Elenco pagine statiche

sabato 6 maggio 2017

TRA QUESTI IL "NUOVO" SINDACO DI PALERMO

sindaci Ferrandelli Forello Orlandodi Giangiuseppe Gattuso - L’unica certezza è che nel 2022 non ci sarà Leoluca Orlando.
Se dovesse essere confermato,
nell’imminente tornata elettorale dell’11 giugno, completerebbe un numero di anni al governo della città senza paragoni nella storia.

Al momento, però, la battaglia è ristretta a tre contendenti: Leoluca Orlando, sindaco uscente, a capo di una coalizione variegata comprendente il PD e altri della maggioranza di governo nazionale, ma senza simboli di partito; Fabrizio Ferrandelli, lo sfidante bis, appoggiato da liste civiche e partiti del centrodestra; Ugo Forello per il M5S, unico simbolo e unica lista. Gli altri candidati, tranne modifiche dell’ultimo minuto, dovrebbero essere:
Ismaele La VarderaNadia SpallittaCiro LomonteFrancesco Messina





Ismaele La Vardera
, 23 anni, giovanissimo inviato de Le Iene, sostenuto da Fratelli d’Italia, di Giorgia Meloni (anche “Paolo Borsellino è diventato giudice a 23 anni”), da Noi con Salvini e da “Il Centro Destra”; Nadia Spallitta, vice presidente del Consiglio Comunale, candidata per i Verdi dopo avere militato nel movimento “139” di Orlando; Ciro Lomonte, del partito Siciliani Liberi, movimento indipendentista. È un architetto, esperto di arte sacra. Insegna Storia dell’Architettura Cristiana Contemporanea presso l’Università Europea di Roma; Francesco Messina, Avvocato di 56 anni, del Centro Riformista”.

Con tutto il rispetto possibile credo, senza tema di smentita, faranno la loro brava battaglia ma con il ruolo di comprimari.

Leoluca OrlandoLeoluca Orlando, 70 anni il prossimo 1° agosto, è sulla scena politica palermitana, e non solo, dal 1980 quando viene eletto in Consiglio Comunale. Nel 1984 è assessore e dal 1985 al 1990 è sindaco per la prima volta. Negli anni successivi viene eletto al Parlamento siciliano per La Rete, movimento da lui fondato, si dimette dopo poco tempo e nel 1992 diventa deputato alla Camera. Nel novembre 1993, viene eletto sindaco per la seconda volta direttamente dai cittadini con oltre il 75% dei voti. Confermato per la terza volta alla carica di primo cittadino nel 1997, rimane in carica fino al 2000. Dal 1994 al 1999 è deputato al Parlamento europeo. Nel 2012, a ballottaggio, viene eletto per la quarta volta. Questa è la sua quinta candidatura.

FerrandelliFabrizio Ferrandelli, 36 anni, è lo sfidante battuto nel 2012. Laureato in lettere moderne, è stato consigliere comunale nel 2007 per l’IdV, nel 2012 viene eletto all’ARS per il PD. Ma nel 2015, in aperta rottura con il Presidente Crocetta, si dimette da deputato regionale rinunciando ai privilegi da parlamentare, caso più unico che raro. Rompe con il Partito Democratico e fonda il movimento “I Coraggiosi”, l’avventura per diventare sindaco di Palermo ricomincia.

forello-sindaco-palermoUgo Forello, 38 anni, avvocato. Impegnato nel sociale, tra gli ideatori e fondatori dell’Associazione Addiopizzo e dello Sportello Solidarietà per la Sicilia. È il candidato del MoVimento 5 Stelle, nonostante qualche battaglia interna a seguito della vicenda firme copiate. È il vero punto interrogativo di questa competizione elettorale, nel 2012, l’anno delle firme, la lista grillina con candidato Riccardo Nuti non superando lo sbarramento del 5% rimase fuori dal Consiglio Comunale. Oggi è tutta un’altra storia, l’ultimo sondaggio a livello siciliano accredita il M5S al 37%. Un’enormità.

