il 5* non lo farà mai.
    È un partito istituzionale che rappresenta determinati interessi non si metterà mai con i populisti.
    Fatevene una ragione.
    Gli interessi dei De Benedetti non saranno mai compatibili con il m5*.
    Non c'entra nulla Renzi come non c'entra nulla la legge elettorale.
    Non si governa con il 32% con nessun sistema di voto
    Finitela di nascondervi dietro l'aria fritta dalla retorica.

    RispondiElimina
  8. Quelli del M5S hanno la tendenza a narrare dimenticando. Prendiamo la legge elettorale attuale che spesso viene additata per dire che non si voleva che il M5S governasse da solo. Ma non avevano PRIMA trovato un accordo con PD,Lega e Berlusconi su una legge elettorale ? E chi fece saltare quel banco al momento del voto in Parlamento ? Avete presente i tennisti quando si allenano da soli ? C'è una macchina che spara palle a ripetizione.Ecco, sarebbe un bel logo.

    RispondiElimina
  9. Il movimento ha fatto una buona campagna elettorale. Di contro quella del PD e della lega è stata penosa. I cittadini del sud sono rimasti comodamente a casa. Hanno avuto attacchi e denigrazione continua e molti hanno pure detto che Gigino doveva tornare a fare il bibitaro. Mai un ministro è stato trattato così. Ha e hanno perso! Non c'è un perchè profondo. L’errore della Diciotti, il reddito di cittadinanza che ha deluso, un alzare i toni troppo tardi, un elettorato immaturo, menefreghista che non ha capito il cambiamento. Tutto e subito ma non stiamo cambiando le lenzuola! La mentalità è rimasta legata agli inciuci, ai privilegi alla corruzione. Tutto, però, può cambiare se i 5S non si fanno mettere i piedi in testa da Salvini a costo della fine di questo governo. L’elettorato resta molto fluttuante. Non riesco a capire Alessandro Di Battista che fa il grillo parlante dopo essersi tenuto lontano.

    RispondiElimina
  10. Le riflessioni dell'autore sono infarcite di ipotesi e di pseudo ipotetici retroscena e scenari.
    Concordo con Gattuso...con i se e con i ma...non si cambia la storia.
    Detto questo una maggioranza 5 stelle / PD sarebbe stata assurda (e secondo me lo è ancora) così come del resto l'alleanza con la la Lega (che infatti ha avuto il solo effetto, nonostante le azioni politiche e i provvedimenti "portati a casa" dal movimento di dimezzare il consenso dei 5 stelle e raddoppiare quello della Lega).
    Di Maio mediocre era...e mediocre di conferma
    La linea Politica..mai chiara e definita, sembra variabile e senza strategia.
    Del resto: NESSUN VENTO È FAVOREVOLE PER IL MARINAIO CHE NON SA A QUALE PORTO VUOL APPRODARE (Seneca)

    RispondiElimina