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domenica 14 agosto 2011

Un Sindaco Operaio per Palermo

di Giangiuseppe Gattuso - Bella idea un sindaco operaio per Palermo. E cioè, una persona capace, impegnata, attenta ai problemi della gente e della città, volenterosa e passionale, sincera e onesta, libera da condizionamenti ePalermo lontana dalla palude.
Felice di servire Palermo senza se e senza ma. Ecco, un operaio della politica,  con il senso del dovere e del sacrificio. Con l’entusiasmo di chi, proprio perché lontano dal potere facile, ci mette l’anima per dare di più. Per dare a questa città un’anima che si è persa negli anni, che ha subito umiliazioni e tragedie, che ha visto i suoi figli abbandonarla verso mete più generose e civili. Un operaio felice di esserlo.

Un sindaco nel senso più pieno del termine, che ama lavorare per Palermo senza orari d’ufficio e che può passeggiare in via Libertà la domenica e nei giorni di festa per sentire la sua gente, per sentire il senso della città, i suoi odori e i suoi problemi. Ma che va, ancor di più, nelle periferie, in mezzo al degrado, negli angoli nascosti del centro storico e tra la gente che ha bisogno.

Una persona con la voglia di agire e, quando possibile, di prevenire i problemi cercando, con tutte le forze possibili, le soluzioni migliori. Un sindaco capace di parlare e di farsi ascoltare dalla sua città e dai suoi cittadini. Un sindaco operaio con l’entusiasmo e la voglia di dire tanti ma tanti si ma, anche, tanti ma tanti no.

E i movimenti, i sindacati, le forze produttive, l’associazionismo e tutti i cittadini di buona volontà hanno il dovere di parlare, di chiedere, di contestare e di proporre. E i partiti, tutti i partiti, hanno il dovere di ascoltare e di scegliere. Di scegliere il migliore Sindaco Operaio per Palermo.

8 commenti:

  1. Per Palermo ci vuole un incoscente, che non dipende dalla politica ma vicino ad essa. Ci vuole uno in grado di dire di no a Faraone ad Orlando a Campagna a Tantillo a Romano ai comunisti radical chic. Ci vuole uno giovane, brillante e con le competenze giuridiche e sociali necessarie. Visti gli schiamazzi delle autoproclamate candidature non vedo nessuno in grado di ricoprire questo ruolo. Povera Palermo....

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  2. Penso che questa sia un'ottima descrizione di una speranza comune, ogni palermitano onesto non può che desiderare ciò per il futuro della sua Palermo. Mi duole constatare che la realtà attuale è lontana anni luce da questa splendida rappresentazione. Il nostro non è un sindaco operaio,non è un sindaco nell'accezione più piena del termine che " ama lavorare per Palermo senza orari d’ufficio e che può passeggiare in via Libertà la domenica e nei giorni di festa per sentire la sua gente, per sentire il senso della città, i suoi odori e i suoi problemi". Il nostro sindaco non va nella periferie degradate...non si presenta, molto spesso, nemmeno nelle cerimonie formali alle quali è invitato...qualcuno disse che è un sindaco latitante!! Ritengo però che se la realtà è così lontana da come noi la immaginiamo dobbiamo impegnarci per cambiare le cose! Mai arrenderci alla rassegnazione ma credere che la nostra Palermo possa rendere realmente onore a tutte le vittime di mafia, realizzando il loro e il nostro obiettivo : UNA PALERMO LIBERA DALLA MAFIA!

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  3. Per "Anonimo".
    Non tutte le preannunciate candidature sono da scongiurare. Se Napoli è riuscita a trovare un'alternativa politica libera dalla Camorra anche Palermo può riuscirci o almeno deve provarci! Penso che in un momento come questo valga la pena di dare fiducia a figure nuove. Credo sia giusto darci una possibilità affidandoci a chi, con uno spirito che sembra sincero, pare voglia dimostrare il suo amore per questa nostra città. Sonia Alfano sembra essere una Donna capace, onesta, pronta ad ascoltare i problemi che soffocano Palermo. Abbiamo da tempo toccato il fondo o forse ci siamo spinti ancora più giù; quindi, perchè non darle la possibilità di dare forma concreta e tangibile al suoi allettanti contenuti?
    Vi invito a leggere: http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/06/24/sindaco-di-palermo-io-ci-sono/124177/

