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sabato 5 dicembre 2015

Niente offese. La Sicilia sarà meravigliosa

Roberto Vecchioni isoladi Giangiuseppe Gattuso - Non ho l’offesa facile e non soffro di campanilismo. Apprezzo ciò che di buono c’è ovunque e osservo la realtà che ci circonda.

Mi piace fare confronti, cerco, quando ne ho l’opportunità, di avere opinioni e notizie direttamente anche da chi vive altrove. La politica e la legalità, la sicurezza, la criminalità, i servizi sociali, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, i trasporti, le strade e le infrastrutture in genere. E poi gli interventi d’emergenza, quelli quando succede qualcosa di imprevisto, quando c’è una frana, un’alluvione, un pilone che cede. Ma anche i lavori pubblici e i tempi di esecuzione. Per esempio la realizzazione di un’autostrada, come la Salerno Reggio Calabria o la Palermo Messina, e potremmo continuare.

A volte mi è capitato di chiedere ad amici che frequentano Berlino, o altre città, se anche li ci sono le “scaffe”. In italiano ‘buche’, ma non rendono il senso vero di quelle che fanno parte del nostro vivere quotidiano. Qui le strada senza scaffe, senza buche, e rappezzi che sono anche peggio, rappresentano una rarità.

La rete, poi, è una fonte inesauribile di informazioni e, facendo le opportune scremature, si possono trovare le cose più incredibili. Praticamente su tutto e con una certa facilità. E se si vuole conoscere qualcosa, se si vuole approfondire per capire le differenze basta soltanto un pizzico d’impegno.

Cina autostrada sul mareHo visto filmati sbalorditivi al cui confronto le realtà dei nostri territori sembrano preistoria. Proprio in questi giorni è stato diffuso il video della sostituzione di un ponte vicino Pechino. Due carreggiate a dieci corsie per superare un’autostrada sottostante. Il tutto in sole 43 ore (quarantatré). Ovviamente per le sole operazioni di smantellamento e sostituzione delle parti sospese lunghe 55 metri e larghe 45, dove passano ogni giorno circa 200.000 autoveicoli. E pensare che le ore previste dovevano essere dodici in meno! Un imprevisto. Cose da pazzi.

Ma senza volere essere catastrofista, categoria insopportabile, i problemi che affliggono la Sicilia, praticamente da sempre, sono tanti. Un’isola bellissima, ricca di storia, di monumenti, di mare, di terre fertili e generose, di un clima stupendo, vittima di una crisi economica pesantissima, aggravata da un sistema criminale pervasivo e sempre da debellare.

Decenni di colpevole indifferenza, malgoverno, superficialità e clientelismo diffuso. Una situazione nella quale abbiamo sguazzato senza ritegno, convinti di essere più furbi degli altri. Dando fiducia incondizionata, subendo angherie per evitare di peggio, voltandoci spesso dall’altra parte. In nome di uno stupido e sterile egoismo. 

Vecchioni a telPer questo Vecchioni non mi ha fatto incazzare. Per questo le sue parole, toccanti, forti, cattive, ma vere, potranno, invece, essere utili. Per risvegliare coscienze assopite, cervelli distratti, intelligenze nascoste. Perché il sacrificio degli eroi civili che hanno dato la vita non venga disperso. Per spingere le nuove generazioni a riappropriarsi del loro futuro, a impegnarsi direttamente senza delegare niente e a nessuno. A partecipare attivamente come cittadini consapevoli della loro responsabilità, del ruolo enorme che ognuno può svolgere nella società. Per cambiare il sistema, la politica, le istituzioni e determinare dal basso e finalmente la svolta necessaria.

Ecco perché Roberto Vecchioni non ha offeso nessuno. Ecco perché anche le provocazioni più aspre e cattive possono essere utili. A creare le condizioni necessarie per un indispensabile e radicale cambiamento culturale. Almeno è quello che spero.

Giangiuseppe Gattuso
05 Dicembre 2015

P.S
. Avevo dimenticato di ringraziare Vecchioni per il suo atto d’amore e di coraggio verso una terra che ama.Bastano queste sue parole: “I siciliani sono la razza più intelligente al mondo ma si buttano via così. Non lo sopporto che la Sicilia non sia all'altezza di sé stessa

32 commenti:

  1. Giangiuseppe, come al solito, ha scritto un ottimo articolo in merito a l'argomento del giorno: Il giudizio di Vecchioni sulla Sicilia.
    Ho già scritto ieri nella discussione su FB che anche a me non mi ha fatto incazzare. Ho detto solo che avrei usato un termine più elegante, ma altrettanto efficace ne definire la Sicilia attuale nella politica e nel comportamento in genere di noi che l'abitiamo. Qualcuno si è sentito punto nell'orgoglio perché da singolo si comporta per bene. Tanti singoli ci comportiamo per bene, ma non riusciamo a fare risultato.
    La Sicilia è bella? e chi lo può negare. Ma diciamo la verità, è un dono di Dio per quanto riguarda la natura, un dono degli antichi greci per quanto riguarda i nostri bellissimi e importantissimi siti archeologici. Cosa facciamo noi per arricchire questi Doni?

