Elenco pagine statiche

lunedì 26 gennaio 2015

27 gennaio. Giorno della Memoria

olocausto-al-femminile--400x300hqdefault
di Franco Luce - Si discute spesso di cosa fu e rappresenta tutt’ora la Shoah, essa fu certamente una strategia, o meglio, la messa in opera, nella moderna Europa, di un gigantesco approccio politico, economico, industriale, al servizio di un solo obiettivo: lo sterminio del popolo ebraico.
Cadaveri 1Ci troviamo di fronte ad uno stato nel pieno delle sue funzioni, la Germania nazista, che utilizza tutto il suo apparato burocratico, le sue risorse naturali per un obiettivo che naturale non è, che è ben al di là di ogni limite di una morale condivisa. In sintesi una catastrofe inedita nella civiltà umana, perciò non possiamo sottrarci dall’interrogarci sia sulle cause che l’hanno determinata, sia sulle modalità attraverso cui è stata realizzata.

Anna_FrankAnalizzare questo periodo storico sarebbe un discorso infinito, cercherò di descriverlo per brevi linee. La prima fase è quella compresa tra il 1933 e il 1939. La politica nazista in questo periodo si pose come obiettivo la soluzione dell’emigrazione e fu caratterizzata dal passaggio dell’antisemitismo dalla potenza all’atto. I primi passi di Hitler servirono a controllare le reazioni sia degli ebrei che della popolazione tedesca, con un occhio particolare per quelle al di fuori del Reich. Iniziò con il boicottaggio delle attività economiche ebraiche, a partire dal 1° aprile 1933, ma in realtà non ottenne gli effetti sperati: produsse infatti una sostanziale indifferenza della popolazione tedesca e, per di più, suscitò una sensibile reazione all’estero. Il secondo passo avvenne il 7 aprile 1933, con l’emanazione delle “Leggi sulla restaurazione dei pubblici funzionari di carriera”, perché esse sancivano l’esclusione degli elementi “particolarmente inaffidabili” e degli ebrei, e contemporaneamente affiorava la prima definizione giuridica di “non ariano”.

Arbreit Macht FreiIniziava così, la politica razziale nazista, volta ad affermare il dominio della pura razza ariana, a scapito dell’indegno popolo ebraico, traditore e nemico della patria, decretata a Norimberga nel 1935, volti a privare gli ebrei di ogni diritto civile e politico, costretti a portare, come marchio d’infamia, una stella gialla sul petto. Furono interdetti dagli uffici, dalle libere professioni, dalle scuole ariane, dalle banche; espulsi ed allontanati dalle loro abitazioni, rinchiusi in appositi quartieri recintati, i famigerati "ghetti", ove vivevano, praticamente, da reclusi, come appestati, ridotti all’emarginazione, privati di tutti i loro averi, confiscati dall’apparato nazista e sfruttati come manodopera, dietro salari irrisori, nelle industrie del reich. Ma se, in questa fase iniziale, il nazismo operò "solamente" una politica di discriminazione verso i cittadini di sangue ariano, una tragica impennata, verso una vera e propria, sistematica, azione di sterminio, si venne a determinare nel novembre 1938, nella cosiddetta "notte dei cristalli", in cui si aprivano le porte al più grande orrore che la storia ricordi, la morte di 6 milioni di persone nei campi di concentramento nazisti.

polizia_vigilanza_berlino_17-3-34Però, non capiremo MAI il senso vero di quel periodo, se ci fermiamo ad una semplice lettura degli eventi. La verità è che la storia è piena di ebrei con un’intelligenza straordinaria. Un caso? Studi di genetica, in Israele e negli Usa, affermano che la base biologica dell’ebraicità non può essere ignorata fino a ipotizzare una supremazia intellettiva dovuta al DNA, sollevando però una questione “razziale” che fa venire i brividi. Oppenheimer, Einstein, Freud, Marx, Kafka, Bellow, Levi-Strauss, Allen e Dylan. Grandi personaggi dotati di un’intelligenza fuori dal comune. Tutti di origine ebraica. Un caso? Secondo alcuni ricercatori negli Stati Uniti e in Israele, no. Da anni cercano di trovare una radice comune nel DNA del popolo ebraico, e c’è addirittura chi pensa che le straordinarie doti professionali e sociali di queste personalità siano attribuibili alla biologia: chi discende da una famiglia ebraica sarebbe destinato a fare grandi cose nella vita. Un’ipotesi scientifica che, seppur rovesciata ed elogiativa, rimanda con un brivido allo spettro delle teorie razziali. La ricerca biologica è uno strumento utile per dimostrare e confermare i legami tra gli ebrei attuali e la terra che da secoli, in modo inequivocabile, è la colla dei loro legami socio-culturali. Motivazione che ci rimanda, al tema tutto politico e da capire del sionismo, e quindi alla rivendicazione di un Stato nazionale.

