tag:blogger.com,1999:blog-4035612512694490624.post8894553972820713970..comments2024-03-21T11:58:35.759+01:00Comments on PoliticaPrima : CAMBIAMENTO. LO VOGLIAMO DAVVERO?Giangiuseppe Gattusohttp://www.blogger.com/profile/01215459571310578150noreply@blogger.comBlogger33125tag:blogger.com,1999:blog-4035612512694490624.post-41251314512549388022016-04-02T20:33:37.296+02:002016-04-02T20:33:37.296+02:00è tutto giusto, ma se non ci proviamo, staremo in ...è tutto giusto, ma se non ci proviamo, staremo in eterno, qui a discutere.<br />Credo, lo credo veramente che sia =POSSIBILE, Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/15229525826298732195noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4035612512694490624.post-88736768343286009072016-04-02T14:50:39.560+02:002016-04-02T14:50:39.560+02:00CANBIAMENTO tema scottante direi quasi USTIONAN...CANBIAMENTO tema scottante direi quasi USTIONANTE , quanti si sono bruciati nel mondo proponendo il cambiamento,ma di che cosa .ma per cosa per ottenere che cosa per andare dove ? Ecco alcuni interrogativi le risposte tutte scontate e mai verificate o verificabili ..che poi dira' ecco ve lo avevo detto che saremmo arrivati li .o avremmo fatto e realizzato quelle cose ..il tempo e' tiranno passa la gente dimentica ed il politico di turno ..nuovo magari lo ripropone e la ruota ricomincia a girare , cioe rimane FERMA e' un moto apparente ..tutto rimane PIU' O MENO COME PRIMA -il popolo .si rassegna il politico gode e si frega le mani (li abbiamo fregati anche stavolta !) in termini pratici poi cosa e' realmente accaduto ..la domanda la si manda ai POSTERI per la FAMOSA ARDUA SENTENZA ..--berostehttps://www.blogger.com/profile/09437561495709965774noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4035612512694490624.post-30090672755150027542016-04-02T14:09:49.192+02:002016-04-02T14:09:49.192+02:00Oggi con il Governo ..canaglia di Renzi che parteg...Oggi con il Governo ..canaglia di Renzi che parteggia solo ed esclusivamente per i poteri forti banche e petrolieri solo con l'uso delle armi ..noi il POPOLO possiamo FORSE cambiare qualcosa !berostehttps://www.blogger.com/profile/09437561495709965774noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4035612512694490624.post-8224891149370167572016-04-01T13:20:41.889+02:002016-04-01T13:20:41.889+02:00Letto il cambiamento in tutte le salse, al netto d...Letto il cambiamento in tutte le salse, al netto della retorica, vi chiedo come pesante che possa avvenire il cambiamento? Cosa fate perché avvenga il cambiamento? " <br />L'articolo chide con:<br />"Cambiamento può voler dire mettersi in gioco, e poi andare ancora avanti. Uscire dall'immobilismo, agire, aver voglia di fare e provare a farlo, con la consapevolezza che il nostro futuro dipende sempre e soltanto dal nostro impegno." .... bello, suona bene. ... ma in termini pratici? Chi parla del voto, chi di rivoluzione, chi di analisi ... ma dopo aver scritto un bel post o un bell'articolo, cosa accade?Giuseppe Andolinanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4035612512694490624.post-11977157081703568752016-04-01T13:19:41.915+02:002016-04-01T13:19:41.915+02:00...quasi la totalità della gente siede sugli allor......quasi la totalità della gente siede sugli allori costruiti, anche attraverso tragiche vicende storiche , dai padri, pronti ad intervenire e agire in prima persona , per un'atavica abitudine culturale al soccorso e all'abnegazione; il popolo impigrito siede sul "meglio" che resta ancora da attingere, non sa trovare il coraggio né la volontà per arrivare al cambiamento e non si accorge di essere destinato a soccombere sotto la parvenza di una libertà già malata.Eloisa Gattusonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4035612512694490624.post-11023705159127395152016-04-01T13:17:05.565+02:002016-04-01T13:17:05.565+02:00Noi italiani siamo troppo compressi in strutture m...Noi italiani siamo troppo compressi in strutture mentali che spacciamo per sani principi o tradizioni culturali...questo per giustificare l'innata per noi irrinunciabile pigrizia mentale e culturale che ci impedisce di essere davvero liberi.<br />Troppo condizionati da un estetica esageratamente limitata ai nostri canoni di bellezza e civiltà ...sicuramente capiscuola della civiltà e cultura...ma troppo autoreferenziale.