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  2. C'è da dire che ognuno è arbitro del proprio destino. I Siciliani quando nel 2002 hanno eletto 61 parlamentari berlusconiani su 61 seggi disponibili, hanno scelto il loro destino e possono rimproverare solo loro stessi.

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    1. Spiegami cosa avrebbero dovuto fare i siciliani nel 2002. Dovevano votare per la gioiosa macchina da guerra di Achille Occhetto? E perchè mai? Conoscendo il partito comunista e quello che avevano combinato i comunisti italiani dal dopoguerra in poi, non avrebbero potuto e infatti non l'hanno votato.
      Hanno provato a dare fiducia a qualcuno che in quel momento ancora non aveva fatto politica, aveva dimostrato come imprenditore di essere un tipo in gamba e aveva suscitato grandi speranza parlando alla gente con parole semplici, non con il politichese come ancora fatti tutti.
      Poi le cose sono andate come sappiamo, ma non si può malevolmente criticare un popolo che vuole il cambiamento.
      E comunque qualche giorno fa Violante ha detto parole durissime contro il suo partito, quel PD che finalmente ha buttato la maschera, impelagandosi irrimediabilmente nei peggiori scandali che hanno finito di infangare una politica indegna, altro che Berlusconi.

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  3. L’articolo di Giangiuseppe me lo aspettavo ed è anche opportuno visto il clamore che ha suscitato l’argomento. Quello che trovo incomprensibile ed ipocrita è lo stupore di tanti benpensanti che sgranano gli occhi e le orecchie, di fronte ad affermazioni che tutti quanti facciamo ogni giorno, davanti all’immondizia per strada, al degrado, alla doppia fila di auto posteggiate, ai piloni dei viadotti che cedono, al lavoro che non c’è. Però quando qualcuno non siciliano, si permette di dire esattamente le stesse cose che ci diciamo ad ogni piè sospinto, si apre un casus belli. Fior di intellettuali, cronisti, opinionisti della domenica e gli immancabili politici (veri responsabili dello sfascio) si lanciano in accuse ridicole contro un cantautore stimabilissimo, serio e che proviene dal mondo dell’insegnamento. Si è distinta per insipienza il sottosegretario Simona Vicari che, fingendo risentimento, ha affermato: "sproloqui volgari contro uno dei fari della civiltà e della cultura europea e mediterranea". O un altro campione di efficienza come il sen. Renato Schifani (resuscitato per l’occasione): “non c'è niente di peggio delle banalizzazioni e delle generalizzazioni, quelle in cui, purtroppo, è caduto Roberto Vecchioni”. Due persone che appartengono ad un partito che ha affossato l’Italia e la Sicilia, si permettono di redarguire chi si è limitato a riferire semplicemente ciò che ha visto. Come si fa a dire che Vecchioni ha offeso la Sicilia avendo affermato: “non amo la Sicilia che non si difende, che rovina le sue coste, che rovina la sua intelligenza la sua cultura. Non la amo per una ragione fondamentale: i siciliani sono la razza più intelligente al mondo ma si buttano via così. Non lo sopporto che la Sicilia non sia all'altezza di sé stessa". Parole che avrebbero meritato un applauso per il chiaro intento di suscitare una reazione, un sussulto di orgoglio da parte dei siciliani, invitati a riappropriarsi di una terra definita magnifica e piena di bellezze. Dov’è la lesa maestà? Ma davvero si può pensare che Vecchioni si sia recato in Sicilia per offendere i siciliani (essendo peraltro di origini messinesi egli stesso). Bene ha fatto il sindaco di Palermo a difendere il cantautore, dando l’unica lettura possibile dell’episodio: la Sicilia va amata, custodita, migliorata, malgrado una politica (quella sì, di merda) che continua ad umiliarla.

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  4. Vecchioni mi ha molto disturbato, perché non amo sentire parlare male della Sicilia, ma devo ammettere, mio malgrado di non potergli dare torto. Noi stessi su questo blog, consumiamo le dita e le nostre tastiere in lamentele quotidiane, su questa terra dimenticata dalle istituzioni e dalla politica in particolare, accettando come normalità, ogni genere di disagi che altrove verrebbero visti come assolute emergenze. Questo, mentre a Palermo si consuma l'ennesimo suicidio di un altro disperato, la politica di questo governo nefasto, corrotto e servo dei potenti, è impegnata a salvare a suon di miliardi, le banche che hanno truffato i cittadini. Ma la Sicilia non è il Piemonte o la Lombardia di Vecchioni, al quale comunque, suggerirei di studiare un po' di storia vera, prima di venire a pontificare in Sicilia, ma una regione di periferia, già condannata dalla ricchezza, prosperità e benessere , alla povertà ed arretratezza perenne dagli inglesi e dai criminali sabaudi conquistatori, che imposero, attraverso il furto di ogni risorse, ferite mai sanate. Si è vero, questa Sicilia è disastrata, nel suo territorio, economicamente, come nelle istituzioni e nella politica locale asservita ad interessi malsani, ma io continuo a confidare in una presa di coscienza è dei suoi abitanti. Da troppo tempo questa terra aspetta dei nuovi Vespri, che gia una volta gli resono onore.

