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venerdì 21 settembre 2012

CREDIBILITÀ E SERIETÀ

I movimenti politici, che nascono ormai con una facilità impressionante, offrono a tutte le forze politiche riflessioni e preoccupazioni. Fenomeno nuovo (o quasi) che è diventato il canale della anti politica.

Non si tratta di stabilire quanto attendibili siano, resta il fatto che tutti: partiti e politici, hanno accusato il colpo.
In questi tempi di confusione politica (alleati ora nemici - nemici ora nuovi alleati ), non esistono più ideologie e ci si allea con tutti e contro tutti (anche il diavolo e l'acqua Santa tenteranno di mettere insieme pur di vincere).
La nascita dei movimenti appare più come uno sfogo (vedi determinate categorie che si associano e che diventano movimento...!), i motivi di questo sfogo li conosciamo benissimo dato che viviamo sulla nostra pelle i disastri della malapolitica.
I partiti e i politici hanno fallito su tutto e di conseguenza non hanno più la fiducia della gente, c'è stanchezza (di volti sorridenti, di strette di mano e di motti elettorali ) vediamo crollare ogni motivo di speranza.
È come una nave che affonda e i passeggeri vanno alla disperata ricerca di una scialuppa o alla meno peggio di un salvagente e litigano per chi deve salvarsi per primo (quando è in pericolo la tua vita o quella dei tuoi cari non senti ragione).
Ed ecco spuntare i movimenti che si fanno portavoce della protesta e ti offrono: chi una scialuppa e chi un salvagente, ma siamo sicuri che la scialuppa non ha falle e che il salvagente non sia bucato?
È facile protestare ed elencare quello che va cambiato, il difficile è mettere in atto quanto si è predicato.
Tante ne abbiamo viste di elezioni, di governi, di deputati, di presidenti, di sindaci e di consiglieri vari. Tanti ne abbiamo visto vincere e tanti ne abbiamo visto non perdere (già vi siete accorti, sicuramente, che non perde mai nessuno).
Bei progetti, belle frasi, belle riunioni, impegni etc. etc...! E dopo l'euforia della agognata vittoria, piano piano, tutto rientra nella normale lentezza o peggio assenza (tanto si rivotera' fra 5 anni).
Non mi interessano più i partiti ormai svuotati da ogni ideologia, né i movimenti che protestano e basta, né tantomeno che siano giovani o meno giovani.
Voglio persone credibili, che al di la dei progetti e con fatti concreti dimostrino, con la loro storia e la loro serietà, che volere è potere.
Sogno, utopia? Ai posteri l'ardua sentenza.

Giuseppe Arena

21 settembre 2012

14 commenti:

  1. Sogno, utopia? Chi lo sa. Il problema dei partiti è ancora tutto da risolvere, caro Giuseppe. E anche se la loro gestione finora ha fatto schifo (tutti o quasi), il loro ruolo è fondamentale per la vita politica dell'Italia. Difficilmente ne potremo fare a meno. Altrimenti come si fa? Ci facciamo guidare da un leader unico?! Meglio ma molto meglio i partiti da riformare completamente e/o la democrazia partecipata del Movimento 5 Stelle!

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    1. E' vero il loro ruolo è fondamentale, è vero una democrazia partecipata ci consente di esprimere le nostre idee. Ma chi viene eletto, poi, decide lui cosa fare e quando sbaglia non paga. Già non paga mai nessuno di loro, per gli errori politici (male che vada non vengono rieletti), tanto le mani nelle nostre tasche le infilano quando vogliono e noi non possiamo reagire. Tasse, e se non paghi ti sequestrano pure la casa. E' giustizia questa?

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  2. Cari Amici, mentre sono qui nella mia nuova casa con il Direttore Giangiuseppe Gattuso, registro con sommo piacere che il nostro 'Blog' ha superato la cifra di 100.000 visualizzazioni! Lunga vita al Nostro Gruppo di folli visionari, e a "POLITICAPRIMA"!

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  3. Intanto complimenti per l'articolo a Giuseppe Arena.

    Tanta amarezza ,tanta delusione e anche tanta rassegnazione .

    Io pero' una riflessione voglio farla ,mentre vedo la tv e sento che il gruppo Pdl della regione lazio si e' fatto consegnare per poi dividere in parti uguali o quasi circa 30 milioni di euro in due anni .
    Certo mi indigno , cosi' come tutti , pero' una domanda me la pongo e la pongo a chi legge .
    Se invece della signora Polverini ed i suoi complici , il Popolo nella sua Grandezza , sapienza e sovranita' avesse scelto Emma Bonino , sarebbe stato infondo la stessa cosa?

    I politici sono infondo tutti uguali o no?
    Bonino o la Polverini sono uguali?
    Chi lo sa...? forse si oforse no?