Ecco perché è difficilissimo fare previsioni attendibili. Ci troviamo di fronte a una situazione del tutto nuova e imprevedibile.

Leoluca Orlando, non c’è dubbio, parte in vantaggio. Rappresenta ancora un punto di riferimento e la sua spiccata personalità lo rende difficilmente catalogabile. Tanto è vero che il Partito Democratico, bistrattato da sempre, pur di esserci, ha accettato di far parte di una lista in suo sostegno senza il simbolo ufficiale. Per vincere a primo turno deve raggiungere il 40%.

Palermo CattedraleHa amministrato Palermo con qualche risultato e senza scandali. Il mio giudizio non è negativo ma non posso fermarmi a questo. Le carenze infrastrutturali della città restano praticamente intatte, ne ricordo soltanto due: la vergogna della Circonvallazione, un tratto della E90, la strada europea di classe A, della dorsale ovest-est da Lisbona in Portogallo fino in Turchia.

Map_E90_overviewUn vero e proprio muro tra la parte della città verso il mare e quella a monte, mai completata e inadeguata da sempre. Un disastro. E poi la costa, Palermo è una città di mare senza mare. Quasi tutto il litorale è degradato, poco fruibile e rimane abbandonato. Mai nessuno ha avuto il coraggio di metterci mano. Tantomeno Orlando.

Detto questo, e prima di passare alle conclusioni, voglio evidenziare un dato significativo. E mi riferisco all'incredibile paradosso tra la mancanza di fiducia dei cittadini verso i partiti, che dura da molti anni, e il proliferare delle liste a supporto dei candidati. Pensate che le liste a sostegno di Orlando al momento sono 6 e quelle per Ferrandelli forse altrettante. E quindi solo per loro due ci sono circa 540 candidati che vanno a caccia di voti. A questi bisogna aggiungere l’unica lista dei 5 Stelle e quelle degli altri tre candidati. Un totale di 700 cittadini, più o meno, per soli 40 posti in Consiglio Comunale. 
Viva i partiti e la politica.

Giangiuseppe Gattuso
19 Aprile 2017 – Aggiornamento al 6 maggio 2017

38 commenti:

  1. In teoria, che vi siano tanti candidati per 40 posti in Consiglio, è un dato positivo: più persone si candidano più larga è la scelta per gli elettori. Da persona informata sui fatti posso dire che, con riferimento alla Costa Sud di Palermo, lo scorso ottobre, in occasione della festa di fine estate è stato ripulito il litorale della costa Sud con un impegnativo intervento della Reset ed è stato annunciato che dalla prossima estate la spiaggia tornerà balneabile. Sono stati programmati e pianificati, con il Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo, interventi a lungo termine e strutturali nella Costa Sud. Quindi una certa attenzione per quell'area della città si è vista. Qualche anno fa quel mare era occupato da un enorme campo Rom e dalle giostre che impedivano l'accesso al mare al Foro Italico. Al vecchio Orlando si deve il primo recupero di quell'area, lo sgombero del campo nomadi, l'eliminazione delle giostre e la costruzione del prato sempre affollatissimo di bambini, sportivi, e gente che passeggia in pieno relax. E che dire della Cala? Chi ha la mia età ha ancora il ricordo del fetore eterno che esalava dal mare e del degrado che la caratterizzava. Oggi è un bellissimo porticciolo turistico con un meraviglioso lungomare e tantissime attività commerciali che vanno a gonfie vele. Un altro luogo consegnato ai palermitani. Mi fermo qui affidando ai palermitani il giudizio su ciò che è stato fatto a Palermo in questi anni di gestione Orlando. Dico queste cose solo per completare il ragionamento, sempre equilibrato del direttore. Ma vorrei sfatare il luogo comune ricordato da molti secondo il quale, l’avere svolto per tante volte il ruolo di Sindaco sia da condannare, a prescindere. Credo che vada giudicata la qualità dell’azione svolta da un amministratore. Se è buona non vedo perché ci si debba lagnare della sua riconferma. Se non è buona è già troppo un solo mandato. Sono contrario al “giovanilismo” a tutti i costi e credo che non sia il dato anagrafico a rendere migliore o peggiore la gestione della cosa pubblica. Vedremo chi verrà eletto l’11 giugno a Palermo. Attenzione però alla smania del cambiamento per il cambiamento, a prescindere dai concorrenti. Tra questi c’è anche un po’ di vecchiume travestito da nuovismo.

