Elenco pagine statiche

lunedì 26 gennaio 2015

Una felpa e solleverò l’Italia. Si Salvi(ni) chi può

VenetoTombini di GhisaEmiliaFelpa Romadi Maurizio Alesi - Ma che Paese è quello che ha smarrito il valore autentico della politica e ha sempre bisogno di un retore, un populista, un salvatore della patria.
Che popolo è quello che invoca l’intervento dell’uomo solo al comando, pensando che possa risollevare le sorti di una nazione ormai in ginocchio. Abbiamo ancora vivo il ricordo dell’unto del Signore che 20 anni fa ci aveva promesso un miracolo italiano che tutti stiamo ancora aspettando, insieme ad un milione di posti di lavoro. I posti di lavoro, in effetti, sono arrivati ma con un segno negativo davanti. Anzi i disoccupati sono in continuo aumento come il numero delle attività commerciali che continuano inesorabilmente a chiudere (sembra che ne spariscano 50 al giorno). Con un bilancio come questo qualunque Paese normale cambierebbe subito passo, mandando a calci chi li ha portati alla rovina e ridotti alla fame.
In un Paese con un minimo di coscienza politica nessuno, tra chi ha avuto responsabilità di governo negli ultimi anni, potrebbe nutrire speranze di nuove chance per tornare ad avere ruoli di Governo. Sarebbe sparito dalla circolazione per sempre e avrebbe fatto un altro mestiere. Esattamente come capita ai politici di tutti i Paesi a democrazia occidentale. In America il presidente degli Stati Uniti che governa il destino del pianeta, dopo aver finito il suo mandato, non dà più notizie di sé anche quando ha ben operato per la sua nazione. Jimmy Carter uscì dalla Casa Bianca e andò a coltivare noccioline. Nel resto d’Europa quando un politico viene appena sfiorato dal sospetto di un comportamento irrispettoso della dignità dei cittadini non ha più nessuna speranza di tornare al governo del suo Paese e con la politica ha chiuso per sempre.
Nuodo OggiIn Italia i salvatori della Patria, senza idee e senza programmi invece non corrono alcun rischio. Anzi sono quelli più graditi, e più gridano e più miracoli promettono, più vedono crescere il loro consenso. Non ci eravamo ancora ripresi dallo tsunami renziano che spunta un altro Matteo. L’indossatore di felpe più famoso che la storia abbia mai conosciuto. E’ bastato cambiare ogni giorno il nome della città alle sue maglie, lanciare due o tre slogan ad effetto mediatico, per vedersi raddoppiare i propri consensi.
MilanoCon le stesse frasi fatte ripetute a pappagallo, gira da una televisione all’altra in tutti i programmi ad eccezione delle previsioni del tempo. A proposito, ma non dovrebbe stare al Parlamento europeo dove è stato eletto? Sembra però che a Salvini non piaccia partecipare ai lavori d’aula. Dalle statistiche di Bruxelles si trova infatti al 713° posto su 722 come presenze alle votazioni. Il nostro eroe padano, in pochi mesi, è riuscito anche a far dimenticare l’odio atavico per i meridionali (per lui il sud comincia da Milano in giù). Forse è il caso di rinfrescare la memoria con qualche confettino che la Lega ci regalava nella sua vita precedente.
1)“Senti che puzza scappano anche i cani stanno arrivando i napoletani o colerosi terremotati. Con il sapone non vi siete mai lavati. Napoli merda, …” (Salvini, europarlamentare); 2) “Noi siamo Celti e Longobardi..! Non siamo MERDACCIA Levantina e Mediterranea.. Noi siamo Padani..!”(Borghezio, europarlamentare);3) i meridionali vengono qua come sanguisughe.” (Leonardo Muraro, presidente della provincia di Treviso); 4) “Agli immigrati bisognerebbe prendere le impronte dei piedi per risalire ai tracciati particolari delle tribù.” (Erminio Boso, europarlamentare); 5) “I disabili nella scuola? Ritardano lo svolgimento dei programmi scolastici, più utile metterli su percorsi differenziati.” (Pietro Fontanini, presidente della provincia di Udine); 6) “L’immigrato non è mio fratello, ha un colore della pelle diverso. Cosa facciamo degli immigrati che sono rimasti in strada dopo gli sgomberi? Purtroppo il forno crematorio di Santa Bona non è ancora pronto.” (Piergiorgio Stiffoni, senatore).
L’elenco dei gentili epiteti carinamente usati da questi simpatici rappresentanti istituzionali potrebbe continuare all’infinito. Potremmo anche ricordare il sindaco leghista di Adro, Oscar Lancini, che negò i pasti ai bambini stranieri di una scuola materna che non potevano pagare, poi arrestato dai carabinieri con l’accusa di “turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente” . Ebbene oggi questa lega, senza pudore, gira l’Italia usando lo slogan “NOI con SALVINI” . Verrebbe voglia di dire noi chi? Ma voi non eravate per la secessione? Non avevate fatto il Parlamento Padano? Ma, come si diceva, l’Italia è un Paese strano che tutto rimuove e tutto metabolizza.
Matteo Salvini presenta il nuovo simbolo per il sud ItaliaL’altro giorno molti palermitani hanno risposto all’appello, lanciato dal rappresentante siciliano dei salviniani riunitisi in un albergo cittadino per il battesimo della nuova (?) formazione politica. E c’è addirittura chi ha già cambiato casacca al Consiglio comunale di Palermo, folgorato sulla via di Damasco. E’ bene sottolineare (giusto per dovere di informazione anagrafica) che l’erede di Bossi non è proprio il nuovo che avanza. E’ iscritto alla lega dal 1990 e nel 1993 era già consigliere comunale di Milano. Praticamente sta in politica da 22 anni. Ha attraversato per intero la stagione bossiana e quella degli scandali sui rimborsi elettorali che hanno coinvolto l’on. Belsito, la famiglia Bossi e il suo cerchio magico.
TerroniaMa se Salvini vuole i voti dei siciliani compia almeno qualche gesto di umiltà. Chieda scusa al popolo meridionale per le frasi e i comportamenti razzisti e classisti usati per offendere la dignità di un popolo pieno di dignità e di umanità. Dica che rinnega il cafonismo dei suoi compagni di partito. Ma, soprattutto, faccia sapere quali sono i suoi programmi economici per uscire dall’inferno della disoccupazione e dalla miseria di cui porta la responsabilità anche il suo partito, durante i lunghi anni passati al Governo con Berlusconi.
Ma siccome, come dicevano i latini, “Primum vivere”, Salvini ha capito che in Italia non serve parlare di cose serie e che per vincere basta far leva ed esasperare i disagi della gente, girare qualche campo Rom e indossare i panni (nel suo caso le felpe) di Masaniello. Come se venisse da un’altra galassia. Ha funzionato per gli altri, funzionerà anche per lui. Ma, com’è noto, Governare è un’altra cosa.
Maurizio AlesiMaurizio Alesi
26 Gennaio 2015