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  5. Concordo con te, Giangiuseppe, il tuo approccio è corretto e costruttivo. Vecchioni dice le cose come stanno. Chi si offende o si risente,non vuole vedere la realtà siciliana nella sua durezza e crudezza, oppure, fa parte dell merda. Nel panorama dei commenti c'è pure Leoluca Orlando che si dice d'accordo con Vecchioni, ma lui lo fa nel suo stile di sempre, per nascondere se stesso dalla merda della quale fa parte integrante, per essere stato ed essere tuttora, uno dei principali responsabili dello stato pietoso in cui versa la Sicilia.

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    1. Che Orlando sia responsabile dello stato pietoso in cui si trova la Sicilia, lo trovo davvero eccessivo considerato che Orlando è solo sindaco di Palermo che, malgrado lo sfascio in cui è stata abbandonata nel decennio precedente, sta cercando di risollevarsi tra mille difficoltà. Per il resto bisognerebbe chiedere conto a qualcun altro. Le suggerisco un nome: Saro Crocetta.

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  6. Cosa potrei aggiungere a tutto quello che tu, Giangiuseppe, hai scritto i modo ineccepibile? Mi sono indignato per l'indignazione espressa da molti siciliani alle parole dell'ottimo Vecchioni. Siamo diventati suscettibili e pronti a difendere la nostra sicilianita' di fronte ad un italiano che ci sbatte la verità in faccia. Sono indignato e mi vergogno per la loro inappropriata indignazione. Vecchioni ama la Sicilia ed è proprio per questo che ha usato quell'epiteto dirompente e provocatorio; perché anch'io sono pronto ad usarlo per quella massa informe, abulica, vigliacca che ha contribuito a cancellare tutti i valori sacri della nostra terra, che ha menomato il suo corpo deturpando inesorabilmente la sua impari bellezza.Le scelte politiche insane, l'omerta' mafiosa, il pressappochismo e la deleteria incompetenza: questo ci deve indignare, Siciliani. Io sono Vecchioni e ,come me, tanti altri siciliani che condannano il vostro silenzio, complice di tutte quelle nefandezze che i "parlamento" siciliano ed il Governo ha commesso nei confronti della mia amatissima Terra.

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  7. Come sempre preciso e puntuale il nostro Gianni, un articolo il suo sulla realtà siciliana, concordo con la sua visione, nessun sentimento di offesa nei confronti di una persona che ha solo evidenziato ciò che è sotto i suoi occhi e di tutti. E' la lettura di come lo ha detto che ha indignato alcune persone?
    Eppure siamo abituati a ben di peggio, a sentire e leggere "schifezze" ogni giorno. Voglio leggere queste parole come una esortazione a vedere, non solo guardare, dove vedere sta ad agire, non fare gli struzzi, la Sicilia è stata sacchegiata e impoverita si da una classe politica indegna, da una criminalità forte anche dei legami con la politica e l'imprenditoria, ma ciò è accaduto anche perchè il "singolo" non ha agito, penso che tanti singoli avrebbero fatto un pò di differenza, o almeno lo spero.
    Dunque ben venga qualcuno che, magari con parole forti, provi a far venir fuori l'indignazione, si spera indirizzata verso i veri colpevoli e non verso chi li indica.

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  8. Mi aspettavo l’articolo da Giangiuseppe ed è cosa buona e giusta averlo scritto . In verità io mi sono indignata dell’indignazione ! Avevamo tanto bisogno di una bella doccia fredda. Eravamo un popolo capace di ribellarsi,un popolo pieno d’orgoglio,di sete di giustizia e ora?Siamo un popolo di lagnosi,con politiici inetti che votiamo. Un popolo che aspetta dagli altri che qualcosa cambi. Ammettiamolo pure ,l’inciviltà impera.Le corsie di emergenza sono “PI SCALTRI” ;trovarti la macchina danneggiata e non sapere da chi,ordinaria amministrazione;La fila è guardarsi da chi è pronto a scavalcarti,con un sorriso da ebete;il turista un pollo da spennare;la mafiosità l’atteggiamento più diffuso;il clientelismo poi non ne parliamo e quante cose si potrebbero dire……….Le nostre bellezze naturali non bastano a redimerci.Se rispettiamo le regole del viver civile,possiamo e dobbiamo pretendere di più. Vecchioni avrebbe potuto dire le stesse cose in maniera diversa?NO non ci avrebbero toccato!L’equazione è cattiva politica per inesistenti cittadini.Apriamoci bene gli occhi,quando voteremo e impariamo a rispettare i nostri doveri per chiedere,urlare i nostri diritti!

