lunedì 12 dicembre 2022

DALL’AGENDA DEI MIGLIORI A QUELLA DEI MARZIANI

di Giovanni Caianiello - Se l'agenda Draghi era votata alla distruzione economica del ceto medio e delle Piccole e Medie Imprese, quella della Meloni, priva di visione di crescita futura, è concettualmente basata su un mero antagonismo medievale per l’avversario da demolire.
Mentre, allarga le maglie all'interno delle quali i professionisti dell’evasione possono liberamente far circolare moneta fino a cinquemila euro con pagamenti in nero senza più rischiare di essere scoperti perché autorizzati ad evadere alla luce del sole, lo stesso potranno fare l'idraulico, l’elettricista, il muratore o manutentori, che i cittadini chiamano per interventi a casa, ma anche dentisti, specialisti, che incasseranno le prestazioni in nero senza doverle dichiarare.

Del tetto ai pagamenti con il POS invece, godranno il fruttivendolo, ambulanti, il panettiere e tutti quelli normalmente già evitano il rilascio dello scontrino.

Dicono al governo, che questo farebbe risparmiare tasse ai commercianti, ma allora non sarebbe stato più semplice, istituire una franchigia al di sotto dei sessanta euro, autorizzando i piccoli commercianti di non pagare tasse su quelle transizioni anziché cancellare il controllo fiscale del POS?

Invece no. Troppo difficile da pensare o forse troppo complicato imporlo alle banche. Meglio tenersele amiche e far trionfare l’evasione fiscale.

Ma se pensiamo all’Agenda Meloni, le prime battaglie che vengono in mente quali sono?
Il Superbonus e Reddito di cittadinanza, naturalmente.
Due sacrosante misure di sviluppo e civiltà, che però non piacciono alla sorella d’Italia.

Il primo, apprezzato praticamente da tutti, industriali, imprenditori, banche, lavoratori del settore, condomini e famiglie, che oggi si trovano a pagare bollette enormemente inferiori, grazie alla conversione energetica delle case di cui hanno potuto usufruire. Felici soprattutto le casse dello Stato, che grazie all’investimento di 38 miliardi nel Superbonus 110%, il Paese ha visto crescere il proprio Prodotto interno Lordo di 6,7 punti con un ricavo di ben 142 miliardi di utili senza contare i 630.000 nuovi posti di lavoro.

Ma la nuova inquilina di Palazzo Chigi che fa? Lo vuole cancellare!
In un momento di grave crisi energetica, in cui, grazie alla anti costituzionale posizione assunta dall’Italia sulle sanzioni alla Russia e armi all’Ucraina, abbiamo il paese letteralmente in ginocchio, che va elemosinando per mezzo mondo l’acquisto di gas e petrolio a prezzi impossibili, il governo Meloni vuole cancellare l’unica misura che crea autonomia e capacità di renderci energeticamente indipendenti?

Una grande visione del futuro, che torna al passato di almeno trent’anni e altro che buco di 38 miliardi ciarlato in giro per l’Italia.

Siccome nel frattempo abbiamo aumentato la povertà, quale migliore misura se non quella di fare la guerra al Reddito di Cittadinanza, soprattutto ai cosiddetti fannulloni, che però nei fatti non esistono.

Infatti, conti alla mano, due percettori su tre sono disabili, anziani, pensionati e lavoratori con famiglie reddito insufficiente, in pratica sono circa 600.000 persone in tutto. Cioè, il problema dell’Italia sono 600.000 percettori del Reddito? Dei quali però più della metà comunque svolge lavori saltuari secondo l’offerta locale e il resto di lavoro proprio non ne trova, a meno di accettare due-tre euro l’ora con dieci ore di lavoro al giorno. Quindi perché questo accanimento ingiustificato?

Stante così le cose, il sospetto sorge spontaneo:
Non sarà che quelli della Meloni sono pretesti unicamente ideologici e cinicamente usati contro il paese ed i cittadini solo perché queste sono misure state fatte da Conte?
Altrimenti come spiegare, diversamente posizioni così illogiche e anti italiane?

Già… E della riforma al Codice Penale con pochissimo carcere, più multe e meno sanzioni interdittive e con pene accessorie che comprendono anche il divieto di emettere assegni o utilizzare carte di credito, fino al divieto dell’utilizzo di internet?

Ergastolo limitato solo nei casi più gravi e di fatto, per effetto del meccanismo di compensazioni tra circostanze aggravanti e attenuanti, vede l’applicazione solo ai rari casi di assenza di circostanza attenuante e persino il perdono giudiziale. Queste erano misure già nelle idee di Nordio nel 2014. Separazione delle carriere tra inquirenti e giudicanti e limiti alle intercettazioni proprio da Nordio, lo stesso che nel caso Mose arrestò ben 35 persone spiandole prima per ben due anni, ma che oggi chi pensa di delinquere già ringrazia.

Siamo appena uscito da un governo dei migliori e finiti in quello dei marziani che devono ancora prendere contatti con il pianeta terra. Se va bene siamo rovinati.

Giovanni Caianiello

12 Dicembre 2022

2 commenti:

  1. A me questo articolo risulta troppo pessimistico e piuttosto schematico. Il punto di vista di uno che stando dalla parte delle opposizioni riesce a vedere soltanto il negativo. Ad esempio, su Nordio il discorso è un po’ più complesso. Io non voglio in questa sede aprire una discussione, ma ci sarebbero da considerare diverse cose, allontanandoci dalle semplificazioni dei giornali e dalla disinformazione sistematica di Repubblica. Insomma, il mondo non è tutto bianco o nero, tra questi due estremi c'è una gamma di colori infinita. Ricordiamoci poi che questo è un governo di destra che non è venuto dal pianeta Marte, ma da un risultato elettorale, e in quanto, appunto, di destra non potrà mai soddisfare le istanze, ad esempio, del M5S e dei loro fans.

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    1. Sulla diatriba del contante, la schematizzazione del valente e intellettualmente onesto Giovanni Caianiello, non è detto che corrisponda totalmente alla realtà. Di recente la Commissione Europea nel report pubblicato annualmente che analizza la stima dell'evasione IVA ("Vat gap in the EU") dice che non esiste nessun legame fra imposizione della fatturazione elettronica e riduzione dell'evasione fiscale e neppure che un aumento delle transazioni elettroniche venga a provocare un calo nello stesso fenomeno. Insomma, l'articolo di Caianiello è un'ottima occasione per instaurare un serio dibattito. e però, un dibattito per essere serio non deve ridursi a un botta e risposta tra grillini e non grillini. Occorrerebbe togliere di mezzo la politica e parlare dei problemi.

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