Giornata-della-memoriaQuesta giornata della memoria… (ricorrenza istituita nel 2000 con legge dello Stato) viviamola davvero, ma vissuta con la consapevolezza di essere solo degli uomini. La seconda guerra mondiale non ci ha fatto vivere solo la bestialità dell’olocausto, ma anche quella dell’atomica. Sì, finì proprio così la Seconda Guerra Mondiale, quella guerra che ha segnato le nostre vite, terminò con un lampo su Hiroshima e Nagasaki. In un milionesimo di secondo, nel cielo si accese un nuovo sole, un bagliore bianco, abbagliante cento volte più dello stesso sole. In un secondo, l’uomo che Dio aveva creato a sua immagine e somiglianza, era riuscito con l’aiuto della sua “stupida intelligenza” a compiere il primo passo per annullare se stesso.

Franco LuceFranco LuceStornarella (FG)
26 Gennaio 2015

P.S.
A margine di questo articolo il bellissimo e toccante video “27 Gennaio Dio non dimentica” realizzato interamente dall’autore.
***






21 commenti:

  1. 27 GENNAIO!... Giorno della memoria, dell'identità dei popoli... un giorno per guardare in faccia una realtà che abbiamo giustificato, con una perdita di memoria da parte dell'umanità tutta, di ciò che è stato, e di cui non si è fatto Tesoro. Questa data ufficiale, stabilita dall'ONU, in memoria della SHOAH, che in ebraico significa Catastrofe, Distruzione, è dovuta al giorno della scoperta da parte delle truppe Sovietiche dell'Armata Rossa del campo di concentramento di AUSCHWITZ. L'apertura di quei cancelli, liberati i prigionieri superstiti, fece conoscere al mondo intero, l'orrore e gli strumenti di annientamento, utilizzati nei Lager nazisti. In realtà fatti che tutti sapevano, ma che avevano taciuto. Da Milano, dal famoso binario 21, della stazione centrale, partivano i treni dei deportati, in direzione dei campi di sterminio, dove venivano gasati immediatamente. ATROCE!!! Come dichiara lo scrittore Primo Levi, sfuggito al massacro, un'esperienza lontana nel tempo, ma vicina e presente, nel corso della sua vita, racconta il coinvolgimento dell'Italia che si trova come sempre un alibi a questo coinvolgimento. L'Italia non è estranea! durante la guerra del 39/45, la scalata al potere e le ambizioni di uno sparuto gruppo di miliziani con a capo Mussolini, e del regime da lui creato, era un esempio da esportare in una Germania, con un Hitler ancora in fase di riverenza e ammirazione nei confronti del Duce. Nel 38 la situazione degenerò, con il patto d'Acciaio e la promulgazione delle leggi razziali, che hanno rappresentato e che ancora oggi rappresentano la vergogna, non solo della Germania, come siamo soliti dichiarare, ma dell'EUROPA. Tutta! considerando che i fatti accaduti si sono svolti, non nel deserto del SAHARA, ma nel cuore dell'Europa. Tutta questa rievocazione della SHOAH, giusta, sentita, da alcuni per aver contribuito alla salvezza di tante vite, sacrificando la propria, vivendo e lottando fra le montagne, li ricorderemo sempre come eroi nei nostri cuori. Per altri sono frasi di circostanza, con menti non pensanti, non rendendosi conto, che se è accaduto una volta, con la disperazione dilagante, potrebbe accadere di nuovo, con reazioni diverse e con molto meno senso di Patriottismo.

    RispondiElimina
  2. Nel giorno della memoria.
    L'ORDINE DEL KAPO
    L’ordine del kapo
    arrivò
    implacabile,
    senza poterlo revocare;
    senza speranza
    come una sentenza;
    il silenzio
    calò
    come un sipario
    sulla vittima designata;
    la separò
    da amici e parenti
    sotto gli occhi sbalorditi
    dei presenti;
    non fece scalpore
    l'ordine mortale;
    venne eseguito
    senza colpo ferie;
    tutto è accaduto
    senza che nessuno
    muovesse un dito.
    (27 gennaio 2009)
    (Dedicata a tutte le Shoah grandi e piccole, passate e presenti, nel giorno della memoria).
    Di salvatore r. mancuso.