<br />La possediamo nel DNA...eppure non la sfruttiamo per emergere...l abbiamo messa in soffitta ad ammuffire e continuiamo a gloriarci e vantarci di questo tesoro che altri ci stanno sottraendo e valorizzando...attingendo a piene "menti" dalla nostra genialità e aprendosi al "tutto"senza rinunciare al meglio...<br />Noi siamo con le nostre piccole bellissime provinciali abitudini ...ad arrancare dietro ad una umanità che ci sta lasciando al palo.<br />Mangiamo la polvere ....svegliamoci e riprendiamoci cio che ci appartiene per eredità legittima...e facciamolo fruttare. Smettiamo di lamentarci davanti e frodare di lato....di piagnucolare miseria e sogghignare sotto i baffi per essere stati furbetti ....il nostro grande limite è questo...ci accontentiamo di grattare la padella...<br />Cambiare è possibile ma costa fatica..<br />NULLA DEVE CAMBIARE PERCHÉ TUTTO CAMBI...<br />Tomasi di Lampedusa fece dire a Don Fabrizio di Salina il Gattopardo...aveva capito tutto degli Italiani....far credere che l'immobile continuità da sicurezza al popolo...e così i potenti potranno trascinare dove vogliono il pigro dormiente piccolo uomo....Elena Meratinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4035612512694490624.post-2857608207814412672016-04-01T13:15:44.522+02:002016-04-01T13:15:44.522+02:00ho sentito in Rete, l'intervento di un Imprend...ho sentito in Rete, l'intervento di un Imprenditore che lamentava il peso delle tasse, che lo priva del 70% dei suoi guadagni, spiegando che in Italia un Imprenditore deve andare all'estero, perché là le tasse sono molto inferiori. Più Privato e meno Stato diceva. Solo così il Paese Italia può decollare. Ma il "meno Stato" cosa significa? Perché se vuol dire: Mettere la Sanità, la Scuola, tutto il Welfare, pensioni comprese, in mano ad Enti privati, in modo da assicurare il costante flusso di denaro in mano a Banchieri e Industriali, noi Cittadini saremo costretti a vivere con le tessere annonarie e il Libretto delle medicine, come si faceva una volta. Non è meglio lavorare per profonde riforme alle Istituzioni che già abbiamo? Io non credo al job act estremo. Credo che la soluzione stia ancora nella "Ridistribuzione del Reddito". Una ridistribuzione che dovrebbe passare, perché no? anche dal Reddito di cittadinanza. L'Italia decolla se si da il via a quelle che sono i progetti per il risparmio energetico. Le nuove fonti energetiche rinnovabili. Spezzare i Monopoli dei Gestori della comunicazione aprendo il Wi Fi gratuito per tutti. Fare dell'Impresa Turistica e di promozione dell'Arte un vero e proprio business. Dobbiamo uscire dagli schemi che ci hanno ingessato finora. Occorre far fruttare le moltissime opportunità che proprio per la Storia e la posizione geografica ci offrono. Occorre un colpo di reni, che a quanto pare, questo Governo e' incapace produrre. Troppo colluso con gli interessi di coloro che predicano il "Più privato e meno Stato"...Mario Cecchininoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4035612512694490624.post-21921867681237242712016-04-01T08:42:40.135+02:002016-04-01T08:42:40.135+02:00Panta rei ed in tutto questo divenire qualcosa cam...Panta rei ed in tutto questo divenire qualcosa cambia parzialmente o sostanzialmente. I cambiamenti in 70 anni ci sono stati e non sono mai stati radicali: nell'ultimo 30ennio poi il cambiamento è stato decisamente lento, parziale ed involutivo dal punto di vista sociale e morale. Il popolo è stato trascinato o spinto dolcemente verso un nuovo modo di concepire la plitica: il ritorno indietro verso l'esasperato profitto di pochi e la grande ingiustizia sociale, cercando di eludere la grande piaga della corruzione e della mafia. Si' Gisa tu parli di quel cambiamento latore di speranza e dell' impegno che tutti dobbiamo infondere in un ambito esclusivamente democratico. Accantoniamo dunque i cambiamenti epocali, cosparsi e risolti col sangue, lavacro di tante angherie ed i giustizie perpetrati ai danni della ingenua plebe. Tutti gli uomini di buona volontà , tutti quelli che hanno gridato, e vogliono ancora farlo, le parole Libertà e Giustizia Sociale, si facciano avanti e si facciano garanti, per l'ultima volta, dii quest'ultimo cambiamento democratico. Tentiamoci e i nostri urli destino le masse assopite.