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    1. Si è vero i politici non sono tutti uguali però sai qual'è l'unica controindicazione? Sono tutti a prova e se per disgrazia (così come tanta ne abbiamo avuta) il politico è avariato non c'è nessuno che ti rimborsa.
      Grazie per il complimento.

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  4. La ricetta di Giuseppe Arena è molto semplice: credibilità e serietà. Facile a dirsi... chi dei nostri amici o ex conserva tali requisiti. Mi sono fatto una domanda e mi sono dato una risposta...per loro per tante volte sono stato un utile idiota. Ora basta! Perciò per "tacitar il cor" ho preso per la mano la mia dolce moglie e siamo andati a firmare in via cavour davanti alla feltrinelli per i ragazzi cinque stelle!

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    1. Mi complimento con te per il taglio netto con il passato. Io sono ancora indeciso, cerco ancora di capire, tra i partiti o i movimenti; forse cerco ancora l'uomo che ho perso...!!!

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    2. Caro Giuseppe, l'amico Vullo ha fato una cosa molto importante. Ha dato il suo contributo perchè un movimento possa avere la possibilità di partecipare ad una competizione elettorale come quella per la regione. Poi, nel segreto dell'urna, voterà chi riterrà più vicino alla sua notevole sensibilità civile e politica.

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    3. Come sempre (o quasi) le Tue riflessioni mi consentono una ulteriore meditazione. Si forse anch'io mi sto convincendo di dare la possbilità di partecipare alla competizione al M5S, ma poi nel segreto dell' urna che farò? (Da circa due anni ho perso la mia sensibilità politica).

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  5. A mio avviso l'unica strada percorribile è quella di votare persone serie e credibili per la loro storia personale, ma questo non basterà. Occorrerà anche vedere in quale formazione politica o in quale lista si opera, per ragioni di credibilità di gruppo (haimè ancora i partiti o le liste!). Rischiamo la disgregazione della società tutta, e come sapete bene al peggio non c'è mai fine. Occorre armarsi di coraggio e non mollare, mai.

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    1. Peccato non sapere il Tuo nome, forse non meritiamo la Tua fiducia?
      E' vero non basta votare la persona seria, l'intreccio delle alleanze è quello che mi convince poco.

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  6. Caro Giuseppe...ebbene si ! Occorre un taglio netto! Vedo che anche tu hai un alto senso dell'etica...bisogna perciò abbandonare il passato. Non bisogna fare come il medico pietoso che fa le piaghe all'ammalato. Per similitudine l'elettore siciliano pietoso farà le piaghe alla sicilia. Perciò come il bravo chirurgo un taglio netto! Bisogna cominciare dalla propria famiglia. Se per ora gli onerovoli ti chiamano e ti offrono un caffè, il pranzo o la cena...stai sicuro che ti stanno avvelenando. Ho firmato per i ragazzi cinque stelle, non mi hanno offerto nessun caffè, ma sono sicuro che non mi hanno avvelenato, anzi ho respirato una boccata di aria pura!

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  7. Come già mi era capitato di constatare tempo fa, ancora una volta l'acuta analisi di Giuseppe Arena coglie infallibilmente nel segno. Non nego inoltre che la lettura del suo articolo è stato spunto fondamentale per una mia riflessione che spero di poter condividere a breve con tutti gli amici di Politica Prima. Infine non posso che concordare nel sostenere che dovrebbero essere i fatti concreti, la storia personale unita ad una serietà di condotta, a fare da bussola nella scelta di un candidato rispetto ad un altro. E in questo senso forse gli elettori non dovrebbero usare clemenza alcuna nei confronti di chi ha errato, di chi ha confuso il piano della “cosa pubblica” con quello del bene personale, e dovrebbero sempre tenere presente, come diceva Borsellino, che il vero potere è nella matita della cabina elettorale.
    Fabrizio Ferrandelli

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    1. Non tutto il "meno giovane" è da buttare così come non tutto "il giovane" è da salvare.
      E' vero non dobbiamo avere nessuna clemenza con chi della cosa pubblica ne ha fatto una cosa personale. E' vero che il potere è nella matita o meglio della mano che segnerà la scheda. Ma chiedo, prima a me stesso, devo essere sempre io (e sempre dopo una legislatura) a bocciare chi non ha fatto il proprio dovere? E durante il mandato per chi si approfitta, magari legalmente, della propria posizione per arraffare quanto più possibile chi ci pensa.
      Cambiare casacca in corsa? Passare dall'opposizione al governo? Tradire il mandato elettorale? E' leggittimo? Quali misure mettere in atto?
      L'elettore è confuso vota si un uomo ma vota anche il partito (o movimento)e anche una coalizione, per poi ritrovarsi nella veste opposta (maggioranza o opposizione che sia non cambia). Allora a che serve l'ideologia del partito o la storia dell'uomo?
      Forse serve cambiare la Legge o addirittura la Costituzione, dato che non si può cambiare la natura umana.
      Non credi?

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