martedì 23 gennaio 2024

CAMERATA NORDIO: PRESENTE

di Maurizio Alesi - Lo sfacelo prodotto da questo governo attraversa tutti i fronti: politico, morale, etico, economico; l’inadeguatezza dei suoi ministri che ne combinano una al giorno facendo ridere mezzo mondo e dando un bel da fare alle procure che li indagano a tutto spiano, meriterebbe un’opposizione intransigente, più matura e incalzante capace di selezionare i temi politici più importanti su cui dare battaglia. 

Per intenderci, mi riferisco ai problemi che impattano direttamente sulla tenuta democratica del Paese e sulla vita delle famiglie italiane preoccupate per il futuro dei loro figli alle prese con il caro vita, il lavoro povero o che non c’è, la sanità negata. E invece di cosa si sta occupando chi dovrebbe contrastare l’azione del governo, soprattutto il PD (non parliamo per decenza degli opportunisti Renzi e Calenda figli di padri politici ignoti). 

Da diverse settimane il centro sinistra sta ingaggiando uno scontro su questioni, certamente deprecabili e censurabili quanto si vuole, ma non preminenti, tipo la richiesta di dimissioni di un idiota, deputato meloniano e amico stretto di Delmastro, che si presenta alla festa di Capodanno ubriaco e armato e ferisce una persona rischiando di ucciderla. Il M5S è più impegnato nella questione morale ma PD e Sinistra Impegnano le aule del parlamento per discutere sulla reticenza e il rifiuto tout court del fascismo da parte dell’”Uomo dell’anno” (tema che a giudicare dai sondaggi, non riscuote grande interesse e fa pure perdere voti ai proponenti).

Incalzano la Meloni   con ordini del giorno, interrogazioni, mozioni e interpellanze inutili senza incidere di un pelo sul consenso di questa destra che tira dritto nella sua azione demolitrice delle istituzioni e della Costituzione. La Meloni fin dalla culla è stata politicamente intrisa di una storia di destra post-fascista, cresciuta sotto le ali di Almirante e che da segretaria di FdI e presidente del Consiglio ha arruolato il peggio del personale politico mettendolo al governo del Paese e nelle più alte cariche dello Stato. Ecco perché è inutile e velleitario continuare a chiederle di sconfessare apertamente gli idioti che ancora ostentano il braccio teso (tra i quali c’è anche Romano La Russa, non proprio un passante). 

Mentre si parla di amenità si perde di vista un pericolo reale, quello sì davvero preoccupante per la tenuta della nostra democrazia, altro che il saluto romano. Il governo, con in testa il ministro della (in)giustizia, sta infatti smantellando in senso autocratico il sistema di controllo e presidio della legalità previsto dalla Costituzione e garantito dall’ordine giudiziario, intervenendo pesantemente sul Codice penale per assicurare l’impunità ai colletti bianchi e, in particolare, abolendo quei reati tipici dei pubblici amministratori a cominciare dall’abuso d’ufficio. Decreto dopo decreto si punta sul controllo della magistratura da parte dell’esecutivo prevedendo addirittura la nomina politica di una parte dei giudici, in palese violazione della separazione dei poteri, architrave della Costituzione. 

Se mettiamo in fila tutti i provvedimenti della cosiddetta riforma della Giustizia (alcuni già approvati, altri in discussione), analizzati nel loro insieme e non come singoli atti, appare evidente la strategia generale inconfessata, perseguita dal governo: scudare i politici accusati di reati come neppure ai bei tempi di Berlusconi accadeva, impedendo persino di pubblicare i mandati di arresto o gli avvisi di garanzia dei politici per non far sapere di cosa sono accusati. Ma queste non sono neanche le misure più gravi adottate da Nordio. Si prepara un provvedimento con il quale, prima di arrestare qualcuno, bisogna avvertirlo cinque giorni prima consentendone la fuga o l’inquinamento delle prove sottraendolo dall’azione penale. Si introduce la querela di parte per molti reati, tra i quali il sequestro di persona, le minacce, la violenza privata e le lesioni.