27 commenti:

  1. Quanta amara e dolorosa verità nello scritto di Alesi! Passa anxche la voglia di commentare o di avanzare proposte e idee di fronte alla faciloneria con cui gli italiani battono le mani al primo imbonitore che salendo anche sui "predellini" si mette a vociare: Venghino signori venghino..più gente entra più bestie si vedono: Posti distinti davanti e distanti di dietro. Militari e ragazzi la metà del doppio. I figli di ignoti non pagano nulla:::." Questa è l'Italia oggi: quella che s'accalca al botteghino di questo "Circo del sogno..."! Bisognerebbe vergognarsi e invece ....si continua solo a parlare e a battere le mani!

    RispondiElimina
  2. Purtroppo sanno che basta una Tv e degli slogan banali, fondati sulle menzogne, per RAGGIRARE lo stesso popolo che depredano e su cui fanno violenza per renderlo docile alla loro sopraffazione.

    RispondiElimina
  3. Tutto giusto quanto detto su Salvini. E' stato insieme a Bosio il più antimerionalista della lega. Adesso si è accorto che la Lega con i soli voti della Padania non sfonda quindi alza i toni contro la vecchia politica facendo finta di dimenticare che lui e i suoi colleghi ci sono stati dentro fino al collo sia nello sfascio che negli scandali.Gli servono anche i voti dei meridionali per superare Forza Italia e battersi per candidarsi alla guida del Centro Destra. Nel meridione , a differenza di Grillo, (non sono un grillino) non farà nessun esame del sangue a chi vorrà candidarsi nelle sue liste. Quindi prevedo che gli sarà facile trovare candidati nelle persone della vecchia politica pronti a sfruttare la nuova opportunità. Il peggio sarebbe se oltre ai candidati trovasse anche i voti.

