giovedì 28 luglio 2022

PROGRESSISTI E CONSERVATORI… CHI SONO?

di Giovanni Caianiello - Letta? Calenda? Renzi? Di Maio? non hanno nulla a che vedere con il progressismo, che è un’altra cosa, come la Meloni, Salvini, Berlusconi non hanno nulla del conservatore.
Infatti, i primi sono per l’agenda Draghi, cioè quelle che privilegia i poteri mondialisti, la finanza e le multinazionali a scapito dei cittadini e lo abbiamo visto, quanto danno è stato causato a questo paese e a ogni singolo cittadino.

Eppure, se dalle parti di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, glissano sull’argomento, dalle parti di Letta si auto patentano progressisti senza esami.

Ma vediamo in che consisterebbe il progressismo di Letta:

1. Non vuole il Reddito di cittadinanza, proprio come Meloni, Salvini Renzi, Calenda e Berlusconi.
2. Non approva il Decreto Dignità. In commissione bilancio, votò per l'ennesimo congelamento della legge che ora resterà ferma sino al 2024, proprio come Meloni, Salvini Renzi, Calenda e Berlusconi.
3. Non condivide la legge anticorruzione e sostiene la riforma Cartabia, proprio come Meloni, Salvini Renzi, Calenda e Berlusconi. Che la Commissione Europea ha contestata perché rischia di fare saltare migliaia di processi per corruzione.
4. È contrario alla modifica del 416 ter, che rende più difficile il reato di scambio politico-mafioso, proprio come Meloni, Salvini Renzi, Calenda e Berlusconi.
5. È portatore del sostegno dell’agenda Draghi, il Presidente del Consiglio che ha portato questo paese allo sbando economico e sociale e che ancora difende. In questo, è solo Berlusconi a condividere.
6. Vuole Calenda in coalizione, che nel suo programma ha l'abolizione oltre al RdC, quelli dei controlli dell'Autorità Nazionale Anticorruzione. Ah... vuole anche Di Maio... e scusate se è poco.
7. Rivuole masochisticamente Renzi tra le sue fila. Quello di “Enrico stai sereno!” Questione di dignità. Correggo, questione di poltrone.

E che dire, del fatto che c'è gente che sopravvive grazie al Reddito di cittadinanza e grazie al Decreto Dignità ha trovato lavoro, che però pensa di votare proprio Letta o la sua coalizione?

SE QUESTO È PROGRESSISMO…

Sull’altro fronte, sempre progressista, si fa per dire, Giorgia Meloni che si vittimizza a scopo elettorale, sostenendo la tesi di una campagna mediatica contro di lei, salvo però poi annunciare che la sua politica estera sarà proprio la stessa di Draghi. Appunto, il progressismo, secondo il metodo Letta.
Si, abbiamo capito bene, Meloni vuole la stessa politica di Mario Draghi!
Già pensavano di esserci liberati della sudditanza dagli americani, e invece ne abbiamo un'altra nei confronti di Biden, che ci ha portati in una guerra che non ci appartiene contro la Russia e che ha già causato danni irreparabili alla nostra economia, alle nostre aziende e a ogni singolo cittadino sempre più povero.

Ma la domanda è: Se Letta, Renzi, Calenda e Salvini, Berlusconi e Di Maio chiedono le stesse cose della Meloni. Alla fine, quale sarebbe la differenza tra loro?
A questo aggiungiamo anche la sua ultima stravagante proposta:

“Il giovane non potrà scegliere se lavorare o meno, me è vincolato ad accettare l'offerta di lavoro per se per la sua famiglia e per il paese, pena la perdita di ogni beneficio con l'applicazione anche di un sistema sanzionatorio”.
Ora, se tanta gente lo capisce questo e prende le distanze da lei e i suoi poteri forti, questo sarebbe macchina del fango, oppure senso della realtà?

MA PARLANDO DI PROGRESSISMO, diamo anche un’occhiata al partito più bersagliato di tutti. Anzi, quello contro il quale si scagliano tutti i partiti presenti in Parlamento.