    RispondiElimina
  3. Una tragica ricorrenza come questa interroga l'umanità tutta, sul valore assoluto del rispetto per i diritti universali dell'uomo e della sua dignità. Troppo inutile sangue è stato versato per la smania di sopraffazione tra simili. Questa dolorosa e incancellabile storia di discriminazione e sterminio, determinati dall'odio e da una presunta superiorità razziale, dovrebbero indurci ad aborrire ogni forma di esclusione di chi è "diverso" da noi. Credo che questo sia il miglior modo per ricordare e rispettare le vittime della Shoah.

    RispondiElimina
  4. Franco Luce da una descrizione pragmatica di quella che per me è stata una delle pagine più scure e terribili della storia dell'umanità. Un'evento che è inconcepibile per chi come me pensa a tale condizione il coinvolgimento di esseri umani che per il semplice fatto di essere ebrei dovevano essere considerati alla stregua di oggetti da usare a proprio piacimento e poi distruggere. Non ho idea del perché si volesse fare scomparire queste persone di una razza diversa da quella ariana, non certo perché fuori dai canoni estetici, a ben guardare lo stesso Hiter non aveva niente del prototipo della razza ariana, bensì della loro capacità di adattamento e anche della capacità, proprio dell'ebreo di trasformare in ricchezza quello che gli consentiva di vivere. Non dimentichiamo che fin dal loro insediamento in Europa agli ebrei come lavoro era concesso il baratto e questo ha fatto si che sviluppasse in loro un grande talento commerciale. Quindi deduco, che il grande odio verso questo popolo da parte del nazifascismo, sia da attribuire a una sorta di complesso di inferiorità in quelli che sono stati i loro persecutori.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Liliana, grazie per aver saputo comprendere quanto da me scritto, sono ricercatore storico ed ho avuto il grande privilegio di ascoltare anche una testimonianza diretta. Sì ... in effetti quello che esteriormente sembrava un uomo potente e forte ...era nella realtà un uomo debole e piccolo, con i suoi enormi complessi di personalità. A lui spaventava l'intelligenza e la forza di volontà del popolo ebreo, e l'unico sistema per liberarsene era quello dell'annientamento. Così ho dipinto, in una mia poesia, quel grande Fuhrer che spaventò il mondo.
      DIO NON DIMENTICA

      Arrivò un uomo dal cuore di pietra
      si perse senza conoscere se stesso
      e non riuscì mai conoscere gli altri.
      Recintò dei campi con corda spinata
      non per raccogliere greggi di pecore
      ma per eliminare la vita di un popolo.
      Pendeva sui campi una coltre di grigio
      Il sole c’era ma nascose i suoi raggi,
      per chiudere gli occhi alla vergogna,
      perché il sole è amore e dona la vita.
      Aleggiava nell'aria un odore di morte,
      su uomini e sguardi rivolti nel vuoto,
      su donne e bambini ridotti ad ombre,
      vaganti sul campo senza una meta,
      rantoli e gemiti rimasero unica voce.
      Anche il nome gli era stato sottratto
      marcati di un numero come animali,
      fu l’ultimo insulto alla loro dignità.
      Dio non dimentica le grida di dolore
      Dio non dimentica le loro sofferenze
      Dio non dimentica chi chiede pietà,
      non dimentica la vita degli indifesi,
      non dimentica neppure gli uomini boia.
      Dietro quei pali fissati con filo spinato
      non scenderà mai, l’oblio della notte.
      Voi non siete volati senza far rumore,
      i vostri lamenti sono giunti fino al cielo.
      Gli assassini dissolsero il vostro corpo
      ma non dissolsero la vostra anima….
      lei volò lontano dalla mano del boia,
      volò alto, proprio da quelle ciminiere
      dei forni dell’uomo dal cuore di pietra.
      Dio non dimentica…………
      Franco Luce

      Elimina
  5. .................OGGI IL GIORNO DELLA M E M O R I A ............................
    ............................PER NON DIMENTICARE.......................................
    ................................COME I DIVERSI............................................... .................EBREI-OMOSESSUALI -ZINGARI- ARMENI - NERI............
    .......................... e l'elenco sarebbe lunghissimo................................ ................SONO STATI MASSACRATI DAI LORO SIMILI , .................
    ..........PER IL SEMPLICE FATTO CHE ERANO (SONO ) DIVERSI........
    .........-ED IN QUANTO DIVERSI FACEVANO ( FANNO ) PAURA .........

