Elenco pagine statiche

sabato 22 agosto 2020

PER FARE POLITICA CI VUOLE UN TITOLO DI STUDIO?

di Giangiuseppe Gattuso - La mia amica Fausta Fabri, a commento di un mio post su Facebook ha scritto: “Quando si dice <<Studiare non ti è servito a niente!>>. Puoi studiare quanto vuoi, ma se non hai pratica politica, meglio che non ti butti in qualcosa che non conosci… Giuseppe Di Vittorio aveva la V elementare...!
Avevo pubblicato una foto con la Ministra Lucia Azzolina a fronte di Matteo Salvini. Che aveva accusato il governo di voler "trasformare le scuole in lager, con i banchi con le rotelle e le mascherine".

Per tutta risposta la Ministra, in diretta tv su La7, ha definito Salvini “il gaglioffo”. Probabilmente anche per controbilanciare le quotidiane accuse di incompetenza con annesse richieste di dimissioni. A corredo della foto ho, inoltre, puntualizzato: Questione di gusti. C'è chi adora e stima il cazzaro e c'è chi, come me, apprezza una giovane donna di 37 anni Ministra dell'Istruzione dal 10 gennaio 2020. Due lauree, una in storia della filosofia e l'altra in giurisprudenza con una tesi in diritto amministrativo. E, dal 2014, insegnante di ruolo.

Giuseppe Di Vittorio
A Fausta ho risposto che per la verità, il grande Giuseppe Di Vittorio, aveva la terza elementare, anche se la voglia d’imparare e il suo impegno sociale lo portarono a ricoprire incarichi importantissimi come Segretario generale della CGIL unitaria e di membro dell'Assemblea Costituente. E infatti non valuto mai i politici per il loro titolo di studio. Nel caso della ministra Azzolina l'ho fatto per pura provocazione.

Fatta questa premessa torniamo al merito del mio ragionamento. Che è sempre legato al concetto di “Politica”, al valore intrinseco, al significato pieno del termine. In pochissime parole: sentimento, arte nobile, passione. Tutti innati nell’essere umano che tende per sua natura al miglioramento di se stesso e della comunità in cui vive. Come “gestire” la propria famiglia e l’essere genitori. Non esiste una scuola e nemmeno un titolo di studio per fare l’uno e l’altro. Basta il buon senso, una intelligenza media, e una buona scolarizzazione che serve principalmente a comprendere testi di media complessità e a scrivere con una certa cognizione di causa.

L’esempio di Giuseppe Di Vittorio è perfettamente allineato con queste semplici considerazioni così come tanti altri se ne possono citare. L’elenco è lungo e basta fare una ricerca sul web per imbattersi in tanti personaggi politici e non, che non hanno mai avuto un titolo accademico.

Giorgia Meloni
Il politico deve avere il senso della realtà, conoscere i territori e le esigenze dei cittadini, deve individuare e indicare gli obiettivi che vuole perseguire confrontandosi con le forze economiche e sociali e con gli avversari. Compito delle strutture burocratiche e dei tecnici è quello di proporre le soluzioni sulla base della fattibilità e delle risorse economiche disponibili. E ragionieri, scienziati della finanza, esperti economici, tecnici di ogni branca ne abbiamo a sufficienza.

Ma per far questo bisogna avere la coscienza pulita e avere un buona dose di onestà intellettuale. Per cui, se il titolo di studio non è un indice assoluto per classificare un politico, non lo è nemmeno il contrario. 

Ma la propaganda, purtroppo, riesce a modificare e condizionare la pubblica opinione a seconda se si ha l’interesse di favorire o attaccare un dato rappresentante di una forza politica. E quindi si attacca un ministro perchè non ha una laurea, e se ne attacca un altro perchè, pur in possesso di corposi titoli accademici, è incompetente a prescindere. Per pregiudizio. Un triste gioco delle parti che alimenta uno scontro sterile e non fa altro che allontanare il cittadino normale dalla Politica.
Mai che ci si fermi ad esaminare gli atti concreti portati avanti e i risultati ottenuti proporzionati al tempo di permanenza negli incarichi e alle contingenze oggettive di un dato periodo storico.

