di Franco Gentile Sembrerebbe di si. Sarà ancora democratica? Qualche dubbio c'è. La situazione politica italiana dal 1994 in poi s'è andata evolvendo in modo, direi, artificioso e che sembra voler dare una svolta epocale, anzi, uno stravolgimento, tale da modificare, sostanzialmente, l'assetto Costituzionale e Istituzionale in vigore dal 1946 ad oggi.
Con le dimissioni di Berlusconi dell'autunno 2011 - dimissioni richieste, anche se non con atti pubblici, ma certamente con una certa determinazione, da parte dei partner europei – l'Italia ha visto succedersi ben tre governi formati al di fuori del confronto parlamentare, come previsto dalla Costituzione, ma scelti utilizzando maggioranze eterogenee e imposte, ottenute con la promessa di un ritorno alla normalità dopo anni di forzature al sistema non proprio da encomio (leggi ad personam…).
Dopo il primo governo (Monti) tenuto in piedi da una maggioranza “ibrida” ma formatasi con la speranza di decantare la situazione venutasi a creare, e dove il premier dimissionario continuava a vantare una maggioranza in parlamento sostenuta da tantissimi parlamentari specializzatisi in “salti della quaglia”, venne il tempo delle elezioni politiche che, in verità, diedero una indicazione un po' diversa, anche se non decisa, ma sempre evidente sulle preferenze degli elettori che indicavano, anche se timidamente, quale maggioranza avrebbe dovuto governare l'Italia.
Il risultato, però, a consultazioni concluse, per una serie di circostanze, più o meno causate dall'atteggiamento di una parte dei parlamentari eletti (diciamo pure nominati come successivamente ebbe modo di chiarire la Corte Costituzionale che bocciava sonoramente la legge elettorale cosiddetta “porcellum”) costrinse, (qualche ombra sussiste anche su tale circostanza), il Capo dello Stato a dar vita a ben due altri governi (Letta e Renzi) formati e sostenuti da una maggioranza raccogliticcia detta “delle larghe intese”, intese, peraltro, che danno la sensazione si reggano esclusivamente su nascoste minacce di ricatto reciproco.
Ma torniamo alla realtà quotidiana: appena insediato l'attuale governo, nato dopo una serie di incontri discutibili, con il leader dichiarato della destra, condannato in via definitiva per reati contro lo stato, portò, come veniva richiesto da più parti e anche dall'elettorato, all'esame del parlamento una nuova legge elettorale detta “Italicum”, ‘concordata’ col predetto leader, che, però, ricalcava nel contenuto la precedente legge già bocciata dalla Corte Costituzionale. Ma poiché le obiezioni all’impianto della legge sono state tante si è decise di approfondire l'argomento e la procedura di approvazione si è bloccata.
Nello stesso tempo, invece, si è impegnato il Parlamento, a partire dal Senato, sulla riforma delle competenze del Senato stesso e dell’abolizione del bicameralismo perfetto. Una riforma tale da stravolgere totalmente l'impianto istituzionale e conferire al governo poteri ben al di la della loro originale funzione di Esecutivo. Cioè del potere di far eseguire le leggi approvate dal Parlamento quale delegato del popolo. Il nuovo assetto darebbe un sostanziale potere di promotore ed esecutore delle leggi, con la solo formale convalida del potere legislativo che, essendo “nominato” dai partiti, ovverosia dal partito più forte, verrebbe sottratto alla pienezza del consenso popolare.
A mio povero giudizio, forsanche di incompetente, pare che la nuova procedura porterebbe quindi a dare al governo e al suo premier poteri esulanti dalla norma costituzionale che, fino a questo momento, anche se il “porcellum” l'aveva già in parte modificato, dà al popolo la sostanziale “sovranità”, ma lo ridurrebbe solo ad una unità esecutiva della volontà governativa. Se ciò avvenisse non ci sarebbe bisogno di una nuova Legge Elettorale poiché si tornerebbe alla Camera dei Fasci e delle Corporazioni i cui membri, come si sta verificando per il Senato, verrebbero designati e nominati dai partiti: in poche parole dai Leader del momento... e il popolo? Il popolo sarebbe chiamato a dare la sua approvazione con un “si” o con un “no” e quelli del “no” ovviamente sarebbero i reietti in forza di un fatto di natura che porta a considerare “nemico” chi non è d'accordo anche se ha delle ottime ragioni per non essere d'accordo come quella di aver diritto alla libertà di scegliersi chi deve amministrarlo e non dominarlo.
Purtroppo la nostra ristretta mentalità, rimasta ferma al feudalesimo e all'inquisizione come se la presa della Bastiglia non fosse mai avvenuta, ci porta ad essere schiavi delle nostre paure e, secondo un antico proverbio calabrese che suona così: “attacca u ciucciu addò vo u patrune” (attacca l'asino dove vuole il padrone) contentandoci, perdendo intera la dignità di essere dotato di anima e di cervello nonché di libero arbitrio, e volontariamente schiavizzandoci, e sottoponendoci al volere, in questo caso, dell'imbonitore o, come sempre si diceva in Calabria, “d'u scialapopolo” da fiera (ricreatore da fiera) che ci distribuirebbe “i mustaccioli” o a “pezza culorata a mille fjuri” per farci la camicetta che, si spera, questa volta non sia nera! (non fosse peraltro per scaramanzia). Ma forse, per effetto dell'età, le mie sono solo fantasie!
Franco Gentile
26 Agosto 2014
P.S. Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa riflessione di Franco Gentile. Un articolo lucido che sintetizza con l’obiettività mitigata dalle sue personali convinzioni, l’attuale situazione politica del Paese.
L’autore è un personaggio da primato. Pensate che usa benissimo il pc e internet. E su facebook, dove l’ho incontrato e apprezzato, è presente e operativo dal 2009. Interviene sugli argomenti politici, scrive commenti corposi e precisi, partecipa alle discussioni. E di cosa ci si meraviglia allora, qual è il primato che ne fa un “caso”, per tanti versi, da ‘ammirare’? Semplice. Franco Gentile è nato a Nervi (Genova), il 28 Novembre del 1921. È, quindi, nel pieno dei suoi 93 anni! Sfido chiunque a trovare tanti altri, uomini e donne, con queste capacità. Ha imparato a usare il pc nel 2001 grazie ai suoi figli, per la fase di conclusione del suo primo romanzo. Bravi anche a loro.
