venerdì 4 febbraio 2022

DELUSO DAL DISCORSO DEL MATTARELLA BIS

di Giangiuseppe Gattuso – Ho atteso con una certa curiosità e con qualche certezza l’intervento a camere riunite del Presidente della Repubblica per il suo “nuovo” insediamento. L’inizio di un altro settennato dopo le battaglie parlamentari e il mancato accordo su un nome diverso. Non entro nel merito del dibattito e nemmeno degli scontri interni alle forze politiche. Vado al dunque. Mattarella è stato eletto all’ottava votazione, al sesto giorno dall’apertura del seggio elettorale a Montecitorio. Nemmeno tanto. Sandro Pertini, il Presidente più amato dagli italiani è stato eletto al 16° scrutinio. Saragat arrivò al 16° e Leone al 23°. E non ci furono moti di piazza, sconvolgimenti politici, sociali e crolli di borsa.

L’urgenza, quindi, di arrivare presto all’elezione del Presidente, non aveva motivazioni così gravi da giustificare il ricorso a un bis, senza tentare ancora di portare al Colle una donna, questa sì sarebbe stata una vera novità e un cambio di passo. Con il 2022, infatti, è iniziato il terzo anno di pandemia che, da dodici mesi, è gestita dal governo guidato da Mario Draghi, il risolutore di ogni problema, che ha voluto e, quasi imposto, proprio Mattarella. E un giorno si e un giorno sempre ci ripetono che stiamo per uscire dalla pandemia e che siamo in piena ripresa economica.

Ma torniamo all’intervento d’insediamento che aspettavo per capirne di più su quanto accaduto. Il Presidente, è vero, ha toccato molti argomenti, alcuni dei quali estremamente sensibili e rilevanti per il nostro Paese, quasi, e forse di più, come un programma di governo, che però non compete al suo ruolo. Pieno di scontate verità. Una somma di problemi a cui la Politica, nei sette anni precedenti, non ha saputo trovare le adeguate necessarie soluzioni. A fronte delle belle parole e dei temi trattati come la disuguaglianza, la dignità e la giustizia, applausi esagerati, ben 55, trasformati in standing ovation, anche del governo, pure quando non se ne sarebbe sentito il bisogno. Un coro, al limite del ridicolo per lo scampato “pericolo”. 

Ultima perla, dopo il rito all’altare della Patria, il saluto salamelecco, con leggio, di Gualtieri, sindaco di Roma. La cerimonia d’insediamento bis, inoltre, ha confermato tutti i rituali del caso con 35 carabinieri a cavallo, auto d’epoca, e tutto il resto. Napolitano, almeno in questo è stato molto più sobrio, soltanto la scorta di 4 carabinieri motociclisti. Sottolineo questo aspetto proprio per la questione della rielezione che ritengo un’anomalia del sistema, che Mattarella non ha ritenuto di evidenziare.

Non ha detto, infatti, nulla su ciò che mi aspettavo. Del perché i grandi elettori lo hanno riportato al Quirinale, suo malgrado. Accettando senza tanti convenevoli l’alto incarico. Lui che aveva annunciato urbi et orbi di avere concluso il suo settennato. Non ha affrontato per niente la questione della necessità di regolare la durata della carica di Presidente della Repubblica per evitare il ripetersi di un'anomalia come questa. Il bis di Napolitano del 2006 doveva restare unico, un’eccezione per confermare una regola che aveva contraddistinto tutti i precedenti. Non possiamo dimenticare le ripetute dichiarazioni di congedo, gli addii ostentati, il trasloco organizzato come a volere certificare la sua decisione di non rielezione. Insomma una “quasi” promessa. Non mantenuta.