    RispondiElimina
  2. Chiunque sarà per i palermitani non cambierà nulla.
    Cambia solo per il comitato elettorale che farà affari con il nuovo sindaco.
    Ogni comitato elettorale è pieno di aspiranti poltronisti imprese e professionisti il cui unico scopo è quello di fare cassa usando la stronzata del bene comune dietro al quale si nasconde l'interesse del bene privato oggi legato al pubblico denaro e ai pubblici servizi appaltati.

    RispondiElimina
  3. Spero Forello, ma non essendo palermitano la cosa non mi appasiona molto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E allora perché speri Forello se non sai nulla di lui. Neppure io sapevo nulla di costui ma a descrivere la sua personalità sono stati gli stessi suoi compagni a 5 stelle che non lo volevano candidato per assunti conflitti di interessi. Qualcuno di loro ha pure presentato un esposto contro Forello.

      Elimina
  4. In Sicilia Patrizio Cinque a Bagheria ha fatto e sta facendo un bel lavoro considerando che è partito con un Comune in dissesto. Auguro alla mia amata Sicilia che venga data una possibilità a Forello, anch'esso 5stelle, e che sia in grado di mettere le cose un po piu a posto.

    RispondiElimina
  5. La Sicilia e Palermo, in particolare, sono sfide enormi per chi si propone come amministratore a causa dell'enorme gap che esiste tra le bellezze originarie e quelle degradate da 150 anni di trascuratezze e cattive amministrazioni.
    Per quanto sia giusto chiedere che alle parole si dia seguito ai fatti c'è da spezzare una lancia a favore di chi qualcosa almeno lo ha portato a termine.
    Il recupero di Palermo che, sotto la spessa patina di abbandono nasconde tesori di inestimabile valore artistico, architettonico, storico e storico, non è impresa che si possa portare a termine in uno o due mandati...è, invece, una staffetta virtuosa che dovrebbe stabilirsi tra coloro che in futuro si candideranno per sedere sugli scranni di Palazzo delle Aquile.
    Il buon governo e il recupero di Palermo richiedono, in primis, il recupero del buon senso e una visione strategia che non si limita all'orizzonte di un mandato elettorale: Palermo è un tesoro che se rivalutato potrà essere il vero volano per l'economia della città che, anche in questo stato poco edificante, comincia ad attirare flussi turistici inimmaginabili solo pochi anni fa.

    RispondiElimina
  6. ma...il litorale sud sarebbe quello anche detto Bandita...dove si sono spesi un bel pò di denari per tentare un ripristino..ovviamente mai terminato...e scordandosi che i palermitani hanno il pregio di disprezzare..visto che nel frattempo hanno distrutto quasi tutto inclusi i faretti...c'è un enorme piattaforma con costruzione sotto sequestro, lasciata all'oblio ed all'interno c'è di tutto...Il bello di questa città è che pongono sotto sequestro strutture in punti strategici e le lasciano lì...carcasse di elefanti trucidati...anche Barcarello ha una grande, orrida struttura...sotto sequestro, proprio sul mare..bene o le si rendono fruibili e vitali magari affidandole a qualcuno per bene o si fanno sparire ...ma Palermo è così...i Palermitani anche...

    RispondiElimina
  7. quale sarà il Sindaco? ma...mi pare che non abbiamo proprio un gran parterre...