    RispondiElimina
  4. Bell'articolo...ma troppo onore per Salvini .. seguirei i consigli di Padre Dante : "non ragioniam di lor ma guarda e passa"...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo so che gli stiamo dando troppo onore ma in questo Paese abbiamo un problema grave che si chiama: memoria del pesce rosso. Ogni tanto bisogna fare il riassunto delle puntate precedenti. Troppo spesso si cerca di far dimenticare il proprio passato, soprattutto quando non è proprio presentabile.

      Elimina
  5. Caro Alesi condivido, non possiamo dimenticare, tutto quello che ha detto Salvini e la lega contro il meridione.

    RispondiElimina
  6. Una felpa solleverà l'Italia? Veramente la Lega è stata al Governo era diversi anni e.... I problemi, dalla Val Padana alla Sicilia, sono rimasti e sono aumentati come il maxidebito pubblico. La Lega, come tutti gli altri partiti, grida che vuol ridurre le tasse ma, come tutti gli altri partiti, non dice quali spese pubbliche tagliare per ridurle! Le soluzioni decenti ed efficaci per il risorgimento economico-occupazionale-sociale-morale, pur con la globalizzazione, l'euro, o la lira esistono senza rompere le tasche agl'italiani. Tasche nell'accezione di portafoglio. Occorre un partito che abbia il coraggio di ridimensionare spropositati privilegi che, parlando in lire, per dirigenti pubblici nazionali e regionali sfiorano e superano il miliardo di stipendio annuo con relative macroliquidazioni che la nostra asfittica economia non può permettersi e per pagare i quali le tasse non bastano e lo Stato è costretto a indebitarsi e a tartassare anche per pagare gli interessi passivi. Altra soluzione decente è la riduzione di poltrone in eccesso e l'eliminazione di enti superflui iniziando d alle 20 regioni ordinarie e speciali. Senza le regioni ordinarie l'Italia realizzò il miracolo economico post maledetta seconda guerra mondiale; purtroppo esistevano gia' le regioni speciali. Il risorgimento economico e' possibile. Par che Salvini sia stato fulminato, come San Pietro sulla via di Roma dalla quale se ne stava andando. Però gira ancora con la cravatta verde. La cravatta Tricolore gli fa schifo? Come fa schifo a Umberto Bossi che, diversi anni fa, consigliò a una Signora veneziana, che aveva esposto il Tricolore alla finestra, di usarlo come pezza per il cesso. Con l'Unità della nostra Patria, dall'Etna alle Alpi non si coglioneggia: è il baluardo su cui si basa la nostra Indipendenza e la nostra Libertà dopo secoli d'invasioni, saccheggi, stupri di eserciti stranieri dopo la caduta dell'antica Roma; allora l'Italia era già unità pur prevalendo il concetto di romanità sull'italianita'. L'Unione fa la forza, anche in economia. Con buona volonta' politica e sindacale l'economia può ripartire e in Europa possiamo essere primi inter pares. Anche io mi permetto dare un contributo per rinfrescare la memoria; Salvini, per iniziare a rendersi credibile, deve smettere di gridare che l'Italia fa schifo perché in tal modo assolve i politici e i sindacalisti che l'hanno rovinata e continuano a rovinarla. Et dulcis in fundo deve chiedere scusa anche per aver tifato con i leghisti per le squadre straniere quando ha giocato la Nazionale Italiana di Calcio; sembra un'insignificante quisquilia ma non lo è ! E, colmo dei colmi, c'è stato un partito "Forza Italia" alleato della Lega che tifava per le squadre di calcio estere! Forza Italia ? Cose, cose, di teatrino della politica come la definiva il Cavalier Berlusconi.

    RispondiElimina
  7. Davvero fatto bene l'articolo e ben argomentate le osservazioni sul nuovo salvatore della patria. Peccato che gli italiani hanno la memoria corta e soprattutto mi rendo conto che i meridionali hanno perso il senso della dignità. Un tempo se ti offendevano morivano innocenti,oggi si mangia e si dimentica. Non intendo istigare nessuno all'odio ma difendere la propria individualità si. Io mi sento offesa dalle parole di Salvini e non tollero che si neghino certi diritti agli immigrati. Poi qualcuno dovrebbbe spiegarmi perché l'Italiano che liberamente si muove da un punto all'altro del pianeta non ruba il lavoro se invece è l'immigrato che prende il posto di un fannullone allora è un ladro ed usurpatore. All'interno del mio condominio ci lavora un ragazzo pakistano che si spezza la schiena come non ho mai visto fare all'elegante portiere di via Libertà. Siamo la nazione delle 2 misure.