A poco più di venti anni è andato in guerra e ci è rimasto circa tre anni servendo la Patria oltremare (Grecia) fino all'otto settembre 43. Poi, per quattordici mesi manovale (forzato) nelle ferrovie tedesche addetto alla riparazione delle ferrovie serbe, il 1° novembre '44, fuggito con due commilitoni dal posto di lavoro, in quindici giorni è riuscito ad arrivare a casa sua a Genova. Alla fine del febbraio ‘45 è stato costretto ad arrolarsi in un battaglione della X MAS che aveva il fine di evitare la deportazione in Germania di giovani non arrolati nell'esercito repubblichino. Processato dai partigiani dopo l’arresto due giorni dopo la liberazione di Genova e assolto da ogni crimine fascista e liberato con la faccia gonfia di schiaffi e due costole rotte. Grazie ad un ex compagno di scuola (comunista deportato a Dacau) è stato assunto presso il Ministero del Lavoro presso un Centro Emigrazione, a Genova, per l'assistenza agli emigranti, dove vi è rimasto dodici anni. Successivamente ha prestato servizio presso l'Ufficio Regionale del Lavoro di Genova, di Treviso, e per nove anni presso il collocamento di Vittorio Veneto. Fondatore di due filodrammatiche, autore di sei testi teatrali tutti pubblicati. Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica. Nel 2012 ha pubblicato con l'Editrice Sacco di Roma la storia della sua famiglia dal titolo "I MINICHI".
“Mi servo di fb per conversare col prossimo e arricchire la mia esperienza accettando tutte le idee, approvando quelle che mi piacciono e discutendo su quelle che non condivido. Ho girato in lungo e in largo la penisola un po' per lavoro e un po' per diletto. Vorrei che il mondo fosse retto solo dall'amore predicato e dimostrato da Cristo!” Queste sono sue parole.
Insomma, Franco Gentile è veramente un uomo e un personaggio esemplare. Un cittadino che dall’alto della sua lunga esperienza di vita ha tanta generosità e voglia di donare al prossimo ciò che ha avuto modo di imparare. Ama la vita ed è appassionato di politica. Cosa può esserci di meglio per noi di PoliticaPrima!?
Benvenuto e tanti auguri di buon lavoro, carissimo Franco.
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Siamo sicuramente sul piano inclinato dello svuotamento progressivo della democrazia. Prima di trarre conclusioni, però, vediamo quale sarà la nuova legge elettorale e poi riprendiamo il dibattito su democrazia e dittatura.
RispondiEliminaCerto0! Aspettiamo laLegge elettoraslle che, appena proposta, è stata messa a dormire per dare il via a quelle riforme che, come quella del Senato,esclude l'elezione, da parte dei cittadini dei propri rappresentanti. A mersonalmente la dice lunga!
EliminaSicuramente l Italia,non sta attraversando un bel periodo,verissimo,speriamo in tempi migliori,specialmente noi giovani,ma oltre al commento dell articolo vorrei complimentarmi con l autore,persona piena di vita e molto interessato a ciò che accade ai giorni, alla nostra amata Italia,rivolgo un pensiero a noi giovani,prendiamolo come esempio,complimenti,
RispondiEliminaLa ringrazio per i suoi cortesi complimenti, ma penso che voi giovani se saprete affrontare la vita senza "gavettoni d'acqua tgelata" ma con serietà e positività certamente saprete fare meghlio di noi che, purtroppo, qualche errore lo abbiamo anche commesso!
EliminaCome non essere d'accordo con le riflessioni di Franco Gentile che, alla sua splendida età, ci regala questo straordinario e lucido spaccato sul degrado politico e culturale che domina i nostri tempi. Gentile dà lezione di politica e diritto costituzionale a queste mezze cartucce che (disgraziatamente) governano il nostro Paese. Negli ultimi vent'anni stiamo assistendo ad un vero e proprio assalto alla Costituzione repubblicana nel tentativo di modellarla secondo le esigenze e le convenienze personali espropriando il Parlamento (tempio della nostra democrazia e garante della divisione dei poteri), delle sue prerogative. Fin dal primo governo Berlusconi si punta ad accentuare i poteri dell’esecutivo indebolendo il delicato sistema di pesi e contrappesi, voluto dai padri costituenti. Non si contano più i tentativi di imporre nel nostro ordinamento leggi ad personam, per fortuna vigorosamente bloccate dalla Corte Costituzionale, o leggi elettorali truffa per ottenere la maggioranza assoluta con una manciata di voti, attraverso meccanismi contorti e diabolici. Continuiamo a farci del male dicendo che bisogna dare fiducia al giovane Renzusconi il quale, in quanto a fradiciume, sembra il nonno di Franco Gentile.
RispondiEliminaGrazie..venendo da una persona giovane, coi tempi che corrono, le sue parole mo sono di grande conforto., poichè sono testimonianza che non tutto è perduto e che non ho mai sbagliato in vita mia nel vivere accanto a voi giovani il più possibile della mia attività ricreativa ( vedi organizzazione di eventi teatrali sia a Genova che a Vittorio Veneto, utilizzando come massa di manovra esclusivamente giovani) Voi siete il domani e gli artefici del vostro avvenire ma dovete partire con il piede giusto e a me pare che lei lo stia facendo egregiamente. La ringrazio per avermi permesso di conoscerla, siapure virtualmente.
EliminaProbabilmente sto diventando una strega . Proprio stasera ho postato su facebook la domanda : come mai in Tv si propongono tanti marescialli e preti e non si mostrano i generali? Ho avanzato l'ipotesi che i generali, conoscendoli bene, non recitino mai. Attendo commenti. Tornando al'articolo del dott. Gentile, che vivaddio è un vecchio provato dall'esperienza, penso che non si potesse fare un miglior compendio della situazione attuale e dei timori che noi anziani temiamo e pagheremo ad alto prezzo. Questi giovani, simpatici, giocano con la nostra pelle e con illusionismi da circo. Il fatto stesso che che usino denominazioni diverse per istituti vecchi (porcellum, italicum, legge di stabilità ed altro) dimostra che anche il linguaggio è arrogante, violento e ricattatorio. Il cavaliere non demorde e che che se ne dica Grillo gli ha dato una grossa mano facendo rinascere una volonta rivoluzionaria. Ma devo dire onestamente che Grillo è uno. La Televisione il calcio, i centri benessere ed i centri commerciali sono tanti, anzi troppi come troppi sono gli artisti che ci vogliono da sempre distrarre dai problemi politici facendoci ridere anche delle tragedie. Sono e siamo tutti responsabili. Ma aspettiamoci di vedere ancora tante teste tagliate. Gli imperatori ed i generali non accettano di perdere potere. Stiamo vigili. Troppi messaggi mediatici consigliano prudenza.
RispondiEliminaInfatti quanto scrivo è solo una mia riflwessione e bisogna, comunque attendere sempre il domani per essere definitivi......Ma è meglio pensarci al domani oggi che siamo ancora in grado di farlo...domani potrebbe essere già tardi!