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  9. Cari amici Siciliani, è difficile "vendere" il proprio prodotto, parlandone male. Perchè dico questo? Ma perchè mi pare che siate troppo ipercritici rispetto alla vostra bella terra.
    Certo, l'insulto di Vecchioni non è bello. Non sono stati nemmeno "belle" la messi di vostri voti a berlusconi, nel recente passato, Dare a questo tizio la maggioramza, una volta eleggendo tutti i consiglieri regionali, ed un'altra tutti i parlamentari Siciliani, beh, questa è una colpa grave della quale dovete fare un pò di moderata autocritica. Così come dovreste autocriticarvi per aver permesso ad un tal crocetta di sgovernarvi.
    Sono tutte "colpe", delle quali voi stessi vi accreditate. E la vostra millenaria storia, e l'intelligenza di cui siete tutti dotati, per i casi specifici, lasciatemelo dire: è una aggravante, non una scusante.
    Della mafia, non è colpa vostra, essa è come un cancro secolare, con le metastasi in tutto il Paese, in tutto il mondo direi. Sono stato troppo duro? Credo di no, sono cose che affermate voi stessi.
    Io credo anche, che la vostra bellissima isola non sia un problema per il Paese, ma potenzialmente una grande risorsa, come del resto tutto il sud.
    Non lo dico per piaggeria, non ne ho bisogno, lo dico perchè ne sono fermamente convinto.
    Io penso che la Sicilia, al netto dei Crocetta, dei berlusconiani, dei neoleghisti, della destra e della sinistra, ma al PIENo di uomini onesti, che sanno distinguere ed attuare, il bene rispetto al male, beh, sono convinto che se questi governassere, la miseria si trasformerà in ricchezza per tutto il Paese.
    Ma come? Abbiamo i siti storici che tutto il mondo c'invidia. Un mare e le coste, che, se valorizzate, e sfruttate come si deve, da sole potrebbero sostituire l'uitile che abbiamo dalla morente industria Italiana. Investire in cultura, decongestionare i carrozzoni messi in piedi come poltronifici, queste sono le prime cose che, secondo me la Sicilia dovrebbe attuare.
    Se son veri i numeri che la lega rende noti in Veneto, sui costi dei forestali Siciliani, rispetto a quelli di altre regioni. Se son vere le ruberie ed i costi della sanità, beh, ci vuole "poco" a rimediare e far rifiorire un'isola che, lo ripeto, secondo me non è un problema. Io credo che nemmeno in Uganda si siamo viste le cose che ha fatto un Crocetta. Nemmeno possiamo gridare che la democrazia è violentata in Kazakistan, se in Sicilia (liberamente) si votano 61 Parlamentari su 61 dello stesso colore. In questo senso c'è qualche cosa che non funziona, sia che ciò sia avvenuto per la destra, così come per la sinistra. A Treviso, che è la mia provincia, se fosse mancata l'acqua come è successo a Messina, sarebbero scoppiati sicuramente dei moti di piazza (Treviso non è rivoluzionaria, tutt'altro). In televisione invece abbiamo assistito solo ed unicamente a delle lamentazioni da parte delle persone intervistate.
    Ecco, come al solito ho fatto un pò di confusione (il tempo per scrivere è limitatissimo), ma credo di aver spiegato il mio punto di vista.
    Credo che i Siciliani abbiano la capacità, l'intelligenza e l'onestà, di far rinascere questa terra profumata e magnifica, oltretutto, questo non è solo un problema siciliano, ma di tutta l'Italia, perchè se la Sicilia si riscatterà, andrà bene anche i, Paese, se non sarà così, affosserà anche l'Italia.

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  10. Trovo assolutamente esagerato il risentimento, spesso anche scomposto che ha fatto seguito alle dichiarazioni di Vecchioni. Questo atteggiamento di "offesi" non fa che avvalorare quello che lui, ha dichiarato! Abbiamo "letto" e ben compreso quanto ha detto??? Nulla di offensivo se non quell'esclamazione cui si è lasciato andare , effettivamente poco elegante ma perfettamente pertinente al contesto del concetto da lui espresso nei confronti della Sicilia che ama profondamente e di cui ammira la storia, l'arte, la cultura, le bellezze naturali e paesaggistiche. Allora, perchè tante sterili polemiche, anche da parte di gente di (in)discutibile spessore culturale??? Perchè non smetterla con questo inutile e controproducente vespaio di polemiche ??? E' vero o no che siamo i primi a lagnarci ora di Crocetta con tutto il suo baraccone, ora di Orlando che rimane come "mummificato " perchè in tutt’altre faccende affaccendato? Siamo seri, finiamola con questa manfrina. Per quanto mi riguarda, amo la mia Sicilia a cui auspico delle sorti migliori... e continuerò ad amare il grande Vecchioni e le sue magnifiche canzoni... non so perchè mi vien da dire W l'Italia. Ma con un groppo in gola.

