di Paolo Facchini - Non è giusto! Ci avevano promesso lo streaming e, invece, niente.
Io ero pronto, collegato e con tanto di megaschermo installato a casa mia. Avevo pure invitato alcuni amici e arrangiato un piccolo rinfresco. Come avrei potuto perdermi Di Maio all'esclusivo club di Knightsbridge per l'incontro con gli investitori e le banche d'affari della City?
Tutti in fila ad ascoltare le ricette economiche di Luigi, massima attenzione nel capire un fenomeno socio economico unico al mondo, ovvero come una persona dal talento incerto e dal curriculum piuttosto lacunoso sia diventato, in pochi anni, un benestante signore azzimato e, fra meno di due mesi, potrebbe diventare Presidente del Consiglio di un Paese che, oltre a vantare ancora una delle maggiori economie del pianeta, rimane pur sempre la culla della civiltà occidentale.
JUST IN ITALY avrebbe potuto intitolarsi l'incontro.
E invece niente. Non abbiamo potuto assistere al consueto eloquio dall'incerta consecutio (con annessa faccia allibita del malcapitato traduttore - suvvia mica si può pretendere che Luigi parli inglese; d'altronde manco Matteo Renzi...), al passionale attacco ai poteri forti e al Bilderberg (che goduria sarebbe stata vedere le espressioni accigliate dei suoi interlocutori) nonché la spiegazione filosofico-economica della necessità della decrescita felice.
Eh no... ci è stato negato tutto questo... Non ci rimane che buttarci sulle repliche del 2013, su un Crimi & Lombardi d'annata che strapazzano il malcapitato Bersani e sul solito Grillo con battaglia con l’arrogante toscano. Streaming di qualità certo ma roba un po' datata...
Oppure potremmo sempre scegliere le vecchie puntate di tanti nostri uomini politici che, nel corso degli anni, hanno avuto bisogno della benedizione delle cancellerie estere per ambire a un ruolo di primo piano nelle vicende del nostro Paese.
Chi a spiegare il socialismo del XXI secolo alla Borsa di Londra (il mitico Bertinotti di qualche anno fa) chi, dotato di maggior realismo, in giro come un piazzista di terz’ordine a svendere al miglior offerente gli ultimi pezzi di argenteria della Repubblica Italiana.
Paolo Facchini
03 Febbraio 2018
poi scopiazzano! e, ovviamente, copiano male e invece di un bel ritratto nascono le caricature! ahah
RispondiEliminaChe problemi ha l'autore? Se non gli piace Di Maio "azzimmato" sono affari suoi....
RispondiEliminale ricette di uno che non riusciva a superare un esame in giurisprudenza facoltà da sempre riservata per gli stupidi perché basta ripetere a pappagallo quei testi ma lui non era capace nemmeno in questo. Non era capace nemmeno a trovarsi un lavoro ne a svolgere una libera professione e come per miracolo sto tizio ha le ricette economiche per risolvere i problemi dello stato italiano ridotto alla fame da tanti politicanti come lui che in passato sono stati presi dalle strade e fatti statisti.
RispondiEliminaCavolo non vi sono bastati 20 anni di berlusconismo che faceva Delle soubrette statisti continuate a farvi del male.
Siete masochisti.
Non c'è altra strada, solo quella dell'ironia può fare breccia nelle nebbie della confusione,delle falsità, della menzogna e dell'ipocrisia dei media di regime.
RispondiEliminaArticolo a mio avviso senza senso
RispondiEliminaEugenio lo Scalfari è stato provvido caro Paolo Facchini, con la sua ultima affermazione ha colmato il vuoto lasciato dallo streaming, ha appena esternato il suo aulico pensiero: "Di Maio è pericoloso perchè ha fatto una mossa molto abile".
RispondiEliminaCe ne dobbiamo fare una ragione. Sarebbe di certo stato un motivo per imbastire critiche, considerazioni ed incontri televisivi...cosi' tanto per passare il tempo fra lazzi e sollazzi.
RispondiEliminaMi domando quando ci capiterà di leggere critiche serie, intelligenti, acute su Di Maio e il 5Stelle. È fin troppo evidente che i grillini (appartenendo al genere umano), commettano anch’essi degli errori e ben venga chi glieli fa osservare, magari facendo la stessa cosa con le altre forze politiche (che hanno ben altro da farsi perdonare). Quello che trovo fastidioso è l’atteggiamento di chi ripete a pappagallo le solite battutine, stanche, ripetitive e prive di interesse politico, sui congiuntivi di Di Maio o sul suo curriculum sventolato dalla sera alla mattina, per evitare di parlare di contenuti politici e senza domandarsi perché il movimento sia diventato (ormai da tempo), il primo partito italiano. Sarà forse perché la gente preferisce qualche scivolone grammaticale, all’italiano perfetto di chi ruba, corrompe e si è mangiato il Paese come quelli che ci hanno governato fin qui: destra, sinistra, centro, centrini e quarte gambe. Quella sì che è classe dirigente erudita, laureata che non sbaglia mai i congiuntivi né i condizionali. Consiglio pertanto ai cultori della grammatica di tenerseli belli stretti i politici blasonati e colti. Io continuo ad apprezzare gli “sgrammaticati”, onesti e dalla fedina penale immacolata che, come è noto, non si consegue all’università.
RispondiEliminasig Paolo, articolo giusto nel posto sbagliato. Spero si renda conto di con chi ha a che fare. Se non è in linea scriva in anonimi. Registrano tutto e se dovessero prendere il potere la mettono nei treni piombati insieme ai suoi cari.
