Elenco pagine statiche

lunedì 24 settembre 2012

Il figlio del Governatore e il suo esercito di giovani

Filippo-Alesdi Filippo Ales - Vorrei innanzitutto congratularmi con Giangiuseppe per avere il blog “PoliticaPrima” raggiunto l’obiettivo delle 100.000 visualizzazioni. Questo mi sembra un traguardo importante e serio per ciò che rappresenta in questa città,
dove ognuno può liberamente esporre il proprio punto di vista e può trovare uno spazio per dare un fattivo contributo alla Politica con la P maiuscola.
Tornando alle miserie della nostra politica, dove non c’è più aggettivo che possiamo adoperare per definire questa classe politica dirigente siciliana che è prima, tra le regioni italiane per le assunzioni di precari, di forestali etc, che è prima nel dare incarichi ben retribuiti a destra ed a manca, che tra ruberie, promesse e spreco di risorse, è ancora prima ad avere il parlamento più inquisito d’Italia (oltre il 50% di parlamentari indagati), oggi si distingue anche per il nepotismo più sfrenato.
Tutto avevamo sperimentato. Mancava ancora un Governatore che lasciasse il posto al figlio, per eredità. Oggi questa carenza è colmata. Il figlio del Governatore on.le Raffaele Lombardo farà prima l’apprendista, in veste di parlamentare regionale e poi… chissà (le vie del Signore sono infinite!). A Catania, come ci riferiscono, già ci sono i manifesti affissi, da candidato nel Partito dei siciliani (ex MPA). Certo che ce ne vuole faccia tosta!
Toti Lombardo ha 23 anni, terzo anno alla prestigiosa università LUISS di Roma, sette materie alla laurea in giurisprudenza, dice: “io non penso all’indennità di 15.000 € al mese e non mi occuperò di clientele e prebende: questo lavoro lo lascio ad altri deputati”. La stoffa da futuro governatore … c’è già. E poi dice ancora: “Dietro di me c’è un esercito di giovani che sta elaborando un programma in nove punti. E per ogni punto disporremo un disegno di legge”.
Però mettetevi nella testa di questi giovani, ma lui questo non lo dice, che sperano per davvero in un futuro posto pubblico, dove si andranno a sedere con l’elezione di Gianfranco Miccichè, sicuri che sarà lui il prossimo Governatore della Sicilia.
Ciò senza che a nessuno di loro passi per la testa che esistono le imprese private, la produttività, che prima va creato il lavoro e solo dopo potrà venire il posto di lavoro serio… Poveri giovani, io penso a questo… esercito di giovani, che prepara disegni di legge, e che sperano di avere tutti un posto di lavoro come l’hanno avuto i loro padri da don Raffaele…
E se per caso Miccichè non ce la facesse a diventare Governatore? E se le cose cambiassero per davvero? Ma i giornali non li leggono questi ragazzi? Non guardano il telegiornale? Non sanno che ora ci sono gli spread, c’è il fiscal compact, c’è il patto di stabilità, c’è l’Europa, c’è il governo Monti, c’è il ministro Fornero e, soprattutto non ci sarà più Berlusconi, e che prima che i soldi arrivino in Sicilia dovranno fare tanti, ma tanti … passaggi.
Intanto lui aveva già previsto che non si sarebbe occupato di clientele e di prebende, ma di questo se ne sarebbero occupati altri … Ci avrebbero pensato i modesti deputati eletti nella lista del Partito dei Siciliani o del Grande Sud, mentre il nostro Toti Lombardo avrebbe pensato, invece, alle strategie. E non mi dite, che il nostro Toti pensi davvero “di non fare il politico per venti anni”, e che non stia studiando… invece per diventare un… prossimo Governatore della Sicilia.