LE PROPOSTE DI CONTE A DRAGI, che poi sono quelle che davvero hanno causato la caduta del governo, posto che era l’unica condizione per i 5Stelle di continuare a restare al Governo:
IL SALARIO MINIMO, che avrebbe consentito ad una platea di 4,5 milioni di lavoratori con buste paga da fame, di pochi euro al giorno per otto ore di lavoro, di avere riconosciuto almeno nove euro l’ora per il lavoro svolto. Misura tra l’altro molto diffusa anche in altri Paesi europei, ma non in Italia.
REDDITO DI CITTADINANZA: basta polemiche, e tentativi di restrizioni a questa riforma.
DECRETO DIGNITÀ: basta rinviare, ancora l’applicazione delle norme destinate a contrastare il precariato e favorire le assunzioni a tempo indeterminato.
AIUTI A FAMIGLIE E IMPRESE: No all’inutile regalo del bonus da 200 euro, che non risolve i problemi della gente, ma interventi per impedire le speculazioni nei settori farmaceutici, assicurativi, del commercio del petrolio e del gas, pesantissime per i cittadini e taglio del cuneo fiscale.
TRANSIZIONE ECOLOGICA: Stop agli investimenti nelle infrastrutture a gas e alle concessioni di sfruttamento dei giacimenti fossili, ma investire sulle rinnovabili per alleggerire la spesa mensile dei cittadini in energia.
SUPERBONUS 110%: Sbloccare le cessioni di crediti per il superbonus, che ha già prodotto nel paese quattro volte il valore dei soldi investiti e creati 650.000 nuovi posti di lavoro.
CASHBACK FISCALE: Reintroduzione di questo utile strumento di contrasto all’evasione.
INTERVENTO SULLE RISCOSSIONI: Rateizzazione delle tasse, senza sanzioni ed interessi.
CLAUSOLA LEGGE DI DELEGAZIONE: Introduzione di una clausola, che preveda che quando il governo non si conformi al parere dalle commissioni parlamentari, questi, debba ritornare in Parlamento per motivare spiegare le ragioni della sua scelta. La misura serve per impedire in futuro una deriva autoritaria da parte del governo nei confronti del Parlamento, come successo con Draghi.

SINCERAMENTE… LETTI QUESTI PUNTI, NON HO ALCUN DUBBIO:
IL VERO PROGRESSISTA IN QUESTO PAESE È CONTE e il M5S!

Giovanni Caianiello

28 luglio 2022

9 commenti:

  1. Enrico Berlinguer si rivolta le ossa dalla tomba di questo ignobile segretario che si è svenduto alla destra. Vergogna.
    Invaderemo le spiagge e le case con i carri armati, noi PD di destra del campo santo persigueteremo cittadini e lavoratori e difenderemo le lobby e banche. Mi vergogno di parlare in Italiano lo dico all'inglese tradotto mi candito a capo condomino del campo santo, anche se Calenda si vuole sostituire al Messia appena fuggito. Cambieremo le litanie iniziando da San Berlusconi, San Prodi ciarlatano una volta compare e un'altra scompare, ora pronobis, San Calenda orapronobis, San Renzi d'Arabia ora pronobis, San Brunetta odiatoree seriale dei lavoratori, orapronobis, Santa Carfagna l'addolorata, ora pronobis, Santa Gelmini la pietosa, ora pronobis San Todi ligure ora pronobis, San Tabacci con il simbolo per tutti i voltagabbana ora pronobis, San Di Maio ex bibitaro ora pronobis, San Casini per tutte le stagioni ora pronobis, San Bonino a vita in Parlamento ora pronobis, San Enrico Letta mi vergogno di parlare in Italiano voglio il front - runner o me o la Meloni ora pronobis. Una preghiera particolare va ai dimenticati della sinistra, cittadini, pensionati, lavoratori, disoccupati, famiglie in povertà, riposino in pace, ci sono altre priorità Lobby e banche Amen.

