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mercoledì 7 marzo 2018

PD ago della bilancia? O è un PD col cerino in mano

M5SePDdi Michele Ginevra - Vorrei fare una riflessione circa il ruolo di ago della bilancia (stile PSI della prima Repubblica) in cui si troverebbe adesso il Partito Democratico.
Così come leggo da qualche parte sui social e sentito da qualche commentatore politico, giudicandolo tutto sommato un fatto positivo per il PD.

260px-Craxi_congresso1Io credo, invece, che il PD del dopo elezioni 2018, si trovi in una situazione difficilissima da gestire e da cui uscirne indenne, non paragonabile al PSI di Craxi che viaggiava quasi sempre stabilmente attorno al 15%. Perché il PD oggi è in caduta libera, qualsiasi decisione prenda, sia che decida di appoggiare un governo di destra o 5 stelle, sia che decida invece di rimanere come dice Renzi all’opposizione.

Esaminiamo le tre opzioni: un governo con le destre sancirebbe quella vocazione “inciucista” che è stata una delle cause dell’allontanamento di tanti compagni, molti dei quali oggi votanti M5S, come dimostrano i recenti studi sui flussi elettorali e quindi un’ulteriore emorragia di voti di sinistra. Restare all’opposizione, vorrebbe dire prendersi da solo la responsabilità di impedire un governo, gettando il paese nel caos e riportandolo ad inevitabili elezioni che lo vedrebbero, a mio avviso, quasi scomparire. Infine appoggiare un governo a 5 stelle (forse per il PD il male minore ma non ne sono convinto) sarebbe difficile da spiegare ai suoi elettori ed al paese in genere, dopo una ferocissima campagna elettorale a colpi di insulti reciproci, ma soprattutto dopo aver tacciato il M5S come il peggio della politica italiana, persino peggio di Berlusconi, etichettando i “grillini” come populisti, demagoghi, ignoranti, incompetenti, anti-scienza e persino fascisti.

1515920529362.jpg--matteo_renzi__cosi_umiliava_pubblicamente_pier_ferdinando_casini___se_vinco_io__lui____E comunque in un governo con i 5 stelle il PD avrebbe inevitabilmente un ruolo secondario di supporto, magari certamente dialogando su un pacchetto di programmi più o meno condivisi, ma che vedo difficile da far digerire a personaggi come Casini, Lorenzin, Tabacci, Bonino, Boschi, lo stesso Renzi, e tanti altri ancora, visto che gli attuali parlamentari sono stati tutti o quasi “nominati” dal segretario. Questi dovrebbero infatti rimangiarsi il Jobs act, l’abolizione dell’art. 18, l’appoggio alle trivelle ed alle banche, la buona scuola, la riforma Fornero e tanti altri disastri (secondo il mio parere) di cui dovrebbero fare umilmente ammenda; per non parlare della riduzione dello stipendio (i 5 stelle lo fanno da sempre) come ha promesso Di Maio di fare come primo provvedimento del primo Consiglio dei Ministri.

Governo 5 sInsomma la vedo dura, anzi quasi impossibile. Inoltre non potrebbero manco aspirare ad una concessione di qualche poltrona ministeriale, visto che i 5 stelle con un colpo a sorpresa e geniale hanno individuato e presentato preventivamente e pubblicamente la squadra di governo, di fatto blindandola, e non credo che abbiano interesse a perdere la faccia davanti ai loro elettori, concedendo poltrone ministeriali a destra e a manca, vecchio stile prima Repubblica.

elezioni-politiche-2018Il tutto, semmai, si ridurrebbe alla concessione della Presidenza di una delle due Camere, e di qualche Presidenza di commissione, tutti ruoli comunque istituzionali che nulla hanno a che vedere con lo “scambio di poltrone” nell’accezione negativa del termine. I 5 stelle di contro si trovano in una posizione di netto vantaggio, qualsiasi decisione prenda il PD: se riescono a fare il governo avranno dimostrato quella maturità politica che tutti gli hanno sempre contestato e per giunta alle loro condizioni, cioè con la loro squadra di governo, dialogando certo (com’è giusto che sia) sui punti di programma da portare avanti, ma imponendo comunque la loro visione politica generale.

Governo 5 sSe non riusciranno a fare il governo è chiaro che la responsabilità se la dovrà accollare inevitabilmente il PD che porterà o a un governo della destra o a elezioni anticipate, in entrambi i casi con conseguenze devastanti per il PD. Insomma col cerino in mano mi sa che c’è rimasto proprio il PD, altro che ago della bilancia!.