In buona sostanza, posso affermare con ragionevole convinzione, il titolo di studio in Politica ha un valore molto relativo. Può servire per determinati settori operativi e può accrescere le capacità di scelta. Ma non può assolutamente sostituire il buon senso, la capacità di visione, la passione e quella voglia di mettersi al servizio della comunità senza interesse personale.

E spero non ci sia ancora qualcuno che per attaccare certi avversari politici e perorare il professionismo e la competenza ponga la classica domanda: ti faresti operare da un medico appena laureato o vorresti un bravo e conosciuto chirurgo?

Credo di avere spiegato come la penso.

Giangiuseppe Gattuso
22 Agosto 2020

55 commenti:

  1. Infatti di maio, di battista, tontinelli o tontinulla (fatico a trovare la differenza), bellanova ecc ecc sono tutti pieni di titoli. Al massimo hanno frequentato la scuola media e con scarsissimo profitto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. veramente Di Battista e Toninelli sono entrambi laureati. Si informi meglio prima di scrivere sciocchezze!

      Elimina
  2. Oggi ci vuole una, due, tre lauree almeno per fare politica. I cazzari che a mala pena hanno un diplomuccio se ne tornino a casa, appena aprono bocca lo si capisce al volo che la loro cultura è terra terra.

    RispondiElimina
  3. Assolutamente no

    RispondiElimina
  4. Scusa sai, ma questo accostamento tra Di Vittorio e Di Maio, lo avrei evitato.
    Davvero sgradevole, e per evidenti ragioni.

    RispondiElimina
  5. In cosa sono laureati la giorgina e il matteuccio?

    RispondiElimina
  6. Antonella Guglielmoni22 agosto 2020 alle ore 21:18

    Ci vorrebbe prima educazione, rispetto, intelligenza e competenze. Ma se non si è educato e non si rispettano persone e regole, si può aver tutte le lauree di questo mondo ma si è ignoranti, incompetenti, maleducati, presuntuosi, arroganti, ecc... i valori ed i principi sono ancora primari, a mio modesto parere.

    RispondiElimina
  7. Per me è la ministra Azzolina è una ragazza a posto, senza troppe chiacchiere inutili e preparata, la vuoi paragonare a quella cornacchia della Meloni?

    RispondiElimina
  8. Francamente non so cosa ci sia da obiettare sul fatto che uno possa preferire un chirurgo bravo ed esperto, ad un neolaureato che non è mai entrato in sala operatoria. A me sembra un’ovvietà cercare il meglio per la propria salute. Anche in politica l’esperienza non deve essere sottovalutata. Per esperienza intendo l'acquisizione degli strumenti tecnici, giuridici e istituzionali per riuscire a trasformare le proprie idee in atti formali capaci di concretizzare l’obiettivo desiderato. Inoltre l’esperienza aiuta anche nel saper valutare per tempo la percorribilità di una determinata scelta e il rapporto costo-beneficio. Per far questo non è decisivo un titolo accademico, anche se non guasta mai. Certamente non serve a niente se pensi che stare al governo sia uguale a stare all’opposizione alzando barricate ed evitando il confronto con la società organizzata. A me sembra che la Azzolina non brilli per la sua capacità di coinvolgere gli altri nelle sue scelte e che si muova con una certa superbia. Credo che la Azzolina sia una palese conferma che l’esperienza, in politica, vale più di una laurea o due.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti con questi ragionamenti vorresti dimostrare di essere più intelligente degli altri; non credi di essere presuntuoso alla Salviniano oppure alla Meloniano tralasciando la solita politica corrotta e ladra avuta da mezzo secolo.

      Elimina
    2. A chi ti rivolgi? Così eventualmente cerco di risponderti.

      Elimina
  9. Bisogna essere capaci!... capaci di concepire la Politica non come una perenne lotta fra ideologie diverse che non porta a nulla di positivo,ma di vederla come un servizio da offrire alla società e non una opportunità per arricchirsi facilmente derubando il popolo!