    RispondiElimina
  8. Non capisco perché bisogna escludere a prescindere Lomonte.
    Sta facendo un'ottima campagna elettorale, improntata alla conoscenza artistico-storica della città, in ossequio al suo motto "Palermo sia Fiera di Palermo".
    Io questi ragionamenti me li aspetto dai quotidiani "importanti" che hanno i loro padroni da servire e ossequiare. Ma da un blog mi aspetterei parità di trattamento.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Un blog non è un organo di stampa e la parità di trattamento non c'entra nulla. Su PoliticaPrima si esprimono opinioni liberamente e senza pregiudizi. Per quanto riguarda l'articolo, questo rispecchia il mio punto di vista e le sensazioni che ho sulle forze in campo nella battaglia elettorale.
      E comunque perchè scrivere in forma anonima?

      Elimina
    2. Gattuso è ossessionato più dall'anonimato che dal contenuto delle argomentazioni. Classica differenza tra la forma e la sostanza o tra l'apparire e l'essere. Mettici un nome a caso e così lo fai contento.

      Elimina
  9. Per dare una speranza di futuro alla città di Palermo, bisogna votare chi rappresenta la discontinuità col passato e col presente. Tale discontinuità, per ora, si chiama Cinquestelle.Io voterò FORELLO.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Salvatore vinca chi ha il maggior consenso dei palermitani. Tuttavia, ripeto, non si può fare l'inno alla discontinuità in modo acritico. Bisogna invocare la discontinuità col passato quando si ritiene che il passato sia da dimenticare. Non è ancora assodato che Forello potrà essere il miglior sindaco possibile. Il successo nazionale dei 5 Stelle (meritatissimo), non è automaticamente collegato e non garantisce sulle capacità personali di un candidato, peraltro contestato e indesiderato dalla base grillina locale.

      Elimina
  10. Forse l'età pregiudica i comportamenti per via dei pregiudizi, ma può la saggezza di un'anziano essere sostituita dall'inesperienza di un giovane? Certamente se il giovane ha la stoffa e la qualità del cavallo di razza meglio di tanti parrucconi messi insieme ma se i settant'anni di un uomo sono più verdi di degli anni di un vent'enne nato senza idee e vecchio allora preferisco l'esperienza dell'uomo maturo che sicuramente potrebbe attraversare il deserto senza smarrirsi e senza un soldo in tasca. Questo per dire che l'età è una misura che serve a valutare la saggezza e l'esperienza specialmente se ancora propositiva e vulcanica. Che ben venga il settantenne che nonostante l'età anagrafica ha tanta di quella esperienza da potere dirigere una grande orchestra.

    RispondiElimina
  11. Ciro Lomonte dei Siciliani Liberi.
    E' peparato e ha le idee chiare sul futuro di Palermo.

    RispondiElimina
  12. A me non serve sapere per chi voterà il chirurgo che mi dovrà operare. Mi servirà sapere se è onesto, coscienzioso e quali esperienze ha fatto nel corso degli anni.. Riguardo al politico la stessa cosa. La sua bandiera è il passato le sue azioni saranno il futuro. Sì, io darò il mio voto alla persona onesta, con esperienza, coscienza e dalle iniziative vulcaniche. Non mi farò abbindolare da altre cose. La stima non si compra.

    RispondiElimina
  13. L'elezione di un Sindaco trattata come una corsa dei cavalli. Si valutano solo quelli dati probabili vincenti senza scendere nell'analisi specifica dei soggetti e del loro programma.
    Di tutti i soggetti.
    E' un incoraggiamento, poco producente a mio avviso, verso l'appiattimento del discernimento, verso la chiusura, verso la negazione delle possibilità di scelta e di crescita di questa nostra città.
    Se questo modello (valutare solo chi è già conosciuto, chi è avanti, lasciando indietro chi non ha ancora avuto modo di proporsi e misurarsi con gli altri) fosse proposto a scuola, come metodo didattico, sarebbe devastante. Ma forse è già attuato, magari è per questo che "l'eccellenza" è declassata e poco incoraggiata!
    Un'inversione di tendenza non sarebbe auspicabile?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. È una giusta considerazione. Ma si tratta di un articolo per descrivere sinteticamente la situazione per quella che è, almeno dal mio punto di vista. L'analisi sui vari candidati può e deve essere fatta in un momento diverso non appena le liste saranno presentate ufficialmente.