EliminaArticolo realista,la democrazia in Italia,come in tutta Europa,sta scomparendo,non un referendum se entrare o meno nella zona euro fu fatta,nessuna protesta,ora siamo,noi cittadini,piu`inerti al volere dei governanti.La nostra unica giustificazione fu che ,l`erba del vicino e`la piu`bella.Ora abbiamo la realta`,l`euro non ha senso di esistere!
RispondiEliminaLa ringrazio per aver voluto commentare il mio scritto. Ritengo iusto chiarire qualcosa.Certamente l'appartenere o meno alla zona euro ha la sua importanza, e sarebbe certamente auspicabile che l'Europa fosse unita politicamente piuttosto che economicamente soltano. Non dimentichiamo, però, che quando l'Italia adottò l'euro la lira era talmente svalutata che se è vero che i conti si facevano in migliaia di lire e non in centesimi era pur vero che la nostra "validità mercantile, era da mercato rionale.L'euro rappresentava la moneta forte del momento e,secondo me, era necessario per rafforzare appunto iol nostro mercato. Chi lo introdusse ( Prodi) si premurò subito, però, di metterlo al sicuro istituendo degli organi di controllo affincé il cambio interno fosse legato al cambio legale, in breve, se un caffè costava mille lire non poteva essere venduto ad un euro (valore legale duemila) ma, subentrato a furor di popolo e di compravendita dei parlamentari al suo posto Berlusconi la prima premura fu quella di togliere i controlli e così...così..lascio a lei e agli altri il giudizio finale. i
EliminaComplimenti davvero a Franco Gentile per questo articolo di cui condivido ogni parola e reputo pretestuoso rimandare a dopo i giudizi sulla parola dittatura che l'autore nomina riferendosi alla nostra vita parlamentare.Già in questa pagina,si è parlato di democrazia e molti ci siamo chiesti se,nel nostro Paese esista.Ritengo,come ho scritto allora,che in Italia non esista nessuna democrazia,dato che Democrazia significa dare al popolo la libertà di scegliere i suoi governanti e la forma di governo che preferisce.Qualcuno può confutare il fatto che, in Italia,questo non è mai avvenuto,dato che i governanti decidono per il popolo quale sia la forma di governo e gli strumenti più idonei per attuarla,fregandosene di ciò che timidamente viene fuori dalle urne?.Purtroppo,non me ne vogliate,c'è da dire che,in parte, il popolo italiano è un gregge...,un popolo ignorante...ignorante nel senso che ignora e non gliene frega niente di sapere.La società d'oggi manca di valori e soprattutto di cultura.....troppa ignoranza,menefreghismo,assenza di valori....... Questa ignoranza è divulgata dal potere,tramite la democrazia parlamentare, vera dittatura, mascherata da democrazia... non è democrazia diretta perchè non nasce dalla volontà popolare.....è una democrazia indiretta che viene rapinata al popolo, tramite i mezzi di divulgazione, come giornali e la televisione che è in mano ai partiti che a loro volta sono in mano ai gruppi industriali e al sistema bancario che guardano solo ai loro interessi e a quelli di chi ruota attorno a loro. Da questo ne nasce un quadro desolante per il futuro dei nostri giovani... le leggi promulgate dal governo favoriscono solo le privazioni elementari del convivere Umano.....l'iniqua distribuzione del reddito nazionale, concentrato nella sua totalità in poche persone, o gruppi di potere che si scannano tra loro.... coloro che schiavi e servi di questo potere ne vengono a beneficiare e quindi non hanno alcuna voglia di cambiamento perchè stanno bene così,impantanati nel loro freddo egoismo,indifferenti alle sorti dei disgraziati che muoiono di fame e subiscono questa "democratica"situazione......dittatura....è la parola giusta....ecco cos'è.E fino a quando il popolo si comporterà come le pecore del gregge.....non dico facendo le barricate per strada....il popolo italiano non è popolo da Rivoluzione,ma prendendo atto del fatto che "cambiando l'ordine dei fattori,il prodotto è sempre lo stesso" non arriveremo da nessuna parte e continueremo a seguire l'imbonitore di turno,pensando erroneamente che ci cambierà la qualità della vita.....tutto il resto....sono cose scontate...tranne le parole di chi ha scritto l'articolo....complimenti a Lui
RispondiEliminaGentile interlocutrice che posso dire? Grazie.lei è troppo buona....non ho pensato certamente di scrivere il Vangelo..ho solo dato fiato ai pensieri che, a quanto leggo, convivono con i suoi. Grazie per avermi letto.
EliminaUna risposta collettiva: Non sono dottore, ho frequentato la scuola fino alla quarta liceo ma non ho mai conseguito la maturità, il mio titolo esatto di studio è quello della terza ginnasiale di una volta, diciamo,:anni 1935-36! Non voglio rivestirmi assolutamente delle penne del pavone, mi bastano un paio di jeans e una maglietta. Un caro saluto a tutti!
RispondiEliminaBenvenuto all'amico Franco Gentile, con il quale mi complimento
RispondiEliminaper tante cose tanto da non sapere da dove cominciare.
Visto il periodo tremendo che viviamo, pieno di Golpe giornalieri e di paese alla fame o quasi, con una democrazia calpestata, vorrei fare appello alla memoria del nostro nuovo amico affinché ci ricordi gli anni belli e liberi e opulenti vissuti in passato dall'Italia.
Credo e spero in un contributo ed in una testimonianza del Sig. Gentile che ci riporti alla realtà ed al senso della misura.
Siamo tra i paesi più ricchi e più liberi del pianeta, possiamo vomitare sul nostro paese il peggio che ci viene in mente ma questo è.
Vogliamo migliorarlo e renderlo più efficiente e più giusto? Bene facciamolo e facciamolo tutti insieme.
Vogliamo invece mandare tutto all'aria compresa la vita di chi deve ancora viverla? Io a questo non ci sto.
Grazie per aver prestato attenzione a quanto da scritto.