Dunque, tirando le somme, io non vedo affatto questa posizione di privilegio del PD, ma anzi credo che questo partito si trovi nella posizione più difficile degli ultimi decenni... onestamente non vorrei trovarmi nei panni della dirigenza del Partito Democratico che dovrà “ringraziare” il suo segretario per averli condotti con la sua arroganza (e non dico altro) a questa difficile situazione. E per giunta quasi quasi non vorrebbe manco dimettersi... ma per favore!!

Michele GinevraMichele Ginevra
07 Marzo 2018

40 commenti:

  1. Non vorrei mai fare il difensore di Renzi ma ti ricordo che il psi di Craxi governava col 13 per cento

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  2. Non è e non sarà l'unica volta che l'Italia si trova "senza in solo partito o una coalizione" in grado di governare perché privo o priva di una maggioranza autonoma. Non mi pare che in passato sia stato fatto il discorso "del cerino" . La politica è "un'arte" ed i politici dovrebbero essere degli artisti capace di realizzare un capolavoro. Dobbiamo avere la fiducia necessaria ma sempre vigili a che nessuno ci prenda in giro.

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  3. Analisi impeccabile che mi trova d'accordo.

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  4. Mattarella difficilmente riuscirà a mettere assieme un governo. Ha già sbagliato ad approvare questa legge elettorale, che premia le accozzaglie a danno di chi realmente vince le elezioni. Adesso si ritrova la patata bollente in mano. Siccome la matematica è una scienza esatta, va da se che il centrodestra è tagliato fuori e Salvini ha già dichiarato che non appoggerà mai un governo 5 Stelle. La sinistra è ridotta all'impotenza, per cui, l'unico governo possibile sarebbe a guida 5Stelle con l'appoggio esterno di quel che rimane del Pd, che però è stato appena blindato dal genio di Rignano e potrebbe essere possibile solo se lo cacciano. Se ciò non dovesse accadere, Prevedo un ritorno alle urne, con una nuova legge elettorale che finalmente premia chi vince. Se così fosse, non ci sarebbero più le coalizioni ma i partiti che correrebbero da soli. In previsione di questo, Salvini sapendo di poter contare sulle sue sole forze, che valgono la metà di quelle dei Cinque Stelle, oggi per non vedere svanire il miraggio di far parte di un governo,farebbe bene a cambiare idea ed appoggiare quest'ultimi.

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    1. Caianiello, è la prima volta che riesci ad essere lucido nella tua disamina: Lega-M5S è una soluzione per premiare i due vincitori dell'ultima consultazione elettorale. Inoltre, per un certo verso hanno condiviso alcune scelte sulle politiche europee e dell'immigrazione. Non concordo che il PD sia ridotto all'impotenza, anzi avrà il beneficio di fare una seria opposizioni ai grandi "maghi" della politica italiana. Ora le posizioni si sono ribaltate e le forze vincitrici devono dimostrare di essere in grado di amministrare, passando dalla demagogia (spero di no)alla politica vera.

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  5. Michele Principato Trosso7 marzo 2018 alle ore 14:13

    noi come programma siamo affini in ambito economico, lavoro, sanitario e istruzione alla sinistra, cosiddetta "keynesiana"...anche il pd a parole è keynesiana, però nei fatti sono pro bce, pro mercato, pro ultraliberista e pro banche... invece il vero paradosso è un altro, sia l'elettorato leghista sia l'elettorato pd vorrebbero un governo a trazione 5stelle.

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    1. Se avessero stravinto, non ci sarebbe stato alcun problema, buona o cattiva che fosse la legge.

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    2. Il tuo appunto andrebbe fatto agli elettori, non a chi si candida.

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  6. Maria Teresa Pompei7 marzo 2018 alle ore 14:14

    Condivido. Comunque vada resteranno con il cerino in mano. Chi è causa del suo mal pianga se stesso

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  7. Al posto del 5Stelle starei molto attento all’appoggio esterno del PD. E’ un gioco pericolosissimo. Non ci vuole la sfera magica per prevedere una vendetta renziana pronta a fargliela pagare facendo cascare il governo alla prima occasione utile. In questo caso Di Maio sarebbe costretto a passare la mano al centro destra, che farebbe un “governo di garanzia” nel quale il PD entrerebbe ufficialmente (invocando il bene del Paese e il senso di responsabilità). Lo stesso ragionamento vale nel caso di appoggio (molto più improbabile), da parte della Lega. Certo il 5Stelle non può esimersi dal chiedere i voti in Parlamento se davvero vuole governare. Ma sarebbe più prudente chiedere la disponibilità dei singoli, disposti a distinguersi da posizioni ufficiali dei rispettivi partiti, piuttosto che dei gruppi. Se Di Maio non ottiene la maggioranza non se ne faccia un dramma. I partiti avranno l’onere di spiegare il loro rifiuto di fronte al Paese, e continueranno con le solite orge parlamentari. Così la prossima volta il 5Stelle prenderà l’80% e il PD sarà solo un ricordo del passato.