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  4. Belle parole sia nell'articolo che nei commenti, ma i fatti?
    fin quando si propongono persone a sindaco nulla da eccepire, ma sensibilizzare queste: a uno stile consono alla vita della citta; al rispetto per le persone; e ad evitare gli sprechi in consulenze. Questo è difficile oggi in un ambiente politico corrotto che pensa solo a stare seduto in quella poltrona.
    Allora compito non del sindaco ma dei cittadini è quello di andare al voto scegliendo con conscienza, e se non rispetta quanto sopra usare l'arma della denunzia e delle dimissioni.
    non devono essere i partiti a valutare l'operato del sindaco, ma i cittadini e come lo hanno eletto così lo depongono andanddo a nuove elezioni.

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  5. Palermo e la Sicilia hanno bisogno e si meritano politici autentici, gente pulita che non fa il proprio interesse ma mette la propria carica amministrativa, il proprio ruolo nella società al servizio del popolo per il bene comune. questa è la politica, questo è aver a cuore la res pubblica, la cosa pubblica e proprio perchè pubblica, di tutti e non solo di un'elite. speriamo che ci siano meno parole e più fatti, speriamo in una palermo migliore. noi popolazione facciamo la nostra parte, adesso tocca a chi di dovere fare la propria.

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  6. scusatemi il termine, ci vuole un sindaco con le palle super partes per una città come Palermo. Tanto di rispetto per la Borsellino e Sonia Alfano ma non li vedo in grado di gestire Palermo, chiaramente non per incapacità. A Palermo inoltre si vota per il bisogno non per opinione, una volta mi fu raccontato da un politico questa parabola, caro enzo non dobbiamo insegnare alle persone a pescare dando loro la canna, ma dare loro un pesce al giorno, al buon intenditore poche parole. Io penso che Palermo ha bisogno di un forte cambiamento politico e sociale e infrastrutture dove fare veicolare le varie attività. Creare i vari Centri Studi onde formare i futuri Dirigenti Politici come si faceva una volta. Palermitani pensate che un domani potremmo avere una Palermo riscattata dalla mafia e dal lecchinaggio politico?

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  7. Si caro Enzo, penso che si possa sperare di avere una Palermo riscattata dalla mafia e dal lecchinaggio politico, ma, come dici tu: a Palermo ancora oggi si vota per bisogno e non per convinzione politica; fin quando questo bisogno:…di legalità, di lavoro, di onestà, non sarà ridotto, si continuerà a votare “per bisogno”. Significativa la parabola che hai avuto raccontato dal politico, e proprio questi politici devono “sparire” dalla scena cittadina. Tornare ai Centri Studi politici “veri” è indispensabile. Nel dopoguerra il politico si era formato durante la dittatura fascista, nella clandestinità, nella consapevolezza di un sogno di libertà e democrazia che animava le loro azioni; da qualche tempo il politico si forma nei centri di interesse di qualche “signorotto” che riesce a farlo eleggere per interesse di parte; oggi: “fare politica” è quasi come dire: “… trovo un lavoro ben redditizio e mi offro al miglior offerente”. Tutto questo DEVE finire, dobbiamo tornare alla politica come passione, come scambio animato, ma civile, di idee; dobbiamo spazzare la politica di chi, attraverso di essa vuole fare i propri interessi e passare alla politica del fare nell’interesse di tutti. Ecco, queste devono essere la linee guida per eleggere il nuovo sindaco di Palermo. Poi, se riuscirà a migliorare la Città, se riuscirà a dare lavoro ai giovani, se permetterà un riscatto morale e sociale della nostra gente, dipenderà NON SOLO DA LUI ma anche DA TUTTI NOI.
    Pietro di Fiore

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  8. Palermo ha bisogno di un Sindaco libero dai condizionamenti politici. I prossimi anni saranno duri per la ns. città ormai ridotta in macerie e con le casse vuote. Il prossimo Sindaco dovrà fare delle scelte impopolari per rimettere in moto la ns. città con l'aiuto di un Consiglio Comunale qualificato.
    Paolo Caracausi

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