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  2. Ti sbagli
    Di conservatori hanno tutto basta guardarli
    È da trent'anni e più che si conservano il posro in parlamento

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    1. concordo pienamente a loro interessa solo e soltanto la poltrona tutto il resto e' solo noia !

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  3. Le opinioni sono come i sacchi, bisogna mettere i contenuti perché stiano in piedi, e l'Autore ne ha riportati qui quelli che, pur stando sotto gli occhi di tutti, i media non osano mostrare - forse perché coerenti con il vecchio adagio: "Franza o Spagna, purché se magna”.
    Da quanto illustrato, trova conferma il fatto che di fatto sono scomparsi gli ideali che animavano una contrapposizione benefica per la democrazia.
    A parte le sigle, non ci sono differenze; i diversi partiti a parte quello che dicono di fatto fanno tutti la stessa cosa o, meglio, non fanno gli interessi del popolo.
    Inoltre, con riferimento a quanto espresso da Salvatore Ragno in merito ai rivoltamenti di Berlinguer nella tomba, ci tengo a precisare che il partito a suo tempo guidato da Berlinguer ha subito tanti annacquamenti che di fatto si è dissolto; il PD di oggi è una brutta copia, peraltro, sbiadita della Democrazia Cristiana priva di menti in grado di guardare al di là della punta del proprio naso.

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  4. Malgrado le 77 primavere e la lunga militanza nel PCI, in politica, ho più dubbi che certezze. In questo periodo molto delicato, da chi si candida alla guida del Paese non abbiamo bisogno di sentire invettive ma proposte concrete per risolvere tutti i problemi che assillano gli italiani. Enrico Berlinguer diceva:
    "Io le invettive non le lancio contro nessuno, non mi piace scagliare anatemi, gli anatemi sono espressioni di fanatismo e v'è troppo fanatismo nel mondo". Oltre ai programmi ci dobbiamo chiedere quale schieramento politico, dopo il 25 settembre, otterrà l’investitura di governare. A proposito di schieramenti o di singole forze politiche so che non sono tutti uguali. C’è una destra unita che si contrappone a coalizioni o forze politiche in cerca di identità. Questo affollamento di soggetti politici dimostra, qui senza dubbio, che nessun raggruppamento senza il PD potrà sperare di insidiare la vittoria della destra. Emergeranno le ambizioni individuali di mantenere o conquistare un posto nel Parlamento. Il futuro di un paese non si costruisce con la dietrologia o, peggio, con la mistificazione. E quando questa strategia diventa il filo conduttore di una campagna elettorale si perde la speranza di un futuro migliore. Enrico Berlinguer era un politico che guardava il futuro con speranza: “Noi siamo convinti che il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi, può essere conosciuto, interpretato, trasformato, e messo al servizio dell'uomo, del suo benessere, della sua felicità. La prova per questo obbiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita.”

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  5. Lorenzo Romano, condivido buona parte del tuo discorso, ma poco, per senso della realtà, sulle definizioni di destra e sinistra.
    Perchè questi schieramenti che oggi ci chiedono per l'ennesima volta il voto, di destra e sinistra non hanno più niente da decenni. Anzi, vissto che lo hai citato, Enrico Berlinguer è stato l'ultimo vero politico di sinistra, come del resto Almirante per la destra. Poi il rapido annacquamento dei valori ha portato sia l'ex sinistra che l'ex destra verso un reciprogo appiattimento, dove i loro paladini, hanno smesso di guardare al sociale ed alla gente comune per ingraziarsi quelli che prima combattevano diventando così tutti pro finanza, multinazionali e pro interessi di poteri personali.
    Berlinguer ed Almirante, erano avversari che lealmente si contrapponevano sulla base di concreti programmi sociali e benessere dei cittadini e mobilitavano le piazze per sostenerli, mentre gli schieramenti in campo oggi, (solo simbolici), hanno persino la medesima agenda politica e gli stessi programmi mondialisti, fatto salvo per qualche sporadico distinguo.
    Dunque, l'evidenza rimane:
    Votare Letta,Renzi,Calenda, Di Maio o votare il trio Salvini, Berlusconi Meloni, non fa differenza. Tutti attori che ubbidiscono al medesimo padrone e nel medesimo modo: nel nome del vile potere personale, al servizio non dei citatdini o del paese, ma di ben altri burattinai extranazionali.