    RispondiElimina
  6. Oggi il giorno della memoria,il giorno del ricordo del sacrificio atroce di 6 milioni di esseri umani,per la maggioranza ebrei ma anche omosessuali,zingari e rom!Una tragedia che non uguali nella storia per il gran numero di vittime Un giorno che pesa sull'intera umanità,che dovrebbe farci riflettere perchè non avvenga mai più!!Ma questo giorno e ogni giorno deve pesare sulla Germania e sul popolo tedesco,perchè loro ne portano un marchio che peserà per tutte le generazioni come la stella giudaica,come i numeri incisi nel braccio di milioni d'innocenti!Mi chiedo sempre --Ma è possibile che il popolo tedesco sconoscesse quello che succedeva?--Non ci credo,almeno chi viveva nei pressi dei campi di concentramento doveva capire!!Questo silenzio è un fragore che si aggiunge ad un popolo gravato da un peso storico e morale !Una tragedia immane di fronte al quale molti intellettuali ebrei hanno detto che tutto era stato posssibile perche DIO E' MORTO!Fortissimo concetto che va al di là di Dio non esiste e molti non sono riusciti a sopravvivere allla tragedia scegliendo il suicidio come Primo Levi (Internato ad Auschwtz) Ma,come il nostro articolista ci prospetta chiaramente ,le motivazioni (se così le vogliamo chiamare )furono ancora più basse e mediocri!L'articolo parla di una teoria sulla superiorità ebraica,.io preferisco non parlare di superiorità razziale che continua a fare danni anche ai tempi nostri.Nietzeche fu, ingiustamente,definito come il precursore intellettuale del nazionalsocialismo,in realtà il suo pensiero fu stravolto pensando al SUPERUOMO come connotato ad una razza,ma in realtà per il filosofo era un uomo che andava contro ogni steretipo come la razza!!!Le varie fasi additate dall'articolo,corrispondono ad una voluta e studiata eliminazione di una superiorità economica e intellettuale ebraica,per una fantomatica superiorità ARIANA spero che la Merkel lo ricordi sempre !!!!!Ricordi al suo popolo che espone svastiche a che cosa hanno portato!Dopo una simile tragedia!!!Dopo l'olocausto l'umanità che insegnamento ne ha tratto?Franco Luce ricordava la bomba atomica e adesso noi diventiamo sempre più razzisti!!Allora questo giorno deve essere fortemente vissuto e ricordato anzi va esteso ,come qualcuno ha ricordato al popolo Armeno di cui pochissimo si parla e guai a non farlo"MEDITATE CHE QUESTO è STATO.......SCOLPITELE NEL VOSTRO CUORE STANDO IN CASA ANDANDO PER VIA,CORICANDOVI,ALZANDOVI. RIPETETELE AI VOSTRI FIGLI.O VI SI SFACCIA LA CASA ,LA MALATTIA VI IMPEDISCA,I VOSTRI NATI TORCANO IL VISO DA VOI" Ascoltiamo il terribile monito di Primo Levi

    RispondiElimina
  7. ...Io penserò domani al giorno della Memoria, e farò mio il bellissimo pensiero di Ragdae Dachan : "Sarebbe un vero giorno della Memoria, se da quella memoria avessimo imparato qualcosa. Se non fosse un mero ricordare le vittime con un minuto di silenzio o guardando un film, ma agendo concretamente affinchè tali atrocità non vengano ripetute mai più. Invece, ci sono ancora oggi genocidi di interi popoli senza che nessuno muova un dito per fermarli. Ancora oggi, in Palestina le madri piangono i loro figli, lo stesso in Siria, in Iraq e in Afghanistan.
    I popoli oppressi dovrebbero essere aiutati a liberarsi da chi li opprime, invece il mondo guarda silenzioso questo scempio. Il silenzio assordante che circonda le tante guerre che ci sono nel mondo è vergognoso e allo stesso tempo pauroso.
    I dittatori di ogni parte del mondo andrebbero fermati, così come i pazzi criminali che uccidono in nome di loro stessi, pensando di rappresentare un'intera religione.
    Quando ci saranno solo morti per cause naturali, in ogni angolo del mondo, allora si che potremo proclamare un giorno della Memoria, un giorno nel quale ricordarsi quanto il mondo faceva schifo e quanto invece sia migliorato. Ma questo è solo un sogno, una utopia; finché gli interessi dei "grandi" vale più dell'essere umano, resteremo così... ci puliremo la coscienza con qualche istante di riflessione, neppur così profonda."

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ..... Ancora oggi, in Palestina le madri piangono i loro figli, lo stesso in Siria, in Iraq e in Afghanistan. .......
      Ed in Israele ?? ...... le madri non piangono ?