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/01371787557331134502noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4035612512694490624.post-46940725051736531342016-04-01T00:00:57.068+02:002016-04-01T00:00:57.068+02:00In base ai punti di vista, al termine "cambia...In base ai punti di vista, al termine "cambiamento" vengono dati diversi significati. Gisa Siniscalchi nel suo interessante articolo, al cambiamento, accosta le diverse conquiste civili del passato e poiché stiamo attraversando un periodo di involuzione ci invita ad agire per uscire dall'immobilismo. Questo invito non può essere eluso. Quello che mi preoccupa che, oggi, quando si parla di cambiamento si registrano atteggiamenti ed opinioni contrastanti. La povera gente ha paura dei cambiamenti perché quelli fatti hanno generato molte ingiustizie. La borghesia ha paura dei cambiamenti perché non intende rinunciare ai privilegi. Nelle lotte del passato per conquistare i diritti avevamo un collante che, nella diversità, ci univa: gli ideali. Molti dicono che l'ideologia è diventata obsoleta. Io sono convinto che rinnegarla vuol dire perdere la propria personalità. L'ideologia è stata sostituita dall'individualismo che trascina verso l'egoismo. In Europa l'egoismo ci sta strascinando nel passato, la solidarietà viene sostituita con i muri e la chiusura delle frontiere. In Italia stiamo perdendo terreno sui diritti conquistati con la Resistenza e le lotte sindacali, aumenta il divario fra il nord e il sud. Stiamo attraversando un periodo di involuzione pericolosa. Il cambiamento non può essere affidato alla politica in quanto succube del potere finanziario. La volontà di lottare per il cambiamento deve essere ancorata alla consapevolezza di garantire a noi un presente dignitoso, ai nostri figli un futuro tranquillo e ai nostri nipoti la certezza di un mondo diverso. Un concetto deve essere chiaro: per essere protagonisti del cambiamento dobbiamo avere la capacità di confrontarci alla ricerca di ciò che ci unisce. I cambiamenti devono unificare il territorio, eliminare le discriminazioni e garantire pari diritti a tutti. Pier Paolo Pasolini diceva che per capire i cambiamenti della gente, bisogna amarla.Lorenzo Romanohttps://www.blogger.com/profile/07484871416054036358noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4035612512694490624.post-50011230113217819672016-03-31T23:09:42.326+02:002016-03-31T23:09:42.326+02:00Esattamente, certamente non solo, anche noi o fors...Esattamente, certamente non solo, anche noi o forse prima di tutto noi, dobbiamo cominciare a pretendere dal governo chiarezza di intenti e non solo proclami e parole al vento, troppi legami tra governi e poteri forti, leggi che tutelano questi poteri a scapito del popolo, una vera redistribuzione della ricchezza, tasse che massacrano i più deboli, fin quando sarà così cambiamenti epocali non ve ne saranno.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/08879154812356386558noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4035612512694490624.post-19188364941290129402016-03-31T22:24:12.694+02:002016-03-31T22:24:12.694+02:00Gisa, amica mia, non immagini quante volte ho lett...Gisa, amica mia, non immagini quante volte ho letto e riletto il tuo articolo, posso assicurarti che probabilmente hai voluto cimentarti con qualcosa che va oltre le nostre coscienze e conoscenze, però ammetto che commentare il tuo articolo mi entusiasma profondamente. A dire il vero non basta cercare una spiegazione logica sul significato di cambiamento se non attraverso una buona dose di conoscenza della psiche. Ad ogni cambiamento si oppone sempre una resistenza da superare, d’altronde fa parte della vita di ogni giorno e ci riguarda tutti, semplicemente perché il cambiamento fa parte della vita stessa. Infatti ogni volta che si prospetta, all’interno di un sistema di persone, la possibilità di cambiamento c’è resistenza da parte di uno o più individui e può essere più o meno forte. La teoria del cambiamento è una metodologia specifica applicata nell’ambito del sociale, per pianificare e valutare dei progetti che promuovano il cambiamento sociale attraverso la partecipazione e il coinvolgimento. Si definiscono dunque obiettivi a lungo termine e a ritroso si ricostruiscono logicamente