EliminaMi invita a raccontare di una Italia più prospera pescando fra i ricordi di una vita passata. Io penso che i ricordi danno solo esperienza in più ma non affrontano con la dovuta energia la realtà.Il mondo si è evoluto e quello che deve contare sono il presente ed il futuro.I nostri padri costituenti, dopo una "liberazione" operata materialmente dagli alleati che, realmente, difendevano i loro interessi più che il nostro modo di vivere e basandosi eticamente sui valori che avevano animato la "resistenza" volleradare all'Italia una Costituzione che possibilmente frenasse le ambizioni perso0nali di chi, per puro interesse personale, si proponesse a governare l'Italia che invece aveva tutto il diritto di essere governata dai suoi cittadini che sarebbero stati gli unici a dover designare chi avrebbe dovuto amministrarli e non "governarli". A quello aveva già pensato Mussiolini per venticinque anni.Oggi, chi si presenta al pubblico per dirsi disposto a "governare" lo fa proprio cominciando con lo scardinare i principi costituzionali lasciatici in eredità dai Costituenti. Ciò, se si hanno ben precisi in mente i concetti di "libertà" e "democrazia" non deve essere permesso perchè ritorneremmo indietro di ben settanta e rotti anni. In quanto al fatto che siamo fra i paesi più ricchi della terra direi che, certamente, lo siamo di storia ma non di quattrini poiché i quattrini sono nelle mani di pochi eletti ma la massa dei cittadini mi pare sia chiarissimo ha qualche difficoltà ad andare avanti,addirittura, milioni di casi ormai, fanno fatica a conciliare il pranzo con la cena. I nuovi "marciatori su Roma" per dirsi veri "salvatori della Patria" devono, secondo me, prima risolvere questo pro0blema e poi pensare a modificare la Costituzione.Altro punto chiave: il Parlamento deve essere elettivo, in ogni caso, perché la "sovranità" deve restare al popolo e un Parlamento "nominativo" non rispecchia questa sovranità ma quella di un ristretto numero di persone ( quelle che detengono l'opulente ricchezza dell'Italia) che curerebbero esclusivamente i loro interessi( è sulla stampa odierna la dichiarazione di Berlusconi che afferma che il problema prioritario dell'Italia è quello di salvare le "sue" aziende)e non quelli - etici economicui.esistenziali, dell'intero popolo italiano!Ecco perché io credo che la prima cosa da fare, democraticamente, ossia attraverso libere elezioni, è quella di fermare la "nuova marcia su Roma toscana"! La saluto.
"Chapeau"! Per tutto e su tutto. Il titolo che più giustamente la descrive e la onora è quello di Cavaliere della Repubblica. Neanche Galilei era dottore, motivo di grandi invidie, eppure insegnava all'Università ed inventò il metodo che un vero scienziato deve seguire nei suoi studi.
RispondiEliminaL'argomento e le sue analisi le condivido pienamente. Nulla da aggiungere.
Da parte mia, sottolineo soltanto che, a mio parere, dopo il "ventennio" berlusconiano abbiamo avuto un altra "marcia su Roma", partita da Firenze e dalla Toscana (rinomatissima patria della massoneria italiana - vedi Licio Gelli), che ha conquistato il governo nazionale. Poichè, guardando la storia italiana, statisticamente risulta che chi conquista il potere lo tiene per 20 anni, allora possiamo apsettarci che Renzi lo lascerà nel 2034. Il grande plauso e seguito che ogni giorno aumenta intorno al lui fa indurre con pochi dubbi a questa prospettiva. Nei prossimi 20 anni assisteremo ad un rifacimento totale dell'Italia. Speriamo che sia almeno portatore di qualche miglioramento, anche se lo pagheremo con un scomparsa totale della democrazia sostanziale.
Grazie, anzitutto, per l'attenzione che mi ha riservata.
EliminaMah! Mi pare che se dovesse continuare la musica di oggi di "rinnovamento totale" ne possa essercene ben poco. Direi piuttosto che se non si ferma, con metodi,modi e volontà democratici, questa nuova "marcia su roma toscana" si potrà parlare senza dubbi di un rimnvecchiamento" dell'Italia piuttosto che di un suo progresso.
Caro Signor Gentile, innanziatutto grazie per averci onorato della sua presenza nel Blog, è encomiabile la sua chiara descrizione della situazione disastrata dell'Italia di oggi, che attraverso la sua lucida interpretazione, avendo vissuto di persona i momenti salienti della storia Italiana, dalla seconda guerra mondiale ad oggi, ci risveglia da un torpore che ci hanno propinato i politici , con la complicità dei media, in questi ultimi venti anni della politica italiana.
RispondiEliminaChi meglio di Lei può testimoniare la differenza tra i politici di una volta e quelli di oggi, che si permettono di creare governi senza il consenso del popolo, di modificare addirittra la Costituzione per creare leggi ad personam vergognose, e malgrado ciò continuando ostinatamente a volerci far credere che è meglio così e che tutto va bene.
Mai come ora la disoccupazione giovanile ha assunto proporzioni come queste, mai come ora siamo stati tartassati dalle tasse, migliaia di aziende che chiudono, centinaia di suicidi dovuti a fallimenti di aziende, eppure secondo loro la situazione non è così grave, ci chiedono pazienza e fiducia.
Oramai non si capisce più chi fa parte della sinistra e chi di destra, le larghe intese, gli accordi vergognosi al solo scopo di detenere il potere.
Lei, signor Gentile, è veramente ammirabile, perché io a 55 anni sono stanco di sforzarmi di capire come funziona la politica oggi, più la vivo più mi viene voglia di sfuggirla, ma non si può distaccarsene, perché la politica se non la fai sei costretto a subirla passivamente, ecco perché sono rimasto ammirato dalla sua perseveranza, spero di leggere ancora tanto di Lei, a presto.
Anzitutto grazie per le sue, da me immeritate, lodi. In fondo sono un cittadino a cui pèiace riflettere e dissertare sulla quotidianità in cui vive. L'errore massimo, se mi consente di essere sincero come è mio costume, commesso dagli italiani è quello di accettare lo "status" quotidiano del proprio vivere senza sforzarsi di comprendere che non è naturale lasciare agli altri la responsabilità di decidere del loro destino, alle volte anche a livello personale, e della loro vita di comunità. Il fascismo aveva abituato il pocolo al "gher pensi mi" purtroppo quyelli che vennero dopo, per motivi elettorali non si preoccuparono di dise al popolo:"Noi ti abbiamo eticamente liberato dalla schiavitù,, da questo momento a governarti devi pensarci tu scegliendo quelle persone che devono farlo in tuo nome personalmente" No si preoccuparono di insegnare questo ma si preoccuparono solo di insegnare: "Oggi sei libero dischegliere ma devi scegliere me perchè solo io posso fare il tuo bene e se lo fai ti "sistemo" trovo il posto a tuo figlio disoccupato, ti faccio avere una "pensione", in qualche modo vedrai che ti faccio star bene. Se mi è permesso dirlo tale sistema tutto è meno che democrazia, al più può essere "democrazia cristiana"!Detto questo io mi permetto di dire a chi mi fa l'onore di leggermi: Gente, a governarvi dovete essere voi, con la vostra intelligenza, con la vostra civiltà,col vostro amore per il prossimo e, allora, datevi da fare e cacciate via i mercanti dal tempio come fece Gesù Cristo e reclamate il vostro diritto ad autogovernarvi non lasciate ai mercanti la facoltà di sfruttarvi ma pretendete di suddividere i doni del creato secondo giustizia: la proprietà privata non è un delitto da ostacolare ma deve essere, nella parte eccedente il giusto, messa frutto ripagando la fatica equamente e dignitosamente la fatica di chi ci aiuta a farla fruttare e, principalmente,bisogna ricordare che la "Legge èeguale per tutti" e chi la viola va in galera non "consulente per le riforme della carta costituzionale che è patrimonio comune e non divisibile di tutti i cittadini.Non so se ho reso l'idea! Grazie ancora per la sua attenzione.