E come non ricordare che il primo Presidente a sensibilizzare la Politica, in un messaggio alle Camere nel settembre 1963, sulla questione della rielezione fu Antonio Segni. Che si tradusse in un disegno costituzionale di modifica degli articoli 85 e 88 della Costituzione presentato dall’allora presidente del Consiglio Giovanni Leone, come ha peraltro ricordato proprio Mattarella nel corso della cerimonia per i 20 anni della morte. Ma più recentemente il disegno di legge costituzionale presentato a dicembre 2021, dal Pd, a firma di Luigi Zanda e altri senatori, proprio per modificare gli articoli 85 e sancire che il presidente della Repubblica "non è rieleggibile", e 88 per abrogare il semestre bianco, il periodo nel quale il Presidente non può sciogliere il Parlamento. Insomma una stortura che vedrebbe la durata della carica di Presidente della Repubblica arrivare addirittura a 14 anni, un tempo da monarchia. Negli USA il Presidente dura 4 anni e, se rieletto, non può candidarsi per un terzo mandato.

Ecco perché sono rimasto deluso dalle parole non dette di Mattarella. Avrà avuto le sue ragioni, non dubito, ma cozzano con le sue convinzioni più volte espresse, con la linea del suo partito di provenienza, con le prassi prima di Napolitano e le opinioni di eminenti predecessori.

Giangiuseppe Gattuso
04 Febbraio 2022

23 commenti:

  1. Settennato? Caro Giangiuseppe ti voglio bene perché sei sempre delicato

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  2. a proposito, ultima battuta ANSA: "Amadeus, ho ricevuto i complimenti di Mattarella-Felice per il nostro omaggio. Il suo gesto mi commuove"

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  3. Bhe io più che delusa direi una vera e propria pagliacciata bastava che a causa COVID il presidente per il momento restava li come per andare al voto meno spreco di soldi e tanta pagliacceria ecc

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  4. Due espressioni ... Stessi pensieri ... Noi stiamo sereni ... Senza problemi economici

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  5. Mattarella bis ha fatto tutti contenti come la prima volta, che ho commentato così:
    MATTARELLA
    Discorso appropriato
    gesto defilato
    animo sincero:
    efficacia zero.
    (13-giugno-2015)
    salvatore mancuso

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  6. Non sono deluso, perché non ero illuso.

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  7. Capisco: la "delusione" parte da lontano... molto lontano! :(

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  8. Con 2 vecchi sovrani come quelli della foto i sudditi sono sempre più contenti di non contare una mazza!

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  9. Quando mai questi mantengono una cosa niente, la poltrona fa comodo a tutti tanto non fanno un .....o da mattina a sera, vedi se doveva lavorare come avrebbe mantenuta la parola, poveri (fessi) noi quelli stanno comodi.

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  10. Vero. Chi promette, deve anche mantenere la promessa, la parola data. Invece. Niente, a chi dobbiamo credere? Io credo a Conte, Giuseppe Conte, non voglio che sia scambiato per un altro Conte.

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  11. Dunque 240.000 euro x 7 anni fanno. 1.680.000 euro..fanno comodo vero??? ...tutto il resto è noia...

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  12. Giangiuseppe, dovevi fare un resoconto di ciò che ha detto sulle cose da fare di cui lui stesso in tantissimi punti è anche responsabile.

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  13. Il grande bluff di Mattarella .

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  14. Nella politica italiana c è poca trasparenza.

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  15. Giangiuseppe, inutile dire che non concordo su nulla

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    1. Sergio, perché inutile? Fai bene a non essere d'accordo. Magari se lo motivi ancora meglio.