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  11. Vecchioni gongola...
    Buona parte della stampa e nei social si levano grida di indignazione per il recente discorso di Vecchioni. Critiche sul fatto che sia lasciato trasportare dalla foga o dall’affetto per offendere i siciliani.
    Altri affermano che si sia bevuto il cervello oltre ad avere alzato il gomito come suo solito.
    Questo è ciò che emerge ancor dopo qualche giorno dalla sua lectio magistralis presso la facoltà di ingegneria di Palermo (ove si suppone fossero convenuti -così lui ha creduto- persone intelligenti).
    Purtroppo intelligenza e la sensibilità di tanti si è coagulata sulla parola “merda” non propriamente salottiera ma sicuramente detta nel contesto di un discorso che voleva essere giustamente e sanamente provocatorio alfine di scioccare gli animi e indirizzarli ad una reazione proattiva. Ma il Prof. Vecchioni, probabilmente sconosce gli scritti di Sciascia o quelli di Pirandello o li ha dimenticati perché prima di lui tali autorevoli pensatori, siciliani giustappunto, hanno indugiato sugli aspetti negativamente irredimibili dei nostri conterranei. Perfino la maledizione del “peccato di fare” in cui si incorre ove si volesse iniziare una qualunque start up, sommessamente alimentata da invidie ipocrite e settarie dei migliori ambienti isolani. Teniamoci dunque il bel clima, il sole, il mare (senza sfruttarli più di tanto), teniamoci il problema del traffico, stigmatizzato da Jonny Stecchino-Benigni e tutti i giudizi negativi che tornano come boomerang dai tempi di Montanelli ed a Vecchioni indignati diciamo: “ma a tia cu ti ci purtò? Cu cu hai currutu? U capisti che sta parola ull’avevi a diri? Ca avemu tutti u fazzulettu nni manu, e tu nni parri accussì!” E il Prof. Vecchioni gongola… e pensa (in brianzolo) “v’ansignari e v’a perdiri, ma andate a fare in c…o!”

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  12. Roberto Vecchioni ha detto solo la verità, e in tanti si sono incazzati perché è una scomoda verità

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  13. La Sicilia, come tutta l'Italia, ha grossi problemi, che Vecchioni abbia voluto lanciare una provocazione, forse, ma.

    "“La Sicilia è un'isola di merda. Mi dà un fastidio tremendo che questa Regione non sia all'altezza di se stessa”."

    mi pare decisamente esagerato. Certamente, anche noi ci riferiamo al Paese con espressioni analoghe, ma la differenza è tutta nel suo essere specifico verso la Sicilia, il nostro verso l'Italia in generale......... che non brilla esattamente, di luce propria. Spero, serva a fare riflettere i governanti siciliani, ma a me personalmente, da ligure, ha fatto proprio schifo.

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  14. La Sicilia non è un'isola di mer...,lo sono le persone che l'hanno ridotta così...e poi Vecchioni è un gran maleducato perchè non si usano questi termini davanti ad una platea, e non si arriva ubriachi ad una conferenza...lo invito a non venire mai più nell'isola che lui definisce così e a starsene nel Nord che è più...pulito

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  15. Non sono offesa da chi ha avuto la schiettezza e l'onestà di dire il vero sulla nostra terra, senza ipocrisia e false sviolinate. Viviamo in un'isola di merda, è ciò che penso quando vado in giro per la città, o rientro dopo un periodo trascorso fuori, il degrado, l'abbandono e il silenzio complice dei cittadini è come un'offesa. Simona Vicari, poteva e doveva evitare commenti da incompetente, considerando che sguazza nella melma, chiudendo gli occhi sulla realtà. Ci nascondiamo dietro un ditino, e chi si è offeso non ha il senso della dignità e giustifica il malaffare e il ladrocinio di chi ci governa. Si, ha dato una scossa, con un'analisi dura e senza fronzoli, come un padre quando riprende i figli mediocri, quali siamo diventati, sudditi passivi, senza orgoglio, con un governo che ci schiaffeggia giorno dopo giorno. Abbiamo dimenticato ciò che siamo e che siamo stati. Svendiamo i nostri figli, li mandiamo in giro per il mondo, dove apprezzano la loro intelligenza e gli ridanno la dignità che hanno perso nel loro paese. Ha pienamente ragione, Vecchioni, quando conclude che non siamo all'altezza di noi stessi, parole che fanno male, ma vere.