    RispondiElimina
  8. Retori, populisti e salvatori della patria, quando i governi sono composti da mezze calzette, per seguire logiche di partiti che non sono più tali da almeno un ventennio e l'economia va a rotoli, spuntano come i funghi. Furbasti che cavalcano i disagi della gente, trasformandoli in promesse sensa senso, irrealizzabili, a cui nemmeno loro credono. Allora vengono fuori valori come Patria, Libertà, scatole vuote di cui nessuno sa dire cosa siano. In nome della libertà si sono consumati genocidi, stranamente di questo termine si riempiono la bocca sia i despoti sia gli inetti, incapaci di prospettare svolte, vestiti con gli abiti della democrazia. Salvini?... uno dei tanti! Il popolo?... come sempre, applaude! Nulla di nuovo sotto il sole!

    RispondiElimina
  9. A Maurizio Alesi i miei complimenti per averci rinfrescato la memoria nei confronti di Salvini e la lega. Io personalmente non mi ero dimenticato delle offese. I forza etna e forza vesuvio sono scolpiti nei nostri neuroni. Il signor Salvini se vuole essere credibile, deve chiedere scusa a tutti i siciliani, ricordando il siciliano, nonchè mio compaesano terrone, di Favara, Calogero Marrone, che perse la vita a Dachau per salvare tanti polentoni di Varese Ebrei e partigiani ed è stato nominato da Israele, "giusto tra le nazioni". In un video su yutube per la cerimonia al comune di varese si vedono la nipote Manuela Marrone con il marito U. Bossi, che piange, nel sentire la storia di Calogero Marrone. Per il giorno della memoria, rendo omaggio a questo eroe siciliano sconosciuto, che ci riscatta da tante miserie morali. P Vullo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi associo al ricordo di Pino Vullo che recupera un pò di memoria della storia dei nostri eroi, che non hanno il privilegio della grande notorietà. Ma non per questo meno apprezzati. Grazie per aver attenzionato la mia riflessione su Salvini e la Lega

      Elimina
  10. Verrebbe da dire "parole Sante" quelle di Alesi, grazie!!! Troppo spazio si da a quel signore in felpa, troppo peso, si rischia di fare cone accadde con il comico che, prendendolo in giro ogni giorno, e non intervistandolo, ma seguendolo in continuazione, abbiamo rischiato trovarcelo al governo. Grazie ancora per lo splendido articolo e, non diamo troppo spazio ai populisti, ed ai razzisti, sono esseri immondi e pericolosi,

    RispondiElimina
  11. per Maurizio, ebbene di tutto ciò che hai scritto noto solo un gran negativo per Salvini, è vero che la Lega voleva tagliare l’Italia in due, ma questo era Bossi, è vero che stavano nel governo Berlusconi, ma in minoranza. Una persona può piacere o no e questo è un tuo diritto, ma almeno hai ancora qualcuno che ti piace? Ebbene io do fiducia a Salvini. L’unico che dice le cose come sono. E se cambia le felpe non ci vedo niente di male. C’è gente che critica tutto e tutti ma è facile criticare stando a casa e non fare nulla.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Francesca, ti ringrazio per il cortese e garbato commento, anche se in dissenso. Salvini dice sicuramente delle cose che incontrano il favore di tanta gente, anche perchè mediaticamente è bravo e sa comunicare con lo stile dell'uomo qualunque. Il problema è che in politica per essere ritenuti credibili bisogna dimostrare la propria coerenza con ciò che si è fatto fino ad ora. E' forte il sospetto che la lega voglia riciclarsi per allargare il proprio consenso in tutto il territorio nazionale. Finora era la Padania il centro del loro interesse e tutto il resto d'Italia per loro era la feccia umana. Questa era la concezione leghista del meridione d'Italia. Hanno sempre fatto una politica settaria che guardava solo agli interessi del Nord. Adesso si sono resi conto che, nella debolezza complessiva della nostra politica, ci può essere spazio per una loro avanzata e ci stanno provando. Non basta denunciare le cose che non vanno. Ci hanno già provato tanti altri prima di Salvini. Occorre dire con chiarezza ciò che si vuole fare e, soprattutto, insieme a chi. Questo non è dato saperlo. Con Berlusconi la Lega ha governato e non era affatto in minoranza. Aveva fior di ministri di primissimo piano come gli Interni, La Giustizia, le riforme istituzionali. Altro che in minoranza. La Lega porta per intero tutta la responsabilità del governo Berlusconi, delle leggi vergogna, dei provvedimenti ad personam e dello sfascio economico. E non risulta che Salvini si sia mai opposto alla linea di Bossi. Anzi grazie a lui continua a fare l'Europarlamentare, peraltro senza partecipare ai lavori.
      Per quanto mi riguardi e per rispondere alla tua domanda su chi mi piace, vorrei dirti che la politica è complessivamente molto squallida. Ma il mio squallore aumenta quando vedo crescere il consenso immeritato nei confronti di chi, avendo vissuto stagioni politiche di un certo tipo, si presenta come il nuovo che avanza con una operazione di marketing ineccepibile. Per questo penso che sia solo una questione di felpe. Ti ringrazio per la tua cortese attenzione.

