Elenco pagine statiche

martedì 7 giugno 2011

La Gesip di Palermo

di Giangiuseppe Gattuso - Per chi non conoscesse la Gesip va detto che questa società è una delle tante iniziative create ad hoc per l'utilizzo di personale precario, ex lsu e via dicendo.
Ora, non volendo entrare in questo meccanismo di politica sociale, è bene soffermarsi, su poche ma significanti questioni. Il Comune di Palermo senza le attività svolte da questi lavoratori almeno in tanti servizi dove prevale la manualità, cura del verde, sottopassi pedonali della circonvallazione, canile municipale, etc., va in affanno.

Un esempio per tutti. Il Cimitero dei Rotoli si ferma, con tutte le conseguenze che questo comporta. Le inumazioni, quand'anche ci fossero gli spazi per farlo, attendono, così come le centinaia di famiglie in attesa di poter piangere i loro cari davanti una lapide. La problematica comunque è complessa, la mancanza di risorse economiche costringe gli amministratori della società ad avviare le procedure per lo scioglimento e i circa 2000 lavoratori attuano le proteste del caso.

Spesso mettendo in ginocchio la città. Alcuni di loro, 25 per l'esattezza, hanno invece fatto una proposta "rivoluzionaria": anche se in ferie forzate vogliono andare a lavorare. Gratis. Dimostrando, così, la loro buona volontà, invece che a creare problemi, a rendere un servizio per il bene di questa città. Si sono presentati ai Rotoli per continuare la loro attività nei servizi cimiteriali dove effettivamente se ne sente l'esigenza.

Tutti ad applaudire. Commentatori, dirigenti, politici. Ma "non si può". Manca la copertura assicurativa per questo genere di interventi. Grazie ma non si può. E politici, dirigenti, sindacati, intellettuali e non sappiamo chi altri, non si sono preoccupati di individuare una qualche possibile soluzione per utilizzare questi 25 volenterosi. Il sistema non lo consente e nessuno osa cambiarlo. Va bene così.
***

1 commento:

  1. Qualche anno fa, l'Università di Palermo, sfornava laureati in IGIENE DENTALE. Laurea che a Palermo non garantisce l'iserimento nel mondo del lavoro. Mio figlio, incappato in questo percorso e resosi conto della fregatura, ha scritto a Live Sicilia una lettera di protesta lamentandosi di avere perso tre anni della sua vita per poi non lavorare.
    Dopo aspre polemiche con l'allora preside di medicina, prof. Cardinale, che addirittura lo esortava di andarsene da Palermo (da Roma in su) e sicuramente avrebbe lavorato (tutto questo botta e risposta sempre tramite Live Sicilia e mai di persona - si sono sempre rifiutati -).
    Dopo le polemiche si chiude il corso di Laurea in questione.
    Penso che l'Università, prima di aprire un qualsiasi corso di laurea dovrebbe fare una indagine di mercato per constatare le possibilità di inserimento nella vita sociale.
    Giace, già da molto tempo, all'Assemblea Regionale Siciliana un ordine del giorno (da noi sollecitato), approvato all'unanimità, che impegna il Governo a creare il ruolo nella sanità pubblica (si parla tanto di prevenzione e riduzione dei costi e l'igiene dentale negli ospedali la fanno gli Odontoiatri con i costi relativi). Appunto giace, forse ai nostri deputati regionale piace prenderci in giro ma le elezioni si avvicinano sempre più.
    E poi parliamo di inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.
    Ma quando mai.
    Meditate gente, mediate.
    GIUSEPPE A.

    RispondiElimina