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  16. Riflettiamoci.... Vecchioni vuole semplicemente svegliarci dal letargo

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    1. Michele Giansiracusa6 dicembre 2015 alle ore 23:38

      m'associo a Monoca Fantaci, l'avevo già pensato per il semplice fatto che un intellettuale mai sarebbe coscientemente sceso al livello di sgarbi

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  17. Caro Giangiuseppe, sull'intervento di Vecchioni all'Università osservo che tutto ciò che ha detto, che a molti potrà apparire offensivo, in realtà è roba che, non solo io, ma tantissimi amici miei, continuano a ripeterci da almeno 30 anni.....Personalmente, non mi sono sentito affatto scandalizzato o offeso. Prima di tutto perchè l'approccio notoriamente diretto di Vecchioni è stato quello di un padre verso una figlia che non sa gestire la propria vita. Una figlia bella ma stupida, o meglio che sente più comodo fare la stupida e tirare avanti. Fatalismo ? Disinteresse ? Disimpegno sociale e politico ? Innalzamento dell'ego ai massimi livelli ? Di questo e di tante altre cose ha parlato, indirettamente, Vecchioni. E di cosa lo vogliamo accusare ? Noi siciliani ci troviamo agli ultimi posti in tutte le classifiche dell'universo in tema di civiltà e saper vivere, proprio per questi mali atavici che ho appena indicato e per tanti altri che conosciamo fin troppo bene. Mare meraviglioso ? Clima incantevole ? Si, ma la vita dove la mettiamo ? Il futuro cosa può offrire ai nostri figli ? ...Per non parlare poi della prepotenza e della'attitudine genetica al malaffare e al crimine organizzato.... ne vogliamo parlare ? ...Meno male che Vecchioni non ha aperto anche questo libro.....
    Un'ultima osservazione: credo che lui abbia parlato così disinvoltamente proprio perchè sente la Sicilia come terra anche sua. Ed io se a Milano vedessi qualcosa che non va, ne parlerei male proprio negli stessi termini in cui lui ha parlato di Palermo e della Sicilia.

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  18. Ha ragione Giangiuseppe Gattuso, non ci si può incazzare per quello che ha detto Roberto Vecchioni. Le sue parole sferzanti per il coraggio di averle pronunciate in pubblico, in Sicilia e direttamente agli interessati esprimono il suo amore per questa terra. Abbiamo assistito a tante dichiarazioni che esprimevano indignazione. Il Governatore Crocetta, dal luogo di vacanza, ha affermato che la Sicilia è l'isola più bella del mondo e, qualcuno, commentando, ha risposto che il merito è dovuto alla madre natura. A parte le bellezze naturali il suo prestigio, la Sicilia, lo deve agli artisti, ai suoi uomini di cultura, ai suoi eroi che hanno dato la vita per la legalità, agli artigiani e agli emigrati che con il loro impegno, fuori dall'isola, hanno dimostrato che i siciliani rispettano le regole del contesto sociale dove ogni individuo è considerato il baricentro della comunità. L'indignazione di alcuni alle parole di critica, oggi di Vecchioni e domani di tanti altri, è usato ad arte per far dimenticare all'opinione pubblica la vera situazione e il mal governo isolano, lo scenario desolante è ben descritto nell'articolo " Niente offese. La Sicilia sarà meravigliosa ". Spesso mi domando perché provo risentimento per questa terra per me matrigna da volerla chiamarla con appellativi più pesanti di quelli espressi da Vecchioni ma, prevale il senso di attaccamento. Il mio desiderio è vedere la Sicilia cambiata. Poiché il cambiamento non può venire per grazia ricevuta ne per opera degli attuali politici, occorre l'impegno di tutta la società civile e, ben vengano gli stimoli al riscatto. Sarebbe bello,nel prossimo futuro, commentare la notizia della primavera siliciana.

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  19. Qual è la radice dei problemi? Ci vorrebbe una tre giorni per parlarne in modo soddisfacente; ci proverò qui usando una logica induttiva...per input, in modo da favorire una sintesi, ricca però di stimoli e possibilità di inferenze. Non abbiamo noi siciliani forse chiaro il circolo vizioso socio-politico in cui siamo impantanati da decenni. C'è un nesso stretto tra la legge e il comportamento dei cittadini; intanto è di capitale importanza distinguere concettualmente tra legalità e giustizia, il concetto di legalità non coincide con quello di giustizia, ciò che è legale non è detto che sia anche morale...la radice di ogni male è qui, in questa dicotomia che spesso è stata usata demagogicamente, ingannando la gente creando confusione tra i due concetti e quindi "sterilizzando" la capacità di controllo sociale ed etico del popolo. Quando la legge è giusta, cioè di buon senso, favorisce l'armonia sociale ed ha una forza pedagogica verso il bene, se invece è intrinsecamente riduttiva cioè funzionale al sistema di potere e di lobby distrugge nel tempo il tessuto sociale ed etico. Ora passo agli esempi induttivi: sabato della settimana precedente sono andato a fare una passeggiata in montagna vicino Palermo, addentrandomi in una stretta valle per una via asfaltata con la macchina, poi a piedi per un Km circa, in una zona ricca di impianti forestali, ho visto di tutto ai margini di questa strada che poi si trasformava in un largo sentiero, pezzi di eternit...televisori bruciati sversamenti strani...di tutto e di più...attorno molti ulivi.