i legami causali per arrivare a quegli obiettivi. Così facendo è possibile stabilire degli obiettivi e delle fasi intermedie che potranno e dovranno essere verificabili costantemente. Credo di non dire una novità affermando che quando si tende a sviluppare resistenza si fa per difendere il nostro stato di confort, per evitare il dolore, non tanto per il cambiamento in se quanto per l’ignoto che nasconde. Sappiamo ciò che lasciamo ma non a cosa andiamo in contro, per cui naturalmente siamo portati tutti a resistere, a opporre resistenza affinché il cambiamento non avvenga, almeno non immediatamente. Per quanto riguarda un cambiamento radicale nel panorama politico, sono d’accordo con te, il quadro è davvero sconsolante oltre che squallido. Ognuno è convinto di essere il detentore del miglior cambiamento evitando il dialogo. Mah… in politica i cambiamenti si operano insieme attraverso un serio confronto e non credo a coloro che possono cambiare lo stato delle cose ignorando le idee degli altri. Posso dire, come amante delle scienze matematiche che, la fisica quantistica ci dice che cambiando una parte di qualsiasi sistema, automaticamente cambia il sistema stesso che dovrà adeguarsi. Ai cambiamenti del tuo comportamento corrisponderanno i cambiamenti del comportamento dell’altro. Grazie Gisa.<br />Franco Lucenoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4035612512694490624.post-38051173690599065412016-03-31T19:57:44.550+02:002016-03-31T19:57:44.550+02:00Il cambiamento è fisiologico,oggi,è un imperativo ...Il cambiamento è fisiologico,oggi,è un imperativo morale.Non possiamo rimandare.La posta in gioco è l'umanità.Riappropriamoci del nostro essere,del nostro destino e non lasciamo più che altri decidano per noi che non ci siamo piùMarisa Bignardellinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4035612512694490624.post-65702543744522716902016-03-31T19:55:28.428+02:002016-03-31T19:55:28.428+02:00La legge elettorale e tutte le riforme costituzion...La legge elettorale e tutte le riforme costituzionali sono da rivedere serenamente perché devono mirare a realizzare uno Stato snello, poco costoso, con burocrazia semplice per far competere il made in Italy nella globalizzazione e in tal modo combattere la disoccupazione e realizzare, dopo il risorgimento economico post catastrofe seconda guerra mondiale, un altro miracolo economicoArmando Pupellanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4035612512694490624.post-59780194758579473512016-03-31T19:52:40.914+02:002016-03-31T19:52:40.914+02:00Nel mio piccolo ho già effettuato tanti cambiament...Nel mio piccolo ho già effettuato tanti cambiamenti, ma domani ne intraprendo uno EPOCALE. Un nuovo lavoro. Un vero salto nel buio, ma se non ci si smuove un po' e resto a guardare del "com'era bella la mia valle" non vado da nessuna parte. E' andata così? E io vado colì !Luisarita Staccininoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4035612512694490624.post-45551694562161661002016-03-31T19:44:44.148+02:002016-03-31T19:44:44.148+02:00Son convinto che 99% degli italiani vogliano un ca...Son convinto che 99% degli italiani vogliano un cambiamento , un cambiamento verso unavita più serena, ma c'è quel 1% che lo proibisce in maniera oligarchica, despotica, sono quelli che dettano legge anche ignorando spudoratamente referendi e votazioni, nell'attuale sistema economico e politico, quel 1% detta legge e la grande maggioranza subisce in silenzio.Peter Schmailzlnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4035612512694490624.post-45809145695767689602016-03-31T19:30:59.045+02:002016-03-31T19:30:59.045+02:00Mi guardo intorno e noto solo apatia, rischio di g...Mi guardo intorno e noto solo apatia, rischio di grosso quando mi improvviso persecutore del giusto e difensore della mia dignità. Strano, in altra epoca sarei quasi un'eroe, invece i primi a smentirmi ed a contrastarmi sono proprio i piu' intimi ..... Cosa sta succedendo che non riesco a comprendere, perche' mi temono e mi contestano, non sono forse degno di rispetto, io che mi batto per l'onesta' e la perseveranza ...? La societa' cambia e ci sta trasformando, l'apatia e la paura di cambiare ci sta' annebbiando la mente, un'esercito di vili persone e' li' pronta a smentirsi ed a vendersi pure di