      Elimina
  8. UN SICILIANO "GIUSTO TRA LE NAZIONI"

    Volevo stare in silenzio e raccoglimento. Ma dato l'invito dell'amico Gattuso, dedico questo commento a Calogero Marrone, eroe Siciliano di Favara (Agrigento) rispettato e ricordato a Varese, dove salvò tante vite e diede la sua a Dachau..... In occasione della “Giornata della Memoria” voglio raccontarvi una storia vera. La vita di un eroe siciliano dimenticato.

    Non è famoso come Oscar Schindler e neanche come Giorgio Perlasca, però dal gennaio 2013 anche lui ha un albero nel Giardino dei Giusti d'Israele. Quest'uomo è nato a Favara, in provincia di Agrigento, il 12 maggio 1889 e lavorava al municipio, come mio nonno nato anch'egli nel 1889, e come lui dipendente comunale, quindi si conoscevano bene. Il fatto mi ha colpito.

    11.11.1938 Corriere della Sera la vergogna delle leggi razziali. Questo eroe siciliano dopo la Prima Guerra Mondiale, in quanto reduce, trovò un posto di lavoro nel suo comune. All'avvento del fascismo si rifiutò di prendere la tessera del "partito nazionale fascista" perciò fu inviso ed osteggiato dai notabili fascisti del suo paese e fece alcuni mesi di prigione. Nel 1931 vinse un concorso come applicato nel comune di Varese, prese la sua valigia di cartone, assieme alla moglie Giuseppina ed i 4 figli ed emigrò dal profondo sud al profondo nord.

    A Varese grazie alle sue doti umane e professionali fece carriera e diventò capo dell'ufficio anagrafe. Da questa posizione di rilievo, e delicata, durante l'occupazione nazi-fascista, rilasciò centinaia di documenti falsi ad ebrei ed antifascisti, che cosi poterono sfuggire alla caccia dei loro persecutori. Ma il 7 gennaio del 1944, a causa delle accuse di un delatore, fu arrestato come collaborazionista e traditore della Repubblica di Salò. Quelle imputazioni prevedevano la fucilazione.

    Qualche giorno prima era stato avvisato da un prete, in relazione con il Comitato di Liberazione Nazionale, un certo don Luigi Locatelli, che le SS sarebbero venute per arrestarlo, consigliandolo perciò di mettersi in salvo in Svizzera. Ma egli si rifiutò perché aveva dato la sua parola al podestà di Varese, Castelletti, e anche per evitare, così, le sicure ritorsioni nei confronti della sua famiglia.

    Calogero Marrone, l’emigrante di Favara, profondo sud, venne arrestato dalle SS e trasferito a Dachau dove, il 15 febbraio 1945, fu assassinato dalla barbarie nazifascista. Un uomo semplice, ma con un bagaglio di ideali e di valori oggi, purtroppo, sconosciuti. Questo grande conterraneo, non ebreo, eroe per caso, e quasi dimenticato dalle nostre istituzioni, è stato dichiarato "GIUSTO TRA LE NAZIONI" (clicca per guardare il video). Il suo nome era Calogero Marrone.

    Giuseppe Vullo
    27 gennaio 2014

    RispondiElimina
  9. Questo è un giorno importante. Una ricorrenza istituita per non dimenticare una tragedia immane perpetrata da esseri umani contro altri esseri umani. Senza pietà, senza rimorsi, senza cuore. Un periodo storico tremendo che ha segnato la storia come mai prima. E che speriamo possa servire da monito per le generazioni future.

    RispondiElimina
  10. Il 27 gennaio è dedicato alla memoria, una memoria che non va mai persa che va, ogni qualvolta che ce n'è bisogno, ricordata ai nostri ragazzi,in modo che anche loro non perdano mai la memoria e portino avanti,in futueo,il ricordo.C'è poco da dire,Hitler voleva la "razza pura" e c'ha provato facendo lo sterminio degli ebrei. Uno sterminio assurdo deprolevole schifoso. Hanno deportato uomini donne e bimbi ammassati uno sopra l'altro mangiando poco o nulla gli tiravano pane e patate,pochi,e dovevano mangiarli prendendoli dalla terra,sporchi di fango.Erano poco vestiti se non addirittura nudi (si parla di gennaio). Li facevano lavorare fino allo sfinimento per poi lasciarli morire come "bestie" Alcuni venivano fatti entrare in delle stanze con laq scusa del bagno, ma in realtà erano camere a gas. Ammazzavano donne con bimbi piccolissimi per poi tirare in aria come un pupazzo il neonato e gli sparavano come si fa con bersaglio. Cosa ci può essere di umano in persone così..COSA!!!...Sto durando fatica a scrivere credetemi,mi si stringe il cuore e le lacrime pungono gli occhi.Tantissimi scrittori hanno pubblicato libri sulla Shoah.Tantissimi di questi scrittori l'hanno provata sula propria pelle.Primo Levi è uno di questi, ha scritto "Se questo è un uomo". A me personalmente fa tanta paura quando sento coro o vedo striscioni razzisti o xenofobi, non vorrei che fosse uno Shoah moderno.