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  20. Io difficilmente concordo con chi scrive articoli in PoliticaPrima, vado a cercare il pelo nell'uovo par non essere d'accordo, mi appiglio a qualsiasi cosa pur di fare polemica.
    Stavolta però non posso fare a meno di concordare in tutto e per tutto con quanto ha scritto l'amico Giangiuseppe.
    E' vero che Vecchioni forse non è la persona più adatta per fare di queste prediche,infatti risulta che abbia l'abitudine di bere e infatti a Milano gli hanno anche ritirato la patente e lo hanno condannato a due mesi perchè trovato positivo al test dell'alcol.
    Ma c'è il lato positivo in ogni cosa. Ho letto nei commenti precedenti che Vecchioni quando ha parlato all'Università fosse un pò "allitrato" come si dice nel nostro bel dialetto quando qualcuno mostra di essere ubriaco. Qual'è il lato positivo? "In vino veritas". Magari se fosse stato completamente sobrio i freni inibitori avrebbero funzionato e lui non si sarebbe espresso in quel modo sulla Sicilia.
    Ma anche se qualcuno si è infastidito per l'uso della parola merda, mi pare che Vecchioni abbia sacrosantamente ragione. E' inutile girarci intorno, è inutile che noi siciliani ce la prendiamo quando riceviamo di queste sberle; dovremmo essere grati a questo cantante che fuma e beve come un bischero qualsiasi che non sa i danni alla salute dell'alcol e del fumo, per avere comunque procurato questo "vivamaria" di risposte di dibattiti, di prese di posizione, per avere smosso delle acque troppo stagnanti dove non possono vivere neanche i pesci, per mancanza di ossigeno.
    Devo per altro ricordare che non è la prima sberla che noi siciliani siamo costretti a subire. Se qualcuno ha voglia di riflettere sui mali della nostra bella Sicilia, vada a rileggersi un articolo durissimo del giornalista Francesco Merlo pubblicato su Repubblica tre anni e mezzo fa. Quello si che colpisce, altro che le parole di Vecchioni. E anche in questo caso dobbiamo incassare e tacere, perchè anche Francesco Merlo, ahimè, ha ragione. Ecco il link:

    http://palermo.repubblica.it/cronaca/2012/10/06/news/ruberie_sprechi_e_baronaggio_feudale_ecco_perch_lo_statuto_speciale_va_abolito-43993505/

    POPOLO SICILIANO, SVEGLIATI, MANDA A CASA QUESTI LADRONI R RIAPPROPRIATI DELLA TUA DIGNITA' OFFESA.

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  21. Secondo me il problema è questo: le persone che si sono trovate ad ascoltare Vecchioni sono le prime vittime di una situazione che nessuno nega, sono quelle che subiscono, quelle che, "obtorto collo",vivono ogni giorno sulla loro pelle i disagi, gli scandali,le dissonanze della loro madre-terra. Gli altri, quelli che contano e che dovrebbero agire, si fanno una grassa risata sopra e si girano dall'altra parte. E allora, è meglio avere più rispetto dei famosi "capponi di Renzo" di manzoniana memoria e risparmiare loro un altro "schiaffo", visto che ne prendono già tanti.....

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  22. Sono anch'io del tuo parere Giangiuseppe, non si puo' difendere l'indifendibile, anzi chi vuol bene questa terra, deve denunciare a voce alta tutto quello che non va, fare parte attiva di un cambiamento, che renderebbe la nostra isola ancora piu' bella e attrattiva, la difesa campanilistica e' inutile e dannosa...... Devo anche dire, che questo mio schierarmi con Vecchioni mi ha portato parecchie inimicizie e parolacce, che hanno fatto si che ne fossi ancora piu' convinta, perche' prima che si riesca a cambiare le cose deve cambiare la maggior parte della gente.!!