Filippo Ales
24 settembre 2012

7 commenti:

  1. Capisco e condivido il punto di vista ben espresso in questo articolo da Filippo Ales.
    Tuttavia, anche andando controcorrente, penso che ci sia da fare qualche riflessione.
    Il nepotismo è una cosa obbrobriosa, perchè promuove, in maniera acritica e a prescindere dalle qualità individuali, persone il cui merito principale consiste nell'essere figli o nipoti o parenti di personaggi che esercitano il potere.
    Questi figli o nipoti o parenti di... per contro subiscono già processi e condanne da parte dell'opinione pubblica nuovamente a prescindere dalle loro qualità individuali; una specie di legge del contrappasso di dantesca memoria.
    Questo non è bene.
    E se, per caso, il figlio di Lombardo fosse un genio della politica e una persona dalle grandi capacità, cosa abbiamo fatto noi, condannando il metodo (nepotismo) e chi ne gode, a prescindere?
    La risposta è anche troppo facile perchè, in tal caso, avremmo perduto un'occasione.
    Ancora, nel campo artistico sono sempre esistiti i figli d'arte e non credo che qualcuno si sia scandalizzato perchè i figli di Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Peppino De Filippo e Carlo Dapporto abbiano fatto un percorso artistico analogo a quello dei loro padri.
    Conosco anche la risposta, perchè un percorso artistico non incide sulla nostra vita economica mentre invece la politica..., ed è anche giusto.
    Io comunque voglio dire che un figlio non può pagare per gli errori e le colpe dei suoi genitori e deve essere giudicato per quello di cui si renderà responsabile, nel bene e nel male.
    Vorrei dire ancora un'altra cosa.
    Non essendoci una legge che impedisca la cosa, non vedo perchè il figlio di un politico non possa a sua volta fare politica egli stesso, e non vedo come si possa impedire a Lombardo di darsi da fare per candidare suo figlio.
    La soluzione del problema è comunque in mano agli elettori.
    Invece di gridare preventivamente allo scandalo, tagliamo la testa al toro ed evitiamo di votare il figlio di Lombardo, così tutto rientrerà e non se ne parlerà più.

    RispondiElimina
  2. Le congratulazioni di Filippo Ales per il raggiungimento delle 100.000 visualizzazioni, peraltro già oggi ampiamente superate, vanno a tutti gli amici del blog. A tutti gli appassionati che hanno creduto, alcuni dalla prima ora, altri piano piano, ad un progetto visionario. Uno spazio virtuale ma anche reale, molto reale. Una scommessa fatta in nome della Politica, per avvicinare la gente a questa nobile arte. In un momento storico che ha portato proprio la politica al pubblico ludibrio per la responsabilità di gruppi di potere sparsi un po’ ovunque. Personaggi, a volte loschi figuri, che hanno riempito gli spazi lasciati colpevolmente vuoti dalla gente cosiddetta perbene, di ogni età, che si è girata dall’altra parte per non farsi contaminare.
    PoliticaPrima, caro Filippo, raccoglie sensibilità diverse e anche visioni politiche diverse. Non ci sono schieramenti precostituiti, né pregiudizi. C'è un divenire, una continua riflessione sulla Politica. Questo blog è un pensatoio, dove chiunque può esprimere il suo pensiero senza alcuna censura, anzi, andiamo cercando interventi contrari a ciò che viene scritto, andiamo cercando altre verità, altre certezze, altra vie per rendere questa politica, a misura d'uomo.
    In merito al figlio del governatore, che già solo l’idea desta imbarazzo, lasciamo decidere, come dice bene Nino Pepe, gli elettori. Quei cittadini che, con il loro voto, hanno il potere di cambiare tutto. Quando, però, lo capiranno.

    RispondiElimina
  3. E' vero non è proibito per legge candidare un proprio parente, ma non vi pare che ci sia (in questo caso) uno squilibrio di forze rispetto a quelli che credono in una propria idea, che magari potrebbe essere veramente valida, e non hanno la forza necessaria per competere?
    Lombardo candida il figlio che dire, se dobbiamo giudicare l'operato del padre dovremmo dire Dio ce ne liberi. Non abbiamo elementi per giudicare il figlio ma il padre ha sicuramente una bella faccia tosta.

    RispondiElimina
  4. Il figlio di Lombardo che si candida al posto del padre non è altro che la conferma di un modo di fare politica antica e vergognosa. Antica nel senso di stantio, di vecchio, di ammuffito. Ma purtroppo però ancora ben funzionante. Cerchiamo di cambiare e non votiamoli più.