    RispondiElimina
  11. La Democrazia fa schifo, ma è la miglior forma di governo (Winston Churchill) Dedico la frase di Churchill al Giorno della Memoria. Frase che dovrebbe ammonirci dal permettere di stravolgere la Costituzione che ha solo bisogno di qualche lieve ritocco considerando gli uomini politici di oggi. Sono loro che non vanno bene, non la Costituzione nata dopo una dittatura e dopo una disastrosa guerra che il Re non voleva come non voleva l'alleanza con la Germania nazista. Ma i moderni re costituzionali non governano né comandano; figuriamoci durante una dittatura! Ricordo uno sceneggiato televisivo di diversi anni fa: " battibecco tra Vittorio Emanuele III e Mussolini che non vuole controfirmare le nefandezze delle leggi razziali; lasciato solo dalla cosiddetta società civile il Re, mentre controfirmava, esclama "poveri Ebrei". Con un Regio Decreto Legge il Re fece abrogare le leggi razziali dal Governo del Sud mentre il resto della nostra Patria era occupato dai nazisti. Memore del passato non mi piace il sistema presidenziale col quale il Presidente della Repubblica potrebbe sentirsi l'unto del Signore, un caudillo, un furherino, un ducetto. Attenzione alla legge elettorale che può portare a derive autoritarie! Hitler e Mussolini divennero dittatori con le elezioni. Meglio il sistema proporzionale, senza sbarramento o con uno minimo, senza cavilli aritmetici chiamati premi di maggioranza, MA CON LA SFIDUCIA COSTRUTTIVA ALLA TEDESCA che assicura massima rappresentatività democratica e stabilità di governo evitando frequenti e lunghe crisi di governo. Mi sa che l'Italicum che sostituira' il porcellum sia un CACATELLUM. Dal porcellum al cacatellum il passo è breve.

    RispondiElimina
  12. Ho ascoltato la testimonianza struggente di uno dei sopravvissuti, ieri in tv. Aveva 15 anni quando è stato deportato, insieme alla madre a alla sorella. Dalle sue parole si percepiva lo sgomento profondo, e ancora incredulità. Dolore e una sensazione di profonda tristezza. Non sapeva e non poteva immaginare ciò che accadeva in quel campo. La sua era l’inconsapevolezza di un giovane ragazzo scaraventato all’inferno. Si, l’inferno in terra. Non c’erano riscaldamenti nelle camerate. Ma c’era tanto fumo che usciva dai camini. E ai suoi interrogativi sul perché arrivavano risposte strane, incomprensibili. Le caldaie erano in funzione ma alimentate da corpi umani anche quelli di “tua madre e tua sorella”. Non era possibile. Non poteva immaginare, non credeva potesse accadere qualcosa di così orrendo. Lo capì dopo. Quando l’evidenza si mostrò nella sua incommensurabile bruttezza. Sopravvisse in qualche modo. E i suoi ricordi adesso rappresentano la documentazione vivente di un qualcosa di umanamente inspiegabile. Di un qualcosa di così enormemente terribile che dovrà restare per sempre inciso nei cuori della gente. Un monito per non dimenticare. Per una sollevazione delle coscienze contro ogni violenza e sopraffazione. Ovunque accadano nel mondo, senza alcuna distinzione di colore e di religione.
    Un grazie sentito a Franco Luce per l’ottimo lavoro.