    RispondiElimina
  10. Ci vuole anche buon senso ci civiltà. Non mi sembra che Salvini e la meloni siano dei luminari,Salvini un misero diploma ,la meloni da baby sitter, diplomata. Sono due grandi geni .....

    RispondiElimina
  11. L'autoformazione...
    La cultura non è saccenza ma capacità di fare propri, elaborandoli...pensieri, teorie,
    accadimenti storici, filosofie, tradizioni, costumi e tanto altro. Cultura è guardare le cose da tante prospettive, nella consapevolezza essere cosa difficile trovare quella giusta . Cultura è rispetto... cultura è ristoro dello spirito.... mai a servizio del super ego, della presunzione, della prevaricazione dell'altro con l'esibizione del proprio sapere. Ergo.... non hanno alcun valore i titoli accademici se manca la cultura in questo senso e per acquisire la cultura in questo senso, occorre avere intuito, passione,capacità di critica e auto critica, curiosità,dubbi, impegno, comprensione della politica come servizio.... e il gioco è fatto

    RispondiElimina
  12. Si deduce dalle cazzate che dicono

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mario Libretti, infatti si è visto cosa hanno combinato quelli con la laurea e hanno fatto politica da giovani finora.... Studiare ed andare nelle istituzioni col senso del dovere ed onore è una cosa....usare il pezzo di carta per accedervi e fare quel che si vuole è un'altra...

      Elimina
  13. Del Turco condannato l'unico suo curriculum quinta elementare e non è l'unico la lista è lunga. I plurilaureati Monti, Draghi, ecc.. E nel mondo i non non laureati se ne contano a migliaia, e hanno governato in modo eccellente a differenza dei pluri. Il post è tendenzioso il titolo di studio non ci azzecca niente con la politica.

    RispondiElimina
  14. Se per titolo di studiosi intende una laurea, neanche Salvini, neanche Meloni, neanche Zingaretti sono laureati.
    Non erano laureati D'Alema, Fini, Veltroni. Non lo sono Gasparri, Orlando e molti altri.

    RispondiElimina
  15. Qualche tempo fa, pur essendo tutt'altro che un simpatizzante del Movimento 5 stelle, ho difeso la scelta della Ministra Azzolina di far sottoporre ad una prova il personale della scuola da stabilizzare.
    Ho ritenuto, che fosse il minimo per introdurre nel mondo della scuola un po' di meritocrazia, cancellata, sciaguratamente dai sindacati, come acutamente, afferma Ernesto Galli della Loggia, sul Corriere della Sera del 22 agosto in un articolo dal titolo "Lo strapotere esercitato dai Sindacati della Scuola".
    L'autorevole giornalista parla "di una linea distruttiva (dei sindacati) ispirata al più gretto corporativismo, indifferente a ogni reale tematica educativa e pedagogica".
    Parole sacrosante, che dovrebbero far riflettere tutte le forze politiche in considerazione della grandissima importanza che la scuola e l'istruzione, riveste nella vita di un popolo, di una Nazione.
    Intanto, la solidarietà alla Azzolina dovrebbe arrivare dal Governo che, collegialmente, potrebbe cominciare a dare un segnale, sfrattando i sindacati dal piano terreno del Ministero dell'Istruzione di viale Trastevere.

    RispondiElimina
  16. NON CI VUOLE NESSUN TITOLO DI STUDIO, BASTA ESSERE INCAPACI!

    RispondiElimina
  17. Paragonare Di Maio a Di Vittorio è come bestemmiare.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ma dove lo ha visto nell'articolo questo paragone?

      Elimina
    2. Caro Giovanni, anche tu, come l'amico Ettore Carcione, scrivi qualcosa che non è corrispondente al merito del mio ragionamento. Io non in alcun modo paragonato Luigi Di Maio a Giuseppe Di Vittorio, non lo menziono nemmeno il Ministro degli Esteri.
      Lo trovi soltanto nella foto di copertina insieme alla Azzolina e a Conte, ma, come sai le immagini di copertina per l'appunto servono per attirare l'attenzione.
      Dove hai intravisto un qualche accostamento tra i due personaggi mi farebbe piacere saperlo.