EliminaLe sue non sono fantasie e se cosi fosse, lo sarebbero anche le mie, ma avendo un quarto della sua età, e dunque lasciando ai posteri ogni dubbio, mi sembra di leggere uno scritto ponderato e realista. Mi permetto di avallare la sua linea di pensiero, aggiungendo che al popolo non stanno mettendo solo il bavaglio ma per certi versi anche i pannolini. L'esecutivo, già con Berlusconi, si appropriò di poteri autoritari e come se non bastasse anche l'ex sindaco, oggi tenta questa via. Dimostrazione del fatto che ad entrambe le fazioni politiche piace comandare e quando ne hanno le possibilità ripropongono e attuano, con largo consenso, leggi fasciste.
RispondiEliminaInfatti! Ma un pò di colpa è anche degli italiani che si affezionano subito al nuovo e a chi urla di più....speriamno che questa volta ci pensino un pò su alle prossime, se ci saranno, elezioni.
EliminaVeramente non capisco o non ricordo di quali libertà saremmo stati privati negli ultimi anni.
RispondiEliminaSento per la strada la gente lamentarsi per le troppe libertà che abbiamo, auspicando ed augurandosi uno stato autoritario ed inflessibile ' altri come in questo blog si sentono asfissiati da uno stato che ne limita le libertà di pensiero e di azione, mi piacerebbe si fosse più chiari per capire di che parliamo.
Vorrei anche chiedere a chi è più avvertito di me, quale è il modello di stato a cui ispirarsi o da copiare in termini di democrazia e libertà individuali
Gent.mo Sig.Volpe..lei è veramente un polemista nato ma forse le è sfuggito che io non ho detto che ci è stata rubata qualche libertà io ho detto che se andiamo avanti così come vorrebbe il nostro amico Renzi, epigono ( o altrio?) di Berlusconio ci ritroverremo privati della libertà primaria di scegliere chi ci dovrebbe amministrare e non governare e chiedo agli italiani tutti di meditare attentamente su tale opportunità prima che sia troppo tardi. Forse non sono stato chiaro nella mia esposizione e me ne dolgo...ma il signioficato esatto da dare a quanto ho scritto è questo...puro e semplice e mi auguro che qualcuno mi ascolti, se poi non ascioltano beh! pazienza : Contenti voi contenti tutti e, principazlmente contenti i vostri posteri!
EliminaCiao Sergio. Mi permetto di esprimere una mia personale opinione sui forti interrogativi che hai posto.
RispondiEliminaLa libertà più importante che abbiamo perso, o che, per meglio dire, ci hanno strappato, è il diritto di sceglerci il proprio rappresentante al Parlamento nazionale. Dunque il voto di preferenza per il candidato in lista. E anche quello di partito, visto che ormai si è costretti a votare per poli o coalizioni, con la conseguenza che: voti 1 e prendi 2,3,4 ... partiti e partitini. Sappiamo tutti che questo "scippo" è stato fatto nel 1993 con il referendum Segni (che, ricordiamolo,voleva il maggioritario al posto del vecchio proporzianale), ma che è stato subito vanificato con il "mattarellum" e poi il "porcellum" che per scopo avevano un modello "ibrido", cioè nè quello, nè questo. Si volle, e si vuole ancora di più oggi per domani ed a lungo, l'Italicum: un Parlamento di nominati (marionette costrette a dire solo sì" al governo anche "novello legislatore", come spiega l'amico Franco Gentile.
Tagliata la "testa" al corpo elettorale, con quello che rimane si possono fare, come si dice in siciliano,solo "polpette per i cani". E queste polpette le fanno tanto la destra, sia la sinistra, che si distinguono dalle prime perchè sono colorate di "rosso" (usano infatti il pomodoro verace).
Scusa la mia crudezza ed il mio cinismo che, lo sai benissimo, non è indirizzato alle tue domande ma alla osta classe politica e di governo (tutta) di questi ultimi 20 anni (dal 1994 ad oggi) che aveva promesso un Italia moderna, e che invece ci ha fatto piombare un Italia totalitaria neo-medievale.
Gent.mo Sig.Nevone, la ringrazio del suo commento che collima con quanto mi son sforzato di dire io molto probabilmente in modo non chiaro.
EliminaRiflessione lucidissima. Datare al1994 l'inizio di un processo di degrado della democrazia credo sia un pizzico azzardato, ma chi riflette abita al di la del Po. Io posterei la data alla fine degli anni '50, un processo lento ed indolore non avvertito dalle masse perchè ubriacate da un pizzico di benessere, vetrine colme di beni, media pilotati da poteri forti e una tv di stato capace di trasmettere h24 in ambedue i canali lo stesso programma (vedi Vermicino con il piccolo Alfredino che moriva in un pozzo) nel mentre ci propinavano tutte le leggi truffa. Ad amalgamare il tutto l'unica cosa che è a costo zero, la speranza, profusa a piene mani da chi deteneva veramente il potere, la Chiesa. Libertà? Che cos'è? Democrazia? Un termine da dizionario svuotato da ogni significato. Repressione? Qualunque pm lo può fare quando vuole e non deve giustificare niente a nessuno. Ideologie? Il compromesso storico ci ha insegnato che non esistono, ma questa è un'altra storia!
RispondiEliminaEsattamente! Sig Scamardo...non aggiungo altro!.
EliminaSono completamente d'accordo con Franco , una chiara e lucidissima analisi della situazione italiana e degli italiani .
RispondiEliminaNon abbiamo piu' persone che si sacrificherebbero per la patria, perche' oggi in italia ci vorrebbe proprio la presa della Bastiglia invece mi sa che prendiamo solo ,pastiglia .
La ringrazio Signora Ricci...non credo divermi dilungare mi basta che qualcuno abbnia compreso il senso delle mie parole e Lei lo ha fatto.