      Elimina
    2. Sono perfettamente d'accordo con la risposta di Alesi e parlo per cognizione di causa essendo stato amministrato dalla Lega per quindici anni. Che si dia credito e spazio a certi tromboni che cambiano parere dall'oggi al domani e, principalmente, hanno dimostrato di voler fare solo ed unicamente il proprio personale interesse non è la via giusta per l'Italia, già, peraltrio, messa male e proprio per la complicità, interessata,della Lega con Berlusconi.

      Elimina
  12. Dopo questa chiara analisi, credo che ci sia poco da aggiungere. Che dire di Salvini, si potrebbe dire molto, o molto poco, dipende dai punti di vista. Potremmo dire che ha avuto, non voglio esagerare dicendo "l'intelligenza", ma la capacità di mettersi addosso delle felpe, per nascondere, cosa c'è veramente sotto (anche se lo abbiamo visto ampiamente) e farsi una nuova identità, eliminando il passato, e guardando al presente, rendendosi conto che il sud è un granaio dove può attingere a piene mani, e dove al momento è terra di nessuno. Ha capito che politicamente può manovrarci, che a dignità mentale siamo zero, dove è stato accolto a braccia aperte, dimenticando, che qualche anno fa, una delle tante porcate, è stata la proposta di non far salire sugli autobus milanesi i meridionali. La verità? Diamo il fianco a tutti, ai Salvini, ai Cuffaro, ai Lombardo, ai Crocetta......Siamo siciliani!!!!! di che parliamo!!! dovremmo buttarli fuori a calci, e dignitosamente non farci usare e spennare da NESSUNO. Siamo o potremmo essere i PRIMI in tutto.

    RispondiElimina
  13. Caro Maurizio, sono Vita.
    Fforse sei l'unico politico che crede ancora nella Morale, nella Coscienza e nel Rispetto del cittadino.
    Lo scenario generale del nostro Stato, della nostra Regione e della nostra Città e la consapevolezza di non potere cambiare nulla, lascia spazio soltanto ad una enorme amarezza e senso di solitudine.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Vita, come non condividere le tue parole. Spero di non passare per un ingenuo sognatore ma credo che la rassegnazione sia davvero un sentimento di grande frustrazione. Conoscendo il tuo carattere non sei certo una persona incline alla rassegnazione. Mi sa che siamo condannati a resistere e a ribellarci.

      Elimina
  14. Matteo Salvini è l'altro Matteo. Più rozzo, più concreto, più terra terra. Quello che parla alla pancia degli italiani e ne carezza i più bassi istinti. Dicendo, ovviamente, anche cose vere. Ma l'Italia si merita di meglio. E ha avuto di molto meglio. Per adesso c'è da aspettare l'operazione colle, dove Renzi si giocherà le carte per restare fino al 2018 e poi ancora oltre. Gli italiani sono a posto.

