Elenco pagine statiche

giovedì 4 aprile 2024

QUESTA DESTRA È UNO SCHIFO, MA VINCE A TAVOLINO

di Maurizio Alesi - Se l’analisi sull’azione di questo governo è fondata su dati di fatto acclarati e non su un antagonismo fine a sé stesso, pervaso da pregiudizi, c’è da chiedersi come mai la maggioranza degli italiani (o meglio, degli elettori che ancora miracolosamente si recano ai seggi), continua a preferire una destra con questi connotati. Una destra estrema caratterizzata da una evidente mediocrità e un infimo livello etico-morale, sia all’interno della compagine ministeriale che nei partiti della maggioranza che la sostiene.Troppi sono gli scandali che hanno puntellato il percorso di questo governo, tante le gaffe dei ministri che a turno hanno coperto di ridicolo il nostro paese anche all’estero per i tanti siparietti in cui si sono esibiti in una estenuante gara di comicità. 
Prendi ad esempio il deputato pistolero, amico di Delmastro che si presenta armato alla festa di Capodanno e spara accidentalmente alla gamba di uno degli invitati presenti, oppure il ministro della Cultura Sangiuliano che, da membro di giuria della rassegna letteraria “Strega”, premia dei libri dichiarando di non averli ancora letti o affermando che Dante Alighieri è il fondatore del pensiero di destra italiano. Ma la chicca più recente di Sangiuliano è questa: “Quando uno pensa a Londra gli viene in mente Times Square”, scambiando Londra per New York.

Il ministro cognato, principe delle gaffe, non contento di aver dichiarato alla Coldiretti che i poveri mangiano meglio dei ricchi, essendo in ritardo ad un appuntamento ferma il treno Freccia rossa per proseguire con la macchina della scorta che lo attende con i lampeggianti accesi. Poi c’è la Santanchè, la ministra più inutile e dannosa dell’esecutivo che ha perso la faccia con l’operazione “Open to Meraviglia” costata ai contribuenti un sacco di milioni e rendimento zero. Ci vuole coraggio ad affidare la delega del Turismo a una donna come la pitonessa che politicamente e moralmente concentra il peggio che un governo è capace di esprimere. Un governo che non si è fatto mancare niente: dalle inchieste giudiziarie a profusione (solo la Santanchè, fino ad oggi, ne ha collezionate ben quattro), ai conflitti d’interesse, al familismo elevato a sistema, agli strafalcioni delle leggi e dei decreti propagandistici emanati. Mi chiedo, costernato, cosa rende popolare agli occhi degli italiani un governo la cui cifra è l’incapacità, l’insofferenza per il dissenso e per gli organi di controllo, il vittimismo urlato contro l’opposizione per coprire le proprie nefandezze e la totale assenza di progettualità. Forse agli italiani piacciono le divertenti faccine, le smorfie e le battutine della premier esibite nelle sedi istituzionali, nazionali ed europee che hanno conquistato le prime pagine della stampa estera (non certo per meriti politici).

L’unica vera arma, esibita con fierezza dal governo è quella della repressione e delle leggi bavaglio usate nei confronti di chi dissente: giornalisti, magistratura, sindacati, intellettuali che vengono aggrediti con frasi sguaiate e arroganti. Si arriva a giustificare persino i manganelli usati contro giovanissimi studenti delle scuole medie, disarmati e a volto scoperto che si sono macchiati del grave delitto di non aver avvertito la questura prima della manifestazione pro-Palestina. Eppure, nonostante tutto, questo governo continua a mantenere un discreto consenso e nei sondaggi la Meloni sembra andare a gonfie vele, insieme al suo partito che rimane ancora in testa alla classifica. Misteri della fede. E ancora più misterioso è il fatto che la maggioranza degli italiani è costituita dalla classe media impiegatizia e dai ceti popolari. Parliamo di quelle fasce contro cui l’azione di governo si è maggiormente scatenata fin dall’inizio, abolendo il RdC e smantellando il sistema di protezione per i più deboli. Come fanno costoro a non vedere che la Meloni li ha bastonati e ha orientato la sua bussola verso i poteri forti e la casta politico-finanziaria, esaudendo tutte le loro richieste, tra le ultime il ritiro della tassazione annunciata sugli extraprofitti delle multinazionali delle armi, delle banche e dei farmaci, i condoni tombali e le leggi ad personam mentre a noi, poveri mortali, continua ad aumentare il costo del carrello della spesa, non fa niente per contrastare il cosiddetto lavoro povero, ripristina le accise sulla benzina, nega il reddito minimo legale e se ne frega se gli stipendi degli italiani sono i più bassi d’Europa.

Questa è la fotografia del governo Meloni che invece di occuparsi dei problemi seri è impegnato ad istituire i ridicoli test d’idoneità psichica per i magistrati, facendo passare l’idea che tra i giudici c’è una certa quantità di squilibrati, esattamente come la pensava Berlusconi definendo i magistrati persone mentalmente disturbate. Chi meglio di Nordio poteva rappresentare al ministero della Giustizia una linea politica più coerente. Un ex magistrato rancoroso e vendicativo, da sempre nemico dei suoi ex colleghi, che con le sue riforme vuole assoggettare, passo dopo passo, gli inquirenti al potere esecutivo. Sul piano internazionale, quello di Giorgia è un governo spaccato tra il sostegno ai nazionalisti dell’ultradestra e l’obbedienza agli USA e alla Nato.