      Elimina
  18. Per qualsiasi impegno sia professionale che politico e necessario avere un curriculum vitae che sia all altezza propedeutico alle capacità nella fattispecie politica!! Di Maio non ha né CV ne capacità politiche!! Questo governo come il precedente è il frutto del populismo che con un becero voto di protesta ha portato una classe politica indecente incapace indegna e attenta solo a rimanere seduti sulla propria poltrona!! Quindi no possiamo che sorridere e concludendo per governare ci vogliono i coglioni quadrati e in questo governo manca L'elemento geometrico che hanno in pochissimi!! Un baratro!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. mi piace la qualificazione di "becero" che viene attribuita al "voto di protesta"...complimenti per la visione illuminata

      Elimina
  19. Cinquanta anni fa era diverso, oggi un titolo di studio è indispensabile, parlare diverse lingue e indispensabile, basta vedere Conte che ottima figura che a fatto in europa, salvini ha solo fatto figure pessime,lo studio paga sempre.

    RispondiElimina
  20. In un Paese normale direi proprio di si, mentre in Italia non è necessario basta aver frequentato anni 3 di Asilo nido, infatti ci sono tanti "Deputati" con stipendio base da 13.500€ in su al mese, che non parlano l'italiano.

    RispondiElimina
  21. Per fare politica ci vuole onestà.

    RispondiElimina
  22. Per taluni autori dei commenti sopra riportati riporto una frase di Eleanor Rooseveltche spero li induca a riflettere "Grandi menti parlano di idee, menti mediocri parlano di fatti, menti piccole parlano di persone".
    Giangiuseppe Gattuso ha proposto un tema e per supportare la sua tesi ha citato persone solo come esemplificazioni finalizzate a confermare la la medesima tesi

    RispondiElimina
  23. Io sono fermamente convinto che non si può essere membri del governo e neppure parlamentari se non si ha un idoneo bagaglio culturale e, come è ovvio, ne viviamo e ne piangiamo le conseguenze.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Giovanni Ferrara Ovvio?? Ne piangiamo le conseguenze??? Si riferisce alla la feccia dei ladri che ci hanno governato per 20 e passa anni??? Tra i peggiori metterei il laureato Draghi che ha svenduto l'Italia e il laureato Monti che ha calpestato i diritti dei lavoratori!!
      Evviva il non laureato Di Maio che in poco meno di due anni ha realizzato decine riforme a vantaggio di noi cittadini .���� Evviva tutti gli altri ministri laureati 5STELLE che stanno facendo un ottimo lavoro nel nome della lotta alla corruzione e alla criminalità dei miserabili politicanti della vecchia casta!!!

      Elimina
    2. Giuliana Lauro, Lei è libera di pensarla come crede e altrettanto io. Non c'e dubbio che le nostre due visioni non coincidono in niente e quindi io la vedo con miei occhi e la racconto con la mia voce, lei la vede con i suoi occhi e la racconta di conseguenza. A oggi abbiamo diritto di cittadinanza entrambi, e speriamo che domani valgano ancora queste stesse regole. E infine, Viva l'ignoranza: A quanto pare si vive meglio, gratificati e felici

      Elimina
    3. Giovanni, continui pure a votare musumeci, il grande leader che fa per lei

      Elimina
  24. Ci ritroviamo ad avere un ministro degli esteri che della lingua inglese conosce, forse, qualche parola. Credo siamo i soli in Europa e nel mondo. Il ministro dell'economia laureato in scienze storiche, la ministra dell'agricoltura che non ha neppure un diploma e poi diciamo ai giovani: studiate perché cosi vi costruite un futuro. I giovani ci guardano e sorridono!

    RispondiElimina
  25. Antonella Giallombardo23 agosto 2020 alle ore 14:49

    Necessita solamente un po' di sale in zucca, ma soprattutto Onestà in tutte le sfaccettature del termine, ma forse è Utopia......