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    1. Non credo che Di Maio possa presentarsi al Presidente della Repubblica solo con la disponibilità di singoli deputati. Credo che Mattarella, prima di affidare un incarico a Di Maio vorà garanzie precise da parte di gruppi parlamentari, piuttosto che una somma di singoli parlamentari.

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    2. Raffaella Schiavone7 marzo 2018 alle ore 19:49

      Maurizio Alesi La stessa cosa ha detto Cacciari...lasceremo che siano gli altri a dirci di no

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    3. Non è scritto da nessuna parte, né esiste alcun vincolo procedurale che impedisca a singoli parlamentari di votare la fiducia ad un governo. Se ci fossero tante singole disponibilità in favore di Di Maio Mattarella non potrebbe non prenderne atto.

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  8. L'analisi proposta dall'articolo è impoeccabile r perfetta sotto ogni profilo la risposta più adeguata è quella fornita da Giovanni Cananiello che condivisdo totalmente senza aggiungere una sola virgola.

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  9. Partiamo da un dato certo ..Mattarella si trovera' una PATATA BOLLENTISSIMA ..perche ? Questa vergognosa legge che lui ha approvato perche' avrebbe dovuto ELIMINARE il movimento CINQUE STELLE ....ha creato questo BORDELLO . Sara' durissima alleanze le uniche sono quelle che HANNO FATTO QUELLI DELLA COALIZIONE DI DESTRA (AL 100 PER CENTO BISTICCIERANNO PESANTEMENTE PER LE POLTRONE) PER IL RESTO qualsiasi alleanza non la vedo salvini vuole essere presidente del consiglio i CINQUE STELLE GLI UNICI CHE HANNO ..STRAVINTO LE ELEZIONE NON SI ALLEERANNO CON ..NESSUNO MATTARELLADOVEVA RESPIMGERE IL ROSATELLUM CON UN'ALTRA LEGGE I CINQUE STELLE AVREBBERO AVUTO UN ...GIGAMTESCO PREMIO DI MAGGIORANZA ..ORA SONO CAVOLI AMARI PER MATTARELLA ..VEDREMO ...ai posteri l'ardua sentenza ,,
    .

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  10. La politica si compone di rapporti istituzionali e personali tra essi. Molti grillini fino ad oggi sono stati offensivi e pubblicare fake, ora gli chiedono l'appoggio! Questa e' la nuova realta' che oggi offendo e domani mi servi per fare il governo..... i pieddini sono proprio luocchi..... ma.

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  11. quale cerino in mano questi si fanno accattari cari

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    1. questa è una possibilità da mettere in conto (credo si riferisca ad un'alleanza col CDX) ma credo che sarebbe un danno enorme per il futuro del PD

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  12. Michele Principato Trosso7 marzo 2018 alle ore 19:51

    se volete un mio parere vedremo un governo lega+fi+pd, e presidente del consiglio uno stile maroni/tremonti...

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  13. Al posto di preoccuparmi del pd mi occuperei di valutare su quanti parlamentari si possa contare. La campagna acquisti berlusconiana ci sarà. Chi vorrà mantenere tutto lo stipendio pure. ! Attenzione! Guardiamo in casa nostra ma che ce frega del pd?

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  14. La sx in Italia e non solo non può contenere l' avanzata delle dx. Sarà obbligata a trovar rifugio nei 5s. Sta a noi non farci contaminare.
    Marchionne, Scalfari, confindustria insieme ai soliti servi giornalai stanno già allungando le mani sul movimento

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  15. Epifanio Massimo Giardina7 marzo 2018 alle ore 20:19

    Un appoggio ai 5s non sarebbe un inciucio, in quanto, appoggio esterno e quindi, essendo un gesto senza contropartite, sarebbe un gesto di responsabilità. Ma dubito che i renziani facciano un gesto del genere. Si farà un governo renzi-salvini-berlusconi con un premier scelto dai tre ed un uomo di Renzi ministro degli interni...a meno che i dissidenti del pd non riescano a far raggiungere la maggioranza ai 5s, insomma, comunque vada PD spaccato.