      Elimina
  14. Cinque anni fa, ho dato anch'io molta fiducia a Leoluca Orlando, ma oggi ho cambiato completamente idea, spesso in questo blog ho letto lamentele e accuse a questo sindaco incapace, oggi invece i vari commenti mi sembrano dal tono pacato, nessuno parla della " munnizza" che sovrasta Palermo e dei topi che gironzolano attorno ai cassonetti.
    Il nostro Centro storico non assume più le sue funzioni di centro commerciale e funzionale della Città, quasi tutti i negozi sono stati trasferiti fuori dal suo perimetro, questo dovuto alla mancata azione di ricostruzione e al progressivo degrado e decadimento, cedendo il centro storico agli immigrati che giustamente in mezzo a questo degrado trovano dei canoni di locazione più bassi. Sicuramente è la conseguenza di un'amministrazione disattenta.
    Per non parlare poi del Sindaco, incurante del problema dei suoi precari,quasi inesistenti .
    A dir la verità i candidati non mi danno al momento sicurezza ,li ascolterò meglio, però penso proprio che il cambiamento è l'unica certezza.

    RispondiElimina
  15. Michele Maniscalco Hai ragione Michele ma quando si vota per un amministrazione locale è importante conoscere i candidati, la loro storia, la loro provenienza e la loro credibilità. Non è il voto ad un partito.

    RispondiElimina
  16. Sinceramente nessuno dei candidati mi rappresenta sarà una scelta difficilissima da escludere a priori I primi tre nella foto Orlando Ferrandelli e Forello non mi accontento del meno peggio.

    RispondiElimina
  17. Ripropongo il commento espresso poco tempo fa sul Blog.
    È cambiato poco nel quadro politico e, di conseguenza, il mio giudizio rimane tale; a parte la candidatura a consigliere comunale di Maurizio, che io stimo e reputo una persona capace. Egli, anche se avesse voluto, non si sarebbe potuto candidare con i 5 S per il loro regolamento interno.

    Come si può non essere in sintonia con l'autore dell'articolo! Giangiuseppe Gattuso profonde il suo rammarico per le sorti della sua città, che anch'io amo come "capitale" della mia Sicilia. Qualcosa cambierà con le prossime elezioni? Io credo proprio di no perché i personaggi sono sempre gli stessi ed Orlando, personaggio ben descritto dal Direttore, ha già cercato ed ottenuto il placet del PD e di altre aggregazioni che rappresentano la parte più perbenista e qualunquista del sistema politico palermitano. I Cinque Stelle, proprio in questo momento cruciale, si defilano o si contrastano non potendo così rappresentare quella bellissima novità anti sistema su cui molti di noi facevano affidamento. Nonostante tutto, mi auguro che almeno una buona parte dei cittadini abbia un sussulto di orgoglio e non sprechi per l'ennesima volta la possibilità di un un tanto desiderato riscatto per la propria città. Spero che il Movimento, almeno quello rappresentato nelle liste, si faccia valere e dimostri all'intera comunità nazionale la tempra che lo ha sempre contraddistinto. Non possiamo far morire il più olezzante fiore della speranza.

    RispondiElimina
  18. i partecipanti alla carica a Sindaco, sia Ferrandelli e Orlando rappresentano il vecchio ma vecchio, fatto del peggio al peggio.

    RispondiElimina
  19. Costanza Afan De Rivera19 aprile 2017 alle ore 15:43

    Se votassi qui, malgrado tutto sarei costretta a votare Orlando, il male minore!