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    2. No inutile nel senso che se conosci il mio pensiero e superfluo sottolinearlo. Forse avrei dovuto dire. È scontato che non concordo... ecc ecc. Motivare il mio dissenso richiede tempo e spazio che il mezzo non favorisce. Una sola considerazione. Nove anni fa Napolitano pronunciò una reprimenda durissima contro i parlamentari in perfetto stile d comunista di destra o democristiano di mezza sinistra. Dimenticando però le proprie responsabilità per quanto dovute a scelte obbligate. Se il disastro berlusconiano non avesse portato l'Italia sul baratro già nel 2011 si sarebbe potuto votare ed evitare il governo Monti. E nel 2011 forse il nuovo parlamento avrebbe avuto ben altra rappresentanza. Mattarella invece che di certo non è mai stato comunista ma democristiano liberaldemocratici certamente sì, ha voluto fare, a mio parere, un discorso duro, quasi un programma, ma in positivo. Ricordando e riproponendo le urgenze del Paese. Legando uno dopo l'altro in una sequenza ligicopolitica tutti i temi da affrontare: equità sociale, attenzione alle fasce deboli, le donne e il lavoro e il diritto alla maternità (il richiamo al problema demografico), la sicurezza sul e del lavoro (nel senso che non si può morire di lavoro e nel senso di politiche che finalmente rimuovano la precarietà che non dà futuro ai giovani). E ancora la giustizia che certamente va riformata rispettandone autonomia e indipendenza. Concetti da leggere in due sensi: la politica si tenga lontana dalla Giustizia ma la Giustizia stia lontana dalla politica e non ne adotti i metodi. Tutto questo e altro. A me non sembra affatto poco. Argomenti non nuovi? Certo. Ma che nessuno ha ancora affrontato e che urge invece affrontare. Ecco perché trovo il discorso di Mattarella duro ma non bacchettatore e bacchettone, incisivo, positivo e propositivo. Un richiamo alle cose da fare non solo e non sempre pensando al business. La parola imprese se non mi sbaglio l'ha pronunciata due volte. Trovo più di sinistra il discorso di Mattarella che quello del moralizzatore ipocrita ex comunista Napolitano. E lo dico, come sai bene, da veterocomunista.

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  16. Una farsa in piena regola.. Gli applausi ripetuti poi di una ipocrisia vergognosa..

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  17. Ovviamente i partiti erano già d’accordo da prima, nessuno mai avrebbe messo il presidente Mattarella davanti ad una scelta immediata . Hanno fatto il giochetto delle votazione per prendere, ancora una volta, in giro gli italiani . Tanti parlamentari miravano a questo da sempre per evitare , se fosse stato eletto Draghi presidente della Repubblica , che si sciogliesse il parlamento per andare a nuove elezioni e molti, oltre a perdere centinaia di migliaia di euro di emolumenti , avrebbero perso il posto, anche per la prossima riduzione prevista dei parlamentari .

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  18. L'unica cosa che ci vedo di buono è non avere lasciato il primato a un comunista. Meglio un democristiano.

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  19. In tutti i casi la strada del DIVIDE ET IMPERA del movimento e' iniziata tempo fa ...e si è acuita con questo governo dell'AMMUCCHIATA E DEGLI INTRALLAZZI... miracoli non ne fa nessuno tantomeno Conte che con CORAGGIO si e' caricato la ENORME responsabilità cercando di salvare il salvabile del declino ormai inarrestabile del movimento poi ancora peggio persone che abbandonano il movimento e vanno in tutti i talk show a parlarne male quelli sono anche peggio ..ora basta ai posteri l'ardua sentenza!

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  20. Chi l’avrebbe detto che da una legislatura nata nel segno del cambiamento sarebbe prevalso il solito trasformismo e la difesa di poltrone e privilegi. La rielezione di Sergio Mattarella è maturata dopo un ridicolo balletto di proposte di candidature impresentabili o poco convincenti. Ai molti pareri del “pericolo scampato” rispondo ch’è stata una scelta obbligata ma positiva. Il discorso di Mattarella è stato una "lectio magistralis" di politica estera, nazionale e di etica istituzionale. Tanti i temi toccati. Dai valori costituzionali con la centralità del Parlamento ai valori civili con la centralità della “dignità”quale cardine per costruire l’Italia del futuro. Dalla necessità di alcune riforme istituzionali, iniziando da quella della giustizia alla attuazione dei diritti civili unica garanzia della uguaglianza.
    Infine, il richiamo al contributo e alla responsabilità di tutti.
    Dopo tante delusioni, in questo passaggio istituzionale e nel discorso del Presidente colgo, finalmente, un aspetto positivo.
    Ciò che mi preoccupa è la turbolenza dell’attuale quadro politico.

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  21. \Sig. Gattuso Lei nonpuò vomitare veleno su una persona come Mattarella, capisco che lei sia amereggiato per la fine penosa dei 5 s ma questo non lo giustifica.

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