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  6. La stragrande maggioranza dei politici di questa generazione non merita attenzione. Si fanno influenzare solo dal potere. Tante promesse di rivoluzione e poi quando entrano nel Parlamento tradiscono tutti gli ideali per i quali sono stati eletti. L’involuzione del M5S è una drammatica dimostrazione della decadenza della politica. Quante delusione per gli elettori e i simpatizzanti. Le vicende di questa legislatura dimostrano che non ci si può fidare delle promesse elettorali. Passare, con disinvoltura, da un governo all’altro: non è il massimo! Ho sempre votato e continuerò a farlo, purtroppo turandomi il naso. Non voterò mai la destra anche se manca una chiara contrapposizione di sinistra. A proposito di destra e sinistra ripropongo un mio commento della scorsa settimana: “Affermare che non esistono più destra e sinistra, è un falso. Chi lo afferma ha un preciso progetto politico: avere le mani libere per giustificare le più strane alleanze. In questa legislatura, con questa teoria negazionista, Luigi Di Maio si è alleato con la Lega, il PD e FI in tre diversi governi. Basta citare il giudizio di Grillo su Di Maio: “Gigino fa politica per lavoro, è una cartelletta”. Per capire meglio la differenza fra destra e sinistra si consigli la lettura di un libricino, di grande successo, di Noberto Bobbio intitolato “Destra e sinistra. Ragioni e significati di una distinzione politica”. L’autore ci chiede: “Come fai a dire che quell’oggetto non è né bianco né nero se non hai la minima idea della differenza tra i due colori?” Bobbio fa notare che la destra ritiene che ‘le diseguaglianze tra gli uomini non solo non siano eliminabili o siano eliminabili soltanto soffocando la libertà, ma siano anche utili, in quanto promuovono la incessante lotta per il miglioramento della società’. La destra considera le diseguaglianze ‘sacre o inviolabili, naturali o inevitabili’, mentre la sinistra ritiene che ‘possano e debbano essere ridotte o abolite’. Anche il concetto di libertà, nei due campi, è diverso. Questo concetto l’autore lo affronta in un altro libro dedicato a “Eguaglianza e Libertà”. La sinistra lotta per l’uguaglianza, la destra per la superiorità; in breve: ‘La regola della sinistra è l’inclusione, salvo eccezioni, la regola della destra è l’esclusione, salvo eccezioni’ e l’uguaglianza è ‘l’unico criterio che resiste all’usura del tempo’. Infatti, le società umane, in diversa misura, sono sempre basate sulla discriminazione. Condivido il parere di Maurizio Alesi che ‘in Parlamento la sinistra è sbiadita e la destra estrema è presente’. Invece, nel Paese, la sinistra è ben radicata e gli ideali di Enrico Berlinguer sono attuali. Lo dimostra il fatto che non sono pochi quei politici che rivendicano la sua eredità pur essendo lontani dal concetto della sinistra.”

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  7. Progressisti e conservatori ma per favore. Vocaboli usati per confondere gli elettori. Sarebbe più consone dire : noi politici siamo un accozzaglia di gente che usa il potere per arricchirsi. Punto. Il vero politico, il Cincinnati, va al potere per il bene della collettività. In Italia questo ruolo è rappresentato solo da Conte, il resto, da Letta a salvini, sono solo cani sciolti per azzannare la preda, ovvero, il popolo italiano.

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  8. Lorenzo Romano, le differenze che citi stanno solo nelle promesse. Nei fatti, non la sinistra ma "questa sinistra" vuole e farà le stesse cose che vuole e farà la destra,. Ne sono certa.

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