    RispondiElimina
  13. Gianni dopo avere fatto una full immersion, sulla tragedia Ebraica, films, giornali, libri, letture di vario genere, vorrei fare con te, una riflessione cumulativa sul nostro "pensiero politico", perchè è di politica che si parla ! La politica si esprime in tanti modi, istintiva, razionale, utilitaristica, libera, costrittiva, afflittiva, espiativa, liberatoria, rituale, ripetitiva , di facciata, ipocrita. Trova tu un termine che si adatti al "GIORNO DELLA MEMORIA"...io trovo pertinente ripetitivo, rituale, espiativo, afflittivo ed anche ipocrita ! Anche in questo articolo e nei commenti, ci sono spunti francamente non condivisibili...come la teoria del razzismo degli Ebrei . Nei commenti ci si batte il petto, ripetutamente, ritualmente, doverosamente, ed afflittivamente (forse dovuta alla non trascurabile complicità degli Italiani alle leggi raziali...?) e quindi per espiare il senso di colpa che ci sentiamo nei confronti, dei fratelli maggiori Ebrei...? Anche noi in questo blog abbiamo seguito questa logica, comportamentale, psicologica, psicoterapeutica, liberatoria(ogni anno abbiamo onorato la memoria pubblicando un articolo)...chi vedendo quei films strazianti, con musica struggente e dolente ( vedi Schindler-list o la vita è bella) e quelle immagini orribili riprese dagli inglesi, non ha versato delle lacrime o si è sciolto francamente in un pianto liberatorio...? MAI PIU....! MAI PIU'....hanno ripetuto le autorita' ed i politici...mai più...hanno ripetuto come un "Mantra", rituale, afflittivo e liberatorio ed auto assolutorio...ma siamo sicuri di essere innocenti e di fare tutto ciò che è necessario, affinchè le mostruosità che abbiamo visto non si ripetano più...?...continua

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Gianni ti dicevo ragioniamo sul nostro pensiero politico, se c'è l'abbiamo. Pensiero politico ristetto a che cosa...? Ma rispetto a tutto quello che riguarda l'uomo e la polis...quindi noi, la nostra, vita, le nostre città, la nostra, civiltà, cultura, economia,religione, filosofia, psicologia, solidarietà,sicurezza, libertà, giustizia, lavoro...rispetto a tutti questi parametri della organizzazione sociale e della convivenza civile come ci poniamo...? Io personalmente, seppur con qualche contraddizione, con qualche incostanza e qualche cambiamento di giudizio...mi sembra di avere espresso qualche abbozzo di pensiero politico, ed anche chiaramente, negli ultimi articoli sulla questione islamica(dove mi sono preso anche degli insulti), e quindi questione Ebraica, Cristiana, ed anche atea o semi atea, con tutto il "mondo delle idee di platone e della filosofia greca", l'illuminismo, la rivoluzione francese, russa, la psicoanalisi, la scienza, il relativismo, il materialismo storico di Marx, il diritto Romano, Gesu, cattolici, protestanti, laici, il pensiero liberale, e tutto ciò che ha contribuito a formare la nostra cultura ed identità ! Ma si da il caso che sul pianeta terra vivono circa 7 miliardi di persone e quelli che hanno una identità Europea o di derivazione europea, siano circa un paio di miliardi, il resto di 5 miliardi di persone hanno una identità culturale diversa da noi e di questi, un miliardo e seicento milioni, hanno una cultura totalmente contrapposta, competitiva e talvolta francamente prevaricatrice, invasiva, intrusiva, e pervasiva rispetto ai nostri principi ed alla nostra formazione ed identità millenaria, molto più antica e più civile, rispetto agli ultimi arrivati, che tentano di imporsi anche con la violenza...?! continua

      Elimina
  14. Una pagina di storia che non avremmo mai voluto fosse scritta, come dimenticare il grande orrore per la morte di milioni di Ebrei.
    Nessuno avrà mai una risposta esaudiente, perchè non può esistere una risposta sensata che possa giustificare tutto questo.
    Un grande male che non ha risparmiato nemmeno il grande Padre Massimiliano Maria Kolbe, che dono' la propria vita in cambio di quella un altro deportato che aveva famiglia, un esempio di grande amore in mezzo a tanto male. E come dimenticare Oskar Schindler, che salvo' la vita di 900 ebrei, pagando una sorta di riscatto attraverso la vendita dei propri beni, che Dio l'abbia in gloria.
    L'olocausto ha segnato in maniera indelebile la coscienza dell'umanità intera, un male indicibile che verrà ricordato per sempre come il piu' grande genocidio di tutta la storia dell'umanità.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non dimentichiamo i genocidi perpetrati dalla Russia di Stali, dalla Cina di Mao e dalla Cambogia di Pol Pot, mostruosi non meno dei genocidi nazisti. Di essi non c'è il giorno della memoria, ma i morti sono molto più di sei milioni.
      Qualche volta dovremo parlarne.