EliminaE' idea condivisibile che in questi anni la politica è stata dominata dall’idea del successo e non del servizio, ossessionata dall’apparire piuttosto che dal fare. I disonesti che stanno in politica hanno preso il sopravvento demolendo così la democrazia dalle fondamenta. Questo è un dato di fatto, ma proprio per questo non deve scoraggiarci ma invitare a ribaltare questo sistema malato in cui siamo approdati. Dobbiamo esigere d'essere governati da persone oneste e dare alla politica un rinnovamento morale che ridia credibilità alle istituzioni e ai partiti, che ricostruisca nella società un senso di responsabilità comune. Urge una nuova classe politica, questo Franco Gentile non si è mai stancato di scriverlo e metterlo in risalto, sempre con i suoi modi garbati e con grande diplomazia, senza alterare i toni.
RispondiEliminaGiusi non "infarinarmi" troppo perché poi finisce che qualcuno mi frogge scambiandomi per un pesce. Devo ringraziarti delle tue pariole? Dopo anni che ci conosciamo ( virtualmente) abbiamo sempre tirato la stessa corda della campana..grazie per le tue parole. A presto!
RispondiEliminaMi unisco anch' io ai tanti complimenti,caro signor Gentile !!Se mi chiedessero -di che partito sei?-non saprei più che cosa rispondere.Faccio, sicuramente,parte degli indignati,di coloro che si aspettavano,che a fronte di tanti sacrifici,i politici rispondessero con un abbassamento dei costi della politica,con una rinuncia ai tanti vergognosi privilegi.I politicanti non l'hanno fatto e questo il segnale del degrado e diquanto non contiamo.Il ruolo popolare è sempre più marginale e gli italiani lo sanno.La rabbia cresce. Gli stravolgimenti accadono e sono frutto o di rivoluzioni popolari o di instaurarsi di dittature.ma in Italia ................????!!!!
RispondiEliminaGrazie per il suo intervento. Ha ragione: La consoli il fatto che siamo in molti a pensarla come lei..ma tutti semra che si attemngano al principio eterno "tengo famiglia.." Invecearre ora di mostrare tutti la nostra indignazione e poi agire di conseguenza. Comunque speriamo bene.
EliminaFaccio i miei complimenti al Signor Franco Gentile per il suo articolo che ritengo una disamina lucida e ben fatta del problema "democrazia" ma se devo essere sincero lo trovo demagogico e eccessivamente allarmista! Non vedo alcun ridimensinamento di libertà: abbiamo votato con liste bloccate dove ogni lista vedeva sino 20 iscritti oggi la Corte Costituzionale da per le liste bloccate un massimo di 4/6 nominativi.....non mi sembra una caduta nelle fauci della dittatura evitare voti di scambio o voti a gente con appartenenze ad ambienti criminali occulti!!! il partito visto i precedenti.......non porterà nominativi dubbi o in odore di indagini! per il resto ritengo necessarie le riforme sia del Senato che si spera scompaia definitivamente con notevoli risparmi economici e di tempi legislativi e una legge elettorale che dia stabilità a un paese che non può più navigare a vista come vorrebbero tanti....solo per continuare a scrivere sui giornali,blog e partecipare ai talk!! Arriveremo al modello francese con una Repubblica Presidenziale dove il Presidente della Repubblica viene eletto dal Popolo,senza 101 franchi tiratori ma..democratici.silurano davanti ai nostri occhi un loro compagno di partito....che democrazia! il senato francese e eletto con collegi uninominali da grandi elettori che rappresentano i comuni, in Spagna e in Germania ci sono liste bloccate.....mi pare che parliamo dove non vige alcuna dittatura!
RispondiEliminaPoi se dobbiamo continuare ci possiamo soffermare su un partito in estinzione che al momento orbita intorno al 1,5% che ha presentato per la riforma del Senato su 8000 emendamenti 6800 emendamenti per ostruzionismo creando perplessitài a quei 27.000.000 di Italiani che hanno votato per il CS e CD.che avrebbero potuto vedere svanire una riforma importante.Senza parlare dei vari deputati che per protagonismo viste le loro elezioni con liste bloccate andavano contro un sistema di cui sono figli e che senza il quale sarebbero rimasti........semplici giornalisti. é democrazia una Magistratura politicizzata? un CSM anch'esso specchio della politica? a questo punto è giusto far lavorare chi è stato legittimato da un 41% sperando per tutti noi che i programmi e le aspettative si realizzino denunciando chi per protagonismo o sciacallaggio(m5s) vorrebbe far fallire tutto!!!!
Demagogia la mia? Vediamo cosa ne dice il vocabolario Zingarelli: Alla voce "demagogia" da questa risposta: "democrazia degenarata". Non penso che per ch i si interessa di politica necessiti una mia ulteriore chiarificazione da parte mia. In Italia, caro Amico, sta accadendo proprio questo e cio+ ciò che per venti anni ha fatto Berlusconi e che oggi Renzi avvalla chiamandolo, sebbene dichiaratemente "cittadino indegno", a collaborare per "riformare" 8 distruggere dico io) la Nostra Carta Costituzionale facendi di8chiarare da un suo ministro che lo fa perchè il personasggio "riceve milioni di voti" senza domandarsi da dove provengono quei voti che invece sono chiarissimi se si esamina attentamente la sentenza con la quale è stato condannato Dell'Utri, uno dei bracci destri di Berlusconi.Mi sembra suiperfluo0 aggiungere altro. Ci pensi su. La ringrazio del suo intervento e spero che il prossimo, se ci sarà, sia un pò meno retorico.
EliminaCaro Signor Gentile ma lei nel ventennio passato per chi ha votato e per chi non avrebbe mai votato? Mi suona strano che una persona che ha vissuto molte vicende italiane e conosca sia il paese,chi lo governa e chi lo abita oggi sia diventato così politicamente virtuoso!
RispondiEliminaPoi vorrei che mi indicasse la sentenza passato in giudicato che condanna Berlusconi per voto di scambio con ambienti malavitosi-mafiosi Su Dell'Utri mi pare che stia scontando la giusta pena per le sue attività delittuose poi se lei vuole creare dei arbitrari collegamenti padronissimo di farli come fare, lo sport dopo il calcio, preferito dagli italiani; i giustizialisti!! E poi come si fa a dire che i voti di Berlusconi sono tutti di provenienza criminale significa suo malgrado offendere milioni di italiani che vedono in una politica liberale di centro destra una soluzione per il paese! mi permetto consigliale di rileggere il mio primo intervento nella sua completezza e poi parliamo di democrazia violata!!!!!