    RispondiElimina
  26. Ma non erano stati i grillini a montare la polemica contro la Fedeli perchè aveva solo un diploma triennale di scuola magistrale?? Adesso ancora un cambio?? Ma smettetela che ormai quando aprite bocca nessuno vi crede più. Siete ormai come tutti gli altri partiti!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Simone Zagarolo,
      la polemica per la fedeli, non nasceva dal suo titolo di studio, ma dal fatto, che sulla sua pagina ministeriale, si presentava come laureata.

      Elimina
  27. per rubare va bene tutto , basta essere nelle bande di desta o sinistra , anche senza titolo di studio e incompetenti, vedi in lombardia 17000 morti per incapacità dei ladroni seriali

    RispondiElimina
  28. Francesco Quartararo23 agosto 2020 alle ore 15:25

    Giangiuseppe ho letto la tua relazione e la approvo in pieno,però io sono preoccupato che una alta percentuale specie giovani sono ingenui e credono a tutte le fesserie futili e c'è scarsa formazione politica.

    RispondiElimina
  29. Se c'è, meglio ma non è indispensabile! Certo un minimo di istruzione ci vuole che si può avere anche al di fuori della scuola! Basta essere intelligenti, osservatori, curiosi, e apprendere a 360 gradi! Si può essere laureati senza essere colti e viceversa!

    RispondiElimina
  30. I sindacalisti vengono tutti dalla terra, sono contadini, non hanno studiato per la maggior parte, cominciano a fare attività sindacale dietro ad altri ignoranti come loro che gli vanno dietro e piano piano diventano onorevoli, ministri... e avendo poi odorato il profumo dei soldi abbandonano chi li ha fatti arrivare lì... fine della storia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono parzialmente d'accordo con quello che scrivi. Vero molti sono ignoranti e li abbiamo visti all'opera sia la Bellanova che quella con la laurea in battesimo. Di contro ci sono quelli validi ed io ne ho conosciuti tanti nella Funzione Pubblica CGIL a Palermo.

      Elimina
  31. Grande Di Vittorio l'unico vero sindacalista, gli altri parassiti del lavoro... degli altri

    RispondiElimina
  32. Sono d'accordo, parola per parola.
    Ti dirò di più: né Salvini, né la Azzolina dovrebbero fare politica!
    Una persona che stimo a tal compito è Marco Rizzo.

    RispondiElimina
  33. signora fabbri ci dia pi+ notizie sul signor rizzo, se giovane, se colto, se di destra o sinistra se + un parlamentare o altro e se può essere un riferimento nazionale magari presidente del consiglio o della repubblica-

    RispondiElimina
  34. Per ambire a posti di governo dovrebbe essere obbligatoria la laurea...per rispetto a quelle categorie di lavoratori dove viene chiesto d'obbligo o il diploma o la laurea...figuriamoci per governare... Quindi si.

    RispondiElimina
  35. Sono già negativamente stupefatto nel leggere il titolo di questo dannoso articolo, dove si liscia il pelo agli analfabeti, incolti ignoranti, che sgovernano questo paese, con danni irreparabili per i cittadini che dovranno pagare i danni della repubblica degli ignoranti al potere. Ma mi faccia il piacere!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Giuseppe, non so se questo mio articolo possa essere "dannoso". E credo, spero di sbagliarmi, che tu sia ormai preso dall'impatto mediatico dell'informazione destrofascioleghistaforzaitaliota. Che, per carità, può essere una scelta politica, in fondo in fondo, rispettabile.
      Mi aspetto una tua dichiarazione per il sostegno del No al referendum di settembre.
      Un abbraccio.

      Elimina
    2. MA CHE CAZZO SCRIVI CON QUESTO CAZZO DI BLOG, FASCIO LEGHISTA E LECCACULO DI BERLUSCONI SEI STATO TU è STORIA! NON IO. ORMAI SEI DIVENTATO UN QUALUNQUISTA! PER IL REFERENDUM NON HO BISOGNO DEL TUO INVITO PER VOTARE MILLE VOLTE SI...SI...SI...OK? E NON OFFENDERE PERCHè TU SEI UN GALOPPINO CANGIA-BANNERA DA SEMPRE. INUTILE CHE FAI IL VERGINELLO CON I 5 STELLE, NON SEI IN GRADO DI DARE LEZIONI A NESSUNO.