continuare a campare......Mi preme ammettere di sentirmi diverso, sono ancora io colui che non ha bisogno di bandiere e di colori per sentirsi ancora un piccolo garibaldino, che peccato, vuoi vedere che colui che sbaglia sono proprio io quello che non riesce ad adeguarsi...?Luciano Menghininoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4035612512694490624.post-39167353773711137362016-03-31T19:26:20.811+02:002016-03-31T19:26:20.811+02:00Oggi stiamo vivendo un fenomeno mai accaduto nella...Oggi stiamo vivendo un fenomeno mai accaduto nella storia dell'economia: la globalizzazione che tende a ridurre ED ABOLIRE i dazi doganali anche tra Paesi con diverse potenzialità economiche ed enormi differenze del costo del lavoro. Se imponessimo pesanti dazi doganali alle importazioni gli Stati ricambierebbero la "cortesia " alle nostre esportazioni e sarebbe peggio.<br />Purtroppo i mezzi d'informazione parlano poco della globalizzazione e non c'è nessun politico né partito che dica come affrontarla invece di subirla. Ma si può affrontare eliminando sprechi, ridimensionando spropositati privilegi, eliminando tante auree poltrone superflue e / o in eccesso nel Parlamento Nazionale e dall'Etna alle Alpi : enorme spesa asociale ed improduttiva che, gravando anche su lavoratori ed aziende, danneggia la competitività del made in Italy con conseguente disoccupazione, suicidi di disoccupati e imprenditori, decadenza economica-occupazionale-sociale-morale-demografica.Armando Pupellanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4035612512694490624.post-13438490558632040642016-03-31T19:25:19.299+02:002016-03-31T19:25:19.299+02:00Brava Maria ....condivido in pienoooo!!!!!!!!!!!Brava Maria ....condivido in pienoooo!!!!!!!!!!!Carla Di Summanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4035612512694490624.post-45973666966609769592016-03-31T18:59:57.936+02:002016-03-31T18:59:57.936+02:00Io ho serissime difficoltà nell’abbinare il term...Io ho serissime difficoltà nell’abbinare il termine “cambiamento” o “evoluzione” all’attuale aspirazione degli italiani, soprattutto, quando la politica ed i suoi attori, sono totalmente al servizio della Troika, ed i fatti e l’interesse dei cittadini sono totalmente assorbiti dalla distrazione cronica, alla quale continuano a votarsi perché anestesizzati dai mezzi di comunicazione e dai loro gestori.<br /> Altrimenti come definire il sostegno che continuano imperterriti ad offrire a personaggi che hanno ridotto questo paese dall’essere la sesta potenza economica mondiale, ad una penisola in macerie ed essere felici di farsi guidare ancora dagli stessi ? <br />E che dire dell’ipocrisia di quelli che si felicitano perc hè “finalmente” qualcuno cambia la costituzione più bella del mondo, cancella i diritti dei lavoratori come l’art. 18 conquistato con lacrime e sangue e persino con la galera dai nostri padri, nel tentativo di lasciarci un mondo più equo? Del Jobs Act, che già fa parlare dei contratti privati, in barba a quello nazionale che su ordine della Troika deve essere cancellato? <br />Mi dispiace, ma io non vedo alcun cambiamento in positivo nel futuro dei cittadini, fin quando ci sarà al potere questa classe politica o anche un solo uomo o donna, legati ai vecchi partiti intrisi nella corruzione e collusione con poteri sovranazionali. Pessimista? No, solo realista!<br />Giovanni Caianiellohttps://www.blogger.com/profile/16185309883950338108noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4035612512694490624.post-85912679314895628672016-03-31T16:26:10.383+02:002016-03-31T16:26:10.383+02:00I cambiamenti avvengono continuamente, a volte ind...I cambiamenti avvengono continuamente, a volte indipendentemente dalla nostra volontà: il tempo che passa produce inevitabilmente dei cambiamenti. Pensiamo un attimo alla rivoluzione che l'uso di Internet ha portato nella nostra vita e nel nostro modo di relazionarsi agli altri. La domanda é : quale cambiamento vogliamo? Essendo l'uomo un animale sociale, dovrebbe operare pensando al miglioramento della società e del vivere collettivo, che dovrebbe essere anche l'obiettivo della politica. Tanto per iniziare, servirebbe una più equa distribuzione della ricchezza; al contrario oggi assistiamo al processo opposto: sempre più ricchezza in mano a