    RispondiElimina
  5. Benvenuto al nuovo amico Ales. Mi associo ai voti augurali per i cento mila contatti del blog a cui in modestissima parte anche il sottoscritto ha contribuito. Complimenti Gianni ! Sull'articolo cosa dire egli con me sfonda una porta aperta. Avendo io in odio la casta ed il nepotismo non posso che criticare il gattopardo di grammichele. D'altronde ognuno ha la sua croce il cittadino "lombardo ha Formigoni ed il cittadino siciliano ha lombardo". Piuttosto si sta indagando sui conti siciliani non vorrei che dovessimo superare la regione lazio in quanto a corruzione e malaffare. La regione sicilia infatti nei record negativi è insuperabile. Non sia mai che la cricca lombarda si faccia superare dalla polveriera, polverosa, polverini, fiorito. Amen.

    RispondiElimina
  6. Sono assolutamente d'accordo, non si possono stroncare sul nascere l'estro e le velleità politiche di questo pargoletto di appena ventitre anni. Un figlio d'arte di si tale levatura morale ed amministrativa non si trova certo ogni giorno sotto i cavoli!!! chissà poi se risultasse essere un genio della politica come il padre, immaginate che perdita per la nostra regione.Non mi dilungo ancora nel commentare alcune prese di posizioni,ognuno di noi è libero di esprimere il proprio pensiero,vorrei,invece, precisare che i figli di Tognazzi, Gassman, De Filippo, Dapporto, non hanno rovinato l'ITalia ne tantomeno la Sicilia, anzi hanno arricchito, con la loro arte, la cultura italiana e gli italiani.Altra levatura.Mi associo anch'io ai calorosi saluti all'amico Ales, dandogli il mio personale benvenuto.

    RispondiElimina
  7. Cari amici,
    anche se non scrivo spesso, un po’ per indolenza, un po’ per… altro, io sono un assiduo lettore di tutto ed anche …di “PoliticaPrima” e la mia amicizia con Giangiuseppe risale, mi pare, ad oltre 35 anni fa, così come l’amicizia che mi lega a Salvo Geraci, a Pasquale Nevone, risalgono a molti, ma molti anni fa.
    Accetto comunque il benvenuto nel gruppo da parte di alcuni amici, che non hanno avuto modo di leggermi (lo dico solo per conoscerci meglio…), ma io ho già scritto su “PoliticaPrima” altri articoli e commenti. Pertanto rinnovando i miei auguri alla testata e ritornando al personaggio di cui abbiamo parlato, debbo dire che non mi trovo d’accordo con il commento fatto dall’amico Pepe, e tenterò di spiegare il perché.
    Da quanto ho scritto, il figlio dell’on.le Raffale Lombardo, Toti, conosciuto da noi palermitani solo da alcun giorni, si può affermare che è il candidato più sicuro a sedere fra i banchi di Palazzo dei Normanni. E ciò perché ? Grazie ai voti che gli farà avere papà ed alle clientele, ai posti ed agli incarichi dati dal Governatore, che hanno sputtanato sempre di più la martoriata nostra terra di Sicilia.
    Politica significa “attività di servizio” per il cittadino. E credo che gli amici, che ho prima citato, ne sappiano qualcosa. Ma che attività ha mai fatto il sig. Toti Lombardo, prossimo deputato?
    Ma possiamo noi paragonare il futuro deputato regionale Toti Lombardo ad altri figli d’arte di cui sono stati fatti i nomi? Assolutamente no, intanto perché la politica non è un arte, e poi perché i Tognazzi, i De Sica, etc, si sono fatti avanti facendosi conoscere dal pubblico sul palcoscenico come attori, e se sono ancora sul palcoscenico è perché al pubblico piacciono.
    Diverso è il caso di Toti Lombardo: Come lo conosciamo?, cosa ha fatto di buono per la “polis” da poter essere ricordato? Penso proprio niente. Per cui la cosa migliore da fare è una sola: non votare all’Assemblea Regionale per Toti Lombardo. Così non premieremo il Governatore Lombardo che ha infangato la nostra terra, e faremo così capire al figlio che deve fare prima qualcosa per la Sicilia, deve farci vedere i suoi… programmi (non quelli… dell’esercito di giovani), e solo allora, se davvero saranno conformi alle nostre idee, potremo votarlo.
    Con un saluto particolare all’amico Pepe ed a tutti gli amici di “PoliticaPrima”.
    Filippo Ales

    RispondiElimina