      Elimina
    3. Nessuna lezione a nessuno. Non ti fare prendere dall'impeto. Non serve. Per quanto riguarda la mia storia l'ho pubblicata svariate volte e non ho nascosto nulla. E poi, non ti ho detto che sei un fascio leghista. Semmai, che sei influenzato da quel sistema d'informazione, tutto qua.
      Infine, caro Pino, non sei obbligato a scrivere e commentare su questo "cazzo" di blog. PoliticaPrima vive lo stesso. Nessuno è indispensabile.
      Un altro abbraccio.

      Elimina
    4. Visto che sono abituato a leggere, non solo l'articolo, ma anche i commenti dai quali si riesce a cogliere il variegato pensiero di chi legge e, quindi, avere una migliore percezione della "realtà" non poteva passare inosservato il commento del signor Giuseppe Vullo per la pacatezza con cui esprime il suo pensiero.

      Sono d'accordo con lui con la dilagante presenza di analfabeti, incolti ignoranti, che sgovernano questo paese ma devo aggiungere che questo fenomeno si manifesta in modo sempre più dilagante da molti decenni e, senza dover fare l'appello che sarebbe troppo lungo, mostra risultati fallimentari che affliggono il Paese in modo drammatico da circa 40 anni.

      Aggiungo che l'ignoranza implica mancata possibilità di conoscere e abbraccia i temi più svariati che spaziano a 360 gradi dalla cultura al bon ton e che, quindi, trovano espressione nelle argomentazioni con le quali si sostanzia il proprio pensiero.

      A questo riguardo mi ha profondamente colpito questa espressione:
      "MA CHE CAZZO SCRIVI CON QUESTO CAZZO DI BLOG, FASCIO LEGHISTA E LECCACULO DI BERLUSCONI"
      e mi sto ponendo una domanda....siamo sicuri che l'ignoranza alberghi solo negli altri e, in particolare, in coloro che la pensano diversamente?

      Elimina
    5. Senta sigr salvatore-francesco, mi sono accorto ora che lei, (illustre sconosciuto per me) e novello censore dell'accademia della crusca, mi offende, tra le righe e non solo, con scrittura trasversale, ripeto mi offende come triviale-ignorante, senza io conoscerla, senza lei conoscermi. Infatti quando lei emetteva il primo vagito in questo blog nel 2016, io avevo già scritto oltre cento articoli, quando lei cominciava. Sgr. salvatore-francesco cmq sappia che io stimo il mio amico direttore Gattuso, al quale voglio bene, ed ho chiarito di persona il mio impetuoso commento, con quella locuzione espressiva e rafforzativa, che simile lei troverà, nel titolo ultimo articolo di Caianello, che rivolto al presidente Musumeci " ma chi minchia fici"? Ma il suo rilievo mi fa specie, perche l'Italia trasformata in un letamaio da "Berlusconi, Briatore, Salvini, Sgarbi, Litizzetto"etc..."dove cazzo, minchia, merda, stronzo" etc sono espressioni culturali televisive. Io sostenitore di questo blog fin dalle origini, in oltre cento articoli, non tutti di grande levatura intellettuale, ma alcuni originali e satirici, non ho mai usato parolacce di uso comune, Cmq sigr Salvatore-Francesco io sono un poeta romantico, con l'animo sensibile, basta che lei vada su internet e troverà. Concludo...rimando al mittente l'offesa "ignorante triviale" fattami da lei signor salvatore-francesco, novello censore della crusca. S'informi prima di offendere, lei che legge tutti i commenti ok? Io non ho questo tempo...

      Elimina
  36. mi chiamo Orazio Focarino ho 71 anni , pensionato , per me questo di conte è il miglior governo che io abbia mai visto in italia, 5 stelle e pd ed anche altri devono stare insieme per una alleanza di lunga prospettiva in chiave riformatrice con attenzione ai temi ambientali.

    RispondiElimina