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  16. No! No! No! Nessun appoggio ai grillini, si arrangino! Dimostrino di essere capaci! Criticare chi si arrabattava per fare era facile, adesso gli tocca! Si mettano a lavorare!

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    1. Se la situazione si evolverà come previsto, sarai accontentato.
      Il M5S presenterà, come ha sempre detto, una lista di punti per risolvere questioni di banale buonsenso: lotta alla corruzione, conflitto di interessi, reddito di cittadinanza, ecc. ecc.
      Saranno le altre forze politiche a doversi giustificare di eventuali rifiuti.
      Se non è stato abbastanza chiaro con queste votazioni, continuare a dire balle ormai non funziona, non vi si crede più.
      Per ogni "No" che il M5S otterrà come risposta, possiamo considerare uno spostamento crescente di voti da PD/FI/Lega al M5S.
      Torino e Roma hanno dimostrato che è possibile fare meglio dei predecessori (in alcuni casi, proprio bene).

      Chiacchiere e inciuci ormai stanno a zero.

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  17. Sinceramente, se dovessi fare un pronostico, vedo solo un rinvio alle urna. Ci sono diverse ragioni per un del mancato appoggio ad un governo Di Maio da parte dei gruppi parlamentari. Uno dei motivi molto meno nobile, taciuto, ma determinante è la "pretesa" dei Cinque Stelle di voler dimezzare gli stipendi di tutti i parlamentari e la cancellazione di molti privilegi. Ammettiamolo! Una lesa maestà inaccettabile.

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  18. Meglio restare all'opposizione, e integri moralmente, che calarsi nel ruolo dei buffoni di corte!

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    1. Credo che sia da ricercare il miglior compromesso possibile, perché stare perennemente all'opposizione il paese non si cambia.
      O almeno, non finché c'è gente che continua (perdutamente convinta) a votare mafiosi conclamati o a pensare che il problema più grave del nostro paese siano gli immigrati.

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  19. Raffaella Schiavone7 marzo 2018 alle ore 22:16

    Ringraziamo gli autori di questa infame legge elettorale....

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  20. Filippo Guttadauro7 marzo 2018 alle ore 22:18

    Il pd non ha um cerino in mano, ha Renzi ancora in sella. Il che penso sia peggio

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  21. Raffaella Schiavone7 marzo 2018 alle ore 22:21

    Il piano è stato studiato a tavolino dal pd,c he sapeva di perdere le elezioni.... Non ci sarà alcun governo M5S-Lega per tre motivi facili facili:
    - M5S e Lega hanno programmi di governo opposti: reddito di cittadinanza contro flat tax, prescrizione annullata contro alleato di Berlusconi, ripristino art.18 contro deregolamentazione mercato del lavoro... eccetera
    - il M5S ha già presentato la sua squadra di governo. Su quella chiede i voti. E solo un idiota può pensare che Salvini rinunci alla propria leadership sul centrodestra (regalandola a Berlusconi) per andare a fare la stampella di Di Maio!
    - M5S e Lega sanno benissimo che un loro governo durerebbe pochissimo e poi tutti e due pagherebbero un conto salatissimo con gli elettori.

    Il disegno di Renzi e Calenda:
    a) non avrà alcun successo, perché siamo tutti convinti che diversi parlamentari PD sono attirati dal centrodestra e dalle poltrone, mentre altri vorrebbero dare un sostegno esterno al M5S;
    b) se anche avesse successo porterebbe a nuove elezioni. E in quel caso il PD scende al 5%...
    (Michele Pizzolato)

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    1. Non dobbiamo perdere il fascino del non essere di destra ne di sinistra, qualsiasi inquinamento ci farebbe cadere in una trappola mortale. Il M5S ha il ruolo storico di mostrare al mondo come un popolo può arrivare al governo con la democrazia diretta ed è l'unico che "sinceramente" desidera che l'Italia si ricollochi nella sua giusta posizione tra le nazioni. Scrivo ruolo "storico" perché c'è un grande passato nel nostro futuro. Governare ora "ad ogni costo" non è saggio.

