Elenco pagine statiche

domenica 30 agosto 2020

LA SICILIA A FUOCO. PRESIDENTE MUSUMECI, PER EVITARE TUTTO QUESTO, LEI CHE MINCHIA FICI?!

di Giovanni Caianiello - Nella notte del 29 Agosto, incendi, appiccati strategicamente in diversi luoghi contemporaneamente ed aiutati dal vento di scirocco, hanno creato linee di fuoco lunghe chilometri.Sono stati bruciati oltre 400 ettari di bosco, ma anche impianti, fauna ed abitazioni, mentre sulla rete si moltiplicavano drammatiche richieste di aiuto e foto, di atti di eroismo di cittadini, tra vestiti e capelli bruciati, per salvare dalle fiamme, case, automobili, animali impazziti e cose. Tra strade impercorribili perchè in perda ai roghi.

E questo solo nella provincia di Palermo, sopra il paese di Altofonte, con centinaia di evacuati, mentre il primo cittadino suoi social, chiedeva alla popolazione di lasciare ed allontanarsi velocemente dalla proprie abitazioni. Stesso scenario nel trapanese tra Valderice, Custonaci, Paceco, San Vito e persino l'area archeologica di Selinunte e la meravigliosa riserva dello Zingaro, dove il turismo è sempre di casa. Anche qui il fuggi fuggi generale, con i turisti ad anticipare la loro partenze dall'isola, in un momento in cui la loro presenza è invece preziosa per la sua economia decimata, soprattutto in quel settore, dopo la batosta del lockdown.

La situazione è gravissima, mitigata solo dagli interventi senza soste degli estinguenti lanciati sulle fiamme dai Canadair ed elicotteri e dal massiccio intervento dei Vigili del Fuoco, Forestali, Carabinieri e volontari, accorsi in aiuto anche da oltre lo stretto. Una Sicilia costantemente violentata, deturpata, offesa, in ogni sua provincia. Un patrimonio boschivo, impianti, colture e fauna le vittime designate, come anche il suo millenario patrimonio artistico, ed archeologico, per mano di delinquenti senza alcuno scrupolo, che nessuno, ad oggi, si è mai impegnato seriamente a fermare. E nemmeno a creare una seria ed efficace organizzazione di prevenzione ed intervento per bloccare sul nascere i focolai appiccati, per i quali, evidentemente non basta il deterrente di una eventuale pena detentiva, non sufficientemente scoraggiante.

Ed allora, è il caso di chiedersi, il perché della cronica latitanza delle tante amministrazioni siciliane di fronte ai tanti disastri annunciati, vissuti e subiti senza interruzione come questo? E lei, Signor Presidente Musumeci, esattamente, cosa ha mai fatto di concreto per impedire, fatti drammatici come questi, per la Sicilia ed i suoi cittadini, ben sapendo che quello degli incendi boschivi non sono di certo calamità occasionali, bensì una realtà costante ed una continua minaccia alla incolumità del patrimonio dell'isola ed alla sicurezza dei suoi abitanti? Presidente Musumeci, in concreto lei, che fa parte di quelli “capaci”, ci dica, di quali provvedimenti, progetti, ordinanze si è fatto portatore ad oggi in materia? Invece, già me la vedo a rispondere alle domande, afflitto per l’ennesima strage di boschi, fauna e abitazioni, mentre dichiara, che si sta facendo il possibile e qualche altra frase d’occasione.

Certo, pensare e fare qualcosa di veramente impegnativo, che non sia una semplice ordinanza contro i migranti, avendo tra l’altro, la piena coscienza della sua illegittimità, già prima di firmarla, rende molto meno come immagine, specialmente se si tratta di studiare un serio piano di prevenzione e operativo anti piromani. 

La capiamo. Eppure, Presidente Musumeci, non servirebbe neppure sforzarsi tanto, infatti, nei sui cassetti, esiste da anni un progetto risolutivo, al quale evidentemente non è mai stato interessato, ma che se vuole possiamo ricordarglielo, per la creazione di un centro di coordinamento, efficientamento ed impiego dei mezzi a disposizione, per monitorare in tempo reale focolai in tutta la Sicilia ed individuare persino i piromani in azione con conseguente intervento immediato e mirato di spegnimento degli incendi, ma soprattutto l’arresto in flagranza di reato degli incendiari. Si bel progetto, ma politicamente non conveniente. Lasciamolo stare dove sta. Intanto, la Sicilia continua a bruciare, perciò le chiedo, finora in sostanza, lei che minchia fici???

Giovanni Caianiello

30 Agosto 2020

11 commenti:

  1. Lui pensa ai migranti e della Sicilia, chi se ne frega!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Alberto Conenna, ma neanche quello

      Elimina
  2. Caro Giovanni la domanda posta in chiusura trova risposta nei "fatti" con cui il signor Musumeci, alfiere del Sud ha riesce nella missione impossibile di far rimpiangere coloro che lo hanno preceduto.

    All'alfiere del Sud è persona coerente, veste bene e parla come un libro stampato, cose come quando nel manifesto "Diventerà Bellissima" si presenta con queste parole:

    “Il mio obiettivo da Presidente della Regione Siciliana è quello di restituire alla gente la bellezza della politica. La mia storia personale è improntata alla coerenza ideale e alla trasparenza. Chi conosce il mio carattere e la mia formazione politica sa bene che non permetto distrazioni"

    e meno male che non si permette distrazioni altrimenti altro che incendi, ci sarebbe stato l'inabissamento dell'isola.

    E poi, chi ti dice che dietro gli incendi che sono divampati con un tempismo e coordinamento ineccepibile non si celi il disegno di Neroniana memoria di voler distruggere tutto per realizzare il disegno titanico per farla Diventare Bellissima. Un tassello che solo chi ha la usa "storia personale improntata alla coerenza ideale e alla trasparenza" riesce a incastrare nel mosaico che rappresenta la Sicilia che, come l'araba fenice, risorge dalle sue...ceneri

    RispondiElimina
  3. Esiste da diversi anni un piano regionale sulla prevenzione degli incendi boschivi e sugli interventi conseguenti da adottare, approvato dall’Assemblea regionale almeno 5 anni fa. Nessuno ne parla mai e nessuno, maggioranza e opposizione, sollecita la sua messa in opera, prima che si verifichino i disastri cui siamo abituati. La politica sa solo piangere sul latte versato.

    RispondiElimina
  4. In effetti poteva indossare la divisa di carabiniere per stanare i piromani

    RispondiElimina
  5. Un Presidente parolaio che al posto di risolvere i problemi della sicilia e dei siciliani pensa agli immigrati, usati come arma di distrazione di massa. Povera terra mia!

    RispondiElimina
  6. Andrà a denunciare il governo centrale....

    RispondiElimina
  7. Musumeci era impegnato a blaterare contro il governo nazionale...

    RispondiElimina
  8. La Sicilia, una regione meravigliosa che non merita questa gentaglia. I giovani, costretti ad emigrare da sempre, alzassero la testa per porre fine a tutto questo.

    RispondiElimina
  9. Il presidente Musumeci saluta romanamente usa il VOI e sbatte i tacchi.

    RispondiElimina
  10. Perché non comprare anche dei Canadair visto che affittarli ci costa un botto? Ho il dubbio che ci sarebbero anche meno incendi...

    RispondiElimina