    RispondiElimina
  20. Giangiuseppe, non essendo palermitano, probabilmente sarò uno scomodo intruso per qualcuno, oppure, per qualche benpensante una voce in più nel conflitto elettorale del capoluogo siciliano. Sono foggiano da secoli, però ho avuto la fortuna o il piacere di aver conosciuto molto bene, il personaggio politico Leoluca Orlando ai tempi della mia militanza nella D.C. Persona leale ed onesta, non esitando in tante circostanze di abiurare quella ipocrisia insita nella politica italiana. La mia opinione, o probabilmente la mia presunzione, mi spinge ad affermare che, per una città come Palermo, tanto difficile da amministrare, Orlando è una garanzia in più, proprio per la sua onestà e trasparenza. Almeno dalle prime avvisaglie, appare una situazione davvero molto complicata da gestire e non credo assolutamente che il sindaco uscente possa farcela anche questa volta, vista la grande complessità, che in questi ultimi decenni la politica italiana è in grado di offrire all’uomo della strada. Sono sparite le direttive di partito quando era la bandiera a fare da battistrada e da indirizzo per il voto. Attualmente, si procede senza alcun ritegno, ai grandi accordi o alle grande promesse che vengono ad istaurarsi tra “manovratori” politici ed a faccendieri. E’ da alcuni decenni che il voto inclusivo, a livello amministrativo, viene dato non per premiare una programma politico o l’onestà di un personaggio, ma, nella maggioranza dei casi, solo per punire qualcuno, a prescindere. Nel momento in cui, si va al ballottaggio, e la situazione di Palermo va su questa falsariga, anche se Leoluca Orlando risultasse il primo eletto, come riportato dagli ultimi sondaggi, sarà certamente sconfitto alla seconda tornata, perché tutti gli altri attori della competizione, si coalizzeranno contro di lui, soprattutto per la presenza nelle sue liste della componente PD. Se sarà questo il responso delle urne, secondo una mia modesta opinione, il comune di Palermo andrà incontro ad una difficile situazione da gestire, sia sotto il profilo amministrativo che quello politico. Perciò, anche se si vorrebbe affermare il contrario, il sindaco uscente è stato all’altezza della situazione e lo ha fatto in una legislatura, probabilmente una delle più difficili da affrontare sotto il profilo dell’azione amministrativa e delle risorse. E’ molto semplice, da parte dei contestatori, fare l’elenco delle necessità di cui la città di Palermo ha bisogno, le difficoltà, purtroppo, sorgono nel momento in cui, per carenza di risorse, si debba decidere sulle priorità. Perciò, caro direttore, condivido le tue affermazioni …..” Ha amministrato Palermo con qualche risultato e senza scandali …” ma soprattutto è stato in grado di tenere la mafia a distanza dal Palazzo di città. Ora, AUCTOR OPUS LAUDA, non vorrei che ….ARBORE DEIECTA QUIVIS LIGNA COLLIGIT.

    RispondiElimina
  21. Ferrandelli sarà il sindaco di Palermo.
    Perché è un uomo onesto leale capace ama Palermo e i palermitani ed è capace di governare senza pensare di rubare e arricchirsi ricordiamo che è stato l'unico a lasciare la regione perché l'ha definita la casa del grande fratello.

    RispondiElimina
  22. Quando la nostra Patria fu parzialmente Riunificata nel 1861, già Unita durante l'antica Roma, il maestro e il maresciallo dei Carabinieri di Canicattì venivano mandati a Busto Arsizio, e quelli di Busto Arsizio a Canicatti per mettere in condizione gli italiani di conoscersi; allora non c'era nemmeno la radio. Visto che dobbiamo fare l ' Europa il Sindaco di Berlino venga trasferito a Palermo per insegnare a molti come si tiene una città, e il Sindaco di Palermo sia trasferito a Berlino per far si' che i tedeschi gl'insegnino come fare il sindaco.
    Palermo, che potrebbe vivere alla GRANDE col turismo, è una fitinzia e lo era anche durante la precedente Amministrazione Comunale di colore politico diverso IN PERFETTA PAR CONDICIO.