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  22. se il pd continua ad essere renzi e il suo giglio magico, meglio "esplorare" le "reali" intenzioni dei vari Emiliano e aspettare una buona volta che anche Grasso, dopo le tante angherie di cui si è macchiato da presidente del senato coi vari canguri, cominci a "ragionare" e vedrete che anche qualche altro piddino, fino a domenica di "ferro" cercherà di salire sul carro, ma stavolta le condizioni le dettano gli oltre 11 milioni di Italiani, che hanno deciso e poi non vorrei essere nei panni di Mattarella, se dovesse fare la "prodezza" di trascurare o farsi "beffe" della lista di Di Maio

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  23. Giuseppe Arcidiacono7 marzo 2018 alle ore 22:40

    Scusa Michele, solo per capire, ma i 5 stelle non sostenevano che non avrebbero fatto alleanze con nessuno? Mi sembra duro chiedere voti a un partito che a torto o a ragione hanno sempre descritto come il grande satana e con i quali non condividono quasi nulla.

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    1. Diciamo che avverrà qualcosa di simile:
      "Noi del M5S proponiamo questi punti, se voi del PD non volete perdere il poco consenso che vi rimane non vi rimane altro da fare che appoggiare le proposte."
      E, per favore, non voglio sentir dire che lotta a corruzione ed evasione, conflitto di interessi, ecc. ecc. sono argomenti di SX o DX...

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  24. Alcune precisazioni, mi sembrano inevitabili, oltre a quelle che ho scritto nell'articolo ed in risposta a Goiuseppe Arcidiacono. Si tratta naturalmente di un'opinione e quindi discutibile ma altrettanto legittima di quella di altri:
    1. Il fatto che i grillini abbiano cambiato attegiamento rispetto a 5 anni fa lo trovo un fatto positivco e di maturazione politica. In fondo era quello che auspicavano e soprattutto rimproveravano tutti ai 5 stelle. Ora che l'hanno fatto li critichiamo lo stesso? Quindi li critichiamo sempre e comunque. Va bene così.
    2: Non credo si tratti di alleanze come siamo abituati a pensare, almeno per quello che ho inteso io: non ci sarebbero infatti scambi di poltrone o ministeri, perchè la squadra di governo l'hanno anticipata prima e presentata pubblicamente e non potrebbero mai sputtanarsi davanti al loro elettorato operando con i metodi della "vecchia" politica distribuendo ministeri, cosa che hanno sempre contestato. Semmai si tratterebbe di "trattare" la presidenza di una delle due Camere e quelle delle commissioni parlamentari, ma saremmo comunque nell'ambito di ruoli istituzionali che nulla ha a che fare con scambio di poltrone.
    3. La descrizione "del grande satana" credo sia stata reciproca, come ho già scritto ed è innegabile che è il frutto di un imbarbarimento generale della politca che non fa bene a nessuno, di cui il PD, come gli altri non è esente.
    4. Secondo me la palla (o il cerino) adesso è nelle mani del PD che dovrà decidere tra le tre opzioni possibili e saranno caxxi amari per questo partito qualunque sia la loro decisione. Penso che l'accettare l'apertura dei 5 stelle potrebbe essere la scelta meno dolorosa per il partito, ma questa è la mia valutazione e per giunta manco tanto convinta, per le oggettive difficoltà in cui si trova il PD.
    5. Io se fossi nella dirigenza del M5S, e volessi agire solo in modo egoistico ed utilitaristico, non farei nulla più di tanto per agevolare questo accordo, perchè il M5S secondo me ha tutto da perdere in un accordo con un partito fatto da Casini, Lorenzin, Tabacci, Bonino, Boschi, Renzi e tutti i suoi parlammentari da lui stesso nominati e quindi tutti renziani e pertanto pronti a far di tutto per logorare il M5S in una continua ed estenuante trattativa per ogni provvedimento da portare avanti.

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  25. Chi è causa del suo mal pianga se stesso, se poi aggiungiamo la legge elettorale voluta proprio da loro a colpi di vergognosa fiducia non si può non dire che se la sono cercata!

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  26. Finirà, che "per senso di responsabilita" Mattarella ci rifilerà il solito "Governo tecnico", formato da tutti quelli "trombati" dagli elettori ma ripescati dalla "loro" Legge Elettorale.

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  27. Un pastrocchio con Salvini è impossibile perché Berlusca farebbe crollare gli accordi nelle regioni leghiste e nei comuni, a parte il fatto che un Salvini Di Maio non potrebbe mai attuare il programma dei 5s e non sarebbe utile per Salvini se i ministri dovessero essere quelli presentati a Mattarella!

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