      Elimina
  15. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  16. Sul tremendo sterminio degli ebrei perpetrato dal regime nazista di Adolf Hitler si sono versati fiumi d’inchiostro, non si è detto mai abbastanza male di un popolo che ha partecipato e comunque non ha impedito che questo sterminio si realizzasse. Mille storie sono state raccontate, mille vicende, il diario di Anna Franck, la lista di Schindler, l’eroismo di quelli che hanno salvato le vite di tanti colpevoli soltanto di essere ebrei.
    Non so cos’altro aggiungere a quello che ho letto e continuo a leggere.
    Voglio solo comunicarvi qualche mia esperienza legata in qualche mondo alla shoah.
    Ogni anno, nel giorno della memoria, da circa venti anni compio quello che per me è come un rito, un viaggio al termine del quale dopo lo struggimento mi trovo più libero, col cuore e l’animo più leggero. Ascolto la terza sinfonia del compositore polacco Henryk Gorecki.
    La Sinfonia n°3 per orchestra e soprano, opus 36 - detta "The Symphony of Sorrowful Songs" (dei Canti Lamentosi) - è stata composta nel 1976 ed ha avuto molta notorietà nell'esecuzione della London Symphonietta diretta da David Zinman, con la voce della soprano Dawn Upshaw.
    Tutti e tre i movimenti della Sinfonia parlano di figli strappati alla vita e alle loro madri da un nemico brutale: Nel PRIMO MOVIMENTO, Maria di fronte alla croce, (lo spunto è un poema polacco del XV secolo conosciuto come "Il lamento della Croce Santa").
    IL SECONDO E CENTRALE MOVIMENTO è invece basato su una preghiera scritta nel 1944 sul muro di una cella di un carcere nazista a Zakopane, in Polonia, da una prigioniera di 18 anni, Helena Wanda Blazusiakówna, che di lì a poco sarebbe stata trasferita in un campo di internamento.
    Nel TERZO MOVIMENTO una donna che piange il figlio ucciso forse in una ribellione e ne cerca il corpo insepolto, (ispirato ad una canzone popolare).
    Il primo movimento dura 28 minuti, inizia dalle note più gravi dei contrabbassi inizia a poco a poco a salire verso l’alto sempre in crescendo fino a che un soprano inizia a cantare : “Figlio caro e beneamato, lascia che tua madre ti consoli e dacchè figlio caro ti ho sempre nel mio cuore e ti sostengo, con fiducia parla a tua madre, rendila felice sebbene tu, mia cara speranza, ora mi hai abbandonato”.
    Il secondo movimento presenta poche parole, la preghiera scritta sul muro di una cella, di cui ho già parlato.
    “Madre, non piangere, no, casta regina del Paradiso, sempre mi sostieni. Ave Maria”
    Nel terzo e ultimo movimento il soprano canta: ” Dove sei finito
    o figlio mio carissimo? Ucciso dal nemico, forse, in una ribellione. Voi scellerati, in nome di Dio, ditemi perché avete ucciso il mio caro figlio? Non più avrò la sua protezione, anche se darò sfogo ai miei vecchi occhi, anche se le mie amare lacrime daranno vita a un altro Oder, non mi riporteranno mio figlio indietro. Giace in un sepolcro, non so dove nonostante lo chieda a chiunque incontri; forse, povero giovane, giace in una fangosa trincea, invece di essere – lo potrebbe – nel tepore di un letto. Canta per lui un cinguettio divino, per sua madre che più non lo trova.
    E voi, piccoli fiori del Signore, schiudetevi al suo fianco ché mio figlio trovi riposo”.
    Credetemi, questa musica è un viaggio dell’anima. Nel terzo tempo, l’intensità struggente di una frase ripetuta molte volte è come un crogiolo dove ci si purifica, dove si aspetta uno sbocco verso una tonalità maggiore che quando arriva è come una liberazione.
    Ecco il link di un video dove potete ascoltare la sinfonia. Il signore anziano che spesso viene inquadrato in primo piano è l’autore, il compositore Henry Gorecki.
    il secondo movimento inizia al minuto 28,08. Il terzo movimento inizia a 37,53.
    http://youtu.be/v_pn_cVqGJQ
    Aggiungo un’ultima cosa. Negli anni novanta il disco con l’esecuzione di questa sinfonia del soprano Dawn Upshaw e dell’orchestra London Sinfonietta diretta da David Zinmam vendette un milione e duecentomila copie, raggiungendo, cosa unica nel campo della musica classica, la top ten dei dischi più venduti al mondo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per chi volesse ascoltare la terza sinfonia di Gorecki nell'edizione diretta da David Zinman col soprano Dawn Upshaw, che ha venduto un milione duecentomila copie, molto bella e coinvolgente, ecco il link:

      http://youtu.be/ZVITZUQ_uIU

      Elimina