    Ecco come a Palermo si fa educazione civica e promozione turistica: In Via Ammiraglio Rizzo, di fronte una scuola ed a pochi passi dal prestigioso storico Albergo Villa Igiea, c'è una discarica di munnizza panoramita, succursale della grande discarica di Bellolampo piena anche di rifiuti che sarebbe stato economico e produttivo differenziare !
    Ma per fortuna abbiamo un Sindaco che imposto' la sua ultima campagna elettorale col ritornello: "Orlando il sindaco lo sa fare". Lo votai quando parlava di Primavera di Palermo, ma la Primavera a schifiu finiu: nella munnizza !

    RispondiElimina
  23. Vincerà Orlando perché ha amministrato in modo decente dopo un decennio di schifo rappresentato da Cammarata, Miccichè e Cuffaro. Dopo di loro, anche l'ordinaria amministrazione è sembrata un sogno. Forello è vittima della guerra tra bande scatenata dagli attivisti a 5 stelle...uno spettacolo veramente indecoroso che a Palermo lo farà arrivare terzo. Ferrandelli avrebbe potuto essere un buon candidato ma l'abbraccio mortale di Cuffaro e Miccichè gli ha fatto perdere credibilità e stima in ampi pezzi della società...la gente ha memoria e ricorda chi sono stati questi signori per la Sicilia. Certo se arriva al ballottaggio potrebbe vincere, in quel caso infatti ci sarebbe una grande accozzaglia contro Orlando.

    RispondiElimina
  24. Scegliere il nuovo Sindaco è veramente difficile. Ogni parlemitano sa che deve riflettere e molto. Personalmente sono convinta che Leoluca Orlando Cascio (Perché Cascio è sparito?Qualcuno melo sa spiegare?) non sia il sindaco dei palermitani da un pezzo. Lui il sindaco lo sa fare?Bene ne abbiamo avuta la dimostrazione. E' giunto il momento che si faccia da parte e dia spazio ad altri. Per me resterà legato, e per sempre, all'attacco gratuito a Falcone. Come Renzi si è giocato tutto sul referendum, Orlando sta giocandosi tutto sulla sua rielezione. Il 30simo posto non lo fermerà di certo Ha ragione Giangiuseppe quando lo ha definito un animale politico. Come i nostri politici non c'è verso di fargli lasciare la poltrona. Mi amareggia sentire tanti palermitani che dichiarano che nemmeno andranno a votare. Sono sicura che Orlando si spenderà a farci capire che senza di lui non possiamo vivere. Promesse elettorali- Ma ci sono altri due candidati. Confesso che Ferrandelli mi aveva convinto. Lui del PD non aveva avuto l’appoggio del suo partito. Una ragione in più per votarlo- L’appoggio di Micicchè mi ha fatto ricadere nel dubbio. Forello dovrebbe essere il paladino della legalità. Ho solo una certezza non voterò Leoluca Orlando Cascio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Marisa, credo che sia del tutto inutile aggiungere altro alle mie convinzioni espresse nel commento, sono interpretazioni politiche, sicuramente esterne ad un contesto complicatissimo come quello di Palermo e credo di averlo chiarito nelle mie prime parole. D'altronde il servizio di Giangiuseppe, per altro del tutto condivisibile, ha dato lo spunto a tante interpretazioni e riflessioni tra cui la mia. Però, cara Marisa, un piccolo appunto, credo di potertelo fare, usando le tue stesse parole …..” Forello dovrebbe essere il paladino della legalità”…. Non so, se questo tuo giudizio, sia frutto di simpatia politica, oppure di certezze inconfutabili. Sono espressioni entrambe legittime, però hai usato il condizionale, probabilmente dovuto allo scandalo delle firme false. In verità il termine “paladino” non può essere applicato con molta facilità, ovvero, sta ad indicare uno strenuo e valoroso difensore della legalità. Però, tutto ciò, comporta una presa di coscienza della sua opera, valutabile certamente, durante un suo reale mandato amministrativo. Probabilmente la mia osservazione rimarrà di scarso rilievo, o addirittura errata, non essendo insignito della cittadinanza palermitana.