pochi e una sempre maggiore povertà in ampie fasce di popolazione. Ad oggi nessun partito ha affrontato questa questione, che è sicuramente spinosa ma che si può risolvere, ottenendo una più giusta e dignitosa condizione di vita per tutti. Un'altro problema fondamentale dei nostri giorni é il rispetto dell'ambiente. La nostra società consumista produce una marea di rifiuti, inquina il territorio, sfrutta le ricchezze senza rispettare la natura. Se non vogliamo distruggere la nostra terra é opportuno affrontare seriamente e senza indugi questa questione. Vogliamo parlare dell'esodo di intere popolazioni in cerca di una vita dignitosa, lontana da guerre e malattie? Questo rappresenta un cambiamento epocale che condizionerà sicuramente i nostri prossimi cinquanta anni e che continuerà ancora per molto tempo. Di cambiamenti ce ne sono tantissimi, molti strettamente conseguenti alle nostre scelte. Ognuno di noi, preso singolarmente, poco può fare per incidere in modo determinante nel cambiamento; tuttavia tutti noi abbiamo il dovere di fare quel poco che possiamo fare, nell'impegno nella società in cui viviamo, nel rispetto degli altri e nell'aiuto verso i deboli, nella tutela dell'ambiente, nell'educazione dei figli a cui abbiamo il compito difficile di trasmettere ideali e comportamenti corretti, nel rispetto della democrazia e delle regoleantonella albertininoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4035612512694490624.post-39040890888510016122016-03-31T09:43:35.483+02:002016-03-31T09:43:35.483+02:00Sono in pieno accordo con la Signora Lo Bue.Il ver...Sono in pieno accordo con la Signora Lo Bue.Il vero cambiamento, visto che ormai le ideologie che hanno segnato i due secoli trascorsi ormai sono e restano il passato, sta nello sradicare totalmente il concetto di diversificazione classista che s'è andato consolidando e nel far cessare lo scandalo della professione di "politico". I popoli tutti, oggi, con l'avanzata tecnologica vivono come non mai gomito a gomito è tempo di rendersi finalmente conto che l'umanità è una a prescindere dal colore della pelle o dagli usi e costumi che potrebbero facilmente conciliarsi fra loro nella parte utile mettendo da parte l'inutile e ciò che può costituire "separazione". Per quanto riguarda l'Italia in particolare, dispiace dirlo, ma oggi come oggi sta marciando al passo del gambero. Che anche in ciò che sembrava avanzato ci siano, indubbiamente, delle storture da raddrizzare penso sia chiaro a tutti, ma senza sradicare l'intima sostanza del bene che si era conquistato. L'Italia necessita, oggi come oggi, di una revisione del concetto primario di "onestà" in particolare nella politica. I troppi, palesi e doverosi, interventi della magistratura a carico di politici danno la dimostrazione lampante che la classe politica è succube e convivente della criminalità e del malaffare.. E' assolutamente necessario cambiare. Chi decide di far politica deve assolutamente mettersi in testa che il farlo non è potere ma servizio, non è imperare e disporre del proprio simile per soddisfare interessi privati o di lobbie's ma è rendere "equa e solidale" l'amministrazione della "res publica" al fine che tutti i cittadini, con una naturale ripartizione di oneri ed onori, partecipino alla vita comunitaria e sociale. Questo il punto base per il cambiamento che, malgrado le ciance di questi ultimi due anni, finora non s'è verificato anzi al momento attuale ha aggravato l'andazzo negativo della vita sociale del paese. Questa situazione richiede una svolta epocale e una consapevolezza, da parte del cittadino, del proprio dovere e del proprio diritto affinché l'elezione di chi deve amministrare, e non governare, la comunità sia consapevole e tenga d'occhio in primo luogo l'onestà dei singoli e delle comunità sociali che raggruppano i singoli. E con questo pensiero cerchiamo di guardare ad un futuro migliore.Franco Gentilenoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4035612512694490624.post-14803575451112794352016-03-31T09:28:19.662+02:002016-03-31T09:28:19.662+02:00Ogni cambiamento è una nuova chance!! Non credo, c...Ogni cambiamento è una nuova chance!! Non credo, che in Italia il cambiamento avrà' luogo. Se vedo come il PD fa votare le primarie, soldi alla mano davanti alla porta a Napoli, cinesi