Finalmente Nordio corona il suo grande sogno di ridurre drasticamente (non potendole abolire) le intercettazioni ponendo un budget con obbligo di dichiarare la spesa sostenuta per ogni procura. Superato il tetto sarà impossibile continuare ad ascoltare gli indiziati anche se si sta per inchiodare i responsabili. Si lavora per l’abolizione dei Trojan importantissimi strumenti d’indagine che hanno consentito la cattura di mafiosi e corruttori di primissimo piano. Arriva il divieto tassativo di pubblicare i verbali di intercettazioni, anche per stralci affidati alla polizia giudiziaria che deciderà cosa trascrivere e cosa sbianchettare, compreso i nomi di politici se non ancora indagati.

Provvedimento ispirato dal recente scandalo sugli appalti Anas che coinvolge Salvini, citato nelle intercettazioni  dei Verdini padre e figlio, suocero e cognato del cazzaro verde. 

Neanche i PM potranno leggere per intero le intercettazioni. A tutto questo aggiungiamo la separazione delle carriere, prova generale della sottomissione dei giudici al potere esecutivo, le pagelle ai magistrati sulla base delle sentenze emesse e i test fisico-psichici per le toghe. Inoltre, in commissione giustizia si sta discutendo della possibilità che il parlamento o, meglio, la sua maggioranza di destra approvi la riforma Cartabia che stabilisce quali debbano essere le notizie di reato da trattare con precedenza rispetto alle altre mettendo al fondo i reati tipici dei politici come la corruzione, la concussione, il traffico d’influenza. Un passaggio ad alto grado d'incostituzionalità, visto che in Italia l'azione penale è obbligatoria (articolo 112 della Costituzione). Sostanzialmente si prevede l’abolizione della stretta separazione tra il ruolo dei magistrati e le funzioni politiche. Come si fa a non rendersi conto che tutti questi provvedimenti, messi in fila, sono studiati a tavolino per tutelare la casta dei politici, coprire la corruzione di cui l’Italia vanta il primato mondiale, mettere il bavaglio al diritto d’informazione e alla magistratura.

Se consideriamo anche lo scempio delle riforme costituzionali in corso volte a conferire super poteri al premier e la sottomissione ad esso del parlamento e del Presidente della Repubblica, si capisce che è questa la pericolosa cultura fascista di un governo autoritario e pericoloso, non certo i ridicoli rituali del saluto romano nell’anniversario di Mussolini o per l’assassinio dei ragazzi uccisi ad Acca Larentia.

Maurizio Alesi
23 Gennaio 2023

6 commenti:

  1. Basta avere un minimo di senso critico per snidarli dalla illusione che governano. No ! Si fanno esclusivamente i loro privati interessi con l’illusione che seguono l’ideologia fascista . Ritengo sia doveroso per ogni democratico l’eliminazione di questa cultura , troppo tolleranti si è stati .

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  2. Con Berlusconi mi ero convinto che avevamo toccato il fondo, questi mi hanno smentito clamorosamente, al peggio non c'è mai fine.

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  3. Elisa Addazio Benvenuti23 gennaio 2024 alle ore 13:13

    Purtroppo il Movimento 5 Stelle è solo a fare opposizione. Il PD fa spallucce al governo meloni!

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  4. Opposizione vera no farlocca , escano fuori i conigli del pd rifugiatisi nelle commissioni a sonnecchiare e a girare i pollici .
    La schlein deve prendere atto di essere sola e utilizzata come spaventa passeri . Fuori i tenenti , i caporali del pd e ci mettano la faccia . I pecoroni sono tali e sono sempre riconoscibili. Fuori i pd conigli

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  5. Questa opposizione è fatiscente ,poi comunque ricordo che x Il Mes Conte ha votato con la lega e la maggioranza.

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  6. Caro amico GGG. per quale motivo insisti a pubblicare questa corrispondenza da marte, che nn legge nessuno che non piace a nessuno, sono sicuro, neanche a te. Perchè questo autolesionismo, una volta faceva ridere ora nemmeno questo.

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