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  23. Quante volte al giorno perdo la pazienza e mando a quel paese i palermitani,tutte quelle volte che non posso uscire da un posteggio, quando cammino sui marciapiedi e torno a casa con le scarpe sporche di cacca perchè qualcuno a cui piacciono tanto i cani ha pensato bene di far sporcare al proprio cane le strade degli altri e di tenere pulita casa sua, quando i cassonetti della spazzatura sono "lì" ma il buon cittadino ha fretta e butta i sacchetti "vicino ai cassonetti", quando sei costretto a fermarti in un traffico già paralizzato perchè due vecchi amici si incrociaciano con le auto e pensano di scambiare quattro parole come se seduti al bar, quando devi litigare e rischiare il peggio per dei posteggiatori abusivi, quando i vigili servono solo a fare le multe, quando i nostri figli sono costretti a partire e le nostre stesse intelligenze sono sottovalutate, quando non c'è posto per la meritocrazia ma solo per i raccomandati, e a tutto questo diciamo ma è colpa nostra? Si certo e' segno di una mancanza di rispetto verso l'altro ma qualcuno può dire non tutti i siciliani siamo così, c'è anche il siciliano civile rispettoso delle regole che partecipa alla politica va alle urne e vota,e come è successo a tanti: si accorge dopo tempo di aver fatto una scelta sbagliata,a questo punto arriva il Professore Vecchioni che per risvegliare le coscienze ed esporre una realtà evidente a tutti gli abitanti della nostra isola usa un linguaggio che secondo me non si addice a un poeta e a un uomo di cultura, perchè un messaggio per essere costruttivo ed educativo non può ricalcare lo stesso tono di ciò che stà disprezzando.Io accetto la dichiarazione d'amore di Vecchioni, ma non accetto il suo linguaggio trasmesso ai giovani la stessa dichiarazione poteva farcela con altre parole però forse ha ragione il Sig. Pepe sul Vino Veritas non era d'amore era solo quello che pensava!

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  24. Quella di Vecchioni é stata un grandissimo "epic fail"come direbbero gli inglesi. Dirò pure che non mi sento toccata dal giudizio negativo (in qualunque parte di questo disgraziato Paese dalle Alpi all'Etna c'è del buono e c'è del marcio). Mi duole la "generalizzazione" (che disapprovo fortemente in qualunque circostanza). Mi duole la mancanza di rispetto verso una platea che è venuta ad omaggiarti (pare fosse pure alticcio). Mi duole il basso profilo della critica (legittima) : e il casco, e la tripla fila, e l'epico saper fare dei milanesi che si vuole per principio onesto, pratico, quasi svizzero. Cioe' le cose che direbbe la famosa "casalinga di Voghera " messo piede a Palermo.....Mi duole che tutto questo provenga da un docente e da uno dei miei cantautori prediletti. E se poi rispondi a tutto questo, disteso su una spiaggia con un giornale a farti da copertina di Linus, be credo che dove dovevamo arrivare ci siamo già arrivati. Abbondantemente.

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  25. Sono gli aMMINISTRATORI indegni, dal pRESIDENTE all'ultimo cONSIGLIERE comunale silenti e collusi con il POTERE, che DEVONO chiedere SCUSA ai SICILIANI Onesti, Lavoratori, radicati alla propria MADRE TERRA siciliana!
    Ma LORO non SANNO il significato "AMORE per la PROPRIA TERRA"! Il vero CANCRO della SICILIA e dei SICILIANI ONESTI sono i siciliani IGNAVI.

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  26. Non avevo dubbi che le persone intelligenti avrebbero compreso...

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  27. Condivido pienamente il pensiero di Giangiuseppe Gattuso; se continuiamo a non vedere le nostre deficienze non cresceremo mai!!!!

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  28. Ho letto con sgomento l'intervista di Vecchioni, sgomento perché ha usato parole particolarmente dure e per me eccessive. In più occasioni ho scritto della unicità della Sicilia come terra di cultura e di arte, come bellezze paesaggistiche. Sicuramente i problemi ci sono, in alcune zone il territorio non è curato, ma nel mio ripetuto girovagare ho visto anche cose molto buone. Segesta e Selinunte sono tenute benissimo e sono sempre piene di turisti. Non so Vecchioni in quale periodo sia andato. Il centro storico di Trapani perfettamente ristrutturato. La Valle dei Templi di Agrigento sempre pulitissima e curata. Le storture ci sono, non lo nego, ma sappiamo tutti che in Sicilia c'è una storia di mafia infiltrata nel territorio da tantissimi anni. La malavita ha sicuramente bloccato o distorto lo sviluppo dell'Isola e non possiamo dimenticare l'eterna connivenza con la politica. A Roma si è permesso che la mafia non venisse estirpata perché servivano i suoi voti.É accertato che alcuni partiti come la DC prima e Forza Italia poi hanno goduto e ricambiato dell'appoggio della mafia. Quindi serve che la politica faccia la sua parte. Inoltre è necessario creare posti di lavoro per i giovani in modo tale che non cadano nelle maglie della malavita. Quando c'è lavoro e un minimo di benessere é più facile combattere la guerra contro la mafia.

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