Nessuna difficoltà: ho votato PD prima quello di Prodi e poi quello di Bersani. Non ho vato e non voterò mai quello di Renzi.Non ho tessere di partito, sono un uomo libero e tale intendo rimanere.Se le cose non cambieranno andrò ad ingrossare le file degli astensionisti. Come cittadino di quella che fino a venti anni fa era una repubblica democratica rivendico il diritto di avere le mie idee e di propugnarle e diffobnderle se fa a me opiacere il farlo e non mi curo di chi non è daccordo con me, ci mancherebbe, e non pretendo di imporre a chi non la pensa come me il mio volere come invece pare voglia fare l'attuale classe dirigente proprio in accordo con Berlusconi In quanto ai rapporti dello stesso con la mafia e alle origini di Forza Italia torno a ripetere che una occhiata alla sentenza che ha condannato dell'Utri mi pare spieghi chiaramente, ovviamente a chi non è interessato a nasconderli, quali rapporti vi siano stati tra "cosa nostra" e Berlusconi.Purtroppo, e lo ripetuto mille volte, gli italiani una qualche carenza in fatto du cultura "democratica" e così corrono dietro a chi fa più ruimore come un intero gregge dietro al caprone non accorgendosi che molte volte si finisce nei burroni com'è il caso, appunto, di chi si è ostinato a sostenere col voto chi lo ha distrutto. Sarebbe lungo risalire alle origini di tutto ciò ma a dimnostrare la statura di "statista" di Berlusconi dovrebbe bastare il fatto che alle dimissioni nel 2011 lo costrinse l'Europa che era stufa di sopportare le sue sceneggiate di cattivo gusto e la sua dichiarazione di ieri "se non si salvano le mie aziende è la rovina dell'Italia" Andiamo siamo tutti adulti e sarebbe ora di dimostrarlo.
EliminaHo letto con molto interesse e simpatia la nota dell'ammirevole Franco Gentile, che sento di condividere. Renzi, spiace dirlo, pare continuare le manovre che hanno caratterizzato il lungo periodo di berlusconismo. Circa poi la pretesa abolizione del senato, ridotta a camera delle autonomie (ma è proprio così?) è chiara la conseguenza di uno spostamento del potere dal legislativo all'esecutivo, e anche per questo è ritenuta inopportune da valorosi costituzionalisti, tra cui primo Gustavo Zagrebelskj.
RispondiEliminaC'è da augurarsi che nelle successive letture vengano apportate modifiche correttive.
È inoltre evidente che lo scopo proclamato della riduzione dei costi della politica è falso: sarebbe stato più semplice limitare il numero complessivo dei parlamentari.
Sorprende che un così alto numero di senatori abbia deciso di fare harakiri.
Mi congratulo anch'io con l'autore e con il suo luminoso percorso di vita.
La ringrazio, anzitutto per le Sue parole di adesione al mio pensiero e lusinghiere per la mia persona. Non pretendo di essere considerato un vate ma solo di essere considerato un fedele servitore della copmunità italiana onesta.
Eliminacaro Franco....ho letto qualche commento...,l'accusa di demagogia e altro....ho letto che siamo un paese in cui la libertà del popolo non viene calpestata....e altre cose simili..Le dico allora....non ti curar di lor ma guarda e passa.....ma dove vivono questi signori...in quale paese di alieni...?Parlano di libertà.....ma quale libertà c'è in un paese i cui cittadini non possono scegliere la forma di governo che preferiscono.....in cui le persone si lasciano influenzare dai mass media o meglio sono così coerenti da non avere l'umiltà di ammettere gli errori e cambiare rotta....mi piacerebbe un paese di incoerenti,dove l'incoerenza è segno di capacità di analisi,di critica,di riconoscere l'errore e cercare davvero un cambiamento....dove si riconoscono gli spiriti liberi come quello Suo,caro Franco.....ma come vede....l'Italia è quella che lei dice....piena di persone che se qualcuno gli dice che l'asino vola,alzano gli occhi al cielo.....io,nella mia incoerenza,votavo centro destra e ora voto M5S.....TUTTO IL RESTO è "IL GIà VISTO E SENTITO"
RispondiEliminaIl dovere ma anzitutto il piacere m'impongono di ringraziarLa per il suio intervento che conferma che, volendo, si potrebbe anche ribaltare l'andazzo deprecabile che stiamo vivendo.
EliminaLe fantasie dell’autore rappresentano la linea di frontiera fra l’attuale politica antidemocratica e la creazione di un nuovo assetto Istituzionale quasi somigliante al centralismo democratico dell’ex Unione Sovietica. Quest’ultima situazione è determinata dalla mancanza della dialettica politica in seno ai partiti politici e il rafforzamento del leader diventa così accentuato da considerarlo il vero padrone del partito e non quella figura di Segretario che coordina insieme alla Direzione l’indirizzo politico. Caro Franco hai scritto che “ quando una persona perde la dignità di essere dotato di anima e di cervello nonché di libero arbitrio, e volontariamente schiavizzandoci, e sottoponendoci al volere, in questo caso, dell'imbonitore o…………….. aspettando i mostaccioli” quella persona non si trova nel libero arbitro ma semmai nel servo arbitrio di Luterana memoria.
RispondiEliminaIl quadro politico intero trovandosi a fare i conti con una psudo-democrazia, ridotta a servo arbitri,o si è talmente organizzata nei vari gazebo nelle piazze e in vari palazzi Grazioni e/o Arcore tali da condizionare sessanta milioni di Italiani che giorno dopo giorno aspettano il Messia.
A contribuire alla mediocre situazione odierna del nostro paese è stata anche l’Europa delle lobby e dei poteri forti.
Dal momento che l’Italia ha sottoscritto gli accordi di Maastricht abbiamo trasferito la nostra sovranità in materia monetaria alla Banca Centrale Europea e quando ad un paese manca la possibilità di intervenire nella bilancia commerciale e come se mancasse il terreno sotto i piedi; un pezzo manca oggi, un altro domani fino a quando si sprofonderà definitivamente. Le riforme Istituzionali e la legge elettorale sono solo allodole per la psudo-democrazia che ha preso forma da molto tempo e , come dicevi tu, cerca solamente di essere più robusta.
Solo il riscatto del popolo ci farà ritornare uomini pieni di spirito di libero arbitrio per servire le Istituzioni Repubblicane.
Aggiungere da parte mia commenti a ciò che ha scritto sarebbe presuntuoaso da parte mia. La ringrazio per il suo intervento che mi auguro stimoli ancora qualcuno a comprendere il baratrio dove siamo diretti e ad indignarsi se non a rivoltarsi-
EliminaE’ una lettura affascinante……porta, se ancora qualcuno credesse in Renzi, a capire che, sarebbe molto meglio la fiducia fosse riposta in persona migliore, Purtroppo sono ancora molti e, assai maldisposti, verso chi ha opinione differente dalla loro. Noi non vogliamo il “pensiero unico”, quindi ci permettiamo esprimere le nostre opinioni in modo chiaro e netto.