      Elimina
    2. Frnco un giudizio,da chi non è direttamente coinvolto,è graditissimo.Il mio commento non predilige nessuno e fa capire che la scelta è veramente difficile.gli accoppiamenti scelti da Ferrandelli non sono stati molto graditi.Non sono sicuro nemmeno del candidato 5S.Oralando,in questa sua elezione,si può ritenere fortunato.Candidati rilevanti non ci sono.Palermo è una citta difficile molto difficile.

      Elimina
  25. Supponiamo che nè Orlando nè Ferrandelli vadano al ballottaggio (fantapolitica? ...Beh! Fantastichiamo un po' per sdrammatizzare) ma davvero possiamo pensare che gli altri candidati a Sindaco di Palermo non sarebbero CAVALCATI da Miccichè Alfano Cuffaro Cammarata e chi più ne ha più ne metta?
    Il fatto è che i PARTITI non avevano da ESPRIMERE Candidati propri, il che lo trovo abbastanza GRAVE non so voi...
    Si tratta infatti di APPOGGI e PseudoCavalcamenti che lasciano il tempo che trovano.
    Sono convinta che è imprevedibile il voto dei palermitani.
    Vedremo quel che accadrà

    RispondiElimina
  26. Ferrandelli, la grande speranza, non si è fidato delle sue capacità personali e ha fatto l'accordo nienti popodimeno che con Miccichè. "Orlando il sindaco lo sa fare" Da non palermitano non me ne sono accorto.

    RispondiElimina
  27. Chi governa bene è giusto che continui

    RispondiElimina
  28. DICO SOLO UNA COSA, COME METAFORA: IL TRAM...UNA CATASTROFE!

    RispondiElimina
  29. Siamo messi bene a Palermo gli "antagonisti" onesti dei M5S hanno già dato scandalo con le firme false e non ispirano fiducia: poche idee ma ben confuse e basate sulla"antimafia come il vecchio Sindaco Dinosauro Alfando. Chissà se gli amici di Salveittini a 5 Stelle proporranno la chiusura di Santa Chiara e i centri di accoglienza per fare contento il duce Grillus Maximum

    RispondiElimina
  30. Il fatto è che candidati reali in cprsa ce ne sono due: Orlando e Ferrandelli. Forello è un candidato virtuale che dovrà tutto al fatto che la gente vota Grillo e basta. Sugli altri certamente merita considerazione Lomonte, ma le elezioni a Palermo si vincono nelle borgate e a me pare che il movimento sia troppo poco popolare per sfondare.detto questo, a meno di un clamoroso boom pentastellato, che personalmente non credo, per quello che è dato vedere, ma anche quello che attivisti della prima ora non condividendo questa candidatura, non intendono manco votarlo, la battaglia dovrebbe esserebtra i primi due.chi vincerà? Orlando ogni volta viene dato perdente,pare che nessuno lo voti,eppure è sempre li.Ferrandelli pur di riuscire in questo suo sogno quasi ossessivo, ha messo dentro tutto a cominciare dal centrodestra che per anni è stato oggetto delle sue battaglie. Riuscirà a tenere quei voti di sinistra che hanno sempre visto nei Miccichè nei Cuffaro nei Romano i nemici da abbattere? Secondo me sarà una sfida all'ultimo voto e oggi non mi sento pronto neanche a scommetterci su.

    RispondiElimina
  31. Ho appena preso una decisione.Non voterò Forello Avevo dei dubbi e li ho chiariti.non lo dico a vanvera,non lo voterò pur essendo una simpatizzante del M5S.Mi resta un solo candidato e poi?Dovrò riconsiderare Orlando.Ma dove sono le eccellenze?Nessuno su cui veramente puntare.

    RispondiElimina