Io però confesso di essermi stancato di denunciare lo schifo di questo governo, forse il peggiore della seconda Repubblica. Provo soprattutto la frustrazione di non vedere all’orizzonte un’alternativa credibile in grado di voltare pagina. Tutti i partiti, teoricamente alternativi alla destra non riescono a mettersi insieme avendo visioni e opinioni diverse su temi dirimenti, come la politica estera, le riforme istituzionali, la giustizia, la pace. La destra vince a tavolino per mancanza di avversari. M5S e Pd, anche turandosi il naso, da soli non ce la farebbero numericamente a cambiare le sorti del paese. Renzi, Calenda, Bonino e atomi del centro, il famigerato campo largo, sono inaffidabili e non si sa da che parte stanno e, anche se sono numericamente preziosi per rafforzare il fronte progressista, sono portatori di conflitti e divisioni, già ampiamente sperimentati, localmente e nazionalmente.

E allora che fare? Come uscirne da questo degrado politico-istituzionale. Le cose sono due: o ciascuno, a sinistra, rinuncia ad un pezzettino delle proprie posizioni in un rapporto di chiarezza e lealtà con gli elettori oppure, se non vogliamo iscriverci a Fratelli d’Italia, saremo costretti ad incrementare il plotone degli astenuti.

Maurizio Alesi

04 Aprile 2024

15 commenti:

  1. Questa destra vince sul campo, uno schifo sono quelli che la votano.

    RispondiElimina
  2. È proprio così, più schifo non si può.

    RispondiElimina
  3. Se questa destra continua ad avere i voti, qualche motivo ci sarà. Quelli dell'opposizione si facciano una domanda e si diano una risposta. Ma non credo che, convinti della loro superiorità morale, ci riescano. D'altronde basta anche considerare che il partito dell'onestà anziché avere almeno il 60% naviga intorno al 15%, perché lo stesso si dovrebbe porre una domanda, ecc.

    RispondiElimina
  4. Peggio di questo governo, a mio avviso, non ne ho mai visti!! forse Renzi.

    RispondiElimina
  5. Questa disamina non è corretta la vera maggioranza é il partito degli astenuti visto che il 59 % non vota quindi matematicamente parlando la destra ha ottenuto la maggioranza del 50 quindi poco più del 25 % degli elettori.

    RispondiElimina
  6. Dobbiamo dare tempo al tempo, il karma esiste anche per questi pagliacci al governo.

    RispondiElimina
  7. Questa destra vince perché dall'altra parte non c'è una una squadra ne una coalizione. Questa legge elettorale allontana i cittadini dalle urne elettorali e favorisce i partiti che possono mandare in parlamento i loro designati! Ricordo che il rosatellum fu applaudito da tutti 5S compreso. In queste condizioni la destra è condannata a governare per lungo tempo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Salvatore, per dovere di cronaca e per amore della verità, visto che hai sempre una sensibilità particolare verso il M5S, l'iter di approvazione del rosatellum è il seguente: "La proposta, portata avanti congiuntamente da Partito Democratico e Lega Nord, si rifaceva direttamente al Mattarellum (anch'esso supportato dagli stessi due partiti come prima ipotesi di riforma del sistema elettorale a inizio 2017) ma fu poi abbandonata perché priva di un sostegno parlamentare sufficiente per approvarla, dato che Movimento 5 Stelle, Forza Italia e Alternativa Popolare la ritenevano eccessivamente sbilanciata verso il sistema maggioritario.
      La legge venne infine approvata in via definitiva al Senato il 26 ottobre 2017 con il voto favorevole di Partito Democratico, Forza Italia, Lega Nord, Alternativa Popolare, Alleanza Liberalpopolare-Autonomie e altre formazioni minori. Le stesse forze parlamentari avevano approvato il provvedimento alla Camera, in prima lettura, il precedente 18 ottobre. Viene promulgata il successivo 3 novembre 2017. Sul provvedimento il governo del Primo Ministro Gentiloni impose alle camere il voto di fiducia, assecondando una richiesta della segreteria del Partito Democratico." (fonte Wikipedia)

      Elimina
    2. Giangiuseppe, la posizione del movimento con dichiarazioni dei suoi leader fu: purché si voti va bene qualsiasi legge giacché su aveva la sensazione di prendere la maggioranza assoluta, questo non si verifico pur avendo un grande successo e Conte fece il suo primo governo con la lega e Salvini Ministro degli Interni.

      Elimina
  8. A proposito di Giorgia Meloni.
    A PROPOSITO DI REGIONI........! E di tartassamento, pauroso debito pubblico, disoccupazione, miseria, decadenza economica-occupazionale-finanziaria-demografica-sociale
    https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2145715965627167&id=100005663537241

    RispondiElimina
  9. Stanno venendo fuori alla grande per quello che erano e che sono

    RispondiElimina
  10. Maria Grazia Novari4 aprile 2024 alle ore 19:42

    Perché è uno schifo? Perché, chi "miracolosamente" va ancora a votare e vota 'sta schifezza. È COME LORO.

    RispondiElimina
  11. Alessandro Zambelli5 aprile 2024 alle ore 12:24

    Purtroppo chi li fa vincere è chi non va a votare. Non si vuol capire che se non si hanno interessi CORPORATIVI da difendere a tutti i costi , conviene votare e sempre votare IL MENO PEGGIO. Almeno si evita il premio di maggioranza per chi è in netta minoranza nel paese

    RispondiElimina
  12. Non ci smentiamo noi italiani ammiriamo i furbi, mercenari, mercanti da quattro soldi che riescano a fregare il prossimo, è dimostrato perché li rivotano.

    RispondiElimina
  13. La destra attuale è l immagine riflessa di una società malata,dove i valori più importanti per un cittadino sono stati annientati da un ignoranza devastante.

    RispondiElimina