a Milano, mi rendo conto di cosa avviene dietro le quinte quando ci sono elezioni politiche. Finché una parte degli italiani, vende il suo futuro e quello dei suoi figli per trenta denari, il cambiamento non avrà luogo!!Maria Lo Buenoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4035612512694490624.post-41099271889713632302016-03-31T09:26:52.872+02:002016-03-31T09:26:52.872+02:00Hai scritto un bellissimo articolo,certo che tutto...Hai scritto un bellissimo articolo,certo che tutto dipende dalla nostra voglia di uscire da questo torpore e dalla disillusione a cui siamo stati portati.Il cambiamento fa paura ai più,preferiscono restare nel loro nido costruito a perfezione nell'egoismo. Una sana rivoluzione ci vorrebbe...Alba Galassonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4035612512694490624.post-27190088906124310782016-03-31T06:58:14.835+02:002016-03-31T06:58:14.835+02:00Molto acuto e profondo questo bellissimo articolo,...Molto acuto e profondo questo bellissimo articolo, che tocca i veri punti dolenti del periodo storico attuale. L'immobilismo, di cui parla l'autrice, ha la sua culla proprio nella nostra politica, nei suoi meccanismi farraginosi, nel "sonno" perenne di tanti parlamentari, arrivati alle poltrone non per meriti o capacità, ma solo per manovre di dubbia limpidezza. Ma l'immobilismo è dovuto anche a un evidente inaridimento delle sorgenti culturali e a prevalenti interessi verso un materialismo che ha bloccato le menti, ancorandole a una visione molto piatta della vita in generale. Invece, per cambiare, occorre volare alto e aspirare a una ossigenazione della società che solo attraverso lo spirito si può raggiungere. Gabriella Sanchininoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4035612512694490624.post-29293533938982720962016-03-31T06:05:12.001+02:002016-03-31T06:05:12.001+02:00Gisa brava... " il cambiamento " è un at...Gisa brava... " il cambiamento " è un attributo degli esseri viventi...ma il cambiamento ha una valenza enorme...secondo me dovrebbe essere insegnato nelle scuole...perchè il cambiamento può essere inconsapevole e consapevole...il cambiamento puo essere dovuto a spinta interiore o a pressione dell'ambiente...oppure il cambiamento puo essere indivuduale o collettivo...ma alla base ci vorrebbe la cultura e la conoscenza...sapere chi siamo...dove abitiamo , da dove veniamo e dove vogliamo andare ! Mi sovviene subito un aforisma di " Darwin " il quale afferma che sopravvive...non la specie più forte...più intelligente, ma invece la specie che sopravvive, dal punto di vista evoluzionistico, è quella più predisposta al cambiamento ! Pertanto già da questi brevi premesse il tema cambiamento è un argomento enorme che comporta un dispendio di fortissime energie...fisiche, psicologiche, economiche, e poi la mobilitazione di capacita , convinzioni, abilità manuali ed intellettuali...opportunità inerenti la natura in cui viviamo, la presa di coscienza dello spazio-tempo di Einstein e quindi conoscenza della fisica e della scienza, dlla storia, della geografia, della filosofia, della religione, della politica, dell'economia, della statistica, dell' astronomia, delle lingue, dei fenomeni migratori, delle guerre, della volontà di potenza e di conquista, poi prendere coscienza del fenomeno della globalizzazione voluto dal capitalismo a cui consegue sfruttamento delle risorse ed una corsa infinita alla cosidetta " crescita " continua in un mondo finito che ha raggiunto i suoi limiti già manifesti drammaticamente con i cambiamenti climatici ed altri fenomeni drammatici che ci colpiscono quotidianamente ! Pertanto ognuna di queste cause ci predispone...spesso ci costringe ad una cambiamento...personale o sociale che si scontra e confligge con prepotenze, ingiustizie, convincimenti, ignoranze, arroganze, interessi, cinismo, parassiti, conservatori, reazionari, ladri, cialtroni, demoni, predoni,...in tutte queste sollecitazioni contrapposte spesso le democrazie fragili non ce la fanno a guidare il cambiamento e spesso è necessario, e la storia lo dimostra, una sana tirannia o governi autoritari magari illuminati che impongano alle società quei cambiamenti dei costumi , dei consumi e dei cambiamenti obbligatori e necessari alla sopravvivenza !Giuseppe Vullonoreply@blogger.com