RispondiEliminaSarebbe stato auspicabile che, dopo un ventennio di berlusconismo, non ci si fosse infilati in questo cul de sac, rappresentato dal “figlio” dello stesso…..Non si fossero fatti patti, più o meno segreti, con il Condannato, un pensiero più alla gente che vive in ristrettezze che squalificano la loro vita e arrivassero a capire che: una sola Camera, porta dritto verso una dittatura, che un Senato come è descritto nella prima approvazione, sarebbe un ricettacolo di personaggi di dubbia morale.
Non vogliamo vedere distrutta la nostra Coastituzione.
Condivido totalmente questo scritto..Purtroppo, e dispiace dirlo perché, alla fine, è una grande delusione proprio sul piano personale, chi dovrebbe mettere i freni, pare, e dico pare perché stento a capire, lasci correre.
EliminaInnanzitutto benvenuto nel nostro blog. Chiarisco subito che io simpatizzo per il giovane Renzi per cui sono contro tutti coloro che trattano il Fiorentino con sufficienza, spocchia, disprezzo etc. Io non so se Renzi è un uomo di stato o della provvidenza, ma sono certo che in questo momento è il meglio che passa il convento! Che le istituzioni fanno acqua da tutte le parti, ed abbiano bisogno un profondo restyling con l'abolizione del bicameralismo ed il rafforzamento dei processi decisionali a qualsiasi livello, è da almeno 30 che si dice. Che questo possa portare a forme di stato dittatoriale, come blaterano tanti vip sinistrorsi, quelli che parlano di rivoluzione e di operai dai salotti buoni, dove pasteggiano a caviale e champagne. è tutto da dimostrare. Cosa vuoi che freghi alla gente, esodata, licenziata, disoccupata, suicidata, trucidata e sottoposta a macelleria sociale. Hanno consentito a quei macellai della ditta Fornero & Monti, killer super pagati dall'ue in combutta a quell'utile idiota di Bersani, di taglieggiare e falcidiare le pensioni ai poveri, mentre non è stata imposta contestualmente la patrimoniale alle "elite" padronale e parassitaria di questo paese. Il perverso bungaiolo Berlusconi si mise subito e volentieri da parte per lasciare fare il lavoro sporco, al macellaio bocconiano ed all'idiota di botteghe oscure o nazareno che dir si voglia. Il mio auspicio era che le cosidette "riforme" si facessero con i 5 stelle", per come avevano indicato i cittadini nelle urne. Infatti è alquanto mortificante che il torrente di acqua pura Renziana si mischi con la melma berlusconiana. Infatti con questo furfante che tiene da 20 anni in ostaggio l'italia, non avremo mai nulla di buono, se questo non coincide con il suo guadagno e con la sua scandalosa impunità. Altro che riforma della giustizia !? L'alleanza più logica che avrebbe spazzato via, in un sol colpo la gerontocrazia al potere era con i 5 stelle. Ovvero sarebbe stato magnifico, Renzi presidente e Di Maio vice. Ma il cervellotico pagliaccio Grillo lo ha impedito. Perciò o si modifica la repubblica in senso presidenziale, continuando a cianciare, e blaterare, di costituzione, istituzione e...blablablabla... nel mentre sprofondiamo sempre più giù, fino al collasso sociale. Se abbiamo una classe politica cialtrona ed incapace allora si dia la sovrantità alla Merkel. Si meglio la Merkel che un pregiudicato al potere. O in subordine si vada alle elezioni subito con la possibilità di dare al maggioranza assoluta a Renzi ed imporre con la forza dei numeri, ciò che non si riesce a fare con la forza delle chiacchiere delle minoranze del cavolo e dei pseudo intellettuali da strapazzo.
RispondiEliminaCome da lei, già ampiamente descritto, questa nuova repubblica, ha avuto un declino più evidente e non percepito dall'inizio del Berlusconismo. Con un lento degrado morale, che ha confuso, ed accettato da tutti come normalità. L'ultima perla ci è stata (regalata), da questo inserimento prepotente, con promesse più o meno chiare, con un accordo fatto da due condannati: la loro priorità era eliminare un Senato ingombrante, privandoci dei nostri diritti di cittadini liberi e pensanti. Stiamo annegando in un fiume di promesse, parole, leggi, leggine, modificando la Costituzione a suon di twitter. Si è instaurata una Repubblica autoritaria, approvata all'unanimità, con un pacchetto di riforme costituzionali, tra queste il reinserimento dell'immunità parlamentare ai Senatori. Queste modifiche costituzionali, associate alla legge elettorale ITALICUM, potrebbero risultare pericolose. Purtroppo "Noi", popolo italiano, abbiamo una sola filosofia... armiamoci e partite. Ci siamo dimenticati che dal 1° gennaio del 1948, vige una Costituzione inviolabile, che difende la libertà e la dignità di chi vive in questo paese.
RispondiEliminaHo la fortuna di conoscere Franco Gentile. Su facebbok ci troviamo spesso e ci scriviamo le riflessioni politiche che condividiamo. Non ho nulla da aggiugere a quanto già postato da Franco, vorrei solo rispondere in due parole al Sig. Volpe sul concetto di Libertà.
RispondiEliminaVede, la libertà di cui parla Franco Gentile, non è solo quella di poter sceglierci i Parlamentari, o altre cose che, tra la'ltro, siamo liberi di fare, (anche di protestare e manifestare), nessuno ci farà caso, ma non è un problema. Da molti anni le cose stanno così. Detto questo, e conoscendo un pochino il pensiero di Franco, credo che quando si è riferito alla mancanza di libertà, si riferisca a qualche cosa di molto più serio che ci manca rispetto alla possibilità di sceglierci i candidati, o di impedire al Governo di vessarci. Il retropensiero di Gentile, si riferisce quasi sicuramente alla libertà di avere un lavoro per i giovani, di avere un ridistribuzione diversa della ricchezza, ad impedire che tanti patiscano la fame. Si riferiva forse alla libertà di non diventare sempre più poveri, e alla possibilità che chi è ricco non lo diventi sempre di più. Ci sarebbero molte altre libertà che mancano al Popolo, ma serbbe troppo lungo elencarle, per questo mi limito a dire ciò che ho pensato dopo aver letto i tanti commenti (Franco se li merita tuttI) qui postati. Ciao Franco. Bravo e basta. Ti auguro tanta salute e tanti anni da vivere ancora.