    RispondiElimina
  15. Salvini ed altri come lui (io ci metto anche Grillo) rappresentano una proiezione immediata di un particolare prototipo di italiani 2.0, ed al contempo ne causano la proliferazione. Parlo di quegli italiani, in gran parte poderosi uomini di tastiera, il cui unico momento leonino è quello in cui possono sfogare insulti di ogni tipo contro chiunque non abbia qualcosa in meno della santità. Quegli italiani rivoluzionari - antiKasta (che ritengono ad esempio di poter esultare se Emma Bonino si ammala di cancro), ma che al contempo sono pronti ad abbaiare e ringhiare il loro odio nei confronti dei poveracci più poveracci di loro. Quegli italiani che pur non sapendo scrivere correttamente due parole di fila sono pronti a pontificare su temi macroeconomici, terrorismo, medicina alternativa, libertà di stampa, complotti alieni, massoneria e bieldeberg. Quegli italiani con cui è impossibile fare un discorso senza incappare in una valanga di insulti e sconnesso turpiloquio. Purtroppo è un bacino di italiani sempre più ampio.

    RispondiElimina
  16. Oggi,27 gennaio,è una data particolare è dedicata alla memoria "Per non dimenticare". Leggendo alcune frasi che i vari leghisti, persone di istituzione per altro,hanno detto nel corso del tempo,mi viene in mente il tempo di Hitler e dei deportai ebrei. Possibile che la storia non abbia insegnato nulla e che,in maniera moderna forse, la Lega stia cercando di ripercorrere quei passi' Sicuramente la politica di oggi non aiuta, sono ormai tanti anni che in politica di "politici" non ce ne sono quasi più, posso sbagliarmi, ma questo forse è stato il primo passo della decadenza politica. Gli italiani, purtroppo, è un popolo culturalmente ignorante e si fa abbindolare (prendere per il naso) dal primo cialtrone che ha un po' di parlantina e , come ho sentito dire spesso, spacca lo schermo. C'è stato Berlusconi, con i vari avvicendamenti (basta vedere il Governo Prodi,fatto cadere da Berlusconi pagando dei deputati) c'è stato Grillo che prese diversi voto della sinistra rivelatosi poi un flop,infatti tanti deputati abbandonano il M5S è arrivato Renzi che per me,è la fotocopia di Berlusconi e sta facendo le stesse promesse, ridimensionate ma sempre difficili da mantenere, che fece a suo tempo Berlusconi, mancherebbero le coperture necessarie per poterle realizzare. Ora arriva Salvini e quello che mi dispiace e mi infastidisce è vedere che la gente lo ascolta e lo applaude pure mi auguro vivamente che quando si presenta da Napoli in giù gli riservino la giusta accoglienza di "ben venuto al sud",pomodori e uova marci sarebbero l'ideale. Questi sono i nostri politici di oggi, evidentemente è ciò che gli italiani si meritano visto che, ogni volta,sono pronti a salire sul carro di chi sa raccontare la fiaba più bella,la verità non piace sentirla.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Purtroppo continuiamo a vivere in una società dove i politici più spregiudicati e cialtroni sembrano avere una carriera agevolata. Il requisito più importante per costoro, è la capacità di recitare una parte in commedia. Vince l'attore più bravo e più "televisivo". La serietà e la preparazione in politica sono solo un optional. Ma sembra che questo piaccia agli italiani e, quindi, ce ne faremo una ragione.

      Elimina
  17. Maurizio, le tue riflessioni sono puntuali e precise. Salvini, in effetti, non sarebbe degno di alcuna considerazione, come tutti i leghisti, che adesso si fanno chiamare così. Ricordo ancora - e come potrei dimenticarlo - all'inizio degli anni 80, quando ho preso servizio a Como e cercavo casa per me e la mia famiglia, gli annunci economici delle case in affitto, in cui si offrivano casa, esclusi meridionali. Peggiori di Salvini, però, sono i nostri conterranei, politici e non, che salgono sul suo carro, perché per ora lui sembra essere vincitore. Fino a quando la maggioranza dei siciliani farà cosi, prima con la DC o altri partiti, non importa di quale colore, poi con FI, PDL, PD e quant'altro, non vedremo alcun lustro. Pensa un po' alle ultime proposte sull'abolizione dell'autonomia. Come se il male fosse la medicina, e non gli uomini che la utilizzano in modo inappropriato (o non la utilizzano per niente). Un caro saluto.

    RispondiElimina
  18. Veramente un bell'articolo che andrebbe diffuso e sul quale dovremmo tornare a riflettere spesso... è incredibile che un paese democratico conceda tanto spazio e potere a persone così...ed è grave che alla fine nessuno possa o voglia fare nulla...

    RispondiElimina