RispondiEliminaCaro Anonimo, non so se riesce a rendersi conto delle banalità che scrive. Perché non sa o a finta di sapere che ciò che viene pubblicato in questo blog dipende esclusivamente da me. Quindi, se erano battute le sue passi, se invece vuole continuare a scrivere altre amenità si astenga.
EliminaLei risponde del blòg.Ma di lei chi ne risponde-A chi fa capo? E poi non conviene di fidarsi di nessuno specialmente dei politici.
RispondiEliminaIo faccio capo a me stesso. E questa è l'ultima volta che le rispondo. La prossima volta che scriverà di fatti che non c'entrano nulla con il merito dell'articolo il suo commento sarà eliminato.
EliminaGiangiuseppe, appena parte un commento che non ti piace o che si replica a qualche tuo adepto, ti prendono i diavoli e minacci di cancellare, come fai spesso. Se non ti garbano i comenti anonimi, elimini questa possibilità, tanto sei l'amministratore ed hai poteri di vita o di morte. Se avesse l'anonimo il tuo spesso potere, sai quante stupidaggini venissero cancellate? Ripeti la solita frase: sono banalità.
EliminaArticolo carino, dall'ironia leggera e fresca come acqua di sorgente. Ironia sicuramente non adatta a tutti i frequentatori e commentatori di questo blog, alcuni dei quali, anche di fronte a questa lettura semiseria continuano a darci sul pesante e sull'incazzato. Ad esempio, Alesi, che stimo molto, non si è astenuto dal farci anche quì, un bel pistolotto.
RispondiEliminaCerto, bisogna essere un pò fuori da questa comunità di scafati per essere creduti. Se questo articolo l'avessi scritto io, non so quanti l'avrebbero accettato, visti i precedenti.
L'accenno al mitico Bertinotti è impagabile.
E comunque, se proprio vogliamo appesantirci, "in ironia veritas", e quindi ritengo vera l'abolizione dello streaming pentastellato. I motivi non li conosco, ma credo che forse, dopo cinque anni di Parlamento, anche a loro convenga a volte evitare lo streaming.
Detto questo, la lettura e il commento a questo articolo mi ha messo di buon umore. Saluti veri, non ironici, a tutti
Questo sarebbe un articolo dall'ironia leggera, fresca come acqua di sorgente. Siccome anch'io stimo Nino Pepe, mi resta difficile pensare che lui non abbia invece colto un inutile scorribanda di pensieri in libertà, privi di ogni riferimento sensato, da ascrivere al più becero qualunquismo.
RispondiEliminaArticolo divertente. Un po’ di ironia non guasta, fa luce su una cupa campagna elettorale. Perché lo streaming? Bastano ed avanzano le televisioni che ci mostrano, a tutte le ore, le facce dei politici che ci propinano ricette economiche di tutti i gusti. A dispetto della prassi costituzionale gli aspiranti alla sedia del Presidente del Consiglio sono troppi e hanno anche la lista dei Ministri in tasca. Ironia per ironia, si potrebbe consigliare al Presidente della Repubblica di prendersi una bella vacanza dal 5 marzo in poi, ci penseranno loro, i politici, a fare tutto. Ma se Luigi Di Maio avrà l’incarico di formare il governo un streaming fra la delegazione del M5S guidata da Di Maio e l’altra di Liberi e Uguali guidata da Bersani, non mi dispiacerebbe. Sono convinto che Bersani, diversamente da quanto accaduto nel 2013, darà una risposta positiva. La mia è pura illusione in quanto il M5S intende presentarsi al Parlamento e chiedere la convergenza di chi ci sta. Paolo Fracchini, grazie al suo articolo ho attraversato un momento di allegra distensione, ci voleva!
RispondiEliminaIl fanatismo ha sempre portato lutti e lacrime. Agli ispiratori del blog chiedo se di questo se ne rendono conto? Mi riferisco chiaramente ai sigg. gattuso ed alessi.
RispondiEliminaTi consiglio un bravo psicologo per liberarti dalla sindrome ossessivo-persecutoria Gattuso-Alesi (non Alessi).
RispondiEliminaed io ti consiglio di essere più coerente, visto che ti sbracci per Di Maio e poi a Palermo hai fatto la propaganda e votato Orlando. Certo!!!! che parallelismo! e consigli uno psicologo a chi non garba.
EliminaAnonimo caro, che facciamo, eliminiamo o no? fammi sapere.
EliminaSe non ricordo male Orlando era candidato a sindaco di Palermo e se non avesse aderito al PD avrei continuato a votarlo come amministratore. Di Maio sembra che fosse candidato a fare il premier, con qualche piccola differenza di ruoli. Ma siccome per te l'importante è manifestare la tua incompetenza, va bene cosi.
EliminaSig. Gattuso puoi traquillamente eliminare, se vuoi che rispondo alla tua domanda, anzi, minaccia. Ti innervosisci quando ti toccano il tuo Maurizio. Ho messo in evidenza una sua incoerenza circa la propaganda a favore di Orlando e della sua ammucchiata. Ora spiegami il tuo desiderio di cancellazione, non la solita frase.
EliminaCredo di averti risposto sopra. Puoi rivolgerti direttamente a me invece di cercare interposte persone.
EliminaMaurizio, io ho risposto a Gattuso circa il suo "potere" di cancellare il mio messaggio non per interposizione di persona. Per quanto riguarda te ,credo di averti già commentato.Punto.
EliminaCredo che ognuno tiri la coperta dalla sua parte. La vita è questa.
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